Lunedì 24 dicembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 dicembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Lavoro (Pagina 13 - Edizione CA)
Un fenomeno chiamato “skill shortage”
IN ITALIA È ANCHE QUESTIONE DI MANCANZA DI COMPETENZE
Emanuela Zoncu
 
Troppi giovani scelgono percorsi di studio che non offrono sbocchi professionali e troppe aziende non trovano i tecnici che cercano. Unioncamere dice: le imprese inseguono la qualità. Già, ma che cosa significa esattamente? Per provare a dare una lettura è utile fare un pizzico di autocritica.
È vero: il mercato del lavoro italiano è chiuso e rigido (non c’è statistica periodica o analisi che non lo ricordi e i dati sulla disoccupazione giovanile ne sono l’emblema) ma è anche affetto da un virus che di inglese ha solo il nome: skill shortage, mancanza di competenze. Posti di lavoro che restano permanentemente scoperti per mancanza di manodopera dotata della qualificazione necessaria per occuparli. Nel solo 2011 sono sfumate ben 117 mila occasioni di lavoro (dati Unioncamere), caselle occupazionali sparse in tutte le regioni italiane, distribuite in tutti i settori e tra tutti i livelli professionali. Ma rilevazioni effettuate in singole regioni, evidenzia Pietro Ichino, docente ordinario di Diritto del lavoro nell’Università statale di Milano, forniscono dati in proporzione molto più elevati: per esempio, si parla di 45.000 skill shortages nel solo Veneto, e di 80.000 in Lombardia. Continua Ichino nella sua analisi: «Gli studiosi della materia spiegano la differenza tra i due dati osservando che, così come il censimento dei disoccupati non tiene conto dei lavoratori che non cercano più un’occupazione perché scoraggiati circa la possibilità di trovarla», allo stesso modo «molti imprenditori si astengono dal fare inserzioni sui giornali o incaricare agenzie di ricerca e selezione del personale, perché prevedono l’inutilità della ricerca». Si tratta dunque di quello che l’esperto di mercato del lavoro definisce un «enorme giacimento occupazionale che oggi noi sprechiamo».
La preparazione individuale assume un ruolo fondamentale ma il problema dello skill shortage chiama in causa non tanto (o non solo) il singolo ma tutti i soggetti coinvolti nei vari step, a partire da Università ed Enti o Istituti coinvolti a vario titolo nella formazione di quella che poi diventerà una “unità di lavoro”. Ci sarebbe molto da ottenere se si volesse raddrizzare “l’alberto storto”: un risultato misurato in nuove opportunità occupazionali. «Se i servizi all’incontro fra domanda e offerta - è il monito di Ichino - e in particolare quelli di ricerca intensiva e quelli di formazione professionale mirata agli sbocchi occupazionali effettivamente esistenti funzionassero meglio, potremmo attivare mezzo milione di rapporti di lavoro che invece oggi restano allo stato di possibilità».
Le imprese puntano su risorse qualificate, tanto che le assunzioni di laureati risultano in crescita (anche se, a tre anni dalla laurea, un neo-dottore sardo fatica più di uno della Penisola).
In un mondo in continua evoluzione, diventa cruciale presentarsi a un colloquio di lavoro con un un background di conoscenze solido, ampio e variegato. Anche e soprattutto perché con l’affermarsi della Rete e delle applicazioni, le imprese si stanno sempre più confrontando con l’esigenza di estendere le competenze tecniche e della Rete alle funzioni tradizionalmente non legate alle tecnologie. Ecco perché nella giungla del lavoro è necessario entrare “armati”.
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
Muravera
LAUREATI, TIROCINI DI ORIENTAMENTO
 
Il Comune di Muravera in collaborazione con l’Università ospiterà neo-laureati per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento extracurriculari. «Il tirocinio - dice l’assessore Noemi Manca - rappresenta un’opportunità per orientarsi nelle future scelte professionali e per prepararsi al mondo del lavoro. Il Comune ha deciso di incentivarli con un rimborso spese mensile». (ant.ser.)
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 37 - Edizione CA)
Cicalò
L’ASCOM: «FONDAZIONE UNIVERSITÀM CON L’AILUN»
 
L’Ascom-Confcommercio plaude alla decisione di Comune e Provincia di accelerare, chiarendo prioritariamente la destinazione dei beni immobili, il processo che dovrebbe concludersi con l’istituzione della Fondazione università nuorese. «Speriamo sia la volta buona e che si possa consolidare l’idea di un polo formativo superiore nel territorio capace di portare avanti progetti che siano di utilità anche per gli imprenditori», scrive infatti in una nota il presidente dell’associazione commercianti Agostino Cicalò.
Ribadendo che Confcommercio ha già a suo tempo detto sì alla Fondazione («ci auguriamo sia operativa quanto prima e in questo siamo a fianco di Comune e Provincia»), Cicalò chiede di allargare i confini del nuovo organismo con l’auspicio «non meno importante», sottoscritto dal presidente di Confcommercio Nuoro-Ogliastra, di un diretto coinvolgimento dell’Ailun «che con le sue nuove attività, ed in particolare il Simannu e gli accordi con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, sta dando grande visibilità al territorio».
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 38 - Edizione CA)
Sassari
L’ATENEO DIFENDE LA LINGUA SARDA
 
«L’ateneo deve promuovere la tutela e la conoscenza delle identità locali con particolare riferimento alla lingua sarda». Ne è convinto il rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, preoccupato assieme al Senato Accademico dopo la discussione sul nuovo disegno di legge che penalizzerebbe la lingua sarda. La problematica è stata esposta dai membri dell’associazione “Su Majolu” che hanno scritto una nota al Parlamento italiano e al Consiglio d’Europa. Fra le disposizioni della Carta europea delle lingue regionali, è stata operata una distinzione ingiustificata ai danni de “sa limba”: «Le scelte prospettate - hanno scritto nel comunicato - vanno a vantaggio delle lingue già protette da trattati internazionali e non tengono in considerazione i desideri dei sardi e la volontà già espressa dal Consiglio regionale. ( a. br. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Ricerca
QUASI NOVE MILIONI PER LA CITTÀ VIVIBILE
 
CAGLIARI. Come muoversi in città con un basso impatto ambientale? Il problema sarà affrontato da due progetti dell’università e dei centri di ricerca cittadini: “Cagliari 2000” e“M2M(Machine to Machine)”. Due percorsi sperimentali sulle città “intelligenti” che puntano sulla mobilità, il risparmio e l’innovazione tecnologica. E che il Miur (ministero dell’Università e della ricerca scientifica) ha cofinanziato con otto milioni e 750mila euro. Il primo progetto è coordinato da Daniele Giusto (docente ordinario di Telecomunicazioni) e sarà sviluppato assieme al Crs4, all’Istituto nazione di fisica nucleare, alla Space Spa e alla Vitrociset Spa. La ricerca coinvolge 34 figure altamente specializzate. La seconda linea di indagine interessa lo staff guidato dal ricercatore Luigi Atzori (con altri 34 specialisti) e sarà portata avanti con il Cnr, il Consorzio Mosaico e la Telit Communications Spa. La ricerca, aperta con la fase di progettazione nel giugno scorso, andrà avanti sino al 2015.

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