UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 2 gennaio 2013

Mercoledì 2 gennaio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 gennaio 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
SALUTE. Stanze multisensoriali per il servizio a disposizione dei pazienti terminali
TUMORI, COME LENIRE IL DOLORE Al San Giovanni un ambulatorio per le cure palliative
Ogni anno in Italia muoiono oltre 160.000 persone per malattie neoplastiche. Il 90% delle quali, se falliscono le cosiddette terapie causali, ha necessità di un piano personalizzato di cure e assistenza in grado di garantirgli la migliore qualità di vita residua. Per queste persone la Asl ha attivato quattro tipi di intervento: l'attività ambulatoriale di cure antalgiche e palliative, l'assistenza domiciliare integrata, i ricoveri ospedalieri in regime ordinario o day hospital, il ricovero in Hospice
Non tutti sanno che all'ospedale San Giovanni di Dio è attivo da giugno il Servizio ambulatoriale di cure palliative e terapia del dolore che fa riferimento all'oncologa Maria Cristina Deidda e al professor Gabriele Finco, direttore della Terapia intensiva e anestesia dell'Università.
CHE COSA SI FA L'ambulatorio è destinato principalmente alla presa in carico globale del paziente neoplastico terminale e della sua famiglia, alla valutazione della malattia neoplastica e non (patologie croniche, neurologiche, degenerative, ortopediche e reumatologiche) e dei sintomi a esse connessi; all'impostazione, al monitoraggio e all'adeguamento delle terapie antalgiche e palliative del caso; al controllo clinico nel tempo.
I PAZIENTI I pazienti che possono usufruire di questo servizio sono persone che non necessitano di ricovero in ospedale, sono allettati per meno del 50% della giornata, non fanno più terapie antineoplastiche causali, sono ancora ambulatoriali, hanno necessità di contenere la progressione dei sintomi legati alla malattia. E sono persone che spesso per lenire i dolori vanno al Pronto soccorso e da lì, talvolta, vengono ricoverate.
CHE SERVIZI OFFRE Nell'ambulatorio si fanno le prime visite per il trattamento farmacologico del dolore cronico benigno, per il trattamento farmacologico del dolore cronico neoplastico e per il dolore cronico benigno e neoplastico e per il trattamento dei sintomi correlati alla neoplasia. Poi avviene la presa in carico che, grazie a un sistema informatizzato, permette di conoscere, rapidamente e nella sua interezza, l'iter oncologico del paziente e, attraverso l'elaborazione di una cartella ambulatoriale, all'elaborazione del programma di gestione dei bisogni del paziente. L'ambulatorio, infine, si occupa della consulenza psico-oncologica di supporto per il paziente e la famiglia, della psicoterapia e degli esercizi di rilassamento.
L'ATTIVITÀ AMBULATORIALE Si accede all'attività ambulatoriale antalgica e palliativa, su appuntamento e in giorni dedicati, prenotandosi al Cup (Centro unico di prenotazione) con l'impegnativa del medico di famiglia, dello specialista o se inviati dall'ospedale. Tre gli obiettivi dell'attività ambulatoriale: razionalizzare e umanizzare l'assistenza e facilitare il percorso assistenziale
STANZE MULTISENSORIALI «Il paziente che arriva nell'ambulatorio di terapia antalgica e palliativa del San Giovanni di Dio», spiega Maria Cristina Deidda, «viene accolto in un ambiente raccolto e confortevole rivestito dei colori arancio secondo la cromoterapia, e dove, accanto alla psicoterapia trovano posto l'aromaterapia e la musicoterapia. Questa accoglienza», prosegue l'oncologa, «è stata studiata secondo i principi delle “Snoezelen” o stanze multisensoriali olandesi che, come è stato dimostrato, distraggono dal dolore e hanno un effetto umanizzante. Grazie al rilassamento profondo», aggiunge Deidda, «offre tutti i benefici del sentirsi a proprio agio, giovamenti che potrebbero non essere disponibili altrimenti per chi prova dolore».
Le stanze multisensoriali, nate come ambiente rilassante, sicuro e non minaccioso per i bambini e gli adulti con gravi handicap in Olanda, sono ora utilizzate anche in Italia come coadiuvante dell'ansia, della depressione e, appunto, del dolore, nella terapia palliativa di molti Hospice.
I TEMPI D'ATTESA È possibile prenotare la prima visita ambulatoriale al San Giovanni di Dio o la visita in urgenza, tramite il servizio Cup, con impegnativa del medico, telefonando al numero 070/6092514 dalle 9 alle 13. I tempi d'attesa per le terapie antalgiche invasive e delle terapie infusionali sono legati all'urgenza, che viene valutata dallo specialista dell'ambulatorio. (f.ma.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 30 - Edizione CA)
Cenone in tenda a Cagliari, poi i cori per il diritto allo studio
Il brindisi dei Figli della crisi
A mezzanotte hanno brindato, levando in alto i bicchieri di plastica colmi di spumante, poi sono usciti dal tendone che fa da cambusa e cucina e, sotto i portici del palazzo del Consiglio regionale, hanno salutato il 2013 battendo i caschi sul granito e intonando cori.
Capodanno di protesta, per i Figli della crisi. «A cena eravamo 45-50 persone», racconta Ivano Sais, 22 anni, di Villamassargia, portavoce del movimento di giovani del Sulcis Iglesiente accampati in via Roma, a Cagliari, da prima di Natale: «A parte noi che abbiamo dormito nelle tende c'erano amici, colleghi delle scuole di Cagliari e dell'università, qualche parente. Ma quando siamo andati a fare i cori ci ha raggiunto un'altra trentina di ragazzi che ha cantato insieme a noi gli slogan per il lavoro, il diritto allo studio e per non mollare mai».
I ragazzi sono stanchi ma felici. La loro protesta ha raccolto simpatie e solidarietà: «Ci hanno regalato di tutto. A cena abbiamo avuto agnello e maialetto, bevande di tutti i tipi, pandori e panettoni a volontà: alla Croce Rossa ne abbiamo donati una quarantina, e ce ne rimangono il doppio. Li regaleremo alla Chiesa, a campeggio finito». Cioè dopo venerdì 4.
L'ultimo dell'anno è stato un giorno intenso, per i Figli della crisi. Dopo le visite istituzionali (fra le altre, quelle del presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias Tore Cherchi), in serata, per due ore, i ragazzi hanno offerto spumante ai passanti: «Un aperitivo per brindare al nuovo anno e raccontare a chi ancora non ci conosce la nostra battaglia». (m. n.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Sulcis Iglesiente (Pagina 31 - Edizione CA)
FLUMINIMAGGIORE. Corso di formazione professionale organizzato dalla cooperativa Arianna
Un lavoro contro il disagio Gli ospiti della Casa famiglia alla scoperta delle energie rinnovabili
Vincere il disagio e la sofferenza imparando un mestiere. È questo l'obiettivo dell'iniziativa organizzata a Fluminimaggiore dalla cooperativa Arianna in collaborazione con l'Università di Cagliari. Il progetto ha coinvolto gli ospiti della Casa famiglia del paese. Durante gli incontri hanno avuto modo di scoprire le tecnologie per la produzione di energia elettrica attraverso i pannelli fotovoltaici.
«È un corso di formazione professionale della durata di due mesi - fa sapere Fabio Caruso, presidente della cooperativa Arianna - gli allievi hanno imparato non solo un mestiere, ma anche ricevuto un piccolo sussidio economico tramite le borse lavoro». Le lezioni sono state tenute da esperti e professionisti delle settore delle energie rinnovabili. «Inizialmente - spiega Luca Congia, ingegnere ambientale - abbiamo analizzato tutti gli aspetti riguardo la produzione di energia solare. Dopo le prime lezioni teoriche, abbiamo costruito un piccolo forno che sfruttando la luce riflessa del sole, ci ha permesso di ottenere il calore per cucinare il pranzo». I pannelli solari sono stati assemblati nel cortile dell'istituto di Perd'e Fogu. «Dopo la teoria siamo passati alla pratica - aggiungono Daniele Caldarelli e Valerio Sanchi della cooperativa Blu di Spoleto - e abbiamo analizzato il montaggio di tutti gli elementi che costituiscono un vero impianto fotovoltaico». La Casa famiglia di Flumini è gestita dalla Asl 7 in collaborazione con l'Università di Cagliari e la cooperativa sociale Arianna.
«Il lavoro è sempre riabilitante - sottolinea Laura Pilutzu, educatrice e collaboratrice universitaria - nel nostro caso gli allievi hanno mostrato un grande interesse per l'argomento, impegnandosi sia nelle attività teoriche sia in quelle pratiche. Questo è molto positivo».
Federico Matta
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 37 - Edizione CA)
DESULO. Riconoscimento istituito dall'amministrazione e dal Coro Montanaru
PREMIO AI PROF DI BARBAGIA Il “Tagliere d'argento” assegnato a personaggi della cultura

Un premio ispirato alla figura dell'ambulante, centrale della cultura e dell'economia del paese. Si tratta del “Tagliere d'argento”, il riconoscimento che l'amministrazione comunale di Desulo e l'associazione Coro Polifonico Montanaru conferiranno a personaggi del campo della cultura, della scienza, dell'impegno civile e dell'economia nati in Barbagia e in particolare nei paesi dell'area del Gennargentu.
«L'istituzione del premio - spiega il presidente del Coro Montanaru Stefano Carta - è un chiaro segnale di apertura verso l'esterno, per collaborare e lavorare assieme agli altri». Nei giorni scorsi, il primo riconoscimento e la menzione d'onore sono stati conferiti allo scienziato Gian Paolo Littarru per gli alti meriti conseguiti nel campo della ricerca scientifica. Sessantanove anni, medico e docente universitario originario di Desulo, è entrato nel gotha della medicina internazionale per i suoi studi sul coenzima Q10, sostanza fondamentale per il metabolismo energetico delle cellule.
Lo scienziato non poteva presenziare alla cerimonia, così ha ritirato il premio il fratello Salvatore Littarru. Un grosso contributo per l'organizzazione dell'evento lo ha dato anche il presidente dell'Istituto superiore Etnografico Salvatore Liori. «Bisogna riconoscere che l'associazione Montanaru ha il merito di aver voluto onorare, con il Premio, una parte fondamentale della memoria del nostro paese. Non solo il valore della storia degli ambulanti e del loro ruolo culturale, economico e civile, ma ancora di più - sottolinea Liori - la vicenda umana e civile della gente della montagna che storicamente ha contribuito ad arricchire di sapienza e civiltà la vita di altri territori della Sardegna. Tutto questo con la montagna come punto di riferimento assoluto di vita». Andata in archivio la prima edizione del Premio, gli organizzatori sono già al lavoro per mettere a punto il programma del prossimo anno.
Massimo Melis
 
 
5 - L’Unione Sarda / Provincia Medio Camp (Pagina 29 - Edizione CA)
Premiati gli studenti
«Siete il meglio e l'orgoglio di tutta Guspini»
«Crediamo in voi. Abbiamo bisogno di giovani preparati». Sandro Renato Garau, assessore comunale alla Pubblica istruzione, ha avuto parole di elogio per i nove studenti, neo diplomati e laureati, che hanno concluso gli studi nell'anno accademico o scolastico 2010/2011 con il massimo dei voti.
L'amministrazione comunale di Guspini ha istituito il premio Onore al Merito per riconoscere l'impegno e la serietà con cui molti giovani hanno affrontato il loro percorso di studi. È stata una cerimonia semplice, ma significativa: l'aula consiliare storica era strapiena di familiari e amici dei premiati. Non sono mancati momenti di commozione, in particolare quando l'assessore Garau ha premiato la figlia Michela, laureata in filosofia. «Siete motivo d'orgoglio per noi. Siete le migliori intelligenze del paese. Avete dimostrato di essere determinati e tenaci. Avete raggiunto un traguardo, ora però siete al punto di partenza, dovete inserirvi nel mondo del lavoro. Forse la maggior parte di voi sarà costretta a lasciare la Sardegna per lavoro, fate esperienza, abbiamo bisogno delle vostre intelligenze», ha affermato il sindaco Rossella Pinna.
Ad ogni premiato sono stati consegnati una pergamena e un oggetto in ceramica artistica elaborato dagli artigiani di Guspini. «È un riconoscimento simbolico, avremmo voluto darvi un contributo, ma le magre casse del Comune non ce l'hanno permesso», ha aggiunto il primo cittadino. Il premio Onore al Merito è un riconoscimento che da quest'anno l'amministrazione comunale conferirà ai neo laureati o neo diplomati, che hanno concluso gli studi con il massimo dei voti. Per l'anno accademico 2010/2011 sono stati premiati Giorgia Bianco (laurea in lingue), Roberta Cocco (scienza delle comunicazioni), Emanuele Fois (architettura), Michela Garau (filosofia), Riccardo Ghiani (diploma in informatica), Sebastian Ruggiero (lettere), Katiuscia Usai e Valentino Vargiu (ingegneria informatica) e Matteo Atzori . Ognuno di loro ha illustrato ai presenti quali progetti e aspettative vorrebbero veder realizzati sul prossimo futuro.
Gian Paolo Pusceddu
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Ed. Nazionale
Congresso scientifico internazionale
CARBONIA Si terrà nel Sulcis l’ottavo congresso internazionale di studi fenici e punici. Sarà l’Università di Sassari ad organizzare l’evento. Il supporto logistico ed economico sarà assicurato da un partenariato tra la stessa Università, la Provincia, i comuni di Carbonia e Sant’Antioco e altre amministrazioni interessate all’iniziativa: «Il congresso si terrà nel corso del nuovo anno – conferma Marinella Grosso, assessore della Provincia di Carbonia-Iglesias – si tratta di un prestigioso riconoscimento, al massimo livello, della rilevanza del contributo culturale offerto dall’Università di Sassari al progresso degli studi in questo campo. Nello stesso tempo si tratta della conferma dell’importanza dei siti fenicio-punici dell’area sud occidentale della Sardegna. I più significativi si trovano nel territorio della provincia. Oltre alle ricadute scientifiche il congresso regalerà al Sulcis Iglesiente una vetrina straordinaria di promozione a livello nazionale ed internazionale del patrimonio archeologico e storico culturale». Di qui la decisione della Giunta provinciale di contribuire con un finanziamento di 30 mila euro. Il congresso internazionale di studi fenici e Punici è organizzato ogni quattro anni, soprattutto nelle nazioni dell’area mediterranea. Un comitato scientifico internazionale, formato da prestigiosi rappresentanti della cultura, ne studia le modalità. Al congresso che si terrà nel Sulcis parteciperanno circa 300 studiosi, provenienti da oltre 25 nazioni. La grande macchina organizzativa è già in attività ed è diretta da Piero Bartoloni, professore ordinario presso l’Università di Sassari ma anche e soprattutto curatore del Museo di Sant’Antioco e direttore degli scavi fenicio punici di Monte Sirai e di tutto il Sulcis: «Si tratta di un evento significativo per la cui riuscita siamo tutti impegnati sia come istituzioni sia dal punto di vista personale – aggiunge Marinella Grosso – gli studi sulla civiltà fenicia e punica, che tanto rilievo ha avuto nel nostro territorio, si sono arricchiti di nuove scoperte e di contenuti che vanno adeguatamente promossi. La presenza nel Sulcis Iglesiente di tanti studiosi provenienti da tutto il mondo e la prevedibile attenzione dei mass media , giustificano il grande impegno e le risorse economiche che anche il nostro Ente ha voluto assicurare». Enrico Cambedda
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Ed. Nazionale
Alla ricerca di un socialismo possibile
31 dicembre 2012 - Alla ricerca di un socialismo possibile Gianluca Scroccu Carocci 224 pagine 23,50 euro La biografia di Antonio Giolitti Scroccu, borsista presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell'Università di Cagliari e già autore di studi sul Partito socialista italiano, dedica questo volume alla prima parte della carriera di Antonio Giolitti, che, dopo la Resistenza, sposò come molti l'ideologia comunista, per poi allontanarsene nel 1956 a seguito della repressione sovietica in Ungheria. Seguirono per lui il passaggio al PSI e la chiamata nel primo governo di centro-sinistra guidato da Aldo Moro, in qualità di Ministro del Bilancio. 
   
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
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Questionario e social

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