Mercoledì 9 maggio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 maggio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Regione e Università siglano un’intesa per l’integrazione Asl-Azienda mista
PIOGGIA DI EURO SULLA SANITÀ
In arrivo oltre cinquanta milioni per il Policlinico
È stato siglato il progetto per la creazione di un grande ospedale universitario, un polo di eccellenza che dovrebbe essere pronto tra quattro o cinque anni, in cui dovrebbero confluire tutte le strutture sparse sul territorio, a partire dall’ospedale San Giovanni di Dio. Questo è il punto principale dell’incontro tra Università e Regione. Il piano di investimenti prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro da spendere entro l’anno per il Blocco Q del Policlinico di Monserrato (per cui 7 milioni dei fondi sono già stati spesi) e di 40 milioni di euro provenienti dai Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) per il Blocco R. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci.
L’ACCORDO All’incontro, oltre l’assessore, erano presenti il rettore dell’ateneo, Giovanni Melis, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ennio Filigheddu, il prorettore con delega per le attività sanitarie Alessandro Uccheddu, il preside di Medicina, Mario Piga e il direttore generale dell’assessorato Gianluca Calabrò. Quello di lunedì è solo il primo di una serie di riunioni che avverranno nelle prossime settimane. «Nel corso dei prossimi incontri - ha spiegato l’assessore De Francisci - il piano sarà sottoposto anche alla Asl 8 e all’Azienda Brotzu, per definire tutti insieme quali reparti e specialità saranno accolte nelle nuove strutture del Policlinico. Finalmente, grazie all’apporto fattivo di tutti gli attori, si sta ragionando in termini di distretto».
TAGLI ALLE SPESE Nonostante la pioggia di euro, l’accordo mette in atto una sorta di spending review , la revisione della spesa sanitaria per Cagliari e il suo hinterland, che eviterà la creazione di reparti doppioni. «Si terrà conto sia delle esigenze formative che fanno capo all’Università, sia di quelle sanitarie del territorio», spiega il prorettore Alessandro Uccheddu. Ci sarà collaborazione per facilitare «l’accreditamento dei corsi e delle specializzazioni accademiche», in un posto di rilievo. Un altro effetto sarà l’accelerazione della chiusura del San Giovanni di Dio. «Garantiremo i reparti vengano spostati nel più breve tempo possibile e che siano della stessa, se non di migliore qualità», conclude Uccheddu.
FINE DELLE POLEMICHE Esprime soddisfazione anche il rettore Melis. «Con la collaborazione stanno arrivando a soluzione gli annosi problemi legati all’applicazione del decreto legislativo 517/99, alla costituzione dell’organo di indirizzo e all’atto aziendale, indispensabili per migliorare la governance e la funzionalità dell’Azienda». L’accordo, infatti, mette fine alle polemiche scoppiate il 3 aprile, quando 37 docenti e 7 lavoratori tecnico-amministrativi, in una lettera aperta, denunciarono una «discriminazione nel trattamento normativo ed economico» tra medici universitari e della Asl.
Mario Gottardi


2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Economia
Primo corso di laurea con lezioni in inglese

La facoltà di Economia sarà la prima in città ad avere le lezioni di un corso di laurea completamente in lingua inglese. L’insegnamento International management , indirizzo specialistico in Economia manageriale, ha ottenuto l’approvazione degli organi collegiali dell’ateneo e sarà attivo dal prossimo anno accademico.
Il percorso di studi consentirà un più proficuo apprendimento dell’inglese e faciliterà la mobilità studentesca dai numerosi atenei con cui la facoltà guidata da Ernestina Giudici intrattiene da anni rapporti per il programma Erasmus. Al corso, infatti, possono iscriversi sia studenti italiani sia stranieri. «L’obiettivo - spiega la preside - è creare un indirizzo che riduca le lezioni frontali e stimoli maggiormente l’attività progettuale degli studenti, sul modello delle università anglosassoni».
Sempre nella facoltà di Economia, è stato inaugurato un nuovo spazio a disposizione degli studenti, nell’edificio dedicato a Paolo Baffi: 60 posti a sedere e collegamento wi-fi alla rete informatica dell’ateneo.


3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Scienze della formazione
Comunicazione, incontro in facoltà

Credibilità e fiducia nell’epoca del capitalismo reputazionale, il ruolo della comunicazione nella crisi. Domani, dalle 11 alle 13, nell’aula 6c della facoltà di Scienze della formazione (sede di viale San Vincenzo), si tiene una conferenza aperta sul ruolo cruciale svolto dalla comunicazione nella gestione delle crisi. L’incontro è organizzato nell’ambito del programma Visiting professor, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari.
L’incontro è aperto a tutti gli interessati. Per facilitare la partecipazione anche al personale dipendente verrà rilasciato l’attestato. La conferenza sarà trasmessa anche in streaming live dalle pagine del sito www.com.unica.it.


4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Corte dei Conti
Danni alle casse dell’ateneo, cinque imputati

Tra un mese circa i giudici della Corte dei Conti depositeranno la sentenza, ma i presunti danni da oltre due milioni di euro causati alle casse universitarie dalla guerra interna al Policlinico potrebbero in parte essere prescritti. È quanto emerso ieri mattina davanti al collegio presieduto da Paolo Scano, dove sono comparsi l’ex direttore di Anatomia patologica dell’ospedale universitario, Giuseppe Santa Cruz e l’ex rettore dell’Ateneo cagliaritano, Pasquale Mistretta, assieme al direttore generale Rosa Coppola, quello amministrativo Ennio Filigheddu e al responsabile sanitario Andrea Corrias. Ai cinque convenuti, i giudici contabili fanno ricadere la responsabilità degli esborsi di denaro sopportati dal Policlinico per la guerra che aveva pesantemente inciso sull’attività del reparto di Anatomia patologica, costringendo l’ospedale ad attivare una serie di convenzioni con altri reparti esterni all’azienda.
I legali Costantino Murgia (difensore dell’ex rettore Mistretta), Marcello Vignolo e Massimo Massa, Avino Murgia, Matilde Mura, Simone Valentini e Raffello Spano per l’ex primario Santa Cruz hanno sostenuto che non vi sarebbero né danno né colpa, anche perché senza le quelle convenzioni i medici dei reparti di chirirugia non avrebbero potuto operare.
La prescrizione, stando da quanto emerso in udienza, potrebbe invece riguardare gli eventi risalenti a cinque anni prima che iniziasse il procedimento della Corte dei Conti. All’ex rettore e all’ex primario di Anatomia patologica (quest’ultimo sotto processo davanti alla Prima sezione penale del Tribunale per i fatti legati alla guerra interna al reparto) vengono contestati danni da disservizio dal 2002 al 2007, mentre agli altri sono addebitati gli esborsi stenuti dal Policlinico per le convenzioni con gli ospedali Brotzu e Businco a cui il Policlinico si appoggiava. Il viceprocuratore generale Mauro Murtas ha invece confermato gran parte delle accuse.

 
5 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
IL CASO. Gli effetti dei 382 mila sì al quesito numero nove Il dilemma dei cda degli enti: alcuni sarebbero intoccabili 
L’Arst non si può toccare perché è una società per azioni. Nemmeno gli Ersu di Cagliari e Sassari, secondo molti, perché sono disciplinati da una norma statale che impone consigli di amministrazione compartecipati, esattamente come l’Ente foreste e l’Istituto zooprofilattico sperimentale. Secondo questa interpretazione resterebbero da abolire i cda dell’Enas (attualmente commissariato), Istituto superiore etnografico e Area. Insomma, secondo questa interpretazione i 382 mila sardi che hanno votato sì al quesito consultivo numero nove (“Siete favorevoli all’abolizione dei consigli di amministrazione di enti e agenzie regionali”) otterranno un risultato meno rilevante di quello che si sarebbero aspettati.
POCHI ENTI DA SOPPRIMERE A fornire questa chiave di lettura è Giulio Steri, avvocato dello Stato e capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale. Che, per sgomberare il campo da possibili equivoci, ricorda che il suo partito ha presentato tempo fa una proposta di legge per sopprimere i consigli di amministrazione degli enti. Una legge che non è mai stata messa all’ordine del giorno del Consiglio perché alcuni partiti, tra i quali i Riformatori, votarono contro. Per Steri, «i consigli di amministrazione degli Ersu non possono essere aboliti perché sono disciplinati da una normativa statale che impone organi compartecipati: come si fa a estromettere la Regione o l’Università? Un discorso che secondo Steri vale anche per l’Istituto zooprofilattico e per l’Ente foreste, anch’essi figli di una filosofia che prevede la compartecipazione. «Si tratta di capire se la normativa statale è sopprimibile o meno», dice Steri. Se avesse ragione, il risparmio che si otterrebbe dalla soppressione di tre consigli di amministrazione sarebbe di circa 600 mila euro all’anno, considerato che i presidenti degli enti e i consiglieri, secondo quanto stabilito dalla legge, incassano rispettivamente 120 mila e 60 mila euro lordi.
POTERI AI DIRETTORI Ad esercitare le funzioni dei consigli soppressi sarebbero direttori generali, i cui stipendi oggi ammontano a circa 200 mila euro all’anno lordi.
Per Pietro Pittalis (Pdl) è la soluzione auspicata: «Dei consigli di amministrazione si può fare a meno e possono essere sostituiti da direttori generali da scegliere nei ranghi dell’amministrazione», dice Pittalis anticipando la probabile linea del suo partito. Fedele alla volontà popolare anche il sardista Giacomo Sanna che, tuttavia, si chiede: «Perché per i cda degli enti non è stato fatto un referendum abrogativo ma solo consultivo». Il sospetto, insomma, è che si voglia prendere tempo. E nel frattempo nominare ancora nuovi esponenti. (f.ma.)


6 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
Alvaréz all’Università
Domani alle 11, facoltà di Scienze della formazione (viale S. Vincenzo) di Cagliari, conferenza di Jesús Timoteo Alvaréz sulla comunicazione nell’epoca della crisi.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Municipio
Al Search si parla di urbanistica
“Riqualificazione urbana ed integrazione sociale: il caso di Saragozza”. Si intitola così il workshop organizzato dal centro assistenza alle Pubbliche Amministrazioni Formez PA, in collaborazione con il Comune, che si terrà alle 15 al Search, nel sottopiano del Municipio. L’inziativa sarà aperta alla Commissione urbanistica, ai tecnici del Comune, agli esperti dell’Università e ai cittadini. L’architetto Patrizia Di Monte, coordinatrice del workshop, illustrerà i risultati del progetto “Estonoesunsolar” (che significa “questo non è un lotto abbandonato”). In Spagna sono riusciti a riqualificare i vuoti urbani abbandonati dei centri storici grazie alle idee dei cittadini, creando occupazione e senza spendere cifre esorbitanti. L’obiettivo è recuperare aree metropolitane in disuso, con il benestare dei proprietari, riconvertendole in giardini, orti collettivi e urbani, spazi giochi per bambini, luoghi di ritrovo per anziani. Progetti low cost che a Saragozza hanno dato lavoro a decine di disoccupati. (lu.ma.)
 
 
8 - L’Unione Sarda / Sulcis Iglesiente (Pagina 26 - Edizione PC)
Finanziamenti per dodici scali della costa sud-occidentale
Accordo Provincia-Università: «Puntare sui porti turistici»
Il futuro turistico del Sulcis? Per l’amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias passa attraverso un nuovo sistema portuale. L’ente ha sottoscritto un’intesa con i dodici Comuni costieri per avviare un progetto ambizioso che punta a trasformare radicalmente gli scali della costa sud-occidentale dell’Isola. L’obiettivo è quello di finanziare alcune opere e reperire altre risorse per potenziare un settore considerato di vitale importanza per l’economia sulcitana.
L’UNIVERSITÀ L’amministrazione provinciale ha firmato una convenzione con l’Università di Cagliari. «È già stato completato lo studio di fattibilità sugli approdi minerari - si legge in un comunicato diffuso ieri - mentre quello sui porti è già arrivato alla fase conclusiva». Nei giorni scorsi la Giunta ha deliberato una serie di finanziamenti per i lavori in alcuni a Sant’Anna Arresi e Fluminimaggiore. In tutto, saranno investiti quasi cinque milioni di euro, che consentiranno di recuperare i cinque approdi minerari più importanti (complessivamente 2 milioni di euro per i porti minerari di Nebida, Porto Ferro, Masua, Cala Domestica e Portixeddu).
L’ASSESSORE «Il recupero degli approdi minerari - osserva Guido Vacca, assessore provinciale alla Pianificazione - oltre che ricoprire una grande valenza dal punto di vista culturale, consentirà l’accesso ai siti minerari direttamente dal mare, rendendo possibile anche il trasferimento, con apposite imbarcazioni, di visitatori dalle località turistiche direttamente alle meravigliose località minerarie».
I PORTI MINORI Il progetto messo a punto dalla Provincia prevede anche il completamento di alcuni porti minori come Punta Trettu e di Porto Pino, con 250 mila euro ciascuno. Per sistemare l’approdo di Is Solinas (nel territorio comunale di Masainas) saranno spesi 500 mila euro, mentre 550 mila euro serviranno per la creazione di una barriera che eviti l’insabbiamento del porto di Buggerru. «Altri 700 mila euro - prosegue l’assessore Vacca - verranno utilizzati per ripristinare la navigabilità del canale della laguna di Sant’Antioco. Tra gli interventi previsti, 100 mila euro sono stati destinati alla realizzazione di un pontile galleggiante nel lago di Monte Pranu a Tratalias».
 
 
9 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 21 - Edizione OL)
Marketing
Università: anticipato un seminario
OLBIA. In occasione dei festeggiamenti di san Simplicio, il seminario sul tema "Marketing information products", tenuto dal professor Hofacker della Florida State University, previsto per il 15 maggio, è stato anticipato al 9 (9 - 11), presso l’aula Pareto del Polo universitario. Il 10 maggio invece appuntamento con "Strategic marketing in tourism services" tenuto da Roudoula Tsiotsou e il 14 "What is new about interactive marketing?" tenuto da Charles F. Hofacker. La partecipazione ai seminari è libera.
   


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Economia, al via un corso solo in inglese 
NICOLA MARONGIU
CAGLIARI. Un corso universitario solo in lingua inglese. E’ stata inaugurata ieri mattina alla presenza del Rettore Gianni Melis una nuova aula studio nella facoltà di Economia: si tratta di uno spazio, individuato nell’edificio “Paolo Baffi”, dotato di 60 posti a sedere con collegamento alla rete wireless d’Ateneo. La facoltà guidata da Ernestina Giudici continua dunque a offrire nuove opportunità agli studenti, come la recente attivazione di un nuovo indirizzo del corso di laurea specialistica in Economia manageriale, i cui insegnamenti saranno impartiti completamente in lingua inglese. Il nuovo percorso di studi, denominato International Management, è il primo nel suo genere nell’Università di Cagliari e consentirà un più proficuo apprendimento della lingua, ma faciliterà anche la mobilità studentesca dai numerosi Atenei con cui la facoltà di Economia intrattiene da anni rapporti per il programma Erasmus. Al corso possono infatti iscriversi, a partire dal prossimo anno accademico, sia studenti italiani sia stranieri.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Ed_Cagliari
Conferenza in Ateneo su onestà e sviluppo 
CAGLIARI Domani dalle 11 alle 13 si terrà a Scienze della Formazione in viale San Vicenzo, una conferenza su “nestà e Sviluppo”. Relatore sarà Jesús Timoteo Alvaréz, professore di Communication management all’Università Complutense di Madrid e visiting professor presso l’Università di Cagliari, che parlerà della comunicazione nell’epoca della crisi. Alvaréz sostiene fiducia e l’onestà del fornitore e del debitore giocano un ruolo centrale, soprattutto nei periodi di crisi.
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
UNIVERSITÀElezioni di ateneo
Oggi studenti ai seggi

Gli studenti universitari dell’ateneo cittadino sono chiamati alle urne oggi per il rinnovo delle rappresentanze negli organi accademici: Senato accademico, Consiglio d’amministrazione, Comitato per lo sport universitario, Consiglio degli studenti, Consigli dei 13 dipartimenti e dei 45 corsi di laurea. I seggi resteranno aperti dalle 9 alle 19 nei diversi dipartimenti dove i direttori hanno messo a disposizione le aule necessarie per eseguire le operazioni di voto. In lizza per diventare rappresentanti degli studenti ci sono 401 candidati. Lo spoglio delle schede comincerà domani alle ore 9.
 

13 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
MEDICINA Domande per le scuole di specializzazione
Resteranno aperti fino al 31 maggio i termini per la presentazione delle domande di ammissione al primo anno delle Scuole di specializzazione dell’Università per laureati in medicina e chirurgia. Il bando di concorso può essere consultato sul sito dell’Università www.uniss.it/studenti. Sulla stessa pagina web si trova lo schema esemplificativo della domanda che gli interessati dovranno compilare e inviare all’attenzione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Piazza Università 21, 07100 Sassari. La candidatura potrà essere inviata a mezzo raccomandata postale o presentata direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Università degli Studi di Sassari, piazza Università 21, Sassari. La busta dovrà presentare la dicitura "Domanda di partecipazione al concorso di ammissione alle Scuole di Specializzazione Mediche". Non farà fede il timbro postale ma la data di protocollazione dell’Ufficio Protocollo.

 
14 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Microcredito, seminario all’Università 
SASSARI “Microcredito: esperienze a confronto”. Si terrà venerdì dalle 15.30 alle 19 e sabato dalle 9 alle 13 il quinto seminario del master in economia e finanza etica per la cooperazione e lo sviluppo. L’argomento trattato sarà proprio quello del microcredito. Interverranno venerdì don Marco Lai, responsabile provinciale della Caritas di Cagliari, Carlo Usai, responsabile di Banca Etica s.c.p.a. in Sardegna, Antonio Ruda, responsabile Divisione Retail-Banca di Sassari. Sabato toccherà invece a Gabor Pinna, funzionario Sfirs. Il quinto seminario del master in economia e finanza etica per la cooperazione e lo sviluppo si terrà in entrambi i giorni nell’aula verde del dipartimento di Scienze politiche, Scienze della comunicazione e Ingegneria dell’informazione che si trova in viale Mancini numero 5 a Sassari.
 
 
15 - La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Ed_Cagliari
TESORERIA, L’ISOLA PERDE UN MILIARDO 
Effetti del decreto Monti: tutte le risorse degli enti locali trasferite a Roma. Solo il Banco deve versare 800 milioni 
PAOLO MANINCHEDDA Tutte le altre Regioni hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale, la Giunta Cappellacci no. Forse aveva altri impegni
di Alfredo Franchini
CAGLIARI Un salasso da un miliardo per gli Enti locali della Sardegna e per le banche regionali. L’isola paga il conto del decreto sulle liberalizzazioni varato dal governo Monti nello scorso dicembre, e che ora va a impattare sul sistema degli enti locali e sul credito. Le norme hanno trasformato il sistema delle Tesorerie e hanno imposto agli Enti locali e alla Regione di trasferire i propri depositi dalle banche sarde alla Banca d’Italia. Il Banco di Sardegna ha dovuto «rinunciare» a circa ottocento milioni e con gli altri istituti di credito, si calcola che sia fuoriuscito dal sistema sardo più di un miliardo di euro.Gli enti pubblici, negli ultimi anni, avevano fatto i conti con un sistema di tesoreria unica mista ma il decreto sulle liberalizzazioni ha sospeso questa possibilità almeno per i prossimi due anni. L’obiettivo del governo nazionale era chiaro: mettere a disposizione dello Stato risorse fresche per sostenere il rifinanziamento del debito pubblico. Quella massa di denari serve per ridurre le emissioni di titoli di Stato. C’è, però, un problema: quando qualcuno risparmia, c’è anche chi paga. In questo caso i ruoli sono chiari: lo Stato risparmia 320 milioni nel 2012 e 150 l’anno prossimo, calcolando una minore emissione di titoli. Ma a pagare sono chiamati gli enti locali e le banche regionali. Quel miliardo che esce dalla Sardegna era depositato nelle casse della banche dell’isola, le quali dovranno far fronte a nuovi problemi di liquidità. A confluire nei forzieri della Banca d’Italia a Roma saranno le risorse non solo di comuni, province e regione ma anche degli enti sanitari, Università, dipartimenti universitari. Somme che sono già state prevelate nella notte del 16 aprile scorso, un lunedì nero. A restare a secco più di tutti, in questo caso, è i l gruppo Banco di Sardegna che detiene una quota importante del mercato ed è molto attivo nelle convenzioni con gli enti. I sardisti sono intenzionati a dare battaglia: «Le altre regioni hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale», afferma Paolo Maninchedda, presidente della commissione Autonomia, «la Sardegna no, era impegnata a prendere in giro i sardi». Versato il miliardo di lire, si torna a un sistema «ante 1998» con l’accentramento presso la contabilità in Banca d’Italia a nome degli enti di tutte quelle disponibilità diverse da quelle provenienti da mutui, prestiti obbligazionari e altre forme di indebitamento non sostenute da contribuzione statale. Per il Banco di Sardegna è il capitolo di una nuova storia delle Tesorerie che tanta parte ebbero negli anni Novanta nella guerra della Popolare di Sassari.
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
16 - Sardegna Quotidiano / Pagina 12 - Cagliari
MONSERRATO Il polo pediatrico regionale potrebbe nascere al Policlinico
IL PROGETTO LA RIVOLUZIONE PASSERÀ DAL POLICLINICO
SANITÀ Convergenza tra l’assessore, il rettore e il manager: la riorganizzazione dei presidi cagliaritani si concentra sui nuovi padiglioni di Monserrato. Ipotesi di centro pediatrico regionale
I fondi ci sono, l’accordo tra Regione e Università pure. Manca soltanto il confronto con Asl 8 e Brotzu, ma il percorso verso la riorganizzazione del sistema degli ospedali cagliaritani attorno al Policlinico di Monserrato sembra tracciato. La conferma arriva dopo il secondo incontro, che ha seguito quello del 23 aprile in rettorato, tra l’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, e il rettore, Giovanni Melis. Durante la riunione, questa volta allargata al direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ennio Filigheddu, al prorettore Alessandro Uccheddu, al preside di Medicina, Mario Piga, e al direttore generale dell’assessorato Gianluca Calabrò, si è discusso della necessità di definire un programma unico per la gestione delle strutture ospedaliere universitarie, ma non solo. «Finalmente», ha detto la De Francisci, «si sta ragionando in termini di distretto per l’integrazione dei vari servizi oggi dislocati tra città e hinterland, con tutti i vantaggi che ne potranno derivare sia per gli operatori e il personale universitario, che per gli studenti e soprattutto
per gli utenti». Secondo l’assessore, il progetto potrà essere realizzato in tempi rapidi, anche perché dispone già di oltre 50 milioni di euro di fondi: dodici milioni per il Blocco Q del Policlinico e 40 dei fondi Fas per il Blocco R. «Nel corso dei prossimi incontri il piano», ha precisato la De Francisci, «sarà sottoposto anche alla Asl 8 e al Brotzu, per definire tutti insieme quali reparti e specialità saranno accolte nelle nuove strutture del Policlinico». In attesa di incontrare l’assessore, Antonio Garau, direttore generale del Brotzu, anticipa la sua posizione favorevole rispetto alla razionalizzazione: «È un progetto molto importante», sostiene, «negli ospedali cittadini ci sono
reparti doppi da eliminare, devono essere fatti accorpamenti e scorpori. Alcune strutture, poi, hanno bisogno di specializzarsi per poter diventare punti di riferimento a livello regionale». Garau non si sbilancia su quali reparti dovrebbero essere spostati a Monserrato, conferma le previsioni della De Francisci sulla tempistica ma suggerisce un tema da affrontare nell’ambito del progetto. «Credo che in
questo momento sia necessario ragionare anche sulla creazione di un grande polo pediatrico», dice, «se ne parla da molto tempo, richiederà probabilmente maggiori risorse ma è un problema che va affrontato». Un tema tornato d’attualità qualche mese fa.
Allora l’azienda Mista aveva pubblicato il progetto dell’“Ospedale pediatrico regionale” da aprire nei locali del Microcitemico. Ma l’idea di riunire i reparti per i bambini sparsi per la città proprio in via Jennner, non era piaciuta all’Asl 8, azienda gestore del centro, che non era stata coinvolta nel progetto. Sull’accelerazione del processo di razionalizzazione si è detto soddisfatto anche il rettore Melis, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la Regione anche per la soluzione dei problemi legati al decreto legislativo sull’adeguamento delle retribuzioni del personale universitario che lavora in azienda Mista.
Michele Salis
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
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