UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 23 febbraio 2012

Giovedì 23 febbraio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 febbraio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Cagliari Università: sei bravo? Niente tasse
Il piano del rettore Melis per aiutare gli studenti più bravi a fronteggiare la crisi e iscriversi all'ateneo: per chi si diploma con il massimo dei voti, niente tasse nel primo anno di università.
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Il rettore annuncia: agevolazioni per giovani svantaggiati e meno facoltà
BUON DIPLOMA? ZERO TASSE
Incentivo dell'Università per studenti eccellenti 
La preoccupazione per la crisi economica che vessa l'Isola fa capolino anche nel mondo dell'istruzione. Il timore principale, manifestato dal rettore dell'Università, è che i costi delle tasse possano far desistere studenti eccellenti a proseguire gli studi. Con questa premessa è arrivata la buona notizia per gli studenti sardi che decideranno di iscriversi all'ateneo cagliaritano: «Dal prossimo anno consentiremo ai giovani che si diplomano col massimo dei voti di iscriversi a tasse zero». Sono le parole pronunciate ieri mattina da Giovanni Melis, in occasione della presentazione delle tradizionali “Giornate dell'Orientamento 2012”.
L'INCENTIVO Proprio perché studenti bravi e meritevoli non abbandonino la loro formazione, l'ateneo sta studiando anche altre forme di agevolazioni per i figli di genitori cassintegrati, in mobilità o licenziati. Anche per loro dal prossimo anno accademico sono in cantiere misure per la riduzione delle tasse. Rispetto alle proposte ministeriali che incitano ad aumentare le imposte, l'Università ha deciso di muoversi in controtendenza; per l'anno prossimo infatti non è prevista nessuna maggiorazione. «Siamo preoccupati che la crisi scoraggi i giovani. È vero che oggi è difficile trovare un'occupazione - ha sottolineato il rettore - ma lo è ancora di più per chi non ha istruzione». Come confermano i nuovi dati statistici dell'indagine Almalaurea, presentati ieri, circa il 90% dei laureati nell'ateneo cittadino ha trovato lavoro dopo 3 anni dal conseguimento del titolo. È ormai da 13 anni che l'Università organizza le Giornate dell'Orientamento ma quest'anno gli studenti che si apprestano a diventare matricole si trovano di fronte un'offerta formativa profondamente rinnovata, con nuove facoltà e nuovi dipartimenti, nati in seguito alla riforma Gelmini e all'approvazione del nuovo Statuto.
L'OFFERTA Le facoltà sono state ridotte e raggruppate in grandi poli, da undici presenti lo scorso anno sono diventate sei, nello specifico: Studi Umanistici; Scienze economiche Giuridiche e Politiche; Ingegneria e Architettura; Scienze; Medicina e Chirurgia; Scienze farmaceutiche e Biologiche. Sono invece diciassette i nuovi dipartimenti. Anche l'Università ha dovuto fare i conti con la razionalizzazione e cercare di poter offrire un servizio migliore tenendo conto delle risorse disponibili. Nonostante ciò particolare impegno è stato riservato alle biblioteche, ai laboratori e al programma Erasmus, ritenuto un'esperienza fondamentale. Anche per questo si è data maggiore importanza ai corsi di lingua inglese, che da 7 sono diventati 33. Sino a sabato prossimo gli studenti possono recarsi alla Cittadella universitaria di Monserrato per scegliere il corso di laurea più adatto alle proprie aspirazioni. Oggi più di ieri studiare paga.
Veronica Nedrini
 
 
2 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
«Il Quirinale ci aiuterà»
Lettera di Cappellacci all'inquilino del Colle: lei il garante dei sardi
Anche il sindaco Zedda fiducioso per gli impegni del presidente Le promesse non sono mai mancate, da queste parti. Sono i fatti che lasciano a desiderare. Quindi sarebbe comprensibile, da parte della politica regionale, una sana diffidenza verso gli impegni assunti da Giorgio Napolitano in Sardegna. Invece, dopo la visita del capo dello Stato, i vertici istituzionali appaiono decisamente più fiduciosi di prima. I commenti del governatore Ugo Cappellacci e del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, lo confermano: la sensazione è che il presidente della Repubblica non vorrà apparire come quelli (da lui stesso criticati) che in passato hanno parlato a vanvera.
LA LETTERA Anzi, secondo Cappellacci il Quirinale sarà ancor più un «saldo riferimento». Il governatore lo scrive in una lettera di ringraziamento inviata ieri all'illustre ospite: «Lei signor presidente - vi si legge - appare ormai agli occhi dei sardi come il massimo garante dei nostri diritti e degli impegni presi con l'Isola dal precedente e dall'attuale governo».
La lettera riprende alcuni passaggi dei discorsi pronunciati da Napolitano in Sardegna: come i «ripetuti appelli all'unità nazionale», che sono per l'Isola «uno stimolo in più a fare fronte comune attorno ai Quattro Mori e al Tricolore, simboli che ci fanno sentire Sardi e Fratelli d'Italia». Oppure il richiamo alla necessità di «colmare, anche con i necessari sacrifici, il divario crescente tra le diverse aree della Nazione e tra i Paesi dell'Ue». La presenza del capo dello Stato in Sardegna, prosegue Cappellacci, «è stata di grande aiuto per far conoscere all'intero Paese la grave situazione della Sardegna e, tra l'altro, a tenere viva la speranza di poter riabbracciare presto Rossella Urru». Il governatore conclude dicendosi «grato per l'esempio di dedizione alle istituzioni e al bene comune: non lo dimenticherò. Confidiamo fiduciosi nel suo alto e pieno sostegno alla nostra causa».
IL COMMENTO «Non sono parole di circostanza, ci credo davvero», dice Cappellacci, raggiunto telefonicamente: «Non era scontato che il presidente assumesse pubblicamente impegni di tale valore». C'è da essere più fiduciosi per il confronto Stato-Regione, «anche se io avevo già espresso fiducia, attirandomi qualche critica. Però diciamo che, dopo l'interessamento di Napolitano, registro già qualche accelerazione».
Per esempio la notizia del tavolo tecnico a Palazzo Chigi, emersa nel giorno dell'arrivo di Napolitano, «non è solo una coincidenza. Insomma, ero già ottimista, ma certo sono molto confortato dopo questa forte e straordinaria sponda offerta dal capo dello Stato». A questo punto «spero che potremo sederci subito a quel tavolo tecnico per poi giungere in fretta a quello politico, e raccogliere i primi risultati». Quanto alle contestazioni, «Napolitano non si è offeso, e comunque erano pochi gruppi isolati. Io ho visto molto affetto e grande ammirazione ovunque è andato il presidente».
A CENA INSIEME Molto fiducioso anche Massimo Zedda: «Il presidente ha preso impegni chiarissimi. Ma non mi aspettavo niente di meno, so che non ama i riti formali ma assume sempre posizioni lucide e chiare». Il sindaco di Cagliari, complice l'impegno politico del padre nel Pci, parla sulla scorta di un'antica conoscenza personale di Napolitano. E infatti i due sono stati visti, lunedì sera, cenare insieme, e soli, in un ristorante vicinissimo all'hotel Regina Margherita che ha ospitato il presidente.
Zedda non conferma, ma ammette di aver potuto scambiare con l'ospite alcune riflessioni private: «Appena è arrivato, ha subito detto di sapere che in Sardegna la crisi è più dura che altrove. Poi però ha toccato con mano la situazione ed è rimasto realmente colpito. Si è emozionato nel sentire i racconti degli operai delle aziende in crisi, o degli imprenditori che faticano ad andare avanti».
Ma il vero motivo per cui ora l'Isola può nutrire più fiducia, secondo il sindaco, è un altro: «Prima avevamo a che fare col governo Berlusconi che addirittura negava la crisi, la nascondeva. Ora la più alta carica dello Stato si rende di conto di persona delle difficoltà dei lavoratori, delle aziende, delle famiglie, e garantisce un impegno comune». Altrettanto importante, aggiunge Zedda, l'insistenza sulla necessità di «evitare tagli di spesa alla cultura, alla ricerca, all'università. Napolitano ci ha ricordato che puntare su alcuni settori strategici può portare, in prospettiva, più sviluppo e posti di lavoro di certi investimenti su singoli settori produttivi».
Giuseppe Meloni
 
 
3 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 17 - Edizione CA)
Punti di vista
Raccomandata lenta, escluso dal Master
Nella lista degli ammessi al colloquio per il Master universitario di “Manager dello sviluppo turistico” presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, non sono comprese oltre 20 persone, come il sottoscritto, che pure hanno presentato domanda. Motivazione ufficiale: la documentazione non è pervenuta entro i termini prescritti, l'8 febbraio scorso, e non è probante la data di invio della raccomandata. La mia raccomandata è partita dalla sede di Piazza Crispi a Nuoro il 2 febbraio 2012, alle 16.30 ed è costata 5,55 euro, come attesta la ricevuta. Significa che la raccomandata con ricevuta di ritorno contenente la documentazione non è arrivata alla sede di Piacenza della Cattolica nei sei giorni successivi. Tempi, naturalmente, da poste del Burundi, non da Poste Italiane. Ho subìto, come gli altri esclusi, un danno materiale e morale. Ma credo nessuno darà conto e pagherà. L'Università, non fidandosi degli uffici postali, non presta fede al timbro di partenza; dovremmo fidarci noi, su cui si scaricano le conseguenze? Immagino che nessuno dirigente muoverà un dito, nessuno aprirà una inchiesta interna, o rassegnerà le sue dimissioni, magari sospingerà su altri le responsabilità! D'altronde, di comandanti Schettino sono piene non solo le navi da crociera, basta fare un giro.
Matteo Marteddu, Nuoro
Benvenuto (si fa per dire) nel folto gruppo dei cittadini variamente lesi da un'azienda che si chiama Poste italiane, ha un attivo di bilancio da record, ma non adempie al compito per cui fu fondata: distribuire la corrispondenza. La ringraziamo per aver condiviso la protesta che ha spedito al direttore delle Poste di Nuoro e ai suoi capi romani. Ora saremmo felici di sapere che cosa riusciranno a risponderle.
Daniela Pinna
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
“Poesie in famiglia” a Cagliari
Il libro “Poesie in famiglia”, di Adriana Mannias Barabino (edizioni Edes) verrà presentato domani alle 18 nella Sala settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari. Introduce Giuseppina Cossu Pinna per gli Amici del libro. Interverranno le docenti dell'ateneo cagliaritano Elena Sala di Felice, Maria Giovanna Sanjust e Isabella Zedda Macciò.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 17 - Edizione CA)
Il lavoro da Kruscev a oggi
Manca la cultura dello sporcarsi le mani
Dalla “storica decisione” del '31, con la quale si restituivano alla scuola le sue funzioni “informative ed educative”, alla Riforma Kruscev del 1958, in cui si riproponeva il rafforzamento dei legami tra la scuola e la vita, molta acqua era già passata sotto i ponti. La grande illusione era stata che, caduta la struttura di classe del potere, sarebbe caduta l'intera sovrastruttura, e con essa la scuola. Di fatto, la scuola era caduta, ma la nuova non era quella auspicata al momento della Rivoluzione. Nel suo Rapporto al XX Congresso del Partito comunista del 1956, Kruscev poneva l'accento sull'avversione al lavoro delle nuove generazioni, e sul rischio che proprio dalla scuola uscisse legittimato un modo di pensare secondo il quale sono “gli altri, quelli che non hanno fatto strada negli studi... ad andare a lavorare”. Kruscev non inventava nulla. I giornali di allora erano ricchi di esempi: “Io in una fabbrica? Non fa per me! E nemmeno voglio andare in una fattoria agricola. Noi non abbiamo studiato dieci anni per andare e rimescolare letame”.
Con la nuova Riforma, i programmi prevedevano un incremento degli obblighi di partecipazione al lavoro produttivo, nelle officine e nei campi. Da allora non pare che ci siano state svolte eclatanti, neppure dopo la caduta del Muro di Berlino. Sembra, piuttosto, che le cose siano cambiate sotto il profilo delle propensioni e degli interessi dei giovani. Il dato su cui riflettere è che, forse, un disagio simile a quello denunciato da Kruscev oltre mezzo secolo fa nell'ex-Urss, si stia per ripetere anche da noi. Si esce dalla scuola, non solo senza avere una “cultura del lavoro” (come nasce e cresce la ricchezza di un popolo? Qual è il ruolo del lavoro?), ma, ciò che è più grave, senza sapere che cosa è un lavoro “vero”, che è altra cosa rispetto allo studio. Il lavoro è “sporcarsi le mani”, è stare per una intera giornata in una stalla puzzolente, come pastore, non come studioso della pastorizia; è sudare sulla terra prima di studiarne i prodotti. Nulla di più estraneo al mondo tranquillo e rassicurante della scuola.
Franco Epifanio Erdas
(Università di Cagliari)
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sabato un convegno
Al Policlinico si parla di alta specializzazione

«Dalla didattica alla ricerca» è la mission dell'Azienda mista ospedaliera-universitaria. Sabato mattina la sala congressi della Facoltà di Medicina e chirurgia (alla Cittadella universitaria di Monserrato) ospiterà un incontro finalizzato a illustrare lo “stato dell'arte, le prospettive a breve e medio termine e la rilevanza sociale” dell'alta specializzazione dell'assistenza clinica, medica e chirurgica. L'evento, patrocinato dall'assessorato regione alla Sanità, servirà a fare il punto sull'interazione tra l'ateneo e l'ospedale, con particolare riferimento allo scenario cagliaritano e, più in generale, isolano.
L'incontro comincerà alle 9 con i saluti del Rettore, Giovanni Melis, dell'assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, del presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Felice Contu, del sindaco di Monserrato Gianni Argiolas e del direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria, Ennio Filigheddu.
Ricco il programma degli interventi, a partire da quello del preside di Medicina, Mario Piga su “Didattica, ricerca e assistenza: tre compiti inscindibili”. Seguiranno le relazioni di Alessandro Uccheddu, prorettore per le tematiche assistenziali, e di Roberto Sequi, direttore sanitario dell'Azienda mista. Il contesto del Sistema sanitario regionale per l'ospedale universitario sarà al centro degli interventi di Francesca Barracciu, componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, e di Raimondo Ibba, presidente dell'Ordine dei medici della provincia. Della specificità e dei problemi dell'area chirurgica nell'ospedale universitario parlerà invece Giuseppe Casula, mentre Paolo Emilio Manconi interverrà su quelli dell'area medica. Entrambi sono direttori di Unità operative complesse. Dopo il dibattito, fissato per le 11,45, è previsto l'intervento dell'assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci sul ruolo fondamentale della politica per il raggiungimento dell'alta specializzazione. Dopodiché verranno tratte le conclusioni. ( p.l. )
  

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 0 - Cagliari
Università, chi si diploma a pieni voti non paga le tasse 
Cagliari. Il rettore annuncia anche misure a favore dei figli dei cassintegrati e dei disoccupati 
La preoccupazione di Melis: «Temiamo che la crisi scoraggi i giovani a proseguire gli studi» 
CAGLIARI. Nuove facoltà e nuovi dipartimenti; più agevolazioni per gli studenti meritevoli e per gli studenti figli di cassintegrati e disoccupati. L’università sfida la crisi economica e punta tutto su chi studia. Dal prossimo anno, chi si diploma con il massimo dei voti non pagherà le tasse di iscrizione. Ieri, nella Cittadella universitaria di Monserrato il rettore Giovanni Melis, il prorettore per la didattica Francesco Atzeni, e il dirigente per la didattica Giuseppina Locci, hanno dato inizio alle «Giornate di orientamento 2012», finanziate dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013.
 
Pagina 1 - Cagliari
Il rettore: «Non pagherà chi si è diplomato con il massimo» 
NIENTE TASSE PER CHI STUDIA 
Melis: Temiamo che la forte crisi scoraggi i giovani a continuare gli studi all’università 
BETTINA CAMEDDA 
CAGLIARI. Nuove facoltà e nuovi dipartimenti; più agevolazioni per gli studenti meritevoli e per gli studenti figli di cassintegrati e disoccupati. L’università sfida la crisi economica e punta tutto sugli studenti meritevoli. Dal prossimo anno, chi si diploma con il massimo dei voti non pagherà le tasse di iscrizione.
 Ieri mattina nella Cittadella universitaria di Monserrato il rettore Giovanni Melis, il prorettore per la didattica Francesco Atzeni, e il dirigente per la didattica Giuseppina Locci, hanno dato inizio alle «Giornate di orientamento 2012», finanziate dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013. Un’iniziativa rivolta agli studenti del quarto e del quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado che, fino al 25 febbraio, potranno partecipare alle giornate di presentazione dell’offerta formativa universitaria per l’anno accademico 2012/2013. «Siamo preoccupati che la forte crisi in atto scoraggi i giovani a continuare gli studi. Oggi è difficile trovare un lavoro ma lo è ancora di più quando non si possiede un titolo di studio, lo confermano le statistiche - spiega il Rettore Giovanni Melis - se vogliamo mantenere uno stile di vita adeguato, risollevare il welfare dobbiamo essere più competitivi sul piano dell’innovazione e della preparazione. È necessario che i nostri giovani siano preparati e scelgano il corso di laurea più adatto. Ecco perché sono fondamentali le giornate per l’orientamento». Dai primi risultati sull’indagine della condizione occupazionale dell’ateneo cagliaritano infatti su 948 laureati nel 2008 intervistati è emerso che, a tre anni di distanza dalla laurea, il tasso di occupazione dei laureati specialistici-magistrali è del 79,2%. Tra i laureati specialistici a ciclo unico il tasso di occupazione è del 90,1%. Sono i dati raccolti da Almalaurea che sottolineano l’importanza del titolo di studio per il conseguimento di un’occupazione stabile e meglio retribuita. «Abbiamo fatto di tutto per essere all’altezza del compito - afferma il Rettore - l’Ateneo di Cagliari è nella fascia più alta nei risultati della ricerca per la didattica». Dopo l’adozione del nuovo Statuto l’Università cagliaritana punta a conciliare razionalizzazione, potenziamento dei servizi e internazionalizzazione con l’apertura di nuove sale di lettura e di studio delle biblioteche, nuovi laboratori didattici e il rafforzamento del programma Erasmus. Tra le novità il potenziamento dell’offerta formativa in Lingua inglese con un passaggio da 7 insegnamenti nell’anno accademico 2009/2010 a 33 insegnamenti nel 2011/2012. A partire dal nuovo anno accademico verrà ridotto il numero delle facoltà da 12 a 6: Studi umanistici, Scienze economiche, giuridiche e politiche, Ingegneria e Architettura, Scienze, Medicina e chirurgia e Scienze farmaceutiche e biologiche. I Dipartimenti saranno 17. L’Ateneo non lascia indietro chi è in difficoltà economica. Oltre agli esoneri e alle borse di studio già attivati per i più meritevoli l’Ateneo sta studiando delle forme di sostegno per i figli di lavoratori cassintegrati o che hanno perso il posto di lavoro. Inoltre per gli studenti meritevoli non sarà più considerato il reddito della famiglia. Cresce intanto l’indice di soddisfazione media di Ateneo: dal 70,77% del primo semestre del 2009/2010 al 73,44% del secondo semestre 2011.
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Fatto del giorno
Nell’elenco stupisce Monserrato (30). Un’auto a Baradili (92 abitanti) 
Laore fa il botto: 185 mezzi 
SASSARI. Baradili, 92 abitanti, il comune più piccolo dell’isola, l’auto di servizio ce l’ha. E viene da scommettere che si tratti dello scuolabus, visto che nel paesino grande come un condominio anche le Elementari hanno chiuso da un pezzo e i bambini (una manciata) frequentano gli istituti nei paesi vicini. Servizio di pubblica utilità, che invece manca in altri comuni molto piccoli, come Lei, Modolo e Noragugume. Un solo mezzo di servizio c’è anche a Thiesi, 3mila abitanti e spiccioli, un migliaio in meno di Santa Giusta che però vanta 8 auto. Una goccia, nel parco complessivo della Regione: 2531 mezzi, tra auto blu, in percentuale minima, e auto grigie. Una cifra in cui a fare la parte del leone sono le Asl e gli enti strumentali della Regione. Tra questi, svetta l’agenzia Laore con 185 mezzi: gli altri due enti per l’agricoltura, Agris e Argea, ne hanno rispettivamente 68 e 60. Dopo Laore c’è l’Ente Foreste: 158. Tra le aziende sanitarie, la più dotata è quella di Sassari: 122, 2 in più rispetto a quella di Olbia. Tra le province, stupisce il dato del Medio Campidano: il secondo ente intermedio più piccolo per numero di residenti, può contare su 25 mezzi, mentre la provincia di Sassari ne ha solo 7. Tra i comuni capoluogo, svetta Cagliari (158). Fanalino di coda è Lanusei: 3.
 Tante apparenti stranezze vengono fuori a confrontare i dati dei comuni. Ecco Gonnosfanadiga: 7mila abitanti scarsi e un parco di 14 mezzi. Numero altissimo se confrontato con il dato di Porto Torres, ventimila abitanti e 15 mezzi, e con quello di Carbonia: 29mila residenti e 6 auto di servizio. Iglesias, l’altro capoluogo del Sulcis, popolazione più o meno equivalente, di mezzi comunali ne ha 20. Come Terralba, che conta 10mila residenti, e come Assemini (20mila). C’è poi Monserrato: anche nel centro alle porte di Cagliari gli abitanti sono circa 20mila, il numero dei mezzi invece ammonta a 30.
 Nel pianeta «ambiente», in testa c’è l’Arpas: 68 mezzi. Cifre ridottissime per i parchi e le aree marine: 6 auto all’Asinara, 4 a Porto Conte, 3 per l’area marina protetta di Tavolara-Capo Coda Cavallo. Tra le università, non c’è gara tra Nord e Sud: 151 mezzi a disposizione dell’ateneo di Sassari, appena 14 per quello di Cagliari. (si. sa.)
 
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Cagliari
Incendi e alluvioni, gli esperti dell’isola si preparano a Gavoi 
GAVOI. Uno dei tre importanti corsi di formazione sui “cambiamenti climatici, rischio idrogeologico e rischio incendi” che sono stati programmati in Sardegna dal servizio di protezione civile e antincendio della Regione Sarda, è stato fissato a Gavoi.
 Non tanto perché si trova nel cuore profondo dell’isola, ma per premiare i volontari della Prociv-Arci sempre in trincea non solo a Gavoi, per combattere le emergenze climatiche, ma anche per proteggere l’ambiente. Il corso si è tenuto nei giorni scorsi, venerdì e sabato, nella sala consiliare, ed era rivolto appunto a un numero ristretto di 20 persone appartenenti alla Prociv e all’amministrazione comunale.
 Relatori i ricercatori del dipartimento di Scienze Sociali e delle istituzioni dell’Università degli studi di Cagliari, il sociologo Benedetto Meloni e gli esperti Stefano Carboni e Antonello Podda e dal responsabile regionale della protezione civile e del volontariato, Sergio Carrus.
 Ognuno degli esperti ha illustrato ai presenti un tema diverso, ma relativo sempre alla difesa dell’ambiente rispetto ai cambiamenti climatici e ai rischi naturali, e a quelli che, purtroppo, sono causati dall’uomo e dalle sue cattive abitudini.
 Quelli che del resto i volontari della Prociv di Gavoi hanno sempre combattuto con interventi che nella sua esistenza ultradecennale ha compiuto non solo a Gavoi o in Sardegna, ma anche oltre Tirreno e ancora più lontano, all’estero.
 La squadra Prociv gavoese infatti, con i mezzi assegnati dalla Regione, è intervenuta nell’alluvione di Alessandria nel 1994, nel terremoto di Umbria, nel 1997, nella guerra del Kossovo nel 1999, nel terremoto del Molise nel 2002, in quello dell’Aquila nel 2009 e nell’alluvione di Villagrande Strisaili, nel 2005 e in quello di Capoterra nel 2008. Ma il corso venerdì e sabato ha avuto orizzonti ancora più vasti, come spiega Sergio Carrus.
 Si è svolto, infatti: «Nell’ambito del progetto transfrontaliero delle regioni mediterranee Liguria, Corsica e Sardegna, denominato Proterina C, su cambiamenti climatici, rischio idrogeologico e rischio incendi, e si è tenuto a Gavoi secondo il modulo formativo rivolto agli operatori del volontariato di protezione civile e agli amministratori locali».
 Il responsabile del volontariato della Sardegna, Sergio Carrus, ha anche precisato che: «La Regione Sardegna ha coinvolto le associazioni territoriali con lo scopo di far emergere dai focus formativi, tenuti dall’università di Cagliari, approfondimenti e proposte finalizzate alla prevenzione, andando oltre gli aspetti oggettivi legati alla mera attività di lotta attiva, ma sopratutto - ha concluso Carrus - attraverso l’esame socio-geografico del territorio per trovare ed elaborare soluzioni e procedure alternative».
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 32 - Sassari
Centro dei servizi per il lavoro
L’Università degli Studi di Sassari ha richiesto l’avviamento a selezione a tempo determinato dalla data di assunzione fino al 31.12.2012 per 100 giornate lavorative, 39 ore settimanali, di n. 3 pastori. Giorni della chiamata: dall’1.3.2012 al 2.3.2012. L’avviso integrale è disponibile sul sito www.sardegnalavoro.it. Info: 079/2599600.
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
11 - Sardegna Quotidiano / Pagina 8 - Cagliari
ATENEO Rivoluzione sulle tasse: azzerate per diplomi a pieni voti
UNIVERSITÀ Il rettore Melis alla presentazione delle giornate dell’orientamento: primo anno gratis per chi si matura con 100, riduzione dell’imposizione per studenti figli dei cassintegrati
Primo anno di studi gratis per chi si diplomerà col massimo dei voti, cento centesimi, meno tasse per studenti con genitori in cassa integrazione o disoccupati, agevolazione del percorso di studi con riduzione delle tasse per chi lavora e aumento dei corsi di studio in lingua inglese nei 2 anni della specialistica. Un’università che si rinnova e guarda al futuro dei giovani, quella descritta ieri mattina da Giovanni Melis, rettore dell’ateneo. L’occasione è stata la presentazione delle quattro giornate di orientamento, rivolte ai ragazzi del quarto e quinto anno delle siperiori, in svolgimento da ieri e fino a sabato, dalle 9 alle 14, alla cittadella universitaria di Monserrato. In queste mattine, le future matricole potranno assistere alla presentazione dei corsi di laurea da parte degli stessi docenti dell’ateneo, ricevere tutte le informazioni del caso da manager didattici e tutor, oltre alla possibilità di esercitarsi in più test di valutazione. «Siamo preoccupati dalla crisi economica, c’è il rischio che molti giovani non possano accedere ai gradi elevati dello studio. La nostra politica è premiare il merito, ci sembra giusto poter aiutare che dimostra impegno», spiega Melis, a proposito della decisione di non far pagare le tasse a chi arriverà dal mondo delle superiori col massimo dei voti, «questa non sarà la sola iniziativa: agevoleremo anche chi proviene da un nucleo familiare di cassintegrati o da situazioni di vita difficili. Sul piano delle tasse avranno una forte riduzione, vedremo come organizzare le cifre». Un’altra mano di aiuto sarà tesa anche verso chi deve dividere le proprie giornate tra gli studi e il lavoro. «Aggiorneremo e favoriremo il percorso degli studenti lavoratori », spiega Melis, «si potranno iscrivere a tempo parziale, godendo di agevolazioni per il pagamento delle tasse. In questo modo, prevedo che il numero dei fuori corso diminuirà sensibilmente» . Novità anche sotto l’aspetto dell’offerta didattica, dedicata sia agli studenti che agli insegnanti. «L’inglese è fondamentale per la crescita culturale di ogni persona», sentenzia il Magnifico, «per questo chi seguirà il corso di laurea specialistica avrà svariate occasioni per poterla parlare. Faremo anche qualche corso in più per la formazione e abilitazione degli insegnanti, almeno 3 o 4 classi. Siamo in attesa dell’ok dal ministero». Le ultime battute del rettore dell’ateneo riguardano il calo dei corsi di laurea: «Da settembre avremo 6 dipartimenti, ciò fa parte del processo di riorganizzazione previsto. La gestione sarà più centralizzata», conclude, «per poter offrire servizi sempre più efficienti».
Paolo Rapeanu
 
I NUMERI
Posto n° 21 per la premialità
L’ateneo risale dal 24esimo al 21esimo posto nella classifica nazionale della premialità stilata dal ministero dell’Istruzione e dell’Università. Sono 1021 i professori: 227 ordinari, 309 associati, 465 ricercatori, 3 assistenti e 17 ricercatori a tempo determinato. Calo dell’offerta formativa, dalle 90 classi del 2009 alle 83 nel 2012/2013. Dall’anno prossimo facoltà in calo da 12 a 6, per il previsto accorpamento. In rialzo l’offerta formativa in lingua inglese, dai 7 insegnamenti del 2009 ai 33 attuali. Due anni fa 2771 studenti hanno vinto una borsa di studio. Da una ricerca condotta su base anonima, il 73.44% degli studenti triennali è soddisfatto dall’offerta-studio. Altri dati arrivano da Almalaurea: il 90,5% di chi si laurea in scienze della formazione primaria lavora dopo 3 anni. Fanalino di coda giurisprudenza, con il 60,5%.
      
  
METRO
 
12 - MetroNews / Prima pagina
Cagliari. Niente tasse per un anno a chi si diploma a pieni voti
Università discount in Sardegna

In tempi di crisi anche l’Università fa gli sconti. E premia gli studenti più meritevoli: chi si iscrive all’Università di Cagliari arrivando con un diploma ottenuto col massimo di voti, per il primo anno non pagherà nessuna tassa. La novità è stata annunciata ieri dal rettore Giovanni Melis, durante la presentazione delle "giornate dell’oriuentamento". Con una formula -spot: studiare conviene, avendo la laurea è più facile ottenere un lavoro. Anche nell’epoca della grande crisi.

Pagina 8 / Sardegna
Università discount
chi è bravo non paga

Cagliari chiama a raccolta gli studenti sardi: zero tasse ai meritevoli
METRO / 23 febbraio 2012 - pag. 8 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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