RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
«Ricerca, l'Isola all'avanguardia»
Profumo: con la spending review nessun taglio all'Università
Gonnosfanadiga
Borse di studio pagate dalla parrocchia
Affrontare le spese universitarie per tanti giovani diplomati rappresenta un ostacolo insormontabile, al punto che tanti poi la rinunciano agli studi. Per questo, la parrocchia Sacro Cuore di Gonnosfanadiga , su idea del parroco don Marco Statzu, ha fatto partire una macchina della solidarietà che si affiancherà all'Ersu nella concessione delle borse di studio per ragazzi meritevoli, ma con un basso reddito familiare. In pratica, gli studenti iscritti al primo anno dell'università esclusi dalla graduatoria Ersu, potranno presentare domanda alla parrocchia per avere un'altra possibilità per proseguire gli studi. È già stato pubblicato il bando ispirato agli stessi criteri dell'Ersu, con l'unica differenza che la borsa sarà concessa ai residenti nel Comune di Gonnosfanadiga. L'importo di circa 3 mila euro sarà raccolto dalle offerte dei benefattori. Se i gonnesi risponderanno con grande generosità, si potrà accontentare più di uno studente bisognoso. (s. p.)
MONSERRATO. Week-end
Lavori conclusi, nessun divieto sulla statale 554
Finiti i lavori sulla statale 554, questo weekend probabilmente non scatterà alcun divieto. Ce l'ha fatta in 56 ore piuttosto che in 168, come previsto, la ditta "Fabiani" che esegue gli interventi per il collegamento della metro con la cittadella universitaria. È riuscita in un lungo weekend a impostare la costruzione per far passare le rotaie sulla statale. Un intervento che doveva essere fatto in assoluta sicurezza. Questo significa che la 554, con tutta probabilità - non ci sono ancora notizie ufficiali - non sarà chiusa questo weekend dalle 22 di venerdì e sino alle 6 di lunedì mattina, come preannunciato. Se fosse così, sarebbe un vero record. Insomma, le lamentele partite lo scorso fine settimana da cittadini, gestori di attività commerciali e automobilisti inferociti contro la deviazione che portava alle stradine cittadine, potrebbero rimanere un ricordo. Anche se né l'azienda dei trasporti, né l'Anas e neanche il Comune confermano la fine delle chiusure della statale. Oggi un vertice tra gli enti interessati dai lavori, dovrebbe ufficializzare il proseguo del cantiere quindi l'eventuale non chiusura al traffico di questo fine settimana. Intanto l'Anas, in previsione della chiusura della statale, ieri mattina ha negato al Comune la possibilità di usare la viabilità alternativa. In sostanza, lo sbocco sulla statale previsto tramite via XXI Aprile non è consentito “in quanto l'innesto della strada è abusivo e pericoloso per la circolazione stradale”, scrive l'Anas. Intanto, l'azienda dei trasporti che si era impegnata ad asfaltare due strade che costeggiano la statale (via XXI aprile e via Casula) per poterle utilizzare al posto della 554, concluderà i lavori cominciati la settimana scorsa per renderle percorribili. Le notizie ufficiali sullo stato dei lavori per la metro, e il relativo stop alle chiusura al traffico della statale, arriveranno stamattina. In tempo per evitare agli automobilisti in fuga verso il mare nel weekend a non doversi inventare altri percorsi pur di non incorrere negli attesi lavori sulla 554.
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
CAGLIARI Francesco Profumo è arrivato ieri mattina a Cagliari per illustrare assieme al presidente Ugo Cappellacci il progetto Smart Cities e ha scoperto che nel campo delle tecnologie informatiche la Sardegna è all’avanguardia tra le Regioni italiane. Un motivo in più, ha detto il ministro della pubblica istruzione, dell’università e della ricerca, per rafforzare questa eccellenza che rende l’isola particolarmente competitiva e che potrà garantire ai sardi una buona prospettiva economica. Davanti all’hotel Mediterraneo il ministro è stato accolto da una manifestazione di protesta organizzata dal segretario regionale di Flc-Cgil, Peppino Loddo, contro il piano di dimensionamento scolastico e i tagli agli organici nelle scuole superiori e nelle università. Profumo, entrato da un ingresso secondario, ha però risposto conversando con i giornalisti: «Non sono previsti altri tagli e ora stiamo avviando le abilitazioni nazionali». Nella sala sono stati Cappellacci (che ha illustrato i progetti realizzati dalla Sardegna, quali la banda larga in quasi tutti i Comuni e le dotazioni alla pubblica amministrazione e il sostegno alle scuole e alle università) e il sindaco Massimo Zedda («la cultura e le nuove tecnologie sono il futuro di quest’isola») a fare gli onori di casa. Quindi è stato illustrato il bando Smart Cities and Communities. Ha uno stanziamento di 655,5 ed è stato pubblicato ai primi di luglio per finanziare idee innovative. Le domande dovranno essere presentate entro il 7 dicembre. Ogni Regione dovrà indicare una priorità assoluta. «Per la Sardegna, forte anche dei suoi centri di ricerca, è una «grande opportunità», ha detto Profumo. Il quale ha ipotizzato una «nuova economia basata su aziende piccole o piccolissime, altamente tecnologiche in stretta connessione con i centri di ricerca e le università e radicata nel territorio». Il bando ministeriale finanzierà progetti innovativi in materia di sicurezza, invecchiamento, tecnologie welfare e inclusione, domotica, giustizia, scuola, waste management, tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità terrestre, logistica last-mile,gestione integrata delle energie rinnovabili, architettura sostenibile, cultural heritage, gestione risorse idriche, progetti di e-government.
Antonietta Mazzette
docente dell’Università di Sassari
Sono sempre più numerosi e sempre più impauriti. Alcuni sono diplomati, altri laureati, altri specializzati, maestrizzati o dottorati. Alcuni sono freschi freschi d'università, altri esercitano mestieri e professioni da svariati anni. Non soltanto "cervelli": ci sono anche braccia, mani, spalle o semplici teste pensanti: camerieri, medici, cuochi, architetti, geometri, insegnanti e artisti. In genere sono affaticati e disillusi, bruciano però ancora un'ultima riserva di fiducia e speranza. Hanno sentito dire che esistono degli altrove migliori.
Università IL CDA ORA BRINDA CON ARGIOLAS
Dalle cantine di famiglia al mondo dell’università. Valentina Argiolas, trentacinque anni, entra come soggetto esterno nel consiglio di amministrazione dell’Ateneo. È la responsabile dell’area marketing e comunicazione delle cantine Argiolas. In tasca ha una laurea in Economia e Commercio, per l’azienda di famiglia si occupa di far conoscere le tante varietà di vini. Il suo nome è stato fatto dal Rettore, Giovanni Melis, che l’ha proposto al Senato accademico, realtà che deve dare il via libera per queste scelte. Per i prossimi tre anni occuperà una delle dieci sedie del Cda in via Università. La scelta di garantire una figura legata al mondo imprenditoriale all’interno dell’organo decisionale dell’Università è dettato dall’ultima riforma Gelmini. Prima, i soggetti esterni erano rappresentanti di enti finanziatori dell’Ateneo, come il Banco di Sardegna oppure la Regione. Sempre a proposito della Regione, l’altra figura è quella di Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione fin dall’era di Renato Soru. Anche lui per i prossimi tre anni farà la spola tra il suo posto di lavoro di via Cesare Battisti e il consiglio di amministrazione universitario.
La sedia numero dieci, da sempre, è occupata dal Magnifico. Con il nuovo Statuto, l’organo «è chiamato ad attuare l’indirizzo strategico dell’Ateneo mediante la programmazione e il controllo dell’attività amministrativa, finanziaria, economia e patrimoniale». In altre parole, qualunque decisione che riguarda il vasto e complesso mondo universitario cagliaritano deve essere presa, con voto unanime o a maggioranza, dal Consiglio di amministrazione. Una realtà che non è previsto si riunisca molto spesso, almeno curiosando nello storico degli anni passati. La media è di una volta al mese, ma non è raro che l’assemblea si riunisca addirittura una volta ogni novanta giorni. Questo perché le decisioni da prendere sono tante, solitamente si preferisce avere un certo numero di punti da discutere prima di far partire la convocazione. La prima del nuovo corso del Cda è convocata per martedì prossimo.
IL MINISTRO
Innovazione, ricerca e tecnologia avanzata. Sono queste le tre parole chiave del bando per “Smart Cities and communities and social innovation”. Voluto dal governo centrale, nel quadro dell’Agenda Digitale italiana, mette a correre 655,5 milioni di euro per accelerare l’utilizzo delle nuove tecnologie da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. «Una grande opportunità», afferma deciso il ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo arrivato a Cagliari per presentare l’ambizioso programma, «ciascuna regione avrà una o due priorità. Lo sviluppo del progetto prevede una parte strutturale che rimane nel territorio e una parte soft che diventa progetto paese ». «Poco e niente per le imprese sarde», risponde invece Luca Murgianu di Confartigianato in rappresentanza delle migliaia di aziende isolane, «parole come innovazione e ricerca sono poesia per le nostre orecchie ma se il bando rimane così la maggior parte delle attività nostrane saranno escluse». In pratica i 655,5 milioni di euro, di cui 170 come contributo spesa e il restante sotto forma di credito agevolato, saranno dirottati su progetti presentati da un massimo di otto partner in grado di dare risposte altamente innovative ai problemi delle grandi aree urbane: si va dalla sanità fino ai trasporti passando per la scuola, giustizia e sicurezza del territorio. Tra questi ci deve essere almeno una piccola media impresa, università o centri di ricerca nazionali insieme ad una o più pubbliche amministrazioni dei territori interessati. Costo per ogni idea: da un minimo di 12 milioni fino ad un massimo di 22, il 50% dovrà essere a carico della “componente industriale ”, il 10% di questa fetta dovrà essere sborsato da una piccola o media impresa. Calcolatrice alla mano, se un’attività piccola vuole partecipare dovrà mettere sul piatto 1,2 milioni o 2,2. «Nessuna delle nostre aziende ha oggi questa possibilità neanche se uniamo le nostre forze», ribadisce Murgianu, «tant’è che abbiamo chiesto al presidente Cappellacci di prendere in mano la cabina di regia per coinvolgere maggiormente le nostre imprese». Obiezione che è stata presentata anche al ministro Profumo durante il convegno. La risposta è stata immediata: «Le piccole medio imprese possono anche consorziarsi e creare un’Ati (associazione temporanea d’imprese)», spiega il ministro, «la micro partecipazione avrebbe fatto aumentare i costi». Ribadisce il concetto Mario Calderini, consigliere di Profumo che ha lavorato personalmente alla stesura del bando: «Sono progetti grandi e riservati a pochi: l’obiettivo è quello di creare convergenze con le diverse regioni ed indirizzare competenze specifiche su precisi settori d’azione». La Regione prende la palla al balzo e si candida capofila per il “cloud computing”, tecnologia nata ad hoc per condividere in rete i dati delle pubbliche amministrazioni: «Le eccellenze presenti nella nostra Regione», ha rilevato il governatore Cappellacci, «consentono di candidarci al ruolo di pilota e modello di eccellenza in questo campo. Facendo gioco di squadra con il Ministero, gli enti locali, l’Università, le forze sociali e gli altri attori del sistema, la Sardegna può cogliere le opportunità offerte dal bando». E oltre alla “nuvola digitale” ci sono anche la scuola digitale, green economy e biotecnologie: «Campi applicativi nei quali la Sardegna già vanta importanti casi di eccellenza», dice ancora il presidente, «che possono contribuire a creare le nuove filiere della nostra economia, idonee a portare nuovo sviluppo e occupazione». E le imprese sarde sperano di far parte della scommessa.
COSE DI SARDEGNA
Il lutto VESCOVO DEGLI ULTIMI
CHIESA Guida della Diocesi cagliaritana dal 1987 al 2003, si è spento a 84 anni a Nuoro, sua città natale. Combattè per i rom e le suore di Madre Teresa. Misteri irrisolti durante l’episcopio
OTTORINO PIETRO ALBERTI Ex arcivescovo di Cagliari, è morto nella sua casa di Nuoro a 84 anni
È morto a Nuoro, la sua città natale: Ottorino Pietro Alberti ha concluso la sua vita di Monsignore a 84 anni
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR