UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 13 dicembre 2012

Giovedì 13 dicembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 dicembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Respinto il ricorso del geologo
L'università: «Non vinse un concorso, fu tra gli idonei»
Il Tar non accoglie la richiesta di un funzionario che chiedeva di bloccare un bando
 
Respinta l'istanza cautelare: il concorso bandito dall'università per un posto da funzionario tecnico nel Dipartimento di Scienze della Terra può andare avanti.
Ieri pomeriggio, dopo alcune ore di camera di consiglio, i giudici della Prima sezione del Tar Sardegna hanno sciolto la riserva: non è stata accolta la richiesta di sospensiva presentata dal geologo Francesco Muntoni, 41 anni, che si era rivolto ai giudici amministrativi per chiedere il blocco del bando pubblicato di recente.
LA VICENDA Dichiarato idoneo nel 2006 al termine di una precedente selezione, Muntoni ha lavorato come funzionario del dipartimento per due anni, ma scaduto il contratto l'università ha deciso di fare un altro bando. Una decisione contro la quale il ricercatore ha presentato ricorso, attraverso l'avvocato Daniela Muntoni, chiedendo anche ai giudici del Tribunale amministrativo di sospendere, con un'istanza cautelare, il nuovo concorso per attingere direttamente dalla graduatoria esistente.
E ieri mattina il collegio presieduto da Aldo Ravalli (a latere Giorgio Manca e Gianluca Rovelli) ha ascoltato le parti, con l'università rappresentata in aula dall'avvocatura di Stato. Seduta in camera di consiglio, dunque a porte chiuse, ma la decisione è arrivata solo in serata. Oggi si conosceranno le motivazioni, anche se per capire chi ha ragione sarà necessario comunque attendere il giudizio di merito.
LA POSIZIONE DELL'ATELEO «L'ateneo di Cagliari prende atto con soddisfazione che il Tar non ha ritenuto sussistere ragioni per sospendere la procedura concorsuale in atto», ha commentato il rettore, Giovanni Melis, «ora attendiamo serenamente il giudizio di merito».
Ma proprio dall'università arrivano anche alcune richieste di precisazione rispetto a quanto emerso in precedenza. «Non è corretto dire che il dottor Muntoni “ha vinto un concorso per un posto a tempo indeterminato”» si legge in una nota. «Infatti è stato soltanto inserito in una graduatoria di idoneità per un posto di tecnico amministrativo, in una selezione espletata nel 2006, che ha avuto come vincitore un'altra persona». Al funzionario, prosegue la nota «è stato successivamente assegnato, dal dipartimento, un contratto a tempo determinato di due anni, che ha regolarmente accettato ed altrettanto regolarmente si è concluso alla scadenza naturale del termine indicato. Non è dunque corretto parlare di “licenziamento”».
SELEZIONI DIVERSE L'ateneo chiarisce poi le differenze tra la nuova selezione e quella del 2006. «Nella prima si cercava una figura con determinate competenze (ed erano infatti richieste diverse tipologie di laurea)» prosegue il documento, «ora se ne cerca una nuova con competenze più ampie e diversificate». Erroneo, spiegano dal Rettorato, definire Muntoni un docente, «perché semplicemente non lo è». In conclusione: «L'università non è abituata a “mettere alla porta” nessuno», termina la nota, «ma anzi è impegnata, nel rispetto della sua missione, anche a creare opportunità lavorative che valorizzino i titoli di studio conseguiti dai giovani sardi, nel rispetto delle pari opportunità per tutti.
CONCORSO APERTO La decisione del Tar va, infatti, nella direzione di consentire a tutti di partecipare al concorso, senza riserve per alcuni. La procedura concorsuale in atto va avanti regolarmente, come ben sa il dottor Muntoni, che ha presentato istanza per parteciparvi insieme a numerosi altri in possesso dei titoli necessari».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
L'architetto del fantastico
Una doppia mostra a Cagliari celebra Piranesi
Ghetto e Palazzo di Città: incisioni originali, interpretazioni contemporanee
 
L'architettura del fantastico dal XVIII secolo a oggi. Cagliari riscopre un tesoro del Settecento e lo restituisce agli abitanti con un progetto culturale che abbatte i confini. Non ci sono barriere di tempo né tra luoghi, enti, persone e linguaggi espressivi in “Piranesi ritrovato”. A un anno e mezzo dal recupero tra gli scaffali del Dipartimento di Architettura delle 1300 opere di Giovanni Battista Piranesi, la città si apre alla potenza visionaria del grande artista veneto con una doppia mostra che si inaugura oggi alle 17. E mentre 217 opere del fondo cagliaritano sono esposte in contemporanea al Museo di Bellas Artes di Bilbao, il Ghetto esporrà 65 incisioni originali e il Palazzo di Città presenterà le opere incisorie di 12 artisti contemporanei in una mostra curata da Anna Maria Montaldo e Gabriella Locci.
I giovani incisori, in maggioranza sardi, hanno prodotto le loro opere in un workshop tenuto a Casa Falconieri di Serdiana dove hanno espresso la loro visione delle architetture cagliaritane attraverso la reinterpretazione del linguaggio espressivo di Piranesi. «Non si tratta quindi di una semplice mostra, ma di un progetto di valorizzazione del patrimonio piranesiano attraverso percorsi condivisi tra i centri espositivi con una apertura al contemporaneo e ai giovani artisti», spiega l'assessore comunale alla Cultura Cagliari Enrica Puggioni che un anno fa aveva anticipato il progetto durante l'esposizione delle 15 tavole originali della raccolta “Le Carceri”.
Le fantasie gotiche e le atmosfere surreali delle incisioni del genio veneto saranno esposte al Ghetto sino al 14 aprile nella mostra “Piranesi ritrovato. L'ideologia del bene comune per la città” curata da Maria Grazia Scano Naitza, docente di Storia del Disegno, dell'Incisione e della Grafica alla facoltà di Lettere dell'Ateneo cagliaritano. Le 65 opere esposte - grazie alla sinergia tra vari enti pubblici e privati come Regione, Soprintendenza Bapsae e Consorzio Camù - fanno parte della raccolta che venne donata nel 1916, a scopo didattico, all'allora Real Museo dell'Università di Cagliari dalla Calcografia Nazionale.
Architetto, incisore, vedutista e designer, Piranesi (Mogliano di Mestre 1720 - Roma 1778) fu un genio complesso e uno straordinario precursore: attraverso scelte stilistiche di sorprendente modernità, guardando alla monumentalità del passato ha saputo contemporaneamente testimoniare l'architettura antica, fotografare quella del suo tempo e anticipare le inquietudini di quella di oggi. Cinque sezioni dividono le Architetture e prospettive dalle più famose “Carceri” con i suoi intrecci di scale che scardinano le logiche prospettiche e che ispirarono Escher e il primo cinema horror. Chi guarda, “entra” nelle carceri, complice anche un video realizzato da Casa Falconieri che amplifica le atmosfere terrificanti di sotterranei arredati da corde e catene adatte alla tortura. Le visioni gotiche si ammorbidiscono nelle sezioni dedicate alle progettazioni di camini, alle vedute e alle rovine romane, simbolo esoterico di morte e rinascita ed esaltazione della magnificenza di Roma che offrono spunto di riflessione sull'idea di città. «Resta valida la lezione piranesiana», avverte Naitza: «È compito degli intellettuali, degli urbanisti e degli architetti salvaguardare la memoria storica e finalizzare il loro impegno al bene comune».
Cristina Muntoni
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Libro al Conservatorio
Sassu, inediti e sommersi in una raccolta
 
Pietro Sassu è stato probabilmente uno dei ricercatori più importanti per lo sviluppo e l'affermazione dell'etnomusicologia nella seconda metà del Novecento: compositore, critico e docente nei Conservatori di Sassari e Bologna e nelle Università di Udine e della Basilicata, ha svolto un'incessante attività di ricerca sul campo che lo ha portato quasi ovunque in Italia. Alla sua opera e alla sua figura è dedicato l'ultimo appuntamento del ciclo autunnale di “Carta da Musica”, la rassegna dedicata ai libri sulla musica organizzata dalla Scuola di Musicologia del Conservatorio di Cagliari. Oggi alle 17,30, nell'Aula Magna del “Palestrina” avrà luogo la presentazione del volume “Suoni della tradizione”, una raccolta di lavori di Sassu (a cura di Piero Arcangeli), fresco di stampa per Carlo Delfino Editore. Il libro costituisce il primo dei quattro volumi di “Musiche e musicisti in Sardegna” pubblicati dall'editore sassarese ed è il frutto del robusto impegno dell'etnomusicologo, autore di molti saggi in gran parte dispersi, che vedono adesso di nuovo la luce in questa antologia.
Formatosi a Roma, Parma e Cremona, Pietro Sassu ha svolto le sue più importanti ricerche in tutta Italia, ma non ha mai smesso di studiare la musica popolare della Sardegna, collaborando alla produzione di diverse iniziative editoriali e discografiche e tornando spesso nell'Isola, non solo per tenere corsi, presentare libri o partecipare a convegni, ma anche per svolgere un'intensa attività artistica con la Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari, di cui è stato per lunghi anni il presidente. E a Sassari, dove ha sempre conservato la propria residenza, Sassu si è spento improvvisamente nel 2001, lasciando in sospeso alcuni importanti progetti di studio e nuove iniziative, come il volume che oggi viene finalmente proposto al pubblico. Dopo gli indirizzi di saluto del direttore del Conservatorio Elisabetta Porrà, di Simone Sassu (Archivi Sassu) e dell'editore Carlo Delfino, “Suoni della tradizione” sarà presentato dal musicologo Antonio Ligios (Conservatorio di Sassari) e dall'etnomusicologo Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari).
Myriam Quaquero
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Gallura (Pagina 21 - Edizione OL)
Arzachena
Storie di Erodoto alle vigne Surrau
 
Dopo "Delitti in cantina", arriva una nuova esperienza teatrale questa sera alle Tenute Surrau di Arzachena. Alle 19, Gaetano Marino, attore, regista e drammaturgo che da anni collabora con l'Università di Cagliari, porterà in scena il testo delle Storie di Erodoto sotto forma di teatro -concerto. «Abbiamo deciso di allungare la stagione in tanti modi - spiega Tino Demuro, patron della cantina in località Chilvagghja - e il teatro è uno dei tanti strumenti che possono animare la stagione autunnale ed invernale nel nostro territorio». Presentando il suo progetto, l'artista promette di far vivere allo spettatore l'esperienza di uno straordinario tuffo nel passato. Viaggiatore curioso ed instancabile, lo storico greco riporta il pubblico dei nostri giorni a confrontarsi con la magia della scoperta che lo accompagnava nelle sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto. Allo spettacolo si accompagna la degustazione dei vini. Per informazioni 0789 82933. ( i.ch. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Ok al decreto salva-precari
Cappellacci: «Un primo passo»
CONSIGLIO. Con 60 milioni prorogati anche i contratti Cesil e Csl
 
Esultano i 3.500 precari, salvati dal voto del Consiglio. Dopo una settimana di scontri e mediazioni passa il decreto omnibus. La mini-finanziaria da 60 milioni sul bilancio 2013 più 2,3 milioni di variazione su quello 2012 comprende, tra i 17 articoli, 12 milioni per la proroga al 31 dicembre 2013 dei 400 addetti Cesil e Csl, i centri per l'impiego.
I CONTENUTI Buone notizie anche per i lavoratori socialmente utili: con 25 milioni dal 2013 al 2016 potranno essere reimpiegati i dipendenti del parco geominerario e gli operai Rockwool in interventi di bonifica delle aree dismesse. Con un emendamento di Antonello Peru (Pdl) godranno dei benefici del provvedimento anche gli lsu dei servizi esternalizzati degli enti locali. Il decreto omnibus salva il Bic Sardegna dallo scioglimento previsto a livello nazionale per le società in house. Sospiro di sollievo inoltre per mille lavoratori delle società in house degli enti locali. Non basta. L'Enas (Ente Acque Sardegna) potrà godere della garanzia della Regione per pagare gli stipendi ai dipendenti, che rischiano di non averli a causa di un credito di 48 milioni nei confronti di Abbanoa ritenuto inesigibile dalle banche. Ecco poi 16 milioni per prorogare nel 2013 i contratti precari dei lavoratori dei beni culturali e 8,2 milioni a favore dei dipendenti delle biblioteche e archivi storici. Per le borse di studio ci sono 2 milioni per gli Ersu di Cagliari e Sassari.
REAZIONI «È un provvedimento che dà risposte a 1.300 persone che operano nelle società in house, 900 dei beni culturali e biblioteche, 300 dei servizi per il lavoro, 700 nelle bonifiche e nel parco geominerario e 70 lsu », dice Luciano Uras (Sel). «Ma è l'ultima volta che sopperiamo all'inconcludenza della maggioranza in una legislatura che speriamo finisca presto», tuona Giampaolo Diana, capogruppo Pd. Esultano Cgil, Cisl e Uil: «Ora però è necessario affrontare una volta per tutte il riordino dei servizi e la stabilizzazione di tutti i lavoratori». Parla di «atto di responsabilità della maggioranza e del Consiglio» Pietro Pittalis, capogruppo Pdl.
LA GIUNTA «È un provvedimento che apre la strada del reinserimento lavorativo degli ex Rockwool». Così il governatore Ugo Cappellacci commenta l'approvazione del decreto. Un giudizio condiviso dall'assessore all'Industria Alessandra Zedda: «Diamo ai lavoratori quella risposta concreta alla quale abbiamo lavorato insieme all'ex assessore Oppi, alla Giunta e al Consiglio». Cappellacci ha aggiunto: «Una boccata d'ossigeno arriva dalla proroga relativa alle autorizzazioni in materia di cave e miniere e adeguano la disciplina regionale sull'installazione di impianti eolici in aree industriali compromesse alle norme nazionali e comunitarie».
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Cinema
Al Nanni Loy rassegna di giovani registi sardi
 
Inizierà lunedì prossimo alle ore 21, presso il Teatro Nanni Loy in via Trentino, la “Rassegna Cinematografica di Film Indipendenti” organizzata dall'Associazione Studentesca Universitaria Unica Radio con il Patrocinio dell'Ersu. Tre giorni di proiezioni per promuovere i giovani registi sardi. In programma lunedì due cortometraggi: “S'animu” di Marina Anedda dedicato alla corsa dell'Ardia e “Ignazio Buttida, pueta in piazza” di Andrea Mura e Bernardo Giannone che con materiali d'archivio, interviste ai familiari e agli amici, il concerto di un giovane cantastorie con la figlia del poeta, cerca di raccontare la poesia del siciliano Buttitta. Si continua martedì con “I 5 Re” di Alessandro Sanna, una commedia che racconta di cinque giovani (di cui tre sposati) di paese che, con la scusa di provare una commedia, ogni sera si rifugiano in un locale notturno popolato da avvenenti ragazze. Infine mercoledì la proiezione di “Ca4arts: la storia dell'hip hop a Cagliari” di Alessandro Pili. Uno spaccato della storia del movimento hip hop tra gli anni '80 e '90.
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Ed_Cagliari
evento
 “Aegee Cagliari” per stimolare la conoscenza delle lingue
 
CAGLIARI Anche quest'anno “Aegee Cagliari” rinnova l' appuntamento con l'Edl (European day of languages 2012) - alle 17,30 presso l'aula 9 della facoltà di Lingue e letterature straniere. Si tratta di un appuntamento storico nell'ambito linguistico-culturale cittadino. La manifestazione è promossa dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea con il quale si intende promuovere e raggiungere l’obiettivo di una Europa multilingue. La prima edizione è stata promossa nel 2001, nominato anno europeo delle lingue, e da allora ogni anno viene riproposta per cercare di salvaguardare la ricchezza linguistica e l’eredità culturale europea attraverso la diffusione della conoscenza linguistica. La conferenza sarà realizzata per illustrare tutti i vantaggi del multilinguismo in ambito lavorativo, per favorire la coesione dell'identità europea e stimolare i vantaggi che porta il conoscere più di una lingua a livello di competenze personali. Michele Ciampi
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Ed_Cagliari
NUOVO ANNO ACCADEMICO
Oggi l’inaugurazione all’Accademia di Belle Arti
 
SASSARI Si terrà oggi, alle ore 11, l'inaugurazione dell'anno accademico 2012/2013 dell'Accademia di Belle arti "Mario Sironi" di Sassari. Si tratta di una vera e propria "prima" per la prestigiosa istituzione sassarese cui prenderanno parte tutti i vertici, il direttore Antonio Bisaccia, il presidente Gavino Mariotti e il direttore generale dell'Afam (il comparto dell'Alta Formazione artistica, musicale e coreutica del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) Bruno Civello, a dimostrare l'effettiva rilevanza dell'evento, e le autorità istituzionali del territorio come il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, il sindaco Gianfranco Ganau e l'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. L'Accademia, che può vantare un trend di crescita delle iscrizioni pari al trenta per cento in più rispetto allo scorso anno e oltre trecento studenti, vuole con questo evento aprirsi ancora una volta al pubblico e creare così un importante momento di "comunicazione" che coinvolga gli attori più rappresentativi della Città, della Provincia e della Regione.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 47 - Ed_Cagliari
Piranesi ritrovato
di Walter Porcedda
 
CAGLIARI Sergei Eisenstein, il regista russo del film “La corazzata Potemkin” nel realizzare altre due straordinarie pellicole, come “Ivan il Terribile” e l’affresco storico ”Aleksandr Nevskij” si ispirò al grande architetto e incisore veneziano Giovanni Battista Piranesi. Alle linee e alle atmosfere che sprigionano le sue incisioni. In particolare, come rileva James Goodwin autore di un saggio dedicato proprio al cineasta sovietico, furono proprio le stampe delle “Carceri” a suggerire quella estetica vagamente gotica rintracciabile in alcune sue scelte scenografiche. Ispirate cioè a quel sublime e ineguagliato modo di Piranesi di raccontare gli ambienti oppressivi e claustrofobici di prigioni immaginarie, costruite sotto imponenti soffitti ad arco, ponti sospesi svettanti verso l’alto. E che in seguito ispireranno persino un altro visionario, l’illustratore Stephan Eicher, scrittori e poeti come Baudelaire. Incisioni visionarie come alle “Antichità romane” che accanto alle precisione delle linee delle prospettive restituivano audaci punti di vista sull’arte e sul suo secolo. Fotografie dell’anima che antecipano anche i tempi a venire, diventate in seguito di culto per i romantici, continuano a stupire ancora ai giorni nostri. Così la mostra “La memoria visionaria” allestita appena un mese fa nel prestigioso museo di Bellas Artes di Bilbao in pochi giorni ha visto ben diciotto mila visitatori in fila per vedere da vicino oltre duecentosessanta opere provenienti dalla Sardegna. Sì, perchè quelle opere selezionate da Casa Falconieri, centro d’arte internazionale con sede a Serdiana, attivissimo da anni in Spagna, provengono da un impressionante corpus di oltre 1100 opere rimasto custodito per anni nella Biblioteca della Facoltà di Architettura di Cagliari. Scoperte per caso solamente un anno fa. Un vero e proprio tesoro nascosto. Dimenticato. Le incisioni arrivarono nell’isola nel 1916 spedite dalla Regia Calcografia di Roma. Stampate dalle originali lastre in rame di Piranesi che la Calcografia acquisì nel 1840 dall’atelier Firmin Diderot di Parigi. Stampe utilizzate a scopo didattico e il cui uso con gli anni è venuto meno, finendo nei cassetti della Biblioteca di Architettura (con qualche “distrazione”: nel tempo il corpus originale di 1300 opere, pare abbia “perso” per strada oltre un centinaio di incisioni, probabilmente sottratte o perse...). Quasi una rarità. Soprattutto per la completezza dell’insieme delle opere recuperate e poi censite dalla Soprintendenza ai beni culturali che raccontano l’intera avventura artistica di questo geniale artista. Un fondo che potrà essere oggetto di nuovi studi e, soprattutto, materiale di esposizione da abbinare a incontri internazionali etc... Questo è in fondo anche il senso del “Piranesi ritrovato” che unisce con un solo fil rouge l’esposizione in terra basca a Bilbao e le due mostre che apriranno questo pomeriggio alle 17 al Ghetto e al Palazzo di Città (fino al 13 aprile 2013). Al centro c’è sempre Casa Falconieri diretta con lungimiranza dall’artista Gabriella Locci. In collaborazione con la direttrice dei Musei Civici cagliaritani Annamaria Montaldo (hanno presentato ieri il progetto assieme all’assessore comunale alla cultura Enrica Puggioni e Paolo Sanjust della Scuola di Architettura) hanno dato vita a quella che potrebbe anche essere la prima stazione di un disegno più ambito. Perchè, infatti non pensare a uno spazio stabile da dedicare proprio all’opera dell’architetto veneziano, che diventi cioè sia luogo espositivo che centro propulsore per happening e manifestazioni di segno internazionale? Per l’istante vale la pena perdersi nelle stanze del Ghetto ammirando le oltre sessanta opere presentate nei tre piani dello spazio museale. Dai “Capricci” alle “Carceri”, dalle “Antichità romane” alle incisioni più da moderno designer in cui Piranesi illustra con rara maestria accessori, vasi e camini. Un viaggio affascinante, imbastito dalle tavole selezionate da Locci e Montaldo e il robusto percorso critico disegnato dalla studiosa Maria Grazia Scano Naitza che ricorda come quelle opere arrivarono in Sardegna in coincidenza con una fase di rinascita dell’incisione in Italia e in Europa. «La Sardegna – ricorda la studiosa - era pienamente partecipe di questa temperie» con artisti come Biasi, Delitala, Marini, Dessy, Floris e Branca. Non è un caso allora che Piranesi abbia trovato casa in Sardegna.
 
E “Piranesi ritrovato –Segni del paesaggio urbano” è il titlo della seconda esposizione che apre i battenti contemporaneamente a quella del Ghetto e che propone una incursione, dagli esiti felicemente creativi, di dodici artisti di livello nazionale e internazionale che hanno confrontato il segno e l’opera di Piranesi con lo spazio urbano. Sono opere di segno fortemente contemporaneo da vedere in abbinamento con l’altra esposizione. Suggeriscono trame e percorsi inediti nei due sensi. Dalla stessa Gabriella Locci presente con l’opera “Rosso dentro”, che suggerisce inedite sensazioni di spazio al trittico di Andrea Casciu con i segni di paesaggio urbano che nella installazione di Ignacio Llamas diventano icona di nichilistica desolazione. E poi ancora le opere di Caterina Lai, il light graphic di Andtrea Hilger, Andrea Spiga, Alberto Spada e il suo monocromo blu Veronica Gambula che racconta scenari di città ventose, Giovanna Secchi con le sue cartoline, Paolo Ollano e la sua suggestiva immagine di Fabbrica e infine le finestre aperte da Roberto Puz”zu sul presente e sul futuro.(w.p.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
universitÀ
Mostre e antichità, domenica speciale nella biblioteca
Il 16 dicembre il “tempio del libro” e della cultura sarà aperto al pubblico con visite guidate alla scoperta della memoria del sapere, tra rarità e documenti storici
 
SASSARI Alla scoperta della memoria del sapere: in occasione dell’iniziativa “Carte di Natale” promossa dal ministero dei Beni culturali, la Biblioteca Universitaria, in piazza Università 21, sarà aperta al pubblico domenica 16 dicembre, dalle 9 alle 20. Gli operatori, a disposizione dei visitatori, organizzeranno visite guidate nei locali storici della Biblioteca descrivendone la storia e le collezioni alla scoperta della memoria del sapere. Con l’apertura straordinaria si intende valorizzare e far conoscere a un pubblico sempre più vasto lo straordinario patrimonio librario della Biblioteca Universitaria. Per l’occasione, inoltre, è stata allestita un’esposizione dal titolo “Rari, antichi e curiosi. Acquisizioni in antiquariato 2010-2012”. La mostra si propone di far conoscere ai cittadini alcune delle acquisizioni degli ultimi anni (2010-2012), in particolare libri, pubblicazioni periodiche, documenti e curiosità bibliografiche relative, in particolare, alla storia e alla cultura della Sardegna. Tra le opere che potranno esser viste, tutte molto significative, si segnalano una carta geografica seicentesca della Sardegna di Giovanni Antonio Magini; la raccolta di poesie dell’abate Angiolo Berlendis del 1766 (Sopra l’inondazione seguita intorno a Sassari l’anno 1766; Per la riforma dell’Università di Sassari; La corsa dei cavalli in Sassari nel carnovale e in agosto; Le vignate sassaresi). Inoltre, un rarissimo volume del 1867 sulle Grotte di Nettuno; il Dono di Natale (1930) di Grazia Deledda illustrato con 17 tavole a colori di Giulio Rosso; l’edizione francese del 1809 del saggio sull’origine della bussola di Domenico Alberto Azuni; il curioso “Libro giocattoli” del 1945 illustrato da Edina Altara;, la prima edizione del 1921 di “Sea and Sardinia” di David Herbert Lawrence, con le deliziose tavole a colori realizzate dal pittore Jan Juta raffiguranti numerosi paesi della Sardegna. Alle 11 il Coro di Uri, diretto dal maestro Marco Lambroni e alle 18 “Gli amici del canto sardo”, diretto dal maestro Tore Bulla, eseguiranno un repertorio di canti di Natale in sardo.
 

Questionario e social

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