Giovedì 3 novembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 novembre 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Fondi del Ministero
Premio ai progetti, oltre un milione per 26 ricercatori
Sono 26 i ricercatori dell'ateneo cittadino premiati dal Ministero dell'università e della ricerca per i loro progetti. In via Università sono arrivati 1.288.595 euro dal Prin (Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione) 2009.
Tra i 26 premiati, 6 sono docenti coordinatori nazionali dei progetti. Rosa Cidu (Scienze della terra): 120.000 euro per studiare i «Fattori geochimici che controllano la dispersione dell'antimonio in acque che drenano siti minerari dismessi». Pierluigi Cocco (Dipartimento Sanità pubblica): 69.976 euro per «Eziologia dei linfomi in Sardegna». Ernestina Giudici (preside Economia): 57.537 euro, dirige «la diffusione dell'innovazione e dinamiche in network in alcuni settori di rilevanza strategica presenti in Sardegna». Francesco Marrosu, capofila di «Impiego del fenofibrato come terapia aggiuntiva nell'epilessia frontale notturna farmacoresistente» ha 86.099 euro. Patrizia Mureddu (già pro rettore didattica) coordina «L'eredità di Dioniso: il testo teatrale, il dialogo filosofico, il romanzo» con 33.195 euro. Gianluca Usai (fisica): 83.858 euro per il «Ripristino della simmetria chirale e il punto critico della Qdc: misure nella produzione di dileptoni in collisioni nucleari».
Gli altri 20 docenti finanziati sono Antonio Aniello (psicologia, 36.000 euro), Gabriella Baptist (scienze pedagogiche, 18.262), Carla Maria Calò (biologia sperimentale, 51.480), Elisabetta Cattanei (teoria delle scienze umane, 46.648), Rosa Cristina Coppola (sanità pubblica, 29.645), Anna Corrias (scienze chimiche, 70.000), Gianfranco Fancello (ingegneria del territorio, 63.400), Giancarlo Filanti (scienze giuridiche e forensi, 33.784), Marco Giunti (filosofia e teoria delle scienze umane, 24.000), Adolfo Lai (scienze chimiche, 70.000), Pier Luigi Lecis (filosofia e teoria delle scienze umane, 35.000), Vito Lippolis (chimica inorganica e analitica, 39.389), Andrea Melis (scienze economiche e aziendali, 23.765), Augusto Montisci (ingegneria elettrica ed elettronica, 45.337), Pier Paolo Pisano (scienze chimiche, 36.337), Alessandro Pisano (ingegneria elettrica ed elettronica, 42.801), Marco Pistis (neuroscienze “Bernard Brodie”, 42.148), Giorgio Querzoli (ingegneria del territorio, 34.400), Antonio Trudu (studi storici, geografici e artistici, 51.051) e Massimo Vanzi (ingegneria elettrica ed elettronica, 48.783).
 
 
2 - L’Unione Sarda / Spettacoli e Società (Pagina 49 - Edizione CA)
Progetto con le scuole
Gaetano Marino cantore di miti per i più giovani
Le guerre e le imprese, le amicizie e gli amori. Le vicende degli dei e la mitologia greca da scoprire con una narrazione ironica e divertente, all'interno di un programma di narrazione/lettura. A ascoltarla, dall'altra parte, un giovanissimo pubblico di studenti. «È un progetto voluto anche dall'Università di Cagliari», spiega Gaetano Marino sull'idea che ha intitolato “E le stelle pasticciano il cielo. Dèi e Miti dell'antica Grecia” e che l'attore e regista sta curando fianco a fianco con l'ateneo (Dipartimento di Filologia classica).
Si parte dall'origine del mondo, dal Caos a Crono, al regno di Zeus. E si arriva ad Artemide, Apollo, Efesto, Ares e Poseidone. Senza tralasciare il vaso di Pandora, il mito di Prometeo e le fatiche di Ercole. Tutta la mitologia giunta ai nostri giorni ammantata di poesia, in una successione cronologica che aiuta a restituire ai racconti più famosi una collocazione in un corpus unitario e accompagnato da una serie di proiezioni. «Il progetto va bene, stiamo lavorando meglio di quando avevamo i contributi pubblici. E la formula ci consente di avere ogni giorno circa cento bambini educati all'ascolto». Ne sorride. «Questa è l'arte del narrare, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita delle comunità. E narrare una fiaba, un mito significa entrare in un ambito comunicativo diverso da quello della vita quotidiana».
Il progetto vuole suscitare la passione per la lettura destando curiosità verso i libri, aumentando il desiderio di considerare il libro fonte di magia, immaginazione, conoscenza. «Non chiediamo nulla alla scuola: saranno i bambini a sostenere l'incontro con due euro a testa», spiega il regista al termine una giornata di lavoro, in giro per tutta la Sardegna (ma con prevalenza del Cagliaritano). «Il principio è semplice: abbiamo un palcoscenico e abbiamo un pubblico».
Manuela Vacca


3 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 44 - Edizione CA)
I consigli per i risparmiatori
Meglio far passare la tempesta

Questi giorni sono straordinariamente affollati di “cigni neri”, di eventi finanziari, cioè, che sono molto rari ma quando accadono, generano effetti devastanti sull'economia. La crisi dei debiti sovrani, come il debito della Grecia e quello dell'Italia, sono dei cigni neri.
Gli studiosi di questi fenomeni non possono che essere soddisfatti: È come studiare i vulcani: assistere a una eruzione, non capita certamente tutti i giorni. Per i cittadini e per i risparmiatori la soddisfazione lascia lo spazio a una crescente preoccupazione.
Per un cittadino italiano, essere testimone che il proprio Paese, pur avendo comunque dei buoni fondamentali, sia incapace di avviare dei processi di riforma strutturali della propria spesa genera grande preoccupazione sul futuro della propria nazione. Una azienda molto indebitata e che produce poco reddito non piace agli investitori; piace ancora di meno se gli interventi di riduzione del debito non sono tempestivi o, peggio, annunciati e poi non avviati. Perché allora si dovrebbe investire in un Paese come l'Italia? Che lo si voglia oppure no, il mercato segue queste regole semplici. Noi, queste regole, le trascuriamo: quasi come se vivessimo in un'economia chiusa, a compartimenti stagni. Oggi non funziona così.
Anzi la crisi è tale che per essere vinta richiede una risposta non certo nazionale ma su scala internazionale e globale. Ci si sta muovendo su queste linee ma la strada è ancora lunga e bisogna percorrerla rapidamente.
I risparmiatori sono ancora più preoccupati, perché si aggiungono anche i timori dei loro risparmi. Che può fare una formichina nel mezzo di una inondazione? Probabilmente niente, se non ripararsi e aspettare che la tempesta si attenuti e si capisca come volgerà il tempo. Siamo ottimisti però. D'altronde la quiete viene dopo la tempesta: speriamo però che la quiete non si accompagni con una “patrimoniale”.
Riccardo De Lisa
Docente di Economia degli intermediari finanziari Università Cagliari
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 16 - Edizione NU)
Ai sindaci Università, appello di Deriu e Bianchi
Dopo il via libera del consiglio provinciale e di quello comunale alla nuova Fondazione che eredita dal vecchio consorzio la gestione dell'università il presidente Roberto Deriu e il sindaco Alessandro Bianchi puntano a coinvolgere tutti gli enti locali. Entrambi firmano una lettera spedita ai sindaci con annesso statuto.
Spiegano - in riferimento ai due Consigli di lunedì - che si tratta di «un passaggio di fondamentale importanza con il quale si determinano le modalità operative e concrete di dotare un'area che va al di là dei confini della Provincia di Nuoro di una infrastruttura culturale di grande rilevanza strategica, in grado di dare risposte in termini sociali, economici, culturali e formativi all'intera Sardegna centrale. Si è trattato di un momento importante ma non conclusivo. Si ritiene, infatti, necessario il coinvolgimento delle istituzioni presenti in questo vasto territorio, chiamate a partecipare al processo di rafforzamento di questa nuova e avanzata istituzione. Alla luce di tali considerazioni si invia lo statuto, unitamente alla richiesta a volervi aderire».
 
 
5 - L’Unione Sarda / Provincia Ogliastra (Pagina 21 - Edizione NU)
BAUNEI. Costa 50 euro per un anno l'abbonamento per viaggiare il fine settimana verso Cagliari
Universibus, il prezzo è politico
Il Comune inaugura il servizio di trasporto per gli studenti del paese
Si chiama Universibus, il servizio di trasporto per gli studenti universitari lanciato dal comune di Baunei alla fine del mese di settembre e varato ufficialmente la scorsa settimana con i primi due viaggi, di andata e ritorno, tra il centro montano e Cagliari.
Il viaggio inaugurale dell' Universibus, con 11 studenti baunesi a bordo, è partito da Cagliari venerdì sera, dalla centralissima Piazza Matteotti, alle 21. Domenica pomeriggio, alle 18,30, il dietrofront da Baunei (partenza da Via Orientale Sarda, davanti al municipio), con a bordo gli stessi studenti arrivati in paese per il weekend e che il lunedì mattina dovevano tornare alla vita universitaria fatta di lezioni da seguire e di esami da preparare. «Avevamo promesso l'istituzione del servizio di trasporto per gli studenti in campagna elettorale - sottolinea il sindaco Salvatore Corrias - e a fine settembre abbiamo avviato le pratiche necessarie per l'attivazione dell'Universibus. Il fatto che circa quaranta studenti abbiano già aderito all'iniziativa, ci fa ritenere di aver colto nel segno». Il servizio di trasporto, garantito dalla Canu Autotrasporti di Baunei con un pullman da 30 posti, è previsto ogni due settimane, sempre tra il venerdì e la domenica. «La partenza alle 21 di venerdì sera - spiegano dalla ditta Canu - è pensata appositamente per gli studenti eventualmente impegnati in lezioni anche il venerdì pomeriggio». In comune fanno sapere che al servizio Universibus ci si può iscrivere entro il 31 dicembre del presente anno accademico: «È sufficiente andare sul sito internet www.comunedibaunei.it e scaricare il modulo di adesione all'iniziativa, modulo al quale va allegata la ricevuta del versamento di 50 euro al comune, che rappresenta la quota partecipativa alle spese del servizio per tutto l'anno in corso».
Giampaolo Porcu
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 22 - Edizione OL)
SASSARI. Borsa di studio per uno studente all'Università
A lezione di scrapie
Dal Bangladesh per studiare la mucca pazza
Dal Bangladesh alla Sardegna per perfezionare le conoscenze sulle encefalopatie spongiformi e imparare le più moderne tecniche di diagnosi delle Tse. È l'avventura cominciata pochi giorni fa da Subir Sarker, medico veterinario dell'Università di Rajshahi, a pochi chilometri dal confine con l'India. Subir, 29 anni, è ospite dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna, che gli ha concesso una borsa di studio di tre mesi.
L'obiettivo è quello di far apprendere al giovane medico le più recenti scoperte in materia di encefalopatie spongiformi degli ovini, le cosiddette Tse o malattie da prioni di cui fa parte anche la mucca pazza. L'Istituto Pegreffi, infatti, è impegnato da anni in questo campo e contribuisce insieme ad altri enti (come Agris) alla realizzazione del Piano di selezione genetica contro la scrapie degli ovini, che la Regione ha reso obbligatorio per tutti gli allevamenti della Sardegna.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 23 - Edizione OL)
Appuntamenti
Olive sarde e siciliane
Domani alle ore 9, presso l'aula magna della facoltà di Agraria dell'Università di Sassari, si svolgerà una giornata di studio organizzata dalle sezioni Centro-Ovest e Sud-Ovest dei Georgofili, dedicata all'olivicoltura da mensa in Sardegna e in Sicilia.
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 35 - Sassari
Rubamazzetto con il Rally 
I veterinari. Simpatica la cerimonia con cui i veterinari delle province di Sassari e di Tempio-Olbia hanno celebrato, sabato scorso, i cento anni dell’istituzione del loro ordine. In realtà, veterinari doppiamente sardi se ne sono visti soltanto a partire nel 1930. Dico doppiamente perché erano nati in Sardegna e insieme laureati in Sardegna. Fu nel 1927 che fu creata a Sassari una Scuola superiore di Medicina veterinaria che nell’anno accademico 1934-35 cominciò a funzionare come Facoltà universitaria. Intanto già nel 1930 c’era stato il primo laureato, un Mario Cadeddu di cui non so altre notizie.
E prima? Certo prima i veterinari c’erano lo stesso. E c’erano, forse anche in Sardegna che era allora piena di truppe d’occupazione, fin dal tempo di Roma. Dei veterinari (con questo stesso nome) parlano già nel primo secolo prima di Cristo Vegezio e Columella. Nel Regno di Sardegna la prima scuola fu a Torino, fondata nel 1779. Da allora anche in Sardegna ci dovettero essere almeno due specie di veterinari: quelli che si occupavano dell’enorme patrimonio di bestiame e i veterinari militari: Giuseppe Dodero ricorda che quando nel 1823 vennero nell’isola i Cavalleggeri di Sardegna, portarono con sé 18 veterinari. Nel 1935-36 l’Ordine della provincia di Sassari stampò il suo primo albo degli iscritti: erano 63, dei quali 47 sardi, in gran parte laureati in una delle sette Facoltà di veterinaria che esistevano sul Continente: di quelli 29 erano laureati tra Pisa e Napoli, i due centri più facilmente raggiungibili per chi sbarcasse a Civitavecchia. In quell’anno i medici della provincia erano un 200. Oggi i veterinari iscritti all’albo sono 597 e i medici, se non ricordo male, 3234. Oggi, mediamente, i laureati in Veterinaria di ogni anno accademico sono un po’ meno della metà dei laureati in Medicina: meglio del 1956-57, l’annus horribilis in cui non ci fu neppure un iscritto e si temette per la scomparsa della Facoltà.
Rubamazzetto. Il rubamazzetto è il gioco di moda degli ultimi giorni in Sardegna. Dice che c’è qualcuno che ci vuole rubare addirittura l’intera Università, proprio in questi giorni che il Rettore Mastino apre i festeggiamenti del suo 450.mo anno. Non basta: La Sicilia ha ufficializzato la sua offerta di organizzare l’anno venturo l’ottava edizione della prova mondiale del Rally Italia Sardegna che, come dice la parola stessa, abbiamo sempre organizzato noi: intendendo con «noi» non solo la Sardegna ma soprattutto la provincia di Sassari e il suo Automobile Club. Per mettere a correre Sebastian Loeb e i suoi mitici competitori ci vogliono due milioni di euro (che ritornano quasi tutti, dice Marco Giordo, con l’indotto): uno o mette l’Automobile Club di Palermo, uno la Regione Sicilia. Se non ci svegliamo ci portano via anche il Rally, passione delle genti di Gallura e di tifosi che arrivano da ogni parte del mondo.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Cagliari
L’iniziativa del Comune e dell’Asusc 
Esperti e studenti a convegno a Orgosolo sull’università nuorese 
ORGOSOLO. Il dibattito sull’università nuorese arriva anche a Orgosolo. Sabato 12 novembre, infatti, proprio a Orgosolo, nell’auditorium comunale, a partire dalle 9, si terrà un convegno dal titolo “Università nuorese. Ruolo, risorse, prospettive”. A organizzare l’iniziativa è il Comune di Orgosolo in collaborazione con l’Asusc, l’associazione per il sostegno dell’università nella Sardegna centrale. Il programma della giornata prevede, dopo i saluti del sindaco Dionigi Deledda, e un suo intervento dal titolo “Esigenze e impegno sul problema dell’università pubblica nel territorio”, le relazioni di diversi ospiti: Andrea Soddu, avvocato nuorese, del direttivo dell’Asusc, nelle vesti di moderatore, gli interventi di due studenti dell’ateneo nuorese, i docenti universitari, Antonio Sassu, Gianfranco Bottazzi, Marco Pitzalis, Attilio Mastino, e l’assessore regionale Sergio Milia. Interverranno anche Sandro Bianchi, Roberto Deriu, Bachisio Porru, Roberto Capelli, Bruno Murgia, Antonello Soro, Caterina Loi. (n.mugg.)
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
Olivicoltura da mensa a confronto 
Domani nella facoltà di Agraria si terrà una giornata di studio sull’esperienza sarda e siciliana nella particolare produzione 
SASSARI. Domani, alle 9, nell’aula magna della Facoltà di Agraria in via De Nicola si terrà una giornata di studio sull’Olivicoltura da mensa in Sardegna e Sicilia. L’Accademia dei Georgofili e il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell’Università di Sassari hanno organizzato il convegno con l’intento di ricavare dal confronto con l’esperienza siciliana utili indicazioni per la valorizzazione delle notevoli potenzialità dell’oliva da mensa regionale. L’olivicoltura da mensa ha in Italia un ruolo secondario sia nei confronti della produzione olearia, sia del ruolo economico che questa filiera produttiva riveste in Paesi quali Spagna, Turchia, Usa, Marocco e Grecia. La consistente domanda interna è di necessità soddisfatta col ricorso alle importazioni, in buona parte comunitarie poiché la UE contribuisce per il 45% alla produzione complessiva. A migliorare i consumi di olive da tavola ha contribuito l’innovazione (aumento dei prodotti a base di olive quali pane, snack, olive condite o ripiene, o paté di olive, ecc), di packaging sottovuoto e cestelli. Le circa 70.000 tonnellate di olive da mensa prodotte ogni anno in Italia provengono soprattutto dalla Sicilia (poco meno del 50% della produzione nazionale) e dalla Puglia (20%), seguite da Calabria, Sardegna e Lazio. Anche la nostra isola ha partecipato al processo espansivo della filiera e ha utilizzato i finanziamenti nazionali e comunitari per realizzare, negli ultimi 15 anni, circa un migliaio di ettari di oliveti intensivi: la produzione del 2010 è stata di 6300 tonnellate. Tra le cultivar locali raggiungono significativi livelli le campidanesi Nera di Gonnos e Tonda di Cagliari; c’è poi l’umile e onnipresente Bosana, nota a Sassari come Tonda e ad Alghero come Palma. Ma il ricco patrimonio regionale comprende varietà come la Pizze carroga (tipica forma a semiluna), la Majorca, di chiara origine spagnola, dal frutto di rilevanti dimensioni diffusa nel Nuorese; l’Olia de nuxi, la Peze e quadu, la Sivigliana da mensa, tradizionalmente utilizzata nel Sassarese per l’autoconsumo familiare. Durante la manifestazione sarà possibile osservare, e assaggiare, una campionatura di olive da mensa locali.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
L’addio della città al neurologo Francesco Monaco 
Domani cerimonia per ricordare l’accademico morto a Torino in un incidente stradale 
SASSARI. Domani alle 18,30, nella chiesa di San Pietro in Silki, il mondo accademico e i colleghi che lo hanno conosciuto e hanno lavorato con lui ricorderanno il neurologo Francesco Monaco a un mese dalla sua morte, avvenuta il 5 ottobre a Torino in circostanze drammatiche. Il docente universitario è deceduto in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale.
Incidente accaduto, forse in seguito a un malore, nel centro di Torino. La notizia della fine prematura di Monaco è subito rimbalzata in città, anche se è rimasta circoscritta nell’ambito della facoltà di Medicina dove il neurologo era particolarmente conosciuto. Monaco era da quattordici anni direttore della Clinica neurologica di Novara, ma aveva sviluppato un rapporto profondo con Sassari, dove aveva iniziato la sua carriera accademica da assistente del professor Mutani e anche la sua vita familiare di sposo e di padre. Nella nostra città il docente aveva ricevuto, nel 1986, la sua prima chiamata da professore ordinario, come docente di Neurologia nel corso di laurea in Odontoiatria. Ruolo svolto fino al 1997, anno della sua partenza per Novara. La notizia della morte del docente universitario ha suscitato profonda commozione nei neurologi della Clinica universitaria. I suoi colleghi ricordano la «personalità vivace e brillante, con notevole capacità comunicativa, dotata di curiosità intelligente che sapeva spaziare oltre i confini della propria disciplina e nello stesso tempo lo faceva convinto propugnatore dei valori autentici della vita universitaria».
«La morte - dicono ora i suoi amici - è sopraggiunta mentre era proiettato a un obiettivo intensamente voluto e per il quale si era generosamente speso negli ultimi mesi: l’organizzazione del Congresso nazionale della Società italiana di Neurologia che si è appena tenuto a Torino dal 22 al 25 ottobre e di cui gli era stata assegnata la copresidenza».
 
      
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie