Giovedì 18 ottobre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 ottobre 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
CAGLIARI. Inquietante blitz in via Porcell: «È uno strumento unico e fondamentale»
FURTO CONTRO I BAMBINI MALATI
Rubato un elettroencefalografo della clinica Macciotta 
L’occhio furtivo si è infilato in un vuoto di vigilanza, il cuore indurito ha fatto il resto: nell’ospedale dedicato ai bambini è sparito un elettroencefalografo digitale portatile, strumento fondamentale per gli esami neurofisiologici dei pazienti più piccoli. Un blitz nella clinica Macciotta di Cagliari, «un atto terribile», come fanno sapere dalla struttura di via Porcell. «Quel macchinario è fondamentale in tutti i casi in cui i malati non possono essere spostati».
AZIONE INASPETTATA L’ eeg , come si chiama in gergo medico, è stato portato via durante il primo weekend di ottobre, «nel lasso di tempo in cui non è stato utilizzato». Il ladro potrebbe aver colpito tra venerdì sera (il 5) e le prime ore di lunedì (l’8). «Ma presumibilmente l’azione è stata compiuta tra venerdì e sabato mattina», spiega Dario Pruna, responsabile dell’Unità di Epilettologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria, il medico che usa quotidianamente lo strumento portatile. «In altre ore sarebbe stato più difficile agire. Molte porte erano chiuse per via dell’assenza del personale».
Un percorso difficile ma non impossibile tra le corsie prive di servizio di vigilanza e con il viavai ridotto del fine settimana. Il computer portatile, con i cavi e gli elettrodi, è stato portato via da una cassettiera metallica «non chiusa a chiave», come è chiarito nella denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Stampace. E non era chiusa a chiave neanche la stanza al secondo piano della clinica in cui si trovava l’elettroencefalografo.
COMPUTER INDISPENSABILE «Un’azione odiosa», sottolinea Pruna, «perché quel computer è fondamentale per l’esecuzione degli esami neurofisiologici dei bambini obbligati a una degenza a letto». E poi «è inservibile per i non addetti ai lavori. Servono varie password d’accesso e l’hardware è collegato a un sistema integrato della nostra clinica».
Il valore commerciale può sfiorare i 15mila euro, «ma non può esserci mercato per uno strumento di questo tipo», assicura Pruna. «Per noi, invece, è insostituibile, soprattutto è indispensabile per i piccoli pazienti ricoverati in città». L’ eeg è utilizzato nei reparti di Terapia intensiva, Neonatale e Puericoltura della Clinica Macciotta, ma anche all’Ospedale Microcitemico, al Centro trapianti. «Si può intuire la portata del danno, rischiamo di dover rallentare l’attività, anche perché quel computer è unico».
L’APPELLO DELLA CLINICA Il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria si augura che l’autore del gesto possa fare retromarcia e restituire il computer: «Confidiamo nel buonsenso di chi si è appropriato indebitamente di questa apparecchiatura», sottolinea Roberto Sequi. «Sarebbe una bella azione riparatoria e ci consentirebbe di superare un’emergenza che ci mette in grande difficoltà». D’altronde «non si potrebbero ricavare più di qualche centinaio di euro da questo furto. L’unico valore spendibile è quello del computer, dal momento che i meccanismi operativi dell’elettroencefalografo non possono interessare a nessuno. Hardware e software sono calibrati esclusivamente sui nostri esami clinici».
LA SCARSA VIGILANZA Stupisce che il ladro possa aver agito indisturbato, muovendosi senza alcun controllo nella clinica di via Porcell. Gli investigatori non escludono nessuna pista: l’autore del furto potrebbe aver agito a colpo sicuro, visto che il computer era chiuso nella cassettiera. Ma la direzione sanitaria sceglie un’altra strada. «Mi sembra molto probabile che sia stata l’occasione a fare l’uomo ladro», ipotizza Sequi. «Qualcuno è passato da quelle parti, ha visto la stanza con gli armadietti e ha portato via il computer. Un’azione casuale, senza alcuna premeditazione». Ma Pruna ricorda che ad aprile era già stato compiuto un altro furto: «Erano i giorni di Pasqua, qualcuno ha portato via il computer di una collega. Si trovava in biblioteca, sempre al secondo piano, a pochi metri dalla stanza del blitz dell’altro giorno». Per Sequi, però, non esiste un problema strutturale legato alla vigilanza: «La realtà è che viene difficile pensare di assistere a un’azione del genere dentro una clinica. Per questo, ribadisco, mi aspetto che chi ha compiuto il furto, possa fare un gesto di buona volontà e riportarci il computer. Ce lo auguriamo per i bambini, che non possono aspettare l’arrivo di un nuovo elettroencefalografo. Troppe volte è fondamentale per le urgenze, anche in sala operatoria».
Giulio Zasso
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Delibera della Giunta regionale
UNIVERSITÀ, SEI MILIONI PER LE SEDI DECENTRATE
«Ma ora si risparmi»
Via libera della Giunta regionale alla ripartizione dei fondi per le sedi universitarie decentrate. L’esecutivo ha confermato anche per il 2012 il finanziamento di 6 milioni di euro da ripartire per il 40% in rapporto alle spese per la didattica, il 50% in relazione alle spese di funzionamento e il restante 10% da assegnare in base al numero di immatricolati.
All’università di Sassari, per il corso universitario istituito a Olbia sono stati assegnati 550 mila euro; al consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro arriveranno 2.732.030 euro. Per il consorzio “Uno” di Oristano sono pronti 2 milioni e 167.970 mila euro mentre all’Ausi di Iglesias saranno accreditati 550 mila euro.
«Abbiamo assicurato la prosecuzione ed il completamento dei corsi già avviati - ha sottolineato l’assessore alla Pubblica istruzione Sergio Milia - compresi quelli già intrapresi nella sede suburbana di Alghero, i cui costi gravano sul fondo per l’ateneo di Sassari».
Milia sottolinea tuttavia alcune criticità, come l’elevato numero di corsi di laurea in esaurimento e l’alta percentuale di studenti fuori corso rispetto al numero complessivo di iscritti. Non solo: «Il dato sulle modalità di spesa delle risorse riferito all’annualità 2011, indica l’utilizzo delle risorse assegnate in misura consistente per le spese di funzionamento, come ad esempio per la sede di Nuoro, che destina il 58% dei fondi per le spese di funzionamento e il restante 42% per le spese didattiche». Da qui l’avvertimento: «In prospettiva, considerati gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa più volte precisati dalla Giunta regionale e la doverosa adozione e l’utilizzo di criteri di gestione improntati al risparmio, l’esecutivo regionale chiede alla sedi decentrate universitarie una nuova politica di riduzione progressiva delle spese attinenti al personale, alle spese di gestione servizi e quelle generali».
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione NU)
In arrivo più di 2 milioni
Università, la Regione stanzia i fondi

Arrivano i fondi promessi per l’università nuorese. La giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Sergio Milia, ha approvato ieri la ripartizione dei fondi per le sedi universitarie decentrate, confermando per il 2012, il finanziamento di 6 milioni di euro. Il contributo finanziario viene ripartito per il 40 per cento, in rapporto alle spese per la didattica, il 50 per in rapporto alle spese di funzionamento e il restante 10 per cento in rapporto al numero di immatricolati.
ISCRITTI IN CRESCITA Al Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro arrivano 2 milioni 732 mila euro. Al Consorzio “Uno di Oristano”, 2 milioni e 167.970 mila euro. Al Consorzio Ausi di Iglesias 550 mila euro, all’Università di Sassari per il corso istituito a Olbia 550 mila euro. «Abbiamo assicurato la prosecuzione ed il completamento dei corsi già avviati», ha sottolineato Milia. E aggiunto: «Da una analisi dei dati si registra un incremento del numero totale degli iscritti delle sedi decentrate di Nuoro e del Consorzio di Oristano. Incremento dovuto anche per l’istituzione nell’anno accademico 2011-2012 dei nuovi corsi universitari e delle scuole di specializzazione».
I TAGLI Vengono confermate alcune criticità emerse già dal 2009 - sottolinea l’assessore Milia -: l’elevato numero di corsi di laurea in esaurimento e l’alta percentuale di studenti fuori corso rispetto al numero di iscritti. Percentuale che, pur rimanendo elevata, nell’ultimo anno ha subito una diminuzione passando dal 46 al 33 per cento nel caso di Nuoro e dal 42 al 32 per cento nel caso del Consorzio Uno. Dalla sede di Olbia emerge poi una leggera flessione nel numero degli immatricolati. C’è per la giunta regionale la necessità di ridurre i costi. Da qui il sollecito alle sedi universitarie di «una nuova politica di riduzione progressiva delle spese attinenti al personale, spese di gestione servizi e quelle generali».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Ss. trinità
Urologia, premiato l’ospedale di Is Mirrionis
Prestigioso riconoscimento al Santissima Trinità. Merito delle innovative protesi made in Usa utilizzate nel reparto di Urologia e Andrologia chirurgica. «L’intervento chirurgico per eliminare il tumore alla prostata è risolutivo, ma nel 70 per cento dei casi porta all’impotenza», spiega Antonello De Lisa, direttore del reparto. L’aiuto arriva dalle protesi d’ultima generazione d’importazione americana. E la struttura di via Is Mirrionis in fatto di chirurgia protesica ricostruttiva nell’Isola non ha rivali.
I numeri del reparto: ogni anno 1.500 visite uro-andrologiche, 1.200 interventi di chirurgia urologica, circa 300 di chirurgia andrologica. E grazie a un budget messo a disposizione dalla Asl 8 vengono effettuati 15 impianti protesici idraulici, ogni 12 mesi, senza alcun costo per il paziente. In arrivo una targa prestigiosa: L’Arco di Apollo, importante riconoscimento per l’eccellenza del centro e la diffusione delle abilità chirurgiche. Sarà consegnata domani, alla presenza dei più illustri specialisti a livello nazionale e internazionale. (sa. ma.)
 
Porte aperte al San Giovanni di Dio per sensibilizzare i cittadini su questa patologia
Osteoporosi, ladra silenziosa
Sabato all’ospedale Civile specialisti a disposizione dei cittadini
Viene definita “ladra silenziosa”, perché l’osteoporosi è una malattia difficile da riconoscere. I sintomi talvolta sono assenti, altre subdoli. Ruba il calcio delle ossa, riduce la loro densità e spesso agisce indisturbata per anni. Chi ne è affetto non di rado lo scopre solo in concomitanza di una frattura. Ma nessun allarmismo, la prevenzione è possibile, e nel caso dell’osteoporosi diventa un obbligo: corretti stili di vita e la valutazione dei fattori di rischio diventano garanzia di ottimi risultati.
Gli ospedali di tutto il mondo sabato terranno le porte aperte per sensibilizzare e informare i cittadini su questa patologia che si accanisce sullo scheletro. Anche il San Giovanni di Dio scende in campo.
Nell’aula magna della Clinica Ostetrica e Ginecologica una numerosa squadra di specialisti ginecologi e radiologi sarà a disposizione dei presenti. Verranno affrontati gli aspetti diagnostici e preventivi di questa patologia a tinte rosa. Sono le donne le principali vittime, in rapporto 3 a 1, soprattutto in menopausa. Ma gli uomini non sono esenti. L’ospedale cittadino dedica un’intera giornata all’osteoporosi. Ci saranno due incontri pubblici, si parte la mattina, alle 10 e trenta. Si prosegue il pomeriggio, alle 16.
Sara Marci


5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Da sentire
Nuovo anno accademico, Architettura in concerto

Via render, plastici e progetti per una sera, spazio alla musica live in facoltà. “Architettura in concerto” è l’appuntamento culturale previsto per questa sera nel chiostro dell’ex facoltà di Architettura in via Santa Croce: l’obiettivo primario dell’iniziativa è quello di inaugurare il nuovo anno accademico, quello secondario di finanziare le attività future dell’associazione organizzatrice dell’evento, CultArch, e l’acquisto di libri per la biblioteca.
Ce n’è anche un terzo, non dichiarato: proporre la buona musica di giovani gruppi emergenti del panorama cagliaritano. La serata comincerà alle 20 (ingresso gratuito con possibilità di consumare snack e bevande) e vedrà sul palco gli Skilled workers (operai qualificati), band quartese under 22 nata appena un anno fa, gli Ex dirigenti, quintetto di musicisti ska, e i My big fat friend, commistione fra rocknroll, indie e rockabilly. Terminata la musica live, inizia quella del dj set fino a tarda sera. Non troppo, però: domani mattina le lezioni riprendono poco dopo l’alba.
Michela Seu
 
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Sardegna
Università, fondi per le sedi decentrate 
Stanziati dalla giunta sei milioni di euro per i corsi che si tengono a Olbia, Nuoro, Iglesias e Oristano 
CAGLIARI Dalla Regione arriveranno sei milioni di euro per le sedi decentrate delle Università. Ne beneficeranno Olbia, Nuoro, Oristano e Iglesias. Il contributo finanziario viene ripartito per il 40% in rapporto alle spese per la didattica, il 50% in base alle spese per il funzionamento ed il restante 10% in rapporto al numero di immatricolati. Lo ha deciso la giunta su proposta dell’assessore della pubblica istruzione, Sergio Milia. All’Università di Sassari per il corso universitario istituito nella sede di Olbia sono stati assegnati 550 mila euro. Al Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro 2.732.030. Al Consorzio «Uno di Oristano» due milioni e 167.970 mila euro. Al Consorzio Ausi di Iglesias 550 mila euro. «Abbiamo assicurato la prosecuzione ed il completamento dei corsi già avviati - ha sottolineato l’assessore Sergio Milia - compresi quelli già intrapresi nella sede suburbana di Alghero, i cui costi gravano sul fondo per l’ateneo di Sassari. Da un’analisi dei dati si registra un incremento del numero degli iscritti delle sedi decentrate di Nuoro e del Consorzio di Oristano. Incremento dovuto anche per l’istituzione nell’anno accademico 2011-2012 dei nuovi corsi universitari e delle scuole di specializzazione. Vengono confermate alcune criticità emerse e sottolineate già dal 2009. L’elevato numero di corsi di laurea in esaurimento e l’alta percentuale di studenti fuori corso rispetto al numero complessivo di iscritti». Percentuale che nell’ultimo anno ha subito una diminuzione passando dal 46% al 33% nel caso del consorzio di Nuoro e dal 42% al 32 % per il consorzio Uno. Il Fondo per le sedi decentrate è stato istituito nel 2005 per scoraggiare lo spopolamento delle zone interne, diminuire la dispersione universitaria, accrescere la percentuale degli immatricolati e il numero dei laureati e, principalmente, per diffondere l’offerta didattica.
Attualmente, sono destinatari delle risors il consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro, il consorzio Uno di Oristano, l’Ausi con sede a Iglesias e il corso di economia e imprese del turismo di Olbia, attraverso il trasferimento diretto delle risorse all’Università di Sassari.

Loi: «Università, beffa sui fondi»
di Marco Sedda
NUORO La giunta regionale stanzia i soldi per le sedi universitarie decentrate ma a Nuoro è subito polemica: «Non accettiamo l’elemosina, gli accordi non erano questi», tuona Caterina Loi, commissario straordinario del Consorzio, che preannuncia un ricorso contro la delibera e un’iniziativa pubblica di protesta. Ma andiamo per ordine: ieri mattina la giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Sergio Milia, ha approvato la ripartizione dei fondi, confermando per l’esercizio finanziario 2012 il finanziamento di 6 milioni, stessa somma stanziata nel 2011. Un contributo che viene ripartito per il 40 per cento in rapporto alle spese per la didattica, il 50 per cento in rapporto alle spese di funzionamento e il restante 10 in rapporto al numero di immatricolati. In questo modo a Olbia e a Iglesias arrivano 550mila euro, a Oristano 2 milioni e 168mila euro e a Nuoro 2 milioni, 732 mila e 30 euro. «Abbiamo assicurato la prosecuzione ed il completamento dei corsi già avviati – ha dichiarato l’assessore Milia –. Da una analisi dei dati si registra un incremento del numero degli iscritti a Nuoro e Oristano, dovuto anche all’istituzione dei nuovi corsi universitari e delle scuole di specializzazione. Vengono purtroppo confermate alcune criticità emerse e sottolineate già dal 2009: l’elevato numero di corsi di laurea in esaurimento e l’alta percentuale di studenti fuori corso rispetto al numero complessivo di iscritti. Percentuale che, pur rimanendo elevata, nell’ultimo anno ha subito una diminuzione, passando dal 46 al 33 per cento a Nuoro e dal 42 al 32 per cento a Oristano». «Quando mi è stata comunicata la notizia – dice Caterina Loi – ho sperato in un errore. È la stessa somma stanziata l’anno scorso ma quest’anno avremmo dovuto avere molto di più perché contiamo quasi 200 iscritti in più. E invece abbiamo addirittura qualche centinaio di euro in meno rispetto al 2011. Iglesias invece, che non ha nessun corso di laurea e non ha quindi studenti, al contrario ha avuto più soldi. Per questo chiediamo alla Regione di dirci cosa dobbiamo fare: chiudere o mandare a casa i ragazzi. E ci opporremo, perché Nuoro non rinuncia alla sua università. Faremo ricorso contro la delibera – continua Loi – sperando che il mese prossimo, con l’assestamento di bilancio, l’università nuorese possa avere un finanziamento ad hoc, solido e pluriennale. Perché la Regione ha il preciso obbligo di farsi carico delle spese di funzionamento dei corsi. E presto organizzeremo un’iniziativa pubblica per protestare». Il fondo per le sedi universitarie decentrate è stato istituito nel 2005. Delle risorse assegnate dalla Regione nel 2011 per il funzionamento della sede nuorese, il 58 per cento va in spese di funzionamento e il resto nella didattica. In prospettiva, considerati gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa, e la doverosa adozione e l’utilizzo di criteri di gestione improntati al risparmio, sottolinea minacciosa la giunta regionale, l’esecutivo chiede alla sedi decentrate universitarie una nuova politica di riduzione progressiva delle spese attinenti al personale, spese di gestione servizi e quelle generali. 
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
UNIVERSITA’ 
La giornata dell’acqua 
SASSARI Anche l’Università di Sassari celebra la settimana nazionale del pianeta Terra. Il Centro Nrd- Nucleo ricerca sulla desertificazione organizza per domani un "geoevento" intitolato "Giornata dell’acqua: un percorso ambientale dalla Tanzania alla Sardegna". L’incontro si terrà alle 16.30 nell’aula Spagna del Dipartimento di Giurisprudenza in viale Mancini 5. Durante l’incontro saranno presentate le iniziative dell’amministrazione Comunale di Sassari per promuovere un uso più responsabile dell’acqua di rete. Per ulteriori informazioni: www.uniss.it/nrd e www.settimanaterra.org
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 29 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Architettura, la giunta alla ricerca di spazi idonei 
ALGHERO Il caso del Dipartimento di Architettura - che, stando al gridodi dolore lanciato ieri dal suo direttore Arnaldo Cecchini, rischia il trasferimento a Sassari per mancanza di spazi idonei all’attività didattica - sarà presto preso in esame dalla giunta comunale. Nel pomeriggio di martedì prossimo, infatti, il sindaco Stefano Lubrano, insieme con gli assessori Alma Cardi (Programmazione e Polo universitario) e Massimo Canu (Lavori pubblici) incontreranno a Sant’Anna una delegazione della facoltà, che pur essendo considerata dal Censis la seconda migliore in Italia, soffre di gravi problemi di tipo logistico e finanziario. Altro appuntamento già fissato è quello di lunedì prossimo alle 10 con il presidente della commissione consiliare competente per l’Università, Natacha Lampis. In entrambi i tavoli si parlerà delle possibili soluzioni da adottare in tempi strettissimi per scongiurare l’addio del prestigioso Dipartimento da Alghero, dove dieci anni fa fu fondato da Vanni Maciocco, riuscendo in poco tempo a diventare una delle eccellenze nazionali. Nel frattempo Cecchini, proprio come aveva fatto nei giorni scorsi, pubblica appelli e commenti sul suo blog. «Ad Alghero - scrive - servono spazi importanti per attività culturali ed eventi nelle aree centrali: un’aula magna al Santa Chiara, una sala proiezioni e delle aule per incontri sarebbero strategici, perché potrebbero dare all’Università, al Comune, alle associazioni culturali luoghi gratuiti che migliorino, e di molto, l’offerta culturale». Ma l’assessore Canu precisa. «Lo spazio che si vorrebbe dedicare all’aula magna è per ora destinato all’archivio storico». Mentre per inaugurare le sei aule dell’ex ospedale di Santa Chiara bisognerà attendere almeno sino a primavera. (andr.mass.)
  
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie