UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 23 dicembre 2012

Domenica 23 dicembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 dicembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 6 – Edizione CA)
Le scelte
SEL, È SCONTRO: LA MAZZETTE NON CORRE PIÙ
 
Scontro in Sel sulle primarie per il Parlamento. In particolare su una candidatura, quella della direttrice del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Sassari Antonietta Mazzette, proposta dalla federazione di Sassari: un po’ per l’autorevolezza della persona in questione, un po’ perché si tratta di una donna. Aspetto che avrebbe garantito la parità di genere in caso di elezione. «Avevamo inserito le nostre proposte in un’ipotesi che prevedesse che i candidati collocati nelle liste in posizione utile per l’elezione appartenessero a generi diversi», fa sapere il coordinatore provinciale della Federazione di Sassari Giovanni Meloni. «La miopia della maggioranza dell’assemblea regionale ha preferito fare in modo che alla Camera e al Senato siano eletti due uomini escludendo le donne e che entrambi siano del Cagliaritano». Così la candidatura della Mazzette è stata ritirata dalla federazione di Sassari «non essendo stata interpretata come un’opportunità».
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 – Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Approvato dal Cda all’unanimità. Spazio a didattica e ricerca
L’ATENEO GIOCA AL RILANCIO
Sì al piano triennale di investimenti da 72 milioni
 
Stare fermi ad aspettare tempi migliori è l’errore più grave che si possa fare in tempi di crisi. Per rimanere dentro le logiche del mercato - che governano ormai i destini di qualsiasi istituzione - bisogna darsi progetti concreti. L’Università di Cagliari, nonostante i tagli ministeriali, ha reagito: ha approvato il budget per il 2013 giocando con intelligenza su più tavoli, da quello (scalcagnato) dei finanziamenti, a quello della ricerca e dei servizi al territorio, e a quello - spesso trascurato - del personale e delle risorse umane interne.
DELIBERA DEL CDA Ieri il consiglio di amministrazione dell’Università ha fatto una scelta di rilancio, all’unanimità: un piano triennale di investimenti da 72 milioni di euro, ottenuti con fondi Fas, fondi regionali e autofinanziamento d’Ateneo. Le tappe di spesa sono queste: 29.460.000 per il 2013, 25.855.000 per il 2014 e 15.940.000 per il 2015. La cifra è cospicua, certo lontana dal sostegno che arrivava dallo Stato alcuni anni fa. Basta pensare che in cinque anni il fondo di finanziamento ordinario è stato tagliato oltre 20 milioni di euro (erano 140 nel 2008, ner il 2013 diventeranno 121). Per fortuna ci mette una buona pezza la Regione Sardegna - si ipotizza per l’anno prossimo un’entrata di 14 milioni di euro - a cui va riconosciuta una sensibilità per tutelare questa “fabbrica del sapere”.
IL RETTORE Dice il rettore Giovanni Melis: «Nonostante la forte contrazione della principale fonte di finanziamento l’Ateneo, con la razionalizzazione organizzativa e attraverso coerenti politiche di bilancio, continua ad operare per favorire l’incremento della qualità della didattica, della ricerca e del servizio al territorio. In questo senso ha deciso di istituire nuovi concorsi per riconoscere i meriti dei ricercatori, con particolare attenzione ai più giovani, e di potenziare gli organici e il personale docente e tecnico amministrativo».
TESORETTO TRIENNALE Il tesoretto triennale da 72 milioni sarà speso per la manutenzione e messa a norma degli edifici, rafforzare il polo scientifico di Monserrato con nuovi locali per la didattica e la ricerca; in particolare la clinica Macciotta di pediatria sarà trasferita nel blocco Q e l’edificio di via Ospedale sarà occupato da aule e laboratori del polo Economico giuridico. Ancora: il piano finanzia negli spazi di via Marengo l’attesa biblioteca centrale di Ingegneria e Architettura; altri investimenti previsti per l’archivio storico d’Ateneo e la biblioteca storica. E per la foresteria nei locali dell’ex clinica Aresu per incrementare gli scambi internazionali.
Il Cda intanto, anticipando i tempi previsti dalla riforma Gelmini (che obbliga le università alla contabilità economico-patrimoniale a partire dal 2014) ha approvato la proposta di adottare subito il nuovo sistema di rilevazione contabile e del bilancio unico, formato da budget economico e degli investimenti.
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Casa e Risparmio (Pagina 26 – Edizione CA)
Guida ai campi di applicazione delle reti e dei sistemi robotizzati alle abitazioni
DOMOTICA, UNA SVOLTA EPOCALE
Nel 2020 il 50% delle case europee sarà “intelligente”
 
Non solo elettrodomestici robotizzati, ma anche risparmio energetico, nuovi materiali e riscaldamento con emissioni vicine allo zero. La casa del terzo millennio sarà sempre più smart, cioè intelligente. Novità che cambieranno il nostro modo di vivere. Si potrà programmare tutto: riscaldamento, illuminazione, lavatrice, caffè e sveglia, addirittura tenendo conto del meteo o del traffico. E lo si potrà fare a prezzi non eccessivi, grazie anche ai ricercatori del dipartimento di ingegneria dell’Università di Cagliari, che hanno messo a punto un brevetto per far in modo che l’applicazione della domotica in un appartamento avvenga senza costi da nababbi e troppi disagi per chi già vive in quell’immobile, come spiega Roberto Ricciu, docente di “Laboratorio integrato di progettazione tecnica e strutturale” nell’ateneo cagliaritano, oltre che di “Domotica” nei master regionali.
CAMBIAMENTO EPOCALE Di questi argomenti si è parlato di recente anche a Exhibitaly, la rassegna in corso a Mosca, arrivata alla quarta edizione, che mette in vetrina l’innovazione tecnologica nel nostro Paese. «Sarà un cambiamento epocale che muterà il nostro modo di abitare», ha affermato il presidente di Indesit, Andrea Merloni.
IL CAMBIAMENTO Entro il 2020, secondo le stime degli operatori del settore, il 50% delle case europee sarà smart, con un mercato del valore di 10 miliardi di dollari nella sola Europa. Una cifra a cui si aggiungono, entro la stessa data, altri 15 miliardi di dollari per le smart city, le città intelligenti per cui in Italia sono stati stanziati incentivi e agevolazioni, tra Itc (le tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e smart grid (reti intelligenti).
LE APPLICAZIONI DIGITALI Le applicazioni oggi vengono scaricate a ritmi sempre più vertiginosi, 46 miliardi nel 2012, ma il prossimo anno quasi raddoppieranno e nel 2016 toccheranno quota 309 miliardi. E nel 2020 ci saranno 50 miliardi di oggetti connessi, con una media di 6,5 oggetti a persona. Ecco perché la robotica «sarà di casa», e potrà collegare tra loro, grazie a nuove applicazioni, tutti gli elettrodomestici e le varie reti di alimentazione, e garantire confort, sicurezza, risparmio energetico, salute. Per arrivare a questo obiettivo c’è solo un ostacolo da superare: la mancanza di linguaggio comune tra le varie applicazioni, ma anche questo è in via di superamento e un forte contributo arriva da “Home Lab”, il consorzio italiano di ricerca sulla domotica nato da otto soci (tra cui Ariston Thermo Group e Indesit Company). Peraltro, sul mercato dei sensori sono stati raggiunti già ottimi risultati, con prodotti meno costosi e sempre più sensibili. «Anche se per fare il vero salto di qualità sarà necessario, come sempre, l’intervento dello Stato, con incentivi che possano promuovere questa rivoluzione e dare forma a quanto previsto dalla normativa europea Uni En 15232 (di prossimo recepimento dal sistema Iso italiano) che suggerisce appunto, anche se non fornisce scadenze temporali, l’utilizzo della domotica nella abitazioni», osserva Roberto Ricciu.
LA CASA INTELLIGENTE Per capire come, già oggi, sia possibile realizzare una casa intelligente basta digitare le parole “smart house” su Google: questo tipo di casa è realizzato con materiali all’avanguardia, vetri isolanti, legno lamellare per la ventilazione. Ed è dotato di confort ma allo stesso tempo è autosufficiente sul fronte dell’energia grazie a pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua e fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Inoltre, tutti i sistemi sono computerizzati. «L’applicazione più immediata è quella del risparmio energetico, che nel caso di edifici di grosse dimensioni, come ad esempio i centri commerciali, arriva fino al 35%», osserva Ricciu, «con la domotica è possibile programmare gli elettrodomestici o gli impianti di illuminazione della casa sulla base delle esigenze energetiche oppure di uno standard di temperatura, nel caso di un sistema di riscaldamento». Insomma, il brevetto dell’Università di Cagliari è già un passo concreto verso la casa intelligente.
Giuseppe Deiana
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 18 – Edizione NU)
COMUNE. Sel: no alla Fondazione
OPERAI E GEOMETRI, CHIAMATA AL LAVORO PER 18 DISOCCUPATI
 
Il Comune chiede al Centro servizi per il lavoro la predisposizione della graduatoria per la chiamata di 18 lavoratori. Progetto articolato in due programmi finalizzati, uno, alla riqualificazione della viabilità rurale e al decoro urbano, l’altro all’accrescimento della funzionalità degli uffici comunali. Il Comune ha 549 mila euro. Previsti interventi di manutenzione e miglioramento della viabilità rurale; nelle zone periferiche sistemazione di marciapiedi e ringhiere.
LE FIGURE Verranno richiesti un istruttore tecnico, 6 operai comuni e 3 muratori. La realizzazione del programma ha la durata di 12 mesi, con suddivisione in 3 turni di lavoro della durata di 4 mesi ciascuno. Per il programma “Accrescimento della funzionalità degli uffici comunali” si ricercano 4 istruttori amministrativi contabili, 2 istruttori e 2 tecnici (geometri). La durata è di 12 mesi. In entrambi i progetti i candidati dovranno avere la residenza a Nuoro. L’assunzione prevista per un solo componente di ogni nucleo familiare. «Con questi ulteriori progetti - dice l’assessore Vincenzo Floris - l’amministrazione, in un periodo di grave crisi, intende dare risposte alle richieste di lavoro sempre più pressanti. Abbiamo recuperato le risorse necessarie. Queste assunzioni si aggiungono alle 70 del piano del lavoro. Sono interventi rivolti a chi, nei precedenti 2 anni, non ha superato i 4 mesi di lavoro».
UNIVERSITÀ Graziano Pintori (Sel) spiega il suo voto contrario in Consiglio alla Fondazione universitaria nonostante sia in maggioranza: «I metodi utilizzati per far “svanire” il Consorzio sono inaccettabili. Questa deduzione trova conforto sul fatto che il 50 per cento dei consiglieri non ha partecipato al voto. Ho condiviso la pregiudiziale di Marcello Seddone, che poneva la necessità di discutere sulle procedure di fusione del Consorzio per incorporazione da parte della Fondazione. La richiesta meritava ben altra considerazione: poneva la semplice condizione che il Consiglio potesse deliberare nel merito dopo aver constatato la modifica degli articoli dello statuto e la visione di relazioni o altri allegati dai quali evincere che l’atto di fusione era amministrativamente corretto». Pintori sostiene che i voti favorevoli non sono «privi di interesse e carichi di aspettative, considerati gli ampi poteri di Comune e Provincia sulla nomina dei futuri organi della Fondazione».
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 22 – Edizione OL)
UNIVERSITÀ. Il rettore
ATENEO IN ROSSO PER IL PERSONALE, BASTA ASSUNZIONI
 
È un bilancio in chiaroscuro quello dell’Università di Sassari nel 2012. Secondo quanto pubblicato dal Sole 24 Ore l’Ateneo è quarto in Italia per incidenza delle spese del personale rispetto alle entrate. Gli stipendi di docenti e tecnici si portano via l’85 per cento delle risorse. Peggio fanno solo Foggia, Cassino e Napoli II. «Ma siamo indebitati solo per il 2 per cento rispetto al 15 per cento che è il tetto previsto» fa notare il rettore Attilio Mastino. Mettendo insieme i due dati, l’università sassarese può scongiurare il blocco delle assunzioni, anche se ha posto un preciso limite ai nuovi ingressi.
L’aumento dell’incidenza degli stipendi del personale sulle entrate (Fondo ministeriale, fondo regionale e tasse universitarie) non è dovuto a una crescita delle spese, quanto ad una diminuzione delle entrate, come nota polemicamente il rettore sassarese: «Nel 2010 lo Stato ha erogato 82 milioni di euro, per il 2013 ci arriveranno solo 67 milioni. A dimostrazione del grave errore fatto da Mancini e Decleva della Conferenza dei rettori italiani, quando fecero passare la Legge Gelmini dicendo che avrebbe favorito lo stanziamento di fondi da parte del ministro Tremonti. I soldi invece sono diminuiti».
Ma Sassari ha buoni motivi per non temere il default: «Non abbiamo certificato in entrata tutti e 6 i milioni del Fondo pubblico regionale, ma soltanto 2, per andare cauti, quindi l’indebitamento è sotto controllo». C’è poi un dato positivo per la didattica, che diventa però negativo per le casse dell’ateneo: sono diminuiti gli studenti fuori corso. «Se siamo scesi da 18 mila a 14 mila studenti non è perché ci sono meno iscrizioni, perché le matricole sono ben 1.200, ma proprio perché stiamo smaltendo i fuori corso, ma questo vuol dire anche minori entrate». Resta la preoccupazione per il futuro. Giovedì il Consiglio di amministrazione non ha potuto approvare il bilancio triennale, ma solo quello per il 2013. «È segno di una difficoltà - conclude il rettore - che condividiamo con tutte le Università, anche per precise responsabilità del Ministro e della Conferenza dei rettori».
Giampiero Marras
 
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda / Provincia di Oristano (Pagina 18 – Edizione OR)
Ghilarza
A ZURI NASCE IL CENTRO DEI POETI IMPROVVISATORI
 
Inaugurata ieri sera a Suni la sede regionale dell’associazione sarda Poetas improvvisadores. Le ex elementari di Zuri, frazione di Ghilarza, ospiteranno a breve un museo, un archivio, una biblioteca e una scuola per l’apprendimento della antica arte della poesia improvvisata.
Presenti all’inaugurazione Luciano Piras della Pro loco di Nurachi, il coro di Seneghe, l’ex presidente della Provincia di Oristano, Daniela Visi dell’università di Cagliari, il sindaco di Ghilarza Stefano Licheri, i rappresentanti del dipartimento Cultura sarda. E numerosi poetas improvvisadores come Bernardo Visi, Mario Masala, Peppino Donaera, Salvatore Ladu, Nicola Farina, e Celestino Mureddu, ovvero l’attuale presidente dell’associazione culturale. Antioco Patta, sardista convinto e attuale segretario provinciale Cisl: «Il museo nasce con l’idea di rendere fruibile tutto il materiale dei maggiori poetas improvvisadores sardi. Con l’archivio e la biblioteca invece conserveremo e catalogheremo tutto il materiale». ( f. c. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna / Sardegna (Pagina 13 – Edizione CA)
Ricerca Scientifica »La difesa della salute
LA FRUTTA SECCA È MEGLIO DI QUELLA FRESCA PER PROTEGGERE LE ARTERIE
Singolare scoperta di due ricercatori dell’università di Sassari: durante la cottura in forno si generano molecole antiossidanti che proteggono dall’invecchiamento
di Roberto Morini
 
SASSARI La frutta secca conserva giovani le nostre cellule molto più di quella fresca. Contro ogni antica sapienza consolidata, Antonio Piga e Gianfranco Pintus, due ricercatori dell’università di Sassari, hanno dimostrato che, almeno per quanto riguarda albicocche e prugne, il loro potere antiossidante, quello che combatte i terribili radicali liberi, aumenta notevolmente, fino a dieci volte, dopo l’essiccazione in forno a una temperatura media, tra i 50 e i 75 gradi. E hanno anche capito e spiegato il perché. Il tutto pubblicato sulla rivista internazionale PlosONE.
«È un ribaltamento di tutti i luoghi comuni sull’alimentazione – spiega Pintus, docente di biochimica al dipartimento di scienze biomediche – perché l’unica informazione alimentare che circola è che la frutta va mangiata fresca. Dopo la nostra scoperta dovremo invece studiare come alcuni processi di trasformazione alimentare, spesso messi sotto accusa dalla cultura alimentare comune, possono addirittura essere positivi per la salute».
«Della frutta secca – aggiunge Piga, docente di scienze e tecnologie alimentari ad agraria – si sa solo che ha un alto potere calorico, quindi fa ingrassare, per l’alta percentuale di zuccheri. E si sa che in piccole dosi mandorle, noci, pistacchi, nocciole, arachidi fanno bene perché contengono grassi come gli omega 3. Ma il suo alto potere antiossidante fino a ieri era sconosciuto».
In realtà l’elisir di lunga vita che si può comprare direttamente al supermercato sono solo le prugne secche. Di fichi secchi e altro ancora non si sa. Pintus e Piga non li hanno ancora testati. Ci hanno provato con i pomodori secchi, l’unico ortaggio che abbiamo testato, con risultati negativi. Quanto all’altra frutta secca è probabile che si comporti come le albicocche che si trovano in commercio: «Quelle che si comprano normalmente – spiega infatti Piga – quelle belle gialle traslucide, contengono anidride solforosa, che serve a mantenere quel colore chiaro e brillante anche dopo l’essiccazione. E l’anidride solforosa non solo può far male ad alcuni, come gli asmatici, ma serve proprio ad eliminare, insieme al colore scuro, quello che genera la colorazione: le melanoidine. E sono proprio loro, queste molecole complesse, la cui struttura chimica è poco nota, la sostanza antiossidante».
La differenza tra i processi di essiccazione è decisiva. L’essiccazione in forno, oltre i 50 gradi, fino a 75, 80 gradi di temperatura, produce le reazioni che generano le melanoidine. Quella al sole, come avviene normalmente con quasi tutta la frutta secca in commercio, proveniente in gran parte dalla Turchia, avviene a temperature più basse. E distrugge le molecole antiossidanti della frutta fresca, i polifenoli, senza dar vita a quelle generate dall’essiccazione in forno.
Per capire come funziona davvero la ricerca, in concreto, vale la pena raccontare la storia della collaborazione tra lo studioso di tecnologie alimentari Antonio Piga e il biochimico Gianfranco Pintus. Una sorta di autogestione, con fondi del ministero, della Regione e della Fondazione Banco di Sardegna, nell’era del fai-da-te a cui deve affidarsi la ricerca in Italia. «Molte scoperte avvengono per caso» inizia Piga. Subito sostenuto da Pintus: «È la cosiddetta serendipity». «Volevo vedere – prosegue Piga – come si degradavano i polifenoli presenti nelle prugne con la disidratazione. Già che stavo facendo quel test ho provato anche a verificare la capacità antiossidante della prugna secca. La prima volta ho scoperto che aumentava, mentre si dimezzava la presenza degli antiossidanti presenti nella prugna fresca. Diminuiva la vitamina C, diminuivano i polifenoli, ma il potere antiossidante aumentava addirittura di dieci volte. Credevo di avere sbagliato tutto. Che le mie misure fossero completamente sbagliate. Ma ogni vota che riprovavo ottenevo gli stessi risultati. Sono andato a vedere se c’erano studi che potevano aiutarmi a capire cosa succedeva. E ho scoperto che le melanoidine erano un buon candidato a spiegare il fenomeno. Si trattava solo di verificare la loro presenza nella prugna secca e poi di passare al test in vivo, sulla cellula umana. A quel punto ho coinvolto il gruppo di Pintus».
«Il potere antiossidante studiato solo attraverso una reazione chimica – spiega infatti Pintus – non garantisce il funzionamento sull’organismo umano. E fino ad ora il potere antiossidante delle melanoidine era stato studiato quasi solo in vitro. Noi abbiamo preso le cellule vascolari su cui già lavoravamo per altre ricerche e ci siamo chiesti cosa sarebbe successo mettendo in contatto con loro le melanoidine prodotte dall’essiccazione della frutta. Per prima cosa abbiamo verificato che albicocca e prugna secca non provocassero danni alla cellula. In vitro non si può verificare, per esempio, se una sostanza è tossica. Magari combatte i radicali Liberi ma uccide la cellula. La nostra frutta secca fortunatamente non lo è nociva. Poi – prosegue Pintus – abbiamo indotto uno stress ossidativo con l’acqua ossigenata. Sappiamo che lo stress ossidativo è il responsabile di malattie cardiovascolari e più in generale dell’invecchiamento delle cellule. Abbiamo visto che venivano bloccati tutti gli effetti ossidativi indotti dallo stress. La nostra ricerca dimostra che albicocche e prugne secche, se ottenute con l’essiccazione a temperature superiori a 50 gradi, hanno un effetto benefico nella prevenzione e nella cura delle malattie cardiovascolari ». E una volta tanto ciò che fa bene è anche piacevole. E non per caso: «Le melanoidine che si formano durante un processo termico – spiega Piga – danno al cibo anche un caratteristico aspetto attraente: come il colore bruno del pane e della pizza o della carne alla griglia. Mentre il loro odore e sapore sono prodotti da altre sostanze volatili generate proprio durante lo stesso processo termico: la cottura in forno».
E ora? Sarebbe il massimo del ritorno alle origini, anche religiose, se la prossima tappa di questa ricerca facesse scoprire che proprio il pane caldo appena uscito dal forno è il principale salvatore delle nostre arterie.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna / Cagliari (Pagina 23 – Edizione CA)
VENTI MILIONI IN MENO DAL 2008
Tagli anche all’ateneo per il budget del 2013,masaranno potenziati i servizi
 
CAGLIARI Dal 2008 al 2013 il fondo ordinario trasferito dallo Stato è passato da 140 a 121milioni. Il consiglio di amministrazione dell’Università di Cagliari ha approvato all’unanimità il budget d’ateneo per il 2013. Nell’anno che comincerà la prossima settimana si opererà in «un contesto - si legge nella relazione al documento contabile - caratterizzato dal permanere degli effetti della politica di rigore imposta dal contenimento dei fondi ministeriali, solo in parte leniti dal sostegno economico da parte della Regione ».
Tuttavia e nonostante la forte contrazione della principale fonte di finanziamento - ha dichiarato il rettore Giovanni Melis - l’ateneo, con la razionalizzazione organizzativa e attraverso coerenti politiche di bilancio, continua ad operare per favorire l’incremento della qualità della didattica, della ricerca e del servizio al territorio». In questa prospettiva l’università ha attivato una nuova concorsualità rivolta «a riconoscere i meriti dei ricercatori, con particolare attenzione ai più giovani, ed al potenziamento degli organici e del personale docente e tecnico amministrativo».
Nel 2013 entra nella fase attuativa un programma triennale di investimenti per oltre 72 milioni di euro, finanziato coni fondi Fas, fondi regionali e con l’autofinanziamento d’ateneo. In particolare, gli investimenti sono volti a potenziare le manutenzioni e la messa a norma degli edifici, a rafforzare il polo scientifico di Monserrato con nuovi locali a servizio della didattica e della ricerca, e la biblioteca centrale di Ingegneria e Architettura.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna / Iglesias (Pagina 28 – Edizione CA)
Fluminimaggiore
ARRIVA L’AIUTO DEL COMUNE PER 16 STUDENTI UNIVERSITARI
 
FLUMINIMAGGIORE Una decisione che era attesa da giorni, soptrattutto perché la crisi economica che da tempo strangola il territorio rende quanto mai necessari gli aiuti alle famiglie in difficoltà. L’ufficio pubblica istruzione del Coimune ha pubblicato le graduatorie degli studenti universitari che potranno beneficiare dell’assegno di ricerca messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Il bando della giunta prevede l’assegnazione di 16 borse di studio a favore degli studenti fluminesi meritevoli che frequentano gli atenei sardi.
«Si tratta di un un incentivo per favorire il percorso accademico, diretto in particolar modo agli studenti capaci e meritevoli che si trovano in condizioni economiche disagiate – ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione, Valentino Murgia – Il progetto che stiamo realizzando, con la collaborazione della biblioteca comunale, prevede la raccolta delle tesi di laurea dei laureati fluminesi, che conserveremo in un apposito reparto della biblioteca, a disposizione della collettività».
L’amministrazione comunale erogherà 16 assegni da 300 euro, che verranno assegnati seguendo il disciplinare del bando predisposto nei mesi scorsi per la partecipazione al concorso. Le graduatorie sono state pubblicate nell’albo pretorio on line nel sito istituzionale del Comune, tenendo conto delle condizioni economiche certificate dal reddito Isee del nucleo famigliare. Per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria del Comune.
Francesco Carta
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna / Nuoro (Pagina 43 – Edizione CA)
UNIVERSITÀ, ECCO L’OK DELLA CONFCOMMERCIO
Ma Pintori e Pirisi bocciano la fondazione: si rischia di alimentare il clientelismo
 
NUORO C’è chi applaude e c’è chi contesta. Il giorno dopo l’ok di Provincia e Comune alla costituzione del fondo patrimoniale per la Fondazione che dovrà mantenere e sviluppare l’università nuorese fioccano i commenti. Positivo quello di Agostino Cicalò, presidente della Confcommercio Nuoro Ogliastra: «Speriamo che con questa decisione del Comune e della Provincia si possa consolidare l’idea di un polo formativo superiore nel territorio capace di portare avanti progetti che siano di utilità anche per gli imprenditori. Non Meno importante è il fatto che in questo progetto, auspichiamo, finalmente si coinvolgerà l’Ailun che con le sue nuove attività, e in particolare il Simannue gli accordi con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sta dando grande visibilità al territorio».
Di altro avviso l’ex assessore Graziano Pintori (Sel), che in consiglio comunale ha votato contro: «Ho espresso l’unico voto contrario perché i metodi e le forme utilizzati, per far “svanire” il Consorzio per la promozione degli studi universitari della Sardegna centrale, sono stati politicamente inaccettabili. Questa deduzione trova conforto sul fatto che il 50% dei consiglieri non ha partecipato al voto. Ho condiviso la pregiudiziale posta dal consigliere Marcello Seddone, che poneva, in modo garbato e costruttivo, la necessità di discutere sulle procedure di fusione del Consorzio per incorporazione da parte della Fondazione. Richiesta che si è preferito respingere sottoponendola ai voti dell’assemblea con un atto di forza incomprensibile. O meglio, abbastanza comprensibile visti i soli 20 favorevoli su 21. Voti favorevoli non privi di interesse e carichi di aspettative, considerati gli ampi poteri riservati ai soci fondatori promotori, Comune e Provincia ovvero sindaco e presidente, sulla nomina dei futuri componenti gli organi della Fondazione». Netto anche il no di Antonio Pirisi (Fds): «Riconfermo che il carattere e la gestione pubblica e privata della Fondazione non può essere posta a rischio da accordi o convenzioni che possono modificare la sua costituzione. Chiedo da sempre che lo Statuto venga riscritto per impedire che nasca un poderoso carrozzone clientelare e partitico di spartizione di incarichi, poltrone e poltroncine, con sprechi di risorse economiche che non possiamo permetterci».
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 46 – Edizione CA)
Sanità »Ritardi nel riaffidamento dei servizi
APPALTI IN PROROGA, L’AOU STRINGE I TEMPI
Aggiudicate le gare per supporti assistenziali e apparecchiature, e il 28 quella della lavanderia: nota dolente la ristorazione
 
SASSARI L’utilizzo dello strumento della proroga, in sanità, avviene con troppa disinvoltura. Diversi appalti sono scaduti da oltre un anno prima che le gare vengano bandite. Ora l’Azienda ospedaliera universitaria cerca di mettersi al passo con la normativa sugli appalti e una settimana fa è stato aggiudicato il servizio di supporto assistenziale. Si tratta di uno dei settori più importanti e complessi per una struttura sanitaria, che comprende tra le altre cose l’assistenza di base ai malati, la pulizia dei pazienti, l’attività di trasporto nei reparti di chirurgia e il supporto all’interno della sala operatoria. Fino ad ora, ad occuparsi di tutto questo, erano stati gli ausiliari della cooperativa Elleuno. A raccogliere il testimone sarà invece la cooperativa sociale Seriana di Forlì, una vecchia conoscenza per Sassari perché si è occupata di gestione del servizio ambulanze e di case famiglia per conto dell’Asl. «Pur garantendo la stessa qualità e lo stesso volume di prestazioni – spiega il direttore generale dell’Aou Sandro Cattani – con questo nuovo appalto della durata di cinque anni andremo a risparmiare oltre 945mila euro». Infatti l’offerta della Seriana, pur mettendo sul piatto una qualità elevata, è stata decisamente più bassa, sotto il profilo dei costi, rispetto alle dirette concorrenti. La Elleuno che si era ripresentata alla gara e in busta aveva incluso una proposta orientata decisamente alla qualità, tuttavia prevedeva degli importi di spesa di 1 milione e 400mila euro in più. «L’offerta che la commissione aggiudicatrice ha ritenuto peggiore in assoluto – spiega il responsabile degli acquisti Antonio Solinas – aveva 15 punti di qualità in meno, e allo stesso tempo era più onerosa di oltre 2 milioni rispetto a quella della Serdiana». Quest’ultima dovrà avvalersi di una settantina di unità, e l’impegno sarà quello di riassorbire gli ausiliari che prestano servizio presso la cooperativa Elleuno. Inoltre l’Azienda Mista ha appena aggiudicato la gara per la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali (appalto in proroga) e il 28 dicembre sarà la volta del “lavanolo”, ovvero delle attività di lavaggio, disinfezione e affitto della biancheria utilizzata nei vari reparti sanitari (anche questo appalto era in proroga da un anno). La nota dolente resta invece per quanto concerne il servizio di ristorazione. Al momento la Sodexo continua a offrire, sempre in regime di proroga dal 2010, una qualità dei pasti mediocre (le lamentele dei pazienti sono all’ordine del giorno) eppure il nuovo bando non è ancora pronto. Ma in questo caso spetta all’Asl 1, che è il capofila, affrettare i tempi. (lu.so.)
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna / Ozieri (Pagina 46 – Edizione SS)
Tula
LEZIONE NEL VULCANO PER GLI STUDENTI DELL’ATENEO TURRITANO
 
TULA Lezione fuori dell’ordinario per 25 studenti del dipartimento di Scienze ecologiche e geologiche. Guidati da Francesco Sechi, titolare della cattedra di Petrologia, gli universitari visitato la cavità del vulcano spento di Monte Lisiri dove opera un ditta che estrae e lavora la pomice ed il lapillo vulcanico producendo materiale usato nell’edilizia. Il sito, opportunamente valorizzato dal geometra Gian Mario Cherchi, ha attirato l’attenzione di studiosi di tutto il mondo.(g.sq.)

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie