Mercoledì 4 luglio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 luglio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Pagina 19 - Cagliari
UNIVERSITÀ. L’offerta formativa dell’Ateneo presentata dal Rettore Giovanni Melis
PIÙ ATTENZIONE PER GLI STUDENTI
Tasse invariate, sconti, consigli per scegliere la facoltà
Nessun aumento delle tasse rispetto allo scorso anno, agevolazioni per le famiglie con difficoltà economiche, risparmio per gli iscritti ai corsi part-time e numerose iniziative volte a favorire una scelta del corso di laurea motivata e documentata. Confidando in questi provvedimenti, che dimostrano di aver ben presente la difficile situazione socio-economica dell’Isola, il Rettore Giovanni Melis, ieri mattina, ha presentato la nuova offerta formativa dell’Ateneo.
AIUTI AGLI STUDENTI I corsi di laurea attivati sono rimasti sostanzialmente invariati, 79, mentre attraverso il portale dell’Ateneo sono stati introdotti dei nuovi meccanismi di iscrizione facilitati. Per favorire un miglior orientamento e aiutare gli studenti nell’arduo compito di scelta del corso di studi più confacente alla loro preparazione di base, sono state messe in campo anche diverse iniziative nelle scuole superiori, finanziate con fondi POR della Regione. Inoltre, nella stessa ottica, sono stati messi online i test d’accesso che anche quest’anno metteranno alla prova i nuovi iscritti, con cui le matricole potranno cominciare a prendere confidenza e allenarsi. Nel caso in cui i test d’accesso venissero superati solo parzialmente, lo studente potrà prepararsi meglio seguendo dei corsi di riallineamento.
DUE NOVITÀ Una pratica già collaudata «che ha dato buoni frutti e fatto diminuire gli abbandoni», ha sottolineato il Rettore. Ma sono due le principali novità dell’anno accademico alle porte: l’introduzione di un corso di economia manageriale interamente in lingua inglese e l’accorpamento delle graduatorie d’accesso a Medicina degli atenei di Cagliari e Sassari. Come già annunciato alcuni mesi fa, i diplomati col massimo dei voti verranno esonerati dal pagamento delle tasse, così come i figli di genitori cassintegrati, in mobilità o disoccupati. «La Provincia di Carbonia-Iglesias si è resa disponibile all’erogazione di alcune borse di studio (una decina) in favore degli studenti più svantaggiati», ha comunicato il Magnifico, con la speranza «che anche altri enti possano fare lo stesso». Dati sulla disoccupazione giovanile alla mano, perché iscriversi all’Università in questo momento? «Si può uscire dalla crisi soltanto migliorando la qualità del capitale umano, in modo da poter competere con Paesi più aggressivi e più forti», ha ricordato il Rettore. Ancora una volta, gli ultimi dati Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati dell’Ateneo, confermano che circa il 90% dei neodottori risultano occupati a tre anni dal conseguimento del titolo. A sollevare la media le lauree magistrali conseguite nelle facoltà scientifiche. In testa la facoltà di Medicina e chirurgia, che vanta il 96% di occupati a 3 anni dalla laurea, seguita da quella di Farmacia con il 93,8%, da Economia (89,8%) e Ingegneria (79,5%). In coda alla classifica troviamo la facoltà di Giurisprudenza con il 46,7% di occupati dopo i tre anni. Senza dimenticare che con una laurea in tasca, sempre stando ai dati Almalaurea, aumenta anche il livello di retribuzione. I neodottori in Medicina, a tre anni dal conseguimento del titolo, raggiungono uno stipendio medio di 1.625 euro mensili netti. Seguiti in questo caso dai neoingegneri che raggiungono mediamente i 1.514 euro. Il mercato non sorride ai laureati in psicologia e lettere, che in media riescono a tirar su meno di 1.000 euro al mese.
RECORD DI LAUREATI L’anno accademico 2011/2012 verrà ricordato, oltre che per la crescita dell’indice di gradimento dell’offerta didattica, con oltre il 75% di giudizi positivi (espressi tramite un questionario da 21.810 studenti), anche per aver segnato il record del numero di laureati: 4.914. Novecento in più del previsto, quasi tutti studenti cosiddetti “decadenti”. Oltre al Rettore Melis, hanno partecipato alla presentazione della nuova offerta formativa, il prorettore Vicario Giovanna Maria Ledda, il prorettore per la didattica Francesco Atzeni, la dirigente per la didattica, Giuseppa Locci e i presidenti delle facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, Lucia Cavallini, di Scienze, Biagio Saitta, e di Medicina, Paolo Contu.
Veronica Nedrini
 
 
2 - L’Unione Sarda / Iglesias (Pagina 21 - Edizione PC)
Il progetto per la ex Rockwool
Dalla bioedilizia una chance di rilancio per l’università
La bioedilizia si sposa con le energie rinnovabili e candida Iglesias a diventare modello nel campo delle biomasse. Ovvero: produrre energie riutilizzando gli scarti forestali e agro alimentari. Non solo: apre la strada al rilancio di quel che fu il Polo universitario di Monteponi nel settore della ricerca dei materiali. A delineare quello che potrebbe essere il futuro prossimo della città sono stati, nei giorni scorsi, i rappresentanti della cooperativa sociale San Lorenzo, insieme a quelli della società Renovo di Mantova, di Sardegna Ricerche e amministratori comunali con in testa il sindaco Gino Perseu.
SAN LORENZO Buona parte del progetto che prevede ricerca e produzione di energia con le biomasse è legato proprio alla nuova veste dello stabilimento ex Rockwool, acquisito dalla San Lorenzo: la cooperativa sociale guidata da Giuseppe Madeddu, che dovrà produrre materiali per la bioedilizia (secondo le previsioni già a partire da settembre) sfruttando le risorse locali come argilla e lana di pecora, potrebbe essere la prima delle attività presenti nella zona industriale a utilizzare l’energia alternativa proposta dalla Renovo. C’è da dire che il progetto della società lombarda non è stato ancora sottoposto all’attenzione degli organismi competenti a rilasciare le autorizzazioni, come conferma il presidente Stefano Arvati: «I tempi dipendono molto dalla burocrazia e, se vogliamo ipotizzare una data, possiamo dire che noi saremmo in grado di avviare l’attività nel giro di 18 mesi a partire da oggi».
LE BIOMASSE La Renovo raccoglierebbe (anche attraverso la San Lorenzo) il materiale da trattare: gli scarti della pulizia dei boschi, quelli dello sfalcio erba, risorse agricole e di recupero delle filiere agro-zootecniche e agroindustriali urbane talvolta difficili, e costose, da smaltire. L’innovazione si sposa con la ricerca e qui si inserisce l’interessamento di Sardegna ricerche, ente regionale impegnato sul fronte della promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica che, proprio grazie alla nuova attività promossa dalla San Lorenzo e, in futuro, dalla Renovo, intende sfruttare le peculiarità del territorio come laboratorio nel campo della ricerca dei materiali. Il che potrebbe rilanciare le attività del Polo universitario di Monteponi.
Cinzia Simbula
 

3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
I dati raccolti da Sissa Medialab presentati a Cagliari I padroni del sapere
Le royalty sulla scienza al tempo della Rete
In un momento storico in cui, spesso impropriamente, ci si riempie la bocca con parole quali accessibilità, trasparenza, la domanda bisogna porsela con più forza anche in Accademia.
Cioè: la scienza è per tutti oppure no, se per prima l’università non rende liberamente accessibili i risultati della ricerca raggiunti per mezzo di pubbliche risorse? Nel frattempo ci si stupisce davanti agli ampi margini di profitto dell’editoria scientifica grazie all’apporto gratuito di ricercatori e revisori, come mostrano i dati che Enrico Maria Balli di Sissa Medialab ha proposto a Cagliari in “Accesso aperto e comunicazione scientifica: storia, pratiche e principi”, incontro realizzato da Sardegna Ricerche. Al centro del dibattito attuale si affollano diversi concetti: proprietà intellettuale ed editoria, prestigio e sapere scientifico, accessibilità e rivoluzioni mediatiche. Ma la Rete da un bel pezzo indica i vantaggi di una maggior fruizione della ricerca scientifica. Cosa sia nel concreto la letteratura ad accesso aperto lo spiega, in una definizione, Peter Suber: «È digitale, online, gratuita e libera da buona parte delle restrizioni dettate dalle licenze per i diritti di sfruttamento commerciale». Tutte condizioni possibili grazie a Internet e al consenso dell’autore o del titolare dei diritti d’autore. Da quando Tim Berners-Lee inventò il web a oggi, il percorso fatto abbraccia, nel 2003, la Dichiarazione di Berlino sull’Accesso aperto alla letteratura scientifica a cui aderiranno, nel 2004, quasi tutte le università italiane.
E con la libera adesione di atenei e centri di ricerca al portale nazionale Pleiadi, gli autori di pubblicazioni scientifiche che depositano i propri lavori negli archivi istituzionali godono di visibilità per le proprie ricerche, gli studenti possono accedere alla produzione scientifica italiana mentre le istituzioni mettono in mostra la produzione di eccellenza. Se accesso aperto significa sostenere la libera circolazione dei risultati delle ricerche finanziate con fondi pubblici, occorre scegliere il cambiamento radicale. Maria Chiara Pievatolo, docente di filosofia politica all’Università di Pisa, nella sua presentazione cagliaritana ha dato spazio alle rivoluzioni in atto contro l’oligopolio dell’editoria scientifica. Ad esempio contro il Research Works Act, presentato a dicembre del 2011 da due parlamentari la cui campagna elettorale era stata finanziata dagli editori. L’Economist parlò di Primavera accademica, tra l’ammonimento e la preveggenza:
«Gli editori hanno bisogno degli accademici più che gli accademici degli editori. E chi ha una posizione dominante spesso appare invulnerabile finché non cade all’improvviso». Altra rivoluzione, ad aprile: Harvard, non più in grado di far fronte ai costi delle riviste ad accesso chiuso, ha invitato i propri accademici a puntare all’accesso aperto per il proprio prestigio. E lo scorso maggio il ministro inglese per l’Università ha dichiarato agli editori di voler imporre l’accesso aperto a tutta la ricerca a finanziamento pubblico.
Una strada che elimina ostacoli, con significativi benefici economici, sociali ed educativi, come ha sottolineato Sandra Ennas di Sardegna Ricerche. Ecco, basta chiedersi ancora: la scienza deve essere per pochi?
Manuela Vacca
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna /
Presentato ieri il piano dell’offerta formativa per 2012-13

Niente tasse per chi si diploma col massimo e per chi ha un genitore disoccupato
Controlli di ingresso alle Facoltà per tutti per verificare il livello di preparazione
di Roberto Paracchini
CAGLIARI Gli studenti lavoratori potranno usufruire di un’iscrizione “part time”, «che consente risparmi sulle tasse e un ritmo di studio meno intenso», ha spiegato ieri mattina il rettore Gianni Melis nel presentare la nuova offerta formativa per l’anno accademico 2012-2013. Altro punto, considerato qualificante, è l’esser riusciti a mantenere le «tasse sostanzialmente invariate». E l’unificazione con Sassari dei test d’ingresso per i corsi di laurea sanitari. Inoltre «i diplomati con il massimo dei voti saranno esonerati dal pagamento, così come gli studenti le cui famiglie si trovano in gradi difficoltà economiche per cassa integrazione, mobilità e licenziamento». Ma attenzione: iscriversi all’università è importante, ha sottolineato il rettore: «Soprattutto in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo, il titolo di studio è determinante. Noi abbiamo sempre più bisogno di capitale umano qualificato: unica possibilità per superare i momenti difficili. Tra l’altro i dati dicono che la retribuzione aumenta per chi è in possesso di una laurea, soprattutto nei settori scientifici». I numeri, per l’anno accademico 2012-13, parlano di 32mila iscritti con una flessione di circa mille in rapporto all’anno precedente. Diminuzione spiegabile, però, col fatto che vi sono stati circa ottocento laureati in più, «quelli detti “decadenti” e su cui si è molto polemizzato (coloro che: o si laureavano o decadevano dal loro essere iscritti - ndr), ma che ora mi ringraziano perché costretti a studiare con maggior impegno». Nell’ultimo anno accademico vi sono stati 6.475 iscritti al primo anno (considerando anche gli studenti già inseriti nell’ateneo dagli anni passati ma che, per problemi di esami, non sono andati avanti). Nell’anno precedente erano 6.900. Quindi c’è una flessione «ma contenuta». Mentre i fuori corso sono passati dal 45 per cento di due anni fa al 42,6 del 2011-12. Voto positivo, di cui il rettore fa fiero, da parte degli universitari che, sulla base di quasi 22mila questionari anonimi, hanno giudicato al 75 per cento «soddisfacente» la didattica media dell’ateneo. La crisi morde sempre di più, da qui la necessità di maggiori iscrizioni, ma anche di interventi per agevolare «chi è in difficoltà». In particolare sono 5.411 gli universitari a cui è stato evitato il pagamento delle tasse, di cui 4.838 perché beneficiari o idonei alle borse di studio Ersu (l’ente regionale per il diritto allo studio) e 105 per avere un genitore disoccupato. Mentre si sta «lavorando per ottenere il supporto delle Province, come avvenuto da Iglesias Carbonia». Da rilevare che vi sono circa 1.500 studenti che hanno diritto alle borse di studio Ersu ma che per mancanza di fondi, non le hanno ricevute. Tra i punti fortemente sottolineati dal Magnifico c’è anche «l’ampia offerta formativa che comprende 79 corsi di laurea, quelli on line (venti completi entro i sei mesi del prossimo anno) e il lavoro fatto con le medie superiori per orientare alla scelta della facoltà». A riguardo «per entrare nei vari corsi si dovrà fare un test, pure dove non è obbligatorio: avrà un valore di orientamento. Per chi si dimostra insufficiente vi sono dei corsi di “riallineamento”». Per i test obbligatori, importante sottolineare come «sia quelli di Medicina, che dei corsi sanitari abbiano un’unica graduatoria regionale. Il che permette scambi tra Cagliari e Sassari».


5 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Ed. Nazionale
Selezioni per quattro progetti Start Cup
SASSARI, 3 luglio - Si conclude oggi la prima fase della quinta edizione della Start Cup Sardegna, competizione tra idee innovative di impresa, promossa dalle Università di Sassari e Cagliari e dalla Regione Sardegna, che fa parte del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI): alle 16 presso la sala conferenze dell’assessorato alla Programmazione del Comune di Sassari ( Largo Infermeria San Pietro, 1) si svolgerà la premiazione delle quattro migliori idee di impresa selezionate da un apposito comitato tecnico scientifico, tra quelle pervenute nella sezione di Sassari. In lizza dodici proposte che spaziano dalle biotecnologie, all’Information Communication Technology, ai servizi per il turismo. I progetti saranno illustrati alcomitato attraverso sintesi brevissime.Ai vincitori andrà un contributo di 1.500 euro ciascuno messo a disposizione dal Comune di Sassari. Alla cerimonia parteciperanno Donatella Spano, delegato al trasferimento tecnologico dell’università di Sassari, Pietro Esposito, segretario generale della Camera di commercio, Nicola Sanna, assessore alla Programmazione del Comune di Sassari, Pasquale Taula, presidente della sezione giovanile di Confindustria Nord Sardegna, Gianluca Lai, presidente giovani commercialisti di Sassari. A partire da oggi i quattro gruppi di lavoro selezionati saranno affiancati dai consulenti dell’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti di Sassari per la redazione di un business plan completo. Per maggiori informazioni: www.startcupsardegna.it. 
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Attualità
LA CRISI»LE MISURE Stangata sugli statali, no al blocco tariffe 
Sfoltimento per impiegati, dirigenti e consulenze. Tetto di 7 euro ai buoni pasto, stretta sulle ferie 
di Annalisa D’Aprile
ROMA Salta il blocco delle tariffe, arriva una stangata sulla Pubblica amministrazione. Con il decretoo legge sulla spending review, l’esecutivo intende rastrellare buona parte dei 4,2 miliardi necessari ad evitare in autunno l’aumento dell’Iva. Rinviato l’accorpamento delle province. Niente blocco tariffe. Fonti autorevoli del governo hanno smentito ieri sera la notizia che sarebbe stata contenuta in una prima bozza del congelamento delle tariffe di luce, acqua, gas e trasporti fino al 31 dicembre del 2013 con l’obiettivo di contenere gli aumenti che gravano su cittadini e imprese. Statali. Sul fronte della Pubblica amministrazione, come già annunciato nei giorni scorsi, la bozza del decreto legge prevede il taglio del 20 per cento dei dirigenti statali, del 10 per cento dei dipendenti e di un altro 20 per cento delle consulenze. Un periodo di mobilità (con l’80 per cento dello stipendio), pre-pensionamenti massicci e blocco del turn over, sono le misure da adottare per tagliare il personale. Oltre a mandare a casa migliaia di dipendenti dello Stato, il dl interviene anche su ferie, assunzioni, buoni pasto, permessi, stipendi e concorsi. Intanto, uffici chiusi e ferie obbligate nella settimana di Ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno. Poi, gli statali non potranno monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. Disposizione valida anche se il rapporto di lavoro si interrompe per mobilità, dimissioni e pensionamento. Per ridurre altre spese della Pubblica amministrazione, verranno bloccati gli stipendi e ridotte le assunzioni. Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti pubblici non potrà superare quello del 2011. Mentre le «facoltà assunzionali» sono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016. Stop anche a i concorsi per l’accesso alla prima fascia dirigenziale: nella bozza del dl spending review si legge che sono sospese le modalità di reclutamento «non oltre il 31 dicembre 2015». Infine, i buoni pasto non potranno superare l’importo di 7 euro, già dal prossimo primo ottobre. E da gennaio 2013 i permessi sindacali saranno ridotti del 10 per cento. Per quanto riguarda la riduzione dei contratti per prodotti e servizi della pubblica amministrazione si è deciso che saranno effettuati in percentuale variabile. Presidenza del Consiglio. La riduzione della spesa pubblica prevede anche un taglio ai costi di funzionamento della Presidenza del consiglio dei ministri che entro il prossimo anno risparmierà complessivamente 15 milioni di euro. «La presidenza del Consiglio procede ad operare interventi di riduzione delle spese di funzionamento sul proprio bilancio autonomo - si legge nel testo - tali da comportare un risparmio complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2012 e 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013».

La scure su auto blu, militari, università 
Tagliati i fondi per le vittime dell’uranio impoverito e le missioni di pace, ma soldi alle scuole private 
ROMA Molti ancora sono i capitoli di spesa su cui si sta concentrando la "forbice" del governo, secondo quanto emerge da una prima bozza di decreto (che andrà approvato dal consiglio dei ministri). Vittime uranio. Dimezzato il fondo per le vittime dell’uranio impoverito. «La dotazione del fondo destinata alle provvidenze alle vittime dell’uranio impoverito - si legge nel testo - è ridotta dell’importo di 10 milioni di euro per l’anno 2012». In origine il fondo era superiore ai 21 milioni di euro, di cui 9 già erogati, su oltre 600 domande di risarcimento da parte dei familiari di militari e civili impegnati nelle missioni italiane ammalati o morti per gli effetti letali dell’uranio impoverito. Auto blu dimezzate. Nel 2013 la spesa per le auto blu non dovrà superare il 50% di quanto speso nel 2011. Nella bozza è scritto: "A decorrere dall’anno 2013, le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese di ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2011 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi". Missioni di pace. Tagli anche per i contingenti militari che operano in Afghanistan, Libano e altri teatri caldi. Il fondo per le missioni di pace è ridotto di 8,9 milioni già per quest’anno. Poliziotti giovani. I dipendenti delle forze di polizia di età inferiore a 32 anni, salvo casi eccezionali, devono essere utilizzati a servizi operativi. Università. Dal 2013 il fondo per il finanziamento ordinario delle università sarà ridotto di 200 milioni. Permessi sindacali. I permessi sindacali per i dipendenti pubblici a partire da gennaio del 2013 saranno ridotti del 10%. "I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti ... sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione è effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013". CAF. C’è anche la riduzione dei compensi pagati ai Caf, i centri di assistenza fiscale. Nel testo si legge infatti che il compenso scende a 13 euro per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa e a 24 euro per l’elaborazione e la trasmissione delel dichiarazioni in forma congiunta. Il decreto riduce anche del 10% i trasferimenti a favore dei patronati. Radio e tv locali. I contributi a favore di radio e tv locali saranno ridotti di 30 milioni a decorrere dal 2013. Blocco affitti. C’è poi il risparmio sui canoni che lo Stato paga per l’affitto di locali ed edifici. Al via infatti il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva. Soldi alle scuole private.Ma ad alcuni i soldi pubblici vengono dati in più. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni. Un regalo forse inopportuno
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 27 - Sassari
Riqualificare l’area di Maria Pia
tre progetti di Architettura 
di Gianni Olandi
ALGHERO Gli studenti del II anno di Pianificazione Urbanistica delle facoltà di architettura di Alghero e Palermo hanno partecipato a un concorso di idee sull’area di Maria Pia, dalla periferia della Pietraia fino a Fertilia. Una quarantina di ettari tra lo stagno e il mare, un’area preziosa ma anche ricca di complessità almeno per l’esperienza di studio degli studenti, tutti di età compresa tra i 19 e 21 anni. Il tema era che fare di quel sito per fini pubblici e urbani, l’area è di proprietà comunale. Hanno chiuso gli occhi e hanno sognato. Un sogno bellissimo, Maria Pia esclusa da ogni privatizzazione, un parco urbano, vivo, vissuto, un cordone ombelicale che unisce Alghero e Fertilia eliminando la terra di nessuno. Ma non solo : si sono divisi in tre gruppi e hanno elaborato altrettanti progetti. Il primo individua un polo sanitario, un’area interamente dedicata alla rieducazione, soprattutto per postumi traumatologici, con un parco adattato a questo scopo, la pratica della talassoterapia e magari anche il trasferimento dell’Ospedale marino. Il secondo è sempre un parco, ma con una dimensione urbana e diverse soluzioni, biblioteche, attività culturali, artigianali, sportive, valorizzazioni e mercato delle colture agroalimentari locali anche con riferimenti espliciti alla tradizione gastronomica. Anche il terzo progetto ha dimensione di parco, ma visto anche come zona di transito, un cinema all’aperto, i giochi d’acqua, un percorso per gli amanti della corsa, secondo metodologie precise che riguardano la salute, consumo di calorie. C’è anche la riconversione del palazzo dei congressi: l’impianto potrebbe diventare sede della scuola agraria di Santa Maria La Palma e dell’Istituto alberghiero, ma anche centro sportivo polifunzionale. A coordinare il concorso il professor Francesco Indovina in collaborazione con Oriol Nel.lo y Colom, urbanista catalano, con i tutor Erika Buonacucina, Valentina Simula, Miriam Mastinu. I lavori degli studenti sono stati esposti ieri sera nel piazzale dell’Asilo Sella. Gli elaborati sono stati sottoposti alla valutazione di merito da parte della giuria composta da Laura Manca pro-Rettore dell’Università di Sassari; Arnaldo Cecchini, direttore del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica; Enrico Corti, presidente dell’InuSardegna; Francesco De Rosa, presidente Ordine Architetti della provincia di Sassari e Giovanni Spanedda , dirigente del Comune di Alghero, Ufficio Urbanistica. Alla cerimonia hanno partecipato il Rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino; il sindaco Stefano Lubrano; il direttore generale dell’Ateneo , Guido Croci, e la coordinatrice del corso di Palermo, Flavia Schiavo.
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
8 - Sardegna Quotidiano / Pagina 14 - Cagliari
Ateneo Un test per tutti i corsi e niente tasse per i più bravi
UNIVERSITÀ Il rettore Giovanni Melis presenta l’offerta formativa per il prossimo anno accademico: prove d’ingresso, anche non vincolanti, in tutte le facoltà. Agevolazioni per i più disagiati
Test di accesso per tutti quelli che a settembre tenteranno l’ingresso in uno dei 79 corsi di laurea dell’Università. In alcune facoltà, come Lingue, Economia e Medicina, la prova è obbligatoria: se lo studente non la supera, non può iscriversi. Ma anche negli altri corsi è previsto il test, in questo caso solo orientativo: se lo studente commette errori, deve frequentare corsi di riallineamento per colmare le carenze. È solo una delle tante novità previste nell’offerta formativa e servizi per gli studenti del prossimo anno accademico dell’Ateneo cagliaritano. Non aumentano le tasse, diverse lezioni saranno messe online e gli studenti lavoratori potranno stilare un programma di studi più diluito nel tempo e non andare fuori corso: quest’ultimo punto è stato deciso per diminuire il numero di chi resta in Ateneo troppo a lungo.«Lo studente al centro dell’Università, con la consapevolezza che il titolo di laurea garantisce maggior facilità nel trovare un lavoro». Questo il filo conduttore del discorso del rettore, Giovanni Melis, che ha presentato l’offerta: «Dobbiamo garantire a tutti gli studenti la possibilità di iscriversi, chi si diploma con il massimo alle superiori non pagherà il primo anno di tasse, così come per chi ha subito la perdita di un’entrata economica all’interno del nucleo familiare. La provincia di Carbonia-Iglesias ci ha promesso dieci borse di studio per i più meritevoli», spiega Melis, «l’anno scorso abbiamo contato 5514 richieste di esenzioni dalle tasse, 105 per motivi legati alla povertà economica della famiglia degli studenti». Il Magnifico getta le basi anche per un futuro internazionale degli studenti: «Dal prossimo anno il corso di Economia manageriale sarà svolto solamente in lingua inglese, sulla scia di altri insegnamenti svolti in passato. Stiamo combattendo gli abbandoni dopo il primo anno», prosegue il rettore, «grazie a un lavoro con le scuole superiori, dove abbiamo distribuito test di autovalutazione per far capire a ogni studente i prorpi punti forti e quelli deboli. Tutto ciò reso possibile grazie a un finanziamento regionale». Sui corsi online, Melis precisa che «saranno trentatrè per il primo anno di tutte le facoltà, venti per il primo semestre, per agevolare gli studenti a prepararsi al meglio e superare gli esami». Gli ultimi dati Almalaurea mostrano che, tre anni dopo la laurea, novanta studenti su cento lavorano, contro il 79,2 di chi si ferma alle scuole superiori. Le facoltà che offrono più chance lavorative sono Medicina e Chirurgia e Ingegneria. «Sono 4914 i laureati in quest ’ultimo anno, novecento dei quali in decadenza dagli studi. Il metodo scelto ci ha premiato», sottolinea Melis, informando che «per medicina e chirurgia, la graduatoria dei risultati del test di ammissione di Cagliari e Sassari sarà unita, così come richiesto dal governo nazionale. Servirà più capacità da parte degli studenti per poter entrare» .
P. R.
 
 
9 - Sardegna Quotidiano / Pagina 22 - Cultura
IN ONDA Bobo Ferra sale sul “Blue Train”
WEBRADIO Il chitarrista sardo stasera viaggerà affiancato da un romanzo di Paulo Coelho e presenterà il suo ultimo album
Ogni puntata c’è qualcuno che salta su, come gli “hobos” o gli “outlaws ” nei treni amricani. Così funziona, più o meno, Blue Train, la trasmissione curata condotta da Simone Cavagnino sulla Web Radio degli universitari di Cagliari. L’ospite di questa puntata è Bobo Ferra. Il chitarrista sardo viaggerà sul Blue Train affiancato da un romanzo di Paulo Coelho, “L’Alchimista”, e presenterà la sua ultima fatica discografica, l’album "Specs People", uscito per la Tuk Music. La puntata vedrà il consueto contributo di Rita Leone che leggerà un brano tratto da "L’Alchimista", e del musicologo Mario Evangelista che questa voltaanalizzerà un brano di Ferra, “Sprigos de luna”, appartenente al lavoro che il chitarrista cagliaritano ha realizzato insieme al musicista Javier Girotto e che si intitola “Kaleidoscopic Arabesque”. Il consueto appuntamento con Blue Train è, quindi, su Unica Radio (www.unicaradio.it), stasera alle 22 con replica domani mattina alle 10. E poco dopo la messa in onda saranno disponibili i podcast all’indirizzo www.unicaradio.it/podcasts. Nato a Cagliari, intraprende lo studio della chitarra all’età di nove anni indirizzando gran parte della propria ricerca musicale nell’ambito jazzistico. Attivo da metà anni ’80, in questi anni ha suonato e registrato e collaborato con tanti esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale , tra i quali: Paolo Fresu, Alex Foster, John Clark, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi , Steve Grossmann, Maria Pia de Vito, Billy Cobham, Dedè Ceccarelli, Rita Marcotulli, Franco Ambrosetti, Franco D’Andrea, Emanuel Bex, Carol Welsman, Danilo Rea, Eddie Martinez, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis… Ha inciso circa ottanta dischi, di cui una quindicina come leader e coleader. Attualmente dirige diverse formazioni a suo nome che vanno dal duo al trio al quartetto di cui fanno parte grandi nomi del jazz italiano come Rita Marcotulli, Javier Girotto, Paolino Dalla Porta, Fabrizio Sferra etc.. con e fa parte da circa sette anni del “Devil quartet “di Paolo Fresu.



      
METRO
 
 
10 - MetroNews / Pagina 10 - Sardegna
Figli dei disoccupati
un ateneo senza tasse
L'Università di Cagliari tende la
mano alle famiglie di cassintegrati
e premierà chi darà più esami
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie