Sabato 3 novembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 novembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana (Pagina 9 - Edizione CA)
Università
Da sud a nord emigra per studiare 1 giovane su 5
 
Ogni anno il Sud Italia perde i suoi giovani migliori che scappano verso il Centro-nord. A certificarlo è un lavoro dell'Ufficio studi dell'Istituto per ricerche e attività educative (I.p.e.) sui flussi migratori degli studenti universitari in Italia basata su dati del ministero dell'Istruzione.Il dato più rilevante dello studio «Migrazioni intellettuali e Mezzogiorno d'Italia» di Serena Affuso e Gaetano Vecchione, è che uno studente su cinque scappa dal Mezzogiorno, in media 24.000 giovani che ogni anno, dopo il diploma, decidono di iscriversi in un ateneo del Centro-Nord. E non solo. Sempre dalla ricerca emerge che i migliori laureati, circa 18 mila all'anno secondo i dati Svimez, trovano lavoro e si trasferiscono al Centro-nord.Si salvi chi può quindi da un Mezzogiorno avaro di opportunità e, a questo punto, anche povero di prospettive.Più in generale, è scarsa la capacità degli atenei meridionali di attrarre studenti da fuori regione: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, nell'anno accademico 2010-2011, hanno attirato meno del 10% di immatricolati.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
Il ruolo perduto della politica regionale
Gli istituti sardi e il sogno infranto
 
Le banche stringono dunque i cordoni della borsa, riducendo il credito erogato a famiglie e imprese; ma se così non fosse, che crisi mai sarebbe quella che stiamo vivendo? Ciò che più infastidisce è però la spersonalizzazione dei rapporti: mi viene negato il credito, non perché la banca di cui sono cliente da decenni mi ritenga ormai inaffidabile, bensì perché risulta negativo il giudizio sintetico che scaturisce dalla modulistica annessa alla mia pratica. Qualcosa si salva ancora, forse, con le banche locali, da considerare più a misura d'uomo; ma in Sardegna ne abbiamo solo due. E riaffiora il rimpianto per quanto avrebbe potuto essere, e poi non è stato, e che avrebbe portato il sistema creditizio regionale a una maggiore sensibilità nei confronti delle istanze dei sardi.
LA GLOBALIZZAZIONE Ma andiamo con ordine. Il modo di essere attuale costituisce il risultato di un'evoluzione che ha visto le banche costrette ad adeguarsi per sopravvivere alla globalizzazione. Ancora verso la fine del secolo scorso, quelle italiane costituivano un insieme estremamente variegato, composto da soggetti creditizi diversissimi per tipologia e dimensioni. Giustamente Guido Carli temeva che il sistema bancario del quale per quindici anni era stato al vertice potesse, così come si configurava, non reggere all'impatto col processo di approfondimento dell'integrazione europea. Una delle misure adottate per fronteggiare questa situazione concerneva la possibilità di aggregare banche diverse in gruppi creditizi polifunzionali, più efficienti nel controllo dei conti e meglio preparati per il mercato.
LA STORIA Le principali banche sarde all'epoca operanti (Banca popolare di Sassari, Banco di Sardegna e CIS), con una quota complessiva del mercato creditizio regionale superiore all'80%, avevano quindi l'opportunità di costituire un gruppo polifunzionale, con competenze sull'intero arco del credito riguardante il territorio dell'Isola. Non lo fecero e sbagliarono. Successivamente, il tentativo del Banco di Sardegna di rafforzarsi, avvalendosi di un aumento di capitale indirizzato al mercato, venne frustrato per incomprensione da parte della proprietà. In entrambi i casi si trattò di errori dovuti a insipienza e a scarsa lungimiranza, riconducibili solo ad esigenze di visibilità politica. Puntualmente, pochissimo tempo dopo, le banche sarde (tutte, ad esclusione di quella, locale, di Arborea) dovettero essere cedute a soggetti creditizi con sede fuori dall'Isola e di fatto vennero escluse da un rapporto più o meno privilegiato col territorio di appartenenza, dovendo rispondere a criteri gestionali definiti altrove.
LA CRISI Se non si fossero commessi questi errori e potessimo oggi disporre di banche regionali dotate di autonomia decisionale, si sarebbe potuta affrontare la crisi sotto una prospettiva diversa. Certo non sarebbe stato possibile esprimere una vera e propria politica regionale del credito, come pure taluno auspicava; già allora apparve chiara la preclusione di quest'obiettivo, se non altro perché la Sardegna non disponeva di una propria autonoma moneta. Tuttavia ciò non impediva all'amministrazione regionale di assumere un ruolo positivo, con l'esercizio di una moral suasion supportata da azioni volte a incidere sul funzionamento del sistema creditizio, perché rispondesse alle esigenze dell'economia sarda.
Oggi come oggi, tutto ciò non è che un sogno. Ci rimane la crisi e il problema sul come affrontarla. Può anche darsi che il passato sia stato appannaggio di un mondo di idealisti e sognatori, responsabili tra l'altro di molti errori; ma certamente l'alternativa non può essere l'accettazione passiva degli eventi, attendendo la fine della bufera, senza riflessioni o proposte sul cosa fare ora e sul cosa fare dopo.
Vittorio Dettori
Comitato Scientifico
Centro studi L'Unione Sarda
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
Dedicato a Gramsci
Filosofia politica: a Cagliari primo seminario
 
A Cagliari il centro Man Ray inaugura il primo Seminario di filosofia politica: “Gramsci pensatore dell'umanità: questa è la realtà, qui è la lotta per il recupero della democrazia” a cura di Stefano Grassi e Fernanda Arrius. Scopo dell'iniziativa, «coniugare diritto, filosofia, politica ed economia in una sintesi che renda possibile un punto di vista critico ed alternativo». Gli incontri si svolgeranno nell'Aula magna della facoltà di Scienze politiche, dal 9 novembre, per undici venerdì non consecutivi, dalle 18 alle 20. Il seminario è gratuito, iscrizioni nel sito www.manray.it. Per informazioni telefono 070/ 283288 - 347/ 3614182.
IL PROGRAMMA Venerdì 9 dalle 17,30 l'attore Mario Faticoni interpreterà “Odio gli indifferenti” di Gramsci. Gianni Loy (docente Diritto del lavoro) parlerà sul tema “Il diritto al lavoro. I diritti del lavoro”. Il 16 novembre Paolo De Angelis (magistrato) interverrà su “Globalizzazione e legalità. È possibile un'altra politica economica coniugando insieme crisi-equità-sviluppo?”. Il 23 Fiorella Pilato (magistrato) su “Rapporto tra giustizia e politica. Dalla fine del secondo conflitto mondiale ai giorni nostri”. Il 30 novembre don Mario Cugusi (educatore) su “L'ecclesialità nel ventesimo secolo”. Il 7 dicembre spazio a Ettore Cannavera (educatore) per “Lavoro, cultura, devianza giovanile”. Il 14 Gianmario Demuro (docente di Diritto costituzionale) su “Costituzione e democrazia: ineludibile fondamento della convivenza civile”. L'11 gennaio Fernanda Arrius (dottoressa in Filosofia) su “Gramsci - Democrazia e socialismo: un binomio inscindibile”. Ancora Fernanda Arrius il 18 su “Gramsci - Filosofia della prassi e riforma intellettuale e morale. Il ruolo degli intellettuali. Una nuova ideologia. Funzione del partito” e il 25 con “Società Civile e Stato. Lo Stato si fa etico. Attualità di Gramsci.” Il primo febbraio Gino Melchiorre (sociologo) su “Democrazia e Comunicazione di massa: Informazione o eterodirezione?” e chiusura l'8 con Daniele Basciu (economista) su “Rapporto tra politica ed economia”.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
Su Nora l'ombra del Tar
Monitoraggio archeologico, ricorso degli ingegneri 
PULA. L'ordine professionale contro il Comune e l'Università di Padova
 
Interessati all'archeologia, decisi a mettere le mani su Nora. Non è piaciuto agli ingegneri, l'affidamento al Dipartimento dei beni culturali dell'Università di Padova dei lavori di monitoraggio archeologico intorno alla città fenicio-punico-romana affacciata sul mare. Il progetto, voluto dal Comune di Pula e assegnato a conclusione di una gara d'appalto, è stato impugnato dall'ordine professionale della provincia di Cagliari rappresentato dall'ingegner Sergio Lai e dalla Geotech Srl amministrata dall'ingegner Carlo Piga. Sono stati loro ad affidare all'avvocato Anna Grazia Grimaldi il ricorso al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l'annullamento del provvedimento di ammissione all'Università di Padova. Una richiesta a cui il Comune di Pula (difeso dall'avvocato Onorato) si è già opposto, rigettando la richiesta dell'Ordine e sostenendo la legittimità della partecipazione del Dipartimento padovano al bando.
I REQUISITI La questione su cui i giudici del Tar saranno chiamati a decidere è se un'università, nel concreto quella veneta, abbia i requisiti per partecipare a un bando pubblico. L'Ordine degli ingegneri sostiene che i suoi iscritti, per effetto «della partecipazione degli istituti universitari di ricerca alle gare per l'affidamento di servizi connessi all'esercizio della professione, subiscono una concorrenza sleale» proprio da parte degli stessi istituti.
IN MUNICIPIO Da parte sua, il sindaco di Pula Walter Cabasino si affida ai giudici. «Serve poco pronunciarsi prima della sentenza, noi abbiamo fatto ciò che ritenevamo giusto: affidare a chi da una vita, oltre diciotto anni, sta studiando il nostro territorio costiero facendo ricerca e didattica a Nora e intorno a Nora. Parlo di archeologi, parlo di Università, non certo di imprecisati professionisti».
GLI OBIETTIVI È proprio sul concetto di ricerca e didattica che punta il legale dell'Ordine degli ingegneri. L'avvocato Anna Grazia Grimaldi: «Il servizio tecnico messo in gara dal Comune di Pula rientra tra le attività istituzionali tipiche dell'Università? Noi sosteniamo di no». Diametralmente opposta la conclusione a cui arrivano invece a Pula. «Il monitoraggio delle presenze archeologiche è un lavoro tipico degli archeologi, è ciò che stanno facendo da vent'anni intorno alla penisola di Nora, tra l'altro garantendo anche la ricerca, la didattica e la formazione visto che ogni estate a Nora arrivano anche gli studenti universitari».
Insomma, non resta che attendere. Ingegneri e archeologi si contendono la verità dei giudici che potrebbe arrivare in tempi rapidi.
I RICERCATORI Sta di fatto che già ora i ricercatori padovani stanno cercando di scoprire se intorno alla penisola di Nora, intorno alla città antica, esistano altre emergenze , tesori nascosti che in questi anni non sono mai stati riportati alla luce. Lo stanno facendo sulla terraferma così come sott'acqua, anche alla luce di un altro importante piano di tutela dell'area archeologica sottoposta da molti anni al gravissimo fenomeno di erosione costiera che sta mettendo in serio pericolo anche una parte di Nora. Quella sempre più esposta alle mareggiate. Come il tempio di Esculapio, come l'area delle terme. È proprio qui che si procederà all'opera di ripascimento e di sistemazione di massicciate sommerse per smorzare l'impeto delle onde impedendo alle stesse di raggiungere i muri delle terme e abbatterli definitivamente. Il lavoro degli archeologi subacquei dovrà, in questo caso, anticipare quello degli ingegneri a cui il piano antierosione è stato affidato dal Comune di Pula.
A. Pi.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione OL)
L'Ateneo si tuffa nella nautica
Farà parte di un progetto europeo per l'avvio di nuovi cantieri
SASSARI. La Sardegna, la Toscana, la Liguria e la Corsica sono i territori protagonisti
 
Rilanciare la nautica e i suoi servizi, riprendere una direzione che ha conosciuto tempi migliori, anche grazie alla felice posizione geografica. È lo scopo che l'Università di Sassari sta perseguendo, presentando le attività di ricerca e studio del Cirn, centro interuniversitario di ricerca per la nautica. Gli incontri si sono tenuti nei giorni scorsi nell'aula magna dell'ateneo e presso la Promocamera di Sassari con la collaborazione della Camera di commercio.
In questa occasione è stato presentato il progetto strategico Innautic che appartiene al programma operativo Italia Francia Marittimo per la realizzazione di un "distretto nautico del sistema alto-mediterraneo" e per lo sviluppo di servizi innovativi finalizzati alla qualificazione e promozione del comparto. La Sardegna, la Toscana, Liguria e Corsica saranno i territori protagonisti. Per la Sardegna sono coinvolte le province di Sassari e dell'Ogliastra.
L'ente camerale è stato coinvolto proprio dalla provincia turritana per l'attuazione di azioni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi: la costituzione di un osservatorio sulla nautica e il centro servizi. A questo proposito, il Cirn si sviluppa in sinergia con Provincia e Camera di commercio: «Da un lato - spiega il direttore Alessio Tola - intendiamo mettere a punto sistemi di gestione della conoscenza e di programmazione delle politiche applicabili al settore della filiera nautica. Dall'altro, vogliamo studiare applicazioni pilota di tecnologie dei materiali per promuovere la sostenibilità ambientale».
A. Br.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano (Pagina 21 - Edizione OR)
De Castro
Orientare per il futuro: ecco le scelte post diploma
 
Parte il progetto “Orientare per il futuro” ideato e pianificato da una rete di tre istituti superiori della provincia di Oristano: Liceo classico (scuola capofila), Istituto magistrale e Istituto Mossa-Brunelleschi.
L'iniziativa approvata e finanziata dalla Regione è rivolta agli studenti dell'ultimo anno del corso di studi superiori, chiamati ad operare una scelta importante per il loro futuro.
«Il progetto si propone di favorire e raggiungere come finalità primaria un'azione di orientamento post-diploma efficace e produttiva, che consenta di migliorare la preparazione complessiva raggiunta in prospettiva di un raccordo ottimale tra le istituzioni scolastiche, l'Università e il mondo del lavoro», spiega la preside del De Castro, Marina Enna.
Gli obiettivi previsti sono quelli di fornire agli alunni gli strumenti necessari per un orientamento corretto verso gli studi universitari o verso il mondo del lavoro coerente con le proprie attitudini, aspirazioni e reali conoscenze e competenze. Un modo per prevenire ed evitare eventuali flop nelle prove dei test d'accesso e abbandoni del percorso universitario.
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Ed_Cagliari
PERDASDEFOGU
Ripartono i Sabati del messaggio
Apre la 19ª edizione della serie con la tesi di laurea di Francesca Lai
 
PERDASDEFOGU “Il protocollo notarile del notaio cagliaritano Giuseppe Mameli fra il 1770 e il 1815”: è il titolo della tesi con la quale Francesca Lai, di Perdasdefogu, si è laureata in Lettere a Cagliari (relatore lo storico Francesco Carboni) e che stasera (ore 18) illustrerà nella biblioteca comunale davanti ai suoi concittadini. Si dà così avvio alla 19ª edizione dei “Sabati del messaggio” che caratterizzano l’attività della Pro loco presieduta da Vittorino Murgia e che, negli anni scorsi, ha visto la presentazione di oltre quaranta tesi di laurea di giovani foghesini. Nella tesi Francesca Lai rievoca tutti gli atti stipulati dal notaio cagliaritano soprattutto con cittadini di Perdasdefogu. «È un lavoro eccellente – ha detto il professor Carboni – perché anche con quei documenti si può ricostruire la storia sociale, politica ed economica del paese negli anni del Congresso di Vienna. La neodottoressa ha lavorato con vero impegno». Il sindaco, Mariano Carta, aggiunge: «La discussione in pubblico delle tesi di laurea ha dato lustro al paese e ha stimolato molti giovani a cimentarsi con lo studio. È scattata una sana emulazione che ha giovato alla diffusione dell'istruzione superiore». Un’altra tesi verrà presentata sabato 1 dicembre. Tesi in Scienze politiche di Paolo Sirigu (relatrice Anna Maria Baldussi) su un tema stimolante: “L'Asia centrale tra nuovo multipolarismo ed equilibrio globale”. Con le tesi, i “sabati foghesini” si animeranno anche della presentazione di alcuni libri. Ha iniziato (lunedì 29 ottobre) il pronipote di Antonio Gramsci Luca Paulesu con l'opera “Nino mi chiamo” che ha richiamato cittadini da Jerzu, Lanusei, Tertenia, Tortolì, Escalaplano e Isili. Venerdì prossimo, 9 novembre, l’avvocato tributarista Rita Melis presenterà il libro di Anna Maria Trudu “Scida ca est s'ora e affacciadì”, un bel volume sulla civiltà contadina di Nuragus. La rassegna autunnale sarà chiusa con il libro di Ottavio Olita “Il faro degli inganni” con la relatrice Gianfranca Fois. Le letture dei brani sono sempre eseguite dagli attori della compagnia teatrale “Sa brulla”. I “sabati” riprenderanno a gennaio con l’edizione invernale. Sono già in calendario altre otto tesi di laurea alle quali si aggiungeranno quelle in discussione tra novembre e dicembre di quest'anno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Nuoro
Scuola forestale e università, quale futuro?
 
NUORO Università e scuola forestale quale futuro? Questo il tema della giornata di approfondimento organizzata da “Un’altra Sardegna” con il patrocinio del gruppo consiliare regionale “Sardegna è già domani”. I lavori, ospitati all’Euro Hotel e introdotti dal rappresentante di “Un’altra Sardegna” Franco Ignazio Cuccu, si articoleranno in due tavole rotonde. Una al mattino (inizio alle 9,45) coordinata dal giornalista della Nuova Sardegna Marco Sedda, alla quale parteciperanno l’assessore regionale Giorgio Oppi, il coordinatore regionale Api Roberto Capelli, il sindaco Sandro Bianchi, oltre al presidente del corso di laurea in Scienze forestali di Nuoro, Pietro Luciano, al presidente Assfor Salvatore Scriva e al rappresentante dell’associazione universitaria studenti forestali Sebastiano Mastinu. Nel pomeriggio (coordina il giornalista dell’Unione sarda Massimo Ledda) si riprende con l’assessore regionale Sergio Milia, il rettore Attilio Mastino, il presidente della Provincia Roberto Deriu, il presidente Asusc Letizia Marchi e il rappresentante dell’associazione studenti forestali Gianni Ragaglia. Alle 12 inoltre verrà illustrata una tesi di laurea sulla scuola forestale di Paola Maccioni.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Ed_Oristano
Laureati ma disoccupati, il Comune tende la mano
Terralba, con i finanziamenti regionali per il lavoro sarà avviato un progetto che mira al miglioramento del sito internet e all’equità fiscale
di Cristina Diana
 
TERRALBA Un cantiere comunale per combattere la disoccupazione intellettuale. A qualcuno potrebbe suonare strano, ma è esattamente quanto accadrà. È un progetto ideato dall’amministrazione che intende indirizzare una parte del fondo per l’occupazione concesso dalla Regione per impiegare alcuni disoccupati per svolgere mansioni di tipo intellettuale all’interno del municipio. Il fondo ammonta a circa 185mila euro e una parte verrà utilizzata per questo progetto, già approvato dalla Regione. Non si assisterà più solo alla consueta serie di lavori di manutenzione e di cura del decoro urbano, ma ci si occuperà anche di servizi che garantiscano un’amministrazione trasparente e l’equità fiscale. Saranno infatti due gli ambiti di intervento del progetto: uno sarà la gestione del sito internet del Comune in maniera che consenta una maggiore partecipazione dei cittadini e una comunicazione trasparente e tempestiva delle attività amministrative. Il secondo obiettivo è quello di realizzare un’attività di ricerca sull’elusione fiscale, aggiornando le banche date dei contribuenti, facendo verifiche catastali, con l’obiettivo di aumentare la base imponibile e dare risposte più certe ed efficaci ai cittadini. «È un progetto in cui crediamo molto, pensiamo che in un momento come questo la priorità sia quella di utilizzare le risorse, per quanto esigue, che la Regione ci concede per creare opportunità occupazionali per i cittadini terralbesi, soprattutto col pensiero rivolto alla disoccupazione intellettuale che è così forte nella nostra cittadina – spiega il consigliere con delega al Bilancio, Roberto Marongiu –. Speriamo di poter replicare questo progetto anche negli anni a venire, perché è una grande risorsa sia per le persone che svolgeranno questo lavoro sia per la comunità potersi avvalere di questi servizi. Se grazie agli accertamenti tutti pagano il giusto, allora tutti potremo pagare di meno». Plauso per il progetto anche da parte della minoranza, che apprezza l’intuizione di dedicare una parte dei fondi anche per combattere la disoccupazione intellettuale ovvero di quelle persone che hanno concluso magari il proprio corso di laurea, ma stentano a trovare occupazione. Sono numerosi nella cittadina i diplomati, i laureati e coloro che possiedono titoli di formazione post-universitaria che non riescono a trovare un’occupazione. Per la ricerca del personale ci si avvarrà dell’ausilio del Csl: all’uscita del bando di selezione tutti gli interessati potranno presentare domanda e, successivamente, il Centro servizi per il lavoro fornirà supporto per la selezione.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie