UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledi 2 novembre 2011

Mercoledi 2 novembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 novembre 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 22 - Edizione OL)
SASSARI. Non si placano le polemiche politiche sul futuro dell’alta formazione nell’Isola
«GIÙ LE MANI DALL’UNIVERSITÀ»
Scanu e Bruno (Pd) contro l’ipotesi di fusione con l’Ateneo di Cagliari
«L’Università di Sassari non si tocca. Una fusione sarebbe forzosa e burocratica. I due Atenei sardi hanno una lunga storia: quello di Sassari proprio quest’anno festeggia i 450 anni». Lo sostengono in un comunicato il senatore Gian Piero Scanu e il capogruppo in consiglio regionale Mario Bruno del Partito democratico. Che così rispondono alle polemiche dei giorni scorsi sul futuro dell’Ateneo.
«Questa è una caratteristica di molte Università italiane - aggiungono i due rappresentanti politici - un pò come è per i distretti industriali, essi sono distribuiti sul territorio e si rifanno spesso a tradizioni antiche: tanto per dire una regione come le Marche, più o meno con gli stessi abitanti della Sardegna, ma molto meno estesa, ha tre Atenei, di cui due storici».
E ancora: «La storia è importante, specie per l’alta formazione e per la cultura. C’è in più il fatto che gli Atenei di Sassari e Cagliari hanno un fortissimo legame con i territori, anzi in alcuni casi, come ad esempio è avvenuto per la Facoltà di Architettura di Alghero, sono un fattore importante di sostegno allo sviluppo locale».
Non solo: «È importante che si sviluppino le aperture internazionali, si crei un ambiente di apprendimento ricco e cosmopolita, obiettivo per cui le varie “specialità” culturali di ricerca e storiche dei due Atenei rappresentino un punto di forza».
In nconclusione: «La diversità non può ovviamente voler dire mancanza di collaborazione e di definizione di visioni e strategie comuni; molto di più di può fare per razionalizzare e mettere in comune servizi e proposte formative, specie nel campo della formazione permanente a distanza, o per coprire settori importanti che necessitano di una dimensione di cooperazione regionale (alla Sardegna servirebbe un corso di design). Rafforzare il sistema dell’alta formazione in Sardegna passa dunque per la diversità e per il rafforzamento della cooperazione».


 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Via xx settembre
Amici del Libro, ospite Carcassi
Sarà il professore di Semeiotica medica, Ugo Carcassi, il protagonista del consueto appuntamento con gli Amici del Libro, che si terrà il prossimo giovedì alle 17,30 nella sala della Società di Mutuo Soccorso, in Via XX Settembre 80.
Il docente universitario per l’occasione parlerà di Lawrence e la malaria.
Carcassi ha ottenuto la laurea in Medicina nel 1946 nella facoltà di Sassari, dopo di che ha conseguito numerose specializzazioni, intraprendendo da subito la carriera universitaria.
Dopo aver avuto alcune esperienze di studio in Usa, Inghilterra e Scandinavia, ha insegnato prima nell’Università di Siena e poi, dal 1967, nel capoluogo sardo, dove è diventato direttore dell’istituto di Semeiotica medica.

 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Ideato dalla Raymond Loewy Foundation Italy
Il concorso Lucky Strike cerca designer del futuro
Torna il Lucky Strike Talented Designer Award, ideato e organizzato dalla Raymond Loewy Foundation Italy per stimolare e sostenere la creatività degli studenti che stanno muovendo i primi passi nel design. Il premio, che negli ultimi anni ha visto la partecipazione di 45 atenei e istituti, mette a disposizione dei primi tre vincitori un montepremi di trentamila euro per aiutarne l’avviamento alla carriera. Giunto alla 7ª edizione, il concorso (che prevede anche menzioni speciali) è rivolto a tutti gli studenti che abbiano concluso o siano in procinto di chiudere un corso di laurea o di post diploma in tutti i rami del design: industrial design, product design, grafica, moda, multimedia, comunicazione, ricerca. Per l’edizione 2011, saranno prese in esame le tesi discusse tra il 1 ottobre 2010 e il 1 ottobre 2011; bando scaricabile da www.raymondloewyfoundation.it. Le domande di partecipazione, che potranno essere presentate da singoli candidati o da gruppi di studenti, dovranno essere inviate alla segreteria del concorso, entro e non oltre il 6 gennaio 2012. I lavori verranno esaminati da una giuria - presieduta da Milena Mussi, general manager di Iosa Ghini, composta da una commissione permanente di esperti e da Danilo Felici e Marco Gottardi, vincitori ex aequo della scorsa edizione. La Raymond Loewy Foundation Italy nasce nel 2004 con l’obiettivo di promuovere il design. Il premio annuale che offre l’opportunità di misurarsi con uno stimolo creativo ispirato alla filosofia di progetto di Loewy, sintetizzata nell’acronimo MAYA “most advanced yet accetable”.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
IL FATTO. A buon punto i lavori anche per il collegamento con il Policlinico
Settimo, metro tra un anno
Gennaio 2013, a Cagliari in un quarto d’ora
Da Settimo sino al cuore di Cagliari, in piazza Repubblica, in 15 minuti. Seduti tranquillamente, dribblando traffico, tagliando spese di carburante. Tutto questo diventerà realtà tra poco più di un anno. Precisamente nel gennaio del 2013, quando le Ferrovie della Sardegna avranno completato il tratto della metropolitana leggera in grado di collegare non solo quella parte dell’hinterland cagliaritano (Pirri e Monserrato più Sinnai e Maracalagonis grazie ai parcheggi di scambio nella stazione di Settimo), ma anche il Policlinico universitario di Monserrato, dove c’è il nuovo ospedale dell’Ateneo più le facoltà scientifiche.
I TEMPI I lavori sono già a buon punto, per esempio per la realizzazione del cavalcavia che consentirà di superare la circonvallazione 554 e dirigersi verso il Policlinico. Appalto in dirittura d’arrivo anche per il segmento tra la stazione di San Gottardo, attuale capolinea monserratino, sino a Settimo San Pietro.
IL CASO Proprio partendo da queste scelte politiche, concordate tra diverse realtà dell’area vasta di Cagliari, Provincia e Regione, il sindaco di Monserrato, Gianni Argiolas, contesta il progetto dell’amministrazione di Selargius per la realizzazione di una strada dei parchi in grado di collegare San Lussorio a Piazza San Giovanni passando da viale Trieste a Quartu, via dell’Aeronautica a Monserrato e via Vesalio a Pirri. «Per il futuro si preferisce il treno alle auto», commenta Argiolas, «nelle città con un entroterra importante come Cagliari». Difende la sua iniziativa Gian Franco Cappai, primo cittadino selargino: «L’intervento allevierebbe la morsa del traffico che oggi attanaglia il centro storico di Selargius, Pirri e via Zuddas e via Cesare Cabras a Monserrato, consentirebbe tempi più rapidi per gli spostamenti, oltre a ridurre notevolmente il tasso di inquinamento acustico e atmosferico. E inoltre bypasserebbe viale Marconi, da sempre congestionato».
I FONDI Resta il fatto che bisogna ancora trovare i fondi (60 milioni di euro) per la nuova strada del parco, mentre la metropolitana leggera sta procedendo spedita. E promette di farlo ancora più rapidamente stando alle recenti riunioni tecniche tra Ferrovie della Sardegna e Comune di Cagliari, che ha messo a disposizione trenta milioni per collegare piazza Repubblica con la stazione di piazza Matteotti.
Il nodo da sciogliere è la scelta del percorso: la metropolitana di superficie potrebbe passare da viale Diaz (il tragitto preferito dai tecnici) oppure da viale Bonaria (più appetibile per gli utenti). Sicuramente la nuova metropolitana leggera attualmente in funzione da piazza Repubblica a Cagliari sino a Monserrato (San Gottardo) ha ottenuto i consensi dei cittadini: 4.800 passeggeri al giorno. Si pensa di chiudere il cerchio dell’hinterland collegando anche Quartu, l’aeroporto, il Brotzu, Sestu e il Poetto.
Paolo Carta
 
 
 
5 - L’Unione Sarda / Quartu Sant’Elena (Pagina 24 - Edizione CA)
Ex convento Un seminario di progettazione
Docenti e allievi di undici università studiano il territorio quartese
Prende il via oggi il seminario nazionale di progettazione “Villard”, che per la prima volta si tiene in Sardegna. Sono coinvolte diverse facoltà di architettura e ingegneria, che si confronteranno sul tema della riqualificazione urbana.
La presentazione del progetto è in programma per le 10.30 all’ex convento dei Cappuccini. Successivamente si terrà il seminario a cura dei docenti della facoltà d’architettura di Alghero, Massimo Faiferri e Arnaldo Cecchini. Nel pomeriggio si alterneranno visite in città, incontri e l’inaugurazione della mostra di Herman Hertzberger “Architetture per la comunità”. Domani, al centro della giornata di studi sarà invece il Parco del Molentargius. (g. mdn.)



6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 16 - Edizione OR)
Consorzio uno
Tarantini è il presidente
Dopo le dimissione del sindaco di Terralba, Gian Pietro Pili, nei giorni scorsi l’assemblea dei soci del Consorzio Uno, che gestisce l’Università cittadina, ha eletto il nuovo presidente: Maria Giuseppina Tarantini. «Originaria di Oristano e laureata in Lettere moderne, è attualmente presidente della Commissione pari opportunità del Comune», si legge in una nota del Consorzio Uno.
 
 

7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagine 16 e 35 - Edizioni Nu-Ca)
PROVINCIA. Alla Fondazione una personalità con incarico gratuito
«Ora l’Università unica»
La Base rilancia l’idea del sistema regionale
Dopo il via libera di lunedì allo statuto della nuova Fondazione che eredita dal vecchio consorzio la gestione dell’università nuorese, l’opposizione provinciale dall’Aventino rilancia le sue proposte per un sistema regionale unico.
OPPOSIZIONE «Approvare lo statuto della fondazione con l’opposizione assente per motivi politici ed etici molto importanti è il segno distintivo della volontà di chi l’ha promossa», sostiene la minoranza del consiglio provinciale che lunedì ha disertato l’assemblea. Protesta decisa due mesi fa per reclamare una seduta ad hoc sulla questione morale. «Prima di tutto viene l’interesse della nostra comunità e sulla questione - annunciano i gruppi dell’opposizione - siamo disponibili a dare il nostro contributo costruttivo nonostante non siamo stati coinvolti in nessuna discussione e anzi le nostre istanze siano ferme in Consiglio da oltre un anno».
SISTEMA REGIONALE La Base rilancia la proposta del sistema universitario unico sardo. «Il futuro è in un organismo che coordini l’attività dei due atenei, dei consorzi e delle fondazioni che si occupano di studi universitari a Nuoro, Olbia e Oristano, della Regione e degli enti locali», dicono Efisio Arbau e Andrea Rubattu.
FEDERAZIONE DEGLI ATENEI Spiegano i due consiglieri provinciali: «Il sistema universitario sardo deve presentarsi al mercato con un’unica offerta formativa, un unico corpo docente, un campus diffuso nel territorio regionale e un’organizzazione del tempo libero degli studenti. L’obiettivo è quello di attrarre studenti da tutto il mondo. Per questo la Fondazione e i suoi genitori putativi devono immediatamente chiedere ai due atenei e alla Regione di costituire il sistema universitario della Sardegna. Pensiamo che esistano le condizioni per una sorta di federazione tra i due atenei, possibile con la riforma Gelimini, ed essendo gli stessi Rettori favorevoli alla costituzione di un coordinamento delle attività universitarie».
DISTRETTO CULTURALE «Servono credibilità, competenza e passione. Pensiamo - sostiene La Base - che questa precondizione qualitativa sia raggiungibile se si chiede ai due Rettori di concorrere a individuare una personalità di rilievo del mondo universitario sardo per guidare a costo zero l’avvio del nuovo percorso. La Fondazione deve essere il contenitore ideale per associare le funzioni del Man, dell’università, della scuola forestale e dell’Istituto etnografico per costituire il distretto culturale e tagliare alla radice i pruriti di piccolo potere e indennità che sembrano muovere certa politica, risparmiando risorse».

La Base: «Università unica»
Mentre il movimento de La Base rilancia con Efisio Arbau la proposta di un’unico ateneo per la Sardegna, a Nuoro l’approvazione dello statuto della Fondazione per l’Università fa ancora discutere. Ancora duro in Provincia il giudizio delle opposizioni che non hanno partecipato alla seduta perché da tempo, con il presidente Roberto Deriu indagato nell’inchiesta sulle assunzioni tramite agenzie interinali, chiedono una seduta sulla questione morale.
«Prima di tutto viene l’interesse della nostra comunità e sulla questione – annunciano le minoranze in un documento - siamo disponibili a dare il nostro contributo costruttivo nonostante non siamo stati coinvolti in nessuna discussione e anzi le nostre istanze siano ferme in Consiglio da oltre un anno».

Comune Bilancio 2009, nessun rilievo dalla Corte dei conti
I conti del Comune sono a posto, almeno per quanto riguarda il 2009. Lo comunica la Corte dei conti che lo scorso 5 ottobre ha scritto al Comune. «Non emergono elementi suscettibili di specifica pronuncia», dice la Corte non rilevando irregolarità sul consuntivo 2009. Solo un appunto: i residui passivi e attivi troppo elevati. Viene perciò sollecitata un’azione mirata. La notizia è comunicata in apertura della seduta consiliare di lunedì, convocata per la revoca dal consorzio universitario e la costituzione della nuova Fondazione. L’assessore al Bilancio Tore Daga informa l’aula della nota della Corte dei conti. Il consigliere del Pdl Pierluigi Saiu rilancia le sue accuse sul bilancio denunciando il mancato rispetto del patto di stabilità. Ma all’ordine del giorno della seduta non sono i conti, bensì l’università del futuro affidata a una fondazione che non convince tutti. «Chi non sostiene la Fondazione non vuole dire che sia contro l’università nuorese», precisa dall’opposizione Emilio Usula (Rossomori): le minoranze, infatti, abbandonano l’aula.
 
 
 
8 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 19 - Edizione NU)
Orgosolo
Un convegno sull’Università
“Università del Nuorese. Ruolo, risorsa, prospettive”. Si anima di un nuovo contributo il dibattito attorno all’ateneo barbaricino con il convegno in programma il 12 novembre a Orgosolo. L’incontro, nell’auditorium comunale a partire dalle 9, è organizzato dal Comune e dall’Associazione a sostegno dell’Università nella Sardegna centrale. Una giornata di studio che chiama attorno al tavolo i rappresentanti delle istituzioni del territorio, gli amministratori comunali, i sindacati e soprattutto i giovani.
Tra i relatori, Antonio Sassu, Gianfranco Bottazzi, Marco Pitzalis, Attilio Mastino e l’assessore regionale all’Istruzione Sergio Milia. Per informazioni gli interessati possono contattare Salvatora Podda al 335/1910697 o Letizia Marchi al 340/7865567.
 


9 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
All’Exmà Festival della scienza, si comincia venerdì
Inizia venerdì alle 16,30 nella sala conferenze del centro culturale Exmà in via San Lucifero il “Festivalscienza - Fra cielo e terra”. Organizzato dal comitato ScienzaSocietàScienza prevede 80 appuntamenti tra conferenza, dibattiti, animazioni, visite guidate, science café, mostre e lavoratori interattivi.
All’inaugurazione interverranno il sindaco Massimo Zedda, l’assessore regionale alla Programmazione, Giorgio La Spisa, e il presidente della provincia Graziano Milia. Dopo gli interventi delle autorità aprirà i lavori Luigi Cerruti, docente del dipartimento di Chimica dell’Università, con la sua conferenza su “I chimici italiani e il risorgimento”. A seguire, alle 18,30, il concerto “I giovani e musica - suonare insieme tra classica e jazz”.
Per tutta la durata del festival (che nella scorsa edizione ha registrato oltre 8 mila visitatori) saranno presenti 20 diverse postazioni tra mostre, laboratori e exhibit. A contribuire alla buona riuscita della manifestazione scientifica daranno inoltre il loro apporto oltre 200 studenti, in veste di accompagnamento alla “lettura” delle mostre.
 
     

  
 
LA NUOVA SARDEGNA 
  
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
Università. Ancora polemiche dopo la burrascosa approvazione 
Fondazione, tutti i punti caldi di uno statuto che fa discutere 
GIOVANNI BUA 
Nuoro. Polemiche e spaccature. Ore di dibattito in Comune e nessun dibattito in Provincia. Approvazione a colpi di maggioranza (e, in Comune, nemmeno tutta). Non è stato sicuramente un esordio festoso quello della «Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica in Sardegna centrale». Ma la sua nascita (in realtà mancano ancora un paio di passaggi tecnici) è comunque un avvenimento epocale.
 Su molti punti dello statuto le opposizioni, e parte della maggioranza, hanno avuto da ridire. E (passaggio particolarmente contestato) lo stesso statuto potrà essere modificato da delibere del consiglio di indirizzo. Ma c’è un punto che lunedì è stato cristallizzato e rimarrà immutabile: lo scopo. «La fondazione ha l’obiettivo di sviluppare, perseguire ed implementare gli studi universitari e la ricerca scientifica nel territorio della Sardegna Centrale». Per farlo di avvarrà di una serie di organi: il consiglio di indirizzo, il consiglio di amministrazione, il presidente della fondazione, l’assemblea dei partecipanti istituzionali. Il consiglio di indirizzo ha la facoltà di costituire un comitato scientifico. E possono essere nominati direttore generale e segreteria amministrativa.
 Il consiglio di indirizzo (uno degli organi più contestati per la sua «misura») è composto di un numero variabile tra 8 e 12 membri. Fino a otto membri saranno nominati dai fondatori promotori, che attualmente sono Comune e Provincia, ma che (secondo statuto) potranno essere aumentati in seguito secondo criteri da stabilire. La distribuzione di questi incarichi (altro punto contestato) verrà calcolata in proporzione ai conferimenti operati sia nel fondo di dotazione che in quello di gestione. Fino a tre membri saranno poi nominati dai fondatori, e uno dai partecipanti istituzionali. Il Cda, anch’esso presieduto dal presidente della fondazione, sarà composto da un minimo di tre a un massimo di 5 membri e provvederà all’amministrazione ordinaria e straordinaria. Altro organo è poi l’assemblea dei partecipanti, che è composta da tutti i partecipanti istituzionali alla fondazione. È un organo consultivo e senza poteri gestionali che formula pareri e proposte. E un posto al suo interno è riservato di diritto al rappresentante degli studenti. C’è poi il collegio dei revisori dei conti (tre membri). E il comitato scientifico, anch’esso presieduto dal presidente della fondazione, con compiti di consulenza e collaborazione.
 Ultimo punto: lo scioglimento della fondazione. Che potrà essere deliberato dalla maggioranza dei due terzi del consiglio di indirizzo (previa acquisizione obbligatoria di parere motivato dei fondatori) con contestuale devoluzione del patrimonio ad altri enti che svolgano attività analoghe. Patrimonio che sarà costituito da un fondo patrimoniale e un fondo di gestione (il contributo che verrà annualmente versato dai fondatori).
 Tornando alle polemiche c’è da registrare la parziale apertura dei gruppi dell’opposizione in Provincia (assenti lunedì): «Approvare lo statuto della fondazione sull’università di Nuoro - spiega una nota - con l’opposizione assente per motivi politici ed etici molto importanti, è il segno distintivo della volontà di chi l’ha promossa. Tuttavia, prima di tutto viene l’interesse della nostra comunità e sulla questione, siamo disponibili a dare il nostro contributo costruttivo nonostante non siamo stati coinvolti in nessuna discussione ed anzi le nostre istanze a discutere l’argomento siano ferme in consiglio da oltre un anno».
 Una dovuta precisazione. Il voto contrario registrato lunedì in Comune non è di Graziano Pintori di Sel (che ha abbandonato l’aula) ma di Antonio Pirisi di Rifondazione: «La mia - spiega - è una posizione responsabile. Che mi ha portato a votare contro un progetto che per come è stato portato avanti non mi convince. Ma a rimanere in aula per esprimere il mio voto, per rispetto dell’assemblea e della maggioranza di cui continuo in maniera convinta a fare parte».

La Base ribadisce la sua proposta: uniamo Sassari e Cagliari 
«ORA SI PASSI ALL’ATENEO UNICO» 
NUORO. «Siamo persuasi che il futuro sia nell’unico sistema universitario della Sardegna, cioè un organismo che coordini l’attività dei due atenei e dei consorzi e fondazioni che si occupano di studio universitario a Nuoro, Olbia ed Oristano, della Regione e degli enti locali». Va avanti per la sua strada la Base di Efisio Arbau, che ripropone con convinzione la sua proposta di università unica dell’isola: «Il sistema universitario sardo deve presentarsi al mercato con un’unica offerta formativa, un’unico corpo docente, un campus universitario diffuso in tutto la regione e con un’organizzazione del tempo libero degli studenti. L’obiettivo deve essere quello di atrarre studenti da tutto il mondo. Per questo la Fondazione e i suoi genitori putativi, devono immediatamente chiedere ai due atenei sardi ed alla Regione di costituire il sistema universitario della Sardegna».
 
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 6 - Fatto del giorno
Parisi e Melis: «Due atenei non sono troppi» 
La replica a Cabras: «Ogni unificazione significa accentrare» 
CAGLIARI. La proposta di Antonello Cabras, senatore del Pd, di fare massa critica tra le due università di Cagliari e Sassari, lanciata sabato scorso nella Conferenza programmatica dei Democratici a Baradili, ha suscitato un vespaio di polemiche. Ieri è intervenuto l’ex ministro Arturo Parisi a ricordare che ogni unificazione si traduce troppo spesso in un ulteriore accentramento, il contrario di quello che è l’obiettivo iniziale. «Avanzando l’idea di unificare le due università», afferma Parisi, «che poi equivale a ipotizzare la soppressione dell’Università di Sassari, Cabras ha scelto l’esempio più sbagliato che potesse trovare. Se voleva rendere evidente la sua convinzione che nulla sarà come prima, è comunque riuscito nel suo intento. La provocazione di Cabras ci ricorda comunque che se è urgente aprire un confronto sul futuro fondato su una larga partecipazione democratica, è necessario parlarci con parole di verità». E la tesi dell’ex ministro della Difesa nel governo Prodi è chiara: occorre consapevolezza. «Solo guardando in faccia la realtà», dice Parisi, «si potrà evitare che quello che rifiutiamo nelle parole accada nei fatti. Cioè che i tagli finiscano sulle spalle dei più deboli a cominciare dalla penalizzazione delle periferie come si trova ad essere ora Sassari e i comuni dell’interno, rafforzando ulteriormente nei fatti le tendenze all’accentramento territoriale in corso da troppo tempo. Anche se nel caso dell’Università si riuscirà a contrastare la tendenza, senza una consapevolezza della situazione nella quale siamo finiti, ogni inevitabile unificazione rischia di tradursi in un ulteriore accentramento».
 Cabras aveva replicato alle critiche che s’erano levate da subito asserendo che si tratta di decidere non il numero delle Università ma la qualità della formazione. Che però si traduce nella «massa critica» da formare e quindi nella fusione.
 «Un fatto è sicuro», afferma Guido Melis, deputato del Pd, «Sassari non può rinunciare a un’Università che ha 450 anni di vita e un’esistenza nient’affatto provinciale». E Melis spiega: «Se Cabras, come chiarisce nell’intervento pubblicato sulla Nuova del primo novembre, intende che si debbano sviluppare la piena programmazione e il coordinamento tra i due atenei sardi, allora sono pienamente d’accordo. Salvo che vorrei ricordare come questo tema fosse all’ordine del giorno sin da quando io insegnavo a Sassari nelgi ultimi anni Ottanta e come i due attuali rettori si stiano adoperando per realizzare questo obiettivo».
 Nessuno insomma condivide l’idea che si possa sopprimere il polo del Nord Sardegna, cioè Sassari: «E non lo è neppure il Pd», aggiunge Melis. Due università costano ovviamente più di una ma rendono anche di più - è la tesi di Guido Melis - «su quel terreno che sfugge ai ragionieri della spesa pubblica e che è costituito dalla formazione dei giovani, dalla cultura, dalla presenza nella società circostante: insomma il terreno della civiltà democratica». Sassari ha, in campo universitario, antiche tradizioni: «Vanta negli anni docenti prestigiosissimi, alcuni dei quali giunti poi in vetta alla scienza nazionale, e cito solo per tutti il premio Nobel, Bovet», afferma il deputato del Pd. Bisogna restare sul terreno della realtà, un concetto condiviso sia da Parisi che da Melis: «Non si può scherzare sulle cose serie. Coordinamento e risparmi reciproci vanno bene ma il dimezzamento dell’offerta universitaria ai danni del Capo di sopra, mai». Soprattutto quando tutti concordano sulla necessità di investire in cultura e in formazione.



12 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
Selezioni il 12 dicembre 
Master in Turismo: l’ultimo atto dell’ex consorzio 
Il corso formerà guide e operatori del settore
È nato in collaborazione con la facoltà di Lingue della città di Sassari 
NUORO. Ultimo atto dell’ormai ex consorzio universoitario. Che ha istituito, in collaborazione con la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’università di Sassari, un master universitario di iº livello in sistemi turistici per lo sviluppo locale e culturale: formazione di guide e operatori turistici.
 Possono partecipare al Master coloro che siano in possesso di uno dei seguenti tutoli di accesso o equivalenti: Laurea in scienze della mediazione linguistica classe nº 3, Lingue e culture moderne classe nº 11, Scienze dell’economia e della gestione aziendale classe nº 17, Scienze economiche classe nº 28. Possono, inoltre, accedere i laureati della classe specialistica 43/S Lingue straniere per la comunicazione internazionale, nonché (ordinamenti anteriori al d.m. n. 509/99) i laureati in lingue e letterature Straniere, in Economia e commercio e in Conservazione dei beni culturali.
 Possono inoltre accedere alla selezione coloro i quali, in possesso di altre lauree, vantino, un curriculum che consenta di seguire con profitto le attività didattico-formative.
 Il colloquio per la selezione si terrà il 12 dicembre 2011, alle 10, nei locali del consorzio per la promozione degli studi universitari nella sardegna centrale, via salaris, 18, aNuoro.
 Per informazioni consultare il sito www.consuninuorese.it. Telefono: 0784 244704 - 244737.
 
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 14 - Economia
Un novembre di passione
Fermi scuola e trasporti
ROMA. Novembre di passione sul fronte degli scioperi: questo mese saranno numerose le proteste che colpiranno il Paese, dallo stop di tre giorni dei benzinai a quello generale di Cobas e Cub. Ma si incroceranno le braccia anche nel settore scuola e trasporto ferroviario, passando per le proteste degli avvocati e dei professori universitari. Intanto, dopo la lettera del governo all’Ue, c’è attesa per l’incontro tra i leader di Cgil, Cisl e Uil che potrebbe portare a uno sciopero generale condiviso contro i provvedimenti annunciati sui licenziamenti. I colloqui dovrebbero tenersi già a partire da oggi e dalle prime indicazioni, lo sciopero generale è un’ipotesi tutt’altro che remota.
 In attesa di capire come si muoveranno i sindacati, i benzinai si fermeranno l’8, il 9, il 10 e l’11 novembre: sono i primi dei 15 giorni di sciopero annunciati da Fegica e Faib Confesercenti. Lo stop partirà dalle 19.30 di martedì 8 alle 7 dell’11. Nelle autostrade si fermeranno invece dalle 22 dell’8 alle 6 dell’11. Questa decisione, spiegano i sindacati, «fa seguito alla constatazione della più assoluta inerzia del governo stesso, inadempiente rispetto agli impegni ripetutamente assunti nei confronti della categoria, mettendo a rischio di fallimento circa 25.000 piccole imprese e i 140.000 posti di lavoro degli addetti occupati». In particolare, il Coordinamento nazionale unitario di Faib e Fegica «contesta la mancata liberalizzazione del settore che impedisce letteralmente alle piccole imprese di gestione di competere sul libero mercato, senza contare la decisione di azzerare l’abbattimento forfettario che in passato è stato utilizzato per riconoscere alla categoria il ruolo essenziale di sostituto d’imposta ricoperto a favore dello Stato. Corrispondono, infatti, a circa 35 miliardi di euro le imposte che i gestori italiani incassano, custodiscono e riversano all’erario, sotto la loro assoluta responsabilità e a rischio della propria incolumità e finanche della vita, come stanno a testimoniare le cronache quotidiane».
 Il 14 novembre sarà invece la volta degli avvocati: hanno aderito allo sciopero che durerà fino al 18 i dipendenti del ministero della Giustizia aderenti a Unione Camere Penali Italiane.
 Il 15 novembre protestano i professori associati del ministero dell’Università e Ricerca aderenti al Cipur, sospendendo le lezioni.
 Il 17 novembre si prosegue con la scuola: si fermano per tutto il giorno i docenti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario a tempo determinato e indeterminato del ministero che aderiscono alla Sisa. E sempre giovedì 17 protagonista sarà lo sciopero generale per l’intera giornata dei Cobas e della Confederazione unitaria di base. I Cobas manifesteranno in varie città insieme a tutti gli studenti “in lotta”. Il 17 è infatti anche la giornata internazionale di mobilitazione degli studenti e in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni di giovani di scuole e Università.
 Infine, il 26 novembre stop nel trasporto ferroviario: incroceranno le braccia dalle 21 di sabato fino alle 21 di domenica 27 i dipendenti del Gruppo Fs e Trenord aderenti all’Orsa. Era stata annunciata anche un’ulteriore protesta indetta per il 4 novembre, ma lo sciopero nel trasporto pubblico locale proclamato da Ubs Lavoro Privato è stato revocato.
 
 
 
14 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Fatto del giorno
«Arginare la finanza distruttiva» 
Il professor Sapelli: momento no, fare come Obama 
ANDREA DI STEFANO 
 MILANO «Il problema non è la lettera in sé, che non è malvagia, quanto il fatto che mancano completamente quei provvedimenti indispensabili per stimolare l’economia per cercare, ripeto cercare, di evitare una nuova recessione»: Giulio Sapelli, docente di storia dell’economia presso l’Università Statale di Milano è visibilmente preoccupato dell’andamento della situazione.
 Professore basteranno questi impegni del governo?
 «La risposta mi sembra che la stiano dando i mercati in modo chiaro. Non c’è all’orizzonte nessun elemento che ci porta a considerare credibili neppure i provvedimenti di austerity. D’altra parte ricordo che la traduzione del Consiglio Europeo di alcuni contenuti della lettera del Governo è veramente impegnativa se non irrealizzabile».
 Si riferisce al rapporto debitoµpil al 113% entro il 2014?
 «Esattamente. A bocce ferme, cioè senza qualche intervento straordinario per tagliare lo stock del debito di due-trecento miliardi, non ci sono le condizioni per arrivare ad un saldo positivo del bilancio corrente sufficiente a ridurre di sei punti percentuali il rapporto debitoµpil. Bisognerebbe puntare su un incremento rapido del Pil, che come sappiamo negli ultimi dieci anni ha registrato una crescita media di poco più di un punto percentuale».
 Il quadro internazionale lascia qualche spiraglio?
 «In Europa la leadership continentale è inesistente per non dire peggio. Obama si sta invece riprendendo e l’attuazione della riforma finanziaria Frank-Dodd direi che è la vera novità a livello globale. Solo ripartendo da lì, cioè mettendo sotto controllo un’industria finanziaria distruttiva, si possono porre le basi per arginare una crisi che rischia di essere peggiore di quella del 2007-2008».
 Quasi tutti i commentatori segnalano che per tentare una ripresa è indispensabile una forte redistribuzione della ricchezza. Ma è realizzabile?
 «Questo è uno dei nodi principali, se non il più rilevante, della devastante crisi economica».
 Che cosa pensa del movimento degli indignados?
 «Confido molto nel ruolo dei movimenti, soprattutto quello di Occupy Wall Street perché vedo un importante ruolo dei sindacati americani che dopo anni di posizioni in difesa sotto l’attacco dell’ideologia iperliberista stanno tornando a coagulare forze per un cambiamento strutturale».
 
      
 
 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
 
15 - Sardegna Quotidiano / Pagina 13 - Cagliari
VIA ROMA LA CASA DELLO STUDENTE
ANCORA CHIUSA PER LAVORI URGENTI
Nuova chiusura per la casa dello studente dell’Ersu in via Roma. Un comunicato dell’ente per il diritto allo studio avverte gli studenti che la struttura dovrà essere sottoposta ad urgenti lavori di manutenzione e che non si conosce la data della riapertura. L’ex Hotel moderno era stato riaperto dopo che erano stati effettuati del lavori, che forse non sono stati sufficienti a garantirne l’agibilità.
 
 
 
16 - Sardegna Quotidiano / Policlinico “Così nasce il buco milionario”
CORTE DEI CONTI La relazione sugli sprechi in Anatomia patologica: incolpati Mistretta e Giuseppe Santa Cruz
IL PROCESSO La guerra del Policlinico è finita anche sotto la lente della procura penale. La vicenda è stata ricostruita dai pm Daniele Caria e Gaetano Porcu. Lunedì prossimo proseguirà il processo contro Giuseppe Santa Cruz. Alla sbarra anche la figlia Rosa e i medici Davide Matta e Stefano Angius oltre al tecnico Antioco Angelo Casula
Uno spreco milionario. Il servizio di “Anatomia patologica” del Policlinico era diventata un buco nero che inghiottiva denaro in consulenze esterne mentre si continuava a pagare chi non svolgeva il proprio lavoro. È questo il quadro che emerge dalle indagini condotte dal sostituto procuratore della Corte dei conti, Mauro Murtas, che ha ricostruito il disservizio del Policlinico costato 2 milioni e 351mila euro. Questo è l’ammontare del danno erariale. Questa la cifra di cui, dal prossimo 13 dicembre, dovranno rispondere il primario Giuseppe Santa Cruz (difeso dagli avvocati Raffaello Spano e Simone Valentini), l’ex rettore Pasquale Mistretta (avvocato Costantino Murgia) ma anche Rosa Cristina Coppola
(ex direttore generale), Andrea Corrias (allora direttore sanitario) e Ennio Filigheddu (ex direttore amministrativo).
Un totale a cui sono state sottratte le cifre già “scontate ” dalla prescrizione e che avrebbero fatto salire di molto l’importo dello spreco”. Soldi pubblici che per cinque anni - dal 2002 al 2007 - sono stati bruciati in una guerra combattuta dal primario Santa Cruz e tollerata dal rettore dell’università, oltre che dagli organi di direzione del Policlinico. La vicenda è nota: il servizio di “Anatomia patologica”, nonostante le costose attrezzature, i materiali e il personale qualificato, non entrò mai in funzione. Il reparto era paralizzato, mai vennero eseguite biopsie e analisi di laboratorio. Per questo i vertici dell’amministrazione decisero di affidare il servizio ad altre strutture ospedaliere attraverso onerose convenzioni stipulate – sostiene l’accusa – senza che ve ne fossero i presupposti di legge. “L’affidamento degli incarichi di consulenza esterna ha in realtà costituito un comodo escamotage, purtroppo in danno al pubblico erario, pavidamente individuato dai tre organi di direzione del Policlinico al solo scopo di aggirare l’arrogante inoperosità tenuta dal Santa Cruz nel corso degli anni”. “Santa Cruz è rimasto totalmente e costantemente inoperoso”. Mentre “Mistretta, nonostante fosse costantemente e puntualmente edotto della totale paralisi in cui versava il Servizio, ha tollerato scientemente quell’autentica degenerazione gestionale”. E ancora: “Le ragioni di questa incredibile vicenda, sono rinvenibili in una lunga sequela di
arbitri, di illeciti e di inammissibili tolleranze, tutti connotati dal comune denominatore della indifferenza verso la salute del cittadino quale bene primario da tutelare”. Ora l’Erario chiede il risarcimento di quei soldi sprecati: 2.351.432, 17 euro oltre la rivalutazione, gli interessi e le spese di giustizia. Di questi 1.253.456,16 euro sono il danno patrimoniale diretto da
ripartirsi per il 40 per cento a carico di Coppola, 40 per cento di Filigheddu e il 20 per cento di Corrias. Mentre 1.097.976,01 euro sono il danno a carico di Santa Cruz e Mistretta.
Maddalena Brunetti
 
 

 
 
METRO
 
 17 - Metro Cagliari / Pagina 8 - Cagliari
METRO Ed. Cagliari del 2 novembre 2011 - Pagina 8 
 

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