Sabato 26 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 gennaio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
La storia
SIENA, IL PALIO LA BANCA E L’UNIVERSITÀ
Giuseppe Deiana
 
Parafrasando un detto fiorentino, si può dire che “Siena di tre cose è piena: palio, banche e campane”. In realtà ce n’è una quarta: l’Università. E tra le mura della città toscana, oggi finita al centro dello scontro politico per la situazione in cui versa il Monte dei Paschi, il più antico (le origini risalgono al 1472) istituto di credito ancora in attività del nostro Paese, tutto sa di storia. Dell’Università si ha traccia già nel 1200, mentre i primi documenti sul palio riportano al XV secolo ma le origini sono antecedenti. Istituzioni strettamente legate tra loro: una non può fare a meno dell’altra. Vivono in simbiosi. L’economia di Siena ruota attorno a questi tre pilastri. Perché il Comune (cui spetta la promozione e la conservazione del palio) ha un ruolo nella nomina dei vertici della Fondazione Mps, che ancora oggi detiene il 33 per cento dell’istituto di credito, ed elargisce lauti finanziamenti all’Università, cresciuta negli anni grazie anche al corso di Scienze bancarie (uno tra i pochi in Italia). Il percorso è sempre stato questo: gli enti locali “pesano” sulla Fondazione e questa, forte dei consistenti dividendi incassati da Mps, finanzia lo sviluppo del territorio. (...)
SEGUE A PAGINA 3
 
 
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Dalla prima
I TRE PILASTRI DI SIENA: PALIO, BANCA E UNIVERSITÀ
(...) Un meccanismo che oggi rischia di incepparsi: i senesi, come nei giorni della Madonna di Provenzano e dell’Assunta, quando si corre in piazza del Campo, si affidano al destino e sperano che il gesuita Sallustio Bandini, la cui statua domina la piazza davanti alla sede del Monte dei Paschi, da lassù faccia un miracolo. Salvare la loro banca e l’economia di Siena. Con una certezza: quando i fantini, durante il palio non si risparmiano colpi bassi per ostacolarsi, la corsa non viene interrotta. Ma dopo, una volta conclusa la carriera, arriva la squalifica. Così sarà anche per chi ha portato il Monte dei Paschi vicino al baratro. Rocca Salimbeni deve tornare a essere la cassaforte dei senesi. Non può essere altrimenti: così come Siena riuscì a riscattarsi a Montaperti, oggi può sopravvivere all’assalto dei Mussari di turno.
Giuseppe Deiana
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
La Parola chiave
I DERIVATI, L’ARMA DEGLI SPECULATORI
 
Sono strumenti che possono avere una doppia finalità: salvaguardare dal rischio o moltiplicare in maniera esponenziale gli effetti della speculazione. In termini finanziari, un derivato non è altro che un titolo o un contratto il cui prezzo dipende da un altro mercato, ossia di uno o più beni differenti da quello che viene intermediato (e qui la fantasia si può sbizzarrire: dal valore dei prodotti agricoli fino all’andamento del tempo; anche questi valori possono essere presi in considerazione per stabilire il prezzo di un derivato).
Per fare un esempio, una tipica forma di derivato è un “future”, ossia un titolo che un risparmiatore può acquistare sulla base di un prezzo fissato oggi, ma con una scadenza futura appunto. E questo prezzo dipende però da un altro mercato: per esempio di un’azione o di un insieme di indici finanziari. Quindi, alla data di scadenza, il prezzo può essere più basso o più alto di quello fissato al momento della stipula del contratto, determinando così il guadagno o la perdita per intermediario e risparmiatore.
In fin dei conti il derivato non è altro che un titolo molto rischioso e la speculazione ci sguazza, anche se in alcuni casi può avere una finalità positiva. «È il caso in cui un derivato viene utilizzato per la copertura di un mutuo», spiega Riccardo De Lisa, docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Cagliari. Se un cliente di una banca, ad esempio, contrae un mutuo a tasso variabile e poi la banca si “copre” con un tasso fisso, per evitare di avere troppe sorprese in caso di rialzo del costo del denaro, fa un’operazione che può essere buona. Anche se la speculazione è in agguato e si può incappare in strumenti molto complessi e difficilmente decifrabili, messi a punto dalle banche d’affari in una sfida all’ultimo centesimo. «Anche perché, in materia finanziaria, il rischio non si annulla, al massimo si sposta», osserva ancora De Lisa. E spesso sono dolori. (g. d.)
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Premiati a Roma per le loro tesi in campo economico
ANNALISA E MARCO, NEO DOTTORI SONO TRA LE ECCELLENZE ITALIANE
 
Marco Nieddu ha scritto una tesi sugli aspetti etici e sociali dell’economia, Annalisa Atzei sul volontariato. Due lavori eccellenti che hanno fruttato a due neo laureati sardi provenienti dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche due prestigiosi premi.
Nieddu, con la sua tesi di laurea magistrale in Scienze economiche, è uno dei vincitori del “Premio Angelo Costa 2010-2011”, il più ambìto riconoscimento italiano in campo economico per tesi di laurea specialistica. Il premio viene assegnato ogni anno dalla Rivista di Politica Economica e consiste nella pubblicazione dei saggi vincitori sulla rivista: la proclamazione dell’importante riconoscimento - sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica - è avvenuta durante un convegno all’Università Luiss Guido Carli, a Roma, cui ha partecipato anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
METTERE IN LUCE I MIGLIORI Lo scopo del Premio è sempre stato duplice: mettere in luce le migliori promesse scientifiche del Paese, premiandole con la pubblicazione del lavoro anche al fine di incentivare la prosecuzione degli studi sostenendo in tal modo le possibilità di ammissione a successivi programmi di master o dottorato, e permettere la pubblicazione di studi brillanti altrimenti destinati a rimanere a livello di manoscritti e quindi non apprezzabili da un pubblico più vasto. Laureato sotto la supervisione di Romano Piras, professore ordinario di Economia politica, nella sua tesi Marco Nieddu si è occupato di capitale sociale e relazioni interpersonali. Il riconoscimento assegnato premia l’impegno a far luce su temi senza dubbio attraenti - gli aspetti etici e sociali dell’economia - senza ricorrere però a scorciatoie o a definizioni elusive. Al momento, Nieddu è dottorando al dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università. Dello stesso dipartimento fa parte anche Alessio Moro, vincitore dell’edizione 2002 dello stesso Premio Costa, a conferma della qualità della preparazione fornita ai laureati della facoltà di Economia.
TESI SUL VOLONTARIATO Annalisa Atzei ha ricevuto il primo premio con menzione speciale bandito da Sardegna Solidale su “Il Volontariato in Sardegna”, per la tesi di laurea triennale in Economia e Finanza su “Volontariato e capitale sociale” discussa con Paolo Mattana, professore ordinario di Economia politica. L’iniziativa di Sardegna Solidale aveva la finalità di promuovere e favorire la conoscenza della realtà del volontariato e del terzo settore nell’Isola e rappresentarne i molteplici aspetti attraverso la ricerca, lo studio e le pubblicazioni editoriali. Annalisa Atzei è iscritta attualmente al corso di laurea magistrale in Scienze economiche dell’Università.(f.ma.)
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
MONSERRATO. Lo prevede il piano del traffico elaborato dall’Università
VIA DEL REDENTORE A SENSO UNICO
 
Rivoluzione del traffico, sensi unici e parcheggi a pagamento. Per ora è solo una proposta, ma secondo il grande progetto del traffico allo studio dell’Università, la viabilità del centro storico potrebbe essere rivoluzionata. Sono diverse le novità che potrebbero presto aiutare il Comune a realizzare il tanto auspicato “rilancio” commerciale e culturale del centro storico.
L’UNIVERSITÀ Per farlo, arriverà il nuovo Put (piano urbano del traffico) studiato da uno staff dell’Università capeggiato da Italo Meloni, direttore del Crimm (Centro di Ricerca sui Modelli di Mobilità del Dipartimento di Ingegneria del Territorio). «Abbiamo cominciato a definire con il Comune quali sono le esigenze e gli obiettivi», spiega Italo Meloni, «su tutte, una richiesta: far rivivere il centro storico».
Una nuova vita che si traduce nel rilancio culturale e commerciale di un’area da tempo in ginocchio. Sensi unici, zone pedonali e parcheggi a pagamento? «Per trasformare il centro nella piazza che “espone“ il meglio della città, culturalmente e da un punto di vista commerciale, bisogna passare dalla viabilità», dice Meloni. Questo significa che «l’automobilista deve capire che il centro non può essere un punto di passaggio per raggiungere le varie parti della città, ma deve essere una destinazione».
TRAFFICO LIMITATO Biciclette, pedoni, mezzi pubblici, traffico delle auto solo moderato. «La città è una cerniera per tutta l’Area vasta e, con la nuova metropolitana, potrebbe essere un territorio che unisce anche i Comuni ( Selargius , Quartu e Sestu su tutti) non ancora collegati dalla metro», rivela Meloni.
Per far rinascere il centro storico bisognerà rinunciare a passare in auto per i giardinetti del Redentore e poter scegliere un mezzo pubblico per arrivare in fretta e con poche spese nei Comuni dei Cagliaritano. «Una certa probabilità di successo si raggiunge solo coinvolgendo chi vive e lavora in un luogo da rilanciare», conclude Italo Meloni, «per questo, i residenti e i commercianti, dovranno essere coinvolti nello studio del nuovo Put, senza questo contributo non si risolverà alcun problema». Intanto, appena saranno conclusi i lavori per la rete del gas, l’Università comincerà i rilievi del traffico cittadino per poter entrare nel vivo dello studio del progetto. (s.se.)
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 30 - Edizione CA)
ASSEMINI. I limiti edilizi nei pressi dei fiumi penalizzano il settore e abbattono i prezzi delle case
«ALLUVIONE, VINCOLI DA RIDURRE»
I tecnici comunali al lavoro insieme ai colleghi di Uta e alla Regione
 
Alle osservazioni critiche arrivate dai sindaci del Cagliaritano sui vincoli del Piano fasce fluviali dettati dal rischio alluvione, c’é la replica rassicurante dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Angela Nonnis. «Il Piano è uno strumento dinamico», sottolinea l’esponente della Giunta del Governatore Ugo Cappellacci, «ed è suscettibile di analisi e modifica purché sempre nell’ambito delle regole fissate dalle norme e della valenza scientifica delle osservazioni».
L’ITER Tempo da perdere però non ce n’è perché entro l’anno dovrà essere tutto definito con la pubblicazione sul Buras, altrimenti si incorrerà nelle sanzioni europee che impedirebbero l’accesso alle risorse economiche per la messa in sicurezza del territorio dove sono più accentuati i pericoli di allagamenti e disastri idrogeologici.
«Aspettiamo la valutazione degli studi presentati dal Comune di Uta», ha dichiarato la dirigente dell’Area tecnica di Assemini, Alessandra Salvato nell’incontro svolto martedì nella sala dell’ex Cappella della Provincia.
UTA «Nel contro-studio elaborato dai tecnici dell’Università di Cagliari da noi incaricati (per una spesa di 20 mila euro, soldi reperiti nel nostro Bilancio», sottolinea il sindaco di Uta, Giuseppe Pibia, «sono indicati minori rischi rispetto quelli contenuti nelle carte elaborate dalla Regione. A questo punto attendiamo fiduciosi il responso del Comitato scientifico perché possano essere ridotti i vincoli che penalizzano il nostro territorio ma anche quelli dei paesi a noi confinanti». Un fatto non da poco: le case hanno perso una parte importante del loro valore e in questa situazione è difficilissimo venderle proprio perché sono inserite in una zona a rischio.
L’ASSEMBLEA Dell’argomento se ne parlerà questo pomeriggio nell’assemblea pubblica indetta a Uta alle 17 nel Centro sociale Argiolas Mannas dal Comitato dei cittadini “Salviamo Uta”. «All’incontro», annuncia il presidente del Comitato di Uta, Giacomo Porcu, «parteciperanno esponenti politici, associazioni dei consumatori, amministratori comunali del circondario e rappresentanti della società civile locali così come anche dei centri vicini». E sarà un’altra occasione per fare il punto sulla situazione.
Gian Luigi Pala
 
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Da oggi a lunedì incontri, spettacoli teatrali e presentazioni di libri
SHOAH, L’INDIMENTICABILE
LA SARDEGNA CHE RICORDA
Gli appuntamenti della Giornata della Memoria
 
Era un 27 gennaio, quello del 1945, quando i soldati sovietici del generale Kurockin entrarono ad Auschwitz.
Ci trovarono otto tonnellate di capelli umani imballati e pronti per il trasporto e settemila prigionieri ancora vivi. Fino a quel momento tra quelle severe pareti di mattoni ne erano morti circa un milione e mezzo.
Dal 1996 il 27 gennaio è una giornata sacra alla memoria delle vittime del nazismo, in Germania come in Italia. Anche quest’anno in Sardegna come nel resto del Paese incontri, proiezioni e presentazioni di libri, momenti destinati ai ragazzi delle scuole e a tutti i cittadini che vogliono mantenere viva la fiamma del ricordo, avranno luogo a cominciare da oggi fino a lunedì.
L’agenda della Memoria si apre con l’incontro di questa mattina alle 10 al liceo Dettori di Cagliari, organizzato dalla scuola con l’associazione Memoriale Sardo della Shoah e la Scuola Media Vittorio Alfieri di Cagliari. Oltre all’intervento di Alessandro Matta - direttore scientifico dell’associazione - è prevista la presentazione degli elaborati degli sulla Shoah.
Oggi pomeriggio alle 17,30, nella biblioteca comunale di Carbonia, in viale Arsia, si terrà la presentazione del libro di Giuseppe Mura “L’animo degli offesi” che racconta la storia del concittadino Modesto Melis, uno degli ultimi sopravvissuti sardi ai campi di sterminio nazisti. Con Mura interverrà il protagonista delle vicende narrate, Modesto Melis, che dopo la tragica deportazione nel lager di Mauthausen riuscì a rientrare a Carbonia. Il relatore è Marco Grecu, segretario territoriale dello Spi - Cgil, e sono previsti interventi del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, dell’assessore comunale alla Cultura Loriana Pitzalis e del presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias, Tore Cherchi. Il libro sarà presentato lunedì alle scuole cittadine nel teatro Centrale
Oggi alle 21 e domani alle 19, al Palazzo di Città di Sassari, andrà in scena lo spettacolo “Odio sacro: cattivi si diventa” diretto dal regista Emanuele Floris, che oggi alle 10 sarà rappresentato per le scuole. Per la Giornata la cooperativa Teatro e/o Musica, in accordo con Comune e Provincia, bandisce un concorso indirizzato agli alunni delle superiori, che possono partecipare scrivendo come singoli o in gruppi una recensione dello spettacolo.
Lunedì alle 15,30, nell’aula magna del Corpo aggiunto delle facoltà umanistiche in via Is Mirrionis 1 a Cagliari, all’incontro “Italia 1943: guerra, deportazione, resistenza” - organizzato dall’Università, dall’Issra e dall’istituto tecnico industriale Scano - interverranno Enzo Collotti, tra i massimi studiosi a livello internazionale del nazismo, del fascismo e della Shoah, che terrà una relazione dal titolo “La deportazione dall’Italia occupata: ebrei, resistenti, militari, civili” e Sandro Portelli storico e studioso di storia orale che da anni lavora sui rapporti tra storia, testimonianza e memoria, il quale svolgerà una relazione dal titolo “16 ottobre 1943: la razzia del ghetto di Roma attraverso la storia orale e le testimonianze dei perseguitati”. Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda, presenterà immagini e fotografie su Cagliari e la guerra.
Sempre a Cagliari, domani pomeriggio alle 16, teatro Massimo, lo Stabile della Sardegna porta in scena la lettura di alcuni brani tratti dal libro “Il falsario italiano di Schindler” di Marco Ansaldo, firma del quotidiano La Repubblica e primo italiano ad essersi addentrato negli archivi definitivi dell’Olocausto, che solo nel 2007 la Germania ha finalmente deciso aprire al pubblico. Da questa avventura Ansaldo ha tratto una serie di storie emblematiche a volte sorprendenti. Il lettore incontra, tra le altre, Schulim Vogelmann, l’unico ebreo proveniente dall’Italia della celebre Schindler’s List, l’eroico industriale tedesco immortalato dal Spielberg nell’omonimo film, e la vera responsabile della compilazione della famosa lista, Mimi Reinhardt, che non appare nel film, ancora vivente e orgogliosa di aver battuto a macchina di persona i 1117 nomi di quella lista.
 
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda / Libri in Sardegna (Pagina 43 - Edizione CA)
LA GENESI DELLA DC SARDA
 
Dopo il saggio su "Chiesa e società in Sardegna", Luca Lecis torna in libreria con un volume imponente che ricostruisce la genesi della Dc sarda. Dagli albori del 1943 fino al decisivo 1949, anno dell’elezione del primo Consiglio regionale. Per la prima volta è analizzato e ricostruito in modo organico questo importante periodo storico che vede l’espandersi del consenso popolare e il radicamento in un partito di massa cattolico . L’affermarsi dei suoi leader principali (i Segni, Mannironi, Castaldi e tanti altri), il ruolo di alcuni gruppi di base e delle gerarchie ecclesiastiche sono gli aspetti più significativi e interessanti del lavoro di Lecis. Borsista dell’Università di Cagliari, specialista di storia politica e sociale dell’Italia repubblicana e in particolare del mondo cattolico, con "La Democrazia Cristiana in Sardegna" analizza il fenomeno di una classe dirigente nuova che saprà affermarsi a livello locale e regionale restando alla guida per oltre quarant’anni. Il libro è risultato di un faticoso lavoro negli archivi sardi e nazionali che Lecis ha pazientemente passato a setaccio trovando materiale inedito soprattutto per ciò che riguarda l’associazionismo cattolico. (c.f.)
 
 
L’UNIONE SARDA 
8 – L’Unione Sarda / Libri in Sardegna (Pagina 43 - Edizione CA)
SOTGIU RICORDA LA SUA CUGLIERI
 
I luoghi dell’anima non hanno solo coordinate geografiche. Sono immagini, profumi e parole che si portano dentro. Francesco Luigi Sotgiu, che è di Cuglieri ma vive a Cagliari, dov’è stato dirigente dell’Università, ha riordinato e recuperato dalla memoria l’essenza di un passato che tenta di sopravvivere al tempo.
È quello custodito nelle espressioni popolari, concentrato di saggezza e consuetudini antiche. Così per Aipsa edizioni ha curato la pubblicazione di "Ammentos e faeddos de Cuglieri. Ricordi, modi di dire e parole da conservare". L’opera sfugge alla classificazione tradizionale dei generi. È un saggio ma anche un testo letterario quando pesca dalla sfera emotiva la tenerezza del ricordo e dell’infanzia. Racconta di Cuglieri, del Montiferru - regione aspra che si addolcisce specchiandosi sul mare - e parla una lingua che ha le stesse caratteristiche della terra di passaggio di cui è espressione. La narrazione, che si divide in due parti "Ammentos" e "Faeddos", si svolge in un centinaio di capitoletti che seguono sia un ordine alfabetico che cronologico. Essi si raggruppano - per rispondere a quest’ultimo criterio - secondo le tre tappe del diventare adulto: pizzinnu, piccioccu e omine. Bambino, ragazzo e infine uomo.
Le immagini aggiungono alla memoria quanto parole e racconti intendono preservare in uno sforzo che non vuole essere solo un ripiegamento interiore. La dedica del libro lo chiarisce. È rivolta a chi non c’è più e si affaccia al presente tra le pagine del ricordo, ma soprattutto a chi guarda al futuro. Ai figli - è scritto rigorosamente in cuglieritano - perché, conoscendo il passato, riescano a capire il tempo che verrà. Parole che richiama anche l’antropologo Giulio Angioni che firma la prefazione: «Queste pagine a volte scarne e schematiche sono un documento umano vivo, un romanzo corale in cui tutti gli attori sono protagonisti nei diversi ruoli, nelle narrazioni di ambienti, di individui, di gruppi, in una parola ritrovata. Sotgiu sa che è ricordando che si vedono cose che altrimenti non vedono cose che altrimenti non avrebbe potuto vedere».
C’è un altro aspetto che chi accompagna alla lettura ha inteso sottolineare e che sintetizza nel motto: «Parla del tuo paese e parlerai del mondo, e di qualsiasi altro paese, anche se resta pur vero che paese che vai, usanza che trovi».
Manuela Arca
Ammentos e Faeddos de Cuglieri
di Francesco Luigi Sotgiu
Aipsa Edizioni
Pagine 184, € 20
 
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione NU)
SASSARI. All’ex Brigata
UNA CASA VERDE PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI
 
Da esempio di abbandono e degrado per vent’anni, a primo edificio storico sardo col certificato Ecolabel, che ne sancisce l’eccellente qualità ecologica. Diventerà una residenza universitaria da 80 posti l’ex Fondazione Brigata Sassari, situata in via Carlo Felice, di fronte alla caserma. Il progetto presentato dall’Ersu sassarese è stato inserito tra i migliori d’Italia nella graduatoria compilata dal Miur (ministero dell’Istruzione e Università), che ha ricompensato l’ente con 2.609.000 euro da aggiungere ai 5 milioni già disponibili.
LA STORIA Ancora austero coi suoi due piani di mattoni rossi scrostati, l’edificio della ex Fondazione Brigata Sassari ha una storia particolare. In origine sede della conceria Dossoni, al termine della Prima Guerra Mondiale venne utilizzato per ospitare gli orfani del conflitto bellico. Alla fine degli anni Sessanta divenne scuola media, quindi Facoltà di Magistero. Passato al Comune di Sassari, lo stabile fu individuato come area per una Casa dello Studente, ma il progetto rimase sulla carta. Nel frattempo le uniche misure furono isolare con una rete gli impianti sportivi (nel campo di calcio in terra battuta si allenano le giovanili di Sacra Famiglia e Torres) e murare gli accessi del piano terra per tenere lontani gli sbandati.
L’IDEA L’acquisto nel 2008 da parte dell’Ersu sassarese ha rilanciato quell’idea. Con un progetto adeguato ai tempi, in grado di superare i severi test sulla sostenibilità ambientale, che tengono conto pure del contesto territoriale e sociale, oltre che della sicurezza, visto che muro di cinta e struttura sono pericolanti. Come spiega il direttore generale dell’Ersu, Maria Assunta Serra, con riferimento anche al campus universitario che sorgerà nell’area dell’ex Semoleria Azzena, vicino al sottopassaggio di Santa Maria: «Le nuove strutture Ersu insieme a quelle esistenti, oltre ad ospitare gli studenti dell’Università di Sassari, saranno rese operative anche nel periodo estivo secondo un progetto di turismo universitario internazionale con l’obiettivo di reperire nuove importanti risorse economiche».
Giampiero Marras
 
 
L’UNIONE SARDA 
10 – L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 28 - Edizione NU)
Quello di Pirastru è l’unico esempio di liquore da pero selvatico nel mercato mondiale
MACCHIA MEDITERRANEA DA BERE
Ieri il convegno sulla distillazione dei frutti minori della Sardegna
 
I nuovi distillati preparati con i frutti tipici dell’Isola sono stati al centro del convegno di ieri mattina nei locali dell’Istituto Alberghiero di piazza Sulis. Il tema: La valorizzazione dei frutti minori della Sardegna attraverso le tecnologie della distillazione. L’obiettivo dell’iniziativa, organizzata dall’Università di Sassari in collaborazione con l’Accademia Italiana della cucina (delegazione di Alghero), è stato quello di tracciare una nuova via per promuovere quei prodotti che hanno finora avuto una scarsa considerazione commerciale e che invece potrebbero rappresentare un punto di forza dell’economia regionale.
Come per esempio i frutti della macchia mediterranea e, in particolare, la produzione di distillati di Pirastru considerato come unico esempio di distillato da pero selvatico presente nel mercato mondiale. I nuovi distillati, nati grazie all’interazione tra l’azienda distilleria Flli. Rau di Sassari e gruppi di ricerca dell’Università di Sassari e della Fondazione E.Mach. di San Michele all’Adige-Trento, sono stati prodotti utilizzando come materie prime, le mele tipiche del territorio del Nord-Ovest della Sardegna, il corbezzolo e pero selvatico, frutti presenti in tutto il territorio isolano. Particolare attenzione è stata rivolta dal pubblico a questi due ultimi distillati. Infatti paesi come il Portogallo e la Grecia producono distillati di corbezzolo già da molti anni e in particolare il Portogallo ha due distillati tutelati dalla Comunità europea con il marchio IG (Indicazioni Geografiche) (Aguardente de Medronho de Algarve e do Buçaco).
Grande successo infine hanno riscosso i piatti preparati dagli chef dell’Alberghiero utilizzando come base proprio i distillati. Le ricette così preparate potranno costituire un valore aggiunto da offrire al mondo turistico sempre più orientato ai circuiti enogastronomici e alla conoscenza della cultura di un territorio attraverso sapori unici. ( c. fi. )
 
 
L’UNIONE SARDA
11 – L’Unione Sarda / Oristano e Planargia (Pagina 22 - Edizione OR)
BOSA. Timori confermati nell’incontro sul Piano stralcio delle fasce fluviali
RESTANO I RISCHI E I VINCOLI
Vietato costruire prima che la diga sia collaudata
 
L’avvio del tavolo tecnico regionale sul caso Bosa, a proposito dei vincoli imposti alla città dal Piano stralcio delle fasce fluviali, si chiude per la Giunta Casula con una sorta di pareggio. Il primo cittadino incassa l’attenzione della Regione - rappresentata dall’assessore ai Lavori pubblici Angela Nonnis - e l’interesse dell’Autorità d’ambito per il distretto idrogeologico verso la possibilità di un tavolo comune permanente. Dall’altro, si conferma un dato di fatto: senza il collaudo della diga di Monte Crispu i vincoli non potranno essere rivisti. E siccome sono ancora molti i lavori da completare sullo sbarramento di laminazione, il collaudo non potrà essere terminato prima di molti mesi. Qualcuno ipotizza due anni.
PROCEDURE Durante la riunione sono state chiarite le procedure dell’iter per l’adozione definitiva del Piano fasce. Hanno partecipato i funzionari della Regione, dell’Adis, dell’Enas e della Difesa del suolo e lo staff tecnico del Comune di Bosa, supportato dall’Università di Cagliari. Spiega il sindaco Piero Casula: «I diversi studi convergono sulle risultanze dell’opera di laminazione che svolge la diga e le differenze sono minime: finalmente, l’Adis prende atto che la diga salvaguarda la città dal rischio alluvione».
LAVORI Lo sbarramento di Monte Crispu può laminare circa 600 metri cubi d’acqua: una quantità che non potrà essere ridotta attraverso la chiusure delle paratoie, almeno fino al completamento del collaudo e degli invasi sperimentali, previsti dal Ministero. «L’assessorato si è impegnato a reperire con urgenza le risorse per effettuare l’impermeabilizzazione e uno studio che stabilisca tutti gli eventuali ulteriori interventi per la completa messa in sicurezza del manufatto di Monte Crispu», spiega Piero Casula. «Sul bacino residuo, dove sono attivi i due affluenti Riu Laccheddu e Riu Crabalza, rimangono le principali e differenti valutazioni fra noi e l’Adis, che determinano l’impossibilità di ridurre i livelli di pericolosità».
ANALISI L’Adis tiene ferme le proprie valutazioni per il Piano delle fasce fluviali: «Ma ci hanno dato ampia disponibilità a proseguire i lavori di questo tavolo tecnico, approfondendo l’analisi del bacino del Temo, per verificare le reali portate del fiume a valle della diga ed eventualmente apportare una variante». Il Comune chiederà alla Regione di concordare la predisposizione di tutti i Piani necessari per la sicurezza (in primo luogo, quelli di Protezione civile e i piani di evacuazione delle zone a rischio alluvione).«È stata rimarcata la specificità-unicità di Bosa, prevalentemente edificata su aree di golena», spiega il Sindaco. «Situazione che necessita di essere studiata con maggior dettaglio e accuratezza, per evitare che i vincoli a garanzia dei cittadini paralizzino qualsiasi ipotesi di sviluppo».
Antonio Naìtana
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna / Sardegna (Pagina 8 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ, PREMIATE LE TESI DI DUE CAGLIARITANI
 
CAGLIARI. Prestigiosi riconoscimenti per due laureati della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari. Marco Nieddu, con la sua tesi di laurea magistrale in Scienze economiche, è uno dei vincitori del «Premio Angelo Costa 2010-2011», il più ambìto riconoscimento italiano in campo economico per tesi di laurea specialistica: la proclamazione del riconoscimento - sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica – è avvenuta durante un convegno all’Università Luiss Guido Carli, a Roma, alla presenza del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Annalisa Atzei, invece, ha ricevuto il primo premio con menzione speciale bandito da Sardegna Solidale su «Il Volontariato in Sardegna», per la tesi di laurea triennale in Economia e Finanza su «Volontariato e capitale sociale» discussa con Paolo Mattana, professore ordinario di Economia politica. Annalisa Atzei è iscritta attualmente al corso di laurea magistrale in Scienze Economiche dell’Università di Cagliari.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 30 - Edizione CA)
Università
VISITE MEDICHE GRATUITE PER GLI STUDENTI FUORI SEDE
 
SASSARI È ripartito il 15 gennaio il servizio gratuito di assistenza sanitaria integrata destinato agli studenti iscritti all’università di Sassari. L’ambulatorio si trova in via Padre Manzella 2, all’interno della Casa dello studente dell’Ersu ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle ore 18. Il personale medico presta la propria opera nei locali forniti dall’Ersu che mette a disposizione anche le attrezzature. Il dottor Antonio Pintus e la dottoressa Lucia Spanu, specialisti in malattie infettive, sono i responsabili dell’ambulatorio. La visita è completamente gratuita per tutti gli studenti fuori sede, indipendentemente dal reddito dichiarato, mentre le visite specialistiche che si svolgono nelle cliniche dell’Aou prevedono il pagamento del ticket sanitario. Nell’ambulatorio di via Padre Manzella gli studenti possono anche ottenere certificati di idoneità per la pratica sportiva non agonistica a prezzo agevolato. Il servizio, istituito ad aprile del 2005 è attivo tutti i giorni della settimana, esclusi il sabato e la domenica.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna / Agenda (Pagina 24 - Edizione SS)
ERSU
 
L’Ersu di Sassari comunica che è ripartito il 15 gennaio il servizio gratuito di assistenza sanitaria integrata destinato agli studenti iscritti all’Università di Sassari. L’ambulatorio si trova in via Padre Manzella 2, all’interno della Casa dello studente dell’Ersu, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 18.

 

Questionario e social

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