Giovedì 26 gennaio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 gennaio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Coinvolti 40 studenti
Medicina, corso itinerante per l’Europa
Medici in grado di lavorare in tutta Europa: è questo lo scopo del corso specialistico “Medical Development in Europe”, organizzato dalla facoltà di Medicina di Cagliari, in collaborazione con Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia) e la facoltà di medicina Jagiellonska di Cracovia (Polonia). Ai lavori, coordinati da Amedeo Columbano, con il supporto della facoltà di Medicina, hanno preso parte quaranta studenti, 18 di Cracovia, 12 di Stoccolma e 10 di Cagliari.
Proprio nell’Isola si è chiuso l’ultimo modulo di un corso che punta alla creazione di figure ad alto valore aggiunto. “Medical Development in Europe” è l’unico esempio in Italia di un corso “itinerante”. A organizzarlo sono stati Hans Gillenhammer (Stoccolma), Tomasz Brzozowski (Cracovia) e Amedeo Columbano (Cagliari). «Vogliamo dare agli studenti dell’Unione Europea un’idea globale del sistema e della legislazione sanitaria in vigore nelle tre diverse nazioni», spiega il preside di medicina, Mario Piga. «Il successo del corso è evidenziato dal numero crescente di allievi. Alla prima edizione del 2009 hanno partecipato dodici studenti, a quella di quest’anno - aggiunge Amedeo Columbano, ordinario di Patologia generale - c’erano 40 allievi». Gli studenti hanno seguito tre moduli: dal 12 al 17 dicembre a Stoccolma, dal 18 al 22 a Cracovia, dal 12 al 15 gennaio a Cagliari. In ateneo, oltre alle relazioni dei docenti e la visita alle cliniche, si è dibattuto di casi clinici.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
La polemica sul viceministro Martone
Questi nostri figli “bamboccioni” e “sfigati”
Massimo Crivelli Conta di più la sostanza di ciò che si afferma o la forma con la quale si esprime un concetto? La domanda sorge spontanea dopo che una valanga di critiche, sulla stampa e sui forum, ha seppellito Michel Martone, viceministro del Lavoro, il più giovane (38 anni) della squadra di professori al servizio di Monti.
Cosa ha detto di tanto sbagliato? Che bisognerebbe far passare un nuovo messaggio culturale: «se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato» e «essere secchioni è bello». Ora, bon ton a parte, non sembrano frasi talmente astruse da meritare la lapidazione.
Forse pesa ancora quel fervorino sui «bamboccioni» del ministro Padoa Schioppa di prodiana memoria, un certo fastidio nel registrare la voglia irrefrenabile dei neoministri nell’impartire lezioncine ai nostri ragazzi; ma anche detta in maniera polticamente corretta, la sostanza del messaggio rimane quella, ed è talmente ovvia da sembrare persino banale. Certo, ci sono situazioni particolari nelle quali si è costretti a impiegare 10 anni per ottenere il pezzo di carta, e si può obiettare l’opportunità di toccare un nervo scoperto in un momento in cui la crisi mette all’angolo le famiglie ed aumenta il gap generazionale sulle prospettive di occupazione. Ma basta questo per difendere il malvezzo dell’università-parcheggio a lungo termine o il fenomeno alimentato dalla tendenza di molte famiglie di costringere i figli a restare inchiodati sui banchi sebbene questi non abbiano nè la voglia nè la capacità? Ed è davvero così disprezzabile l’invito a rivalutare l’apprendistato e gli istituti professionali quando le statistiche ci dicono che spesso manca la manodopera specializzata e ci sono tanti lavori artigianali ben remunerati che pochi vogliono fare?
Il sospetto è che Martone sia andato a scontrarsi con quell’Italia dura a morire, dove i figli sono sempre piezz’e core anche quando si macchiano delle nefandezze più orrende, quell’Italia eternamente mammona che permette a figli ormai adulti di rimbambirsi con playstation e Facebook, quell’Italietta fellona che difende l’indifendibile (a Meta di Sorrento il comandante Schettino è innocente a prescindere) e non sa più promuovere i valori di merito e responsabilità.
Non sarà che noi genitori, spinti dal desiderio di regalare false certezze, commettiamo un grave peccato nel non intimare ai nostri ragazzi di “salire subito a bordo” perché la traversata della vita non sarà né facile né tranquilla?
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 18 - Edizione PC)
CARBONIA. Organizzato dai Rotary su archeologia e miniere
Master per giovani ingegneri
Ventiquattro giovani ingegneri provenienti da mezza Europa parteciperanno in maggio a Carbonia e a Iglesias all’Ecocampus, un programma di formazione ambientale e di valorizzazione del patrimonio archeologico e industriale del territorio. Il progetto è stato predisposto dai Rotary club di Carbonia, Iglesias e Cagliari e sarà attivato dalla Aegee-Cagliari, organismo che organizza eventi di portata internazionale come ad esempio il progetto Erasmus. L’Ecocampus è un’occasione per giovani laureati ed esperti in diversi campi che si sono formati nelle principali Università europee. Le attività che coinvolgeranno i protagonisti di questa esperienza nel Sulcis saranno basate sulla valorizzazione del patrimonio ambientale, archeologico e industriale: i lavori dei neo laureati, seguiti durante questa sorta di master da esperti in materia, saranno messi a disposizione e potrebbero anche diventare progetti attuabili. L’evento si terrà in maggio per due settimane. L’Ecocampus sarà suddiviso in tre aree tematiche: l’ingegneria naturalistica, l’architettura del paesaggio e dei beni culturali, l’archeologia industriale. Il programma, illustrato due giorni fa a Cagliari dai dirigenti dei club Rotary, si articolerà in seminari e laboratori. L’obiettivo è formare le nuove generazioni, promuovere lo sviluppo sociale dei territori e migliorare la tutela delle risorse ambientali.
Per partecipare all’Ecocampus, aperto a dodici stati Europei, occorrono la laurea in Ingegneria e campi scientifici legati all’ambiente e al patrimonio culturale (Architettura, Botanica, Scienze della Terra, Conservazione del patrimonio culturale, Scienze agrarie e forestali). I candidati dovranno avere tra i 23 e i 30 anni e possedere un’ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato. L’Ecocampus è promosso anche dalla Regione e dall’Università di Cagliari, dai Comuni di Carbonia, di Iglesias e di Narcao dato che i giovani alloggeranno nel minerario di Rosas. (a. s.)
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cagliari Quartieri (Pagina 20 - Edizione CA)
La palma
Manifesti abbandonati in facoltà
Manifesti accatastati e abbandonati nel marciapiede di fronte all’istituto di Scienze Naturali. Gli studenti della facoltà sotto ponte Vittorio non possono far a meno di ammirare l’ammasso di carta colorato sistemato alla bell’e meglio a un lato del marciapiede. Nessuno finora si è degnato di ritirarlo. In compenso lo spazio riservato alla pubblicità su suolo pubblico è stato già occupato da un altro manifesto nuovo di zecca. Chi avrà il dovere di ritirarlo ridando così decoro alla banchina? ( al.co. )


5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 22 - Edizione OL)
Università
Storia, si è dimesso il direttore

Per “motivi seri” e “strettamente personali” si è dimesso dalla carica di direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione il professor Giuseppe Meloni. Era stato eletto lo scorso 16 gennaio, giorno in cui si è svolta la cerimonia di inaugurazione del 450esimo Anno accademico dell’Università di Sassari.
Docente ordinario di Storia Medioevale e preside della Facoltà di Lettere dal 1998 al 2007, il professor Meloni in una lettera ha ribadito la propria volontà di lasciare la guida del neonato Dipartimento: «Un ringraziamento sentito a quanti hanno voluto credere nelle mie capacità affidandomi la guida del nascente Dipartimento e, fra questi, ringrazio in modo specifico il Magnifico Rettore ed amico, professor Attilio Mastino. Mi metto fin da ora a disposizione per offrire il mio contributo per il buon avvio e lo sviluppo del nuovo Dipartimento». Le elezioni per nominare il nuovo direttore si svolgeranno il prossimo 6 febbraio
 
 
6 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia (Pagina 15 - Edizione OR)
IL CASO. Al via il monitoraggio laser della struttura costiera
La torre è spezzata
San Vero, in campo l’Università di Cagliari La torre è spezzata in due ora è scattata una vera corsa contro il tempo. Nella marina di San Vero Milis, si cerca di salvare dal crollo l’antica torre costiera di Scale ’e Sali che dal ciglio di una falesia alta più di 50 metri domina il tratto di costa che va da Capo Mannu fino a S’Archittu e Santa Caterina. L’impianto è tagliato in due da una frattura verticale che l’attraversa dalla base fino alla cima: la parte che guarda verso Nord sembra sul punto di crollare in mare. Lo stesso rischio corre una grossa fetta della falesia, solcata a sua volta da diverse fratture. In campo la Conservatoria delle Coste, l’Università di Cagliari, il Comune di San Vero e la Soprintendenza. Ieri è partito il progetto di monitoraggio della torre che prelude a un intervento che si annuncia radicale, perchè potrebbe rendersi necessario l’arretramento della torre stessa di qualche decina di metri. Intanto sono stati sistemati alcuni sensori per misurare la crescita delle due fratture, della torre e della falesia. Domani arriverà una sofisticata attrezzatura che utilizzando un lungo braccio mobile percorrerà con uno scanner laser tutta la circonferenza della torre. Il responso del monitoraggio indicherà come procedere. Le fasi previste sono due. La prima punta al consolidamento della torre con il riempimento dei vuoti alla base che ne minano la stabilità. La seconda prevede il suo ancoraggio con cavi di acciaio che ne impediranno il temuto crollo.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Sanjust: «Vizio procedurale». La difesa del presidente
Noli: «Mai rilevata l’illegittimità» La Regione blocca lo statuto dell’Ersu
Lo statuto dell’Ersu non può essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Regionale a causa di un vizio procedurale. Il parere è stato espresso dall’Ottava commissione, competente per il diritto allo studio, che si è riunita ieri mattina. Le motivazioni sono contenute in un comunicato che riporta le parole del presidente Carlo Sanjust: «Con la volontà unanime di ristabilire le corrette procedure e di salvaguardare la legittimità degli atti, l’Ottava Commissione permanente ha deliberato di non poter dare il via libera allo statuto dell’Ersu di Cagliari ai fini della sua approvazione da parte dell’Assemblea regionale, come è previsto nella legge 37/1987. Questo a causa di un vizio procedurale riscontrato nella fase di deliberazione dell’atto». Conclude Sanjust «la commissione ha deliberato che venga richiesta all’Ersu, nelle forme di rito, l’approvazione di una proposta di statuto, assumendo l’impegno, per quanto di competenza dell’organo consiliare, di procedere in merito nel più breve tempo possibile».
BUROCRAZIA La commissione, di fatto, non si è espressa sui contenuti dello statuto, che nella riunione di ieri non è stato analizzato. L’assemblea ha posto l’accento su una stortura burocratica che riguarda l’iter che la presentazione del documento avrebbe dovuto seguire. Infatti, nel 2009 la trasmissione dello statuto è stata fatta alla giunta regionale e non al Consiglio come, invece, prevede la legge alla quale il comunicato fa riferimento. Dunque, stando alla posizione del parere della commissione, basterà una correzione della procedura per porre fine alla questione.
L’ERSU «Ad oggi lo statuto approvato dall’Ersu, previo parere di legittimità espresso dall’allora direttore generale, ai sensi della legge regionale 14/95, non ha mai ricevuto rilievi di illegittimità nemmeno dagli organi deputati ai successivi controlli». Sono le parole del presidente dell’Ersu Daniela Noli, che in un comunicato stampa commenta il parere della commissione. «Risulta pertanto un atto perfetto sebbene non esecutivo in attesa del completamento della fase integrativa dell’efficacia di competenza del Consiglio regionale». Prosegue il presidente: «Dispiace che all’interno di un procedimento così complesso l’esito dell’espletamento della procedura di controllo ad opera dell’Ottava commissione venga reso noto a mezzo stampa anteponendo le indispensabili “forme di rito”». Infine, Noli sottolinea: «L’annunciato “vizio procedurale”, di cui ancora non si conosce il contenuto, verrà preso immediatamente in esame dall’Ersu una volta acquisito formalmente l’atto deliberato dalla commissione competente al fine di adottare gli opportuni provvedimenti di convalida o sanatoria per la definitiva approvazione da parte dell’Assemblea regionale».
La situazione per ora rimane sospesa, in attesa di una soluzione che - qualora arrivasse - porrebbe fine anche agli spettri di eventuali rischi di dichiarazione di illegittimità o di impugnazione di alcuni atti emanati dall’Ersu.
Matteo Sau
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Per non dimenticare l’Olocausto 
«Giornata della memoria» alla facoltà di Lettere 
PIERLUIGI CARTA 
Cagliari. Per il dodicesimo anno consecutivo il dipartimento di studi storici, geografici e artistici della facoltà di Lettere e filosofia di Cagliari organizza la “Giornata della memoria”. Personalità del mondo accademico come Enzo Collotti, Pupa Garribba e Claudio Natoli animeranno una giornata di conferenze prevista per domani. L’aula magna ITI D. Scano ospiterà la prima parte del convegno, che si concluderà la sera presso l’aula magna del corpo aggiunto della facoltà umanistiche di piazza d’Armi. La memoria dell’Olocausto in primo piano durante la sua giornata commemorativa, un’occasione per approfondire la conoscenza di tale fenomeno, e per coinvolgere gli studenti, non solo universitari e la società nel suo insieme. Nell’arco di questi dodici appuntamenti l’argomento della Shoah è stato affrontato da diversi punti di vista: la guerra totale, l’annientamento dei diritti umani, la vita offesa delle donne, la resistenza civile. Questo 27 gennaio 2012 il congresso approfondirà il tema del Ghetto di Varsavia, la tappa antecedente all’istituzione del campo di sterminio. L’argomento verrà analizzato grazie al contributo di Enzo Collotti, professore ordinario di storia contemporanea all’università di Firenze, sulla storia del Ghetto fino all’insurrezione e allo studio di Pupa Garribba, scrittrice e giornalista, riguardo le istituzioni della solidarietà delle vittime al suo interno. «Ormai la Shoah, dopo una fase di rimozione, è stata assunta dalla comunicazione pubblica - afferma Claudio Natoli, professore ordinario di Storia contemporanea all’università di Cagliari - ed è compito dell’università di contestualizzarla nell’ambito del sistema di dominazione nazifascista». Impedire che nella società odierna si riproducano fenomeni che hanno portato al “male assoluto” di 60 anni è un compito non secondario del mondo accademico. «Non dobbiamo inoltre dimenticare il ruolo e la corresponsabilità dell’Italia fascista - commenta Natoli - la quale dopo il’43 procedette autonomamente alle persecuzioni degli ebrei e alla loro deportazione».
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Dipartimento di Storia, il direttore si dimette 
SASSARI. Per «motivi seri» e «strettamente personali» si è dimesso dalla carica di direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione il professor Giuseppe Meloni. Le elezioni erano avvenute nella mattinata dello scorso 16 gennaio, giorno in cui si è svolta la cerimonia di inaugurazione del 450º Anno accademico dell’Università di Sassari. Docente ordinario di Storia Medioevale e preside della facoltà di Lettere dal 1998 al 2007, il professor Meloni in una lettera ha ribadito la propria volontà di lasciare la guida del neonato Dipartimento: «Un ringraziamento sentito a quanti hanno voluto credere nelle mie capacità affidandomi la guida del nascente Dipartimento e, fra questi, ringrazio in modo specifico il rettore e amico, Attilio Mastino; del suo appoggio sono sicuro di aver usufruito in questa occasione come nel passato. Formulo al direttore che sarà eletto i migliori auguri per un proficuo lavoro - ha proseguito Meloni - e mi metto fin da ora a disposizione per offrire il mio contributo per il buon avvio e lo sviluppo del nuovo Dipartimento». Le elezioni per nominare il nuovo direttore si svolgeranno il prossimo 6 febbraio.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Sardegna
San Vero Milis. Cominciate le operazioni in vista del possibile spostamento 
Sensori e scanner nella torre costiera 
DALL’INVIATO 
Giampaolo Meloni
 SAN VERO MILIS. Una macchina che percepisce ogni movimento anche nelle frazioni del millimetro. Sarà la spia sullo stato di salute e l’indicatore sulle cure da applicare per salvare il monumento spagnolo che rischia la morte. La corsa contro il tempo, nella marina di San Vero Milis, per salvare dal crollo l’antica torre costiera di Scala ’e Sali che dal ciglio di una falesia alta 52 metri domina il tratto di costa che va da Capo Mannu fino a S’Archittu e Santa Caterina di Pittinurri, è cominciata così, ieri mattina, con il coordinamento del direttore della Conservatoria delle coste Alessio Satta e dell’ingegnere Battista Grosso, docente di geoingegneria.
 La torre è già spezzata in due da una linea di frattura verticale che l’attraversa dalla base fino alla cima: la parte che guarda verso nord sembra sul punto di crollare in mare. Lo stesso rischio corre una grossa fetta della falesia, solcata a sua volta da diverse fratture. Per evitare il peggio, assieme alla Conservatoria delle coste si sono mobilitati anche l’Università di Cagliari, il Comune di San Vero e la Soprintendenza ai monumenti: ieri di primo mattino è partito il progetto di monitoraggio della torre che prelude a un intervento avveniristico e radicale, cioè l’arretramento della torre stessa di qualche decina di metri per restituirle stabilità.
 Il primo passo è stato fatto con la sistemazione di alcuni sensori (misuratori di spostamento) che permetteranno di tenere sotto controllo la crescita delle due linee di frattura, quella della torre e quella della falesia. I responsi saranno al momento tenuti sott’occhi dal Comune.
 Domani è in programma l’arrivo di una sofisticata attrezzatura che utilizzando un lungo braccio telescopico mobile percorrerà con uno scanner laser tutta la circonferenza della torre per restituirne ogni dettaglio utile all’attuazione del progetto di conservazione. I dati saranno trasferiti a una stazione di rilevamento allestita in piazza D’Armi a Cagliari, nel cuore della Facoltà di Ingegneria. I risultati del monitoraggio indicheranno le modalità operative da adottare per procedere alla ricomposizione del mosaico architettonico.
 Due le fasi di lavoro. La prima è orientata al consolidamento della torre con il riempimento dei vuoti alla base che ne minano la stabilità. La seconda prevede l’ancoraggio con cavi d’acciaio che ne impediranno il crollo. Se i rilevamenti confermeranno il rischio di cedimento della falesia, tutto questo però non basterà e allora - se arriveranno i permessi che la Soprintendenza si è fatta carico di chiedere al ministero dei Beni culturali - Conservatoria, Università e Comune sono decisi a procedere con lo spostamento dell’intera torre, che sarà smontata pietra per pietra e ricostruita al sicuro. Saranno necessarie alcune settimane per tracciare un verdetto certo e definitivo che consenta di mettere al sicuro questa vedetta del Seicento sulla costa occidentale dell’Oristanese. Un traguardo immaginato dal 2009, quando la Conservatoria, constatata la precarietà del sito, decise di avviare un progetto di tutela.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Mediatore si diventa 
Corso dell’ateneo per la formazione di trenta professionisti negli accordi stragiudiziali 
Sassari. Trenta posti disponibili, 54 ore di lezione, domante entro il 6 febbraio e a marzo tutti a lezione di mediazione civile. L’Università organizza il secondo corso per mediatori civili professionisti: nuova figura professionale, ma destinata a prendere piede. Il termine ultimo per presentare la domanda di ammissione scade il 6 febbraio. «Le lezioni cominceranno a marzo e si concluderanno ad aprile - annuncia una nota -. L’intero corso si svolgerà nei locali del dipartimento di Giurisprudenza, in viale Mancini 5. Bando e domanda di partecipazione potranno essere scaricati dal sito del Centro Universitario di Mediazione dell’Università (www.uniss.it/cum)».
«Quella del mediatore civile - spiegano all’Università - è una nuova figura professionale, introdotta in Italia nel 2010 dal decreto che ha regolato l’istituto della mediazione per le controversie in materia civile e commerciale. Il decreto, all’articolo 5, ha reso obbligatorio il tentativo di mediazione in una pluralità di materie, quali responsabilità medica, liti condominiali, circolazione di veicoli e natanti, per citarne solo alcuni, configurando il tentativo stesso come una condizione di procedibilità della domanda giudiziale».
In un paese ad alto tasso di litigiosità, quale è l’Italia, la figura del mediatore potrà evitare che molte controversie si riversino nei ruoli dei tribunali, ingolfandoli.
«L’istituzione del Centro rappresenta quindi la risposta dell’Università a una esigenza professionale e formativa di grande rilevanza - si legge nel comunicato dell’ateneo -. Il mediatore facilita la ricerca di un accordo tra due o più parti di una controversia, consentendo loro di giungere alla soluzione della lite in un termine massimo di quattro mesi, con un costo ridotto e un risultato ottenuto attraverso l’attiva e consapevole partecipazione delle persone in conflitto».
 

12 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Cagliari
IN SCENA
INCONTRI IN PINACOTECA
Spazi architettonici tra’600 e’700 in Sardegna è il titolo dell’incontro che l’architetto Paolo Masala terrà oggi alle 17 nella Pinacoteca nazionale di Cagliari. L’appuntamento è il sesto di una serie di incontri promossi dalla Pinacoteca, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per le province di Cagliari e Oristano e dall’Università di Cagliari.


13 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
IL LIBRO DI TANDA 
Sassari. «Il regolamento della Camera dei deputati da Giolitti a Mussolini». È il titolo del volume di Anton Paolo Tanda che sarà presentato domani alle 16.30 nell’aula Eleonora d’Arborea dell’ateneo. L’incontro sarà coordinato da Guido Melis, deputato e studioso di storia delle istituzioni politiche. Dopo il rettore Attilio Mastino e la direttrice di dipartimento Antonietta Mazzette, interverranno Francesco Soddu, ordinario di Storia delle istituzioni politiche; e Silvio Traversa, già segretario generale aggiunto della Camera dei deputati.
 
 
14 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Medicina degli aghi per sconfiggere il dolore 
SASSARI. Fornire a medici e odontoiatri le competenze tecniche e pratiche della «terapia con gli aghi» per risolvere sintomatologie dolorose di varia natura, in alternativa ai farmaci. È l’obiettivo formativo del master di secondo livello in agopuntura antalgica organizzato dal dipartimento di Scienze biomediche con l’ex facoltà di Medicina e Chirurgia. Il corso avrà una durata complessiva di 1.500 ore (pari a 60 crediti formativi) nell’arco di dodici mesi. Le domande per partecipare all’esame di ammissione, per titoli, devono essere presentate entro il 16 febbraio. I posti disponibili sono in tutto trenta. La domanda di partecipazione al concorso di ammissione al master può essere scaricata all’indirizzo www.uniss.it/studenti. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Alta Formazione, in via Macao 32 a Sassari (tel. 079 228969, l.mattone@uniss.it o 079/229829 mlodde@uniss.it). Per ciò che interessa la didattica, è possibile prendere contatto con la segreteria organizzativa del Master, dipartimento di Scienze biomediche, sezione di Anatomia e Istologia, viale San Pietro 43/c (tel. 079/228513) o con il direttore del master, Alessio Pirino, dipartimento di Scienze Biomediche, sezione di Anatomia e Istologia, viale San Pietro 43/c (tel.079 228535).
 
 
15 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
Caserma, ripartono i lavori 
Impresa e ministero trovano l’accordo sugli ultimi dettagli 
Università, tutto pronto per l’inaugurazione alle ex Carmelitane 
ANTONIO BASSU 
Nuoro. Riprenderanno a breve i lavori per la costruzione della caserma da consegnare al ministero della Difesa, e quindi all’esercito, che il Comune deve realizzare in cambio dell’area dell’ex artiglieria di viale Sardegna. Dove deve essere realizzato il campus universitario.
La demolizione di un gruppo di casermette nell’area di Pratosardo è stata già effettuata. Adesso l’impresa vincitrice dell’appalto è ora in attesa che le venga dato il via per la costruzione vera e propria della caserma, oltre che per la recinzione dell’intera area. L’abbattimento delle costruzioni degli anni Trenta, come previsto dal progetto, è stato portato a termine. Ma da qualche tempo l’impresa Pellegrini di Cagliari, che ha vinto l’appalto per la caserma, ha bloccato il cantiere, essendo pervenuta all’amministrazione comunale la richiesta del Ministero della difesa per alcune modifiche progettuali a proposito della recinzione dell’area e della tramezzatura dei locali.
«Ci è stato chiesto formalmente - ha dichiarato il sindaco Sandro Bianchi - di apportare un paio di variazioni al progetto approvato e appaltato mesi fa. In primo luogo per ciò che attiene alla recinzione dell’area della caserma, che in un primo tempo prevedeva una struttura snella, ma che poi è stata scartata quando i lavori di demolizione delle case erano in itinere. C’è stata, infatti, la richiesta di costruire un muro di cinta alto due metri. Ma facendo seguito a un nuovo incontro tra gli incaricati del ministero e il progettista, è stata concordata una diversa soluzione. Anche perché al cartongesso, per separare i vari locali, sono stati preferiti tramezzi in muratura. A questo punto - ha concluso Bianchi - il cantiere a Pratosardo per la costruzione della caserma è pronto a ripartire con i lavori. Ossia, non appena saranno approvate le nuove modifiche. L’impresa, pertanto, è pronta a riprendere il via degli interventi operativi».
Nel frattempo, per quanto riguarda la nuova sede dell’università, da allocare nell’ex convento della Carmelitane di via Galilei, tutto è pronto per la cerimonia dell’inaugurazione ufficiale dei nuovi locali, regolarmente arredati con nuovi mobili.
La Telecom, che doveva completare e mettere a punto tutti i servizi relativi alle linee telefoniche, ha portato a termine, già da oltre un mese, tutti gli interventi di settore che erano stati programmari. Per cui, a questo punto, non dovrebbero esistere altri problemi né complicazioni di ordine tecnico, per dare finalmente il via al funzionamento del moderno complesso, che niente ha da invidiare alle altre sedi degli atenei regionali.
 
 
16 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Siluro contro l’Ersu: per la Regione statuto illegittimo 
«Dispiace sapere della delibera attraverso la stampa» 
CAGLIARI. Ed ecco il siluro dell’Ottava Commissione del Consiglio regionale (Cultura, Diritto allo studio) sul braccio operativo della Regione per il diritto allo studio, l’Ersu: la commissione ha bocciato lo statuto dell’ente di Cagliari.
L’ottava commissione ha riscontrato un vizio procedurale e «contestualmente, la commissione - dice il presidente Carlo Sanjust, Pdl - ha deliberato che venga richiesta all’Ersu, nelle forme di rito, l’approvazione di una proposta di Statuto, assumendo l’impegno di procedere in merito nel più breve tempo possibile». Insomma, secondo la commissione per il diritto allo studio lo statuto dell’Ersu, così come l’ente l’ha inviato, non può essere approvato e quindi inviato al consiglio regionale. Nei giorni scorsi è stato ipotizzato che adirittura potessero saltare atti quali il bando del campus universitario. Dall’Ersu arriva un comunicato stampa: «L’adozione di uno statuto è un procedimento complesso che investe l’attività politica e amministrativa di più soggetti pubblici: Ersu, assessorati, presidenza della giunta e presidenza del consiglio regionale. Ciascuna fase del procedimento prevede la valutazione della legittimità o della congruità degli atti adottati fino alla conclusione dell’iter con la fase di approvazione da parte del consiglio regionale. Ad oggi lo statuto approvato dall’Ersu, previo parere di legittimità espresso dall’allora direttore generale, non ha mai ricevuto rilievi di illegittimità nemmeno dagli organi deputati ai successivi controlli. Pertanto risulta un atto perfetto finanche non esecutivo in attesa del completamento della fase integrativa dell’efficacia di competenza del consiglio regionale. Dispiace - si conclude nella nota - che all’interno di un procedimento così complesso l’esito della procedura di controllo ad opera dell’ottava commissione venga reso noto a mezzo stampa anteponendo le indispensabili ‘forme di rito’. L’annunciato ‘vizio procedurale’, di cui ancora non si conosce il contenuto, verrà preso immediatamente in esame dall’ente all’atto dell’acquisizione formale del deliberato al fine di adottare gli opportuni provvedimenti di convalida o sanatoria per la definitiva approvazione da parte dell’assemblea regionale».
 
    
  
 
SARDEGNA 24 
 
17 - Sardegna 24 / Pagina 18 - Cagliari e provincia
REGIONE. LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE CULTURA
Terremoto all’Ersu bocciato lo statuto
CAGLIARI. La commissione regionale Cultura boccia lo Statuto dell'Ersu,dopo aver riscontrato un vizio procedurale, e sollecita l'ente ad approvare una nuova proposta. «Nell'intento unanimemente condiviso di ristabilire le corrette procedure e di salvaguardare la legittimità degli atti», dichiara il presidente della Commissione Carlo  Sanjust (Pdl) - la commissione oggi ha deliberato di non poter esitare lo Statuto dell'Ersu ai fini dell'approvazione dello stesso da parte dell'Assemblea regionale, a causa di un vizio procedurale riscontrato nella fase di deliberazione dell'atto». Così tutti gli atti adottati dall'ente dal2010 a oggi potrebbero essere illegittimi o comunque impugnabili, come la gara d'appalto da 30 milioni di euro per la realizzazione del campus universitario di viale La Playa. Per la presidente dell'Ersu, Daniela Noli: «l'annunciato “vizio procedurale”, di cui ancora non si conosce il contenuto, verrà preso immediatamente in esame dall'
Ente, al fine di adottare gli opportuni provvedimenti di convalida o sanatoria».
 
 
17 - Sardegna 24 / Pagina 23 - Culture
GIORNATA DELLA MEMORIA
Ricordare la Shoah ecco una mappa delle celebrazioni per il 27 gennaio
di ANNA BROTZU
Giornata della Memoria” nell'Isola fra arte e cultura: lo sfaccettato universo della scuola e dell'università, le biblioteche, i teatri e i cinema sono i luoghi in cui si affronta fra documenti e tratti più poetici e fantastici l'amara verità su una pagina
nera del Novecento. “Il Ghetto di Varsavia, una memoria per il futuro” domani a Cagliari tra incontri e visioni sotto l'egida dell' ateneo (con ISSRAeMIUR):tra i protagonisti anche PupaGarribba, giornalista e scrittrice con il film e il documentario “Memorie in Comune” alle 9.30 all'ITI “Dionigi Scano” e dalle 15.30 nell'Aula Magna del Corpo Aggiunto delle Facoltà Umanistiche su“Da Varsavia a Treblinka: l’asilo del dr. Janusz Korczak e altri frammenti di una storia corale”.
Aprirà i lavori Enzo Collotti con la relazione su “Il Ghetto di Varsavia: dalla persecuzione all’insurrezione” e Francesco Bachis parlerà di “Vivere con dignità: la musica nel ghetto”. Sempre in città il Cada Die proporrà nelle matinée per le scuole fino al 31 gennaio e domani alle 21 al Teatro La Vetreria “L'ultima regia di Hoffman Sandor” di Luigi Alcide Fusani
su un eccidio dimenticato: un milione di morti nei campi di sterminio nazisti in Ungheria e Gaetano Marino domani alle 18 nella Biblioteca Provinciale di Monte Claro racconterà ai ragazzi storia e storie della Shoah. Un'anticipazione con l'antropologo e scrittore Giulio Angioni (e l'attore Gaetano Marino) alla Libreria Murru oggi alle 18.30 per dar corpo e voce a “ Qui non ci sono bambini, un’infanzia ad Auschwitz” di Thomas Geve e sarà invece La Feltrinelli Point di via Paoli a far da cornice sabato alle 18 alla presentazione di “Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-45” di Marco Palmieri. Infine “La Shoah in Italia” con Clara Murtas, domani alle 21 all'ArcoStudio su note di Pärt, Ligeti e Kurtag; al Greenwich d'Essai si proietta “La chiave di Sarah” e al Parco di Monte Claro con la Provincia domani dalle
16.30 “Il Giorno delle Memorie” con le musiche del Klezmer Ensemble.
A Sassari una moderna fiaba sulla Shoah - “Zufinf...tanto è una fiaba” di Emanuele Floris, nella mise en scène di Teatro e/o Musica oggi alle 10 e domani alle 21 al Palazzo di Città con colonna sonora di Luca Sirigu e lo spirito critico dei giovanissimi “recensori” - e il progetto “Il Treno della Memoria: un viaggio a Cracovia”.
A San Vero Milis nel Museo Civico la mostra “I bambini della Shoah” e – domani alle 18.30 – “Voci nel vento”, il recital di
Paolo Vanacore.
Arte e storia al MAN di Nuoro domani alle 16 “Per non dimenticare”: letture da “Shoah – gli Ebrei e la catastrofe” e
intrecci fra una tragedia del Novecento e le icastiche immagini di un grande maestro della fotografia, Henri Cartier-Bresson.
 
 
18 - Sardegna 24 / Pagina 25 - Culture
OGGI IL DIBATTITO IN AULA MAGNA
La società multietnica in Università
incontro col giornalista Vincenzo Sassu
CAGLIARI 
“Straniero a chi? Cultura è integrazione”: la questione cruciale delle società multietniche nell' Europa del terzo millennio sarà al centro dell'incontro oggi alle 17 nell'Aula Magna “Motzo” della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Focus su “Là-bas la banlieue. Rivolte, media, immigrazione nel contesto francese” dello scrittore e giornalista Vincenzo Sassu, per un incontro con l'autore – coordinato da Claudia Sarritzu, che darà il là al confronto e alla discussione. L'iniziativa di UniCa 2.0 e Comitato “L’Italia sono anch’io” tocca un tema di stretta attualità reso ancora più scottante dalle recenti, assurde esplosioni di violenza: l'esperienza francese può offrire utili spunti di riflessione sul presente e il futuro, in Italia come in Sardegna, per riscoprire la diversità quale ricchezza e l'importanza delle radici e dell'identità
– nel rispetto dell'altro – nella civiltà globale.
 
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

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