Venerdì 18 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 gennaio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Scoppia la guerra del formaggio
Pecorino anticolesterolo, Sardegna e Toscana reclamano l'esclusiva
 
Tra Sardegna e Toscana è scoppiata una guerra per aggiudicarsi la scoperta del “pecorino anticolesterolo”. Una sfida fatta di comunicati, smentite, accuse e rivendicazioni.
A far nascere la polemica è stata la pubblicazione di uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze biomediche dell'Ateneo di Cagliari, in collaborazione con l'Asl 8, l'ospedale Brotzu e l'università di Pisa, sulla produzione di un particolare pecorino che diminuirebbe i valori eccessivi di colesterolo nel sangue. Alla ricerca ha partecipato anche il caseificio Ica di Dolianova che ha potuto produrre i primi esemplari. Ma da Valpiana, piccolo borgo del Grossetano non ci stanno e reclamano l'esclusiva dell'invenzione. «Il pecorino anticolesterolo esiste dal 2009 - dice l'imprenditrice Angela Saba, originaria di Ozieri ma da anni stabile in Toscana - e viene venduto nella mia azienda che lo produce direttamente. È lo stesso formaggio utilizzato nelle ricerche che ora sono elogiate, unico nel suo genere, non essendoci altri prodotti con queste caratteristiche». La tesi di un formaggio anticolesterolo “made in Toscana” trova la conferma del presidente di Confagricoltura Grosseto, Vivarelli Colonna: «Siamo stati noi i primi a produrlo, non i sardi».
La replica da Dolianova non si è fatta attendere. Barbara Argiolas, responsabile del marketing della Ica (Industria casearia Argiolas) risponde alle accuse: «Siamo l'unico caseificio italiano che ha investito soldi e risorse in questo studio, e i soli che inviano settimanalmente i campioni di latte da sottoporre agli esami delle cliniche universitarie di Cagliari e Pisa. Esistono aziende toscane che hanno partecipato alla sperimentazione, producendo questo particolare formaggio, ma che non possono reclamare nessun merito sull'invenzione». La Argiolas ha voluto anche sfatare il mito di un formaggio senza colesterolo: le qualità nutrizionali del suo prodotto sono altre: «Il nostro pecorino consente soltanto di riequilibrare valori eccessivi di colesterolo nel sangue».
Un formaggio, dunque, che aiuterebbe obesi e affetti da patologie cardiovascolari. Una scoperta talmente importante per la comunità scientifica da mettere in secondo piano la battaglia tra Sardegna e Toscana per il primato della produzione.
Luca Mascia
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
«Altri 5 milioni per i tirocini»
L'assessore Liori assicura: a breve un nuovo bando
Il direttore dell'Agenzia del lavoro presenta un esposto sull'incursione degli hackers
 
Nessun dubbio. Se fosse per l'assessore al Lavoro, il click day sarebbe già nullo. «Del resto», chiarisce Antonello Liori, «il solo sospetto di un'irregolarità può far scattare la sospensione di un procedimento, in autotutela». Ma l'inquilino di via XXVIII Febbraio non ha intenzione di sconfinare oltre il perimetro delle proprie competenze, visto che la partita dei tirocini è stata gestita dall'Agenzia del Lavoro. Certo, tutto si gioca nella stessa casa della Regione, manca però una linea univoca. Liori, semmai, pensa al bando bis, «perché le quattromila domande presentate sono un ulteriore segno della crisi». Quindi rilancia: «Ho già trovato cinque milioni». Intanto Stefano Tunis, il direttore dell'Agenzia, ha messo on line la graduatoria dei 1.400 vincitori. Così due sere fa, ma ieri ha portato un esposto in Procura. Nel mirino la presunta incursione degli hackers.
POSIZIONE NETTA Dunque, il click day continua a tenere banco. Un tassello lo aggiunge Liori, e un po' spariglia le carte. «Mi aspetto», sottolinea l'assessore, «un'indagine della Polizia postale, serve chiarezza». Insomma, se Tunis e il presidente Cappellacci sono in asse nel voler dichiarare valida la gara di martedì, Liori traccia un distinguo. E suggerisce: «Si potrebbe ripetere la procedura differenziando, per provincia, l'orario di accesso al sistema informatico. In questo modo si eviterebbe di mandarlo in tilt».
NUOVO BANDO Vien da sé che l'ultima parola sul destino del click day spetti alla Giunta (al momento sembra divisa). E in attesa del verdetto, Liori prepara il bando bis. «Lo faremo in tempi rapidissimi», assicura, «però non scambiate i voucher per ammortizzatori sociali. Al contrario: nel 25% dei casi, il tirocinio si trasforma in un'offerta di lavoro. Certo, non si tratta di un contratto a tempo indeterminato, ma è pur sempre un ingresso nel mondo dell'occupazione». Fatto sta che cinque milioni per la nuova gara sono al sicuro. Liori li ha recuperati dal Fondo sociale europeo (Fse), e «altrettanti spero di trovarli al più presto».
LA DENUNCIA Sul fronte del click day, Tunis firma una doppia novità. «Da mercoledì sera», dice, «è on line la graduatoria. Diventerà definitiva quando avvieremo l'istruttoria (ma nulla è deciso)». Il direttore difende comunque la regolarità degli accessi, «l'ho ribadito anche a un gruppo di giovani esclusi». Tuttavia, sull'incursione degli hackers ha presentato un esposto, perché «il tentativo di forzare il sistema informatico c'è stato, sebbene non abbia condizionato i risultati».
LA PRECISAZIONE Da Villa Devoto, invece, poche righe le manda Alessandro Serra, il portavoce del governatore. «Lo studio Cappellacci che risulta tra i candidati a ospitare un tirocinante, non è quello del presidente. Né tra i due esiste alcun rapporto professionale».
Alessandra Carta
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Università
Via al Master europeo, il Soroptimist offre 2 posti
 
Lunedì iniziano le attività del Master internazionale e interdisciplinare "L'éthique comme moteur de changement: médiations transculturelles", promosso dal Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell'Università di Cagliari in partenariato con Consortium des Universités Euro-Méditerranéennes et des Pays du Sud (CUEM).
Nato nel 2002 con l'obiettivo di favorire l'inserimento professionale di giovani neo-laureati, il Master (diretto dalla professoressa Laura Pisano) vedrà alternarsi un'équipe di insegnanti altamente specializzati provenienti dalle Università consorziate, tra cui docenti dei corsi di laurea in Lingue e comunicazione e in Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale dell'Università di Cagliari. I corsi residenziali e intensivi si terranno per la durata di quattro settimane, per la prima volta nell'ateneo cittadino. ll Master ha il sostegno dell'Università, del College Sant'Efisio e del Club Soroptimist International di Cagliari che ha messo a disposizione due borse di studio per studentesse meritevoli.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cagliari Tempo Libero (Pagina 19 - Edizione CA)
Al bar dei cervelloni
Il professor Biggio: «Ora vi spiego la mente»
DA FARE. Incontri di scienza medica. Domani Diana, il 26 Versace
 
Al Caffè delle Neuroscienze si chiacchiera di sviluppo cerebrale e psicopatologie. Si sorseggia un te, si assapora una cioccolata, citando i versi di Emily Dickinson: «È più grande del cielo, il cervello». E si scruta l'animo umano. La sala dei Sette vizi, alla Mem, sabato scorso è stato il punto di incontro tra ragazzi, ma non solo loro, e il professor Giovanni Biggio per il primo dei tre appuntamenti tra cultura e medicina curati dall'associazione Osidea. Domani alle 17 invece si parlerà di “Emozioni, ragionamento e cervello” con il professor Marco Diana, mentre il 26 sarà Renato Versace a chiudere il ciclo con “Mente, coscienza, persona”.
L'INCONTRO Il neuroscienziato, professore di Neuropscicofarmacologia all'Università di Cagliari, ha catalizzato l'attenzione su come gli stili di vita incidono sullo sviluppo cerebrale. «Parlare di argomenti scientifici in un bar è come affrontare un viaggio nei segreti della mente e del cervello in modo semplice». E la filosofia degli organizzatori, Paola Pinna e Marco Serra, è stata abbracciata in pieno dal pubblico che ha affollato il locale di via Mameli. Si è parlato di come la materia cerebrale non sia una struttura statica ma dinamica, di quanto incidano comportamento e ambiente nello sviluppo dell'adolescente. «Oramai è noto che il cervello sia soggetto a plasticità: i tassisti di Londra, ad esempio, hanno l'ippocampo - la sede della memoria - più sviluppato nella parte posteriore rispetto alla norma». Quanto incide l'ambiente circostante, gli stili di vita? «L'impatto con l'ambiente diventa determinante per il nostro fenotipo. Prendiamo il caso di due gemelli, nei quali il genoma è identico, uno è un grande fumatore, l'altro non ha mai visto una sigaretta in vita sua: questo al 99 per cento non svilupperà il tumore, mentre il fratello al 90 per cento sì». Affetto, piccole attenzioni nei primi mesi di vita determinano il nostro destino. «Il feto recepisce tutto ciò che la mamma trasmette, dal cibo allo stress, una patologia come una depressione può determinare alterazioni in questi codici».
ADOLESCENZA Quella dell'adolescenza è una fase ancora più delicata, perché il cervello non è ancora in fase adulta. Ecco perché l'abuso di droghe o la deprivazione del sonno rallentano la neurogenesi «soprattutto in chi nasce con delle vulnerabilità, se fuma marijuana, si registra un'incidenza di psicosi e di perdita dei processi cognitivi del 90 per cento. Rischi anche con oppiacei o amfetamine perché le nostre cellule sono sensibilissime e si ha un'alterazione delle funzioni, con la cocaina il cervello non riesce più a connettere tra loro i neuroni. La cannabis secondo gli scienziati è devastante per il cervello, altri dicono Fumatela, tanto non uccide . A parte l'immediato effetto di euforia, nel tempo si producono modificazioni anche strutturali».
Grazia Pili
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione NU)
Bando dell'Ateneo per sette ricercatori
SASSARI. Destinato a chi lavora all'estero
 
Un bando per agevolare il rientro dei cervelli in Italia. È la finalità della procedura, indetta dall'Università di Sassari e finalizzata ad assumere 7 ricercatori, a tempo determinato, italiani o stranieri ma comunque impegnati all'estero. Un'occasione importante per i numerosi studiosi che, al termine del percorso di formazione, devono abbandonare l'isola e il territorio nazionale per trovare lavoro altrove. Grazie ai fondi della legge regionale, questa nuova possibilità permetterà a 7 candidati di rientrare in Italia e in Sardegna e occupare gli altrettanti posti di ricercatore messi a concorso dall'ateneo turritano. I contratti saranno stipulati per tre anni. Per partecipare, è necessario essere in possesso del titolo di dottore di ricerca, diploma di specializzazione medica, laurea magistrale e un curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca. Il bando non vale per professori universitari di prima e seconda fascia e i ricercatori già assunti a tempo indeterminato. I candidati devono inoltre presentare un programma di ricerca, in italiano o inglese, finanziabile per un massimo di circa 67 mila euro. Per l'invio della documentazione ci sarà tempo entro il prossimo 28 gennaio. (a. br.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
Sorella trasferita, dirigenti Aou nei guai
Direttore generale, amministrativo e sanitario tra i cinque indagati per abuso d’ufficio nell’inchiesta sul servizio Farmacia
di Elena Laudante
 
SASSARI L’assunzione di una dirigente che non aveva la giusta qualifica. E il trasferimento a Sassari, da Nuoro, della sorella di due alti dirigenti, senza alcuna valutazione delle altre domande di mobilità, che pure c’erano. Il servizio Farmacia crea le prime grane giudiziarie ai vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria. Sono cinque i nomi che la procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di abuso in atti d’ufficio. Si tratta del direttore generale Sandro Cattani, e poi Salvatore Cossu, è responsabile del servizio Risorse umane; Lorenzo Moretti, direttore amministrativo; il fratello Mario, che invece dirige il servizio Farmacia; infine il direttore sanitario Francesco Tanda. Pochi giorni fa i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità hanno notificato loro l’atto di chiusura delle indagini, condotte dal procuratore capo Roberto Saieva e dal sostituto Giovanni Porcheddu. Ora i cinque possono presentarsi in Procura per spiegare la propria versione, poi i magistrati potrebbero chiedere il processo, entro 20 giorni. Sono due le presunte violazioni contestate dai pm, che però si riferiscono allo stesso Servizio, quello della farmacia. E nascono dall’esposto di una aspirante dirigente esclusa, Antonella Becciu, messa da parte - è la convinzione della Procura - per fare posto ad altre due concorrenti. Una di queste, però, è sorella dei Moretti. Il 12 gennaio 2012 Cattani firma la delibera che accoglie la domanda di trasferimento dalla Asl di Nuoro all’Aou di Sassari per Grazia Moretti. A proporlo era stato il responsabile risorse umane, Cossu. Ma il primo atto, cui quella delibera fa riferimento, è una nota a firma di un altro Moretti, Mario. Il 30 dicembre 2011, da responsabile della Farmacia dell’Aou aveva «manifestato la necessità di sopperire alle urgenti necessità della struttura di rendere stabile il rapporto di lavoro della dottoressa Moretti Grazia Maria Rita». Poco dopo capodanno 2012, il 4 gennaio, l’altro Moretti, Lorenzo, esprimeva parere favorevole al trasferimento della dottoressa Moretti dall’Asl di Nuoro alla Aou di Sassari, come poi Cattani pochi giorni dopo disporrà firmando la delibera, favorevole anche il direttore sanitario Francesco Tanda. Il punto è che a chiedere quel posto c’era una dirigente in mobilità, Antonella Becciu, e stando agli accertamenti dei carabinieri l’Azienda avrebbe dovuto prenderla in considerazione perché il regolamento aziendale, in materia di mobilità volontaria esterna, prevede proprio che quando sono presenti più domande si deve procedere alla valutazione e alla comparazione delle richieste, cosa che secondo gli inquirenti non sarebbe mai avvenuta. Quanto a Lorenzo e Marco Moretti, i pm contestano loro di non essersi astenuti. Tutti e cinque sono indagati per concorso in abuso d’ufficio, mentre la dottoressa Grazia Moretti è estranea all’inchiesta: a lei i pm non attribuiscono alcun reato. Il secondo capo d’accusa riguarda invece una assunzione, e vede indagati solo quattro dei cinque dirigenti: Cattani, Cossu, Tanda e Moretti Lorenzo. Nel settembre 2011 hanno assunto a tempo indeterminato una dirigente farmacista attingendo da una precedente graduatoria (ancora attiva). Il punto è che a quel posto aspirava sempre la dottoressa Antonella Becciu, anche perché aveva la qualifica ritenuta idonea dalle norme che regolano tali servizi, cioè di farmacista “ospedaliero”, mentre chi era stata assunta, Maria Elena Sanna (estranea all’inchiesta e mai indagata), aveva la qualifica di farmacista “territoriale”. Ora che l’accertamento è finito, gli indagati possono chiedere copia degli atti e valutare se farsi interrogare o meno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Ed_Oristano
Siti archeologici da valorizzare
Da Seneghe a Narbolia, Bonarcado e Milis il progetto dell’Università di Sassari
 
SENEGHE Partirà entro gennaio un importante progetto di valorizzazione di alcuni siti archeologici che si trovano nella parte meridionale del Montiferru e nel campidano di Milis. Il progetto, di cui è responsabile l’archeologo e ricercatore dell’Università di Sassari Giuseppe Maisola, interesserà anche Narbolia, Bonarcado e Milis, e sarà finanziato al cinquanta per cento dal Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e della formazione dell’ateneo sassarese. La fase operativa del progetto denominato: “Paesaggi del Montiferru meridionale e del Campidano di Milis. Archeologia e territorio tra ricerca, tutela e valorizzazione”, prevede alcuni carotaggi da effettuare nelle aree interessate alla ricerca, per verificare l’estensione dei siti e individuare possibili reperti che aiutino a capire qualcosa di più sulla vita dei nostri progenitori. La prima fase del progetto partirà dal piccolo centro del Montiferru e coinvolgerà anche lavoratori e professionisti locali, che parteciperanno al programma di valorizzazione dei siti. I nuraghi indagati, cinque in tutto, si trovano in aree di notevole pregio ambientale e paesaggistico, situate tra i 650 e gli 800 metri sul livello del mare. I siti interessati sono: Nuraghe Ruiu, Codinazza, Achettores e Scala, tutti nuraghi a tholos, di tipo monotorre. Il quinto è quello di Funtanas, anche questo un nuraghe a tholos, ma di tipo complesso. I nuraghi, seppure parzialmente crollati, conservano ancora intatto il loro antico fascino. «Lo scopo del progetto – dice Maisola – è quello di ricostruire i paesaggi risalenti al periodo nuragico e medioevale in un’area estesa circa 145 chilometri quadrati». Secondo il ricercatore, i paesaggi, se saputi interpretare, rappresentano veri e propri archivi dell’evoluzione culturale nei quali si sono stratificate le tracce di strutture reciprocamente connesse, che non possono essere studiate separatamente. I lavori comprendono la pulizia e la riqualificazione delle aree in cui sorgono i monumenti, la realizzazione di una documentazione grafica, la creazione di percorsi che rendano fruibili tra essi i siti, la realizzazione della cartellonistica necessaria alla funzionalità dei percorsi, la realizzazione di materiali informativi e di promozione e un volume inerente le emergenze archeologiche del territorio comunale comprese cronologicamente tra la preistoria e il medioevo. Piero Marongiu
 
 

Questionario e social

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