Lunedì 21 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 gennaio 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Lavoro (Pagina 9 - Edizione CA)
LA STORIA. L'azienda di Pula che ha ideato l'App con orari, mezzi e percorsi
Bus finder, guida Zetesis
Dall'elettronica all'informatica passando per la ricerca. In sintesi la storia di Zetesis, la società di Pula fondata nel 2005 da 5 ricercatori cagliaritani alla fine del dottorato universitario. Cinque ingegneri elettronici che hanno sempre usato l'informatica nei loro studi e che negli anni ne hanno fatto anche un business. Oggi Zetesis (termine che si rifà alla parola ricerca in greco), si occupa principalmente di sviluppare e studiare soluzioni per smartphone, tablet e computer portatili.
IDEE Tra le “app” più diffuse ideate c'è il “Bus finder” del Ctm di Cagliari, ovvero l'applicazione del telefono che consente di vedere gli orari dei pullman, quali sono i mezzi in transito o magari calcolare un percorso. Ancora, Zetesis ha ideato un sistema per mettere in rete le informazioni turistiche per i Comuni. Per ora l'app è stata fornita solo nell'Isola, ma non si escludono contatti con qualche amministrazione della Penisola. Tra i software sviluppati dall'azienda cagliaritana, c'è anche quello dedicato alla vita notturna. “Events” permette infatti di instaurare un canale diretto tra il locale e i clienti, con notizie e notifiche push che arrivano direttamente sul telefonino. «Troviamo le soluzioni per realizzare nuove applicazioni ma studiamo anche sistemi che servono alle aziende per veicolare i contenuti nei diversi dispositivi», spiega Paolo Anedda, uno dei soci. In pratica svolge anche il ruolo di consulente per trovare soluzioni personalizzate alle imprese che vogliono migliorare la comunicazione informatica.
INFORMATICA I cinque ingegneri, oggi aiutati da 4 collaboratori, non hanno iniziato con l'informatica ma «l'abbiamo scelta per diversi motivi», continua Anedda. «Prima di tutto ci abbiamo sempre lavorato, è in qualsiasi branca ingegneristica e poi l'informatica è la scienza del futuro: soprattutto in Sardegna consente di fare business senza sentire il peso della distanza e dell'insularità».
Annalisa Bernardini
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Attualità
Erasmus, il caso domani sul tavolo del consiglio dei ministri
il voto dei ragazzi all’estero
Domani il consiglio dei ministri si occuperà del caso Erasmus, cioè di facilitare il ritorno in Italia per votare (o la possibilità di votare all’estero) agli studenti italiani in giro per l’Europa per motivi di studio. Il premier Mario Monti ha invitato il ministro dell’Interno e quello degli affari Esteri «a fare tutto quanto è possibile per consentire il voto». Lo si legge in una nota di palazzo Chigi in cui si aggiunge: «Sul tema i due Ministri riferiranno al Consiglio dei Ministri convocato per martedì 22». Un’ipotesi già allo studio è quella di concedere il 70% disconto sui biglietti aerei. Ma non basta. «Dopo la risposta negativa del ministro Cancellieri, che si limitava a confermare quanto ampiamente noto, ovvero che la normativa vigente impedisce agli studenti Erasmus di votare all’estero, la Presidenza del Consiglio sembra aver compreso la portata, sostanziale e simbolica, della questione», dichiarano tre candidati del Pd, tra cui Marco Meloni, responsabile Istituzioni e Università del partito. «Al governo chiediamo di passare dalle parole ai fatti, e dunque di adottare i provvedimenti necessari per risolvere effettivamente il problema, interpretando la richiesta che giunge da migliaia di ragazzi di essere semplicemente messi nelle condizioni di poter esercitare il proprio diritto di elettorato attivo».
 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 13 - Sardegna
Appello della Cna per avviare una seria formazione. Tre imprese su quattro non trovano le giuste figure professionali
LAVORO, UN PIANO PER L’APPRENDISTATO

Francesco Porcu Occorre fare chiarezza sulla vicenda vergognosa dei tirocini regionali.
Uno sforzo per una vera svolta nell’occupazione

di Alfredo Franchini
CAGLIARI La ripresa prossima ventura potrà verificarsi solo se governo e regione sapranno mettere in piedi un piano per il lavoro ad ogni costo: di fronte a una crisi non contingente ma di sistema solo la mano pubblica può dare respiro al sistema delle imprese e speranze ai giovani. E da questo punto di vista anche l’apprendistato può essere uno strumento utile che, sinora, il governo non ha voluto applicare. Così i contratti di apprendistato devono essere definiti dalle normative regionali. «La Regione deve investire sull’apprendistato e su una seria formazione», afferma Francesco Porcu, segretario regionale della Cna. E di formazione c’è bisogno, visto che, dai recentissimi dati della Confindustria, risulta che la Sardegna ha il rapporto peggiore per gli abbandoni scolastici e per la presenza dei Neet, quei ragazzi che non lavorano e non studiano. Nell’isola occorre uno sforzo “vero”. «Le imprese artigiane», spiega Porcu, «incontrano notevoli difficoltà a inserire risorse giovanili in quanto i ragazzi sono spesso impreparati e hanno aspettative economiche eccessive rispetto alle effettive possibilità delle aziende». Solo il 32 per cento degli artigiani ha dichiarato, in uno studio del Censis, l’intenzione di ricercare giovani sotto i trent’anni; la maggior parte delle aziende considera la variabile anagrafica ininfluente nella scelta della professionalità da inserire in azienda ma vi è un 15% che sprime una chiara preferenza per gli over 30. «I giovani sardi hanno maggiori difficoltà nell’inserimento occupazionale», sostengono Bruno Marras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario della Cna, «ma tre imprese su quattro tra quelle che negli ultimi cinque anni hanno ricercato profili da inserire in azienda, hanno trovato grosse difficoltà». Diventa davvero fondamentale il ruolo della formazione: eliminata quella inutile, si deve necessariamente puntare su quella “seria”. «Il nostro sistema formativo è troppo frammentato in una miriade di percorsi che non sempre permettono uno sbocco occupazionale», dicono Marras e Porcu. Se il mondo dell’impresa è critico sulla formazione, guarda di buon occhio l’apprendistato. «Con il mix di studi teorici ed esperienza pratica fatta in azienda», spiega Francesco Porcu, «l’apprendistato può fornire ai nostri giovani un buon livello di preparazione per entrare nel mondo del lavoro». Una ricerca della Cna e del Cresme rivela che il sessanta per cento dei ragazzi sardi è «molto intimorito dalla crisi»: chi ha un posto vive l’incertezza con la paura di perdere il lavoro e gli altri, soprattutto diplomati, sono sfiduciati sulla possibilità di iniziare a lavorare. La Cna chiede alle istituzioni di avviare serie politiche di istruzione e formazione e di evitare «la presa in giro dei tirocini regionali».
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie