UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 25 gennaio 2012

Mercoledì 25 gennaio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 gennaio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
MONSERRATO. Verso l’intesa fra il Comune e l’Università
Facoltà di Odontoiatria, si tratta per la nuova sede
L’attesa è stata lunga ma alla fine la collaborazione tra il Comune e l’Università è iniziata. Il tavolo di confronto riguarda l’esame, l’approfondimento e la gestione di una serie di rapporti tra amministrazione e polo universitario.
Una svolta voluta e inseguita dal sindaco Gianni Argiolas per assicurare un futuro economico a Monserrato grazie alla collaborazione con l’ateneo cagliaritano e il Policlinico universitario. Dopo aver avviato la riorganizzazione del Comune (con il cambio dei dirigenti promesso l’anno scorso e diventando ufficiale questo mese), il primo cittadino prosegue il suo programma.
«I rapporti con l’Università sono fondamentali per la crescita della città», spiega Argiolas. «I tavoli operativi sono già al lavoro per discutere tre importanti progetti».
EX CRIES Si inizia con il completamento e l’utilizzo dell’edificio ex Cries nella zona Paluna, al confine con il Comune di Selargius, dove dovrà sorgere la facoltà di Odontoiatria e Chirurgia maxillo facciale. L’Università che arriva arricchirà l’economia di Monserrato.
POLO DIDATTICO In programma anche l’organizzazione del completamento del polo didattico e scientifico con nuove aule e laboratori, e infine, i tavoli penseranno alle nuove prospettive di sviluppo all’esterno dell’area ora occupata dall’Università, con la sistemazione delle zone circostanti e la creazione di un giardino botanico. «Il tutto dovrà essere coerente con gli studi portati a termine recentemente per il Piano di assetto idrogeologico comunale», assicura il sindaco.
Insomma, sembra che la chimera della collaborazione tra Università e Comune, sbandierata negli ultimi anni da tutti i governi della città, prenda forma. Di certo, saranno concreti i benefici finanziari e sociali che potrebbero derivare dalle azioni che si stanno avviando.
I SERVIZI «Avremo servizi sanitari migliori, vicinanza ai bisogni culturali della città, risparmio di fatica e di spese per i giovani universitari, e un nuovo sviluppo per Monserrato e per l’intero territorio dell’area vasta cagliaritana», conclude Argiolas.
Adesso spetterà al Consiglio comunale pronunciarsi sulla nuova convenzione tra Comune, Policlinico e Università per disciplinare il progetto più urgente: l’utilizzo dell’edificio Ex Cries.
Serena Sequi
 
 
2 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
IL CASO. Bufera sul viceministro del Lavoro Martone
«Laurea dopo i 28 anni? È da sfigati»
ROMA «Dobbiamo iniziare a far passare messaggi culturali nuovi: dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni, sei uno sfigato... essere secchioni è bello». Parole, forti, che il viceministro del Lavoro, Michel Martone ha pronunciato ad un convegno sull’apprendistato suscitando la reazione «indignata» delle associazioni di studenti di destra e sinistra, della Cgil e di tante forze politiche, bipartisan.
Tante voci di condanna, tutte fortemente critiche sull’opportunità di accusare i giovani in un momento particolarmente difficile per il paese, per le famiglie e proprio per i ragazzi. Con pesanti accuse al viceministro invitato senza mezzi termini a «tornarsene a casa», ma anche ad «informarsi sulla realtà» e a pensare a chi lavora per mantenersi agli studi, ai tanti disoccupati laureati.
Un fuoco di sbarramento interrotto solo da poche voci di sostegno, come quella dei deputati Pdl Daniela Santanchè e Giuliano Cazzola («non crocifiggiamo Martone») e dei giovani Udc: «Basta con i sepolcri imbiancati. Bisogna avere il coraggio di ammettere che Martone ha ragione: studiare non è un peccato».
Mentre il leghista Cavallotto, pur essendo d’accordo con Martone sui «figli di papà» che perdono tempo nei centri sociali e nei circoli, ha dato del «superficiale» al viceministro rispetto ai tanti ragazzi che si «laureano in ritardo perché costretti a lavorare per mantenersi agli studi, e che magari non hanno un papà magistrato che gli paga un’università privata».
E le critiche a Martone sono arrivate da ogni parte: da Gianfranco Rotondi (Pdl) e Paolo Ferrero (Prc), da Nichi Vendola (Sel) e Silvana Mura (Idv), da Vittoria Franco (Pd) a Massimiliano Fedriga (Lega). Critiche anche da Flc-Cgil: «Consiglierei a Martone - ha detto Mimmo Pantaleo segretario generale - di impegnarsi ad investire sul diritto allo studio piuttosto che avventurarsi in giudizi superficiali contro le nuove generazione che sono le vittime del fallimento delle politiche liberiste che hanno colpito pesantemente le nuove generazioni».


 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
Importante riconoscimento per l’ateneo cagliaritano
In un Atlante russo le cere di Susini-Boi

Le cere anatomiche di Clemente Susini e Francesco Antonio Boi approdano in Russia, immortalate in un Atlante di anatomia umana: sponsorizzato dalla Società degli Anatomisti Russi, è pubblicato dalla Geotar-Media, una delle case editrici più importanti del Paese. Contiene, con una serie di figure ottenute con i più attuali metodi di imaging, diverse fotografie delle cere cagliaritane, con la scritta “copyright University of Cagliari”. Tutte tratte dal libro di Alessandro Riva, “Flesh and Wax. The Clemente Susini’s anatomical models in the University of Cagliari”, che la nuorese Ilisso ha edito nel 2007.
La pubblicazione rappresenta un nuovo, importante riconoscimento del valore scientifico e della validità didattica (oltre che artistica) delle cere cagliaritane, realizzate oltre due secoli fa e affidate ufficialmente, nel giugno 1991, a Riva, infaticabile promotore del museo e ora professore emerito di Anatomia umana. Custodite nella Cittadella dei Musei di Cagliari (la sala pentagonale che le ospita è tra le più visitate in Sardegna), sono state esposte in prestigiose sedi mondiali: la Villette di Parigi, la Hayward Gallery di Londra, il National Science Museum di Tokyo, la Triennale di Milano. Il fatto che siano tuttora utilizzate, anche in Russia, per la formazione dei medici, è un omaggio a Francesco Antonio Boi, “il sardino”, come lo chiama affettuosamente Riva: gloria di Olzai, dove nacque nel 1767, primo cattedratico di Anatomia dell’Università di Cagliari (il Comune nel 2003 gli ha dedicato una piazza a Sant’Elia), autore delle dissezioni voltate in cera da Susini.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
L’iniziativa dell’Ersu col Rotary. È intervenuto anche Luigi Savina
UNIVERSITARI IN QUESTURA: SCUOLA DI POLIZIA PER UN GIORNO
Laureandi e laureati vanno a scuola di polizia. I funzionari della Questura hanno incontrato ieri 55 studenti per spiegare le opportunità professionali che offre la Polizia di Stato.
IL SEMINARIO Le adesioni al seminario, organizzato da Ersu, Rotary Club Cagliari Nord e Questura, sono state superiori ai 55 posti previsti, e in tanti non sono potuti intervenire all’incontro. I ragazzi sono stati accolti dal questore Luigi Savina, dai funzionari Barbara Vacca e Davide Carboni e dal presidente del Rotary, Vincenzo Carrozza.
L’ESPERIENZA Il questore ha parlato della sua lunga esperienza di funzionario di polizia fino a occupare la posizione raggiunta oggi, e ha esortato i ragazzi a essere motivati e a prepararsi bene nel caso volessero partecipare al concorso per commissario che viene bandito ogni anno.
«La fortuna gira e bisogna essere però preparati» ha detto Savina «e per fare questo lavoro ci vuole anche tanta motivazione. Dopo trent’anni, se tornassi indietro, rifarei esattamente tutto quello che ho fatto. È un lavoro di grande utilità per la società che comporta però tanti sacrifici personali».
GIOVANI FUNZIONARI Barbara Vacca (Commissario capo Ufficio di Gabinetto) e Davide Carboni (Commissario capo 13° reparto Mobile Sardegna), i più giovani funzionari della Questura, hanno poi illustrato il percorso con concorsi, corso biennale e funzioni della carriera nella Polizia di Stato e risposto alle domande degli studenti. Alla fine del seminario i partecipanti, guidati dal vicequestore aggiunto Gianfranco Murgia, hanno visitato il centro Operativo della Questura.
«Questo seminario, dopo quello sulle opportunità di lavoro nelle organizzazioni non governative», ha commentato il presidente dell’Ersu di Cagliari, Daniela Noli, «è stato un’importante occasione di confronto col mondo del lavoro, che ha permesso agli studenti di conoscere in modo diretto uno dei numerosi sbocchi professionali ai quali si può accedere con la laurea in Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia. Ecco perché l’Ersu, attraverso lo sportello Student jobs e grazie alla collaborazione di enti, associazioni e istituzioni, continuerà a programmare una serie di incontri dedicati alle professioni, soprattutto sulla base delle richieste che ci arrivano dagli stessi universitari».
Sergio Atzeni
 
 
5 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 13 - Edizione CA)
Il turista mordi-e-fuggi
Riccardo Delussu, Università di Cagliari
Valorizzare Cagliari soprattutto per i residenti Gli effetti del naufragio della Costa Concordia sulla già fragile economia della Sardegna non tarderanno a farsi sentire. Il danno maggiore lo subirà Cagliari, da qualche anno abituata a vedere gruppi di crocieristi affollare locali e negozi del centro storico. Dalle tragiche vicende di questi giorni si possono però trarre degli spunti di riflessione sul futuro della città, dove l’ambizioso slogan degli anni scorsi, “Cagliari capitale del Mediterraneo”, sembra ormai sostituito dal più modesto progetto di “Cagliari città turistica”. Bisognerebbe tenere in maggior considerazione il fatto che affidarsi al turismo significa in definitiva dipendere da scelte altrui: quelle degli armatori o delle compagnie aeree, delle città concorrenti e degli stessi turisti, non sempre compatibili con il nostro modo di vivere e di pensare. Nonché, come si è appena visto, anche da cause indipendenti da qualsiasi volontà. Pertanto, sarebbe opportuno riflettere su come valorizzare le innegabili attrattive del posto, a partire dal clima e dalla posizione geografica, senza necessariamente metterle in vendita o comunque al servizio di chi è in visita per pochi giorni. Tutto ciò sulla base del presupposto che la città debba piacere innanzitutto a chi la vive tutto l’anno.
Questo non significa chiudersi al proprio interno, al contrario, essere consapevoli che l’unico modo per far crescere Cagliari sia quello di far crescere i suoi residenti e non i suoi visitatori, rendendola appetibile per chi cerca un posto dove stabilirsi e lavorare. A questo punto non resta che chiedersi su quale attività puntare, tenendo presente come alcune caratteristiche della Sardegna impediscano lo sviluppo dell’industria pesante. A ben vedere vi è un settore produttivo realmente adatto a Cagliari, quello che a detta degli esperti sarà il settore portante nell’economia del futuro: la produzione del sapere. Il momento sembra opportuno per sognare l’Università del Mediterraneo, ricordando come ai sogni vada data la concreta possibilità di trasformarsi in realtà.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Fra teatro, musica, letture e dibattiti, ecco i numerosi appuntamenti previsti nell’Isola
Shoah, anche la Sardegna ricorda
Molti appuntamenti anche in Sardegna, venerdì, per la Giornata della memoria. A Cagliari è in programma un incontro di riflessione storica e di dibattito dal titolo “Il Ghetto di Varsavia. Una storia per il futuro”, alle 15,30 nell’Aula magna del Corpo aggiunto delle Facoltà umanistiche in via Is Mirrionis 1: interverranno Enzo Collotti, tra i massimi studiosi a livello europeo del nazismo, del fascismo e della Shoah; Pupa Garribba, scrittrice e intervistatrice della “Shoah Foundation”; Francesco Bachis, studioso di antropologia e musicista. Obiettivo del convegno è quello di dar conto della complessa e straordinaria vicenda del Ghetto di Varsavia. Introdurranno i lavori Francesco Atzeni, Luisa Maria Plaisant e Donatella Picciau. Alle 9,30 Pupa Garribba presenterà a docenti e studenti dell’Itis “D. Scano” il libro e documentario da lei curato “Memorie in comune”.
L’OLOCAUSTO IN TEATRO Il Crogiuolo presenta alle 21, all’Arco Studio di Cagliari, “La Shoa in Italia”, lettura con musica di Clara Murtas, musiche di Arvo Part, Gyorgy Ligeti, Gyorgy Kurtag, ricerca dei testi Antonio Sitzia. Le letture sono tratte dai libri di memorie di Liliana Segre, Memo Bemporad, Nedo Fiano, Cesare Rimini, Italo Bassani, Primo Levi e tanti altri. Sempre alle 21, alla Vetreria di Pirri, il Cada Die presenta “L’ultima regia di Hoffmann Sandor” di Luigi Alcide Fusani con Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu, regia di Silvestro Ziccardi. Luigi Alcide Fusani ha scritto questo testo dopo un’esperienza di alcuni anni di insegnamento in Ungheria dove è venuto a conoscenza dello sterminio di circa un milione di ebrei, di cui quattromila nella sola città di Pécs, nel 1944.
KLEZMER A MONTE CLARO Alle 17 nella Sala polifunzionale del Parco di Monte Claro, a Cagliari, in scena il Klezmer Ensemble, composto da Mario Gullì clarinetto, Raffaele Podda fisarmonica, Diego Deiana violino e Andrea Lai contrabbasso. Il gruppo nasce dalla volontà di promuovere e divulgare un genere musicale proprio della tradizione popolare ebraica ed espressione di fusione tra strutture melodiche e ritmiche provenienti da differenti aree geografiche e culturali.
AL MAN DI NUORO Il Man di Nuoro presenta alle 16 “Per non dimenticare”, un incontro durante il quale saranno letti alcuni passi da “Shoah gli ebrei e la catastrofe”, libro dedicato alla memoria dell’Olocausto, e saranno individuati punti di contatto con le tematiche proposte dalla mostra fotografica su Henri Cartier-Bresson.
A VILLA VERDE Nella Biblioteca comunale di Villa Verde dalle 18,15 alle 18,45 mezz’ora di testimonianze con “letture e altro”. La Biblioteca organizza in particolare “Alla Lavagna Aristi!”. Una volta al mese un artista disegnerà sulla lavagna, l’opera rimarrà fino al seguente mese quando verrà realizzata un altra opera con i gessetti da un altro artista. Un omaggio alla fotografia. Tutti gli artisti interessati sono ben accolti. Il diciannovesimo artista che si misurerà con i gessetti e la lavagna sarà Marco Pili.
La cerimonia principale venerdì mattina al Quirinale
E venne la Giornata della Memoria: iniziative in tutta Italia
Vedi la foto È la dodicesima Giornata della Memoria, quella che si celebra venerdì in tutta Italia. Dal Duemila, grazie a una legge, ricorda l’Olocausto, le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, e celebra coloro che a costo della loro vita hanno protetto i perseguitati. Moltissime le manifestazioni in programma, la cerimonia principale al Quirinale, in mattinata, col presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quello dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna. La data scelta in Italia rievoca la liberazione di Auschwitz del 27 gennaio del 1945 da parte delle truppe sovietiche ed è la stessa indicata in molti paesi europei che si sono dotati di una legge simile a quella italiana.
L’edizione di quest’anno è particolarmente sentita: cade nel 25/o anniversario della morte di Primo Levi (11 aprile 1987) testimone principe della Shoah con il suo libro, noto in tutto il mondo, “Se questo è un uomo”. Ed è proprio a questo anniversario che Gattegna si è richiamato per annunciare le decine di iniziative in programma in tutto il paese, una parte delle quali direttamente fatte proprie dal Comitato di coordinamento della presidenza del Consiglio dei ministri.
GLI APPUNTAMENTI In realtà le manifestazioni (l’elenco di quelle principali è consultabile su www.ucei.it/ giornodellamemoria/ programma.asp) sono cominciate già a inizio mese e sono proseguite la settimana passata: lo scorso 17-18 gennaio il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha guidato un viaggio-studio al campo di Auschwitz-Birkenau con Gattegna e duecento studenti provenienti da ogni parte d’Italia. Ieri nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri si è svolta una tavola rotonda su “La Shoah e l’identità europea” con il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, Renzo Gattegna, Valerio Castronovo, Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, e Johannes Heil. In serata alla 20,30 alla Camera dei deputati è stato presentato il libro di Donatella Di Cesare “Se Auschwitz è nulla”.
Domani alle 15 all’Ufficio demografico dell’XI Municipio di Roma, sarà presentata la mostra “Omocausto-Lo sterminio dimenticato degli omosessuali”. Poco più tardi, al Vittoriano sarà la volta della rassegna “I ghetti nazisti”. Alle 20,30, nella Sinagoga di Roma l’incontro con i sopravvissuti. Tra gli altri presente, il vice primo ministro di Israele Silvan Shalom. Altre importanti iniziative domani a Milano alla Stazione centrale (sullo stato del cantiere del Memoriale della Shoah) e al “Verdi”, con un concerto. A Firenze lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua presenterà il suo “La scena perduta”. Il 27 alla Normale di Pisa la sua Lectio magistralis.
LA SCUOLA La scuola italiana avrà una particolare attenzione nei confronti della memoria dell’Olocausto con un programma pluriennale di attività, che programma tra l’altro la formazione di docenti, studenti e famiglie. È quanto prevede un protocollo d’intesa che sarà siglato tra il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane. L’accordo «non sarà solo un pezzo di carta» ma servirà a «coltivare il ricordo attraverso seminari per i docenti, mostre itineranti, viaggi di studio nei luoghi della memoria».

 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Assessorato alla formazione
Turismo, master della Cattolica
L’assessorato alla Formazione della Regione e l’università Cattolica del Sacro cuore hanno attivato la seconda edizione del master universitario di primo livello per “Manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione di imprese turistiche”, che inizierà il prossimo 28 febbraio a in città, nel centro regionale di Formazione Professionale e a Nuoro. Si tratta di un’esperienza formativa che lo scorso anno ha coinvolto 41 studenti e che mira a costruire profili adatti alle specificità del territorio sardo. Il corso si svilupperà da febbraio a luglio e prevede oltre alla didattica frontale, stages in aziende turistiche. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il prossimo 8 febbraio. Il bando del master e la domanda di ammissione sono disponibili sul sito della Regione e su quello dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Prima Pagina
IL VICEMINISTRO «Sfigato chi si laurea dopo i 28 anni» Bufera su Martone 
ROMA. Bufera su Michel Martone. Alla sua prima uscita pubblica, il viceministro al Lavoro scivola sui laureati over 28, definendoli «sfigati» e scatena una polemica bipartisan. «Se a 28 anni non sei ancora laureato - dice Martone - sei uno sfigato». Durissime le reazioni politiche, ma soprattutto quelle dei giovani su internet.
Pagina 15 - Attualità
Laurea dopo i 28 anni? «Sfigati» 
Bufera sulla battuta del viceministro Martone. Gli studenti: «Si scusi» 
«Forse non sobrio, ma il problema esiste». Fornero: «Non lo riprendo, sennò mi accusano di mobbing» 
MARIA BERLINGUER 
Roma. Da bamboccioni a «sfigati». E’ bufera sul viceministro del Welfare, Michel Martone, finito nel mirino di studenti, politici e social nertwork per aver sentenziato che «chi si laurea dopo i 28 anni è uno sfigato». Alla sua prima uscita pubblica il giovane enfant prodige del governo ha elargito la sua filosofia a un convegno sull’apprendistato. Ai giovani «bisogna dire che se scegli di fare un istituto tecnico a 16 anni sei bravo e che essere secchioni in fondo non è male e almeno hai fatto qualcosa», dice. Poi, travolto dalle polemiche, dalla richiesta di dimissioni e dall’accusa di essere un figlio di papà, Martone prova a metterci una toppa ma non si scusa come gli chiedono da twitter molti studenti che magari sono in ritardo perchè costretti a lavorare per pagarsi gli studi. «Non ho avuto la sobrietà necessaria. Parlavo di chi si laurea troppo comodamente, ma il problema della media dei laureti in Italia esiste».
Altro che i bamboccioni evocati dal compianto Tommaso Padoa Schioppa. Martone sdogana addirittura Margaret Tatcher e la sua battuta, un po’ cinica: «Se hai più di 30 anni e non hai ancora l’autista vuol dire che sei sfigato!».
«Non tutti quelli che s’iscrivono all’università sono figli di papà», replica Pietro De Leo di Giovani e Libertà ricordando che in periodo economico così difficile «sono sempre di più gli studenti che non possono permettersi un percorso formativo se non affiancandolo a un lavoro». «Sfigato, ovvero sfortunato, è chi non percepisce una borsa di studio pur avendo diritto a riceverla e chi deve fare lavori precari e in nero per pagarsi gli studi, non tutti hanno un padre altolocato», rincara la Rete della Conoscenza chiedendo che Martone torni a casa. Il riferimento è per Antonio, padre di Michel, già presidente dell’Authority sugli scioperi, assiduo frequentatore dello studio Previti, da poco finito agli onori della cronaca per aver partecipato a un pranzo della P3 in casa del coordinatore Pdl, Denis Verdini.
Indignati anche gli studenti universitari. «Invitiamo il viceministro a informarsi perchè se conoscesse la realtà del sistema università nel nostro Paese non si sognerebbe di fare certe dichiarazioni», spiega Michele Orezzi. «Chiediamo le scuse immediate di Martone», invoca la rete. Ma la protesta dilaga anche su Twitter. «Jobs era uno sfigato?» scrive qualcuno ricordando che il genio appena scomparso non era laureato. «Ma guarda un po’, perchè se un ragazzo si laurea a 23 trova un lavoro? Ma va là», scrive Mellannas. «Se a 28 anni non sei laureato sei uno sfigato anche se lavoro gratis da quasi due anni?», aggiunge uno studente. E un altro: «Posso assicurare a Martone che se mi paga lui la retta, il cibo, la casa, le bollette etc mi laureo anche a 22 anni ma sono uno sfigato».
Nella polemica si inserisce suo malgrado anche Elsa Fornero. Il suo vice non dovrebbe cambiare linguaggio? Le chiede il Pd Francesco Sanna durante un’audizione. «Vengo già accusata di fare mobbing nei confronti del vice ministro Martone se anche lo sgridassi per il linguaggio che usa, di cui non sono stata testimone, chissà come sarei considerata», replica il ministro.
LA CARRIERA «Al governo grazie al curriculum» 
ROMA. Un ragazzo prodigio, in cattedra già a 27 anni. Giovane, preparato e soprattutto ben introdotto. Che si vanta di somigliare ad Antonio Gramsci e ama Jimi Hendrix, mancino come lui. Michel Martone a 37 anni ha già collezionato una seria di record. Nel governo è entrato solo «per aver mandato un curriculum» a Catricalà. E fulminea è stata la sua carriera universitaria. A 23 anni il dottorandum, a 26 è ricercatore e avvocato. A 27 è professore associato, a 29 ordinario. La cattedra la vince a Siena: otto candidati, sei si ritirano e due vincono. Nel 2010 il Pd presenta una interrogazione per chiedere conto del suo contratto di consulenza con Brunetta(per 40mila euro). Ichino, Zanda e Morando chiedevano perché scegliere Michel visto che nello stesso periodo il padre, Antonio, era il presidente del Civit, l’autorità incaricata dallo stato di vigilare sulla trasparenza nella pubblica amministrazione.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Sardegna
Spostare la torre, missione possibile 
Da oggi al via le operazioni preliminari, un laser telescopico per valutare l’erosione 
SAN VERO MILIS I BENI DA TUTELARE
DALL’INVIATO Giampaolo Meloni
L’antica costruzione può ancora essere salvata dal completo degrado 
San Vero Milis. L’équipe del salvamento si mette in opera stamane. L’ingegner Battista Grosso, docente di Geotecnica all’università di Cagliari, Dipartimento di Geoingegneria, sarà il coordinatore dell’operazione destinata a salvare da morte certa la torre spagnola di Scala ’e sali, a Capo Mannu. Il monumento è sospeso su una falesia alta 52 metri, la cui evoluzione naturale ha prodotto un progressivo arretramento con la formazione di importanti fratture verticali parallele alla parete della falesia stessa. Una di queste si è aperta a circa 3-4 metri dal ciglio e passa al di sotto della torre, costretta in equilibrio precario, con la fondazione resa instabile dall’erosione eolica dal lato mare. La vedetta sulla costa dell’Oristanese non deve crollare. È la missione scelta dalla Conservatoria delle coste che, mandando in porto un progetto avviato nel 2009, approda oggi al traguardo con l’intervento tecnico diretto da Battista Grosso.
Ieri matina è stato messo a punto il dossier per la Soprintendenza che perfezionerà le pratiche con la richiesta al ministero dei Beni culturali, che dovrà autorizzare l’arretramento della torre di una ventina di metri per metterla definitivamente al sicuro.
Intanto, ha spiegato Alessio Satta, direttore della Conservatoria, si avvia il monitoraggio della struttura con un sistema avveniristico. Un braccio telescopico di una ventina di metri con laser scanner permetterà di fare una radiografia dettagliata al millesimo sulle condizioni di salute della torre. Un consolidamento necessario, in attesa del via libera dal ministero. «Nelle ultime settimane le condizioni di stabilità sono peggiorate improvvisamente con la formazione, in particolare, di una evidente lesione nella muratura della torre», precisa il professor Battista Grosso. Quali le cause? «Non sono state ancora completamente chiarite, ma due sole sono le possibilità: il movimento del blocco esterno della falesia lungo la frattura principale, che ha necessariamente coinvolto la torre provocando la lesione; e il cedimento della struttura di fondazione della torre determinato dal procedere del processo erosivo della fondazione stessa e la conseguente rotazione della parte esterna della torre».
Quali indagini farete? «La condizione di stabilità della torre e della falesia verranno analizzate sia attraverso la modellazione fisico matematica dei fenomeni sia attraverso la misura dei parametri che indicano lo stato di evoluzione del fenomeno. In particolare verranno monitorati gli spostamenti attraverso una rete Gsm che manderà le misure direttamente a una stazione di rilevamento sistemata in piazza D’Armi, a Cagliari».
Ci vorrà tempo, comunque. «Nel periodo necessario alla realizzazione di questo sistema (3, 4 settimane) si procederà alla lettura manuale degli strumenti che verranno messi in opera oggi», spiegano i tecnici. Quali risultati entro una settimana? «Verranno realizzati un rilievo della torre mediante laser scanner e una sua geometria tridimensionale. Questo rilievo, oltre a costituire l’informazione-base per il lavoro successivo, diventerà prezioso nel caso in cui si decidesse di “smontare” la struttura e ricostruirla in una posizione più arretrata rispetto al ciglio della falesia».


10 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Cagliari
INCONTRI IN PINACOTECA
Spazi architettonici tra’600 e ’700 in Sardegna è il titolo dell’incontro che l’architetto Paolo Masala terrà domani alle 17 nella Pinacoteca nazionale di Cagliari. L’appuntamento è il sesto di una serie di incontri sul tema “Esperienze artistiche in Sardegna tra Medioevo ed Età Moderna”, promosso dalla Pinacoteca, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per le province di Cagliari e Oristano, e dall’Università di Cagliari. (s.z.)
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Cagliari
Appuntamento in primavera con un forum al quale parteciperà il gotha degli architetti e ingegneri 
Premio del paesaggio, la città si rilancia come capitale europea dell’urbanistica 
CARBONIA. Appuntamento di rilevanza mondiale, con la presenza del gotha degli architetti e ingegneri ma anche del mondo politico europeo in primavera a Carbonia. Cavalcando l’onda del premio del paesaggio attribuito alla città dal Consiglio d’Europa, l’amministrazione sta organizzando, insieme al ministero dei beni culturali, un appuntamento sui temi dell’ambiente e dell’urbanistica. L’idea è di portare a Carbonia tutti i 14 progetti, uno per nazione partecipante al concorso, che hanno gareggiato con il centro minerario per l’attribuzione dell’ambito riconoscimento. Un modo per fare dell’appuntamento un momento di confronto non solo tra i progetti ma anche fra progettisti. L’organizzazione muove i primi passi, attivando i primi contatti con le altre città europee. E si prospetta una occasione di confronto ad alto livello, per proiettare Carbonia all’attenzione internazionale. «Il premio del paesaggio è un fiore all’occhiello della città - dice il sindaco Casti - Carbonia è stata posta in vetrina non solo per il progetto specifico ma anche come esempio da seguire per analoghi progetti di recupero, in sintonia con l’ambiente e il paesaggio, di centri urbani degradati. Stiamo valutando le modalità di organizzazione, che vedrà anche la partecipazione del mondo universitario, di liberi professionisti e di rappresentanti sia del Consiglio che delle altre nazioni europee. Un momento di incontro e confronto che potrebbe ben essere anche l’occasione per il lancio di nuove iniziaitive. Il Puc appema approvato è solo un primo tassello, ovviamente perfettibile, di un cammino per rendere la città sempre più vivibile e a misura d’uomo». Il ministero è interessato all’iniziativa perchè proprio sul progetto di Carbonia, prima della palma europea, aveva puntato, privilegiandolo per le sue caratteristiche tra le decine di progetti in concorso presentati dalle città italiane. E ora continuare a metterlo in vetrina significa almeno in parte «sfruttare il momento» ma anche far fruttare il premio in termini di immagine. magari per rilanciarsi a livello turistico.(gfn)
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Gallura
Giornata della memoria domenica sfila a Padru la banda dei carabinieri 
TIZIANA SIMULA
Padru. La banda dell’Arma dei carabinieri sarà domenica prossima a Padru, una partecipazione straordinaria voluta dall’amministrazione comunale per celebrare la “Giornata della memoria”. La banda, nota in tutto il mondo per la professionalità dei suoi 102 orchestrali e per il fascino delle splendide uniformi, terrà un concerto con brani del proprio repertorio in piazza Unità d’Italia, dopo aver sfilato in corteo per le vie cittadine e aver partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera e alla deposizione della corona al monumento dei caduti. Alla manifestazione saranno presenti il vice presidente della camera dei deputati Rocco Buttiglione, i sindaci e gli amministratori della Provincia, i rappresentanti del Parlamento, del consiglio e della giunta regionale, il prefetto e il questore di Sassari Salvatore Mulas e Antonello Pagliei e il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino. Saranno coinvolte, inoltre, le scuole, le associazioni combattentistiche e d’Arma, e la popolazione. Presenzieranno infine all’evento il generale di corpo d’armata Gian Francesco Siazzu, già comandante generale dell’Arma dei carabinieri e il generale di brigata Luigi Robusto, attuale comandante della legione carabinieri Sardegna.
La celebrazione per commemorare le vittime dell’Olocausto, si aprirà alle 10 al Centro culturale dove è stato convocato per l’occasione il consiglio comunale. Dopo l’intervento del sindaco Antonio Satta e delle autorità presenti, Manlio Brigaglia, storico e docente universitario, terrà una conferenza sulla “Giornata della Memoria”. Al termine della conferenza, saranno premiati i temi migliori realizzati dagli alunni delle scuole del paese sul significato dell’evento. Dal Centro culturale il corteo, aperto dalla Banda dell’Arma, raggiungerà piazza dei Caduti, dove, dopo le cerimonia dell’alzabandiera, verrà deposta la corona d’alloro in memoria dei caduti. La manifestazione si concluderà in piazza Unità d’Italia, con il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal maestro Massimiliano Ciafrei.

 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 23 - Sassari
LABORATORIO Materia grigia al Ferroviario 
SASSARI. Oggi alle 19.30 al teatro «Il Ferroviario» in corso Vico 14 prende il via il laboratorio teatrale «Università e teatro» organizzato dall’associazione culturale e studentesca «Materia grigia». L’iniziativa, arrivata alla XXV edizione, è rivolta agli studenti universitari che potranno sperimentare tecniche di animazione teatrale in relazione a un tema specifico, che quest’anno l’associazione ha individuato nella letteratura di Charles Dickens.
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
14 - Sardegna Quotidiano / Pagina 6 - Opinioni
DOVE VA IL GOVERNO SENZA I LAVORATORI?
di Andrea Pubusa, Docente di Diritto amministrativo all’Università di Cagliari
Oggi sembra di rivedere la politica di Berlusconi, senza le barzellette e le escort. Troppo poco per battere la crisi
Se Roosevelt avesse pensato di vincere la grande depressione del ‘29 occupandosi dei tassisti di Washington o di New York o di Chicago non avrebbe certo ottenuto ben quattro mandati presidenziali e non avrebbe certo superato la crisi e vinto la guerra! Ma ha vinto perché ha voluto e chiesto l’aiuto dei lavoratori e lo ha ottenuto contrastando i grandi finanzieri e il sistema bancario: ha avviato un grande piano di lavori pubblici, mandando al lavoro milioni di disoccupati.
Non solo, ha inserito nei programmi governativi solo le aziende rispettose dei diritti dei lavoratori e dei sindacati.
Ha creato così un ampio blocco sociale democratico che ha sconfitto la crisi prima e il nazifascismo poi. Da noi oggi invece il governo Monti si inimica i ceti medio-bassi e così l’avversione popolare al governo si va estendendo e presto sarà un incendio pericoloso. Anche categorie storicamente moderate come gli avvocati, i notai, i farmacisti imbracciano l’arma della protesta. Si dirà: lo fanno perché perdono i loro privilegi, le loro rendite di posizione. Ma è proprio così? Cosa
cambia il fatto che il tirocinio forense inizi già dall’università. Nulla. Anzi peggio, favorirà i figli o i nipoti degli avvocati, che prenderanno in studio i loro giovani rampolli per anticiparne l’ingresso nella professione. I figli dei contadini o degli operai o degli impiegati aspettino alla laurea. E l’obbligo di preventivo degli avvocati ai clienti? Molti già lo fanno. E sapete chi sono? Gli avvocati-pescicane che vogliono legare il cliente ad alti compensi prima d’iniziare la causa. E la trovata dell’abolizione delle tariffe minime? Anche questa in nome della dea concorrenza. Ma chi non le ha abolite quando giunge in studio un poveraccio armato solo di buone ragioni? L’abolizione delle tariffe incentiva la concorrenza? Suvvia! Siamo seri! Ci sono solo a Cagliari almeno il doppio dei cassazionisti dell’intera Francia. C’è in Sardegna un avvocato ogni 300 abitanti, quasi uno in ogni famiglia. L’abolizione poi delle tariffe tout court fa venir meno una garanzia per il cittadino, che, nella realtà, invoca il tariffario (approvato dal Ministro, si badi) quando ritiene la parcella troppo alta. Ed allora? Allora tanto rumore per nulla. Come per i notai.
Qualche notaio in più, si poteva prevedere nei futuri concorsi senza nessuno strepito. Un decreto del Ministro d’intesa con l’ordine dei notai. Va bene, ma ordinaria amministrazione. Ci saranno in Sardegna una quindicina di notai in più. Embé! I lavoratori dell’Alcoa o della Vinyls che beneficio ne traggono? Si dice che queste misure favoriscono i giovani. Ma questi si aiutano immettendoli al lavoro al più presto, quando hanno più energie ed entusiasmo. Non quasi quarantenni e scazzati. Come fare? Ad esempio, riducendo gli anni di università. In giurisprudenza ne bastano quattro e per la pratica d’avvocato è sufficiente un anno, ed ecco due anni risparmiati, con una riforma a costo zero. I lavoratori si conquistano promuovendo l’occupazione con la sovvenzione di piani soprattutto nel campo delle infrastrutture, non minacciando licenziamenti. Monti, per prima cosa, dovrebbe fare come Roosevelt: conquistarli, inserendoli nel blocco sociale del cambiamento. Per esempio estendendo l’articolo 18 a tutte le imprese, limitando la partecipazione ai pubblici appalti a quelle aziende che, oltre ad applicare l’art. 18, stipulano i contratti nazionali di lavoro e intrattengono normali relazioni sindacali. Insomma, Monti dovrebbe chiedere e pretendere il rispetto della Costituzione anche in azienda. Dovrebbe conquistare il consenso delle grandi masse. A questo sono interessati anche i contadini, i piccoli produttori e gli artigiani. Ma Monti volta loro le spalle. Sembra che i mali dell’Italia siano causati dalle troppe pretese di lavoratori, tassisti, contadini, piccoli imprenditori o artigiani. Ma è così? Detto con franchezza: oggi si ha l’impressione di essere in presenza della politica di Berlusconi, senza le sue leggi ad personam, le sue barzellette e le sue escort. Bene per dare dignità alla carica, ma troppo poco per battere la crisi e far crescere il Paese.

 
15 - Sardegna Quotidiano / Pagina 13 - Cagliari
Università
Le cere anatomiche di Susini sui libri russi
ATLANTE I modelli pubblicati dalla Geotar, una casa editrice specializzata nei testi dedicati agli studenti di medicina
Ad oltre duecento anni dalla loro realizzazione, le Cere anatomiche di Clemente Susini dell’Università di Cagliari continuano a far parlare di sé e a caratterizzare gli studi di Medicina nel mondo. È dei giorni scorsi la notizia dell’avvenuta pubblicazione di un nuovo atlante sponsorizzato stavolta dalla Società Russa di Anatomia, che presenta –insieme a figure ottenute con le più moderne tecniche di imaging - qualche decina di immagini delle cere conservate nel museo curato dal professor Alessandro Riva per l’Ateneo cagliaritano. Si tratta dell’atlante ufficiale su cui studiano e studieranno gli studenti russi di Medicina, edito dalla Geotar, primario gruppo editoriale dell’ex Unione Sovietica.
Fondata nel ’95, la Geotar è leader nel suo Paese per le pubblicazioni medico-scientifiche, e stampa ogni anno centinaia di testi, riviste e manuali destinati allo studio di 16 discipline. Dal 2006 porta avanti un progetto nazionale di salvaguardia della salute pubblica, avviato dall’allora viceprimo ministro, oggi presidente, Dmitry Medvedev. Collabora con l’Accademia russa di scienze mediche e con le più importanti istituzioni scientifiche del mondo.
La Geotar ha inserito nel nuovo Atlante alcune fotografie delle Cere del Susini che recano il copyright dell’Università di Cagliari, che dal giugno ’91 le ha ufficialmente affidate al promotore del museo e oggi professore emerito di Anatomia umana, Alessandro Riva. Alcune cere cagliaritane sono state, su richiesta, esposte in prestigiose sedi museali di grandi metropoli, quali la Villette di Parigi, la Hayward Gallery di Londra, il National Science Museum di Tokyo, la Triennale di Milano.
 
  

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