Martedì 6 novembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 novembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Enti, oltre 40 poltrone in bilico
Oggi in commissione la norma che cancella tutti i Cda
Negli organismi di vertice molti candidati non eletti nelle elezioni regionali del 2009
 
Più di 40 poltrone a rischio, forse 50: quasi l'equivalente di un altro Consiglio regionale, nascosto nelle pieghe di enti e agenzie. La legge di cui si parla oggi in commissione Autonomia potrebbe spazzar via, attuando il referendum di maggio, un plotoncino di consiglieri d'amministrazione. Persone che - tranne qualche eccezione - non sono lì perché hanno vinto un'elezione. Anzi, molti sono lì perché le elezioni le hanno perse: sarà una coincidenza, ma nei vari cda c'è un notevole affollamento di candidati non eletti alle Regionali del 2009.
NOMINE Li si trova un po' dappertutto: per esempio dalla lista nuorese dei Riformatori sono stati ripescati il primo dei non eletti (Salvatore Liori, presidente dell'Istituto etnografico) e il secondo (Giovanni Poggiu, presidente dell'Ersu di Sassari). Il partito piazza anche i candidati cagliaritani Alessio Mereu (Ersu) e Roberto Porrà (Sfirs), nonché l'ex consigliere regionale Giovanni Pileri, candidato in Gallura, all'Arst. Insieme a Luigi Perseu, candidato Udc nel Sulcis e sindaco dimissionario di Iglesias, e di un altro ex onorevole, Giuseppe Atzeri (Psd'Az).
Correva per i sardisti, ma a Oristano, anche Efisio Trincas, oggi all'Area. Accanto a lui siede Vittorio Randazzo: nella scorsa legislatura stava in Consiglio col fratello Alberto nei banchi dell'Udc, poi entrambi sono passati al Pdl. Ma mentre nelle liste berlusconiane Alberto ha conservato il seggio (nel collegio cagliaritano), Vittorio è il primo dei non eletti nel Sulcis. Anche Sergio Marracini (Sfirs) aveva tentato la rielezione tre anni fa, con l'Udc.
ALTRI CASI Al netto delle anime belle, tutti sanno che si tratta di nomine politiche: la gran parte della Giunta, altre del Consiglio regionale. Il Consiglio delle autonomie locali indica i tre sindaci dell'Ente foreste (Tatti, anche lui un non eletto, Deiana e Melis) e due nomi del vertice di Area (Ara e Collu). In ciascuno degli Ersu di Cagliari e Sassari ci sono un rappresentante eletto dai docenti universitari (Gianmario Demuro e Ciriaco Carru) e uno eletto dagli studenti (Alice Marras e Giosuè Cuccurazzu).
I PRESIDENTI La nuova legge sostituirà i cda con direttori generali o amministratori unici. «Una guida monocratica a volte può bastare», riflette Maria Paola Corona, presidente di Sardegna ricerche, «ma in certi casi si perderanno pareri utili. Penso a organizzazioni complesse come l'Ente foreste». I risparmi sulla materia «sono opportuni, tutti siamo chiamati a una spending review. Farei attenzione anche alle consulenze: spesso sono la porta di servizio da cui rientrano i costi usciti dalla porta principale».
Giovanni Caria presiede l'Arst, spa che gestisce un servizio pubblico in tutta l'Isola, con un bilancio da 150 milioni: «Tecnicamente - osserva - tutto si può fare, anche nominare un amministratore unico. Certo, mi chiedo se sia opportuno, nel nostro caso, eliminare le rappresentanze territoriali. È una scelta politica, e ci atterremo fedelmente alle decisioni del Consiglio».
I PARTITI Decisioni che consentirebbero un risparmio stimato da qualcuno in 2 milioni di euro annui. «Difficile quantificarlo, gli enti sono restii a fornire dati», rivela Roberto Capelli (Api), che da anni propone emendamenti alla Finanziaria per sopprimere i cda: «Bocciati dalla maggioranza, Riformatori compresi», ricorda. «Ora la Giunta ha varato una delibera in materia, ma con vigenza dalla prossima legislatura».
«I posti di sottogoverno, spesso utili solo a garantire equilibri politici, vanno azzerati», dice Giampaolo Diana (Pd). Giacomo Sanna (Psd'Az) afferma che «i problemi della gente vengono prima dei posti nei cda. Ma se daremo tutti i poteri ai direttori generali, bisognerà scegliere tra persone di provata capacità, non tra curriculum rimaneggiati».
Giuseppe Meloni
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 11 - Edizione CA)
L'intuizione di Mario Deaglio
Liberalismo o liberismo sempre di crisi si tratta
di Gianfranco Sabattini*
 
Mario Deaglio, economista dell'Università di Torino, in un interessante articolo apparso su “Economia italiana 1/2012” dal titolo “Dal dogma al dubbio: la crisi, la globalizzazione e i limiti degli economisti”, si chiede se la crisi che stiamo vivendo è “una” crisi tra le tante, oppure “la” crisi che travolge i canoni fondamentali di funzionamento dei sistemi capitalistici.
Per rispondere alla domanda, Deaglio osserva che non è più sufficiente servirsi delle tradizionali categorie degli economisti; occorre integrarle con i contributi delle altre discipline sociali per spiegare l'origine della crisi, i limiti della globalizzazione e le diseguaglianze nella distribuzione del reddito.
In altri termini, le modalità di funzionamento dei moderni sistemi economici non contemplano meccanismi correttivi interni di esclusiva natura economica, per cui è inevitabile che la globalizzazione, causa scatenante della crisi, sia un “processo a termine” per due ragioni.
Da un lato, gli squilibri dei conti con l'estero dei principali Paesi non possono crescere indefinitamente; ciò perché i crediti dei Paesi più dinamici (come, ad esempio, la Cina), trasformandosi in surplus finanziari, offrono le risorse per finanziare l'indebitamento degli Stati che accumulano debiti (come, ad esempio, gli Usa); a lungo andare, l'economia mondiale non potrà continuare a funzionare con la metà dei Paesi che cresce grazie ai debiti dell'altra. Durando questa situazione, è fatale che i mercati finanziari prendano il sopravvento sui mercati reali, sino a trasformare l'economia mondiale in un sistema fragile, reso vulnerabile dall'azione della speculazione sui debiti sovrani degli Stati più indebitati.
Dall'altro, a rendere la globalizzazione un processo a termine è anche il suo impatto negativo sulle crescenti disuguaglianze distributive; pur riducendo il ritardo di alcune nazioni sulla via della crescita espressa in termini di prodotto interno lordo per abitante, la globalizzazione approfondisce le distanze tra i Paesi poveri e quelli ricchi e all'interno di tutti provoca un peggioramento delle disuguaglianze tra i gruppi sociali che rendono instabile il funzionamento dei sistemi economici.
La mancata considerazione in termini esaustivi delle modalità di funzionamento dei sistemi economici rende difficile il superamento della crisi senza una regolazione del mercato e senza una preventiva correzione delle disuguaglianze distributive.
È questo il motivo per cui la situazione economica attuale ha colto gli economisti totalmente impreparati; questi, fidando nella loro specializzazione, hanno messo in evidenza i limiti della loro professionalità, considerando il mercato anziché un'istituzione perfettibile un'istituzione dogmaticamente intesa come regolatore universale non solo dell'economia, ma anche della società in generale. La maggioranza degli economisti, afferma Deaglio, ha sostituito il liberalismo del dubbio di Karl Popper con il liberismo dogmatico di chi ritiene il mercato un'istituzione dotata di capacità auto-regolative.
Deaglio con la sua analisi coglie nel segno; ciò che gli si può benevolmente rimproverare è che, dopo aver individuato la causa prima della crisi attuale e aver suggerito i provvedimenti correttivi da adottare per il suo superamento, non abbia anche indicato nel ricupero dell'“economia mista” lo strumento già sperimentato che i “sacerdoti del libero mercato”, negli anni Settanta del secolo scorso, hanno contribuito a smantellare.
*Università di Cagliari
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Salute (Pagina 39 - Edizione CA)
Una banca regala la speranza nella vita
BINAGHI. Un reparto raccoglie il sangue cordonale destinato ai trapianti
 
S i chiama Banca del sangue cordonale, ma non ha niente a che fare con gli screditati strozzini di questi tempi. L'hanno creata per ridare una speranza a persone colpite da malattie gravi: raccoglie il sangue delle placente donate dalle mamme al momento del parto, dalle quali si estraggono preziose cellule staminali destinate ai trapianti. Un atto d'amore gratuito, del tutto privo di rischi. Un tempo quei lembi di tessuto venivano distrutti, oggi consentono di restituire una vita dignitosa a migliaia di persone.
IMMUNOEMATOLOGIA La banca si trova all'ospedale Binaghi, di Cagliari, ma è gestita dal servizio di Immunoematologia del Brotzu. Responsabile sanitario, Marino Argiolas, con un altro medico, tre tecnici di laboratorio e altrettanti biologi. Ambiente da clinica svizzera: pareti immacolate, centrifughe per la lavorazione del sangue e grandi frigo nei quali riposano (a -190 gradi) le sacche di cellule staminali emopoietiche, «cioè capaci di auto replicarsi - spiega Argiolas - e di dare origine ad altre cellule del sangue: globuli rossi, bianchi e piastrine. Sono destinate a persone in attesa di trapianto, colpite da 5 gruppi di malattie: genetiche, metaboliche, immunologiche, leucemie e linfomi». Circa 100 patologie trattate anche con staminali del midollo osseo, «rispetto alle quali, quelle provenienti dal cordone ombelicale sono più immature: suscitano meno reazioni di tipo immunologico».
I PRESÌDI Nel primo anno di attività la banca ha organizzato una rete di presìdi in cui raccoglie i cordoni ombelicali: reparti di ostetricia ospedalieri e di case di cura: «Sinora, non ci siamo preoccupati solo di lavorare il sangue ma anche di accreditare i punti nascita e di addestrarne il personale. Già coperto quasi tutto il territorio isolano, mancano solo Olbia e Sassari. Stiamo ottenendo buone risposte, che ci hanno consentito di raccogliere 400 sacche: dopo le analisi, ne sono rimaste una sessantina. Non da tutte le placente possono essere infatti estratte le preziose cellule: devono contenere almeno 60 ml di sangue e un miliardo e mezzo di staminali, indispensabili per un trapianto efficace.
NETWORK NAZIONALE La banca della Sardegna fa parte del network nazionale ITCBN, che comprende tutte le 19 esistenti in Italia e raccoglie mediamente 35 mila sacche di cellule all'anno: «L'obiettivo è di arrivare a 80 - 90 mila, per coprire l'80 per cento delle richieste provenienti dai centri trapianto. Proprio in questi giorni, abbiamo iniziato a inserire i nomi delle donatrici sarde nel circuito internazionale IBMDR (Registro italiano donatori di midollo osseo), con sede a Genova, nel quale convergono i dati nazionali sulle staminali conservate. Il centro raccoglie le richieste che giungono da tutto il mondo e accerta se c'è un donatore compatibile. Alcune provengono dalla nostra isola, anche per trapianti su talassemici.
SOLIDARIETÀ Con la sua Banca, la Sardegna partecipa a una gigantesca azione di solidarietà: «Il nostro primo obiettivo è far accedere tutte le donne alla donazione, attraverso una corretta informazione. Donare è facile e assolutamente indolore: il cordone ombelicale viene prelevato dopo il parto. Prima, bisogna solo compilare un questionario, avere un colloquio col medico e dare il consenso». Senza spendere un euro.
CONCORRENZA Contro le banche pubbliche (senza scopo di lucro) si scatena però la concorrenza di società private con base all'estero. In Italia, infatti, la legge le vieta. Consente la raccolta di cellule staminali a scopo solidale (destinate a pazienti sconosciuti), dedicato, (per un familiare malato, ma solo con specifiche patologie), e autologo (trapianto sullo stesso soggetto da cui provengono le cellule). In quest'ultimo caso, le banche private propongono alle mamme di conservare le cellule provenienti dal cordone ombelicale del proprio figlio come una sorta di assicurazione sulla vita.
A pagamento: 2000-2500 euro per la raccolta del cordone, più un tanto al mese, «ma le probabilità che quel sangue venga utilizzato variano da una a 25 mila e una a 250 mila. Tanto è vero che delle 60 mila sacche esportate sinora dall'Italia non ne è stata mai utilizzata una. In Internet si dice che ci sono 30 malattie genetiche curabili con le staminali. Una mamma legge e si impressiona. È vero che possono essere curate, ma con cellule di altri non con quelle del suo bambino. È certo: le malattie genetiche non possono essere affrontate usando le proprie staminali. Ci vogliono cellule sane di donatori sani».
Lucio Salis
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Salute (Pagina 39 - Edizione CA)
Dal sogno alla realtà
Licinio Contu, finalmente il mio progetto
 
Ha dedicato la vita ai trapianti di midollo osseo. Anche ora che ha 83 anni, Licinio Contu non molla. É presidente dell'Admo (donatori) e dell'Adoces, federazione di sette associazioni nazionali nate per promuovere la raccolta del sangue midollare e cordonale. Scienziato apprezzato all'estero, già titolare della cattedra di Genetica medica a Cagliari, è uno dei pochi studiosi approdati all'università dalla sanità pubblica. Ha sempre curato la pratica clinica e la ricerca, alternando l'attività in campo scientifico a un impegno sociale portato avanti con passione. Anche la banca del sangue cordonale del Brotzu è figlia di una sua battaglia.
Dell'argomento si era occupato già nel 1989, quando è stato chiamato a Parigi dall'ematologa Eliane Gluckman, per collaborare a un trapianto di cellule emopoietiche. Con la stessa Gluckman e Maurizio Bartolini ha contribuito alla creazione della Banca europea del sangue cordonale. «Nel '95 ho tentato di fondarne una in Sardegna, - racconta Contu -: coinvolgendo gli ematologi. Intorno al 2000, ho elaborato un progetto nel quale ho previsto un sistema di criocongelamento e tipizzazione delle cellule da ubicare al Binaghi. Presentato alla Regione, nessuna risposta».
Nel frattempo, sono sorte altre iniziative, portate avanti da privati, non andate in porto. Solo con l'arrivo dell'assessore Nerina Dirindin la banca è diventata realtà. «Quando ha saputo che si muovevano i privati, mi ha convocato come responsabile regionale del settore trapianti. E ha deciso di stanziare 800 mila euro per creare una banca in Sardegna». È trascorso ancora qualche anno: nel 2011 è stato inaugurato il complesso del Binaghi. Nel frattempo, Contu era andato in pensione.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 42 - Edizione CA)
Convegno da domani
Alberto Boscolo, una vita per la storia
 
All'ospedale Gemelli di Roma il 22 agosto 1987 si spegneva il professor Alberto Boscolo, studioso di fama internazionale, illustre docente di Storia medievale, fondatore e direttore dell'Istituto di Storia medievale e moderna, nonché rettore dell'Università di Cagliari agli inizi degli anni Settanta.
A distanza di venticinque anni dalla sua morte il Dipartimento di Storia e Beni culturali dell'ateneo cittadino organizza un convegno internazionale che si svolgerà da domani a venerdì con tre giornate di intensi incontri. Sarà l'occasione per ripercorrere l'intera opera di Boscolo (che abbraccia i Mille anni del Medioevo), per valorizzare l'attività didattica (insegnò Storia medievale a Cagliari, Milano e Roma) e metterà in luce i molteplici indirizzi di ricerca indicati ai suoi allievi e da questi portati avanti con competenza e rigore scientifico nel ricordo del grande studioso e maestro.
«Tutti coloro che hanno avuto occasione di avvicinarlo - raccontano gli allievi, oggi affermati docenti - rimasero conquistati dai suoi insegnamenti, dalle sue doti culturali e dalla profonda umanità». Cagliaritano doc (classe 1920), Alberto Boscolo aprì i suoi orizzonti all'Europa e soprattutto alla Spagna che frequentò con assiduità per scavare negli archivi di Madrid, Barcellona, Simancas, Valenza, Siviglia alla ricerca di fonti inedite sulla Sardegna.
DOMANI Il convegno si apre domani alle 9 nell'Aula Magna del Rettorato con i saluti dei rettori di Cagliari e Sassari, Melis e Mastino, di Luigi Nicolais presidente del Cnr, di Antonella Emina direttrice dell'Istituto di Storia dell'Europa del Mediterraneo (Cnr di Cagliari), del presidente della facoltà di Studi umanistici Giulio Paulis e del direttore del Dipartimento di storia Francesco Atzeni. Francesco Cesare Casula traccerà un profilo di Boscolo, poi seguiranno i numerosi interventi di storici spagnoli e delle università sarde.
Luisa D'Arienzo, specialista di Colombo, parlerà del ruolo che Boscolo ebbe nel comitato scientifico della Nuova Raccolta Colombiana, mentre Manlio Brigaglia racconterà gli anni alla “Corte del maestro”. Interventi di Marco Milanese, Rossana Martorelli, Fabio Pinna, Pier Giorgio Spanu, Giovanni Serreli e Barbara Fois.
GIOVEDÌ Il convegno giovedì si sposta nella sede naturale del Polo umanistico a sa Duchessa (dalle 9 in Aula Magna) con largo spazio per gli interventi degli studiosi iberici, degli storici Gabriella Olla Repetto, Alessandra Cioppi, Cecilia Tasca, Antonello Mattone, Pinuccia Simbula, Maria Grazia Mele, Rosaria e Monica Cotza, Giovanni Murgia.
CONCLUSIONE AL CNR Venerdì la giornata si svolgerà nei locali del Cnr di via Tuveri 128 con gli interventi, tra gli altri, di Anna Maria Oliva, Luciano Gallinari, Maria Eugenia Cadeddu e Maria Giuseppina Meloni. Chiuderà i lavori Olivetta Schena. (c.f.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Cagliari, Festival Scienza
Fra i misteri della fisica, con semplicità
 
Qual è l'intima natura dei neutrini? Possiamo spiegare il mistero della materia oscura dell'universo? Le difficili risposte a queste domande le cercano 900 scienziati, provenienti da tutto il mondo, che si sono ritrovati nella pancia del Gran Sasso dove, sotto 1400 metri di roccia, c'è un cuore pulsante della fisica nucleare. I Laboratori nazionali infatti sono un'infrastruttura di ricerca unica al mondo e la fisica Lucia Votano è stata la prima donna chiamata a dirigerli. Sarà lei, questo pomeriggio alle 16, nella sala conferenze dell'Exmà ad aprire il Festival della Scienza di Cagliari con una relazione su “Esplorare l'universo nei laboratori sotterranei del Gran Sasso”.
Giunto alla quinta edizione, il Festival ha come filo conduttore l'alfabeto della scienza, assicurando un linguaggio comprensibile a chi con chimica, biologia e astronomia non ha una gran confidenza. Sono oltre ottanta i piccoli grandi eventi che scandiranno le giornate da domani all'11 novembre. Alle 18,30 il divulgatore scientifico Giorgio Haeusermann spiegherà come si arriva “Dall'ambra all'elettrone”, raccontando esperimenti, aneddoti, biografie e letture originali per dare una prospettiva diversa al tema dell'elettromagnetismo. Nessuna formula astratta, tanto meno esperimenti misteriosi, ma una semplicemente una storia ricca di idee, persone e scoperte che hanno rivoluzionato il nostro vivere quotidiano.
Il Festival della Scienza è promosso da “Scienza Società Scienza”, un comitato presieduto da Carla Romagnino e nato dalla passione di alcuni docenti con l'obiettivo di mettere insieme risorse umane e finanziarie per organizzare manifestazioni dedicate a temi verso i quali c'è un'ingiusta diffidenza. Il traguardo finale è la creazione di un centro della scienza di respiro europeo. Se si parla di alfabeto non poteva certo mancare la scuola: quest'anno una sezione del festival sarà ospitata al liceo classico Dettori.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
«Passaggio aperto a tutti»
Corte del sole, l'ex rettore Mistretta depone in aula
SESTU. Prescrizione esclusa nel processo sugli abusi nel centro commerciale
 
Testimoni e consulenti della difesa sono tornati in aula, chiamati a ripetere quanto già avevano detto nelle precedenti udienze. È ripreso così, dopo la sostituzione di un giudice della Prima sezione penale del Tribunale, il processo sui presunti abusi che avrebbero spianato la strada alla costruzione della Corte del Sole, il più grande centro commerciale dell'Isola. Ieri, davanti al collegio presieduto da Mauro Grandesso, sono ricomparsi alcuni funzionari regionali e l'urbanista Pasquale Mistretta, consulente della difesa.
IL BANCO DEGLI IMPUTATI Una procedura obbligata, visto il cambio di uno dei giudici, perché la norma prevede la costruzione in aula delle prove davanti all'intero collegio. E se l'accusa, rappresentata dai pm Daniele Caria ed Emanuele Secci, ha deciso di far acquisire i verbali delle testimonianze già assunte, qualche difensore ha voluto richiamato al banco i propri testimoni. Come nel caso dell'ex rettore storico dell'Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, che in questo processo ha redatto una consulenza chiesta dai legali degli imputati sull'intera lottizzazione e sulle norme urbanistiche della zona. Accusati di abuso d'ufficio in concorso e falso ci sono i funzionari comunali Ugo Scarteddu, Ignazio Caboni e Giovanni Mameli. Di concorso in abuso d'ufficio, invece, devono rispondere gli impresari Lino Iemi e Antonio Sardu, patron di Policentro (la società che ha realizzato l'intervento), mentre il sindaco Aldo Pili è accusato di falso per una lettera inviata alla Regione.
LA TESTIMONIANZA DI MISTRETTA Richiamato a deporre sulla propria consulenza, l'ex rettore si è soffermato sul percorso pedonale della Corte del Sole, dove si affacciano i negozi dell'outlet. «A mio avviso» ha detto Mistretta, «potrebbe essere considerata alla stregua di una via aperta al pubblico». È uno dei punti chiave su cui si scontrano accusa e difesa: per i pm Caria e Secci, infatti, l'intero centro commerciale sarebbe un unico gigantesco polo commerciale, realizzato mettendo assieme un centro, altre medie strutture di vendita e una sfilza di negozi identificati come attività di vicinato. Per il Comune, che aveva autorizzato l'intervento, si trattava di esercizi autonomi che si affacciavano sulla pubblica via, senza spazi di servizio gestiti unitariamente.
IL PROCESSO CONTINUA Superato l'intoppo legato alla modifica del collegio giudicante, ora il dibattimento si avvia alla chiusura. Già alla prossima udienza, fissata per il 17 dicembre, potrebbe esaurirsi l'esame dei testimoni e iniziare la discussione: in programma c'è la requisitoria dei due pubblici ministeri con le possibili richieste di condanna. Scampato il pericolo della prescrizione in primo grado, il collegio presieduto da Grandesso potrebbe dunque andare a sentenza prima della prossima primavera (quando inizieranno a scattare le prime prescrizioni per alcuni reati di falso).
Francesco Pinna
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Salute (Pagina 41 - Edizione CA)
asl di nuoro
Psiconcologia, da febbraio al via anche in Sardegna il secondo corso biennale
 
Nel febbraio 2013 prenderà il via la seconda edizione del corso biennale in Psiconcologia. L'iniziativa, organizzata dalla Società italiana di Psico Oncologia Regione Sardegna, si avvale del patrocinio dell'Azienda sanitaria di Nuoro, dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dell'Università di Cagliari e dell'Associazione italiana di Oncologia Medica.
La Psiconcologia integra il lavoro di diverse figure professionali (tra gli altri oncologi, psichiatri e psicologi) impegnate nell'assistenza dei pazienti oncologici ma anche nel sostegno ai loro familiari che devono affrontare un percorso particolarmente delicato. Il corso, la cui sede è stata individuata all'ospedale Microcitemico di Cagliari, è rivolto un numero limitato di partecipanti, trenta in tutto tra psicologi, medici, infermieri, fisioterapisti e assistenti sociali. L'evento formativo punta a ampliare le competenze dei professionisti e a fornire conoscenze specifiche psicologiche in ambito oncologico per ottimizzare il lavoro di squadra attraverso un approccio integrato delle competenze. Gli interessati possono richiedere la scheda di iscrizione scrivendo una mail all'indirizzo info@sardiniameeting.it. Le domande di iscrizione devono essere consegnate entro il prossimo 15 novembre. Per ulteriori informazioni su modalità di accesso al corso e sui costi è possibile contattare Sardiniameeting allo 070/664334. (ca.et.)
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 23 - Edizione OL)
Sassari
Università e sport: pronte le navette
 
Passaggio garantito andata e ritorno per gli studenti universitari che vogliono fare sport: è il progetto Brincus, il servizio di trasporto da ieri a disposizione dei giovani accademici che vogliono usufruire degli impianti sportivi a San Giovanni gestiti dal Cus, Centro universitario sportivo. Il progetto, che unisce l'Università di Sassari, il Comune e l'Atp, prevede una navetta di 25 posti, riconoscibile dall'utenza, che si muoverà all'interno di un percorso urbano effettuando tre corse giornaliere di andata e tre di ritorno, tra le 14 e le 19, dal lunedì al venerdì. L'obiettivo è sia di accompagnare i ragazzi sia di incrementare l'uso degli impianti sportivi di San Giovanni che proprio perché situati in una zona periferica, non sono sfruttati per le proprie potenzialità. I ragazzi, compreso gli studenti Erasmus, avranno a disposizione tre campi da tennis, due campi di calcio regolamentari, due campi di calcetto, una palestra attrezzata per il body building, un campo da basket e da pallavolo. Tutto a prezzi contenuti. (m. c.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
l’opinione
Gli impegni con l’Europa: rischio commissariamento
di PAOLO FOIS
In materia di economia gli Stati continuano a disporre di margini piuttosto ampi, l'Unione europea interviene solo con misure di sostegno
 
Da quando, nell'agosto dello scorso anno, la Banca Centrale Europea decise di inviare al Governo Berlusconi la nota lettera che "raccomandava" una serie di misure finanziarie da adottare, il tema degli impegni dell'Italia con l'Europa ricorre con particolare frequenza nel dibattito politico e sulla stampa. Da un lato, molti sottolineano la necessità per il nostro paese di rispettare tutti gli impegni finora assunti; dall'altro, con eguale frequenza si insiste sui rischi di un "commissariamento" conseguente ad una politica di totale allineamento alle continue e pressanti richieste europee. E' sicuramente comprensibile che, in una situazione economica così grave come quella che attraversa il nostro paese, la questione degli impegni non possa in alcun modo essere trascurata. Quel che invece appare difficilmente accettabile è l'approssimazione con cui un tema piuttosto complesso viene affrontato, lasciando nell'ombra questioni rispetto alle quali l'opinione pubblica dovrebbe essere adeguatamente informata. La prima questione da chiarire riguarda la natura degli impegni ai quali così di frequente si fa riferimento. In alcuni casi si è realmente in presenza di veri e propri obblighi giuridicamente vincolanti. Quando, ad esempio, nel "Patto di bilancio" (noto anche come "Fiscal Compact", firmato a Bruxelles il 2 febbraio di quest'anno, si stabilisce che gli Stati membri contraenti debbano inserire in Costituzione il principio del pareggio di bilancio, si è sicuramente in presenza di un obbligo giuridicamente vincolante, L'Italia, invero, ha provveduto a ratificare il Patto in discorso, procedendo altresì a modificare la Carta costituzionale nel senso indicato dallo stesso Patto. Altre volte, però, sarebbe una forzatura voler ravvisare ad ogni costo l'esistenza di obblighi. E' infatti assai frequente, soprattutto in questi ultimi mesi, che il Consiglio europeo si limiti a prendere atto dell'intendimento degli Stati membri (in particolare, di quelli dell'Eurozona) di ispirarsi a certi principi di politica economica, ad esempio relativamente alle condizioni che dovrebbero essere osservate per favorire crescita ed occupazione. In materia, gli Stati continuano a disporre di margini di manovra piuttosto ampi, considerato che l'Unione europea interviene essenzialmente soltanto con misure di sostegno dell'azione statale. Queste brevi ma necessarie precisazioni circa le differenze esistenti fra le norme che si indirizzano agli Stati membri dovrebbero far risultare quanto mai opportuno evitare di parlare, genericamente e superficialmente, di impegni assunti con l'Europa. Occorrerebbe cioè aver cura di chiarire, volta per volta, a quale tipo di impegni si intenda far riferimento, per mettere il lettore in condizione di meglio valutare la correttezza o meno della condotta seguita, nei casi concreti, dal nostro paese. Il fatto che un simile chiarimento sia il più delle volte del tutto assente, potrà forse da qualcuno essere spiegato invocando la scarsa conoscenza del preciso significato, nel diritto dell'Unione, delle nozioni di impegno e di obbligo. La spiegazione più attendibile sembra però un'altra: quella dell'esistenza della deliberata scelta di optare sistematicamente per la prospettazione di veri e propri obblighi, allo scopo soprattutto di contrastare le resistenze opposte dai tanti euroscettici e di favorire così in tutti i modi gli sviluppi futuri del processo di integrazione europea, attualmente in una fase quanto mai critica. Resta da vedere fino a che punto una simile scelta, motivata o meno da nobili intenti, sarà realmente apprezzata dai cittadini europei.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Ed_Cagliari
festival
L’alfabeto della conoscenza per spiegare le scienze
 
CAGLIARI Da oggi a domenica 11 novembre ritorna per il quinto anno consecutivo, il Cagliari Festival Scienza. Sei giorni di conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e animazioni sul tema “L'alfabeto della scienza”. Per la prima volta, una sezione del festival sarà ospitata nel Liceo Dettori. La manifestazione si svolgerà negli spazi del Centro comunale d’arte Exmà ed è promossa e organizzata da “Scienza Società Scienza”. Oltre ottanta gli appuntamenti in programma fra conferenze, incontri, laboratori interattivi e mostre per sei giorni di appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica e una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere grandi e bambini, scuole e famiglie. Il successo della passata edizione fa ben sperare che sempre più si diffonda la passione per la scienza e che resti in tutti la meraviglia della scoperta nella consapevolezza che, "trovato un sasso o una conchiglia più bella del solito l’oceano della verità giace insondato davanti a noi" (Newton).
Michele Ciampi
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Ed_Cagliari
GEOPARCO
No alla riforma del ministero
La Consulta prepara nuove iniziative di protesta e un sit-in a Roma
 
IGLESIAS Vanerdì era arrivata la decisione di sospendere (dopo oltre un anno, 400 giorni) il presidio davanti a Villa Devoto, ma la consulta delle associazioni del Geoparco si prepara per nuove iniziative di protesta con l’obiettivo di giungere all’attuazione della riforma e al rilancio del parco. E’ la decisione assunta dall’assemblea generale straordinaria svoltasi sabato nel villaggio minerario di Arenas, a Fluminimaggiore. La decisione è scaturita non solo per i tempi lunghissimi con i quali la Regione ha provveduto ad aggiornare la riforma approvata 4 anni fa dalla Comunità (Province, Comuni e Università) fa ma anche perché c’è una proposta unitaria di riforma presentata dal ministero al Governo. «Quella del ministero è una controproposta perché stravolge le scelte degli stati generali del Parco, violando il principio di autonomia che la legge 168/89 riconosce agli enti di ricerca ai quali è assimilato il consorzio del Geoparco», spiega Giampiero Pinna, della segreteria della consulta. Il Ministero propone di eliminare alcune delle funzioni deliberative della Comunità del Parco, con la richiesta di aumentare da 5 a 11 il numero dei componenti del Consiglio direttivo con l’inserimento di 4 rappresentanti ministeriali e il mantenimento in capo a 4 ministeri e alla Regione delle funzioni di vigilanza che nella proposta degli Stati Generali del Parco erano state assegnate al solo Ministero» dell’Ambiente. «Questi stravolgimenti – spiega Giampiero Pinna – sono la negazione dei principi di decentramento e snellimento della pubblica amministrazione.. Se l’’incontro tra Regione e Ministro previsto il 13 Novembre per risolvere il problema della riforma dovrebbe avere esito negativo, si effettuerà un sit in a Roma davanti al Ministero con i componenti degli Stati Generali.(t.p.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Autobus gratuiti per gli universitari che praticano sport
Grazie al progetto Brincus ideato da Ateneo, Comune e Atp si potranno raggiungere gli impianti di San Giovanni
di Antonio Meloni
 
SASSARI Una servizio di trasporto dedicato agli studenti universitari che vogliono fare sport. Tre corse giornaliere che collegano la città agli impianti sportivi dell’Ateneo realizzati nella borgata di San Giovanni. Si chiama “Brincus” il progetto messo a punto dall’Università, in collaborazione con il Comune e l’Azienda trasporti pubblici, per consentire agli studenti di fare attività sportiva. I dettagli del programma sono stati illustrati ieri, nella sala Milella del Rettorato, dal rettore Attilio Mastino, affiancato dal sindaco Gianfranco Ganau, dall’assessore allo Sport di Palazzo ducale Alessio Marras e dai responsabili di Atp e Ferrovie della Sardegna, Leonardo Marras e Roberto Pocci. Iniziativa particolarmente gradita specie dai tanti studenti, molti anche stranieri, che frequentano l’ateneo sassarese e che da oggi potranno contare su un servizio mirato, e gratuito, legato alla possibilità di praticare lo sport preferito nella più totale comodità. Parte importante della redazione del progetto si deve infatti agli stessi studenti che, attraverso i rappresentanti delle associazioni studentesche, Michela Loi, Giampaolo Gareddu e Simone Tinteri, hanno studiato una formula ottimale per consentire a migliaia di iscritti, sparsi in tutta la città, di usufruire del servizio di trasporto. Un bus dell’Atp, caratterizzato da un’insegna particolare, partirà tre volte al giorno, alle 14.15, alle 16 e alle 18, dalla Casa dello studente di via Amendola alla volta dei campi del Centro universitario sportivo a San Giovanni. Il mezzo compie un itinerario studiato dopo avere individuato a tavolino i quartieri a marcata presenza studentesca. Poco più di mezz’ora per raccogliere i passeggeri che, libretto universitario o tesserino Cus alla mano, potranno salire a bordo della vettura, gratis, per arrivare a destinazione. Una volta a San Giovanni, avranno solo l’imbarazzo della scelta: nel centro sportivo dell’ateneo ci sono 3 campi da tennis, 2 da calcio, 2 da calcetto, uno da basket, l’area di attrezzistica e un club house. La tessera Cus, al costo di 10 euro, consente l’accesso ai campi mentre, limitatamente all’attrezzistica, gli studenti-atleti dovranno aggiungere 30 euro, una tantum, per 10 mesi. Il progetto “Brincus”, per il quale sono stati stanziati 67mila euro, parte inizialmente in fase sperimentale e rientra in un programma più articolato, battezzato “Unicità”, budget duecentomila euro, con ulteriori novità che saranno presentate in seguito. L’iniziativa dovrebbe arrivare a compimento nella prossima primavera con la manifestazione denominata “Università in piazza” una tre giorni tutta universitaria in cui gli studenti, e non solo, tireranno le fila dell’intensa attività promossa durante l’anno accademico. Alla fine di giugno, infatti, è stato fissato il termine del servizio perché scatta l’obbligo di rendicontazione. In quella sede sarà possibile fare il punto, quantificare il fenomeno e capire quanti studenti in città fanno attività sportiva e frequentano gli impianti del Cus. Il servizio “Brincus” – hanno tenuto a precisare i promotori – è esteso anche agli studenti degli altri istituti ma al riguardo, per avere ulteriori informazioni, è opportuno contattare l’Ufficio orientamento dell’ateneo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Alle cliniche di San Pietro 114 nuovi parcheggi
Si tratta di una prima fase che sarà completata a primavera con la realizzazione del padiglione dove avranno sede i reparti di Ematologia e di Malattie infettive
CONSEGNATI DALL’UNIVERSITà ALL’EUROPOLSERVICE
 
SASSARI Centoquattordici parcheggi nuovi di zecca sono stati consegnati ieri dall’Università alla società Europolservice che gestisce l’area di sosta adiacente le cliniche di San Pietro. Si tratta di una prima fase che sarà completata la prossima primavera con la realizzazione del padiglione dove avranno sede i reparti di malattie infettive e di ematologia. Al taglio del nastro, sotto una pioggia battente, c’erano il rettore Attilio Mastino, Marco Budroni, responsabile della Europolservice, e il personale tecnico dell’ateneo sassarese che ha coordinato i lavori dell’impianto. La travagliata vicenda dei parcheggi di viale San Pietro si trascinava ormai da qualche anno a causa _ come hanno spiegato i responsabili tecnici dell’Università _ di questioni burocratiche legate anche a due fallimenti d’impresa, uno nel 2005 l’altro nel 2009. La consegna, potenzia la capacità di accoglienza del parcheggio che serve gli istituti delle cliniche universitarie di viale San Pietro. Quando il parcheggio entrerà a pieno regime, gli stalli saranno 148 ai quali si aggiungeranno altri 140 posti ricavati dal collegamento dell’area di sosta dell’uliveto che sorge dietro gli istituti biomedici con accesso da viale delle Conce. Entro aprile – hanno garantito i responsabili dell’Ufficio tecnico dell’Ateneo – dovrebbe essere infatti completato il collegamento del parcheggio di viale San Pietro con quello dell’uliveto così da creare un’area unica attorno ai padiglioni delle cliniche. Il costo del parcheggio è di 50 centesimi per i primi trenta minuti, 1 euro per un’ora e/o frazioni successive. Il parcheggio sarà gratuito per gli utenti disabili, i pazienti oncologici e per i dipendenti dell’Azienda ospedaliero universitaria nella fascia oraria che va dalle 23 alle 6. La sosta temporanea sarà gratuita per gli automobilisti che dovessero raggiungere le cliniche per accompagnare pazienti che hanno difficoltà a camminare e/o per coloro che devono ritirare referti di analisi o pagare il ticket per le visite. Opportunità che sarà valida però soltanto per un periodo di tempo che non superi i quindici minuti. Una volta completati i lavori, l’area di parcheggio attorno alle cliniche dovrebbe raggiungere la capacità di circa trecento stalli consentendo un notevole alleggerimento alla mole di traffico che ogni giorno si sviluppa nell’area degli ospedali. (a.me.)
 
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15 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
SENNORI
Un convegno su donne e salute
Una informazione di genere: si parlerà di epatite C e papilloma virus
 
SENNORI "Donne e Salute: una informazione di genere. Epatite C (Hcv) e Papilloma Virus (Hpv). La salute vien... parlando": è il tema del convegno promosso dalla Commissione per le Pari opportunità della Provincia, che si terrà venerdì 9 novembre al centro culturale (via Farina 32), con inizio alle 17,30. Nato in collaborazione con l'Università di Sassari, l'Aou clinica Ostetricia e ginecologia, clinica Malattie infettive e la Asl Consultorio di Sassari, il convegno è dedicata a due patologie che colpiscono in modo peculiare le donne: Epatite C (Hcv) e Papilloma Virus (Hpv). Per una prevenzione e un approccio terapeutico pienamente efficaci la ricerca, che a Sassari in questo campo è particolarmente avanzata, indica che è necessario tenere conto della differenza biologica tra gli individui, soprattutto tra uomo e donna, nonché delle influenze che il contesto sociale determina sulle differenze di genere e di conseguenza sulle risposte alla terapie. Una informazione che tenga conto delle differenze di genere è il primo passo in questa direzione. La Commissione con questa iniziativa intende offrire il proprio contributo per l'attuazione di una Medicina di Genere, capace di assicurare migliore salute a tutti, uomini e donne, adulti e bambini, nonché sottolineare l'urgenza di ripensare e rimodulare le politiche socio-sanitarie a favore delle donne. Il tema “Donne e Epatite C (Hcv)” sarà trattato dalla ricercatrice Ivana Maida, mentre la ginecologa Gennarina Piras illustrerà il tema “Donne e Papilloma virus (Hpv)”.
 
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16 – La Nuova Sardegna
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TRASPORTI»I PROGETTI
Parcheggi di scambio per diecimila posti
Presentati il nuovo tracciato del metrò di superficie che arriverà sino all’ospedale Marino e il piano parallelo per le auto
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI L'auto la si potrà parcheggiare nel piazzale dello stadio Sant'Elia anche se non c'è la partita. E poi andare in centro, a fare shopping o a lavorare, con la metro che si fermerà in piazza Lussu o in via Roma. La metropolitana corre verso il Poetto puntando verso l'Ospedale Marino. E forse fa decollare anche i parcheggi di scambio, finora oggetti misteriosi nella storia della mobilità cagliaritana. Sì perché alcune della fermate della linea mare del futuro saranno in corrispondenza, oltre che del posteggio (ora deserto) dello stadio post scudetto, anche dei parcheggi del Coni e della Fiera e del mega-spazio, ora sterrato ma domani chissà, di Marina Piccola. Morale della favola: “contenitori” dagli otto ai diecimila stalli per non ingolfare il traffico in città. Per il momento si tratta di una bozza di progetto presentata ieri mattina a margine della seduta della commissione comunale Trasporti. Ma è su quei binari che passerà il cambio di mentalità e abitudini di chi si muove (e ora la fa soprattutto al volante) in città. Tutto questo a due settimane dall'annuncio, da parte della Regione, della disponibilità di un finanziamento di circa 57 milioni per il trasporto su rotaie tra Cagliari e hinterland. «Presenteremo i nostri piani - ha annunciato l'assessore comunale ai Trasporti Mauro Coni - in un'assemblea pubblica: vogliamo che questo progetto sia condiviso con gli interventi e i suggerimenti di residenti, commercianti e ambientalisti». Partendo dalla stazione le fermate per ora ipotizzate sono quelle di Matteotti, Roma, Lussu e Diaz. Da lì comincia il tragitto in direzione mare con le fermate Fiera, campo Coni, stadio, Sant'Elia, La Palma, Del Sole e Marina Piccola. Poi la linea parallela al mare con Cavalluccio, Ippodromo e Ospedale Marino. «Si tratta - ha spiegato il presidente della commissione Guido Portoghese - di un percorso studiato per facilitare lo scambio con i grandi parcheggi di Fiera, Coni, stadio e Marina Piccola. Ci saranno servizi e in molti casi di coincidenze o navette con i mezzi pubblici su ruota». Da viale Diaz - e questo è la linea che dovrebbe partire per prima per consentire il collegamento piazze Matteotti-Repubblica - poi si vira verso San Saturnino e palazzo di Giustizia per ricongiungersi al tracciato, giá attivo, che porta sino a Gottardo. E poi - sono in corso i lavori - sino al Policlinico per puntare poi verso Settimo. Per i parcheggi per ora c'è un piano da 2.500 posti auto che arriverà sicuramente prima della metro. «Non pesanti - ha detto Coni - e non addosso al centro: ci saranno diversi fast parking». Le aree? Dal Poetto a piazza Sorcinelli, per un totale di quattordici postazioni. E i silos del parco della Musica? «Abbiamo affidato - ha detto Coni, sollecitato da una domanda del consigliere Pierluigi Mannino, Patto per Cagliari - a due ditte i lavori indicati dai Vigili del fuoco: sono ottimista».

Questionario e social

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