Venerdì 13 gennaio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 gennaio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
Sarroch
A Santa Vittoria i funerali di Coroneo
Si svolgono oggi alle 15,30 nella parrocchia di Santa Vittoria i funerali di Roberto Coroneo, preside della facoltà di Lettere e ordinario di Storia dell’arte medievale, morto l’altro ieri. Coroneo era cresciuto a Sarroch: proprio per questo i familiari hanno disposto che venisse sepolto nel piccolo cimitero del paese. Riposerà accanto al padre Stefano, primo sindaco di sinistra della storia di Sarroch, dal quale aveva appreso la passione per la politica e l’amore per la cultura. (i.s.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Spettacoli e Società (Pagina 57 - Edizione CA)
Domenica al Minimax
Ben Jelloun a Cagliari
Fra letteratura e teatro nel segno di Tahar Ben Jelloun: l’incontro con lo scrittore magrebino, autore de “La Rivoluzione dei Gelsomini” e “Il razzismo spiegato a mia figlia” questa domenica alle 17 al MiniMax di Cagliari, consolida la collaborazione tra il Cedac e l’Associazione Prohairesis di Saverio Gaeta. L’ingresso è libero. L’incontro felice tra la Stagione di Prosa del Cedac e gli incontri d’autore di “Aspettando... Leggendo Metropolitano”, si giocherà su un tema affascinante e attuale: “Le Radici come Futuro”. A parlarne con una delle voci più significative del Nord Africa, saràMauro Pala, docente di Letterature comparate del Dipartimento di Linguistica e stilistica dell’Università di Cagliari.
Per la prima volta nell’Isola, lo scrittore e giornalista nato a Fèz, in Marocco, e approdato in Francia dopo la laurea in filosofia e gli esordi letterari nei primi Anni Sessanta, affronterà il nodo dell’appartenenza, del legame con la propria terra, lingua e cultura, punto di partenza necessario per costruire la civiltà del futuro. L’incontro è promosso in collaborazione con Fondazione Bancodi Sardegna, Regione (assessorato Cultura), Provincia e Comune.

 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
Maracalagonis
Tradizioni, domani dibattito a Casa Cocco

"Tradizioni religiose, feste popolari e chiese a Maracalagonis". Di questo progetto di ricerca si parlerà domani alle 19,45 nella ex Casa Cocco a Maracalagonis. Lo sudio finanziato dal Comune si è svolto in partenariato con l’Isem-Cnr e in collaborazione con la parrocchia, le associazioni Hamara, "Ieri oggi e domani" e lo Sportello della lingua sarda. Al convegno parteciperanno Francesca Marrocu, con un contributo sulla chiesa di Nostra Signora d’Itria; Ida Farci con un saggio sulle chiese di Maracalagonis, tra storia e arte e Demetrio Olla sullo sviluppo audiovisivo del progetto.
A conclusione dell’incontro, coordinato da Simonetta Sitzia (Università di Cagliari), sarà presentato il video: "Tra sacro e profano: su alcune feste religiose", realizzato con il coinvolgimento della cittadinanza. Il progetto è stato ideato dall’assessore alla Cultura Andrea Corona con il parroco don Elvio Puddu che hanno coinvolto i ricercatori dell’Università e del Cnr di Cagliari nonché alcune associazioni del Paese. In programma la stesura di un fascicolo e un sito internet. (ant.ser.)
 

4 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia (Pagina 19 - Edizione OR)
INFORMACITTÀ. In aumento nel 2011 le visite di disoccupati
«In 18mila a cercare lavoro»
All’Informacittà di Oristano lo scorso anno son state registrate ben 18 mila visite di persone alla ricerca di impiego. Hanno in media tra i 20 e i 35 anni, sono spesso donne diplomate, e non hanno un’idea ben precisa sul tipo di lavoro da cercare. Meglio, conoscendo bene la situazione di carenza di lavoro si accontentano di quello che passa il convento.
DISOCCUPATI Sono 842 i residenti in provincia che hanno perso il lavoro tra luglio e settembre. E sempre in questi tre mesi risultano 2.645 i nuovi iscritti nei Centri del lavoro. Numeri da record confermati dai sindacati, secondo i quali sarebbe almeno il 70 per cento dei residenti in provincia sotto i 35 anni di età a non avere un impiego.
L’IDENTIKIT L’Informacittà di piazza Eleonora ha registrato un 45 per cento di persone che nel 2011 si sono rivolte alla struttura per avere supporto nella ricerca d’impiego. Il 45 per cento ha un diploma di scuola superiore, il 35 per cento ha smesso di studiare prima ancora, mentre un altro 10 per cento fa parte della categoria dei laureati. Un 60 per cento degli utenti sono donne. La fascia di età più colpita è quella che va dai 20 ai 25 anni, ma precisano i responsabili del servizio «che sono in forte crescita le richieste da parte di persone tra i 26 e i 34 anni».
LE RICHIESTE I lavori maggiormente cercati? «Niente di mirato - spiega Gianni Licheri dell’Informacittà - cercano opportunità di lavoro in generale, tentando di sondare il terreno e vedere cosa effettivamente offra il territorio. Perlopiù cercano impiego nei privati, anche se un 10 per cento ci contatta per avere un quadro della situazione sui concorsi pubblici». Nel 2010 le visite furono del tre per cento superiori: «Sicuramente la mancanza di fiducia può essere uno dei fattori che hanno portato a questo calo di richieste». ( f. c. )

 
5 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 21 - Edizione NU)
Il libro
Placido Cherchi oggi a Nuoro
Stasera con inizio alle 18,30 a Nuoro sarà presentato l’ultimo libro di Placido Cherchi su Ernesto De Martino, suo maestro ai tempi in cui il grande antropologo insegnava all’università di Cagliari. Natalino Piras intervisterà l’autore nel dibattito coordinato dal direttore del Consorzio di pubblica lettura Tonino Cugusi. Partendo da “Etnopsichiatria e antropologia religiosa in Ernesto De Martino: le dialettiche risolventi dell’autocritica” il dibattito aanalizzerà il mondo magico del profondo Sud italiano nel secondo dopoguerra, principale campo di ricerca di De Martino. Il libro di Cherchi, partendo dagli studi delll’antropologo indaga su un mondo popolato di maghe e sciamani, di indovini e guaritori dal malocchio. La consapevolezza e pure il carisma di tutti questi ruoli è travolta dall’avvento della modernità».
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Sassari
Si rompe una fiala, evacuata Farmacia 
Panico in facoltà: nel contenitore c’era una sostanza tossica
Un ricercatore che ha respirato il gas è finito al pronto soccorso 
NADIA COSSU 
Sassari. È successo tutto in pochi minuti. Ore 12.30 circa, dipartimento di Scienze del farmaco (all’interno della facoltà di Farmacia) in via Muroni. Qualcuno apre un armadietto nel corridoio al piano terra, deve prendere un reagente per eseguire un test, ma appena l’anta del mobile si muove, cade sul pavimento una fiala. Il piccolo contenitore si rompe. Ricercatori, docenti e tecnici che sono lì in quel momento capiscono subito che può succedere qualcosa di molto grave se non si interviene subito. Fortunatamente sono preparati ad affrontare situazioni di emergenza e infatti reagiscono con professionalità e soprattutto tempestività: buttano a terra un grosso quantitativo di bicarbonato di sodio che neutralizza la sostanza. Cosa conteneva la fiala? Un gas. Per la precisione ossicloruro di fosforo, una sostanza che, a contatto con l’aria, libera acido cloridrico, tossico.
La preside della facoltà ha disposto immediatamente lo sgombero dell’intero edificio, un piano di evacuazione che chi fa quel tipo di studi conosce molto bene: docenti, ricercatori, studenti, sanno a cosa possono andare incontro maneggiando le sostanze che si trovano nei vari laboratori e, di conseguenza, sanno anche gestire le eventuali situazioni di emergenza, come quella di ieri appunto.
In via Muroni sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo Nbcr (nucleare biologico chimico radiologico). «Con la strumentazione di cui siamo dotati - ha spiegato il caposquadra Nicolino Fresi - abbiamo misurato il livello di concentrazione del gas nel laboratorio e nel piano superiore dell’edificio. In serata faremo un nuovo sopralluogo ma tutto sembra essere sotto controllo».
Nessun problema, dunque, per le persone (circa una ventina quelle che si trovavano nei paraggi in quel momento). Solo un assegnista - il primo ad aver respirato i vapori tossici - per precauzione è stato trasportato con un’ambulanza del 118 al pronto soccorso ma è stato dimesso dopo qualche ora.
Un incidente che fortunatamente si è risolto per il meglio anche se si sono vissuti momenti di grande paura. La sostanza contenuta nella fiala era «altamente infiammabile» e avrebbe potuto causare anche un’esplosione a contatto con una fonte di calore. L’acido cloridrico - oltretutto - è irritante se passa per le vie respiratorie. Ecco perché l’assegnista che era in corridoio nel momento in cui la fiala si è aperta è stato sottoposto ad aerosol. Qualcun altro ha avuto dei piccoli fastidi agli occhi, arrossamento e bruciore, ma all’aria aperta è passato tutto. La facoltà di Farmacia in ogni caso è rimasta chiusa per tutta la giornata.


7 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
Abogados, tutti gli Ordini nel mirino dell’Antitrust 
I presidenti di Sassari e Tempio: «Noi abbiamo seguito le regole» 
Il caso dell’esclusione dagli albi italiani degli avvocati che hanno ottenuto il titolo in Spagna 
SASSARI. Quattro abogados iscritti ieri a Tempio, altri attesi nei prossimi giorni. Per gli avvocati che hanno conseguito l’abilitazione alla professione in Spagna (un centinaio nell’isola), la strada sembra spianata. Dalla sentenza della Cassazione a Sezioni Unite e ora anche dall’Antitrust, che indaga sull’esclusione degli abogados da parte di 12 Ordini, tra i quali quelli di Sassari e Tempio. Ma la verifica si allargherà, e riguarderà tutti i Consigli forensi d’Italia.
Sotto la lente dell’Antitrust per ora sono finiti gli Ordini oggetto di segnalazioni da parte dell’Aias (Associazione italiana avvocati stabiliti), che ha denunciato la mancata iscrizione degli abogados. Ma la violazione ipotizzata - ostacoli all’esercizio della professione in Italia da parte di colleghi qualificati in un altro Stato dell’Unione Europea - lascia intuire che sarà esaminata anche la prassi seguita da quegli Ordini che gli abogados hanno continuato a iscriverli. A condizione, però, che dimostrassero di avere acquisito esperienza professionale in Spagna, esercitando pratica legale presso uno studio, istruendo cause o firmando atti giudiziari. Un surplus, secondo la sentenza della Cassazione a Sezioni unite, che nella sentenza 28340 del 22 dicembre 2011 dice che per ottenere l’inserimento nell’albo degli avvocati comunitari-stabiliti è sufficiente essere iscritti in un registro di abogados spagnoli. Questo, hanno deciso i giudici, in virtù delle direttive della Comunità europea sulla libera circolazione delle professioni.
La sentenza, con la quale si accoglie il ricorso presentato da un abogado escluso a Palermo, ha suscitato sorpresa da parte dei vari ordini degli avvocati. Domani, a Roma, si riunirà il Consiglio nazionale forense: in agenda le novità previste per la professione e legate alle liberalizzazioni, ma è chiaro che si parlerà anche di abogados. Ne è certo Francesco Milia, presidente dell’ordine degli avvocati di Sassari: «Abbiamo ricevuto la comunicazione dell’Antitrust, ora chiederemo di esaminare gli atti. Ma non siamo preoccupati. Abbiamo seguito le indicazioni del Cnf, che in materia di abogados nel giugno del 2009 impose agli Ordini maggiore vigilanza. Per questo abbiamo valutato le richieste caso per caso, iscrivendo solo gli abogados che dimostrassero di avere effettivamente esercitato la professione all’estero». Così ha fatto anche l’Ordine di Tempio, insieme a Sassari finito nel mirino dell’Antitrust. Dice il presidente Arrigo Filigheddu: «Qui è capitato di trovarsi di fronte candidati che non conoscevano una parola di spagnolo. Per questo non abbiamo accettato l’iscrizione. Ora la sentenza della Cassazione smentisce il Cnf, del quale noi sinora abbiamo seguito pedissequamente le indicazioni. Su questa base ci difenderemo di fronte all’Antitrust. Nel frattempo ci adegueremo, iscrivendo nell’apposito albo tutti gli aventi diritto, cioè i possessori di una laurea in Giurisprudenza omologata in Spagna». Restano i dubbi, da parte dei presidenti dei Consigli dell’ordine. Spiega Filigheddu: «Non condivido la sentenza, perché dà il via libera a un escamotage. Gli aspiranti legali vanno in Spagna perché lì per diventare avvocati basta avere conseguito la laurea. E mi sembra chiaro - aggiunge Filigheddu - che la sentenza rappresenti un’apertura verso le liberalizzazioni che tendono al ridimensionamento o alla soppressione degli Ordini. Se questo accadrà, tutti, senza titoli, potranno indossare la toga. Io non sono d’accordo».
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
NUORO. Corsi per l’università
L’associazione culturale “Dictatum Discere”, con sei anni di specifica esperienza nel settore, e presieduta da Davide Matta (medico chirurgo), informa che a febbraio 2012, ripartiranno anche a Nuoro i corsi invernali di preparazione per i test di ammissione. Tali corsi, patrocinati dagli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di tutte le province sarde, saranno tenuti da docenti con pluriennale e provata esperienza del settore. Sono previste 156 ore di lezione frontale, supportate da specifico materiale didattico (oltre 1200 pagine) che ciascun partecipante riceverà sia in formato CD-ROM che cartaceo. Il corso ha un numero limitato di posti disponibili. Per informazioni e iscrizioni, chiamare il numero 328 2680426 (Daniela Cotza) o consultare il sito internet www.dictatumdiscere.it.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 36 - Cultura e Spettacoli
Un brogliaccio del Nord 
Il libro di esordio del cagliaritano Andrea Atzori 
Il diario di viaggio di uno studente Erasmus nel Nord Europa pubblicato dalla Cuec 
GIACOMO MAMELI 
Possiamo definirlo un libro di viaggio, anzi, di viaggi. Perché l’autore è decisamente un giramondo tanto instancabile quanto attento. Si chiama Andrea Atzori, vissuto a Carbonia e cagliaritano di studi universitari in Storia con 110 e lode, fresco di un master in Publishing alla Oxford Brookes University (è tra le più moderne del Regno Unito, fornisce uno dei più raffinati programmi MBA on-line in tutto il mondo secondo le classifiche del Financial Time). Con questa sua opera prima, «Brogliaccio del nord» - con sottotitolo «Peripezie di uno studente Erasmus in Estonia» - pubblicato dalla cagliaritana Cuec (euro 12.50, pagine 234, grafica Biplano) vaga in Europa preferendo i Paesi scandinavi, sa sopravvivere quattro giorni con quaranta euro a Helsinki dove è andato a sentire il concerto dei Porcupine Tree, «uno dei miei gruppi preferiti di sempre. Ma quando sei solo, con pochi soldi contati, lontano da chiunque a cui possa fregare qualcosa se crepi su un marciapiede o precipiti in mare, senza poter fare una singola telefonata, be’, rifletti e un sacco di cose sono chiare, le capisci, non con la testa però, che le sapeva già, le capisci in presa diretta con le lacrime, e va bene, hai un posto dove stare che per fortuna avevi già pagato».
 Non chiamiamolo turista. Sarebbe un affronto. Atzori non è viaggiatore mordi e fuggi. Fa rapporto di ciò che vede. Fa la Tac a tutti i Paesi, le città, gli ambienti dove si trova. Questo giovane sardo che vaga tra le nebbie e gli iceberg del nord, che apprezza i Paesi baltici dove in una università «i professori ti cercano e a Cagliari neanche ti rispondono se li chiami per un mese di filato», è allo stesso tempo storico e geografo, giornalista alla Ettore Mo o alla Tiziani Terzani. Se parla dell’Estonia sa che «subì sotto il regime nazista neanche la centesima parte di quello che ha subito in decenni di regime sovietico». Se è a Tartu, nella collina Toomemagi, descrive «un magnifico bosco di betullacee, scure, imponenti, bisbiglianti al vento, con sentieri di terra umida per rivelare angoli e scorsi inaspettati a ogni passo, come l’enorme cattedrale gotica in rovina. XIII secolo, cavalieri dell’Ordine Teutonico, un marchio. Un ragazzo con la maglietta dei Mayhem mi chiede il perché del mio stare solo. Mi invita ad andare con lui, a bere insieme alla sua gang. Poco dopo mi si avvicinano tre ragazze, tre very very freaky girls: la prima abbigliata rasta, l’altra con la tipica cuffietta ma senza dread. Dopo qualche istante di buio totale capisco finalmente che mi stanno chiedendo qualcosa... ovvero, se mi possomno abbracciare! Ma ben venga! Grandi abbracci. Ma perché? Ovvio, l’energia positiva del cosmo che fluisce in noi si sprigiona nell’atto dell’abbraccio».
 Un’elevata cifra di scrittura. Insolita di questi tempi. Insolita soprattutto per un ventenne sardo del Sulcis e del Campidano ma soprattutto con dna europeo. L’autore sta bene a Erfurt e a Vilnius. Non scrive su richiesta. Scrive per dire che cosa ha dentro. È sempre schietto, non scende ad alcun compromesso, si chiede per quale «capitano» abbia scritto i suoi «appunti di navigazione». I capitani sono tanti, perché sono i lettori che si stupiranno della freschezza e della profondità dei racconti made in Europe. E nulla concede alle mode, non è un nostalgico, è un hombre nuevo nel mondo della letteratura contemporanea. E se dopo un master fa il suo back e torna in Sardegna, si ritrova a Torre delle Stelle, davanti all’incanto del Golfo degli Angeli, ascolta Andrea Parodi e dice «Questa è la mia terra». Annota: «E com’è che questa nostra terra riesce a stregarci, com’è che la detestiamo così tanto per il suo essere beatamente addormentata da millenni e ci ritroviamo commossi ad amarla come mai prima. Piccola nostra tenera, testarda, magica, roccia in mezzo al mare».
 Vanno lette queste pagine. Che ci restituiscono non solo un modo nuovo e agile di scrivere, ma soprattutto di viaggiare. Il mondo non è quello degli aerei ma dei pullman e dei treni. Atzori scrive perché non solo vede ma scruta. Per vedere paesaggi, per leggere dentro gli occhi di chi vive a Stoccolma o a Vilnius.
 Si denotano i suoi studi classici. È cronista - per stare al passato - come i grandi storici greci e latini ma la sua Anabasi è europea. L’Europa del Nord, soprattutto. Leggete il capitolo Varska: «Ogni venti agosto i Setu si riuniscono attorno alla statua della Madre del Canto per celebrare il giorno del Regno dei Setu». E ancora: «Le grotte di sabbia di Piusa, due colline completamente cave che all’interno ospitano un labirinto colossale di ampi cunicoli completamente immersi dal buio. Non ho parole. Un dedalo di strade scavate nella dura sabbia sotto volte alte metri e metri, esteso a raggiera sotto tutta la superficie della collina. Tutto è carico di un’energia palpabile a pelle».
 Un geografo, appunto. O un cronista-antropologo dell’oggi. E se tira le fila del suo giovanissimo e insessante peregrinare dice che «sì, è andata bene, la necessità di essere altruisti, uno stato d’animo che si può definire solo in un modo, blues. Non però un blues minore, qualcosa di più di simile a una Bessie Smitg di Norah Jones. E mi mancherà anche l’appartamento tedesco, perché sa di famiglia».
  
    
  
 
SARDEGNA 24 
 
10 - Sardegna24 / Culture e spettacoli - Pagina 22
SANT’ANDREA FRIUS
“Il diritto di esistere. Il popolo curdo in Turchia” nell’incontro dibattito domani alle 16 al Centro di Aggregazione in via Libertà, a partire dalla tesi di Nicola Melis, ricercatore della Facoltà di Scienze Politiche.

 


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

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