UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 28 settembre 2012

Venerdì 28 settembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 settembre 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione OL)
SASSARI. Sette interventi potenzieranno diverse strutture
Ecco i milioni per l’Ateneo
Pioggia di milioni sull’Università per sette interventi con i quali si ripristineranno e potenzieranno diverse strutture. Il consiglio di amministrazione ha dato il via libera alle schede di cantierabilità per gli interventi che saranno finanziati con i fondi Fas per le aree sottoutilizzate. In tutto, 79 milioni di euro, con 63 milioni ottenuti dall’università nei mesi scorsi. Lo ha reso noto il rettore Attilio Mastino, dopo la seduta del consiglio.
Le opere riguarderanno soprattutto il potenziamento del dipartimento di agraria e di scienze della natura e del territorio per circa 4 milioni di euro. La stessa cifra sarà disponibile per medicina veterinaria, con la ristrutturazione dell’edificio di Monserrato e la sistemazione dell’azienda zootecnica di La Crucca.
Poi 18 milioni di euro per il secondo e terzo lotto del complesso bionaturalistico e dell’orto botanico di Piandanna. Per la nuova sede del dipartimento chimico - farmaceutico in Via Vienna saranno disponibili 7 milioni. La ristrutturazione del polo umanistico di via Roma sarà possibile con 9 milioni da spartire tra l’ex Istituto dei ciechi, l’ex facoltà di Lingue e la caserma Ciancilla. Infine per il palazzo centrale dell’Università saranno disponibili 18 milioni di euro. Altri quattro andranno invece per diverse sedi e dipartimenti del quadrilatero in viale Mancini. Per tutte le opere la progettazione sarà completata tra febbraio e settembre del prossimo anno.
«Con la pianificazione degli interventi - ha spiegato il rettore - liberiamo risorse per l’avanzo di amministrazione per 5 milioni di euro. Inoltre, per rendere possibile l’avvio delle procedure di gare, con la concessione di un anticipo dell’otto per cento, potremo assegnare gli incarichi per interventi inferiori a un milione di euro». A sostegno dell’edilizia, per la realizzazione del nuovo ospedale, l’Aou ha ottenuto 95 milioni e l’Ersu 20 milioni per il campus universitario.( a. br. )
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 21 - Edizione NU)
DESULO. Studio finanziato dal Miur
Ricercatrice studia i cromosomi del popolo desulese
Una ricercatrice cagliaritana studierà il dna dei desulesi. La scelta è caduta sul comune barbaricino che riveste particolare importanza, dal punto di vista storico e antropologico esi è rivelato il candidato ideale per un approfondimento della ricerca genetica. La referente principale del progetto è la docente universitaria Carla Maria Calò, 43 anni, autrice di 93 pubblicazioni edite su riviste specializzate internazionali. La docente, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in scienze antropologiche, dal 2002 è ricercatrice presso l’università di Cagliari. È coadiuvata da altre due collaboratrici e lavora sul campo, effettuando prelievi di saliva dagli abitanti locali per poi studiare la genetica in laboratorio. I campioni, successivamente, verranno sottoposti a rigorose analisi scientifiche e studiati attentamente.
LE FINALITÀ «Sono molto felice - dice la ricercatrice - perché il progetto è già instradato e va verso la giusta direzione. Mi ha stupito l’ospitalità della gente e il modo in cui siamo stati accolti. La Sardegna è una terra fertilissima per la ricerca scientifica, molto diversa dal resto d’Italia. Sono sicura che, da questa ricerca avremmo piacevoli sorprese. Speriamo tanto di coinvolgere la popolazione».
STUDIO NAZIONALE Complessivamente l’equipe di studiosi è formata dal biodemografo Emanuele Sanna, dal genetista Renato Robledo e infine dalle antropologhe Laura Corrias e Valeria Bachis. Il nome del progetto è accattivante “La biodiversità umana in Sardegna, analisi di popolazioni isolate” e fa parte di un più ampio progetto nazionale sullo studio delle popolazioni isolate che coinvolge oltre l’Università di Cagliari, anche l’Università di Bologna, Pisa e Roma. I finanziamenti sono stati stanziati direttamente dal Miur per un totale di 51.480 euro. Lo studio intende portare nuovi contributi per completare il quadro emerso dalle precedenti ricerche sul cromosoma Y e sul Dna mitocondriale.
PARLA IL SINDACO «Mi lusinga che il paese sia oggetto di questo importante studio - dice il sindaco Gigi Littarru - e sono disposto a dare un contributo per la pubblicazione del lavoro. Ben vengano studi fatti con un certo rigore scientifico». I risultati di ricerca conseguiti a Desulo saranno divulgati mediante pubblicazioni scientifiche e in una conferenza che si terrà in paese.
Massimo Melis
 
 
3 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Entro il 31 dicembre si dovrà scegliere a quale società far gestire il fondo
Housing sociale, Sgr in pole

La Regione prosegue il percorso di capofila nel progetto sull’housing sociale. Una nuova frontiera abitativa della quale si è discusso, ieri mattina, nella facoltà di Architettura di Cagliari, durante un workshop organizzato dalla Regione e dall’Università. Il bando, pubblicato dall’assessorato dei Lavori pubblici, dovrà stabilire, entro il 31 dicembre, quale società costituirà e gestirà il fondo, che avrà una durata di 25 anni e un valore minimo di 30 milioni di euro. Per questo motivo, hanno partecipato all’incontro diversi rappresentanti di società Sgr (Società di gestione del risparmio) di tutta Italia.
«Vogliamo pubblicizzare un bando fortemente innovativo», ha detto Angela Nonnis, assessore regionale dei Lavori pubblici, «la Regione ha messo nel fondo 12 milioni di euro perché crediamo in questo progetto». La società di gestione dovrà interagire con altri investitori che hanno manifestato interesse, come ad esempio, la fondazione Banco di Sardegna.
IL FONDO Le tappe da percorrere per l’istituzione del fondo riguardano, dunque, la selezione, attraverso il bando pubblico, della società che lo gestirà. Quest’ultima si occuperà della selezione e realizzazione degli interventi, oltre a provvedere alla vendita e alla locazione degli alloggi (costruiti o recuperati) e alla distribuzione dei proventi. Finora, l’unica certezza è rappresentata da diversi progetti pilota arrivati in Regione. «In un primo bando di manifestazione di interesse abbiamo esaminato 27 progetti presentati dai comuni definendo una graduatoria», ha detto Angela Nonnis. Sino a oggi, le proposte ammissibili sono 20, per un importo complessivo di quasi 292 milioni di euro per realizzare 1.820 alloggi.
INNOVAZIONE L’argomento sul quale si fonda il giudizio di “nuova frontiera abitativa” riguarda soprattutto la concezione di tipologia edilizia e i suoi destinatari. «La casa viene concepita come benessere sociale dell’individuo e della comunità», ha spiegato l’assessore, «i destinatari del progetto sono le persone che appartengono alla “fascia grigia”: non hanno diritto a edilizia agevolata e non possono acquistare una casa a prezzo di mercato». Il direttore generale dell’assessorato dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, durante l’illustrazione del progetto, ha ribadito «la novità soprattutto per quanto riguarda gli strumenti finanziari e la tipologia edilizia». Poi, si è soffermato sulla collaborazione con il mondo accademico: «È una scommessa per chi si occupa di studiare le costruzioni e le varie tecnologie abitative anche dal punto di vista sociale».
Matteo Sau
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
I laureati sono solo il 19% della popolazione, 1.474 gli analfabeti
I diplomati sono in maggioranza

La maggioranza dei cagliaritani ha un diploma di scuola superiore, poi ci sono coloro che hanno la licenza media e solo dopo si posizionano i laureati. Sono questi i risultati del Censimento 2011, che mostra alcuni numeri incontrovertibili: mentre quelli in possesso della laurea magistrale o del vecchio ordinamento solo il 19,11% (appena l’1,74 ne possiede invece una triennale), coloro che hanno un riconoscimento nella scuola secondaria sono il 27,98 per cento. E chi invece ha concluso il suo ciclo di studi alle medie, rappresenta il 26,12% della popolazione.
C’è anche un 14% circa di cittadini che hanno solo la licenza elementare, ma desta impressione il fatto che ben il 5,24 per cento non ha nessun titolo di studio, e l’1,02% dichiara di non saper leggero o scrivere (1.474 persone per l’esattezza). Per il resto numeri esigui: quasi il 3 per cento ha un diploma conquistato con un percorso scolastico di 2-3 anni, lo 0,29% ha preso una specializzazione dell’Accademia delle belle arti, danza, arte drammatica o Conservatorio, mentre in appena 90 hanno un diploma accademico di alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello.
Il quartiere con più laureati è Sant’Alenixedda (2.912), a seguire Bonaria con 2.254 e San Benedetto con 2.236. Il rione dove ci sono più analfabeti è Is Mirrionis (204), mentre il record di diplomati alle superiori appartiene a Sant’Alenixedda, con 3.223 persone. Rispetto al 2001 la percentuale di laureati è aumentata in tutta la città, con l’unica eccezione del Borgo Sant’Elia, dove c’è stata una flessione dell’11%. È evidente che è in netto calo il numero di persone senza titolo di studio (- 25,93%) ma anche coloro in possesso della sola licenza elementare (- 24,46%), mentre risultano in crescita solo i laureati (+ 29,77%).
Interessante anche i dati riguardanti la durata del percorso scolastico dei cagliaritani, per il quale sono stati presi i valori di 18 anni per laurea, 13 per il diploma, 8 per la licenza media e 5 per quella elementare: mentre nel 2001 è stata calcolata una durata di 10 anni in media, nell’ultimo censimento gli anni di studio sono passati a 10,8. (p.c.c.)
 
 
5 - L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia (Pagina 17 - Edizione NU)
Torna oggi “La Notte dei ricercatori” in contemporanea con altre trecento località del mondo
La città incontra la scienza
Nei musei e per le strade alla scoperta dei tesori di terra, cielo e uomini
Giuristi, ingegneri, architetti, sociologi, antropologi, fisici. Torna a Nuoro l’esercito dei ricercatori, nella “Notte” in loro onore che si svolge in contemporanea in altre 300 realtà nel mondo. Tutti insieme risolleveranno idealmente le saracinesche del ex mercato civico, chiuso da 10 anni per ristrutturazione. Sarà infatti proprio la struttura di piazza Mameli a ospitare alcune delle performance più significative. Appuntamento oggi per tutta la giornata con il grande dispiegamento di neuroni, filosofia, scienze applicate. Singolari connubi di arte e saperi tecnici monopolizzeranno la città: il clou nel pomeriggio.
TOUR DE FORCE La “Notte dei ricercatori”, in realtà tour de force che inizia alle 10, vede impegnati gli assessorati comunali di Politiche europee (Salvatore Sulas), Cultura (Leonardo Moro), Università (Paola Demuro), i consorzi per la pubblica lettura, e per gli studi universitari, rappresentati dai commissari Vannina Mulas e Caterina Loi e la delegata per la Provincia Franca Carroni, e i due atenei di Cagliari e Sassari. L’evento è stato presentato ieri dalla squadra e dal sindaco Alessandro Bianchi, che ha sottolineato come sia un’occasione di incontro tra giovani e comunità in generale con il mondo accademico in tutte le sue sfaccettature, impulsi, proposte e stimoli, e anche per valorizzare e rendere familiari i luoghi della città.
I LUOGHI Alla scoperta della scienza, Caffè della ricerca, Back to Man, angoli informativi, Diario di un ricercatore, bagaglio e sfumature esistenziali che connotano la sua quotidianità. Decine i palcoscenici su cui si esibisce la sapienza: l’ex mercato, piazza Asproni, la sezione sarda della biblioteca, Piazza Satta, librerie Miele Amaro, Corso Garibaldi, Mondadori, via Tola e Novecento in via Manzoni. E poi ancora i musei Man e Tribu e il Centro Servizi Europa.
CONFRONTI Riflettori accesi sul confronto tra studenti e ricercatori, questi ultimi si recheranno anche nelle scuole, le nuove frontiere della medicina, visualizzazioni tridimensionali, osservazioni ravvicinate al microscopio, laboratori di educazione ambientale, progettazione architettonica, video, disegno. E poi le conversazioni scientifiche: testimonianze, curiosità, esperienze.
Francesca Gungui
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Villasor
Convegno sul restauro del castello Siviller

Dai rilievi alla proposta progettuale fino agli aspetti storici legati alla trecentenaria dimora dei nobili Siviller. Tutto questo sarà al centro di un convegno, previsto per domani a Villasor, che metterà a fuoco il progetto di restauro e consolidamento della struttura simbolo della cittadina.
L’iniziativa, che si svolgerà alle 17,30 nelle sale della stesso castello, porta la firma della Sovrintendenza per i beni architettonici di Cagliari e Oristano affiancata dal Comune di Villasor e dalla facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari.
La manifestazione si inserisce all’interno delle Giornate europee del patrimonio 2012.
Al simposio interverranno il sindaco di Villasor Walter Marongiu, l’assessore Concetta Sangermano, Antonello Sanna (dipartimento Ingegneria), Caterina Giannatasio (facoltà di Architettura), Giuseppina Vacca e Luigi Fenu (entrambi della facoltà di Ingegneria) e Antonella Sanna, responsabile del Paesaggio e beni architettonici della Sovrintendenza.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 18 - Edizione OL)
GRAMSCI. Progetto Compass
Studenti sotto esame: un test per trovare la Facoltà giusta
Le scuole di Olbia lavorano per il futuro dei loro studenti. Il liceo Gramsci ha elaborato un progetto intitolato Compass, a cui hanno aderito anche il Mossa, il Panedda e il Deffenu. L’obiettivo: collaudare i ragazzi dell’ultimo anno che intendono affrontare e iscriversi all’università, per capire se sono pronti e sufficientemente preparati all’ingresso nelle varie facoltà . La dirigente del Gramsci, Elisa Mantovani, spiega: «La Regione ha investito notevoli risorse per un bando destinato alle scuole superiori, affinché sperimentassero nuove iniziative dedicate all’orientamento universitario. Noi abbiamo partecipato, come scuola capofila, insieme ad altri tre istituti olbiesi, presentando il progetto Compass, che prevede il coinvolgimento dei ragazzi dell’ultimo anno, ed è articolato in tre linee di azione. Il primo passo prevede la creazione dei test similari a quelli che vengono fatti nelle università. I test sono suddivisi in quattro ambiti e all’interno si trovano le varie discipline che vengono insegnate nelle scuole superiori. I ragazzi vengono quindi sottoposti ai test, preparati dalle università di Cagliari e Sassari». I risultati degli esami saranno comunicati dai due atenei sardi e dovrebbero mettere in luce eventuali carenze preparatorie in vista degli esami di accesso alle facoltà, le quali prevedono spesso dei test attitudinali vincolanti. «Le scuole potranno agire per cercare di colmare i vuoti dei propri piani di studio, attraverso un congruo numero di ore aggiuntive. Faremo lezioni mirate per permettere ai ragazzi di arrivare preparati ai test di accesso» racconta la Mantovani. Il secondo passo, invece, prevede i colloqui con i docenti delle università, in cui i ragazzi capiranno se le facoltà scelte sono effettivamente congeniali alle loro attitudini, e stabiliranno se possiedono le basi per poter affrontare il percorso di laurea oppure no. Terzo e ultimo passo: incontro con delle figure professionali lavorative locali. Una attività fondamentale, perché una volta ottenuta la laurea, inizierà l’inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto Compass consentirà quindi un primo assaggio del mondo universitario, ma anche di quello lavorativo: i ragazzi, in sostanza, potranno dare una sbirciatina su quel che li attende per i dieci anni successivi.
( c. c. )
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
Edilizia universitaria, via libera del Cda 
Entro settembre del 2013 sarà completata la progettazione delle opere: 79 milioni di euro per sette macrointerventi 
SASSARI Il consiglio di amministrazione dell’Università di Sassari ha dato il via libera alle schede di cantierabilità dei sette macro interventi, che saranno finanziati con i Fondi per le Aree Sottoutilizzate (FAS) per complessivi 79 milioni di euro. Ben 63 milioni sono stati ottenuti dall’Ateneo nei mesi scorsi, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’elenco di tutti gli interventi. Lo ha reso noto il rettore Attilio Mastino dopo la seduta del consiglio di amministrazione di ieri. Le opere in questione riguardano, in particolare, il potenziamento del dipartimento di Agraria e di quello di Scienze della natura e del territorio per complessivi 3,7 milioni di euro con interventi di adeguamento strutturale e impiantistico della sede di viale Italia, la realizzazione e adeguamento degli edifici dell’azienda agraria di Fenosu e la costruzione del capannone del’azienda agraria di Zeddiani, nell’Oristanese, l’adeguamento degli edifici dell’azienda agraria Surigheddu. Cifra analoga sarà disponibile per il dipartimento di Medicina Veterinaria, con la ristrutturazione dell’edificio di Monserrato e la sistemazione dell’Azienda zootecnica di La Crucca dove ci saranno nuove stalle didattiche per bovini, suini ai fini della riproduzione e dell’ingrasso, ovini, caprini, cavalli, silos e fienile, e impianti di smaltimento reflui). Interventi per la viabilità interna, i parcheggi, le recinzioni e gli impianti di irrigazione; altre azioni avranno per oggetto la ristrutturazione della foresteria, il punto di ristoro, le aule didattiche, gli spazi di studio e di lettura. Il secondo e il terzo lotto del complesso bionaturalistico e dell’orto botanico di Piandanna costeranno 18 milioni di euro. La nuova sede del dipartimento Chimico-Farmaceutico di via Vienna avrà una disponibilità di 7 milioni: si prevede la realizzazione di un nuovo edificio di circa 4mila metri quadrati che sia in grado di coprire le attuali esigenze del Dipartimento e che includa pertanto uffici delle strutture di coordinamento, aule magna e didattiche, i laboratori di ricerca, i laboratori strumenti di ricerca, gli studi dei docenti, la biblioteca, l’aula studio per gli studenti, servizi ricreativi. Per la ristrutturazione del Polo Umanistico di via Roma sono disponibili 9 milioni per l’ex Istituto dei ciechi, l’ex facoltà di Lingue e per Caserma Ciancilla. Infine per il palazzo centrale dell’Università e dei suoi annessi saranno disponibili 18 milioni di euro: l’obiettivo è il riutilizzo completo dei locali da destinare agli uffici dell’edificio storico di Largo Porta Nuova con la previsione di un collegamento con il vicino palazzo storico dell’Ateneo; risanamento e ristrutturazione edilizia di un fabbricato in via del Fiore Bianco, costituito da una serie di corpi edilizi, che potrà essere riqualificato per accogliere degli uffici in collegamento con l’adiacente palazzo Zirulia. La nuova sede del dipartimento di Scienze economiche e aziendali e dei contigui dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Politiche, comunicazione, ingegneria dell’informazione all’interno del quadrilatero hanno a disposizione ulteriori 4 milioni di euro. Per tutte le opere in programma la progettazione sarà completata tra febbraio 2013 e settembre 2013. «Con la pianificazione degli interventi – ha spiegato il rettore – liberiamo risorse per l’avanzo di amministrazione per 5 milioni di euro. Inoltre, per rendere possibile l’avvio delle procedure di gare, con la concessione di un anticipo dell’otto per cento, potremo assegnare gli incarichi per interventi inferiori a un milione di euro». A sostegno dell’edilizia, per la realizzazione del nuovo ospedale, l’Azienda Ospedaliera Universitaria ha ottenuto altri 95 milioni e l’Ersu 20 milioni per il campus universitario. Nel complesso sono a disposizione oltre 190 milioni per l’edilizia universitaria nei prossimi anni.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 48 - Cultura-Spettacoli
PIAZZA UNIVERSITA’ Thar 450, omaggio sonoro a Sassari 
Oggi l’installazione d’arte in occasione della fondazione dell’Ateneo 
SASSARI “Thar-450. Paesaggio sonoro di Sassari”: questo il titolo dell’installazione d’arte che la Scuola di Musica elettronica del Conservatorio Canepa, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università, propone questa sera in occasione del 450° anniversario dalla fondazione dell’Ateneo sassarese, quale omaggio alla città e alla sua Università in questa importante ricorrenza. L’installazione, collocata all’interno del chiostro della sede centrale di Piazza Università, integra elementi acustici ed elementi visuali: si tratta inoltre di un’opera che può essere condizionata dall’azione del pubblico, grazie a quattro interfacce virtuali poste in punti strategici dello spazio acustico.Thar-, radice originaria del toponimo Sassari e dei toponimi di altre località vicine, sul piano musicale si basa su 450 suoni sinusoidali che costituiscono un continuum con il quale registrazioni ed elaborazioni di suoni tipici della città e del circondario vengono “esplorati” dagli ascoltatori. Una sorta di mappa sonora che ha il duplice scopo di sensibilizzare il pubblico ad una percezione cosciente delle tipicità acustiche e di costituire una memoria dello stato attuale di conservazione del paesaggio sonoro sassarese. Il progetto, ideato da Walter Cianciusi, docente di Composizione musicale elettroacustica presso il Conservatorio, con il coordinamento artistico di Riccardo Sarti e Luca Spanu e la collaborazione della Facoltà di Architettura per il disegno luci, rappresenta la prima esperienza sarda di “soundscape composition”, una modalità compositiva che ha avuto origine nell’Università Simon Fraser di Vancouver (Canada) alla fine dei Sessanta. Si tratta in altre parole di una musica elettroacustica caratterizzata dalla presenza riconoscibile di suoni di un preciso contesto geografico, suoni che inducono nell’ascoltatore associazioni e memorie correlate al paesaggio. L’installazione, che sarà esplorabile a partire dalle ore 21, ha come obiettivi da una parte il far vivere al pubblico un’esperienza d’arte avanzata, che impegna le diverse capacità sensoriali, e dall’altra rendere accessibile e fruibile sia la bellezza del chiostro dell’Università sia i linguaggi della musica e dell’arte contemporanea che si avvalgono delle ricerche scientifiche sulla percezione e delle più avanzate tecnologie audio-visive.

 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Sardegna
CAGLIARI, CONTINUA LA PROTESTA IN VIA OSLAVIA 
Incatenati per salvare il parco geominerario 
di Stefano Ambu
CAGLIARI Incatenati ai cancelli di Villa Devoto per lanciare l’ennesimo messaggio-appello alla Regione: il parco geominerario è fermo al palo. E da lì non si muove: niente riforma, niente rilancio, niente posti di lavoro. A dare sostegno alla Consulta delle associazioni che da quasi un anno, Natale e Pasqua compresi, si è sistemata con un gazebo in via Oslavia, c’erano ieri mattina sindacati, movimenti e associazioni. Dagli ambientalisti agli anti Equitalia, tutti uniti. E a turno si sono legati all’ingresso della sede della presidenza della giunta. «A luglio – spiega Giampiero Pinna, uno degli incatenati, presidente della Consulta delle associazioni per il parco – ci eravamo illusi: ci avevano detto che il parco sarebbe diventato un centro di eccellenza. Ma che sarebbe stato necessario il coinvolgimento di diversi ministeri. Da allora non abbiamo avuto nessun segnale». Né da Cagliari, né da Roma. Ieri, però, è arrivato un messaggio dal governatore Ugo Cappellacci: «Un sms – ha detto Pinna – al mio cellulare: il presidente della Regione ci ha garantito che da parte sua sta sempre sollecitando il ministero. Ma che il futuro del parco, a questo punto, non dipende più dalla Regione, ma dal ministero». Un segnale che potrebbe far cambiare le strategie di lotta della Consulta. Un po’ come l’Alcoa, la protesta potrebbe trasferirsi oltre Tirreno. Valutazioni che verranno fatte nelle prossime assemblee. Per il momento rimane l’angoscia per una situazione che non si sblocca: «I soldi non sono un problema – continua Pinna – quelli sono giá pronti. Manca il protocollo d’intesa. Manca lo strumento per poter utilizzare i finanziamenti e finalmente dare gambe al parco». La Consulta, a farsi sentire, ci ha provato in tutti i modi. Con il presidio in via Oslavia. Ma anche con sit in davanti alla prefettura. E persino con delle visite guidate all’Orto Botanico che avevano richiamato in viale Fra’ Ignazio centinaia di persone. Ora c’è anche l’appello a Cappellacci del presidente della Comunità del parco Luigi Perseu. Un invito a intervenire presso il ministero dell’ambiente perché si porti a termine la riforma del parco geominerario. Per il bene di tutto il territorio e per avere sempre l’Unesco al proprio fianco.
  
      

QUOTIDIANI NAZIONALI
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Questionario e social

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