Sabato 1 dicembre 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 dicembre 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Il sindaco presenta il progetto per pedonalizzare Castello e Stampace
«UN PARCO SOTTO LE MURA»
Via Cammino nuovo: 3 ascensori, 330 posti auto
 
La novità è che la città potrebbe riappropriarsi del bastione del Balice, fino a oggi un'esclusiva degli impiegati dell'ateneo e pochi altri: la terrazza panoramica che si affaccia su piazza Yenne e Stampace, sul retro del rettorato di via Università, potrebbe essere liberata dalle auto se una parte del futuro parcheggio di via Cammino nuovo venisse riservata ai dipendenti universitari. «Ne abbiamo già parlato con il rettore, c'è la volontà di trovare un accordo», ha detto il sindaco Massimo Zedda di fronte a castellani (e non) riuniti nell'antico Palazzo di città.
IL PROGETTO La serata di presentazione del progetto per l'area di via Cammino nuovo, sotto il bastione di Santa Croce, è soprattutto l'occasione per chiarire le differenze tra l'opera che intendeva portare a termine l'amministrazione Floris e quella disegnata dall'attuale Giunta. I finanziamenti sono gli stessi: 14 milioni di euro con cui realizzare un parcheggio interrato da tre piani e 330 posti auto, tre ascensori per collegare Stampace a Castello, un'area verde, e riqualificare mura e vecchie scalinate. Dalle carte che l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras ha trovato in Municipio sono spariti i percorsi meccanizzati, cancellato il ristorante sul rivellino piemontese, gli ascensori verranno realizzati non più di fronte alle mura ma all'interno, sul lato del Ghetto degli ebrei. Insomma, via tutti «gli orpelli», come li ha chiamati Zedda, ricordando che il progetto originario venne combattuto da lui e dall'assessore Paolo Frau quando erano ancora consiglieri comunali. «Il nuovo progetto ha il 90 per cento di volumi costruiti in meno e il 60 per cento di spazi verdi in più», ha spiegato il sindaco annunciando che la metà dei posti auto (165) verrà riservata agli abitanti di Stampace e Castello. Quest'ultimo, per stessa ammissione di Zedda, «un quartiere con molte criticità», dove però potrebbero tornare alcuni servizi essenziali. «L'obiettivo è realizzare tra via Santa Croce e via Corte d'Appello uno spazio dove si potrà trovare un bancomat e, almeno una volta alla settimana, uno sportello delle Poste».
GLI ASCENSORI Gli ascensori saranno tre: il primo collegherà via Santa Margherita alla terrazza del parcheggio di via Cammino nuovo. Il secondo porterà fino al rivellino piemontese (sotto Santa Croce), il terzo sfrutterà un vuoto nelle mura per salire fino al Ghetto, proprio dove i tecnici hanno trovato una vecchia torre, inglobata poi dalle fortificazioni. Le indagini geognostiche hanno dimostrato che sotto l'attuale area di sosta di via Cammino nuovo «c'è terra di riporto», quindi gli scavi per il parcheggio non dovrebbero riservare sorprese. Sugli obiettivi, Zedda è stato chiaro: «Se l'opera serve per liberare dalle auto Castello e Stampace ha un senso, altrimenti non si fa». Ma il bando per la progettazione preliminare è ormai pronto, e verrà pubblicato entro la fine dell'anno.
Michele Ruffi
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
SINNAI. Amministratori, docenti e operatori economici al seminario in Municipio
«TURISMO, RISORSA DA SALVARE»
Fanni: il settore è minacciato dall'alto costo dei trasporti
 
Il grido d'allarme lo ha lanciato il sindaco di Muravera, Marco Fanni, intervenuto a Sinnai al seminario su turismo e mobilità sostenibile. «Siamo ad un bivio», ha detto Fanni rivolgendosi al tavolo di lavoro. «I flussi turistici sono in movimento. Il costo dei trasporti rischia seriamente di far male al settore in tutta la Sardegna». Ad ascoltare c'era anche l'assessore regionale Christian Solinas che ha fatto suo questo Sos, ricordando però quanto la Regione sta facendo in merito. Un problema sollevato anche da Maurizio Solinas, sardo di Verona che ha illustrato le difficoltà per i sardi di muoversi tra voli low cost e le compagnie tradizionali. Una aspirante promotrice turistica olandese, residente a Solanas, ha parlato anche “di scarsa promozione turistica”. «L'olandese ha voglia di viaggiare. Qui possiamo trovargli spazio anche nella bassa stagione. Ma occorre pubblicizzare il prodotto Sardegna sul posto».
I PARTECIPANTI Una giornata intensa, quella di ieri nella sala consiliare del Municipio, che ha voluto anche e soprattutto essere propositiva. C'erano diversi operatori economici di Sinnai e della zona, amministratori comunali di Sant'Antioco, Arborea, Muravera e di altri centri della Sardegna. C'erano l'assessore provinciale Piero Comandini, il presidente dell'Anci Cristiano Erriu, uno staff di esperti, arrivato da Verona (punto nodale del traffico aereo nel nord), Maurizio Solinas, Pier Luigi Ercuriali, Ermanno Sereni, Emilietto Mirandola, sindaco di Bovolone (Comune gemellato con Sinnai), il docente di Economia turistica dell'Università di Cagliari, Giuseppe Melis. A fare gli onori di casa, anche con le loro relazioni, il sindaco Barbara Pusceddu e l'assessore alle Attività produttive Franco Matta.
IL SINDACO «In questo seminario», ha detto Pusceddu, «sono emerse le criticità, ma anche la volontà degli operatori economici di proporsi con i propri progetti e le loro idee». Franco Matta si è impegnato a incontrare gli operatori turistici locali per sentire da loro i problemi del settore e per tentare di trovare con loro, le possibili soluzioni. «Vogliamo stimolare l'imprenditorialità, soprattutto quella giovanile. Cercherò i contatti con i circoli dei sardi in Italia e all'estero. Voglio anche incontrare gli amministratori dei Comuni limitrofi per realizzare una filiera turistica in cui ogni Comune possa avere un suo specifico ruolo».
Raffaele Serreli
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Libri in Sardegna (Pagina 51 - Edizione CA)
Serialised Gender di Daniela F. Virdis ECIG Pagine 207
 
Chi l'ha detto che i libri di natura accademica sono noiosi e lontani dal quotidiano? Serialised Gender (ECIG, Genova) di Daniela Francesca Virdis, ricercatrice dell'Università di Cagliari, non ha certo queste caratteristiche. Si tratta infatti di un'analisi linguistica dell'universo femminile così come risulta da serie TV quali Sex and the City e Desperate Housewives, e perfino The Simpsons. Certo, il libro è scritto in inglese, e quindi non per tutti, ma se non vi sentite a vostro agio con espressioni quali "chick lit" e "sitcom", forse è giunto il momento che impariate meglio l'inglese e frequentiate siti internet al passo con i tempi, soprattutto se studiate lingue e letterature straniere. (ignazio sanna)
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Sport (Pagina 60 - Edizione CA)
Dalla “Conferenza” di ieri a Cagliari, il piano di rilancio dell'assessore regionale Milia
LE GRANDI PROMESSE DELLO SPORT
«Eventi, impiantistica e tempi certi sui contributi»
 
«Necessità di una tempistica certa, davanti a risorse non sicure, pulizia e concentrazione su chi fa sport, efficienza nelle procedure». Sono questi i punti fermi della Regione per il rilancio dell'attività sportiva nell'Isola. Dalle parole dell'assessore Sergio Milia ecco le linee guida emerse dalla quinta Conferenza regionale dello Sport, ieri al Centro Cultura e Congressi della fiera di Cagliari. Data base sugli impianti, grande attenzione alle manifestazioni e un obiettivo di rilancio delle attività che porti nuova linfa anche al turismo: promesse da mantenere per rilanciare lo sport isolano, chiamato a una serie di conferme dopo il grido di dolore, dettato anche dalla crisi economica.
Una serie di cancellazioni eccellenti, eventi che chiedono di rientrare dalla porta principale, discipline minori che non sempre ricevono lo stesso trattamento degli sport più famosi sono solo alcuni dei problemi dello sport regionale. Dall'altra ci sono le promesse per rendere più efficienti e snelle le procedure burocratiche e un'attenzione maggiore alle persone con disabilità che praticano sport. Un perfetto funzionamento della struttura passa attraverso i logici sincronismi attuati dal Coni, dagli enti di formazione e dalla stessa Regione: «Con un aiuto diretto delle istituzioni, della scuola e dell'università», aggiunge Milia, «lo sport resta uno strumento di benessere per innalzare il livello qualitativo della propria vita».
Interessante il discorso legato alla prima banca dati on line dedicata agli impianti sportivi pubblici, progetto che ha visto la collaborazione di 377 amministrazioni comunali, 8 amministrazioni provinciali, e 16 rilevatori addetti ai sopralluoghi. Un servizio ai cittadini, raggiungibile sul sito della Regione, sui luoghi dove praticare attività sportive, per conoscere nel dettaglio le caratteristiche degli impianti (con scheda tecnica e una galleria di immagini fotografiche) per eventuali aggiornamenti e migliorie. Assente il presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli, particolarmente apprezzati gli interventi del tecnico della Dinamo Meo Sacchetti e del presidente regionale del Coni Gianfranco Fara. I numeri parlano di dieci milioni spesi nello scorso triennio, ora sono a disposizione altri 41 da destinare alla programmazione. Molti di questi verranno destinati alle manifestazioni sportive di grande livello: «Puntiamo su veri e propri eventi di prestigio», ha concluso Milia, «inoltre daremo una grande mano d'aiuto ai disabili che praticano sport. Il terzo e conclusivo, grazie anche ai 41 milioni previsti, 20 da spendere, più 21 già programmati, sarà quello di migliorare e arricchire l'impiantistica».
Federico Fonnesu
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione NU)
CALA GONONE. Reliquia
LA NUOVA CHIESA SARÀ INTITOLATA A PAPA WOJTYLA
 
«La nuova chiesa di Cala Gonone sarà intitolata al beato Papa Giovanni Paolo II. Con questa scelta, non retorica, si vuole trasmettere una riflessione sul senso dell'ospitalità e dell'apertura amorevole verso gli altri, anche da chi è diverso da noi per cultura, fede e costumi. Proprio ciò che ci ha insegnato il beato Giovanni Paolo che ha fatto dell'incontro e del dialogo il tema centrale della sua opera pastorale». Parla don Salvatore Fancello, parroco di Cala Gonone, che lo scorso 24 novembre di ritorno da un pellegrinaggio in Polonia, alla presenza del presidente della provincia Roberto Deriu, del commissario per l'università nuorese Caterina Loi e di Vannina Mulas commissario del consorzio biblioteca Satta, ha celebrato una messa solenne durante la quale ai fedeli è stata presentata una reliquia del beato Giovanni Paoolo II, che resterà per sempre a Cala Gonone.
IL VIAGGIO «Un gruppo di parrocchiani - racconta il parroco - era in pellegrinaggio in Polonia, a Cracovia, per prendere in consegna la reliquia (una ciocca di capelli) del beato dalle mani del vescovo Mons. Gregorio Kajak, assieme al documento di autenticità. È stata una esperienza, commovente, perché abbiamo ripercorso le tappe della vita del Pontefice e visitato i luoghi simbolo del dolore e della sofferenza, visitando i campi di concentramento nazisti, una esperienza forte, specialmente per i più giovani. Abbiamo potuto toccare con mano il senso di ospitalità e l'amore con cui i nostri fratelli polacchi ci hanno trattato, non come ospiti ma come amici di vecchia data. Cala Gonone è un piccolo centroche passa da una popolazione di 20 30.000 abitanti nei mesi estivi a 2000 nei mesi invernali. Perciò non abbiamo potuto fare a meno di riflettere su come da noi il senso dell'ospitalità si sia smarrito col tempo. La reliquia di Giovanni Paolo II sarà esposta tutti i giorni dalle 17 alle 19, in attesa di una sistemazione definitiva.
Pierfrancesco Lostia
 
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione NU)
SINISCOLA. Ieri il convegno organizzato dalle otto scuole della Sardegna
UN MASTER PER I MARINAI
L'istituto nautico promuove corsi post-diploma
 
Il mare, grande risorsa naturale che aspetta di essere sfruttata in tutte le sue potenzialità. Ieri pomeriggio l'argomento è stato al centro di un convegno che si è tenuto nell'aula magna dell'istituto Nautico di Siniscola. Una dibattito voluto dalle otto scuole superiori di formazione del personale marittimo della nostra regione per presentare un nuovo corso di studio post maturità che sta per essere istituito in Sardegna. Si tratta di un'iniziativa che coinvolge diversi soggetti pubblici e privati, in collaborazione con l'Università di Cagliari e la Regione che ha già finanziato 250 mila euro per sostenere il progetto.
IL CORSO Al convegno di Siniscola hanno preso parte oltre agli stati generali degli istituti nautici isolani, anche il comandante della capitaneria di porto di Olbia Nunzio Martelli, il direttore della scuola sottufficiali della Marina militare di La Maddalena Fabio Poletto, il sindaco Rocco Celentano e numerosi esperti del settore. Istruzione Tecnica superiore, questo il nome del nuovo corso di specializzazione che secondo programma verrà avviato il prossimo anno a Cagliari. «Noi ci interesseremo in particolare della mobilità sostenibile collegata all'economia del mare - spiega Giovanni De Santis, ex preside del Nautico di Cagliari e principale promotore dell'iniziativa -. Si tratta di un segmento che qui da noi non ha avuto ancora uno sviluppo adeguato e le potenzialità, sotto l'aspetto della crescita economica e dell'occupazione soprattutto giovanile, sono ancora tutte da cogliere».
LA VOCAZIONE I dati emersi durante il dibattito sull'evoluzione del comparto mare dicono che la Sardegna, rispetto ad altre regioni italiane a vocazione marittima, in alcuni casi risulta in fondo alle classifiche del settore. Nona a livello nazionale per quanto riguarda le attività del mare e con un fatturato totale di oltre 2 miliardi e mezzo di euro, che danno lavoro a 21 mila e 400 addetti, la nostra isola si trova agli ultimi posti nella speciale classifica legata al numero di armatori locali. Il che fa rilevare che buona parte dell'economia del comparto viene sfruttata da operatori provenienti da altre regioni.
IL RILANCIO ECONOMICO «Per i giovani di questo territorio, e non solo, i nuovi corsi di specializzazione professionale che stanno per essere avviati diventano una importante opportunità di lavoro - dice il sindaco di Siniscola Rocco Celentano - che se colta in tutte le sue potenzialità potrebbe contribuire al rilancio economico e al superamento della grave crisi in atto». Nell'aula magna la rappresentanza di studenti siniscolesi ha accolto favorevolmente la novità. «Dopo il diploma pensavo di imbarcarmi - dice Eleonora Fenu - ma ora, con questo nuovo corso, rimando ogni mia decisione». È lo stesso entusiasmo dei colleghi Daniele Camminante, Piera Chessa, Gianluigi Ortu.
Fabrizio Ungredda
 
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 29 - Edizione OL)
SASSARI. Ore di veglia per il diritto allo studio nei Licei, all'Itas e ai Geometri
AULE IN MANO AGLI STUDENTI
Scuole occupate dopo i tagli feroci all'istruzione
 
Le scuole di Sassari in mano agli studenti. Una rivoluzione in città ha portato all'occupazione di una decina di istituti, sia di giorno che di notte. Centinaia di ragazzi hanno disertato le lezioni per protestare contro i tagli del governo sulla scuola pubblica, sull'università e contro le limitazioni alla vita democratica dei ragazzi. Una questione che va avanti già da qualche giorno, dopo la manifestazione in piazza d'Italia di sabato scorso e che ha interessato numerosi istituti dell'Isola e della Penisola.
GIORNO E NOTTE I luoghi dell'istruzione di Sassari sono occupati anche di notte. Ore di veglia per il diritto allo studio, penalizzato dai tagli e con dall'incubo privatizzazione. È successo nello storico liceo classico Azuni di via Rolando ma anche al tecnico commerciale Dessì La Marmora, dove la protesta contro le scelte del governo Monti fa seguito a quella, mai terminata, nei confronti della dirigente scolastica. Ma la stessa situazione è stata segnalata all'Istituto magistrale, nei due licei scientifici Spano e Marconi, al liceo artistico e ai geometri. Autogestione invece all'Itas di via Porcellana e nuova occupazione annunciata da lunedì prossimo. La voce della protesta, tra sms e facebook, ha fatto presto il giro degli istituti: i ragazzi hanno incrociato le braccia, radunandosi nelle aule e nelle palestre, per gridare contro i tagli alle scuole pubbliche e i milioni sottratti alle Università. «Pensiamo anche in prospettiva - hanno raccontato alcuni giovani - ma i colleghi che hanno intenzione di proseguire gli studi sono davvero pochi».
BEN INFORMATI Spazi di dibattito autogestiti per confrontarsi soprattutto contro il famigerato disegno di legge 953, noto come "legge Aprea". Uno strumento che aprirebbe la strada alla privatizzazione della scuola, smantellerebbe le attuali strutture organizzative e il ruolo decisionale degli studenti. Una mobilitazione generale per difendere i diritti allo studio e alla democrazia scolastica: la carenza di risorse graverà sulle attività scolastiche ed extrascolastiche, attività scientifiche e di laboratorio.
PROTESTA PACIFICA «Vogliamo solo far sentire la nostra voce senza creare danni e pericoli». Lo hanno ribadito più volte, per paura che la loro protesta oltrepassi i confini della legalità. Per questo, tra i banchi, hanno deciso di aiutare i loro colleghi in difficoltà con lo studio, creando gruppi di lavoro, attività culturali, sociali e persino impegnarsi per il ripristino delle strutture. «Nei giorni scorsi abbiamo sistemato alcune porte danneggiate» hanno raccontato alcuni studenti del tecnico commerciale. Mobilitazione prevista anche per questa mattina.
Antonio Brundu
 
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 22 - Edizione OR)
Lavoro
CONFINDUSTRIA, I SEMINARI DEL GRUPPO GIOVANI
 
Al via la quinta edizione del Salone dell'orientamento, una tre giorni che coinvolgerà oltre 2500 studenti delle scuole superiori dell'Oristanese. L'evento in programma ad Oristano tra martedì e giovedì, organizzato dal Gruppo giovani della Confindustria in collaborazione con Camera di commercio e Consorzio Uno, è dedicato agli studenti delle quarte e quinte e all'orientamento verso le scelte formative e professionali. Diciotto seminari incentrati su arti e mestieri, libera professione, net generation, comunicazione, turismo e ricettività, agricoltura, medicina e sanità, energie rinnovabili e operatori del benessere. «Un ventaglio di proposte ampio e variegato - sottolinea il presidente di Confindustria giovani, Alessandro Vagnozzi - Abbiamo puntato sulla qualità degli interventi coinvolgendo imprenditori e professionisti che sappiano dare ai ragazzi una visione d'insieme utile a supportarli in una delle scelte più importanti della loro vita». Spazio anche per 6 seminari del Consorzio Uno sui corsi di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici; Tecnologie viticole, enologiche e alimentari; Biotecnologie industriali. Altri 12 seminari per le opportunità d'accesso nelle forze dell'ordine. ( f. c. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna / Sardegna (Pagina 4 - Edizione CA)
Oggi la giornata mondiale
READING E BANCHETTI PER RACCOGLIERE FONDI
 
SASSARI In occasione della “Giornata mondiale per la Lotta all’Aids”, dichiarata per oggi, la casa famiglia per i malati di Aids e la Comunità di recupero dell’associazione Mondo X, fondate da padre Salvatore Morittu, organizzano due giornate della solidarietà. È l’occasione per tutti di avvicinarsi all’universo defilato dei malati che continuano ad avere voglia di vivere, e di operatori e volontari che spesso dedicano parte della loro vita a persone fragili e straordinarie. Oggi e domani, nell’atrio e nei locali vicino alla Madonna delle Grazie, a Sassari, verranno esposti e messi in vendita gli oggetti dei laboratori artigianali di falegnameria, legatoria, decoupage e prodotti alimentari della comunità di recupero S’Aspru (Siligo), Campu e Luas (Uta) e della casa famiglia di S. Antonio Abate, frutto del lavoro degli ospiti. Il ricavato andrà all’associazione. Stasera, alle 19.30, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, reading dal titolo “Aids, io l’ho incontrato”. Partecipano la scrittrice Michela Murgia, padre Salvatore Morittu, fondatore e presidente di Mondo X-Sardegna, il questore di Sassari Antonello Pagliei, il responsabile dell’ufficio detenuti del provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Gianpaolo Cassitta, Antonello Caddeo e Maria Grazia Floris, medici del reparto Malattie infettive dell’Università di Sassari, Speranza Canu, responsabile del settore immigrati della Caritas Turritana, Barbara Tetti, presidente del Movimento omosessuale sardo, e poi ospiti volontari e operatori della Casa famiglia S. Antonio Abate. Sottofondo musicale curato dagli studenti del liceo musicale Azuni. Conduce Sante Maurizi. Stamattina, inoltre la Casa famiglia riceverà le visite degli studenti, mentre nel pomeriggio è aperta a chiunque voglia visitarla.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna / Economia Sardegna (Pagina 9 - Edizione CA)
Fondi europei, sfida che vale 4 miliardi
di Antonio Meloni
 
SASSARI Non sono la panacea per guarire tutti i mali dell’isola, ma daranno una bella boccata d’ossigeno. I circa 4 miliardi di fondi strutturali che l’Europa metterà a disposizione dal primo gennaio 2014 rappresentano la sfida per il sistema economico sardo nei prossimi sette anni. Ci vogliono idee chiare, progetti nuovi e strategie mirate. Indicazioni che arrivano dal convegno promosso a Sassari dalla Camera di commercio e dalla Confartigianato. Rispetto ad altre regioni d’Europa, la Sardegna parte in svantaggio per via del gap strutturale legato all’insularità. Formazione e ricerca sono i settori che, più di altri, garantiscono risultati nel medio e lungo periodo: tutto però è connesso alla capacità di stare sul mercato internazionale. Da qui l’esigenza di concentrare i fondi europei su tre settori: formazione, infrastrutture e innovazione tecnologica. «Nessuno ha la bacchetta magica – ha detto Gavino Sini, presidente della Camera di commercio –. Si tratta di una bella opportunità, ma dobbiamo capire dove andare». L’imperativo è potenziare la competitività delle piccole e medie imprese, e la strada porta in Europa. «Non va dimenticato – dice Alessandra Giudici, presidente della Provincia – che le industrie storiche stanno abbandonando il campo ». La strenua difesa del sistema europeo arriva da Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione: «L’Europa è l’unica dimensione che può garantire all’isola un ruolo internazionale». L’innovazione è il metodo da adottare «a patto che ogni regione lo faccia in modo diverso perché differenti sono le realtà e i contesti di riferimento ». Tonino Piludu, presidente del Crel, ha indicato la difficoltà di accesso al credito come una delle emergenze da risolvere. Il rettore Attilio Mastino non risparmia le critiche: «L’università di Sassari aspetta di avere notizie sulla destinazione dei fondi Fas grazie ai quali potrebbe portare a termine le incompiute ». Un invito alla concretezza anche dall’europarlamentare Giommaria Uggias: «La programmazione europea è l’unica via d’uscita per regioni e territori che non hanno prospettive». La chiusura del convegno, coordinato da Alfredo Franchini, giornalista della Nuova Sardegna, è stata affidata a Sabina De Luca, dirigente del ministero per lo Sviluppo economico.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna / Cagliari e provincia (Pagina 20 - Edizione CA)
IN AUMENTO LA QUALITÀ DEI CORSI DI LAUREA
L’università cittadina al primo posto nazionale per l’attivazione dei percorsi di valutazione in collaborazione col territorio
 
CAGLIARI «Quello di Cagliari è l’Ateneo italiano con il maggior numero di corsi di laurea che hanno accettato di completare un percorso di valutazione della qualità ». Il plauso all’Università del capoluogo è arrivato da Fabrizio Fabrini, esponente della Confindustria nazionale, in città nei giorni scorsi per partecipare all’incontro conclusivo del corso di formazione per rappresentanti del sistema socioeconomico della Sardegna. «Numerose iniziative dimostrano il primato di Cagliari a livello nazionale - ha spiegato Fabrini - in altre realtà d’Italia abbiamo registrato iniziative isolate o casi di valutazione limitati alle discipline scientifiche. A Cagliari sono stati coinvolti i corsi di laurea di tutti gli ambiti disciplinari: il vostro è stato un investimento di medio e lungo periodo, perché l’istituzione dell’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della Ricerca) renderà obbligatori su tutto il territorio nazionale, a partire dall’anno prossimo, i percorsi che l’Ateneo cagliaritano ha già intrapreso da tempo». I dati mostrano che il 95 per cento dei corsi di laurea attivati dall’Università di Cagliari ha accettato di sottoporsi alla valutazione predisposta sui parametri nazionali e seguita dal Centro di Ateneo per la Qualità, diretto da Vincenzo Solinas. Soddisfatto il Rettore Giovanni Melis: «Per poter competere l’Ateneo ha da tempo puntato sulla qualità - ha detto nel suo intervento - è un aspetto fondamentale da offrire agli studenti, più attenti a questi temi rispetto al passato. Per noi anche il rapporto con il mondo delle imprese è fondamentale, per poter proporre un’offerta formativa in sintonia con le esigenze del territorio». L’idea di rendere sistematico il confronto con soggetti non accademici, ha proseguito Fabrini, «va nella direzione di una maggiore validità del modello di valutazione proposto». Solinas ha spiegato la trasformazione in atto: «Le competenze acquisite dai partecipanti al corso possono ora tornare utili, sia per le esigenze manifestate durante gli incontri sia perché il rapporto instaurato deve continuare. Si tratta di passare dalla consultazione alla partecipazione e dalla programmazione alla valutazione: fino a qualche tempo fa, la consultazione si esauriva in uno semplice scambio di documenti». Apprezzamento per l’iniziativa formativa intrapresa con i manager dei cosiddetti “stakeholder” è stato espresso durante l’incontro anche dal direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru: «Per migliorare le nostre performances è fondamentale l’ascolto degli stakeholder nei processi di qualità», ha spiegato. E pubbliche amministrazioni, imprese e associazioni di categoria, ordini professionali e società per azioni, istituti di credito e associazioni no profit hanno aderito all’iniziativa.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna / Ogliastra (Pagina 31 - Edizione CA)
Perdasdefogu
TORNANO “I SABATI DEL MESSAGGIO”
 
Oggi alle 18, nella biblioteca comunale, tornano a Perdasdefogu "I sabati del messaggio" organizzati dalla Pro Loco. Verrà illustrata la tesi di laurea in Scienze politiche di Paolo Sirigu “L’Asia centrale tra nuovo multipolarismo ed equilibrio globale”. Col neolaureato parlerà dei profondi mutamenti politici e sociali in Asia Anna Maria Baldussi dell'Universitàdi Cagliari. Seguirà il dibattito.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna / Sport (Pagina 39 - Edizione CA)
IN CAMPO 51 MILIONI PER LO SPORT
Affollata conferenza regionale a Cagliari: gettate le basi per il piano triennale 2013-2016
di Mario Carta
Inviato a Cagliari
 
Lo sport sardo corre veloce, c'è da vincere la gara contro la crisi. Ieri a Cagliari in occasione della quinta Conferenza triennale regionale che si è sviluppata nel Centro congressi della Fiera, sotto l'organizzazione di Regione e Coni, si è scoperto unito e vivace, nonostante qualche distinguo. E i 51 milioni destinati all’impiantistica hanno accontentato un po’ tutti. A legare la lunga giornata, aperta alle 9 con le relazioni tecniche e conclusa alle 17 con le premiazioni dei campioni, è stato il filo conduttore della Legge 17. Uno strumento che in Italia non ha eguali e che anche in Europa è una rarità. Una serie di norme che hanno permesso sinora la sopravvivenza dello sport in tutte le sue espressioni: scuola, impianti, grandi manifestazioni, tutela sanitaria e ora anche paralimpismo, che diventea finalmente una componente integrante della normativa. Al termine dei lavori l'assessore regionale allo Sport, Sergio Milia, ha tracciato il programma di... allenamento. Ecco la formazione: tavolo congiunto fra Sport, Sanità e turismo per la Regione, insieme al Coni e agli enti sportivi, per aggiornare la «17». Tra le proposte per attualizzare il pacchetto di norme in particolare quelle avanzate dal presidente regionale del Coni Gianfranco Fara, nel dettaglio su una nuova ripartizione dei fondi per gli enti di promozione, un rappresentante paralimpico nella Consulta regionale, una nuova disciplina per la premialità di chi partecipa alle coppe europee, e i fondi per l'attività non agonistica dei disabili. A ricordare cosa abbia prodotto nell'ultimo triennio la leggeha provveduto il direttore dell'assessorato Antonio Conti, con la forza dei numeri. E nell' ottica dell'attenzione al risparmio non ha mancato di sottolineare che d'ora in poi i fondi non utilizzati dalle amministrazioni locali verranno ridistribuiti. Non sono mancati gli interventi critici, a partire da quello di Franco Marcello. Il presidente provinciale del Coni di Cagliari, unico avversario di Gianfranco Fara nella sfida per l'imminente rinnovo della massima carica regionale, ha lamentato la mancanza di programazione e contestato l'opportunità di spendere risorse preziose per ospitare i recenti Giochi delle Isole. Salvatore Meloni della Federciclismo ha denunciato i danni prodotti dal trasferimento di alcune competenze alle province senza il vincolo di destinazione dei fondi, mentre il tecnico di atletica Gianfranco Dotta ha constatato come in Sardegna non nascano più atleti di livello internazionale: «Bisogna puntare sulla ricerca applicata ». «Che compete all'università », gli ha replicato Sergio Milia prima che l'assessore comunale allo Sport di Sassari, Alessio Marras, elogiando la Legge 17, sostenesse invece che bisogna puntare sulla formazione dei tecnici. Una replica anche al presidente del Cagliari di calcio a cinque, Marco Vacca, che ha dovuto rinunciare alla serie A1per la mancanza di un impianto adeguato. «Forse non si vuole capire che stiamo chiudendo, e non siamo i soli». «A ciascuno le sue competenze _ gli ha risposto Milia _: a quello doveva provvedere il Comune di Cagliari». Che attraverso l'assessore Enrica Puggioni, che ha fatto anche da padrona di casa aprendo i lavori, ha illustrato un dettagliato piano di rinnovamento degli impianti cittadini. Frauna parentesi dedicata al progetto e i numerosi interventi istituzionali, c'è stato spazio per ascoltare le esperienze della Dinamo basket, rappresentata dal presidente Stefano Sardara e dall'allenatore Meo Sacchetti, e dell'economista Luigi Guiso. Ancora, la studentessa di Scienze motorie Ester Loriga ha denunciato come non esistano norme che tutelino le professionalità nel settore per creare anche posti di lavoro, e il vicepresidente nazionale della Fitarco Paolo Poddighe ha sottolineato che il processo di intergrazione fra olimpici e paralimpici, nella sua disciplina, è già stato avviato da tempo. Poi, la richiesta di avere «un defibrillatore in ogni scuola. Una spesa di un migliaio di euro per uno strumento che deve diventare di uso comune. Spesa affidata alle scuole mentre alla Legge 17 spetta sostenere l'impegno per provvedere alla formazione di uno, due insegnanti di ciascun istituto scolastico di modo che ci sia sempre chi sappia utilizzarli». E' questa la proposta avanzata da Andrea Del Pin, che ieri ha parlato in veste di presidente della Federcalcio sarda ma soprattutto di rappresentante dello sport scolastico sardo, ringraziando la Regione per la Legge 17 ma chiedendo a nome di tutte le società isolane certezze nella tempistica dell'erogazione dei fondi. L'assessore regionale alla Sanità Simona de Francisci ha garantito piena collaborazione al collega dello Sport, e Carmelo Mereu, unico «privato» presente alla Conferenza con la sua «Great Eventes Sardinia», ha illustrato i vantaggi delle grandi manifestazioni sportive sul piano dell'immagine e delle opportunità turistiche. Di paralimpismo, negando un «meglio tardi che mai» ma non nascondendo la soddisfazione, ha infine parlato il dirigenze nazionale del Cip Sandrino Porru: «Spero e sono convinto che il nostro ingresso nella Legge 17 non sia dovuto a una moda: lo sport è uguale per tutti, l'integrazione si sviluppa anche con questi strumenti».
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 23 - Edizione SS)
UGUALI DIRITTI PER I BAMBINI STRANIERI
In un convegno dell’Unicef si è parlato della cittadinanza per i minori extracomunitari. Ganau: «Si concederà anche da noi»
di Anna Sanna
 
SASSARI È accettabile che bambini nati in Italia da genitori stranieri e cresciuti qui non abbiano gli stessi diritti dei loro coetanei italiani? Del diritto alla cittadinanza dei minori di origine straniera si è parlato giovedì pomeriggio nella tavola rotonda “I ragazzini sono tutti uguali, perché i loro diritti no?” organizzata dal comitato regionale dell'Unicef, che ha riunito nell’aula magna dell’Università rappresentanti dell’organizzazione da tutta la Sardegna. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Franco Ferrandu, sono intervenuti il presidente nazionale dell’Unicef Giacomo Guerrera, il direttore della Caritas Italiana don Francesco Soddu e il sindaco Gianfranco Ganau, che si è impegnato perché anche Sassari assegni la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri residenti, come avvenuto a Sennori e Valledoria. Gli interventi dei relatori sono stati preceduti dai saluti della presidente regionale dell’Unicef Paola Manconi e del rettore Attilio Mastino che ha consegnato la medaglia dell’università di Sassari a Giacomo Guerrera e a don Francesco Soddu. Sono 500mila in Italia gli appartenenti alla cosiddetta “seconda generazione”, bambini e ragazzi nati da genitori stranieri e cresciuti qui che possono fare richiesta di cittadinanza al compimento dei 18 anni (e non oltre i 19) a condizione che siano in grado di dimostrare di aver vissuto ininterrottamente sul territorio italiano. Un’anomalia del nostro sistema giuridico che basa l’acquisizione della cittadinanza – regolata dalla legge 91 del 1992 – sullo ius sanguinis (diritto di sangue), secondo cui il nuovo nato acquisisce la cittadinanza dei genitori. Per questo, nell’ambito della campagna “Io come Tu” lanciata per ribadire il diritto alla non discriminazione dei minori di origine straniera, l’Unicef ha sollecitato i Comuni italiani a concedere ai bambini nati sul loro territorio la cittadinanza onoraria in attesa di una riforma della legge in direzione del più inclusivo ius soli. Sono oltre sessanta i Comuni che hanno aderito all’iniziativa, e il sindaco Ganau si è voluto impegnare perché questo riconoscimento arrivi presto anche dal Comune di Sassari. I minori stranieri residenti in città sono 512, ovvero il 2,6 per cento della popolazione da zero a 18 anni. Una tendenza in crescita: nel 2001 erano nati a Sassari 11 bambini stranieri, mentre nel 2011sono stati 41. Ganau ha ricordato gli interventi già messi in campo dall’amministrazione, basati sulla residenza più che sulla cittadinanza, per garantire parità di trattamento ai bambini italiani e stranieri. E poi le azioni di concerto con la rete di volontariato e il bell’esempio della scuola di San Donato, dove in alcune classi prevalgono gli alunni stranieri. Nell’intervento di don Francesco Soddu, fondamentale il richiamo alla centralità della persona: «Gli immigrati in generale sono un valore in quanto persone – ha ricordato – i ragazzi della seconda generazione non devono restare invisibili, perché rappresentano un’importante occasione di crescita per la nostra società».

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie