UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 11 novembre 2011

Venerdì 11 novembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 novembre 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL'UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Oggi e domani convegno
Attivati i corsi per i docenti di lingua sarda
 
Verranno attivati i corsi di formazione per gli insegnanti di lingua sarda. Secondo i dati forniti dalla facoltà di Lettere e filosofia di Cagliari sono circa un centinaio gli aspiranti docenti di lingua sarda che hanno superato le selezioni per il primo anno di corso che inizierà concretamente fra qualche settimana.
L'assessore regionale della Pubblica istruzione, Sergio Milia, inaugura oggi il convegno di studi. «L'uso del sardo veicolare nella scuola e nell'università», promosso dall'Ateneo di Cagliari, dalla Direzione scolastica regionale e dall'assessorato regionale della Pubblica istruzione. Si tratta dell'ultima messa a punto teorica prima di dare il via libera ai corsi attesi dagli operatori da decenni. Il convegno, che si concluderà domani, darà il via concreto al progetto Formazione insegnanti lingua sarda (Fils). Il convegno - è detto in una nota - consentirà il confronto con le realtà più avanzate presenti nel territorio italiano per le lingue minoritarie riconosciute dalla legge 482 del 1999. «Nella conferenza programmatica di Fonni - ha sottolineato l'assessore Milia - abbiamo delineato lo scenario difficile della questione linguistica della nostra Isola e proposto alcune soluzioni nell'ambito di una situazione economica grave dell'istruzione regionale. In breve tempo dalle promesse stiamo passando ai fatti». Per la formazione è stato dato incarico all'Università di Cagliari e Sassari.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Uno spiraglio per i fuori corso
Basta dare un esame entro il 30 aprile per non perdere quelli sostenuti
Un incontro tra gli universitari e Melis deciso dopo l'interrogazione di un consigliere regionale
 
Uno spiraglio per gli studenti universitari in decadenza : l'incontro tra una rappresentanza di questi e il rettore Giovanni Melis, sollecitato da un'interrogazione del consigliere regionale dell'Idv Adriano Salis, ha aperto uno spiraglio interessante: gli studenti che rischiano la decadenza hanno una finestra aperta sino al 30 aprile. Sarà quel giorno che verrà effettuata la valutazione di “studente attivo”. Di questa categoria, faranno parte quegli universitari che avranno sostenuto e superato un esame negli ultimi due anni accademici o che ne avranno superato uno entro il 30 aprile.
Sempre con riguardo alla categoria degli “attivi”, la scadenza del 30 aprile 2012 verrà prorogata di un ulteriore anno, andando a concludersi alla data del 30 aprile 2013. Fermo restando che, se a quest'ultima data gli esami sono stati completati, lo studente usufruirà di ulteriori sei mesi per la compilazione della tesi. Se invece avrà ancora pochi esami da sostenere usufruirà di un ulteriore anno per concludere il percorso, periodo nel quale deve essere compilata anche la tesi di laurea.
Per quanto riguarda invece gli studenti inattivi (in quanto già fermi da più di due anni e che per le ragioni più disparate non riusciranno comunque a sostenere esami prima del 30 aprile), si procederà ad una distinzione: coloro ai quali mancheranno pochissimi esami più la tesi, usufruiranno comunque di un anno di proroga, gli altri dovranno invece valutare di effettuare il passaggio ai nuovi ordinamenti entro il 28 febbraio.
La definizione esatta del numero di esami mancanti per poter usufruire della proroga verrà decisa il 14 novembre in sede di Consiglio.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Quando il lavoro è in 3D
Nasce Centralabs per la ricerca del futuro
UNIVERSITÀ. Simulatori di trasporto: diventà realtà un'idea del 1983
 
Si può verificare quanto rumore fa un frullatore o un motore supersonico, quali cartelli stradali distraggono quando si è alla guida o simulare tutte le condizioni in cui lavorano gli addetti delle gru del porto. Sono solo alcune delle sperimentazioni che si possono fare nel Centralabs, i laboratori di ingegneria meccanica e dei trasporti nati nella Cittadella universitaria di Monserrato. Un sogno che il suo ideatore, Paolo Fadda, professore di ingegneria dei trasporti ed ex presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, coltivava dal lontano 1983 e che solo oggi realizza.
IL CENTRALABS Il Centralabs è un consorzio a responsabilità limitata tra le università di Cagliari e Sassari, la camera di commercio cittadina e una serie di aziende di trasporti: la Cict (che gestisce il porto canale), l'Arst, la Grendi, la Convesa e la Mast. Al di là delle sigle, quello che conta è che «il Centralabs è un soggetto rappresentativo di eccellenze scientifico nel campo dei trasporti», spiegano Fadda e Francesco Ginesu, ordinario di ingegneria meccanica.
IMPRESE E RICERCA Il perché è presto detto. I laboratori permettono la collaborazione pratica tra imprese e università: «un'azienda può presentare il suo progetto scientifico e utilizzare gli spazi fisici e informatici (anche secretati) del Centralabs, impiegare nelle sperimentazione studenti, laureandi e dottorandi di ingegneria, quindi con costi concorrenziali rispetto al mercato». Il vantaggio per l'università è il cofinanziamento delle ricerche e, soprattutto, «dare sbocco lavorativo a giovani ingegneri, che saranno valutati dalle aziende in fase di sperimentazione». Tra i vari laboratori c'è la camera anecoica, una stanza completamente insonorizzata, tra le più grandi d'Europa, che serve per certificare il rumore di ogni apparecchio e un'innovazione mondiale in campo di trasporti: il Chameleon.
IL CHAMELEON Si tratta di un simulatore tridimensionale di una cabina di una gru per la movimentazione dei container. La novità assoluta è che «questo è l'unico trasportabile esistente al mondo», perché è esso stesso allestito in un container. Una rivoluzione. «Per fare un esempio, per formare i gruisti il Marocco non dovrà più inviarli a Singapore. Ma attendere da Cagliari l'arrivo del Chameleon». Oltre alla formazione, serve «a migliorare la produttività dei gruisti» e a «testare i loro livelli di stress». Insomma, a progettare la cabina ideale per evitare problemi fisici ai tecnici e a fare in modo «che dai 24 container l'ora che si movimentano a Cagliari, si passi ai 30 di Rotterdam».
Mario Gottardi
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Sulcis Iglesiente (Pagina 27 - Edizione PC)
Il libro
La formazione dei giornalisti e i nuovi media
 
Nel mestiere di cronista, vale più l'esperienza sul campo o le nozioni apprese nelle scuole specializzate? A puntare i riflettori sul mondo dei reporter è un giovane di Carbonia, Andrea Corda, autore di un'analisi approfondita e accurata . Nel suo libro “La formazione al giornalista tra tradizione e futuro, dal praticantato alle scuole”, edito dalla Cuec, offre una riflessione a tutto campo non solo sul giornalismo in Italia ma anche sulle esperienze internazionali, europee e statunitensi, utile per capire su quale strada sia indirizzato il mestiere del giornalista alla luce delle continue innovazioni tecnologiche. Il libro sostiene, argomentandola, una tesi: il futuro è quello del giornalismo multimediale.
Andrea Corda ha 30 anni. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione all'università “La Sapienza” di Roma, collabora dal 2006 con la cattedra di Storia del giornalismo dell'università di Cagliari. Lavora a un progetto di ricerca storica sul giornalismo sardo. (a. s.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Cagliari
Centralabs, l’università al servizio dell’impresa
A Monserrato un centro sui trasporti unico in Italia per la consulenza e l’innovazione
Nei laboratori anche prove di tenuta dei materiali per le condotte di metano
 
CAGLIARI. Centralabs: l’università si apre all’impresa, mette a disposizione docenti, studenti, neolaureati e laboratori dove scovare la soluzione giusta per l’azienda che punta sull’innovazione. Centralabs, centro di competenza sui trasporti, unico in Italia, è nato per accogliere nei laboratori le imprese che hanno la necessità di fare ricerca scientifica, miglioramenti tecnologici, formazione del personale. A Monserrato è operativa la camera anecoica più grande d’Italia, un ambiente insonorizzato che serve anche per le certificazioni degli apparecchi che emettono rumore.
SALLEMI a pagina 21
 
Pagina 1 - Cagliari
L’università si sposa con l’impresa
Nella cittadella di Monserrato centro di eccellenza per la ricerca applicata
ALESSANDRA SALLEMI
 
CAGLIARI. Centralabs: l’università si apre, mette a disposizione docenti, studenti, neolaureati e laboratori dove scovare la soluzione giusta per l’azienda che ha un problema tecnico da risolvere oppure decide di spingere verso l’innovazione nel suo settore. Centralabs, centro di competenza sui trasporti, non è stato inaugurato nel 2009 alla cittadella universitaria di Monserrato per offrire consulenze in senso stretto: unico in Italia, è nato per accogliere nei laboratori le imprese e i loro delegati che hanno la necessità di fare ricerca scientifica, miglioramenti tecnologici, formazione del personale. Attraverso il centro l’impresa lavora in tandem con chi ha come missione queste esatte attività e dispone degli ambienti attrezzati per la ricerca applicata (qui a Monserrato è operativa, ad esempio, la camera anecoica più grande d’Italia assieme a quella di Ferrara, la camera anecoica è un ambiente totalmente insonorizzato che serve anche per le certificazioni degli apparecchi che emettono rumore). Il campo di azione di Centralabs sono i trasporti, l’ideatore è Paolo Fadda ordinario a Ingegneria (ha appena lasciato la presidenza dell’autorità portuale), partner scientifico è il collega Francesco Ginesu (l’ex preside della facoltà) nei cui laboratori si fanno, tra l’altro, prove di resistenza sui materiali e in questo periodo (di condotte per il metano) si è creata attenzione sulle tubature di grandi dimensioni. Centralabs è una società consortile a responsabilità limitata: oltre le università di Cagliari e di Sassari, ci sono la Camera di commercio di Cagliari, l’Arst, Cict concessionario del porto canale di Cagliari, la società Grendi trasporti marittimi, Convesa srl e Mast srl. Alle imprese, Centralabs offre anche «spazi fisici e informatici secretati - spiegava ieri Paolo Fadda -, l’impresa può fare direzione della ricerca utilizzando il personale dell’università, può avvalersi di tesi di laurea e di dottorato, può selezionare studenti e laureati e valutarli, esiste insomma un modo perché l’impresa lavori qui all’università in maniera stabile». L’innovazione metodologica di questi laboratori universitari rispetto alla consueta consulenza è la simulazione: Centralabs possiede già simulatori sofisticati ed è in grado di prepararne di ulteriori per testare veicoli e per formare il personale nel campo dei trasporti. Così succede che Centralabs stia mettendo a punto con Arst un progetto per il richiamo formativo degli autisti, un obbligo introdotto dalla legge: ogni cinque anni, l’autista deve fare almeno cinque ore al simulatore col quale si traccia la curva della prestazione. Un altro lavoro in corso riguarda i cartelli stradali. E’ accertato che spesso la fonte di un incidente stradale sia un cartello messo male. Una ricerca condotta a Cagliari sui cartelli a messaggio variabile ha dimostrato che l’80 per cento dei conducenti non li legge. «Il nostro lavoro adesso è capire perché avvengono gli incidenti - spiegava Fadda - in Italia si fa un monitoraggio statistico, si considerano i punti neri, vale a dire i tratti di strada dove avvengono più di frequente gli incidenti dopo i quali ci si limita a rifare il mantello di asfalto. Il problema è che non si rimuove la causa dell’incidente, il tema che stiamo esaminando è appunto quello dei cartelli: la posizione, l’insolazione, la difficile lettura ecc.». Poi c’è il porto: dati i soci di Centralabs, il terminal container è un ambiente molto esplorato. Studi in corso riguardano la teleguida di persone e cose in banchina, dove il rischio più grosso è la collisione tra operatori e container e sui test meccanici per le vibrazioni della cabina gru sull’operatore. Il fiore all’occhiello è Chameleon, simulatore delle gru che muovono i container: strumento indispensabile per la ricerca sul miglioramento di questo delicato lavoro e per la formazione dei gruisti.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Beni archeologici, via ai corsi
Martedì si inaugura l’anno accademico della Scuola Nesiotikà
 
ORISTANO. Anche il Magnifico rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino parteciperà martedì prossimo alle 15 al Chiostro del Carmine, alla cerimonia d’inaugurazione della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Nesiotikà che la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo sassarese ha istituito a Oristano per l’anno accademico 2011-2012.
 Nell’ambito della Scuola saranno attivati quattro nuovi curricula in Archeologia preistorica e protostorica, in Archeologia classica, in Archeologia tardo-antica e medievale e in Archeologia orientale, che si affiancano a quello in Archeologia subacquea e dei paesaggi costieri già presente dallo scorso anno accademico, e per il quale quest’anno è attivo il secondo anno di corso. Nesiotikà è un lessema greco che significa “gli studi delle isole” e, in questo senso, ognuno dei curricula incentrerà principalmente la propria attività di didattica e ricerca su isole come la Sardegna, Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera e, ancora, Cipro. L’ambizione è quella di far diventare Oristano un punto di riferimento per gli studi specializzati sui beni archeologici nell’ambito del bacino del Mediterraneo e formare degli specialisti con uno specifico profilo professionale nel settore della conoscenza, tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale inerente sia l’archeologia delle isole del Mediterraneo e del mare esterno, sia l’archeologia subacquea e l’ archeologia dei paesaggi costieri.
 Sono 23 gli studenti che, dalla Sardegna e da alcune regioni d’Italia (Toscana, Sicilia, Basilicata), hanno presentato la domanda di partecipazione alla Scuola e che in questi giorni stanno svolgendo le prove di ammissione a Roma e Oristano.
 In questo mese, la Scuola ospita anche dei seminari internazionali tenuti da prestigiosi docenti. Lunedì 14 novembre ci sarà il professor Mounir Fantar, dell’Institut National du Patrimoine di Tunisi, introdotto dal professor Piero Bartoloni, cattedratico di Archeologia Fenicio- Punica dell’ateneo sassarese.
 Il professor Fantar, responsabile dell’archeologia del Capo Bon, è condirettore dello scavo tunisino-italiano di Nabeul (Neapolis), che ha portato l’ anno scorso i giovani archeologi tunisini e del curriculum di archeologia subacquea dell’Università di Sassari-Oristano a scoprire il porto sommerso della Neapolis Africana.
 Ritorna, invece, in Sardegna il 15 e 16 novembre uno degli archeologi più famosi a livello internazionale, Mario Torelli, emerito di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana dell’Università di Perugia, che ha iniziato la sua carrieraù universitaria a Cagliari, a partire dal 1969, fino al 1976, contribuendo in modo determinante alla formazione di numerosi archeologi sardi. Gli scavi, la ricerca, la didattica di Mario Torelli hanno spaziato dalla Etruria, alla Grecia, dalla Spagna, alla Tripolitania, dall’ Algeria alle Regiones d’ Italia. La docenza si è sviluppata da Cagliari, a Perugia, agli Stati Uniti, a Monaco di Baviera, a Parigi.
 Torelli ha curato la Mostra sugli Etruschi di Palazzo Grassi, una delle più straordinarie esposizioni del celebre palazzo veneziano. Recentemente è entrato a far parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
PETIZIONE
«Unimed» per un Erasmus esteso al Nord Africa
 
SASSARI. L’Università di Sassari sostiene la petizione Unimed (Unione delle Università del Mediterraneo) per un Erasmus esteso ai paesi della sponda sud del Mediterraneo, considerando questa una battaglia culturale particolarmente importante nell’attuale momento storico. Gli studenti incoming saranno invitati a sostenere questa battaglia per contribuire a raccogliere le migliaia di firme che l’Ateneo si prefigge di raggiungere diffondendo l’appello a sottoscriverla presso i colleghi e i docenti delle rispettive università di appartenenza. L’iniziativa è caldeggiata dai delegati del rettore per la Mobilità internazionale studentesca Piero Sanna, Elena Sanna Ticca e Quirico Migheli e dal Comitato Lifelong Learning Programme (LLP) Erasmus di ateneo. La petizione sarà attiva fino al 15 novembre e le firme raccolte saranno consegnate al Parlamento europeo e alla commissione europea. Per sottoscrizioni: www.uni-med.net
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
COMUNICAZÌONE
L’Università all’assemblea di Euralva
 
SASSARI. L’università di Sassari, con Rosario Cecaro, ha partecipato all’assemblea generale di Euralva che quest’anno si è svolta ad Edimburgo (Scozia), alla quale hanno preso parte i rappresentanti di dieci paesi europei e del Canada. Euralva, associazione europea che riunisce operatori e spettatori della radio e della televisione, è un organismo indipendente che opera in Europa e in Canada. Fondata nel 1996, ha sede a Londra presso la britannica Voice of the Listnere and Viewers. Durante l’assemblea di Euralva, si è svolto un convegno internazionale sul tema “I servizi ai cittadini: responsabilità delle emittenti radiotelevisive in una Europa online”, alla quale sono stati invitati relatori da tutti i paesi che partecipano all’associazione, tra i quali anche Rosario Cecaro, giornalista e docente di Teorie dei media nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Sassari.
 L’Università di Sassari è stata la sola università italiana presente alla manifestazione che, in Gran Bretagna, è stata molto seguita dai media ed in particolare dalla Bbc.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Cliniche, si indaga sull’intramoenia
Troppe prestazioni in regime privato a scapito dell’assistenza pubblica
LUIGI SORIGA
 
 SASSARI. Il primo capitolo dell’inchiesta dei lettori sui problemi della sanità, incentrato sui tempi di attesa per la prenotazione degli esami, ha suscitato già diverse reazioni e numerose persone hanno segnalato i primi disservizi. Da alcuni messaggi pervenuti al sito e via sms emerge un aspetto che merita di essere approfondito: la gestione dell’intramoenia. Si tratta di quelle prestazioni in regime privato che gli specialisti svolgono appoggiandosi ai macchinari e ai locali delle strutture pubbliche.
 La domanda che un lettore si pone è più che lecita: come mai se prenoto un esame passando per il Cup mi rimandano a cinque mesi, e se invece mi rivolgo direttamente al medico, pagando di tasca mia, quell’esame si libera nell’arco di una settimana? In fondo lo specialista è lo stesso, la struttura ospedaliera dove si svolge la prestazione è la stessa e anche il macchinario è lo stesso. Ciò che cambia è chi paga e chi riceve i soldi. Questa volta a sborsarli per intero è il paziente e a intascarli per una parte è l’ente sanitario e per l’altra è il medico. Il fatto che il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sandro Cattani abbia ordinato un’indagine interna per verificare il corretto funzionamento dell’istituto dell’intramoenia, è significativo: «Mi risultano alcuni casi in cui certe apparecchiature diagnostiche vengono utilizzate più in regime privato che pubblico. Voglio vederci chiaro». Se questa compenetrazione tra pubblico e privato dovrebbe servire a migliorare il servizio reso al cittadino, con un ventaglio di prestazioni più ampio nell’arco della giornata, il meccanismo si presta però a distorsioni. Potrebbe capitare che l’attività privata non diventi complementare a quella pubblica, ma che prenda il sopravvento. Eppure le regole sull’intramoenia sono categoriche: non deve essere in contrasto con le finalità sanitarie dell’Asl, deve essere svolta al di fuori degli orari di lavoro istituzionale e non deve superare le prestazioni erogate in regime di assistenza pubblica. Ma non sempre questi dettami vengono rispettati e l’intramoenia invece di garantire maggiore opportunità assistenziale ai pazienti, finisce per garantire maggiore opportunità di guadagno per gli specialisti. Il sospetto dunque è lecito: i tempi di attesa lunghi della sanità pubblica potrebbero fare comodo a chi effettua anche prestazioni rese in privato, perché le liste infinite dirottano numerosi pazienti sulle prestazioni a pagamento. Quindi nell’intramoenia potrebbe esserci un conflitto di interessi di fondo, dato che chi opera nell’ospedale la mattina e poi svolge nel pomeriggio gli esami a pagamento, è lo stesso camice.
 «Nel nostro piano di riorganizzazione - spiega ancora Cattani - c’è la realizzazione di un centro unico di ecografia e un centro unico di endoscopia. In questo modo i macchinari verrebbero accorpati in un solo locale e l’utilizzo sarebbe più controllato». Infine un ultimo dubbio: come mai le liste di attesa sono più lunghe proprio su quel tipo di prestazioni che arricchiscono la medicina privata? Perché i laboratori nel pubblico macinano a pieno regime mentre è difficile fissare una visita oculistica o cardiologica? Le segnalazioni dei lettori, anche su quest’aspetto dell’intramoenia, possono servire a denunciare abusi e a migliorare il regime assistenziale pubblico.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Scienza, tra il cielo e la terra
A Cagliari la «lectio» di Carlo Bernardini
Domani al festival l’astronauta Roberto Vittori
 
Lectio magistralis di Carlo Bernardini al Festival della Scienza in corso a Cagliari. Per una sera, giovedì, palazzo Regio ha ospitato la conferenza del fisico che all’inizio degli anni Sessanta collaborò alla realizzazione del primo sincrotrone. Bernardini ha tracciato un ampio excursus ricordando altri scienziati che, con le loro scoperte nate da semplici ma geniali intuizioni, hanno cambiato la storia come Amedeo Avogadro. Bernardini ha instillato curiosità e affascinato nel tratteggiare la figura di Einstein o enunciando il paradosso dei gemelli (dei quali uno invecchierebbe più lentamente dell’altro). Lo studioso dell’Anello di Accumulazione (AdA) non sembra amare il determinismo ed ha esortato invece, soprattutto gli studenti presenti all’incontro, a stimolare l’immaginazione.
 E immaginazione e curiosità questi giorni si continuano a trovare nell’ambito degli eventi allestiti a «Tra cielo e terra», come è stato battezzato quest’anno il festival. Tra gli appuntamenti di domani in programma all’Exmà numerosi gli eventi da seguire. Si comincia alle 9, con la conferenza-dibattito su «Il volo spaziale tra scienza e fantascienza» con Daniele Barbieri, giornalista e scrittore, Andrea Mameli, giornalista e ricercatore Crs4, per proseguire alle 11, con l’incontro «L’organismo vivente: un laboratorio chimico» tenuto da Andrea Mattevi, Dipartimento di Genetica e Microbiologia Università di Pavia. Nel pomeriggio è imperdibile alle 16.30 la conferenza su «La Stazione Spaziale Internazionale: un laboratorio scientifico d’avanguardia» tenuta dal colonnello Roberto Vittori, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). A seguire Guido Pegna, alle 18, terrà una conferenza-spettacolo dal titolo «Esperimenti dal vivo con le correnti ad alta e altissima frequenza»(re.cu.)
 

11 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 14
SEMINARIO DIRITTI DELLO STRANIERO
OGGI INCONTRO IN GIURISPRUDENZA
 
Prosegue oggi il ciclo di conferenze sulla condizione giuridica dello straniero e l’immigrazione organizzato dalle facoltà di Giurisprudenza ed Economia in collaborazione con la Caritas. Alle 15 nell’aula A in viale Sant’Ignazio una conferenza moderata da Pietro Ciarlo, ordinario di diritto costituzionale, sul diritto alla salute dello straniero comunitario ed extracomunitario in Italia.

Questionario e social

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