UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 16 gennaio 2013

Mercoledì 16 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 gennaio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Università, il dilemma lavoro
Giurisprudenza è la facoltà con più iscritti ma anche quella che dà meno chance
Ecco come scegliere un percorso che assicuri maggiori possibilità d'occupazione
 
Solo 12 sardi su cento hanno una laurea. La percentuale è destinata ad aumentare nei prossimi anni nonostante la crisi economica renda più difficili gli sbocchi occupazionali. Del resto è dimostrato che chi acquisisce il titolo di dottore ha più chance di lavorare entro tre anni dalla discussione della tesi anche se, come certificano Unioncamere e ministero del Lavoro attraverso il sistema informativo Excelsior, solo tre neo assunti su dieci nel 2012 hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
QUALE FACOLTÀ Ma quale facoltà è opportuno scegliere oggi per avere maggiori possibilità di trovare un lavoro, possibilmente soddisfacente? Secondo i dati forniti da Almalaurea nel quattordicesimo rapporto sulla condizione occupazionale, il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea, seppur variabile a seconda che si segua un corso magistrale o magistrale a ciclo unico (solo cinque anni), è più elevato nella facoltà di Medicina (96 studenti su cento), Farmacia (93,8), Economia (89,8), Ingegneria (88,8), Lingue e letterature straniere (83,3), Scienze politiche (76,5), Scienze matematiche, fisiche e naturali (75,4), Scienze della formazione (75).
IL CASO GIURISPRUDENZA Ultima, staccata di circa trenta punti percentuali, giurisprudenza: solo il 46,7% dei laureati trova un'occupazione entro tre anni. Eppure a guardare i dati delle immatricolazioni è una delle facoltà con maggiori iscritti e quella che contribuisce maggiormente a fare della nuova facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche quella con il maggior numero di iscritti: 9165, poco meno di un terzo dei 29.352 immatricolati nell'ateneo cagliaritano. Fare l'avvocato, il notaio o il magistrato, insomma, è ancora un obiettivo di molti studenti, per quanto la facoltà offra anche altri sbocchi.
CHI ASSUME Il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione preclude, oggi, uno degli sbocchi più ambiti in passato: il posto fisso e per tutta la vita. Anche per questo l'orizzonte di chi si affaccia al mondo del lavoro deve essere giocoforza più ampio, sia in termini di indirizzo che geografici. Sul fronte privato, i dati di Unioncamere per la provincia di Cagliari evidenziano che nel quarto trimestre del 2012 sono state fatte circa 1700 assunzioni (3300 in Sardegna) un quarto delle quali nel commercio, seguito dalle costruzioni (19%), dai servizi operativi (18), dall'industria (12), da altri servizi (10), turismo e ristorazione (8) e alimentare (6).
L'ORIENTAMENTO Per orientare gli studenti a fare la scelta giusta, seguendo le proprie attitudini guardando anche le prospettive occupazionali, l'università ha in corso un progetto di orientamento finanziato con 2,6 milioni dalla Regione attraverso i fondi Por-Fse. «Gli interventi sono molteplici», spiega Pina Ledda, dirigente della didattica dell'università. «Innanzitutto c'è un forte raccordo con i docenti e gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori. A questi ultimi somministriamo test a difficoltà crescente per individuare il loro livello di preparazione ed eliminare immediatamente le lacune. Per completare le informazioni», prosegue, «forniamo alle singole scuole i risultati dei test di accesso alle facoltà dei loro diplomati in modo che l'istituto possa fare valutazioni e correzioni. Inoltre forniamo agli studenti informazioni dettagliate su ogni corso di laurea, sbocchi lavorativi compresi, organizziamo giornate di orientamento per favorire un contatto fisico tra studenti e università, lavoriamo molto sul riallineamento degli studenti in difficoltà all'inizio del loro percorso attraverso tutoraggi didattici».
IL DOCENTE Sia chiaro, i neo dottori per aumentare le probabilità di trovare lavoro non devono limitarsi a fare la scelta giusta. «Bisogna sapersi mettersi in gioco e non pensare più agli sbocchi tradizionali», spiega Francesco Atzeni, pro rettore per la didattica e l'orientamento. «Oggi più che in passato l'università non fornisce solo una preparazione professionale ma sempre maggiori strumenti culturali per trovare un'occupazione e cambiarla, se necessario, più volte nel corso della propria carriera». Per questo dà a chi si affaccia al mondo universitario un consiglio solo apparentemente banale: «Evitate di iscrivervi a un un corso di laurea per cui non si è portati. Ci vuole entusiasmo per studiare, imparare e affrontare le difficoltà crescenti».
Fabio Manca
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Quattro anni dopo la laurea si riesce a trovare un posto
L'INDAGINE. Alcune risposte dai dati dell'Istat del 2011
 
Cosa accade dopo la laurea? Quanti trovano lavoro e, soprattutto, quanti restano alla ricerca di una occupazione? Un'indagine dell'Istat offre un ventaglio affidabile di risposte. Per esempio: nel 2011 lavora il 71,5% dei laureati che ha conseguito il titolo nel 2007, mentre è in cerca di lavoro il 15,2%. Rispetto all'edizione precedente dell'indagine (sui laureati del 2004), si riduce la quota degli occupati (era il 73,2% nel 2007) e cresce quella delle persone in cerca di lavoro (13,5%). Dopo un anno dal conseguimento del titolo, le persone che si sono laureate nel 2007 in corsi specialistici biennali sono occupate nel 67,5% dei casi; quattro anni dopo il titolo, ossia nel 2011, gli occupati salgono all'82,1%. La situazione a un anno dalla laurea peggiora tra quanti, conseguita la laurea triennale nel 2007, hanno portato a termine il biennio specialistico nel 2010: a essere occupato nel 2011 è solo il 58,2%.
Tra le lauree triennali i migliori esiti occupazionali si riscontrano per i corsi afferenti alle classi delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche (circa il 95% di occupati). Tra le lauree specialistiche biennali, livelli di occupazione superiori al 90% si registrano per i corsi di ingegneria meccanica, gestionale ed elettronica e per quelli di architettura e ingegneria edile e delle scienze economico-aziendali. Le situazioni più critiche sono relative ai laureati nei corsi di scienze biologiche, scienze della terra, lettere e filosofia (con tassi di disoccupazione superiori al 40%). Con un aggravio: Più difficile trovare occupazione per chi vive al Sud, mentre la disoccupazione femminile è del 23%, contro il 14,8% maschile.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
IL PROGETTO. In collaborazione con lo Stabile di Sardegna
Un laboratorio teatrale di 2 mesi per tutti gli iscritti
 
Il Teatro Stabile della Sardegna promuove un laboratorio di avvicinamento al teatro rivolto a tutti gli studenti universitari. Il laboratorio si inserisce nel progetto “La bottega delle arti e del pensiero”, che accompagnerà il lavoro di progettazione e realizzazione dello spettacolo “Peer: storie di un ladro di storie: viaggio nel Peer Gynt di Ibsen”, approdando, nel contempo, alla seconda edizione del Festival della filosofia.
Scopo del progetto è di creare un gruppo di lavoro che accompagni l'ideazione e la realizzazione dello spettacolo nei suoi vari aspetti (visivo, sonoro, interpretativo e critico), attraverso una serie di laboratori.
A laboratorio concluso si prevede la possibilità che gli iscritti possano partecipare ad alcune fasi del lavoro di allestimento, e siano direttamente coinvolti in alcune scene collettive dello spettacolo in scena dal 3 al 6 maggio.
Il laboratorio avrà inizio martedì 22 per concludersi il 28 marzo. Previsti due appuntamenti settimanali (martedì e giovedì dalle 17 alle 20). Ad aprile è prevista un'ulteriore sessione di lavoro intensiva.
Il laboratorio è gratuito per gli studenti dell'Università e del Conservatorio (età compresa fra i 18 e i 30 anni) ma la frequenza è obbligatoria. Le domande dovranno contenere un curriculum vitae, un attestato dell'università di appartenenza, una breve lettera di motivazione. Devono essere inviate via email a ufficio.scuola@teatrostabiledellasardegna.it o consegnate presso Teatro Massimo. Informazioni presso Ufficio Scuola e Università, Giuseppa Salidu 345/7757826 o 070/6778128; email ufficio.scuola@teatrostabiledellasardegna.it.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 14 - Edizione NU)
Ambiente, quattrocento paladini
Gli studenti di tre istituti sono coinvolti nel progetto Avventura natura
Esperienze sul campo e laboratori nell'iniziativa di Centro di educazione ambientale e Comune
 
Quinto sui quaranta presentati in Regione, il progetto “Avventura natura” del Centro di educazione ambientale gestito da Gianluca Cacciotto, che fa capo all'assessorato comunale all'Ambiente guidato da Luca Lapia. Un piano articolato scandito da laboratori, manifestazioni, esperienze sul campo a contatto con la flora e la fauna del monte Ortobene, grazie al quale entra a regime il funzionamento della struttura di Solotti.
QUATTROCENTO PROTAGONISTI «A darci ragione sono stati l'innovazione, il coinvolgimento dei ragazzi e delle scuole, e dell'intera comunità», spiega Cacciotto. Destinatari dell'iniziativa 400 alunni di tre istituti comprensivi di Nuoro. Al centro degli interventi azioni di sensibilizzazione e formazione sulle risorse naturalistiche del territorio, grazie all'azione di una nutrita rete di partner del Comune: cooperativa Alternatura, Provincia, Ceas di Siniscola, Lula, le Università di Sassari, Agraria e Scienze forestali, La Sapienza di Roma, l'Ente foreste provinciale, le associazioni Feras, Gea, Gruppo grotte nuorese, fattoria didattica di Testone, Institute of earth education della Virginia, consorzio Giona Nexus di Palermo, e il sodalizio che in Italia raduna tutti gli specialisti interpreti.
«UN RUOLO IMPORTANTE» «Ringrazio sinceramente tutti» commenta Lapia, «in particolare le scuole che stanno rispondendo con grande entusiasmo. Anche in virtù di tale collaborazione stiamo costruendo un gruppo che possa sostenere una progettualità di livello, ritagliando alla nostra città un ruolo importante in merito alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e alle competenze in campo ambientale». Poi annuncia la creazione di un apposito gruppo di eco-progettazione che coinvolga vari enti locali e agenzie di specializzazione.
IL VIA ALLE INIZIATIVE In questi giorni le classi interessate possono iniziare a iscriversi, sia ai campi avventura, sia ai laboratori, sia a tutti gli altri blocchi formativi ed esperenziali in calendario. «Nei prossimi mesi, inoltre», conclude Cacciotto, «daremo vita a degli appuntamenti pensati per gli addetti ai lavori, al centro le colture biologiche e la corretta alimentazione, temi cruciali che vorremmo trasmettere ai più piccoli».
Fr. Gu.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia (Pagina 13 - Edizione OR)
Il caso
Benessere del cavallo: c'è l'Università di Sassari
 
La Fondazione Sa Sartiglia, l'Istituto zooprofilattico e il dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Sassari, in collaborazione con l'Associazione cavalieri, anche quest'anno lavoreranno in partnership sul progetto per la valutazione del benessere dei cavalli impiegati nella Sartiglia.
Il progetto ha preso il via lo scorso anno ottenendo importanti risultati che hanno consentito di accertare lo stato ottimale di salute dei cavalli. Le modalità e le finalità della seconda annualità del progetto saranno illustrate oggi dal Presidente della Fondazione Guido Tendas, dal direttore Francesco Obino e dal presidente della Commissione veterinaria Giuseppe Sedda, dal direttore dell'Ospedale veterinario dell'Università di Sassari Eraldo Sanna Passino e dal coordinatore del progetto, dal presidente dell'Associazione cavalieri Pierpaolo Falchi e dal professor Michele Pazzola dell'Università di Sassari.
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Ed_Cagliari
Tirocini beffa: selezione da rifare
Il server dell’Agenzia del lavoro va in tilt quando più di diecimila cercano in contemporanea un accesso online. La direzione: «Colpa degli hacker»
di Chiaramaria Pinna
 
SASSARI Tutto da rifare. Il sistema informatico dell’Agenzia del lavoro è andato in tilt e l’attesissimo bando di Sardegna Tirocini è stato annullato e con lui è caduta la speranza degli aspiranti stagisti: 10mila (e forse anche di più) per 1700 posti. Tutti ora sono pronti a scendere in piazza. La scelta per l’assessore al Lavoro Antonello Liori è stata inevitabile, così come la delusione di quanti hanno visto crollare il sogno di 500 euro lordi per sei mesi per una progetto di formazione. Cosa è successo? Il server di Sardegna Tirocini che doveva registrare per via telematica le richieste è impazzito quando è iniziata la corsa al voucher. In poco più di due ore, alle 12 e 10, l’Agenzia è stata sommersa di richieste e ha dovuto chiudere il click day pubblicando una notizia che ha fatto cadere le braccia a quanti avevano cercato il contatto: «Le pagine formative sono oggetto di un attacco di hacker».Ma nessuno ci ha creduto, anche perchè, a forza di insistere, saltando da un computer all’altro, qualcuno è riuscito ad agganciare il sito e l’ha subito raccontato su facebook. In caso di un attacco hacker la home page viene modificata, e questo non era avvenuto. In verità alle 9,56 (quattro minuti prima del fischio d’inizio della gara), le registrazioni erano già 3mila e alla fine forse per questo c’è stato il crash. L’ipotesi più benevola è che il sistema informatico troppo debole non sia stato in grado di sostenere 4-5mila contatti partiti in contemporanea. L’altra è che l’Agenzia del lavoro e l’assessorato non abbiano valutato la portata dell’evento, come se non conoscessero il dramma della disoccupazione. Ma a dare una botta definitiva a chi stentava a credere a una macchinazione è stato il secondo comunicato dell’Agenzia che, dopo l’intromissione dei guastatori, annunciava «i voucher sono stati tutti esauriti», smentendo la nota stampa dell’attacco hacker. A questo punto il popolo della rete in un attimo ha reagito compatto preparandosi a presentare una valanga di ricorsi, anche da parte di chi è riuscito ad acchiappare la possibilità di frequentare uno stage ma che ha visto svanire.Tutti pronti ad agitare i forconi davanti all’Agenzia del Lavoro mentre partiti e sindacati affilavano le armi della denuncia e dell’interrogazione. È a questo punto che, dopo una consultazione con il presidente della Regione Cappellacci, l’assessore Liori, ha preso la più salomonica delle decisioni. «La Giunta regionale è pronta ad annullare la procedura on line e ad incrementare le risorse, attualmente fissate in 5 milioni di euro» ha dichiarato quindi il governatore. Da dove arriveranno questi fondi? «In casi di emergenza come questo – spiegano in assessorato – i soldi si trovano». Se poi si è a ridosso di una campagna elettorale diventa anche un po’ meno difficile. Naturalmente il presidente della Regione si è premurato di assicurare che la procedura verrà ripetuta «con tutte le cautele e le garanzie che il caso richiede». Una su tutte: le prossime selezioni transiteranno sul sistema informatico, che avrebbe un motore più potente, il Sil dell’assessorato al Lavoro. E inoltre, con una nota, l’Agenzia regionale del lavoro comunica che istruirà «a sportello, sulla base dell’ordine di presentazione, i progetti presentati, e compatibilmente con il numero di domande, attiverà i tirocini con decorrenza dal primo giorno di ogni mese, dando priorità alle richieste presentate entro il giorno 20 del mese precedente. Soggetto ospitante e tirocinante riceveranno all’indirizzo di posta elettronica indicato in fase di registrazione la comunicazione sull’esito dell’istruttoria». Resta il fatto che l’incidente scopre il nervo del criterio utilizzato per la selezione. Non il merito o la conoscenza ma il caso e la fortuna sembrano i principali elementi che finiscono per alimentare la sensazione di sfiducia e diffidenza dei cittadini che vedono in questo la possibiltà di manovrare, spingere, spostare. È per questo motivo che ieri, le tante persone che hanno chiamato le redazioni dei giornali domandando «ora cosa succederà?», sono state soddisfatte nel sapere che non c’è stato alcun gioco di prestigio negli uffici del Palazzo. «Meglio che abbiano pasticciato con il computer – ha commentato il genitore di una aspirante stagista di 32 anni – Ma cosa altro inventeranno i politici regionali, nazionali, europei per questi nostri figli dopo i master e i tirocini per tenerli calmi fino alla vecchiaia e per chiedergli un voto? La cosa che più mi preoccupa per i giovani è che dopo un’esperienza come questa, dopo che si vedono sbattuta la porta in faccia per l’ennesima volta o dopo una nuova delusione, si chiudono nella loro camera, non parlano, e noi genitori non sappiamo cosa fare di fronte a tutte queste esperienze formative in un’età in cui dovrebbero avere già la certezza di un lavoro sicuro».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Ed_Cagliari
La rabbia nel web: «Non siamo scemi»
Valanga di commenti, annuncio di ricorsi e marce su Cagliari. Il sospetto: favoriti i raccomandati?
di Silvia Sanna
 
SASSARI «Certo certo.... sono stati gli hacker. E io sono la fata turchina». Uno dei commenti più gentili (pochissimi), lo firma Marcello. Che, come il 99 per cento degli aspiranti tirocinanti delusi, non crede «alla bufala dei pirati informatici. Ma te l’immagini cosa si sono inventati per tenerci buoni?» Nel restante 1per cento ci sono quelli contenti perché il tirocinio l’hanno ottenuto e quelli serafici che non se la prendono con nessuno: «È solo sfiga, e io ce l’ho nel dna». Poi, alla notizia che i voucher appena assegnati sono già carta straccia, diventano cattivelli, perché anche la sfortuna in compagnia fa meno male. La protesta nel web inizia presto, sono appena passate le 10 quando arrivano le prime segnalazioni. «È impossibile visualizzare la pagina», scrive Sara. «Anche da voi il sistema è impallato?», domanda Davide. Da quel momento è una pioggia di commenti, insulti, richieste d’aiuto. E inizia a sentirsi puzza d’imbroglio, tutti a chiedersi che cosa ci sia dietro il blocco del sito. Poi, quando viene fuori la storia degli hacker, Roberto emette la prima sentenza: «Ma quali pirati informatici, è solo un server di merda...» La tesi del sovraccarico di utenze è la più gettonata sino a mezzogiorno e dieci minuti, quando sul sito compare l’annuncio che affossa le speranze e fa esplodere i nervi. Ecco Alessandro: «Ma se il sistema era imballato come hanno fatto a volare via tutti i voucher?». Ed Efisio: «E se fosse un gioco perverso della politica e dei suoi adepti per favorire i raccomandati?». Anche Giovanna è scettica: «Mi domando come sia possibile che un portale istituzionale denunci di essere sotto assedio di hacker e non oscuri il sito. Ma ci hanno preso per scemi?». Nel frattempo, in questa mattinata convulsa di giovani e meno giovani incollati a un pc che non dà segni di vita, su Facebook nascono i primi gruppi: c’è quello che si chiama “Sardegna tirocini”, c’è “Vittime degli hacker, e un altro “E chi ce l’ha fatta?” che pensa a quelli che il voucher tanto sudato l’hanno conquistato e che, dopo l’annuncio dell’annullamento, si sentono doppiamente presi in giro. Come Serena, che già si prenota per un ricorso: «Non ho accozzi, tentando e ritentando, tra molti login e logout, sono riuscita a spedire la domanda, e come me tante altre persone. Perché dobbiamo essere penalizzati?». E poi, chiede Valentina, anche lei detentrice di voucher per mezzora, «chi dice che la prossima volta andrà diversamente?». In ogni caso, stare con le mani in mano è impossibile. Un gruppo Facebook annuncia la marcia dei tirocinanti su Cagliari, agenzia del lavoro, per domani mattina. Tutti in fila per 500 euro lordi al mese per 6 mesi, e poi chissà. Ilenia, in preda allo sconforto, commenta così: «Dopo avere studiato per anni, guardate come ci siamo ridotti....»
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Ed_Cagliari
Il mistero: chi ce l’ha fatta? «Fateci vedere gli elenchi»
Rivolta nel Nuorese, dove neppure la Asl è riuscita ad accedere al sistema: «Voucher esauriti in un attimo, molti dubbi sulla correttezza della procedura»
di Giovanni Bua
 
NUORO Erano già pronti alla rivolta. E, saputo dell’annullamento di tutta la procedura, rimangono comunque dubbiosi e disincantati. Troppa la delusione ieri mattina. Troppe le ore passate di fronte al pc a «provare ancora». Come chiedeva il sito dell’agenzia del lavoro, avvisando che era «sotto attacco hacker». Troppa la rabbia nel constatare che appena “la baracca” era tornata on-line i voucher erano magicamente esauriti. Esauriti senza che quasi nessuno nel Nuorese fosse riuscito ad accaparrarsene uno. A secco l’azienda sanitaria locale (l’unico ente pubblico accreditato a partecipare, a secco tutti i maggiori studi di consulenti del lavoro (che da settimane preparavano la non semplice documentazione sia per le imprese che per gli aspiranti tirocinanti). A secco, manco a dirlo, tutti gli ingenui “ragazzotti” che speravano di collegarsi semplicemente al pc e scegliere l’offerta che faceva per loro. E le piccole imprese che, faticosamente, avevano messo su un progetto. «Lunedì sera abbiamo caricato, con non poca fatica, sette dei 16 progetti che avevamo pronti – raccontano furiosi dagli uffici dell’Asl – era possibile anticipare i tempi mettendo on line delle bozze, comunque da confermare all’apertura della “corsa”. Ma già la procedura era lenta e farraginosa. Ieri mattina la sorpresa. Alle dieci il sito era irraggiungibile. Ci dicevano che erano sotto attacco hacker. Di riprovare ancora. Dopo ore di lotta siamo riusciti a caricare un solo progetto. Ma nessun aspirante tirocinante è riuscito a prenderlo». Alle 12.10, quando finalmente tutto sembrava filare liscio, la mazzata: «È apparsa la scritta “voucher esauriti”. Incredibile. Anzi, impossibile. Con i fondi a disposizione se ne potevano assegnare 1600. Ogni pratica richiedeva, con il sistema imballato, un’ora per essere caricata, quando era possibile farlo. Eppure qualcuno è riuscito in 2 ore a caricarne 1600? C’è di che dubitare». E comunque rimane il paradosso che (al netto dell’annullamento) sarebbe possibile che un “mostro” come l’Asl nuorese rimanga a secco di tirocinanti. «Certo – spiegano dall’azienda sanitaria – non c’è nessuna “salvaguardia” territoriale. Chi è più veloce prende tutto. E il tutto è già molto meno dello scorso anno». E, mentre l’Asl preparava mosse “ufficiali” da parte della direzione, e i semplici ragazzi tempestavano di telefonate il giornale, a chiamare Cagliari ci pensava un agguerrito gruppo di consulenti del lavoro. «Eravamo pronti – spiega uno di loro – a confrontarci nell’assurda gara di velocità. Avevamo curato i progetti. Alcuni per grossi imprenditori, in grado di assorbire dieci tirocinanti ognuno. In alcuni casi domanda e offerta si erano già incontrati (non è un mistero che molti dei tirocini servano a far emergere il nero ndr) e quindi tutta la procedura si poteva fare in pochi secondi. E invece niente. Sito irraggiungibile. Ma evidentemente non per tutti». Anche per loro l’amara sorpresa: «Alle 12.10 voucher finiti. Noi siamo riusciti a prenderne uno. Ho sentito parecchi colleghi, quasi nessuno ha avuto successo. Ho preso il telefono e ho chiamato Cagliari. Ho detto che andava tutto annullato. Che era una vera porcata. Mi hanno detto che non si poteva far nulla». Poi l’inevitabile dietrofront. Che non chiarisce i molti dubbi. «È chiaro che il server cede – attacca il consulente del lavoro – se chiedi a tutti di collegarsi alla stessa ora». Meno chiaro come qualcuno sia riuscito a passare. «Vorremo vedere l’elenco delle domande accettate. E l’ora e il luogo in cui sono state fatte. Penso che ci sarebbero delle sorprese»
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Ed_Cagliari
LE TESTIMONIANZE
«Due ore in attesa su quattro pc»
Impossibile inviare le domande, poi la beffa alle 12.10: tfo assegnati
di Vanni Lai
 
SASSARI Delusione e rabbia sono state le compagne di moltissime delle persone coinvolte ieri mattina nella vicenda dei tirocini formativi 2013. Per diverse imprese e aziende, i soggetti “ospitanti” dei Tfo regionali, non sono mancati i problemi, e le loro testimonianze e il passaparola hanno investito subito i social network per tutta la giornata. «Abbiamo provato ad accedere a sardegnatirocini.it dalle 10 del mattino, con diverse postazioni e pc – racconta Filippo Vandi, amministratore di una società di consulenza di Porto Torres –. È stato tutto inutile perché le pagine erano bloccate o il tempo di connessione scaduto. Ho preparato la documentazione per tirocini destinati a vari settori già nei giorni scorsi e poi stampato il materiale». La storia si è ripetuta per tutti: impossibile effettuare il login. E non è mancato chi ha utilizzato anche quattro pc alla volta. Per i più sfortunati (ma chi non lo è stato?) non è avvenuto alcun invio del progetto né tantomeno l'abbinamento con il tirocinante. «Non siamo riusciti in nessun Comune dei nostri clienti a presentare neanche una domanda – spiega Vandi –. E pensare che ne avevamo diversi: Porto Torres, Sassari, Castelsardo e Alghero. Alle 12.10 erano già finiti i voucher, e ho visto poco più tardi che non siamo stati i soli ad avere problemi». Situazione pressoché identica anche per molti degli aspiranti tirocinanti. «Sono riuscita ad accedere al sito alle 10.13 minuti – spiega Antonella –. E già a quell’ora ho avuto i primi problemi con il login. Così, per sicurezza, ho messo a disposizione due pc per riuscire a entrare e dare conferma al mio progetto. Nonostante questo non c’è stato verso di accedere al sito. Due ore più tardi, dopo essere riuscita a compilare i dati e trasmettere tutto, è comparso il messaggio che diceva che i voucher non erano più disponibili». Secondo molti infatti alle 12.10, l’ora x dei Tfo 2013, era già tutto esaurito. «È un peccato che sia andata così – spiega la ragazza. Stavo monitorando la situazione da settimane, cercando di non cadere nel classico tirocinio "farsa" destinato a lavapiatti o commesse. Avevo in mente di fare il tirocinio in un’azienda di servizi nel mio paese. Ora, grazie all’annullamento delle assegnazioni di ieri spero di poter riuscire a svolgere tranquillamente il tirocinio».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Cagliari
IL TAR»NUOVO COLPO PER COIMPRESA
Tuvixeddu, bloccate anche le strade
Inattuabili gli accordi di programma del 2000: uno stop indiretto al progetto per il parcheggio di Cammino Nuovo
I Giudici del Tar La sentenza del Consiglio di Stato ha impresso una svolta alla vicenda resuscitando il vincolo paesaggistico
di Mauro Lissia
 
CAGLIARI Su Tuvixeddu non si costruisce nulla, neppure le strade e le aree di parcheggio a servizio delle palazzine già edificate su via Is Maglias. L’ha stabilito il Tar, che con la sentenza elaborata dal giudice estensore Antonio Plaisant ha travolto in un colpo solo le residue speranze immobiliari di Nuova Iniziative Coimpresa e quelle dell’amministrazione Zedda, che resuscitato il progetto per il parcheggio interrato di Cammino Nuovo vorrebbe sventrare lo spazio sotto le mura storiche per ricavarci un garage pubblico. Le ottantacinque pagine della decisione ricalcano punto per punto le tesi della difesa regionale sostenuta da Roberto Murroni, Mattia Pani e Giovanni Parisi, quelle dell’avvocatura di stato patrocinata da Giandomenico Tenaglia e di Italia Nostra difesa da Carlo Dore. Ennesima bocciatura al contrario per i legali del gruppo Cualbu, l’avvocato Pietro Corda e il suo fido collaboratore Antonello Rossi, che si sono visti respingere sedici punti del ricorso su diciotto, dichiarati irrilevanti gli altri due. La sentenza è complessa ma a un’attenta lettura spazza via una volta per tutte la montagna di «osservazioni» più o meno di parte diffuse coi mezzi più disparati da aprile 2011 ad oggi, dal giorno in cui il Consiglio di Stato ha «dato una svolta - come spiega il tribunale - alla vicenda resuscitando il vincolo di 120 ettari sui colli di Tuvixeddu e Tuvumannu». Il punto di partenza è quello, solo che stavolta il Tar chiarisce che in presenza di quel vincolo «gli accordi di programma del 2000 sono inattuabili». Il che mette un punto fermo sull’impossibilità di continuare a costruire nell’area storica della città. Ma non è finita: i giudici sembrano voler mandare una raccomandata anche al Comune quando spiegano che in base agli articoli 48 e 49 delle norme di attuazione del piano paesaggistico regionale non è possibile realizzare volumetrie di alcun tipo vicino a monumenti e siti censiti come storici, esattamente come ha sostenuto nelle osservazioni al progetto Maria Paola Morittu di Italia Nostra. Un intervento come quello progettato dall’amministrazione Floris e ripreso dall’attuale per il Cammino Nuovo diventa dunque fuorilegge, a meno che il piano urbanistico comunale non sia stato adeguato al Ppr. Zedda, nel corso dell’ultima polemica su Tuvixeddu legata a una delibera cementificatrice firmata e poi rimangiata, aveva annunciato l’avvio della procedura. Poi però l’iter dev’essersi fermato, perché ancora non ne risulta traccia. In questa situazione il progetto del parcheggio-garage non potrà che riprendere la via del cassetto da dove è stato tirato fuori mesi fa. Ma torniamo alla sentenza Tuvixeddu. La Regione aveva negato al costruttore l'autorizzazione richiesta per alcune strade e aree di servizio previste nell'accordo di programma del 2000. Una decisione legata al parere negativo firmato dalla sovrintendenza architettonica in base all'articolo 49 del piano paesaggistico regionale, una scelta che i legali dell’impresa hanno contestato fermamente. Quell'articolo prevede che i livelli di vincolo da imporre sull'area dei colli punici vengano ridefiniti sulla base di un accordo tra ministero dei Beni culturali, Regione e comune di Cagliari. Fino al giorno in cui l'intesa verrà raggiunta il vincolo efficace è quello stabilito dall'amministrazione Soru col Ppr e confermato dal Consiglio di Stato ad aprile del 2011: sono 120 ettari e non 50 come indicato nella sentenza del Consiglio di Stato che giudici di primo grado, in quella depositata ieri, hanno corretto. Quindi non si può costruire nulla, neppure una strada e neppure nell'area privata che fiancheggia via Is Maglias, dove il gruppo Cualbu ha già realizzato tre palazzine. Anche in questo caso, in base al Ppr, se qualcosa potrà essere messa in piedi in futuro su Tuvixeddu e Tuvumannu, prima il Comune dovrà adeguare il piano urbanistico comunale al Ppr oppure - questa è la linea dell'ufficio legale della Regione, confermata dal Tar - procedere con intese punto per punto, che coinvolgano Regione e Beni culturali. Ma anche nel seguire questo nuovo percorso si dovrà tener conto del vincolo imposto dall’amministrazione Soru, confermato dai giudici di palazzo Spada che hanno stabilito «un cambio di linea» decisivo nell’annosa questione di Tuvixeddu. Scrive il giudice Plaisant: «E’ del tutto evidente come questa autorevole svolta abbia impresso un direzione diversa all’intera vicenda anche dal punto di vista amministrativo, tant’è vero che gli atti impugnati nel presente giudizio fanno ampio riferimento alla sentenza 1366/2011 e si fondano sulla “sopravvenienza” costituita proprio dalla reviviscenza del vincolo paesaggistico di piano che quella sentenza ha comportato». E’ molto probabile che questa decisione importantissima possa ora entrare nel giudizio arbitrale sulle richieste di risarcimento avanzate dal gruppo Cualbu.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Ed_Cagliari
conferenza
Appuntamenti del giovedì alla Pinacoteca nazionale
 
CAGLIARI Incontri del giovedì in Pinacoteca. Alle 17, nei locali della Pinacoteca Nazionale, in Cittadella dei Musei, piazza Arsenale, Simona Trudu, studiosa di storia dell'arte. presenta la conferenza: "L'immagine del Senmurv in epoca medievale tra Oriente e Occidente". Il Senmurv è un animale fantastico della mitologia iranica, generalmente riconoscibile dalla testa canina, le ali di uccello con zampe artigliate e la coda di pavone. La formazione dell'immagine di questo animale composito affonda le radici nell'Iran sassanide (III-VII secolo), poi assimilata dall'arte islamica e da quella cristiana. Nella relazione si analizzeranno le possibili origini e lo sviluppo nel Medioevo di questa particolare iconografia, presente anche in un Sardegna in una fibula di cintura, ora conservata nel Römisch Germanisches Musem di Colonia. L'appuntamento è il terzo di una serie di incontri che avranno per tema : "Solo in Sardegna. Originalità e rarità dell'arte in una terra del Mediterraneo".
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Sassari
BULTEI
Cinque borse di studio per gli studenti migliori
 
BULTEI Borse di studio per i più bravi. Per premiare l’impegno e il duro lavoro svolto durante l'anno, ma anche un modo per stimolare i progetti personali senza cercare facili scorciatoie, attraverso un comportamento leale, rispettoso, basato sul confronto civile e non sull'inganno. Perché le soddisfazioni nello studio e nello sport sono soprattutto un motivo di crescita per quei ragazzi che, in un futuro prossimo, saranno i cittadini di domani. I riconoscimenti sono stati consegnati qualche giorno fa dal sindaco di Bultei, Francesco Fois, nell'aula del consiglio comunale a Pier Mario Demurtas e Assunta Zodda, entrambi laureati con 110 e lode in Medicina e chirurgia, che hanno ricevuto un assegno di mille euro. Le borse di 500 euro sono andate, invece, a Valentina Falchi, 110 in Fisioterapia, Alessandra Mugoni, 100/100 alla maturità scientifica e ad Agostino Saba, per i suoi meriti sportivi, in quanto vincitore di due medaglie d'oro nelle gare di atletica delle due isole maggiori (Sardegna e Sicilia), più altri importanti piazzamenti in campo europeo nei 1500 e 3mila metri. Nel discorso di premiazione il sindaco ha ricordato loro di puntare sempre sul merito e sull'impegno per realizzare i loro progetti di vita e «di fuggire come la peste qualunque tentazione di scorciatoia, quali familismo, nepotismo e qualsiasi altro genere di comportamento non leale. Questi comportamenti sono puro veleno che danneggiano in primo luogo coloro i quali sono meritevoli e competono con il solo loro intelletto nei rispettivi campi di azione e partono da condizioni economiche di svantaggio». Fois ha raccomandato ai ragazzi premiati di confrontarsi senza paura con il mondo, ma di non dimenticare mai le loro origini e la loro comunità , perché «da voi si attende un proficuo e generoso contributo di idee e impegno personale per la crescita sociale e civile del paese». Francesco Bellu

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie