Giovedì 30 agosto 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 agosto 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Il mare per combattere la crisi
Dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna: ecco il progetto targato Liori
 
Il mare come risorsa per combattere la crisi: è un'idea attorno alla quale sta lavorando l'assessore regionale, Antonello Liori, sulla base di un'esperienza maturata dalla regione Friuli Venezia Giulia. Si chiama “Progetto Mare”, ed è un sistema che punta sulla formazione a tutti i livelli, partendo dai disoccupati fino ai manager, con l'obiettivo di migliorare le competenze e dare adeguata preparazione a chi lavora col mare e per il mare.
Il settore in Sardegna ha subito negli anni profonde trasformazioni nelle strategie di produzione e commercializzazione. Ma il mare, come risorsa primaria, «è un'opportunità che non è stata ancora sfruttata a pieno», osserva l'assessore al Lavoro. L'obiettivo, ora, è quello di garantire all'economia del mare dell'Isola un progetto capace di promuovere e realizzare attività di formazione nell'ambito dei tantissimi settori di riferimento (nautica, cantieristica, pesca e turismo) che si traducano, poi, in una risorsa economica con significative ricadute occupazionali.
La Sardegna, che può contare su 1900 chilometri di costa, è un territorio perfetto. Il programma sperimentato in Friuli Venezia Giulia a partire dal 2009 rappresenta «un modello interessante per la Sardegna», spiega Liori. «Attorno all'economia del mare è possibile organizzare non soltanto un sistema produttivo, ma anche un percorso formativo», dice ancora l'assessore. Il punto centrale del progetto, quindi, è rappresentato dalla formazione. Basti pensare che il Friuli ha destinato all'attività formativa 4,5 milioni di euro dei 5 disponibili per l'intero “progetto mare”. «Soltanto se viene legata al mondo produttivo, la formazione diventa un importante volano per l'occupazione», sottolinea Liori. Nell'esperienza del Friuli, così come nel progetto attualmente allo studio in Regione, sono direttamente coinvolte le imprese, piccole, medie e grandi, gli enti di formazione regionale, le Università, la scuola, le autorità portuali e le Camere di Commercio.
Utilizzando le specificità di ciascuno di questi istituti, si può dare una risposta completa ed efficace alle esigenze del comparto, raggiungendo tutti i soggetti coinvolti, dallo studente all'imprenditore. «Riprodurre il progetto oggi, quando siamo alla scadenza della programmazione del Fondo sociale europeo 2007-2013 non sarebbe possibile, per questo stiamo ragionando sulla nuova programmazione 2014-2020. Nel frattempo, però, valuteremo l'organizzazione di un tavolo regionale per individuare un percorso da realizzare con le risorse a disposizione, e dare vita ad alcune iniziative in tempi brevi», ha concluso l'assessore.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Oristano e Planargia (Pagina 32 - Edizione CA)
BOSA. Pesca con le cianciole
Le reti della polemica, per l'università non rovinano i fondali
 
Il parere che l'Università di Cagliari ha fornito all'assessorato regionale all'Agricoltura sulla pericolosità della pesca a circuizione, è un primo dato. Ora si attende il verdetto da Sassari. Lo precisa l'assessore regionale Oscar Cherchi che ricorda: «Il decreto di sospensione è valido sino a revoca, che non potrà avvenire se prima non avrò anche la risposta dell'università di Sassari. E comunque successivamente ad una valutazione complessiva». Il parlamentare oristanese Caterina Pes spiega che «il problema non è se un sistema di pesca invasivo sia più o meno dannoso di un altro: ma quale sia l'impatto dell'uno e dell'altro sul sistema economico della piccola pesca costiera sulla costa della Planargia e della Provincia di Oristano». Pes ricorda poi il documento ministeriale sulla presenza della Posidonia oceanica lungo le coste sarde: presente oltre le tre miglia nei fondali fino a cinquanta metri di profondità, dove filtra la luce solare capace di innescare la fotosintesi, entro le tre miglia nei tratti più profondi, come quello presente da Capo Marrargiu scendendo verso sub lungo la costa oristanese.
«Ho trasmesso il documento ministeriale all'Università di Cagliari con la richiesta di una valutazione che riguardi tutti i fondali dell'Isola - evidenzia la parlamentare oristanese - La tutela della Posidonia oceanica è attuata in base ad una norma comunitaria fatta propria dall'Italia e sulle praterie di questa pianta fondamentale per la salute del mare e il controllo del clima non si possono praticare né la pesca con lo strascico né quella con le cianciole».
Si attende ora la risposta dell'assessorato regionale non appena riceverà anche il parere richiesto all'Università di Sassari sugli effetti della pesca con le reti usate dal peschereccio toscano nel mare sardo e in particolare nei fondali della costa di Bosa.
A questo va aggiunto però l'appello lanciato da circa il settanta per cento dei pescatori bosani che chiedono di sospendere la pesca a circuizione fino all'adozione del Piano di Gestione Locale, un documento che il settore pesca della cittadina ha preparato per questo tratto di costa. Un documento articolato e ampio ma molto approfondito che non prevede l'uso di strascico e cianciole. ( a. n. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
 “Progetto mare”, un polo formativo per l’economia
 
CAGLIARI Un polo formativo per chi opera nei settori legati all'economia del mare, in primo luogo cantieristica e nautica. Un progetto che interessa da vicino soprattutto Autorità portuale di Cagliari e Nord Sardegna e Camera di Commercio del capoluogo. Si chiama "Progetto mare" ed è stato presentato ieri mattina nella sede dell'assessorato regionale al Lavoro. All’incontro, che segue quello dello scorso luglio a Trieste, hanno partecipato il direttore dell'Enaip Fvg, Paola Stuparich, i presidenti delle Camere di commercio di Cagliari, Giancarlo Deidda, e di Sassari, Gavino Sini, il direttore amministrativo dell’Autorità portuale di Cagliari, Valeria Serra, il presidente dell’Autorità di Olbia, Paolo Piro, il direttore del Centro universitario nautico, Alessio Tola, ed il presidente delle Acli Sardegna, Ottavio Sanna. Si tratta di un'iniziativa finanziata dal Fondo sociale europeo con circa 5 milioni di euro. «Un modello interessante per la Sardegna – ha detto l'assessore regionale Antonello Liori – che finora, nonostante le sue peculiarità, non ha adeguatamente sviluppato le potenzialità offerte dal mare».(st.am.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Ed_Cagliari
Infermieristica, boom ai test d’accesso
L’ateneo non conosce crisi: per il prossimo anno accademico sarebbero già arrivate 5600 richieste di immatricolazione
di Vanni Lai
 
SASSARI Non sembra esserci crisi per l'Università di Sassari, che aumenta il numero dei propri iscritti al nuovo anno accademico. Secondo i dati, non ancora definitivi, le iscrizioni per il 2012/2013 arrivate finora nelle segreterie sono circa 5600. Ma i numeri più importanti sono quelli dei test d'accesso ai corsi di laurea a numero programmato, che si svolgeranno nelle prossime settimane. Per alcuni indirizzi, il limite per la presentazione delle domande è scaduto lunedì mattina. Come ogni anno, tanti studenti si daranno battaglia per pochi posti. Anche stavolta il sogno è quello di strappare il pass per accedere al corso di Infermieristica. Per il test di Professioni sanitarie, termine che raggruppa i corsi di Infermieristica (160 posti disponibili), Ostetricia (20), Fisioterapia (25), Logopedia (10), Tecnica della riabilitazione psichiatrica (10), Tecniche di laboratorio biomedico (15) e Tecniche audioprotesiche (10) sono arrivate alla segreteria studenti di largo Macao circa 2000 domande. Un aumento rispetto allo scorso anno accademico, quando si registrarono circa 300 domande in meno. Per il corso di Professioni sanitarie le cosiddette “prime scelte” sono Infermieristica (800 domande arrivate) e Fisioterapia (700 domande). Il trend si può evidenziare anche da un episodio. Martedì sera la segreteria della Facoltà di Medicina e Chirurgia ha dovuto affrontare un “bombardamento” di telefonate da parte di molti degli iscritti ai test, desiderosi di venire a conoscenza del numero dei partecipanti alle prove del 4 e dell’11 settembre. Visti i risultati dell’ultimo periodo e alla crisi nel mondo del lavoro è difficile credere a una vera vocazione in questo campo. «Il nostro è un lavoro bellissimo ma è chiaro che tra i giovani appena diplomati questo rappresenta uno sbocco lavorativo – dice Peppina Marongiu, presidente dell’Ipasvi Sassari, il collegio provinciale degli infermieri – C’è chi si innamora della professione ma la voglia di un’occupazione sicura è molto forte». La richiesta di nuovi infermieri sembra essere considerevole anche in tempi di crisi. «Lavorare subito appena dopo la laurea non è semplice ma c’è sempre bisogno di infermieri, sia in ambito pubblico sia privato – aggiunge – Il lavoro c’è e tanti nuovi infermieri arrivano a un contratto, seppure a tempo determinato». E lo stipendio, una volta assunti, è decisamente buono. «Il nuovo assunto riceve circa 1200 o 1300 euro – dice Marongiu – e nell’ambito privato si arriva anche a una retribuzione maggiore». Per gli altri corsi di laurea a numero programmato salgono le richieste di accesso ai test di Medicina e Chirurgia (120 posti) e Odontoiatria (20), con 1400 domande. In leggera flessione le domande per i test di Medicina Veterinaria (30 posti) e Biotecnologie sanitarie, mediche e veterinarie (25), che con 430 richieste vedono qualche domanda in meno rispetto agli anni passati. Per il test di Farmacia e Chimica e Tecnologie farmaceutiche (entrambe hanno 54 posti disponibili), le nuove 400 domande fanno registrare un aumento del 10 per cento circa rispetto al 2011. In aumento anche Biotecnologie (72 posti) e Scienze Biologiche (147 posti) con circa 340 domande. Cinquanta sono le domande di accesso alla prova per il corso di Chimica (55 posti). Dati piuttosto stabili per l’accesso ai test di Scienze dell’architettura (50 posti) con 300 domande. Altri 40 posti sono previsti invece per la laurea in Urbanistica. In ordine di tempo, la prima prova di ammissione sarà quella di Medicina e chirurgia, prevista per il 4 settembre, l’ultima quella di Veterinaria, il 13. Nei prossimi giorni si conosceranno anche i dati relativi alle domande per i test dei corsi a numero programmato di Agraria e di Lettere e Filosofia. Nelle sedi distaccate di Oristano il test di Tecnologie viticole, enologiche e alimentari è previsto per il 13 settembre. Stesso giorno anche la prova di Scienze forestali e ambientali a Nuoro.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Castelsardo: “Isola in rete” tra innovazione e filosofia
Dopo la Summer School, oggi iniziano “le conversazioni sul Mediterraneo” Alle tre serate Cacciari, De Kerckhove e i protagonisti del dibattito televisivo
di Donatella Sini
 
CASTELSARDO Si conclude oggi la Summer School di Filosofia, svoltasi in questi giorni al palazzo comunale di Castelsardo passando il testimone alla seconda edizione del festival "Un'isola in rete". La Summer School, organizzata dal Centro ricerche filosofiche di Sassari, dall'associazione Kenosis e dal gruppo della rivista on line “inschibboleth.org” in collaborazione con le università di Sassari e Roma 3, è arrivata alla quarta edizione, la seconda a Castelsardo, e si colloca immediatamente prima dell'iniziativa "Un'isola in rete - conversazioni e navigazioni sul futuro del Mediterraneo", quasi a costituirne un'integrazione e un valore aggiunto. Il sapere accademico ha sconfinato dagli spazi delle aule universitarie e invade luoghi che, per tradizionale vocazione in questo periodo dell'anno e non solo, sono destinati alle vacanze e alla leggerezza. La Summer School, però, non si è posta l'obiettivo di "appesantire" i tempi e i luoghi delle ferie estive, ma li ha rinnovati attraverso il pensiero filosofico che mette in gioco se stesso e si mostra alla comunità mettendosi anche al servizio di essa attraverso l'apporto fondamentale dei docenti provenienti da altre università italiane. Da oggi, sino a sabato 1° settembre, il Castello dei Doria si conferma invece come piattaforma e laboratorio politico/teorico sugli scenari della comunicazione in radicale cambiamento. Un'articolata community di esperti e stakeholder indagherà la possibilità di una via italiana verso le culture dell'innovazione, per sviluppare un pensiero condiviso nella rete. Si proporranno sessioni di studio sull'idea di servizio pubblico audiovisivo, che dal web arriva a ripensare la Tv. Il Centro ricerche filosofiche e il Comune hanno pensato l'edizione di quest'anno, insieme al gruppo della rivista on line Inschibboleth e all'Associazione Infocivica Gruppo di Amalfi, con l'obiettivo di elaborare ipotesi per una visione dinamica del servizio televisivo pubblico. Al termine dei lavori sarà proposto il "Manifesto di Castelsardo" che sarà presentato al Gran Prix Italia e illustrato nelle principali sedi di dibattito multimediale nazionali ed estere. Nei talk show serali si alterneranno, alcuni in collegamento video, Massimo Cacciari, Derrick De Kerckhove, artisti internazionali quali Carlo Boso, dell' l'Académie InternationaleDesArtsduSpectacle, il direttore della sede regionale Rai Romano Cannas, il presidente dell'ANCI Graziano del Rio, il presidente della Federazione della Stampa Roberto Natale, Riccardo Saglianò del quotidiano La Repubblica, Italo Moscati, Carlo Infante, Michele Mezza, Claudio Cappon, Michele Mirabella e Giovanna Milella.

Questionario e social

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