Sabato 19 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 gennaio 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Orientarsi
Superiori, una guida della Provincia
Una guida destinata agli studenti delle terze medie per potenziare le azioni di orientamento e permettere di scegliere con un’adeguata conoscenza e informazione la scuola superiore, sette saloni dell’orientamento e 300 bilanci di competenze per aiutare gli studenti delle quinte superiori a orientarsi nel percorso di studi universitario o nel mondo del lavoro. Sono le iniziative inserite nel progetto promosso dall’assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia di Cagliari, “Orientarsi verso la scuola superiore, l’Università e il mondo del lavoro”, per favorire una scelta consapevole e informata. Realizzata con la collaborazione dei dirigenti scolastici, è organizzata in schede che raccolgono informazioni messe a punto dalle stesse istituzioni scolastiche.
Il 21 gennaio (dalle 9.30 alle 18) al via i saloni dell’orientamento in 7 istituti di Cagliari e Provincia che hanno dato la loro adesione. Prima tappa all’istituto Levi di Pitz’e Serra, a Quartu Sant’Elena. Saranno presenti scuole superiori, aziende, enti locali, associazioni di categoria, Università, centri servizi lavoro, la commissione provinciale Pari opportunità, referenti e operatori del servizio di supporto per studenti disabili.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Quartu Sant’Elena (Pagina 24 - Edizione CA)
ISTRUZIONE. Iniziativa contro il fenomeno dell’abbandono degli studi
Stop alla fuga da scuola
Parte dall’istituto “Levi” un progetto della Provincia
Parte da Quartu il progetto “Orientarsi verso la scuola superiore, l’università e il mondo del lavoro”, promosso dall’assessorato provinciale alla Pubblica istruzione. Lunedì, dalle 9.30 alle 18, l’istituto tecnico commerciale “Primo Levi” di Pitz’e Serra ospiterà il primo salone dell’orientamento. Saranno presenti scuole superiori, aziende, enti locali, associazioni di categoria, università, centri servizi per il lavoro, la commissione provinciale Pari opportunità, servizio di supporto per studenti diversamente abili e in situazione di svantaggio.
Spazio a seminari sulle nuove scuole superiori, sull’offerta formativa, sulle nuove opzioni per gli istituti tecnici e professionali e sull’orientamento all’università. Inoltre, saranno predisposti punti di ascolto con psicologi orientatori per colloqui individuali e laboratori di orientamento per i genitori. L’obiettivo è favorire una scelta consapevole e informata. «Vogliamo contribuire a ridurre», spiega la presidente della Provincia, Angela Quaquero, «il drammatico fenomeno della dispersione scolastica considerato che, secondo l’atlante dell’infanzia a rischio di Save the children nel 2012, in Sardegna si registra un tasso di abbandoni degli studi superiore al venticinque per cento».
Agli studenti delle terze medie sarà distribuita una guida all’orientamento, realizzata con la collaborazione dei dirigenti scolastici e organizzata in schede che raccolgono informazioni sui vari istituti. «La guida», sottolinea l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Franco Mele, «propone un quadro complessivo dell’offerta di istruzione nel nostro territorio». (g. mdn.)
  
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Via dei Carroz
Tumori, diagnosi e cure
“Campagne di sensibilizzazione e prevenzione - Tumori mammella, cervice uterina e colon-retto” è il tema dell’incontro scientifico in programma oggi, dalle 10 alle 12, nella sala conferenze “Pippo Orrù”, all’Ordine dei medici di via dei Carroz.
Seimila tumori diagnosticati per tempo. In ambito nazionale, su nove milioni e cinquecentomila “chiamate” effettuate dalle aziende sanitarie ospedaliere e universitarie, hanno aderito circa quattro milioni e trecentomila cittadini. Ovvero, il 45 per cento dei “chiamati” per gli screening sui carcinoma colon-retto, mammella e cervice uterina. Da questi esami preventivi è stato possibile diagnosticare e trattare oltre seimila patologie tumorali. L’incontro verte sulle attività di prevenzione in ambito locale, con il bilancio e i dati sulle campagne di informazione-promozione, la risposta dei cittadini e le relazioni tra ospedale e territorio.
Ai lavori, introdotti da Raimondo Ibba (presidente dell’Ordine dei medici), prendono parte, tra gli altri, Simona De Francisci (assessore regionale alla Sanità), gli specialisti e docenti dell’ateneo di Cagliari, Giuseppe Casula, Bruno Massidda, Gavino Faa e Giambenedetto Melis, dirigenti dell’assessorato regionale alla Sanità, delle aziende sanitarie, esperti e addetti ai lavori.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia Medio Camp (Pagina 26 - Edizione PC)
Ricerca sulla Sla
Gonnosfanadiga

Oggi, nel Centro Analisi, dopo il concerto della banda Puccini (in programma alle 18) saranno consegnate al Dipartimento di Scienze Mediche Internistiche dell’Università di Cagliari le somme offerte dai gonnesi per la ricerca sulla Sla. (s.p.)
 
 
5 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Il governatore contestato a Firenze. «Il credito non stimola la ripresa»
Visco vede un 2013 nero
Bankitalia: Pil giù dell’1% e disoccupazione al 12%
Si fa più fosco il futuro dell’economia italiana. La Banca d’Italia rivede le sue stime e prevede un calo del Pil dell’1% quest’anno con l’uscita dalla recessione che avverrà, fra molte incertezze, solo a fine anno e il segno più che tornerà nel 2014 (+0,7%). Quest’anno sarà così «un altro anno difficile» e la ripresa «sarà lenta e difficile» afferma il governatore Ignazio Visco nella sua lectio magistralis all’università di Firenze, dove è stato anche interrotto dalla protesta di un gruppo di studenti. Nel 2014 inoltre la disoccupazione toccherà il 12%, specie fra i giovani, e il mercato del lavoro si stabilizzerà ma non vedrà un’inversione di tendenza. Il paese (e il prossimo governo) deve però non mollare sull’equilibrio dei conti che è «la precondizione per la via del successo» afferma.
PREVISIONI RIVISTE Ma nel frattempo, nel suo bollettino economico, via Nazionale rivede e corregge al ribasso le previsioni di luglio, confermate poi nell’edizione di ottobre. Allora si parlava per il 2013 di un calo del Pil dello 0,2% ma nel frattempo è intervenuto «il peggioramento del contesto internazionale e del protrarsi della debolezza dell’attività nei mesi più recenti». Il rallentamento dell’economia mondiale e l’effetto delle manovre infatti si “mangeranno” circa un punto di Pil a testa. Secondo i tecnici di Via Nazionale tutto è iniziato con la crescita dello spread nel luglio 2011 che ha determinato la stretta del credito e un’impennata dei costi dei finanziamenti: due fattori che hanno tagliato il Pil di un punto e che hanno imposto le manovre del secondo semestre 2011 (governo Berlusconi e poi Salva Italia di Monti). Manovre depressive sulla domanda le quali si sono portate via un altro punto di prodotto interno e che stanno avendo appunto effetti anche nell’anno appena iniziato.
CREDITO Il risultato è un Pil 2012 che affonda del 2,1% (l’industria fa registrare a novembre una nuova caduta per il fatturato, in calo del 5,4% rispetto allo scorso anno, l’undicesima contrazione consecutiva) e un mercato del credito che stenta ancora con tassi più elevati sui finanziamenti a imprese e famiglie di circa un punto rispetto a quelli praticati in Germania. Per fortuna le banche mostrano una raccolta e capitale robusti. Gli effetti positivi si hanno sul fronte della finanza pubblica specie nel biennio 2013-2014 e proprio per questo la Banca d’Italia invita a «consolidare i progressi ottenuti». Ma Visco ammonisce: «non legare le mani alle banche centrali» perché «l’assenza di regole troppo stringenti ha consentito di adottare le misure necessarie per contrastare la crisi ed evitare conseguenze più gravi».


6 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
LAVORO. Tiziano Treu a Cagliari
«La riforma Fornero risolve le anomalie del mercato italiano»
«Una necessità in grado di risolvere alcune anomalie del mondo del lavoro». È il giudizio del senatore del Pd, Tiziano Treu, sulla riforma del lavoro fatta dal ministro Fornero. Una legge non indenne da polemiche e critiche che «tarda nei suoi effetti positivi a causa del contesto di crisi: la legge funziona se ci sono posti di lavoro», ha precisato Treu. Della riforma, e dei suoi effetti sull’economia in campo nazionale, si è discusso durante un convegno organizzato nell’ambito del Master di II livello “Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo», diretto da Giorgio Sangiorgi, in collaborazione con Aidp e Confindustria Sardegna Meridionale, tenutosi giovedì sera nell’Aula magna della facoltà di studi umanistici a Cagliari. Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna, ha sottolineato «la mancanza di opportunità lavorative che vanificano anche le migliori norme», poi si è soffermato sui recenti avvenimenti relativi ai tirocini formativi definendoli «un’ancora di salvezza per tanti giovani, trasformatasi in un’occasione mancata».
IL CONTESTO Il senatore Treu, già ministro del Lavoro dal 1995 al 1998, nell’analizzare la riforma, ha sottolineato che «per tanto tempo si è parlato di lavoro, tralasciando lo studio dell’economia. Ora bisogna capire il contesto e migliorare i meccanismi, senza i quali non ha senso affrontare questioni legate al lavoro». E lo scenario citato dall’ex ministro è «quello europeo, in cui l’Italia ha qualche problema, come l’accesso al credito, politica industriale e criminalità».
LA RIFORMA Dunque, la conseguenza è che «a questa riforma, fatta in chiave europea, sono state attribuite aspettative eccessive», ha detto Treu, «nonostante sia stata approvata da una larghissima maggioranza, ha subìto alcune “deviazioni” di tipo ideologico». Inoltre, il senatore ha rimarcato «la correzione di alcune anomalie, come le centinaia di migliaia di contratti di lavoro fasulli, le partite Iva e i contratti a progetto: situazioni che non rilanciano l’economia». Un’altra criticità evidenziata da Treu riguarda «il disequilibrio tra una flessibilità decente e una scarsa sicurezza del lavoratore, aspetto sul quale l’Europa punta molto. Ci sono persone in cassa integrazione per una vita», ha affermato, «servono buone pratiche e maggiori investimenti in ricerca e sviluppo».
GIOVANI Sui contratti a termine, merita attenzione «la normalizzazione in tempi brevi poiché non sono convenienti nemmeno per le aziende», ha spiegato Treu, mentre per lo strumento dell’apprendistato ha chiarito che «viene utilizzato molto poco nonostante rappresenti uno strumento importante nel passaggio dalla scuola al lavoro». Alberto Scanu, parlando di lavoro giovanile, ha espresso il proprio parere sui tirocini con voucher regionali: «Il rischio è un utilizzo scorretto. Molte figure professionali, beneficiarie del voucher, non rispettano il principio di fondo che prevede l’investimento di un’azienda per poi utilizzare l’apprendistato e inserire un giovane nel mondo del lavoro. Ci sono, dunque, evidenti distorsioni».
Matteo Sau 


LA NUOVA SARDEGNA
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Cultura-Spettacoli
Pecorino senza colesterolo, la guerra tra Sardegna e Toscana
di EUGENIA TOGNOTTI 
l risultati conseguiti dai medici del Brotzu di Cagliari: il segreto sta tutto nell’alimentazione delle pecore a base di semi di lino
Secondo questa azienda, quel prodotto ha fatto la sua comparsa sul mercato già dal 2009 e lo dimostrano servizi giornalistici e circostanziati reportages in trasmissioni televisive specializzate in vita agricola e mondo rurale, quali Uno Mattina e Linea Verde. Le quali avevano ampiamente illustrato le caratteristiche di quel formaggio, che dopo un periodo di sperimentazione portata avanti anche all’Ospedale Brotzu di Cagliari, era entrato nel circuito commerciale un paio di anni fa . Insomma, la scoperta sarda sarebbe arrivata dopo quella toscana, guadagnandosi una visibilità internazionale, grazie anche all’articolo pubblicato sul British Journal of Nutrition (Cambridge Journals). Questi i termini della polemica, che comunque non tocca l’essenziale della questione: che il pecorino senza colesterolo c’è. Qual è , dunque, il segreto di quello speciale pecorino – che blocca e in alcuni casi fa diminuire l’Ldl, comunemente conosciuto come "colesterolo cattivo"? Il segreto sta nell’alimentazione delle pecore, che, grazie a un aumento di cereali di eccellente qualità, ma soprattutto di semi di lino (il trenta per cento del composto), riesce a quintuplicare la percentuale del Cla, l’acido linoleico coniugato. Nella ricerca sul pecorino senza colesterolo, targato Sardegna, sono coinvolti l’Università di Cagliari, il Centro per le malattie dismetaboliche e l’arteriosclerosi del Brotzu, la Regione Sardegna e la Camera di Commercio di Cagliari . I risultati non potrebbero essere più promettenti : un formaggio che offre il quindici per cento di grassi saturi in meno e il 300 per cento di Cla (acido linoleico coniugato) ed omega-3 in più, tutti elementi nemici del colesterolo. Che cosa aspettarsi di più di un buon pecorino che riduce il colesterolo, difende dalle malattie cardiovascolari e non contribuisce a quei "chili di troppo", per usare un eufemismo, che – in virtù dei rischi collegati – fanno lievitare la spesa sanitaria e autorizzano le più minacciose previsioni su un futuro carico di malanni e cattiva salute? Per di più il pecorino anti colesterolo conserva – tengono ad assicurare i ricercatori – il sapore che ci è stato tramandato della tradizione, per il quale i buongustai sono disposti a dimenticare il monito dei medici che da sempre – si sa – lo mettono sotto accusa come uno dei maggiori responsabili dell’aumento del colesterolo nel sangue. Il pecorino non è un qualunque prodotto sardo. Un grande formaggio pecorino sardo – scrivono liricamente i giornali stranieri – contiene tutti i profumi e gli aromi inebrianti dei pascoli aperti . Per la Sardegna è storia, paesaggi, identità, saperi, antiche tradizioni mediterranee come quella della transumanza delle pecore che, percorrendo antichi sentieri, guidati da cani e pastori, andavano a svernare, ogni anno, nei verdi pascoli delle marine, dove il clima era più mite. Al momento, dopo le prime scaramucce, non si può prevedere che esito avrà la guerra del pecorino tra Toscana e Sardegna, che per consistenza numerica della popolazione ovina è al primo posto in Italia. L’importante è che il pecorino anti colesterolo made in Sardegna nel perdere il carattere di peccato di gola non perda anche i sapori per i quali è giustamente famoso nel mondo.
 
 
8 - La Nuova Sardegna del 18 gennaio 2013 / Pagina 20 - Cagliari
Bilinguismo e spiritualità, il segreto della lunga vita
CAGLIARI Riprende l’’attività del comitato scientifico della Comunità della longevità, network internazionale di cui fanno parte alcune delle Regioni riconosciute al mondo come aree della longevità, coordinato dal presidente del consiglio provinciale di Cagliari, Roberto Pili. La prima riunione del 2013 è in programma, oggi, alle ore 18, nella sala riunioni di via Giudice Guglielmo 46 (piano terra). «Faremo il punto della situazione sulle iniziative avviate nel corso del 2012, anno europeo dell’invecchiamento attivo – spiega Pili – e sulla programmazione del 2013, in particolare sull’istituzione di un forum dei sindaci della longevità, che potrà fornire una serie di dati sulla dislocazione della popolazione anziana nel territorio provinciale, sul convegno che dovrà approfondire il legame tra spiritualità e longevità e su un progetto, che stiamo realizzando in collaborazione con l’Università di Cagliari, sul rapporto tra bilinguismo e longevità».
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
UNIVERSITA’
«Rientro dei cervelli»: bando per ricercatori all’estero
SASSARI L’Università ha indetto una procedura pubblica per il reclutamento di 7 ricercatori a tempo determinato da assumere per tre anni. Il termine per la presentazione delle domande scade il 28 gennaio. Il bando di concorso e il fac simile della domanda è pubblicato sul sito dell’Università di Sassari nella sezione "concorsi". Sono ammessi alla selezione i candidati, italiani o stranieri, stabilmente impegnati all’estero da almeno tre anni in attività di ricerca presso istituzioni universitarie o enti di ricerca pubblici o privati. Alla data di scadenza del bando, l’attività deve essere ancora in corso di svolgimento o essersi conclusa da non più di un anno. I candidati devono essere nati o residenti in Sardegna, o essere figli di uno o entrambi i genitori nati o residenti in Sardegna.Per poter partecipare è necessario essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti specifici: titolo di dottore di ricerca o equivalente, conseguito in Italia o all’estero; per l’area medica, diploma di specializzazione medica; laurea magistrale o equivalente, unitamente ad un curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca . Tutte le informazioni si trovano sul bando di concorso pubblicato all’indirizzo www.uniss.it/ammin/concorsi. 
 
 
  
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
UNIVERSITA’
Voto all’estero negato agli studenti Erasmus
Il rettore Mastino si unisce alla protesta: «Un problema che riguarda 18mila giovani»
SASSARI «Gli studenti all’estero per frequentare i corsi Erasmus non potranno votare alle prossime politiche per un motivo molto semplice: la legge non lo prevede. Il diritto è riservato solo ai residenti all’estero iscritti all’Aire». E’ questo, in sintesi, quanto ha risposto la Farnesina alle decine di sollecitazioni. A questi cittadini italiani, chiarisce il ministero degli Affari esteri, in base al decreto legislativo 223/2012 valido solo per le prossime elezioni politiche, si aggiungono alcune categorie di elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio (appartenenti alle Forze armate e di polizia impegnati in missioni internazionali; dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome temporaneamente all’estero per motivi di servizio; professori e ricercatori universitari di ruolo). «Un’estensione del voto ad elettori che vi si trovino per periodi inferiori a 12 mesi - spiega in una nota la Farnesina - richiederebbe una modifica dei meccanismi previsti dalla normativa vigente». Tra i rettori delle Università che hanno sollecitato il diritto di voto per gli studenti, anche Attilio Mastino dell’ateneo di Sassari. «L’unica possibilità di esercitare il diritto di voto per gli studenti in mobilità è quella di tornare a casa, affrontando il costo (in alcuni casi molto elevato) e i disagi connessi ai viaggi internazionali – dice il rettore aggiungendo che – secondo alcune stime, nel periodo delle elezioni, il numero degli studenti temporaneamente residenti all’estero per motivi di studio e di tirocinio, nel contesto del LLP Erasmus, si aggirerebbe sulle 18-20 mila unità». Mastino chiede quindi alla Conferenza dei rettori che si faccia interprete del profondo disagio del mondo accademico italiano per l’esclusione di tanti studenti universitari dalla possibilità di partecipare alla prossima consultazione elettorale. Intanto la protesta degli studenti che vorrebbero votare sta raccogliendo l’adesione di molti politici a cominciare dal ministro all’istruzione Profumo che ha già sollecitato il governo perchè il diritto venga riconosciuto.
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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