Sabato 29 dicembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 dicembre 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 19 - Edizione NU)
SINISCOLA. Progetto fermo
Bus di città, manca il placet della Regione

Resta fermo al palo il progetto che deve dotare Siniscola un sistema di trasporto pubblico urbano. «Stiamo ancora aspettando che la Regione si esprima sulla viabilità interna dei centri dell’isola - dice il sindaco Rocco Celentano -. Si tratta di un provvedimento determinante per noi, in quanto consentirebbe a Siniscola di essere riconosciuto tra i comuni che necessitano di un ammodernamento del sistema di mobilità interna».
PROGETTO IN FREEZER L’amministrazione comunale un anno fa aveva firmato un protocollo d’intesa con il Centro ricerche economiche e di mobilità dell’Università di Cagliari, a cui era stata chiesto l un approfondito studio di tutto il sistema viario del territorio comunale. I risultati della ricerca scientifica sono già in possesso dell’ente comunale che però si trova con le mani legate per non aver ottenuto ancora le concessioni necessarie e quindi dei finanziamenti previsti dalle normative in materia. Il progetto prevede l’acquisizione di almeno tre autobus (con diversi posti di lavoro attraverso l’assunzione degli autisti) e la realizzazione di una stazione centrale capolinea delle varie tratte di collegamento urbano e con le frazioni costiere, programmata a ridosso dei giardinetti di via Matteotti, all’altezza del cimitero. Un’operazione che secondo i primi calcoli necessiterebbe di una spesa tra i 250 e i 300 mila euro (a cui si aggiungono anche i costi di funzionamento delle linee di servizio a cui dovrebbe far fronte la Regione). «Pensiamo che l’investimento permetterà un notevole salto di qualità alla nostra cittadina - prosegue Celentano - soprattutto in considerazione della stagione estiva, quando le esigenze di mobilità verso le località balneari aumentano vertiginosamente e si sente ancora di più la necessità di un sistema di trasporti pubblici. Nel piano c’è anche la realizzazione di alcune rotonde nei crocevia maggiormente trafficati: in particolare all’incrocio tra via Conteddu e Matteotti e in quello tra via Grasmci e De Gasperi.
F. U.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 23 - Edizione OL)
Il 16 gennaio si decide la sorte della facoltà-cenerentola
Countdown per Architettura
Ancora pochi giorni per decidere della sorte della facoltà di Architettura, a rischio di trasferimento.
La città potrebbe perdere una delle eccellenze nel panorama universitario nazionale: a corto di spazi, aule e studenti, infatti, finirebbero per trovare ospitalità a Sassari. La decisione finale verrà proposta all’Ateneo nel Consiglio del 16 gennaio.
Nel frattempo il direttore del dipartimento, Arnaldo Cecchini, fa sapere che le esigenze della scuola sono sempre le stesse, rivendicate ormai da troppi mesi. «Abbiamo bisogno di personale, di servizi, di finanziamenti (come sede staccata e per i risultati), abbiamo bisogno di sedi adeguate (aule, biblioteca, laboratori, uffici, aula magna) per 40 docenti, 50 collaboratori, 600 studenti».
Il preside non vuole attribuire colpe o responsabilità «ma diciamo quali sono i soggetti che è necessario coinvolgere per raggiungere questi obiettivi: noi, l’Ateneo, la Regione, il Comune».
In queste ultime settimane ci sono state delle novità. Intanto un incontro con il sindaco Stefano Lubrano che, più volte, si era detto disposto a venire incontro alle richieste della facoltà.
Ma le parole non bastano più. «Non possiamo essere contenti e tranquilli - scrive Cecchini nel suo blog - ci sono urgenze ineludibili: in primo luogo per la biblioteca, ma non solo. Per affrontare le questioni aperte serve lavorare sulle alternative, sulle proposte, sui costi: serve un tavolo tecnico che dia delle indicazioni e dei suggerimenti in tempi certi e brevi. Questo tavolo non c’è».
Servirebbe poi una mobilitazione del territorio per ottenere dalla Regione il riconoscimento del fatto che Architettura di Alghero è una sede non centrale e che quindi necessita di finanziamenti dedicati. «Questa mobilitazione non c’è», incalza Arnaldo Cecchini seriamente preoccupato per il destino della facoltà nata e cresciuta in Riviera. ( c. fi. )
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 30 - Edizione CA)
San Basilio. I sindaci: «Strutture ricettive a Silius e Sant’Andrea Frius»
LARGO AL TURISMO SCIENTIFICO Stanziati 1,5 milioni di euro per il radiotelescopio
La Regione scommette sul Sardinia Radio Telescope e stanzia un milione e mezzo di euro. L’accordo di collaborazione è stato siglato ieri mattina tra il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica Giovanni Fabrizio Bignami e l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa. Soldi che serviranno a finanziare le attività dell’osservatorio astronomico di Cagliari all’interno di un progetto complessivo da quattro milioni di euro. Con al centro il più potente radiotelescopio d’Europa. «E’ una grande opportunità - ha spiegato La Spisa - per integrare l’avvio del radiotelescopio, esaltarne le qualità e collegare tutto il territorio al turismo scientifico».
LO SVILUPPO Una grande opportunità soprattutto per i piccoli comuni del Gerrei. «Provate a immaginare - ha detto il sindaco di Silius Giuseppe Erriu - i croceristi che da Cagliari prendono un pullman, visitano il radiotelescopio, mangiano e poi rientrano». Non solo un sogno secondo il primo cittadino. «Mi auguro - ha aggiunto Erriu - che anche i Comuni possano usufruire di una parte delle somme stanziate. In questo modo potremo realizzare un paradiso senza eguali che unisce il Gerrei alle coste del Sarrabus». I turisti - si calcolano 50 mila presenza l’anno - potrebbero dormire proprio a Silius, nella zona di Is Alinos, il punto più vicino alla piana di Pranu Sanguni. Oppure nella vecchia colonia penale. «Stiamo cercando - ha spiegato il sindaco di Sant’Andrea Frius Giuseppe Cappai - di accordarci per recuperarla e trasformarla in una grande vetrina di prodotti locali e magari anche in struttura ricettiva». Un progetto che vede coinvolti tutti i sindaci dell’unione dei Comuni del Gerrei e che adesso, dopo lo stanziamento dei fondi regionali e comunitari, potrebbe subire una forte accelerata. Il radiotelescopio è ancora in una fase di test. L’inaugurazione ufficiale e la messa in rete con gli altri radiotelescopi italiani ed internazionali è prevista per la prossima estate.
MISSIONI SPAZIALI Il radiotelescopio di San Basilio non serve solo per osservare galassie lontane, ma anche per seguire una missione intorno a Marte. «C’è la possibilità concreta che un giorno si possa pensare a un accordo con la Nasa per ascoltare i segnali di missioni nello spazio profondo», ha spiegato il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica. Giovanni Francesco Bignami a chiarito che il radiotelescopio di San Basilio, con un raggio di 64 metri di diametro, è il più grande d’Italia e uno dei maggiori d’Europa e del mondo. «La superficie interna che raccoglie i segnali - ha spiegato Bignami - è coperta da mille pannelli, di dimensioni pari a un metro per un metro e mezzo ciascuno. Ciascun pannello è mobile, controllato da un calcolatore. La forma varia in funzione della zona del cielo che si vuole osservare, a seconda di come viene programmato».
Gianni Agus
Eleonora Bullegas
 
  


LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 9
Astrofisica, 4 milioni per il radiotelescopio di San Basilio
di Michele Ciampi
CAGLIARI Sono 4 i milioni di euro che nel triennio 2013-2015 permetteranno al nuovissimo radiotelescopio di San Basilio - il nuraghe del terzo millennio, nella definizione del direttore del centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu - e all’Osservatorio Astronomico di Cagliari di funzionare. Il budget annuale sarà di 1 milione e 350 mila euro che saranno così suddivisi: 500mila dalla Regione Sardegna e 850mila dall’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica). Prosegue dunque la collaborazione strategica nel campo della cooperazione scientifica e tecnologica della Regione con l’Inaf attraverso la firma del protocollo d’intesa su sviluppo scientifico, trasferimento tecnologico, formazione e divulgazione in astrofisica e tecnologie relative. Si potrà così rispondere a domande quali: com’era l’universo 14 miliardi di anni fa? È possibile andare a ritroso nello spazio profondo fino all’istante 0? Si può tracciare una mappa della sfera celeste? La risposta è sì ed è italiana. «Il Sardinia radio telescope, con un’antenna parabolica del diametro di 64 metri, è il più grande in Italia e uno tra i più grandi in Europa e nel mondo, analizzando i dati relativi alla variabilità delle sorgenti luminose ha inviato le immagini della prima luce dell’universo – ha spiegato il presidente dell’Inaf Giovanni Francesco Bignami –. A livello nazionale la Sardegna è la regione che si sta impegnando di più nella ricerca e siamo molto soddisfatti per la firma di questo protocollo. Dimostrando grande sensibilità per l’innovazione e la ricerca. Non è un caso che il Sardinia radio telescope, che a pieno regime rappresenterà un’eccellenza internazionale nell’ambito della radioastronomia, abbia trovato collocazione proprio in Sardegna. Penso che l’Inaf abbia mostrato di essere un interlocutore affidabile e altrettanto impegnato a investire nel futuro, soprattutto nelle giovani generazioni. Lo dimostra anche la scelta della nuova area dove andrà a posizionarsi l’osservatorio astronomico di Cagliari, che rappresenterà un polo di avanguardia nella ricerca». «La scelta di investire in modo forte e deciso nella ricerca è una scommessa che si sta dimostrando vincente – ha spiegato l’assessore regionale alla Programmazione, Giorgio La Spisa –. Questa firma è una conferma ulteriore che la nostra isola può uscire dalla crisi e rilanciarsi puntando sulle eccellenze. Il radio telescopio, che ricade in uno dei territori svantaggiati della Sardegna, rappresenta un gioiello che dobbiamo saper impiegare al meglio per attrarre investimenti. Riteniamo che i temi della ricerca, dell’innovazione e delle tecnologie siano fattori principali dello sviluppo. Non è un caso se la delega della ricerca è inserita nella Programmazione economica, che così ci consente di collegarla alle politiche di sviluppo». «L’obiettivo – ha sottolineato il direttore del Sardinia radio telescope Gianluca Cadeddu – è realizzare esempi virtuosi di effettiva sinergia tra ricerca e innovazione con ricadute di mercato importanti. Questo progetto ha una valenza strategica per la ricerca e l’innovazione, ma anche sul fronte strettamente scientifico. Le tecnologie radio-microonde hanno enormi potenzialità in svariati settori industriali e di mercato, nelle telecomunicazioni, nel biomedicale, nel monitoraggio ambientale, nella ricerca di giacimenti petroliferi, nella sicurezza dei cittadini e del territorio. Grazie al sostegno dei ricercatori ci saranno nuove assunzioni: a regime dovrebbero essere 24, mentre attualmente sono impiegati solo in 6, ma contiamo di sopperire attraverso contratti a tempo determinato».
  
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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