Martedì 8 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 gennaio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Dibattito alla facoltà di lettere
MASTANDREA E APREA: IL TEATRO VA ALL’UNIVERSITÀ
 
Il mestiere dell’attore approda all’Università. Valerio Mastandrea e Valerio Aprea, protagonisti di “Qui e Ora”, pièce scritta e diretta da Mattia Torre (debutterà in prima nazionale domani, 20.45, al Teatro Massimo), insieme al drammaturgo e regista Mattia Torre, parleranno del mestiere dell’attore e dell’interpretazione di un personaggio sul palco e davanti alla macchina da presa, nell’incontro che si terrà venerdì pomeriggio, alle 17.30, nell’aula magna del Corpo aggiunto della facoltà di Lettere e Filosofia.
Organizzato dalla Cedac (in collaborazione con le facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli studi di Cagliari), l’incontro è aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di studenti e docenti dell’ateneo. Inizialmente previsto alla Mediateca del Mediterraneo, il confronto (coordinato da Francesco Abate) offrirà un focus sull’arte della recitazione e su una professione affascinante e complicata come quella dell’attore, per un ideale viaggio dietro le quinte.
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Conferenza
ADOZIONE INTERNAZIONALE
 
Una conferenza-dibattito sul tema dell’adozione internazionale dal titolo:“I bambini e le bambine hanno tutti i diritti del mondo. Il principio di sussidiarietà e l’adozione internazionale come strumento di tutela” è in programma domani dalle 15 alle 20 nell’aula magna “G.Motzo” della facoltà di studi umanistici, in via Is Mirrionis, 1.
L’iniziativa è degli enti autorizzati all’adozione internazionale, del Ciai e della procura generale delle missionarie somasche figlie di San Girolamo Emiliani, in collaborazione con l’Università, dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia, e la Provincia. Per questioni organizzative è gradita la conferma via mail ai seguenti indirizzi: sangirolamo.adozioni@libero.it ; sardegna@ciai.it.
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Università
PARITÀ DI GENERE, DUE LEZIONI DI PEZZINI
 
Due appuntamenti con Barbara Pezzini, costituzionalista dell’università di Bergamo, autrice di “Corso di analisi di genere e di diritto antidiscriminatorio” sono in programma oggi al Dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni. Il primo è una lezione sulle “Pari opportunità di genere in materia elettorale” (ore 14,15-15,45 aula Cm5, viale San Giorgio). Il secondo, 17,45 stesso luogo, è una tavola rotonda su “Ricercare, insegnare, operare con il genere nel Diritto e nelle istituzioni”.
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
La ricercatrice cagliaritana sulla rivista “Science”
A difesa della soia: per Sara Melito successo americano
 
«Quando ci ripenso resto sempre molto stupita di come siano andate le cose. Il mio inglese era scolastico, ero giovane e non ero sponsorizzata da nessuno. Ma dopo il colloquio mi veniva offerta un’occasione di lavoro per un anno, rinnovabile, in un prestigioso laboratorio dentro una delle migliori università per il settore interazione pianta patogeno/ patologia vegetale».
Se qualcuno ti dà un’occasione puoi iniziare il grande sogno americano. Così è stato per la cagliaritana Sara Melito, ricercatrice che oggi lavora con il docente Andrea Porceddu del Dipartimento di Agraria dell’università di Sassari, protagonista di un’avventura che l’ha portata a vedere il proprio nome sul numero di novembre della prestigiosa rivista “Science”, accanto a quello di altri ricercatori del team di Andrew Bent, accademico della University of Wisconsin Madison. È l’unico autore italiano dello studio che ha individuato strategie difensive contro Heterodera glycines, un pericoloso parassita della soia che attacca le radici creando deperimento e morte della pianta e provocando perdite economiche per circa un miliardo di dollari all’anno negli Usa.
La notizia è di quelle grosse, data la pericolosità del parassita che può attaccare anche altre specie come lupino e fagiolo. E ora negli Stati Uniti è in corso la procedura per il brevetto della tecnica. La giovane ricercatrice sarebbe probabilmente contesa tra università e aziende se fosse ancora in suolo americano. Ma intanto era germogliato un amore e ha scelto il rientro e il matrimonio. Sotto i suoi trentaquattro anni, le due lauree e il dottorato di ricerca, ribolle una dolcezza combattiva mentre volge lo sguardo indietro.
Nel 2002, dopo la prima laurea in Biotecnologie agrarie e vegetali conseguita a Napoli, non trova lavoro in Sardegna: «Non mi volevo arrendere» e così «torno a Napoli, dove vinco la selezione per il dottorato di ricerca in Agrobiologia e Agrochimica». Si reca poi per tre mesi negli Stati Uniti, acquisisce il titolo del dottorato e prova a tornare in Sardegna. «Ma i risultati sono pessimi: risulto troppo qualificata. Decido quindi di voler continuare a fare questo lavoro, la ricerca, e mando il mio curriculum a diverse università americane ed europee».
Dopo il colloquio con Bent sceglie questa squadra. «Ho scoperto che l’America è la terra dove chiunque viene considerato una risorsa e i docenti ti mettono nelle condizioni di lavorare». Nel 2009 vince una borsa di ricerca del Master and Back ed è stato difficile decidere tra restare ancora negli States dove le offrono altri tre anni di crescita di altissima qualità oppure tornare in Italia. La ricercatrice esperta della soia vorrebbe che materie quali la biotecnologia o la genetica agraria non venissero considerate “astratte”, perché hanno a che fare con la realtà dei problemi degli agricoltori.
I sogni? Vive nell’incognita del futuro di chi vuole semplicemente fare la ricercatrice in maniera stabile. «Voglio continuare a lavorare nelle resistenze e potrei provare a studiarle e individuarle negli ecotipi locali della Sardegna». Il timore per le poche risorse economiche s’attacca come un parassita. Ma anche Sara Melito è piuttosto resistente.
Manuela Vacca
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 14 - Edizione NU)
UNIVERSITÀ. Formazione
ARTE E CULTURA, NUOVO MASTER PER OPERATORI
 
L’università nuorese propone la seconda edizione del master in diritto ed economia per la cultura e l’arte, meglio noto come decamaster. Il primo marzo l’avvio dell’attività didattica, finalizzata alla formazione di operatori che sia in ambito pubblico che privato si occupino della gestione, della tutela e della valorizzazione di patrimoni dell’arte e della cultura e della organizzazione e gestione di servizi, attività ed eventi.
IL CORSO Il master mira a formare esperti con competenze interdisciplinari, capaci di coniugare le conoscenze teoriche e l’esperienza sul campo. Obiettivo è rispondere alla domanda emergente di figure professionali qualificati e capaci di operare nell’ambito dei servizi culturali. Il decamaster è organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Sassari, da quella di Scienze politiche dell’ateneo di Cagliari e dal consorzio universitario nuorese. Direttore scientifico è Domenico D’Orsogna, dell’università di Sassari, mentre Francesco Cuccu è coordinatore didattico.
GLI STUDI Il progetto didattico prevede insegnamenti giuridici, economici, storico-artistici, sociologici. Nel ventaglio di materie si va dalle politiche pubbliche per l’arte e la cultura al diritto dei beni e delle attività culturali, a quello dei sistemi museali, dell’editoria, al diritto d’autore, del fund raising e delle organizzazioni non profit. In programma anche analisi e studio dell’economia dei mercali culturali, del marketing. E poi insegnamenti di storia dell’arte, estetica, museologia, sociologia della cultura. Arricchiscono l’offerta formativa le testimonianze di esperti e i laboratori interdisciplinari, dedicati al fund raising, alla progettazione di eventi culturali e a casi di studio tratti da interventi di arte pubblica o manifestaizoni dell’arte contemporanea quali festival o biennali in relazione allo sviluppo del territorio. Maggiori informazioni ai numeri 079-228891 e 366-6343320 oppure decamaster@uniss.it.
 
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda / Provincia di Oristano (Pagina 15 - Edizione OR)
Seneghe
NURAGHE RUJU, A BREVE GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
 
Partiranno a breve gli scavi archeologici nella zona del nuraghe Ruju, a cura del Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di Sassari. È la campagna di ricerca che interessa i territori di Bonarcado, Milis, Narbolia con Seneghe capofila del progetto "Paesaggi del Montiferru Meridionale e del Campidano di Milis: Archeologia e territorio, tra ricerca, tutela e valorizzazione". Lo cura il ricercatore universitario Giuseppe Maisola della Facoltà di Lettere dell’Università di Sassari, che ha già condotto la ricerca sulla ricostruzione dei paesaggi antichi e medievali. Per questa prima tranche di scavi sono previsti interventi di pulizia e diserbo nei siti di Nuraghe Scala, Nuraghe Achettores, Nuraghe Codinazza, Nuraghe Ruiu e Nuraghe Funtanas. «Questo territorio è uno dei più ricchi della Sardegna di emergenze archeologiche scarsamente conosciute per questo il progetto vuole creare un sistema di servizi di promozione e valorizzazione dell’archeologia locale, con sentieri e segnaletica apposita», spiega il sindaco di Seneghe Antonio Luchesu. ( j. p. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 22 - Edizione SS)
TUTOR PER I DISABILI, ADESSO LE FAMIGLIE DEVONO ARRANGIARSI
Dopo la variazione al regolamento dell’università è difficile individuare gli specialisti che aiutano i ragazzi
di Gabriella Grimaldi
Genitori sul piede di guerra per fare in modo che gli uffici amministrativi modifichino la procedura Il contributo di 5mila euro rischia di essere inutile
 
SASSARI È bastato il ricorso di una famiglia al garante della privacy per stravolgere la vita di decine di studenti disabili dell’università di Sassari.
Sembra questa infatti la causa di una variazione nel regolamento d’ateneo in base alla quale dal 1° gennaio i ragazzi disabili iscritti alle facoltà cittadine non possono più godere dell’assistenza di un tutor. O meglio: la procedura è diventata così farraginosa e forse controproducente sotto il profilo economico che parecchi di questi giovani potrebbero addirittura rinunciare agli studi.
Tante famiglie sono adesso sul piede di guerra e chiedono agli uffici amministrativi dell’università di porre rimedio a una situazione che rischia di causare gravi danni a tanti ragazzi che a costo di grandi sacrifici vogliono completare gli studi.
Fino all’anno scorso gli studenti disabili iscritti all’università di Sassari potevano beneficiare di un contributo da parte dell’ateneo che garantiva l’assistenza di un tutor per muoversi all’interno della facoltà e svolgere tutte le attività inerenti lo studio.
«Il regolamento prevedeva il contributo – racconta Luciana Cocco, uno dei genitori coinvolti nella protesta – e l’università rendeva pubblica una graduatoria di professionisti con i requisti per il tutoraggio, alla quale lo studente aveva accesso per la scelta del professionista idoneo alle sue necessità, effettuava la richiesta scritta con il nominativo prescelto e l’università si occupava della pratica di assunzione con contratto di collaborazione. Pertanto tutte le procedure burocratiche venivano svolte dagli uffici di competenza dell’università stessa».
Un aiuto che veniva apprezzato tantissimo dalle famiglie e che faceva guadagnare parecchi punti all’ateneo turritano sotto il profilo della qualità della vita all’interno delle facoltà. Un procedimento che invece, pare a causa del ricorso di una famiglia sulla presunta violazione della privacy commessa in conseguenza della pubblicazione della graduatoria, è stato oggi totalmente stravolto.
Dall’inizio dell’anno infatti l’accesso al beneficio avviene completamente a carico della famiglia. In pratica è necessario compilare un modulo per la richiesta del contributo (circa 5mila euro all’anno). Una volta ottenuto l’aiuto economico la famiglia deve provvedere a trovare un tutor per lo studente e a stipulare un contratto di lavoro (non si sa bene di che tipo). «L’università – proseguono alcuni dei genitori – ha immediatamente rinunciato a compilare una lista dei professionisti, quindi è difficile individuarli e contattarli. C’è anche da considerare che questi specialisti si trovano nell’incongrua situazione di dover stipulare un contratto di collaborazione domestica senza essere inquadrati all’interno dell’università come invece accadeva prima». Insomma, un pasticcio che avrebbe bisogno di essere affrontato tutti insieme. Ecco perchè una delle famiglie mette a disposizione un recapito per far entrare in contatto tutte le persone colpite dal problema. Luciana: 3289366016.

Questionario e social

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