UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 18 settembre 2012

Martedì 18 settembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 settembre 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’Unione Sarda / Spettacoli e Società (Pagina 45 - Edizione CA)
Via al Festival Amici della Musica
Parte oggi, nell’aula magna della facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Cagliari, il Festival di musica contemporanea a cura degli Amici della Musica. La seconda edizione della kermesse è dedicata alla figura e all’opera di François Bayle e, in occasione del centenario della nascita, Conlon Nancarrow : due compositori che hanno influenzato fortemente l’arte acusmatica (Bayle, formatosi nel GRM francese, è pure l’ideatore dell’Acousmonium e Nancarrow è stato un pioniere nella ricerca e perfezionamento di strumenti “meccanici” per superare i limiti umani, come la celebre pianola).
Nel cartellone - che sarà inaugurato alle 19 dalla conferenza-concerto di Antonio Trudu, Bernard Fort e Lucio Garau con ascolti mirati da opere di Bayle e Nancarrow - tre giornate di doppi concerti, in acustico con live electronics e acusmatici (quindi legati a un’idea di spazializzazione e rielaborazione dei suoni), da domani a venerdì prime esecuzioni assolute di pezzi composti ad hoc e prime italiane, accanto a pagine di Bayle e Nancarrow, Berio e Stockhausen.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
SASSARI Quattro giorni fra scrittura e teatro
Quattro giorni di studio e confronto per analizzare il rapporto tra scrittura letteraria e la scena teatrale. Sarà l’Università di Sassari ad ospitare, da domani a sabato, gli stati generali dell’italianistica per la XVI edizione del congresso Adi (Associazione degli italianisti). Per la prima volta nell’isola, tra Sassari e Alghero, oltre 200 docenti, ricercatori e studiosi daranno vita a un dibattito scientifico sulla letteratura italiana. Nel rapporto tra scrittura e teatro in un esteso periodo di tempo che va dalle origini e fino alle metamorfosi e innovazioni novecentesche e contemporanee, passando per i secoli del rinascimento. Al congresso parteciperanno 120 giovani studiosi, provenienti da tutta Italia, che avranno la possibilità di comunicare l’esito dei propri studi e ricerche. L’iniziativa è promossa da Aldo Maria Morace, docente di Letteratura italiana e preside della facoltà sassarese di Lettere e filosofia, col dipartimento di scienze umanistiche e sociali e in collaborazione con il direttivo Adi e il presidente Guido Baldassarri dell’Università di Padova. (a. br.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Oristano (Pagina 21 - Edizione OR)
SANTU LUSSURGIU. L’iniziativa dell’associazione culturale Elighes Uttiosos
Corona, aeropoeta sardo
Tre borse di studio per le tesi sullo scrittore futurista
Vedi la foto Un omaggio a Giovanni Corona, il poeta lussurgese che conobbe Marinetti e abbracciò il movimento futurista a Cagliari: non sarà dimenticato, il suo nome sarà ricordato ancora da appassionati, estimatori e critici. A Corona, scomparso nel 1987 e riconosciuto come uno dei quattro “aeropoeti” della Sardegna dall’animatore sardo del futurismo Patarozzi, saranno intitolate tre borse di studio. A istituirle ancora una volta la sua attiva e postuma mecenate Francesca Manca e l’associazione culturale di Santu Lussurgiu “Elighes Uttiosos” che presiede. Riguardano laureandi e ricercatori che prepareranno tesi dedicate allo studio della figura e della produzione letteraria dell’autore lussurgese.
Il miglior lavoro su Corona sarà premiato con mille euro più soggiorno per una settimana nel B&B La Casa del Poeta, l’antica casa di residenza del poeta a Santu Lussurgiu. Al secondo classificato una borsa di settecentocinquanta euro più soggiorno per un week-end nel B&B La Casa del Poeta. Il terzo tesista riceverà una borsa di cinquecento euro. La domanda di partecipazione al concorso è fissata al 30 novembre, con termine ultimo di consegna delle tesi entro il 14 gennaio 2014. Per ulteriori informazioni: Francesca Manca 0783.550908 franzisca.m@tiscali.it, oppure anche Bachis Serra 0783.550387 giambachisio_serra@alice.it. ( j. p. )
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 30 - Edizione CA)
PULA. Ai raggi x la roccia e le scogliere lungo il perimetro costiero del sito punico-romano
Nora, iniziata la cura antierosione
Primi interventi per salvare il Coltellazzo e l’area archeologica     
Il campanello d’allarme aveva squillato forte quella notte d’aprile di due anni fa. Due enormi massi si erano staccati dalla scogliera, poco sotto il tempio romano di Esculapio, precipitando sull’acqua, nelle immediate vicinanze della piattaforma di roccia dove spesso si sistemavano i pescatori sportivi per lanciare le lenze. La tragedia non accadde per puro caso e solo perché il crollo avvenne a notte fonda.
I RISCHI Nora, lo si sapeva da tempo, stava rischiando di ferirsi a morte per colpa di un processo erosivo lento e inesorabile. Lo si diceva e lo denunciava in tutte le sedi, ma le cure tardavano ad arrivare. Fu proprio quella frana a far scattare l’allarme. A spingere il sindaco e l’amministrazione comunale di Pula e chiedere interventi decisi per bloccare l’erosione e allontanare i rischi.
I FINANZIAMENTI Sopralluoghi, verifiche. E i primi fondi stanziati. Adesso di quattrini per salvare le scogliere che circondano la città punico-romana , l’imponente torre del Coltellazzo, il tempio di Esculapio e le Terme ce ne sono un bel po’. Due milioni e mezzo di euro garantiti dall’assessorato regionale all’Ambiente. «Che, sia chiaro - dice il sindaco Walter Cabasino - possono sembrare una cifra enorme ma così non è. Ne serviranno ancora parecchi per contrastare l’erosione e mettere in sicurezza il sito archeologico, ma almeno si comincia a vedere le prime opere».
AL VIA Ieri i motori dei macchinari per i carotaggi, per esaminare la roccia sono stati accesi. «Abbiamo iniziato la campagna geognostica, i sondaggi che integreremo con le prospezioni geofisiche e i rilievi geomorfologici», spiega il geologo Mauro Pompei della Geotechna, la società cagliaritana che si è aggiudicata l’appalto. «Sono studi che ci consentono di rilevare lo stato della massa rocciosa e le fratturazioni delle andesiti che caratterizzano l’intero litorale di Nora. Dai risultati di questi sondaggi si imposterà il progetto di salvaguardia». Progetto che dovrà predisporre l’ingegnere Nicola Montaldo, docente di costruzioni idrauliche marittime all’Università di Cagliari. Interventi importanti, determinanti per salvare Nora e mettere fine ai crolli e a quell’erosione che se non bloccata in tempo potrebbe coinvolgere anche il tempio di Esculapio (sotto le mura la roccia è in gran parte franata) come ha già fatto con le mura delle antiche terme romane.
LE RICERCHE Oltre alle indagini geomorfologiche che si concluderanno in tre, quattro settimane, prima di far partire i lavori veri e propri dovranno essere avviati e completati altri interventi: ricerche sullo stato della prateria della posidonia oceanica che si estende da pochi metri di profondità fino ai trentacinque e la sua mappatura, lo studio florofaunistico, i rilevamenti archeologici, quelli batimetrici. Solo allora, quando le conclusioni saranno scritte nero su bianco, si comincerà a salvare Nora. Con il consolidamento del costone roccioso del Capo di Pula su cui si trova la Torre del Coltellazzo. Con quello della scogliera sotto il tempio di Esculapio e delle terme. Qui, quasi certamente si procederà sia con il ripascimento che con ma sistemazione di massi di protezione per fermare le mareggiate che ormai, quando crescono di intensità, lambiscono direttamente le mura dell’impianto innalzato dai Romani.
I TEMPI «Siamo nelle fasi preliminari», dice il sindaco di Pula, Cabasino, «ma speriamo che all’esecutivo si arrivi in tempi brevissimi. Perché c’è davvero fretta di salvare l’area archeologica, un sito delicatissimo su cui ci sono stati molti, troppi ritardi e altrettanti rinvii».
Andrea Piras
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Lo scienziato Grätzel parla a Chia: le celle “organiche” raggiungono quelle al silicio
La caccia all’energia solare è viva
Le celle fotovoltaiche che fanno uso di componenti organiche stanno raggiungendo il rendimento delle più economiche celle al silicio.
È la più importante indicazione emersa durante i lavori della conferenza internazionale “Energy from the Sun” (Energia dal sole) che si è tenuta a Chia dal 10 al 14 di questo mese. La notazione, che rappresenta una svolta molto importante anche per il mercato, è dello scienziato di fama mondiale Michael Grätzel, detentore di 50 brevetti e autore di 900 pubblicazioni scientifiche, il quale a Chia ha mostrato che il rendimento del 12.3% annunciato nel 2011 sta per essere ulteriormente superato, andando così a raggiungere quello delle celle a semiconduttore del tipo più economico. Le caratteristiche principali delle nuove celle, ha ricordato Grätzel, sono la leggerezza, la flessibilità e la colorabilità, inoltre non richiedono lavorazioni costose e inquinanti per la costruzione e per lo smaltimento.
Le prime osservazioni scientifiche della produzione diretta di energia elettrica dalla luce del sole risalgono al 1839, quando Alexandre Edmond Becquerel costruì la prima rudimentale cella formata da due elettrodi immersi in una soluzione elettrolitica. Da allora la ricerca e la produzione industriale si sono indirizzate quasi totalmente verso le celle al silicio. Fino al 1991, quando Michael Grätzel inventò, insieme a Brian O’Regan, la prima cella foto elettrochimica, formata da due vetri conduttori, che svolgono il compito degli elettrodi, intervallati da uno strato di biossido di titanio e due liquidi: la soluzione elettrolitica e una sostanza che assorbe la luce solare. Per quest’ultima si utilizzano pigmenti vegetali scuri come il succo di mirto, di mirtillo, d’uva e di melanzana. La ricerca è impegnata nella creazione anche di altri dispositivi che non hanno bisogno del silicio per garantire la generazione elettrica e per questo la conferenza, organizzata dal Cecam (Centro europeo di Calcolo Atomico e Molecolare di Losanna) e dal Cnr di Cagliari (Istituto Officina dei Materiali) è stata un’occasione importante a livello mondiale per mettere a confronto le predizioni teoriche con le sperimentazioni pratiche sui vari fronti di ricerca volti a ricavare energia dal sole.
Nel suo intervento nella giornata inaugurale del congresso lo scienziato Walter Kohn, Nobel per la Chimica nel 1998 per gli studi sulle proprietà della materia secondo la teoria della funzionale densità, oggi largamente utilizzata nelle simulazioni al computer, ha sottolineato l’importanza per la Sardegna nello scambio di conoscenze sulle fonti rinnovabili e per l’utilizzo locale dell’energia solare.
Gli organizzatori Alessandro Mattoni (Cnr Cagliari) e Wanda Andreoni (Istituto federale svizzero di tecnologia di Losanna) hanno sottolineato il successo della conferenza, con un intenso scambio scientifico tra i gruppi di ricerca, e hanno osservato con soddisfazione la partecipazione di realtà locali (Cnr, Università, Crs4 e Sardegna Ricerche): «I partecipanti non hanno apprezzato solo la bellezza e i sapori della Sardegna ma hanno potuto constatare quanto la Sardegna è attiva sotto il profilo della ricerca scientifica».
Andrea Mameli
 


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
La Nuova Sardegna / Carbonia - Pagina 25
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Carbonia
 
La Nuova Sardegna - 18 sett 2012 - Pagina 25 / Carbonia

 

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