UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 7 settembre 2012

Venerdì 7 settembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 settembre 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 31 - Edizione CA)
CARBONIA Scuola estiva di architettura La scuola estiva di architettura, organizzata dalla facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari, farà tappa a Carbonia domani nella Grande Miniera di Serbariu. L’iniziativa, intitolata “Sardegna territorio dei luoghi. Il progetto dei paesaggi minerari e insediativi costieri del Sulcis-Iglesiente”, è iniziata lunedì a Cagliari.
La miniera ospiterà un centinaio di studenti provenienti dalla Svizzera, da Marsiglia, dal Canada e da Berlino: si confronteranno sul progetto dei paesaggi minerari e sugli insediamenti costieri del territorio in cui l’industria mineraria ha determinato la forma del paesaggio. Si inizia alle 9. La giornata sarà dedicata a dibattere il tema dell’arte e dell’architettura, “Idee per il Sulcis”. Fra i conferenzieri Andrè Dubuc, del Centro storico minerario di Lewarde e il fotografo Mimmo Jodice. (a. s.)
 

2 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 13 - Edizione CA)
COMMENTI Soldi pubblici, utilità pubblica
Scelte drastiche per salvare le aziende Salvare le aziende o salvare i lavoratori? Forse per la prima volta, in seguito alle vicende del Sulcis, ci si rende conto che questi due obiettivi non vanno per forza perseguiti insieme. Ai lavoratori della Carbosulcis - come a quelli dell’Alcoa - serve uno stipendio per vivere: è davvero necessario spendere un miliardo e mezzo di euro pubblici per garantirlo? Per salvare il Sulcis bisogna fare concorrenza al carbone cinese? Bisogna fare ponti d’oro a multinazionali estere, in cambio di qualche busta paga che a questo punto sarebbe più utile porre direttamente a carico della Regione? Il problema si presenta anche in ambito nazionale, con 180.000 situazioni lavorative in bilico e la previsione di 30.000 esuberi. Anche in questi casi i lavoratori guardano all’intervento pubblico, ma non sarebbe il caso di affermare il principio che se i soldi da impiegare devono essere pubblici li si utilizzi per qualcosa che abbia un’utilità altrettanto pubblica, come la bonifica dei luoghi?
Non sarebbe opportuno tracciare una linea di demarcazione fra ciò che produce benefici per tutti gli abitanti di un territorio e ciò che invece va a vantaggio solo di qualcuno che spesso in quel territorio nemmeno abita, riservando solo al primo caso l’utilizzo di fondi pubblici? Meglio aiutare le imprese sane, riducendo la pressione fiscale, o continuare a far pagare loro un abominio d’imposte per finanziare progetti di più che dubbia sostenibilità? E se anche i progetti fossero validi, la teoria liberale non insegna che le imprese si debbano sostenere con capitali propri, o al limite presi a prestito sul mercato, piuttosto che affidarsi a una sorta di partecipazione statale mascherata, per cui le perdite sono di tutti e i benefici sono per pochi? Non sono domande nuove, forse è il momento di cambiare le risposte.
Riccardo Delussu
(Università di Cagliari) 
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
Test di Architettura: 245 candidati si disputano 50 posti 
In pochi sembrano avere le idee chiare sulla scelta fatta, i più preoccupati per il futuro universitario sono i genitori. di Vanni Lai
SASSARI Dopo le prime giornate con le prove ad accesso programmato di Medicina e Chirurgia, ieri al PalaSerradimigni è stata la volta del test per i corsi di Scienze dell’Architettura e del Progetto dell’Università di Sassari. Di prima mattina, davanti ai cancelli del palazzetto si sono presentati 245 candidati. Le domande arrivate quest’anno alla segreteria studenti sono state 299, in lieve aumento rispetto al 2011, quando se ne erano registrate 273. La Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari rientra tra gli indirizzi che nel 2012 hanno incrementato le iscrizioni ai test, così come i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Professioni sanitarie e Medicina veterinaria. Quanti studenti avranno la fortuna di accedere ai corsi di laurea della facoltà di Alghero? Il bando ufficiale prevede 50 posti totali con due indirizzi: Architettura e Design. Altri dieci posti sono riservati a cittadini comunitari non residenti all’estero. «Ho un diploma di geometra e sono molto deciso a intraprendere questa strada», dichiara uno dei ragazzi presenti. «La decisione l’ho presa già due anni fa», spiega un altro. Ma dei tanti giovani arrivati all’ingresso del palazzetto, pochi hanno le idee chiare. E anche ieri non è mancato qualche “professionista dei test”. «Dopo aver fatto i test di Medicina e Ingegneria informatica ora provo con Architettura – dice un ragazzo di Alghero -. Ma se li dovessi passare tutti e tre sceglierei sicuramente il corso di Ingegneria». Tra i candidati sembra che nessuno conosca giovani laureati in Architettura o almeno una persona che abbia concluso il percorso universitario con l’esame di Stato. Negli occhi di molti ragazzi si legge una certa indecisione, a momenti quasi infantile. Ciò che conta sembra essere soltanto il test, e non si pensa al futuro lavorativo, alle prospettive dopo la laurea in Architettura. La consapevolezza di trascorrere i prossimi anni all’università sembra rappresentare l’unico impegno. Ma Scienze dell’Architettura è ancora un corso di "eccellenza"? E qual è la condizione occupazionale dei laureati nella Facoltà algherese? Secondo i dati di Almalaurea, consorzio interuniversitario che opera indagini statistiche sul mondo accademico, chi ha concluso il percorso, a tre anni dalla laurea, lavora nell’edilizia (40 per cento) o fa consulenze (50 per cento). Almalaurea sostiene che nell’indagine per il 2011, il 77 per cento dei laureati in Scienze dell’architettura dell’Università di Sassari è soddisfatto dell’efficacia del proprio corso. Dei “non occupati”, il 50 per cento non cerca lavoro per studio. Secondo l’indagine, un altro 50 per cento ha svolto uno stage formativo presso un’azienda, così da non trascurare il lato pratico della professione. Anche per il test di Architettura, come per altri a numero programmato, si evidenzia un fenomeno piuttosto curioso, quello dei genitori che aspettano. Dopo aver accompagnato i propri figli fino al cancello principale, tanti papà e tante mamme restano all’entrata, a guardare attraverso le sbarre la fila per l’appello dei candidati. Che sia per scarsa fiducia o chissà cos’altro, i più preoccupati per un futuro all’università sembrano essere proprio i genitori.
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Cagliari e provincia
Igiene e medicina preventiva, congresso al Forte village 
CAGLIARI E’ in corso di svolgimento al Forte Village il quarantacinquesimo congresso nazionale della Siti, la società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. Una manifestazione che da lunedì raccoglie il contributo di oltre milleduecento specialisti, che sono stati i impegnati su temi di forte attualità in Italia. Da Costa Concordia al Giglio, modelli di screening, medici di famiglia e assistenza, geriatria e adolescenti, calendario vaccinazioni in Sardegna. I lavori del convegno sono presieduti da Alessandro Maida, già rettore di Sassari, mentre la responsabile scientifica è Rossella Coppola. L’evento, che si svolge nella sala convegni del Forte Village a Santa Margherita di Pula, ha preso in esame durante le giornate di lavori gli interventi di un folto gruppo di esperti di un settore che nel corso negli anni ha acquistato una sempre maggiore importate all’interno del panorama nazionale. Si è parlato in particolare di prevenzione e sanità pubblica al servizio del paese: l’igienista verso le nuove esigenze della salute". La Società ha tenuto il suo ultimo congresso nazionale a Cagliari nel 1969.
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 – Lettere e commenti
La parola ai lettori
Test di medicina, che disastro quel Vasco Rossi
Sono una delle tante persone che martedì 4 settembre ha partecipato al test di ammissione per Medicina Chirurgia e Odontoiatria’’ presso il Palasport comunale di Sassari. Io e tanti altri ragazzi vogliamo denunciare le condizioni in cui ogni anno ci si ripresenta la sede in cui svolgiamo uno dei più importanti e difficili test universitari. Uno dei problemi principali è la disorganizzazione generale: lunghissime attese, scortesia, scorrettezza e impossibilità nello svolgere i quesiti. Immaginate di dovervi concentrare con la musica di Vasco Rossi molto alta, seduti in seggioline rotte senza un piano su cui scrivere, muniti solo di una piccola cartellina che ci fa da tavolo... formato A4 sorretto dalle nostre cosce e gambe e la schiena china per due ore. Quando il dolore è diventato intollerabile ho pensato di spostarmi un leggermente verso destra. Mi è stato negato, nonostante la nostra disposizione a posti vuoti alternati, dunque non pericolosa… Torno alla musica, alla bella melodia che ci ha accompagnato per circa dieci minuti... Facciamo un calcolo del tempo sprecato: i quesiti sono 80, i minuti 120,dunque dieci minuti di Vasco Rossi mi hanno distolto da sette eventuali risposte esatte. Sarebbe stato corretto da parte del presidente farci recuperare il tempo perduto a causa del loro errore, ma le penne ci sono state strappate di mano allo scattare dell’ora x.Inutile sottolineare altri eventi particolari, forse non corretti: sul social network Facebook sono tantissime le nostre testimonianze su quanto è accaduto. Monica T. Sassari Diamo voce alla protesta Sua e di tanti altri giovani. Che non sono solo quelli del Palasport sassarese, visto che da tutte le parti d’Italia si levano queste grida di dolore. Curiosamente, la Sua lettera non accenna alla difficoltà o peggio ancora alle estrosità delle domande. Una per tutte me la sono registrata: "Per l’Imu per quanto bisogna moltiplicare l’indice del catasto?". La risposta è 168. Forse avrebbe avuto problemi a rispondere anche il professor Monti. Ma, a parte gli scherzi, è ancora più grave che Lei e i suoi compagni di avventura, dando per scontate le difficoltà dei quiz, vi dobbiate soffermare a segnalare le condizioni in cui siete state costretti a lavorare ad una prova difficile. Oltretutto, è la prima volta che la sua generazione si lamenta di Vasco Rossi.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
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Questionario e social

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