Martedì 17 gennaio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 gennaio 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 21 - Edizione OL)
Università, 450 anni di storia sarda
Il 21 febbraio la visita ufficiale del Presidente Giorgio Napolitano
SASSARI. Il rettore Attilio Mastino ha inaugurato ieri l'anno accademico: «Ecco il nuovo ateneo»
 
Inizia l'anno accademico e l'Università di Sassari si appresta a festeggiarlo al meglio. Quest'anno, infatti, ricorre il 450esimo anniversario dalla nascita dell'ateneo. Ieri si è tenuta l'inaugurazione solenne, ma le celebrazioni avranno il loro culmine il 21 febbraio con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
NASCITA Il Collegio Gesuitico prese forma nel 1562: è a questa data che si fa risalire la nascita dell'ateneo. Le celebrazioni sono iniziate ieri sera quando il corteo accademico ha fatto il suo ingresso nell'aula magna. Il rettore Attilio Mastino ha annunciato che si tratta soltanto dell'inizio dei festeggiamenti; questi, infatti, raggiungeranno l'apice con la visita di Giorgio Napolitano. Al Presidente sarà anche attribuita la laurea honoris causa, ma la data ancora non è stata decisa.
LA RIFORMA Il compleanno della prima azienda del nord Sardegna (l'Università ha due mila dipendenti) arriva in un momento di grande cambiamento. La legge Gelmini ha radicalmente mutato la fisionomia degli atenei della Penisola. «In queste settimane abbiamo lavorato molto - ha detto Mastino - i 13 dipartimenti diventano la cellula base perché accorpano a sé ricerca e didattica, contemporaneamente si ridurranno i centri di spesa, i direttori avranno il ruolo degli allora undici presidi e 27 direttori di dipartimento, c'è quindi una trasformazione, la legge Gelmini è stata molto criticata ma diventa l'ultima spiaggia per difendere la nostra autonomia».
Mastino ha anche ricordato lo stanziamento dei fondi Fas: venti milioni andranno all'Ersu, 95 per la costruzione del nuovo policlinico dell'Azienda ospedaliera universitaria, 84 all'Università.
IL CRUCCIO DELLA SANITÀ La prolusione, cioè la lezione inaugurale, dal titolo “La ricerca dell'economicità delle aziende sanitarie. Il new public management tra mito e realtà”, è stata affidata a Ludovico Marinò, professore di Economia aziendale. Le carenze del servizio offerto dall'Azienda ospedaliera universitaria sono fonte di preoccupazione per il rettore Mastino: «Vogliamo denunciare la situazione di grave degrado di molte strutture sanitarie dell'ateneo - ha dichiarato - l'Azienda ospedaliera è rimasta paralizzata negli ultimi anni: non ci sono stati investimenti tecnologici e il nostro ospedale, forse uno dei più grandi dell'Isola con seicento posti letto, ha necessità di un rimodernamento».
L'assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci, intervenuta alla cerimonia, ha replicato: «Faremo la nostra parte per una celere e efficace finalizzazione dell'edilizia ospedaliera programmata e per un reperimento delle risorse necessarie che consenta le opportune dotazioni tecnologiche e scientifiche».
Antonio Muglia
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Politica Italiana (Pagina 6 - Edizione CA)
L'esperto
Euro in calo
«Gli investitori hanno perso la fiducia»
 
La speculazione e la vendita da parte degli investitori stranieri dei titoli “marchiati” Ue fanno scivolare l'euro. In più, la scorsa settimana, alla caduta del cambio ha contribuito anche il declassamento dei rating dei Paesi dell'Eurozona (Francia, Italia e Spagna) deciso da Standard & Poor's. La moneta unica, insomma, ha invertito la marcia calando a 1,26 dollari. «L'euro», spiega Francesco Lippi, docente di macroeconomia all'Università di Sassari, nonché ricercatore del Crenos, «è particolarmente volatile: ciò significa che il suo valore oscilla facilmente e il suo andamento, di conseguenza, è difficile da prevedere».
Ma il trend è abbastanza chiaro: almeno nelle sue cause. «Gli investitori stranieri, soprattutto quelli americani e asiatici, stanno vendendo titoli in euro: non si fidano più della sostenibilità dei debiti sovrani. In sostanza, temono che la moneta unica possa collassare». Questo fenomeno spinge all'ingiù il cambio euro/dollaro. «C'è molta paura», aggiunge Lippi. «Conosco persone che lavorano in Europa, e che magari vengono dagli Usa, che si sono fatte cambiare il contratto in dollari». Motivo? «Temono una svalutazione dell'euro». Nemmeno la Bce riesce a rassicurare i mercati. «Oggi il vero scoglio», osserva Lippi, «è la Germania. I tedeschi non vedono di buon occhio un eventuale ripianamento da parte della Banca centrale europea dei debiti sovrani. Un intervento che farebbe schizzare l'inflazione».
L'euro a ribasso, però, piace alle imprese: specialmente a quelle che esportano negli Stati Uniti (fra queste ci sono anche quelle sarde, si pensi al Pecorino romano). «Il cambio debole, infatti, favorisce i nostri prodotti, che diventano più competitivi», conclude Lippi. ( lan. ol. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Ersu, campus a rischio?
Decisioni prese in base a uno statuto “inesistente”
Il documento fu approvato da un cda con tre soli componenti su cinque
 
Lo statuto dell'Ersu è “inesistente”. Sembrerebbe una questione di studiosi di pandette, un dettaglio per giuristi. Non è così: l' inesistenza dello statuto rischia di rendere impugnabili tutti gli atti del consiglio d'amministrazione. Comprese decisioni importantissime, come quelle relative agli stanziamenti dei 20, 30 milioni di euro relativi al campus universitario. A stabilire che lo statuto è inesistente è stata l'ottava commissione del Consiglio regionale che l'ha formalizzata attraverso una lettera firmata dal presidente Carlo Sanjust.
LA SITUAZIONE Occorre fare un passo indietro per inquadrare la situazione. Nel 2009, fu approvato il nuovo statuto dal consiglio d'amministrazione, presieduto dal vicario Giancarlo Nonnoi e formato da tre componenti su cinque (nel frattempo, Christian Solinas e Andrea Biancareddu erano stati eletti in Regione). Un difetto che è stato immediatamente messo in rilievo dalla Css, il sindacato indipendentista: lo statuto deve essere approvato dal plenum del consiglio d'amministrazione. «Lo abbiamo fatto», spiega il segretario generale della Css Giacomo Meloni, «non perché vogliamo essere polemici a tutti i costi ma solo per far sì che questo ente riprenda la sua funzione costitutiva. E la riprenda nella totale legittimità».
LA VICENDA La Css, nel tempo, ha cercato di dialogare con l'Ersu. «Ma nessuno ci ha dato ascolto», racconta Meloni. A quel punto, la vicenda è finita nelle scrivanie dell'ottava commissione regionale. «E io», interviene il presidente Carlo Sanjust, «me ne sono fatto subito carico, già quando era semplice componente della commissione, allora guidata da Dedoni». Ma la situazione non si è sbloccata. «Il precedente presidente dell'Ersu ha fatto un atto di forza». Non è intervenuto per sanare il problema. Le cose non sono cambiate neanche quando alla presidenza dell'ente è stata nominata Daniela Noli. Lei, per il momento, tace. «Per quanto mi riguarda», si limita a dire, «lo statuto è legittimo. Comunque, per ora, non faccio dichiarazioni. Nella prossima riunione del consiglio d'amministrazione verrà presa una posizione comune».
I PROBLEMI La matassa deve essere sciolta quanto prima. Perché c'è il serio rischio che tutte le decisioni prese dal cda durante la vigenza dello statuto contestato possano essere impugnate. Per esempio, quelle relative al campus: un'azienda che non si è aggiudicata i lavori potrebbe impugnare la decisione. Sarebbe grave bloccare lavori per decine di milioni soltanto per problemi legati alla forma.
LA SOLUZIONE In realtà, c'è anche chi ha fatto gossip politico sulla vicenda: è stranoto che i rapporti tra Carlo Sanjust e Daniela Noli siano tutt'altro che idilliaci. «Ho sollevato il problema», chiarisce il consigliere regionale, «quando ancora il presidente non era lei. Non ci sono assolutamente motivi personali. Io ho il compito di verificare situazioni che, tra l'altro, mi sono state sollevate dagli uffici». Come uscire dall'impasse? «La soluzione è semplice: è sufficiente che il cda rivoti lo statuto, lo mandi alla commissione: nel momento in cui gli uffici mi dicono che è ricevibile, lo posso mandare in aula per la votazione. E, a quel punto, lo statuto diventa valido».
IL SINDACATO Con buona pace di tutti. O quasi. La Css contesta lo statuto nella forma ma anche nella sostanza. «Perché», riprende Meloni, «è smaccatamente presidenzialista: concentra enormi poteri nella figura del presidente. Ha, per esempio, il compito di “monitoraggio”, spesso invadente, dell'ordinaria attività amministrativa».
Marcello Cocco
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cagliari Quartieri (Pagina 20 - Edizione CA)
Via Ospedale
Le assicurazioni incontrano i laureati
 
Generali e Ina Assitalia incontrano i laureati in Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche. L'iniziativa Career day è organizzata dallo Sportello Placement dell'Università. Iscrizioni entro venerdì alle 12, l'incontro è fissato per il 25, alle 9,30, in via Ospedale 121. L'obiettivo è selezionare personale in qualità di “consulente previdenziale junior” o “consulente rami elementari”. Info: 0706758406 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. In alternativa orientamento.iniziative@amm.unica.it. (p.l.)
 

LA NUOVA SARDEGNA 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Università, rivoluzione per i 450 anni
Il 21 febbraio Napolitano a Sassari, poi tornerà per la laurea honoris causa
Ateneo e sanità: botta e risposta con l’assessore regionale De Francisci sui provvedimenti per l’azienda mista
PIER GIORGIO PINNA
 
SASSARI. Nell’università che ha espresso un Nobel e due presidenti della Repubblica si stende la guida rossa per un altro capo dello Stato: Giorgio Napolitano arriverà il 21 febbraio, ma la programmata laurea honoris causa in Scienze politiche gli sarà conferita nei prossimi mesi. «Non ci sarà modo di farlo in quella giornata», ha spiegato il rettore, Attilio Mastino, rettificando l’originaria data del 16 marzo fissata per la visita del presidente nel 450º anniversario della fondazione. Un annuncio che dalla mattina ha fatto salire la febbre per la prima delle celebrazioni, tenuta in serata nell’aula magna con sfarzo accademico. Una solennità che non si vedeva da tempo. Lontanissima dal Sessantotto e dai moti di contestazione, stemperata appena dall’ironia dei goliardi e dei pochi studenti. Ma a tratti la cerimonia di ieri è stata comunque il segno di una rivoluzione alle porte. Già, perché con la riforma nazionale appena varata, e a Sassari ratificata in tempi record, muterà un po’ tutto. Così la fibrillazione per i cambiamenti è apparsa evidente fin dal primo atto - trasmesso in streaming - per i 4 secoli e mezzo di vita che fanno dell’ateneo turritano la più antica università dell’isola. «Senza, non c’è futuro per l’isola», ha rimarcato Mastino.
 All’appuntamento - tra relazioni, interventi, prolusioni - c’è stato però un botta e risposta sulla sanità meno scontato sul piano ufficiale. Tema affrontato grazie alla presenza dell’assessore regionale Simona De Francisci (Pdl) e del vicepresidente del Consiglio Mario Bruno (Pd). Il mondo accademico sassarese, non da oggi, chiede risposte su punti molto precisi che impediscono all’assistenza universitaria di svolgere al meglio il suo ruolo in sinergia con le Asl.
 Con la necessità, quindi, di evitare sperperi, duplicazioni di servizi, inefficienze. Mastino ha chiesto risposte alle emergenze nell’azienda mista, «paralizzata e abbandonata a sé», priva del Comitato di indirizzo «nonostante le sue professionalità e i suoi 600 posti letto». Ma ha detto di aspettarsi soluzioni anche per ovviare alle gravi carenze nel funzionamento di apparecchiature superate.
 «Rispetteremo gli impegni», ha assicurato l’assessore. Che ha poi garantito l’Atto aziendale, le indennità per il personale, moderni strumenti diagnostici. Sul legame tra Sassari e il territorio in crisi ha molto insistito Mario Bruno, secondo cui su questo fronte «non si può navigare sempre a vista, senza adeguata programmazione».
 Letti i messaggi augurali dei presidenti delle Camere, di fronte a molti altri assessori, consiglieri e parlamentarsi sardi, nella cerimonia sono stati quindi illustrati gli investimenti per decine di milioni fatti nell’ultimo anno, a iniziare da quelli per edilizia, ospedale universitario, Ersu. Messe a fuoco con gli interventi di Giovanni Tanda, presidente del Consiglio degli studenti («Abbiamo lavorato per migliorare i nostri diritti»), di Piero Canu, rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Cda («Per ora, grazie al rettore: attendiamo la parificazione con la Asl del nostro personale»), del professor Ludovico Marinò, che si è soffermato sulla economicità nelle aziende sanitarie. Spazio al Coro dell’università diretto dal maestro Daniele Manca, al gruppo etnomusicologico dell’ateneo e persino alla calmissima ma frizzante allocuzione di Andrea Cossu, pontefice massimo «Shrek V-Il flemmatico», per conto dell’associazione goliardica.
 Mentre veniva confermato che il ministro della Pubblica istruzione arriverà a Sassari lo stesso giorno di Napolitano, alla fine sono stati in tanti a ricordare i colleghi insigni. A partire da Arturo Carlo Jemolo, Francesco Antolisei, Massimo Severo Giannini, Paolo Sylos Labini, Angelo Roth, Antonio Pigliaru. Senza dimenticare giuristi che diventeranno presidenti della Corte costituzionale - Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky - e Roberto Ruffilli, assassinato dalle Br. Né Francesco Cossiga e Antonio Segni, i due sassaresi chiamati al Quirinale. E quel Daniel Bovet che nel 1957 vinse il Nobel per la medicina e la fisiologia.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
«È tempo di cambiare per un vero rilancio»
L’intervento del rettore, i progetti del prorettore e del direttore amministrativo
 
 SASSARI. Tempi nuovi, contromisure nuove. L’università di Sassari comincia a prendere forma secondo il discusso modello voluto dall’ex ministro Gelmini. I megadipartimenti, in un mix didattica-ricerca che continua a creare polemiche, gradualmente assumeranno tutte le funzioni accademiche. Il cambiamento è alle porte anche in vista di un patto strategico con Cagliari (presente ieri, non a caso, il rettore Giovanni Melis). I due poli conserveranno la propria autonomia. Ma presto sarà dato il via a un’alleanza federativa che permetterà di rafforzare l’intera sistema sardo. Forse il primo passo sarà fatto nella giornata celebrativa che il 24 marzo segnerà un’altra importante tappa nei riti per il 450º anniversario: a Sassari giungeranno per l’occasione tutti i rettori italiani e molti altri provenienti da università straniere.
 Mastino, non fa mistero infatti di puntare sulle reti internazionali per il vero rilancio dell’ateneo turritano. Catene di scambi su scala mediterranea e tra isole che verranno resi possibili dall’impulso dato dallo Statuto appena approvato. «Che apre - sottolinea il rettore - al merito, alla democrazia interna, alle pari opportunità». Ma non solo. Col nuovo Senato accademico e il nuovo Consiglio di amministrazione i dirigenti sassaresi sono convinti si possano raggiungere altri importanti obiettivi. Tutti destinati, come ha sottolineato ancora Mastino, a dare impulso a didattica, ricerca, rapporti con il territorio. Concetti ripresi dal prorettore, Laura Manca. La quale ha parlato di «un anno di transizione, che servirà a tranquillizzare gli studenti sul mantenimento dei normali corsi di laurea, sulla possibilità di percorsi alternativi rispetto al passato, sulle chance da offrire alla realtà dell’intera isola». E il direttore amministrativo, Guido Croci: «Abbiamo una formidabile occasione per rivedere alcuni processi gestionali: cercheremo di cogliere il meglio di una legge che ha parecchie contraddizioni ma consente aspetti innovativi nell’organizzazione ed è in grado di creare altre opportunità».   (pgp)
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
Chirurgia, reparto tutto nuovo
Inaugurata ieri la struttura del palazzo Clemente
 
 SASSARI. È stato inaugurato ieri il nuovissimo reparto di chirurgia generale dell’Azienda ospedaliero universitaria. Nel soggiorno e sala tv, al quarto piano del palazzo Clemente in viale San Pietro, si sono riuniti gli staff dirigenziali dell’ateneo e dell’Aou per sottolineare l’importanza dell’evento.
 Raggiante il direttore, Giuseppe (Pinotto) Dettori il quale, dopo tanti anni di lavoro in una struttura che pian piano era invecchiata e negli ultimi tempi non riusciva più a offrire uno standard accettabile per il personale e per i pazienti, riesce a coronare finalmente un sogno. «Siamo particolarmente felici di essere qui oggi - ha detto il rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino - perchè in qualche modo con l’apertura di questa struttura totalmente rinnovata riusciamo a colmare in parte il ritardo accumulato nell’attività di assistenza dell’università. C’è ancora tanto da fare ma ritengo che questo sia un segnale importante». Un buon augurio perchè il taglio del nastro (che non c’è stato materialmente) è coinciso con le celebrazioni del 450º anno dell’ateneo cittadino che si sono svolte ieri pomeriggio.
 Incuriositi dalla piccola folla che si è riversata nei corridoi di colore azzurro, i degenti che già occupano le camere, tutte doppie con il bagno riservato. Dicono di trovarsi bene e che non sembra di essere a Sassari, in una delle tante cliniche universitarie che hanno urgente bisogno di un rinnovo. Nelle sale per la medicazione e in tutti gli altri locali gli arredi sono nuovi di zecca e i letti in particolare, di ultima generazione, fanno dimenticare quelli vecchissimi che occupavano il reparto al quinto piano, che ora dovrebbe essere ristrutturato e dare ospitalità a Neuropsichiatria infantile. Quest’ultimo reparto infatti è «ospite» del Policlinico sassarese da cui ha peraltro ricevuto lo sfratto.
 «Sono molto contento - ha detto il professor Dettori - che questa inaugurazione sia avvenuta prima che andassi in pensione». Il chirurgo infatti lascerà l’attività entro dieci mesi e ne ha approfittato per ringraziare lo staff con il quale ha lavorato in tutti questi anni: «Senza di loro non sarei nulla».
 Alla cerimonia erano presenti anche il prorettore Laura Manca, il direttore amministrativo dell’università Guido Croci, il manager dell’azienda mista Sandro Cattani e il sacerdote che ha impartito la benedizione a locali del nuovo reparto. Unico neo l’assenza dell’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci, in città per l’inaugurazione dell’anno accademico e che, invitata, non ha ritenuto di prendere parte all’evento. (g.g.)
 

8 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 15
Ersu Illegittimità e veleni sullo statuto
LO SCONTRO Contestata la validità della carta organizzativa
dell’ente per il diritto allo studio: in consiglio regionale Sanjust
pianta la grana alla presidente ed ex amica Daniela Noli
 
L’Ersu potrebbe ritrovarsi senza statuto. L’Ente per il diritto allo studio, guidato da Daniela Noli, potrebbe essere messo in grande difficoltà dalla presa di posizione dell'Ottava commissione del consiglio regionale, che con una lettera firmata dal presidente Carlo Sanjust, dà spazio alle tesi della Confederazione sindacale sarda sull'invalidità del documento fondamentale dell'Ersu, approvato nel settembre del 2009, dice la Css, «da un consiglio di amministrazione di soli tre componenti su cinque e in mancanza di un presidente nella pienezza delle sue funzioni ». Non è la prima volta che il consigliere Pdl recapita una lettera scomoda per l'attuale presidente dell'Ersu.
Il precedente è del 2009, allora con una missiva diretta al sindaco di Cagliari Emilio Floris. Sanjust in rappresentanza della lista civica “Centro giovani” aveva sfiduciato l’allora assessore alle Politiche giovanili e al Decentramento, Daniela Noli, da lui stesso indicata per la carica di assessore. Nella lettera Sanjust parlava di normale avvicendamento, ma specificava che l'assessore Noli non rappresentava più la lista “Centro giovani”e dunque chiedeva a Floris la sua sostituzione. Un avvicendamento poi puntualmente avvenuto.
Lo scontro tra i due, poi sfociato nella sfiducia ufficiale, si era manifestato prima attraverso i post pubblicati sui social network, poi anche attraverso le dichiarazioni rese ai giornali. Proprio attraverso un messaggio sulla rete, la Noli aveva chiesto scusa a tutti coloro che aveva convinto a votare per Sanjust. Lui aveva risposto sui giornali che chiedeva scusa ai cagliaritani di averla indicata come assessore.
Per tornare all'attualità, in ogni modo, sul caso che riguarda lo statuto dell'Ersu le vecchie ruggini potrebbero aver avuto scarso peso. Il presidente della Css, Giacomo Meloni, spiega che la battaglia che il suo sindacato porta avanti sin dal 2009 è basata su un ragionamento giuridico ben preciso: «Lo statuto è illegittimo perché non fu seguita la procedura. Il consiglio di amministrazione dell'Ente all'epoca non era al completo e l'allora presidente vicario, Giancarlo Nonnoi, si sarebbe dovuto attenere alla normale amministrazione». Nella sua lettera, continua Meloni, l'Ottava commissione entra nel merito e contesta il presidenzialismo troppo forte imposto dallo statuto. «Su quel punto abbiamo messo l'accento anche noi –continua il presidente della Css –: è necessario evitare un'ingerenza troppo forte dall'alto e avere un maggiore equilibrio interno tra gli uffici». Se lo statuto vigente venisse cancellato, sarebbero a rischio le nomine e gli atti fatti dall'ente in base ad esso, dal 2009 fino ad oggi. «Per questo –conclude Meloni –, chiediamo al Cda dell'Ersu di fare in fretta e mettersi in regola al più presto». Dall'Ente per il diritto allo studio nessuna dichiarazione. In attesa di avere un quadro chiaro non parla neppure la rappresentante degli studenti Alice Marras che, peraltro, nel 2009 non era ancora stata eletta.
Michele Salis
 
9 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 14
VIA OSPEDALE DOMANI UN CAREER DAY
PER LAUREATI CON LE ASSICURAZIONI
 
Domani alle 9.30, nelle aule dello Sportello Placement - via Ospedale 121 -, organizzato dalla direzione per la Ricerca e il Territorio dell’Università, si tiene un Career Day con le aziende “Assicurazioni generali ” e “Ina Assitalia” che incontrano i laureati dei corsi di laurea triennale e magistrale delle facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche.
 

10 – Sardegna24
Cultura e spettacoli – pagina 24
Mastino: «Verso una federazione degli atenei»
INAUGURATO A SASSARI IL 450ESIMO ANNO ACCADEMICO
 
Ha collocato tra due estremi distanti tra loro più di duemila anni il discorso inaugurale del 450esimo anno accademico dell’università di Sassari: da Virgilio e Steve Jobs ha preso le mosse la relazione del rettore Attilio Mastino che ieri ha ufficialmente inaugurato a Sassari l’inizio del nuovo anno accademico dell’ateneo turritano: «Celebreremo solennemente i nostri 450 anni di vita nel mese di marzo - ha detto il rettore - ma intanto vogliamo aprire questo anno accademico pensando alla nuova università che insieme stiamo rifondando, dando esecuzione ad una legge, la 240 del 2010, che non possiamo valutare positivamente, che ci ha dato tante amarezze, che è in qualche modo espressione del mito dell’aziendalizzazione delle università e del valore commerciale del sapere, ma che purtroppo oggi è diventata la nuova frontiera per difendere l’autonomia universitaria, per valorizzare il merito, per conservare un patrimonio che ereditiamo con emozione, consapevoli che saremo giudicati per quello che non saremo stati capaci di fare». “Orsù imbocca decisamente la via, porta fino in fondo la missione che ti è stata affidata”, scriveva Virgilio; siate affamati, siate folli, diceva Jobs, entrambi citati da Mastino quasi a ribadire la necessità, nel 2012, di far dialogare sempre più sapere umanistico e sapere scientifico: «Con i suoi 665 docenti, 583 tecnici, amministrativi, bibliotecari, 3 dirigenti, 75 tecnici a tempo determinato e 26 collaboratori esperti linguistici, con i suoi 15561 studenti e oltre mille dottorandi e specializzandi, l’Università di Sassari è una risorsa e non un peso». È stata rinviata la cerimonia per la laurea ad honorem al Presidente Napolitano: il Capo dello Stato sarà comunque all’università di Sassari il 21 febbraio. «È necessario - ha aggiunto il rettore - arrivare alla nascita di un sistema regionale integrato in piena sinergia tra i due atenei, con un modello di università a rete, aperta ad una dimensione internazionale».
A questo proposito, c’è sintonia con l’ateneo cagliaritano: «Troviamo ragioni nuove per una convergenza con l’Università di Cagliari, una forte sintonia con il suo rettore Giovanni Melis, stiamo scrivendo il testo dell’accordo di federazione previsto dal nostro statuto». Intanto ieri hanno preso servizio i nuovi direttori dei tredici dipartimenti, «la cellula -ha aggiunto Mastino - nella quale didattica, ricerca, trasferimento a favore del territorio si incontrano». (g.p.)

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie