Sabato 29 ottobre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 ottobre 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 58 - Edizione CA)
Ospiti illustri e grandi temi al Festival che si terrà dal 4 al 12 novembre a Cagliari
SCIENZA, L’UOMO FRA TERRA E CIELO
Edoardo Boncinelli, Piergiorgio Odifreddi, Patrizia Caraveo
L’immenso e il mistero tra terra e cielo. È lo spazio il tema della quarta edizione del Festival della Scienza, all’Exmà di Cagliari (più due appuntamenti al Palazzo Regio), dal 4 al 12 novembre, con una giornata conclusiva il 19. La manifestazione, organizzata dal comitato ScienzaSocietàScienza ormai da dodici anni (precedentemente con diversa denominazione), ha scelto come sottotitolo “Fra cielo e terra” per dialogare della ricchezza del mondo. Per un totale di 80 eventi, vengono coinvolte nella scoperta delle materie scientifiche scuola, università, persone comuni. Tra gli ospiti il biologo Edoardo Boncinelli (sabato prossimo, per parlare di mente e cervello e domandarsi cosa sia la vita) e il fisico Carlo Bernardini (mercoledì discetta di immaginazione razionale). Tra i matematici Mario Barra (l’11) e Piergiorgio Odifreddi (per la conferenza di chiusura, il 19, con “C’è spazio per tutti”). Ancora, l’11 il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami col suo “I marziani siamo noi”. Il 12 l’astronauta Roberto Vittori svela i segreti della Stazione Spaziale Internazionale. E questo giovedì c’è Patrizia Caraveo, a capo dell’Istituto di Astrofisica Spaziale di Milano. «Il festival sta diventando un evento a livello nazionale, con sempre maggiori richieste di partecipazione e sempre più scienziati di spicco», commenta Carla Romagnino, docente di Fisica, presidente del comitato organizzatore, ricordando le ottomila presenze dello scorso anno. Il suo auspicio è creare, anche a Cagliari, un polo scientifico di rilievo, ma non nasconde all’amministrazione comunale le preoccupazioni per il futuro e chiede sostegno, anche economico, a cittadini e istituzioni. Riceve rassicurazioni dal Comune per voce dell’assessore alla Cultura Enrica Puggioni. Ribadisce l’importanza della manifestazione anche l’assessore provinciale all’Istruzione Franco Mele. Studenti e adulti possono approfittare di un cartellone variegato tra conferenze, animazioni, spettacoli e science café.Venti le postazioni allestite tra laboratori, exhibit e mostre (alle classi si chiede la prenotazione, tel 3493384471). Due le sezioni speciali del 2011. Una per la scienza in Italia nei 150 anni dell’Unità, a partire dalla nomina del fisico e matematico Carlo Matteucci alla carica di Ministro della Pubblica Istruzione. L’altra, in occasione della celebrazione dell’Anno Internazionale della Chimica, indetto dalle Nazioni Unite, ragione per cui il Festival gode del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana Unesco. E proprio con la chimica si inaugura alle 16.30 di venerdì prossimo. Dopo i saluti delle autorità, Luigi Cerruti (università di Torino) terrà la conferenza “I chimici italiani e il Risorgimento. Riflessioni storiche con uno sguardo al presente”.
(m. va.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Quaranta docenti per un progetto ambizioso: salvare l’umanità
Laurearsi in Felicità Il corso-provocazione del regista Martinez
Partirà a gennaio la laurea illegale più straordinaria del pianeta. Dopo il Corso di prevenzione dell’idiozia, nasce l’Università di Aristan, Facoltà di Scienza della Felicità. Il corso di laurea in Teoria e Tecniche di Salvezza dell’Umanità è tanto folle quanto reale. Avrà la sua sede operativa all’Horse Country di Arborea e sedi distaccate alle Terme di Casteldoria e al THotel, dove ieri è stato presentato il progetto.
IL GRUPPO Progetto di Filippo Martinez, artista eclettico che spazia dalla regia alla pittura e che nel 2001 ha scritto il suo epitaffio: “Sono altrove. Altrove è l’unico posto possibile”. In questo Altrove, che è un luogo mentale con indirizzo sardo, l’hanno seguito in tanti perché «la felicità è cosa serissima che sta diventando una cosa sempre più difficile da raggiungere». Gianluigi Gessa, Vittorio Sgarbi, Barbara Alberti, Michela Murgia, Giorgio Pisano, Nino Nonnis e altri quaranta docenti, scelti tra le menti italiane più interessanti con l’unico criterio della «passione sfrenata verso qualcosa», si alterneranno in quattro lezioni notturne a settimana per dar corpo a un corso di laurea magistrale di 3 anni e una laurea breve biennale.
LA LAUREA Nonostante l’alta aspirazione - salvare l’umanità - e un preside, Massimo Deiana, che già ricopre lo stesso ruolo alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Cagliari, il corso rilascia certificati non legali. Ma regala quella consapevolezza e il senso di benessere che segna la differenza tra la mera esistenza e la vita. «Qui ci sono i fondamenti per la scuola del futuro - racconta Alessandro Spedicati Diablo, cantante dei Sikitikis che con Max Casacci, chitarrista dei Subsonica, insegnerà Divertentismo - anche le cose più belle diventano orrende se devono essere fatte per forza. La scuola dovrebbe trasmettere che imparare è entusiasmante». I docenti lavoreranno «per grazia» perché l’Università vorrebbe tentare di vivere senza sponsor e controllori. Le tasse di iscrizione annuali vanno dai 90 ai 190 euro e assicurano costi da mensa universitaria al campus di Arborea e incontri di terapeutica allegria. Per iscriversi basta un clic sul sito www.aristan.it , dove a breve sarà aggiornato con il modulo di iscrizione online, i contatti e l’elenco delle librerie che accettano le iscrizioni alla facoltà, come la libreria Piazza Repubblica Libri di Cagliari. Se entro il 25 dicembre non raggiungerà la quota minima di 380 iscrizioni, questa palestra della mente si dissolverà in un attimo. Come un sogno interrotto.
Cristina Muntoni
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 21 - Edizione OL)
Asl
Operazione cataratta: fine della convenzione
La rimozione chirurgica della cataratta è uno dei più eseguiti in tutti gli ospedali del mondo. Non fa eccezione quello di Olbia. Sono circa 500 i pazienti che ogni anno si sottopongono ad interventi di chirurgia oculistica, il 95 per cento viene operato alla cataratta. Anche Beatrice Guidi, di Santa Teresa, prossima al rinnovo della patente, avrebbe dovuto operarsi. Ma ha dovuto rimandare l’appuntamento, a data da destinarsi. È cessata infatti la convenzione tra i chirurghi della Clinica oculistica dell’azienda ospedaliera universitaria di Sassari e la Asl numero 2. Di fatto l’azienda sanitaria non ha un’unità operativa ospedaliera di oculistica. «Questo comporta il ricorso attraverso convenzioni esterne con altri enti - precisano dalla direzione della Asl olbiese - a professionisti di provata capacità». Il vertici Asl, stanno lavorando per riprendere in tempi stretti l’attività oculistica, puntando ad estendere la gamma degli interventi che si effettuano in regime di day surgery. Per ora le prenotazioni sono sospese. ( w. b. )
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 21 - Edizione NU)
PROVINCIA. Il piano Ippotyrr per il controllo del territorio funziona La vigilanza va a cavallo Barracelli in prima fila nelle Brigate equestri
Vedi la foto Mentre il Comune di Nuoro si disfa degli ultimi due cavalli in dotazione ai vigili urbani, la Provincia punta su un progetto che prevede il loro utilizzo per il controllo del territorio. Nei giorni scorsi nella sede dell’amministrazione si è tenuto un incontro per analizzare i risultati del progetto Ippotyrr finanziato dall’Unione europea attraverso il programma operativo Italia Francia Marittimo 2007-2013, che ha come capofila la Provincia di Nuoro insieme a quelle di Sassari e Livorno e la Corsica.
L’INCONTRO In particolare si è fatto un bilancio dell’azione Brigate Equestri, che vedono in prima linea le compagnie barracellari del Nuorese, impegnate nelle azioni di vigilanza ambientale a cavallo, preparate attraverso un corso di formazione. All’incontro hanno partecipato l’assessore provinciale all’Ambiente Franco Corosu, i funzionari della cooperazione internazionale, le compagnie barracellari di Siniscola, Gadoni e Tiana e i referenti regionali degli stagisti Ippotyrr. Tutti hanno manifestato grande entusiasmo anche a nome delle popolazioni coinvolte, in particolare dei giovani.
IL PROGETTO Un progetto ecosostenibile dal momento che l’utilizzo del cavallo permette di raggiungere campagne e coste nel totale rispetto dell’ambiente. Il progetto ha avuto inizio ad aprile 2009 e potrà contare su un finanziamento di un milione e 875 mila euro. All’università di Sassari è stata affidata una ricerca dedicata alla valorizzazione della razza anglo-arabo-sarda. La Provincia punta infatti sul cavallo come risorsa sia in campo economico che in quello sociale.
L’ASSESSORE «È nostro intendimento inserire questo tipo di progetto in altre iniziative comunitarie - ha dichiarato l’assessore provinciale all’ambiente Franco Corosu -. A breve organizzeremo nuovi incontri al fine di completare il percorso formativo delle compagnie barracellari coinvolte nell’iniziativa, a condizione che ci sia la disponibilità di un congruo numero di partecipanti». La Provincia di Nuoro - ha continuato Corosu - rilascerà un attestato di partecipazione e allo stesso tempo lavorerà per l’inserimento in altri progetti per dare continuità all’iniziativa che, seppur ancora a livello sperimentale, ha raggiunto obiettivi importanti». In programma anche l’utilizzo del cavallo nel campo delle iniziative sportive rivolte ai disabili.
Maria B. Di Gaetano
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 39 - Sassari
BANDO DELL’ERSU
Assegnazione posti letto
ALGHERO. Prosegue la raccolta di adesioni al bando diffuso dall’Ersu relativamente alla assegnazione di posti letto nella struttura di tipo residenziale alberghiero individuata dall’ente ad Alghero e che darà una prima risposta al fabbisogno di alloggio degli studenti della facoltà di Architettura dell’università di Sassari che ha sede ad Alghero. La soluzione abitativa individuata attraverso un bando di gara dispone, tra l’altro, anche di servizi collaterali per lo sport, il tempo libero e gli incontri comuni. La modulistica può essere richiesta allo sportello del Settore diritto allo studio in via Coppino 18, piano terra (Corte Santa Maria) a Sassari. Per informazioni è inoltre possibile rivolgersi al settore Alloggio telefonando allo 079/9940048.
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Sardegna
Crolla la qualità della vita
ALTRE 80MILA FAMIGLIE SULLA SOGLIA DELLA POVERTÀ 
Indebitamento insostenibile anche per classi sociali che si erano sempre sentite al sicuro 
UMBERTO AIME 
Cagliari. Chissà perché dal 2009 al 2010, in Sardegna, la povertà è scesa di quasi tre punti. All’Istat dicono che sia merito di qualche lavoro precario saltato fuori all’improvviso e della micro imprenditoria femminile pare cresciuta in fretta. Dunque, la povertà è diminuita, eppure non è così. Non è in atto nessun miracolo economico, non ci sono effetti da boom e non c’è ricchezza nelle case, per dare retta all’Istat, è stata la replica, secca e amara, del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro, nel suo dossier su nuovi e vecchi poveri. Ha ragione, il Crel: basta guardarsi attorno, ascoltare il vicino e frugare nei portafogli, per capire che quel calo è soltanto una bolla statistica, gonfiata da un ottimismo irreale, incolore e insapore, come lo sono tutti i gas subdoli.
Tutti sanno che è vero il contrario. Oggi va molto peggio di ieri, col Paese reale, Sardegna compresa, che vive, denuncia e grida ben altro da tempo. Questo: se è giusto che nell’isola le famiglie povere conclamate sono 117 mila su 634 mila, altre 80 mila vivono nel pantano o stanno per crollare. Vista la crisi, adesso basterebbe davvero un non nulla, qualunque imprevisto, persino un inaspettato conguaglio di luce o acqua, per far transitare ancora 200 mila persone dal limbo della quasi povertà all’inferno della disperazione assoluta. Inferno popolato, nel 2011, da 300 mila sardi, ovvero dagli zombi di questa ultima e maledetta società. Se ci fosse il trapasso, speriamo di no, da Olbia a Cagliari la percentuale dei nuclei sotto il limite di sopravvivenza - 992 euro al mese se sono in due, 1.617,71 in quattro - salirebbe ben oltre il 31 per cento. Ed è questo il dato che terrorizza più di altri, nel leggere l’indagine «La povertà e le politiche di contrasto», voluta e conclusa dal Crel. Dopo sei audizioni che sono servite a toccare con mano la realtà e sette riunioni, è stato il presidente, Tonino Piludu, a tirare le somme. «Il disagio - sono state le sue parole - è purtroppo molto al di là dell’asticella indicata dall’Istat. Noi adesso abbiamo la certezza che lo scivolare di molte famiglie verso l’abisso sia ormai un fenomeno inarrestabile, accelerato dal crack finanziario, che ha travolto o sta per farlo anche alcune delle classi sociali finora al sicuro». È vero, l’ultimo rapporto del Crenos, istituto di ricerca universitario, ha confermato che «la qualità della vita è in caduta verticale», con la provincia del Medio Campidano, il Sassarese e l’Oristanese in fondo alla classifica del dove si sta peggio.
È un disastro, ma stavolta, almeno sui soldi, la colpa non può essere scaricata sulle istituzioni. Fra cantieri comunali, progetti di ogni tipo e piani straordinari per contrastare l’indigenza, dal 2006 al 2011 a livello regionale sono stati stanziati 475 milioni. «È una cifra enorme - ha detto ancora il presidente del Crel - con una spesa pro capite di 234 euro, che è la seconda più alta in Italia, davanti abbiamo solo il Friuli». Tanti soldi ma che purtroppo spesso sono stati investiti male, con interventi votati all’assistenzialismo, a tappare le falle dell’emergenza, e quasi mai «destinati ad accompagnare le famiglie fuori dal tunnel», ha detto Fabrizio Carta che per conto della Cisl fa parte del Crel. Col risultato che in assenza di un coordinamento fra i vari enti o fra gli assessorati regionali i 475 milioni sul tavolo hanno finito per «non incidere sulle situazioni drammatiche e neanche su quelle in cui invece sarebbe bastato un intervento di accompagnamento sociale ed economico per evitare il tracollo».
È il caso delle famiglie sovra-indebitate, col reddito mensile ormai in ostaggio di finanziarie al consumo, prestiti con le banche e altre esposizioni che «nel totale hanno superato la soglia della sostenibilità, umana e contabile, del debito», è scritto nel dossier. Servirebbe, in questo caso, anche un fondo di garanzia, come quello pubblico-privato per le imprese, destinato a «sostenere urgenti piani di rientro e a riportare i nuclei familiari a rischio in un’area di sicurezza». È quell’area della speranza, che secondo il Crel deve prevedere immediatamente politiche attive del lavoro per chi da quel mercato è stato espulso o non c’è mai entrato, e anche interventi specifici: va risolta, ad esempio, la fame di case. Per poi alimentare quella che è stata sintetizzata dagli esperti come «un’indispensabile rete capillare di servizi» a favore delle famiglie, a cominciare dalla scuola per finire coi trasporti.
Certo, è difficile parlare adesso di welfare, con lo Stato che cinico continua a tagliare proprio nel e sul sociale, ma il Crel sul tema ha proposto una contro-verità sacrosanta: «Non servono altre risorse, sono sufficienti quelle che ci sono. Bisogna però spenderle meglio, per contrastare in concreto la povertà». Poi subito dopo ci vorrebbe un nuovo modello di sviluppo giusto, equo ed etico, ma questo sì che sa di miraggio.
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Cagliari
Aristan e l’università della felicità 
Presentata la nuova iniziativa di Filippo Martinez 
ALESSANDRA SALLEMI 
Cagliari. Una risata che non si riesce a trattenere, si espande in qualunque ambiente e si ferma soltanto quando l’oratore ha la bontà di far riprendere fiato all’uditorio è di sicuro un salvacondotto verso la salute mentale continuamente minacciata dalle devastazioni umane, etiche ed economiche dei nostri tempi.
Ebbene ieri, a Cagliari, in una sala del Thotel un gruppo di docenti, artisti e giornalisti ha tenuto una conferenza stampa che ha messo alla prova l’isolamente acustico della stanza. Si presentava l’Università di Aristan (sì, è greco antico, ricorda il concetto di persone migliori) e la facoltà di Scienze della Felicità, che ha trovato una sede nell’Horse Country di Arborea e due sedi staccate al Thotel di Cagliari e alle Terme di Casteldoria e verrà inaugurata soltanto se si arriverà ai 383 discenti che si ritroveranno a lezione il venerdì sera e il sabato e pagheranno la tassa annuale di 190 euro per gli adulti e molto meno per giovani e giovanissimi - l’Horse country offre pernottamente colazione e pasto a 27 euro -.
Dunque l’ideatore è Filippo Martinez, la facoltà è presieduta dal preside di Giurisprudenza a Cagliari, Massimo Deiana, i docenti sono stati scelti per la straordinaria passione sul tema che tratteranno e la prima capacità che hanno dovuto dimostrare è quella di emozionare i discenti e renderli complici del progetto per allenare la mente a cercare la felicità in ogni piega del vivere quotidiano.
Il neuroscienziato Gianluigi Gessa cercato da Filippo Martinez per entrare nel corpo docente della facoltà della Felicità ieri spiegava che la caratteristica del corso è che i docenti devono parlare di ciò di cui sono innamorati «e io parlerò di libertà, della parte del cervello che controlla il bene e il male e quindi del libero arbitrio».
I docenti sono una trentina. Nell’elenco s’incontra Barbara Alberti sull’amore «per parlare di ciò che non potrà mai essere detto»; Manlio Brigaglia per l’infantologia «per rivivere l’infanzia come fosse storiografia»; Pietrangelo Buttafuoco con «Francoecicciologia», Bachisio Bandinu sull’assenza per esplorare le presenze; Michela Murgia contro tutto quello che non è biodegradabile; Nino Nonnis sulla Memoria, per ricordarsi di non perderla e sarà assistito nella docenza da Rossella Faa; Giorgio Pisano su Coscienza comparata per leggere la cronaca che non c’è, in soccorso sul tema ci sarà anche il collega Celestino Tabasso. Benito Urgu su Metamorfosi, per capire tutto il resto, Fausto Taiten Guareschi sullo Zen (è un monaco); Giulio Giorello su Tex Willer, fenomenologia pura e applicata; Claudio Ciaravolo sulla leggerezza, per imparare a sorvolare.
Nelle prossime settimane alcune librerie sparse in tutta l’isola raccoglieranno le iscrizioni. L’operazione non ha scopo di lucro, i docenti non sono remunerati, a disposizione dei discenti ci saranno le lezioni registrate e sbobinate e anche un piccolo teatro.
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
FORMAZIONE
Sassari. Oggi, alle 9, nell’aula Francia della facoltà di Giurisprudenza, in viale Mancini 5, si terrà il Convegno dal titolo “La mediazione dei conflitti in ambito sanitario: profili giuridici e dimensione sociale”.
L’evento è organizzato dal Centro universitario di Mediazione di Giurisprudenza con gli Ordini provinciali dei Medici e degli Avvocati.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Sassari
Com’è cambiata in 100 anni la figura del veterinario 
SASSARI. Niente è più riduttivo di una nota pubblicità che fa salvare un capriolo da un veterinario, per tratteggiare la figura del professionista. Oggi infatti l’impegno del medico veterinario è strettamente legato alla salute dell’uomo. Se ne parlerà stamane alle 9, nell’aula magna dell’Università centrale, in occasione del centenario della fondazione dell’Ordine delle province di Sassari, Olbia e Tempio. Sarà messo in luce come, nel tempo, la figura del veterinario è cambiata inserendosi sempre più nel contesto sociale. Vedi ad esempio i casi in cui, come avviene attualmente con la febbre del Nilo, ricopre un importantissimo ruolo tenendo uno stretto contatto con i medici di base e impegnandosi a fornire corrette informazioni alla popolazione, o nel monitorare il territorio collaborando con gli istituti preposti all’analisi e ai controlli della salute. Questo senza dimenticare che vigilano sull’importazione e il movimento degli alimenti che arrivano nell’isola.
Nel corso della mattinata saranno premiati i past president Antonio Usai e Edoardo Marongiu e il presidente uscente Andrea Sarria.


10 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
La Sassari del futuro sognata dagli studenti delle scuole superiori 
Idee e progetti presentati al Forum promosso dall’assessorato comunale delle Politiche giovanili 
LUCA FIORI 
Sassari. Mezzi pubblici più efficienti e più puntuali, strutture sportive gratuite, piste ciclabili e’’wi fi zone’’ (luoghi in cui si può accedere liberamente a Internet) e infine lavoro per tutti, soprattutto per i giovani. La sognano così, i ragazzi degli istituti superiori cittadini, la città del futuro. La Sassari che hanno in mente hanno provato a progettarla.
Così hanno buttato giù idee e progetti, ieri mattina, lavorando tutti insieme nelle aule tematiche del Forum Giovani, il progetto dell’assessorato comunale delle Politiche educative e giovanili, arrivato alla terza edizione. Dalle 9 alle 13, nell’aula Open Space della facoltà di Lettere e Filosofia, 122 studenti di età compresa tra i 16 e i 20 anni, si sono confrontati su idee e proposte progettuali, supportati da Cristiana Serra e Stefano Sotgiu dalla società Policy. I giovani hanno ricevuto il saluto del sindaco Gianfranco Ganau e dell’assessore delle Politiche educative e giovanili Alessio Marras.
Con i due amministratori c’erano anche una rappresentanza delle ragazze della Torres femminile e della “Città di Candelieri”, la squadra di pallamano femminile e l’allenatore della Dinamo Meo Sacchetti. Il messaggio lanciato ai giovani, riuniti sotto lo slogan “Oggi cambio la mia città”, è stato quello di lavorare in squadra, «perché solo così si ottengono i migliori risultati». L’assessore Alessio Marras ha annunciato che manca poco all’apertura del nuovo centro di aggregazione giovanile in piazza Santa Caterina, ristrutturato con fondi regionali all’interno dei locali che fino a poco tempo fa ospitavano gli uffici dell’anagrafe. Il Forum Giovani è un percorso che nasce con l’intento di disegnare le politiche giovanili non più “dall’alto”, ma ascoltando ciò che propongono i destinatari stessi delle politiche e, compatibilmente con gli indirizzi e le possibilità finanziarie, realizzarle.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Oristano
Narbolia. L’iniziativa a cui partecipano undici comuni e alcune Regioni somiglia tanto al Master and back 
UN’ESPERIENZA ALL’ESTERO SOGNANDO IL LAVORO 
Per 43 disoccupati la possibilità di fare un tirocinio nel settore del turismo sostenibile 
L’Unione Europea finanzia il progetto con 350mila euro 
NARBOLIA. L’Unione Europea mette a disposizione 350mila euro per 67 disoccupati (43 sardi) diplomati o laureati, per fare un tirocinio all’estero nel settore del turismo sostenibile o rurale. Potranno trascorrere 22 settimane in Spagna, Francia, Bulgaria, Gran Bretagna, Germania o Cipro.
Opereranno in aziende specializzate e potranno scegliere fra tre possibilità di tirocinio: management dei servizi per lo sviluppo rurale; organizzazione e amministrazione delle aziende turistiche e rurali; promozione, comunicazione e marketing dei servizi turistici e rurali. Al rientro, alcuni saranno selezionati per l’inserimento lavorativo in enti e strutture locali e regionali.
Ricorda da vicino il progetto “master aand back” che la Regione organizza per i laureati, il progetto reso possibile dall’impegno dei Comuni di Narbolia e Milis che hanno deciso di dialogare per creare opportunità di lavoro, permettendo ai disoccupati di fare esperienza all’estero.
Ai due Comuni capofila poi si sono aggiunti Tramatza, Bauladu, Nurachi, Zeddiani, Seneghe, Bonarcado, Santu Lussurgiu, Riola, supportati dalle Regioni Sardegna, Emilia Romagna, Puglia e Basilicata: tutti, assieme a diversi enti, amministrazioni, società e Paesi europei partners, decisi ad allargare gli orizzonti di laureati e diplomati che difficilmente potrebbero fare esperienze di questo tipo.
Ieri in Provincia la presentazione del progetto “Euro Trais Tour”, reso possibile attraverso la convenzione con l’agenzia nazionale Leonardo, ente che gestirà il programma in Italia. Il sindaco di Narbolia, Fabrizio Fais, ha voluto sottolineare come il progetto rappresenterà un’occasione di far sviluppare anche in questi territori, fortemente vocati al turismo rurale e sostenibile, quelle professionalità che saranno fondamentali per la nascita di iniziative imprenditoriali. Il che non è poco, soprattutto per zone come l’Oristanese, dove le opportunità di lavoro sono sempre più rare.
 
  

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
  
12 - Sardegna Quotidiano / Pagina 11 - Sardegna
Proteste scuola, studenti in piazza
FLASHMOB A MINISTERO
Hanno giocato a «ruba bandiera» tenendo in mano una borsa al posto del fazzoletto. È il flash-mod «Ruba la borsa di studio» inscenato da alcune decine di studenti liceali e universitari, che oggi hanno manifestato sulle scale del ministero dell’Istruzione in viale Trastevere contro «la nuova legge sul diritto allo studio che vorrebbe approvare il governo e che penalizzerebbe l’accesso alle borse di studio». Tra gli striscioni, uno recitava “Lettera- lmente ” senza futuro, in riferimento alla lettera del Governo alla Bce.


13 - Sardegna Quotidiano / Pagina 23 - Cultura
LIBERA UNIVERSITÀ
Aristan, dove si insegna la felicità

FILIPPO MARTINEZ
Tragediografo, attore, scrittore, regista. “Trasloco. Vado in quel che faccio e faccio quel che sogno. Sono altrove. Altrove è l’unico posto possibile”
MASSIMO DEIANA È il preside della Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari e ora anche dell’Università di Aristan che da gennaio terrà il corso sulla felicità.
LE MATERIE Fra gli insegnamenti impartiti dall’Università della felicità, lo Zen,“Amore ”, “Memoria”, “Odio”, “Paura”. Si studiano anche Tex e Ciccio e Franco
I DOCENTI Sgarbi, Giorello e Buttafuoco. E poi Gessa, Benito Urgu, “Diablo”, Abate Giorgio Pisano e Nino Nonnis

Sei felice? Che domanda. Spesso la risposta è: «Sono sereno». «Serenità!», sbuffa professor Gianluigi Gessa, scienziato. «Chiunque non abbia un avviso di garanzia può definirsi sereno!». E allora, tormentato, continui la ricerca di quella parola meravigliosa. Non la trovi. Ma se ti insegnassero a trovarla, la felicità? Magari con un approccio scientifico da positivista forsennato che ti conduca al concetto più sovrastrutturale che esista? Follia pura. Ed è un elogio alla follia l’aver creato l’Università di Aristan, “Facoltà di scienze della felicità” e nello specifico un Corso di laurea in teoria e Tecniche di Salvezza dell’Umanità. Primo e unico caso al mondo. «Un’Università senza alcun valore legale - ti spiega
la mente del tutto, Filippo Martinez - che nasce dall’esigenza di condividere con gli altri ciò che rende felici». Ti sembra di stare davanti a una serie di bei personaggi appena sputati fuori dalla pagina di un romanzo troppo faticoso, la realtà. Sono pronti a prenderti per mano. «Soprattutto oggi che i momenti felici sono sempre meno». Un Fort Alamo, definisce l’Università “illegale ” il tragediografo Martinez. Resistere contro l’esistenza - che non è vita. E contro quella parolina là che oggi sembra essere la via di fuga: «Serenità». Si immagini invece un percorso che riempia lo spirito e migliori la qualità della vita. Jefferson nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti scrisse: la felicità è un diritto, come vita e libertà.
COME SI ARRIVA ALLA FELICITÀ? Perché la felicità non può essere una scienza? Cosa ci rende felici? Diablo (cantante dei Sikitikis) prega di evitare le risposte ovvie. «Perché abbuffarsi di cibo o di sesso non funziona, eh. E per quanto mi riguarda la serenità è un anticipo di liquidazione». Tex Willer o la comicità di Ciccio e Franco rendono felici il filosofo Giulio Giorello e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Che ve li racconteranno in modo così travolgente da affondare le dita nel vostro spirito. Presupposto fondamentale della felicità? Che corpo e spirito viaggino insieme. E allora c’è la lezione dedicata allo Zen con maestro Guareschi. E poi, come in ogni cosa, ci sono classici “Amore ”, l’unica parola che mai potrà rischiare l’estinzione. E ancora “Memoria”, “Odio”, “Paura” (per tutte le volte che non siamo morti), “Leggerezza” (per imparare a sorvolare), “Adescamento” (per un uso adeguato del carisma), “Verità” (per imparare dal falso).
DOCENTI DA TUTTA ITALIA Materie così amate da chi le proporrà da renderle travolgenti. Il filosofo, lo scrittore, l’igienista, l’ingegnere, lo psichiatra. Tutti personaggi illustri. Francesco Abate si occuperà di “Inseguimenti” quelli per... perdere fiato. Vittorio Sgarbi ha scelto di portare in aula “La follia - per una vita ordinata”. Benito Urgu la “Metamorfosi. Per capire tutto il resto”. «Per me la felicità è la verità», dice lo scrittore Nino Nonnis che insegnerà “Memoria”. Professor Gessa avrà un approccio molto scientifico, spiegando in quale parte del cervello risieda il bene e il male e «...quanto grande debba essere la corteccia frontale per resistere ai peccati...». E ovviamente l’Università che “insegna” o meglio regala la felicità ha un suo assetto ben definito. Il preside è Massimo Deiana, l’attuale preside della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari. Il Bollettino universitario sarà curato dal giornalista Giorgio Pisano. Una biblioteca a disposizione diretta da Luca Cocco e presto la possibilità di iscriversi tramite internet (da oggi anche nelle librerie della Sardegna).
SERVONO 380 ISCRITTI Ma il corso “in” o “della” o “sulla” o “per” la felicità si farà solo se si raggiungerà il numero minimo di 380 iscritti entro gennaio. La laurea breve biennale (14 esami più tesi) e quella magistrale triennale (21 più tesi) costa 190 euro, 140 per i giovani, 90 per i ragazzi sotto i 20 anni. I docenti non sono pagati, ma sarà necessario un fondo che garantisca gli spostamenti tra la penisola e la Sardegna. Solo a questo serve la tassa di iscrizione. Il campus si terrà all’Horse Country di Arborea (che per l’occasione propone prezzi da mensa e sconti sul pernottamento), con le sedi staccate di Cagliari (T-Hotel) e le Terme di Casteldoria. Le lezioni si terranno ogni venerdì e sabato dalle 20.30 alle 23
(due temi diversi al giorno. Una laurea in felicità potrebbe davvero cambiare la vita?
Virginia Saba

 
14 - Sardegna Quotidiano / Pagina 23 - Cultura
EX VETRERIA DI PIRRI
LIBRI Il padre della neuropsichiatria
L’EVENTO Il volume di Silvia Gianicola dedicato a Charcot verrà presentato sabato 5 novembre nella sala rubino Jean Martin Charcot, chi è costui? Un esploratore, della mente umana. Fu il primo ad utilizzare il termine “neurologia”, è considerato il padre della neuropsichiatria moderna, fondamentale il suo apporto nella nascita del metodo anatomo-clinico. Nato a Parigi nel 1825, scoprì la sclerosi laterale amiotrofica, conosciuta ancora oggi dagli specialisti come “malattia di Charcot ”, si occupò di disturbi della memoria, per lui venne creata la prima cattedra europea di neurologia. E Silvia Giancola, laureata in Pedagogia, insegnante, sullo scienziato francese ha scritto un libro: “La nascita della clinica in Francia nel XIX secolo: Charcot ”, che verrà presentato sabato 5 novembre, alle 17, nella Sala rubino dell’ex Vetreria di Pirri. «Le origini del volume risalgono ai quattro anni in cui ho lavorato come ricercatrice universitaria nella facoltà di Scienze della formazione a Cagliari», spiega l’autrice. Charcot fu rinomato medico all’ospedale della Salpetrière: «Era un
ospizio, lo trasformò in una vera e propria clinica: raccoglieva più dati possibili sui pazienti, riuscendo così a delineare il decorso della malattia», sottolinea Giancola. Importanti e innovativi gli studi sull’isteria: «Si pensava che fosse una patologia solo femminile ma grazie alle sue ricerche la considerazione della malattia si estese anche all’universo maschile». Dell’ipnosi si occupò in maniera nuova: «Per Charcot non era curativa ma serviva a far regredire il paziente fino allo stato originario del sintomo, per poterlo studiare e capire», dice ancora l’autrice del libro. Famosa la “spettacolarità” delle sue lezioni nell’anfiteatro della Salpètriere: induceva, tramite ipnosi, le isteriche a rappresentare le loro crisi.
Fra gli spettatori anche un giovane Freud, appena laureato, ai prodromi della psicanalisi. Personaggio a tutto tondo Charcot: «Amava disegnare i suoi pazienti», conclude Giancola, «per meglio comprenderne i cambiamenti durante la malattia. E poi era molto colto: conosceva bene anche l’Italia e le sue opere d’arte » .
Massimiliano Messina
    
  
  
SARDEGNA 24 
 
15 - Sardegna 24.it
CULTURA
La scienza ha un fascino che ispira

di Gianluca Carta
29 ottobre 2011 - Se pensate la scienza come un insieme di noiose lezioni tenute in piccole aule o un marasma di formule aggrovigliate su fogli e lavagne, è il caso di far visita al Festivalscienza di Cagliari: mostre, giochi, laboratori didattici sono solo alcune delle modalità attraverso le quali discutere, divertirsi e interagire con il mondo della scienza e i suoi protagonisti. Organizzato dal Comitato “ScienzaSocietaScienza” con la collaborazione di Università, Enti di ricerca, Provincia di Cagliari e AIF (Associazione Italiana per l’insegnamento della Fisica) di Sassari, il Festival giunge alla quarta edizione, dal 4 al 12 novembre, presso il complesso Exma’.
«Nell’ultima edizione abbiamo avuto oltre ottomila visitatori, per la maggior parte studenti delle scuole – ha affermato Carla Romagnino, presidente del Comitato organizzatore, - il nostro Festival sta diventando un evento importante a livello nazionale e sempre più persone ci chiedono di poter presentare le proprie attività». Un evento in cui successo e gradimento del pubblico sono frutto anche della varietà di forme nelle quali sono presentati i diversi contenuti scientifici. Gli appuntamenti previsti nel corso dell’edizione di quest’anno sono oltre ottanta – dalle conferenze alle mostre, passsando per gli spettacoli teatrali – durante i quali saranno affrontate le questioni e gli argomenti scientifici che maggiormente affascinano il pubblico. Lo spazio, la sostenibilità ambientale e l’energia sono solo alcuni dei temi che saranno discussi nel corso del Festival, che quest’anno farà suo il leitmotiv Fra cielo e terra, proprio per evidenziare, anche in modo simbolico, la grande varietà di contenuti e forme di comunicazione adottate nella manifestazione.
Tra gli ospiti Edoardo Boncinelli, Giovanni Bignami (presidente dell’INAF, Istituto Italiano di Astrofisica) e Piergiorgio Odifreddi, matematico e autore di diversi volumi di divulgazione scientifica. Non mancheranno inoltre i richiami storici all’Unità d’Italia, della quale quest’anno si festeggiano i 150 anni: un’occasione in più per presentare la scienza non sotto un’unica prospettiva ma come un’entità fortemente immersa nello scenario storico e nel tessuto sociale del nostro Paese. «La scienza ha una fondamentale importanza nella creazione del nostro spirito nazionale - continua Romagnino - nel corso del Festival potremo approfondire il ruolo della fisica italiana, di come abbia rischiato di essere travolta dopo le leggi razziale del ’38 e di come sia poi risorta, conquistando posti di rilievo nella comunità scientifica internazionale». La presidente di ScienzaSocietaScienza si è inoltre soffermata a lungo sui reali obiettivi del Festival, ideato principalmente per attrarre i giovani «perché sono loro che devono ancora essere formati e scoprire cosa è davvero la scienza».
L’obiettivo principale rimane sempre la creazione di un polo di divulgazione scientifica di ampio respiro internazionale, che possa inserirsi nella rete di musei della scienza italiana ed europea. Il progetto, che necessita di una forte unione di intenti fra tutte le realtà presenti nel territorio, ha avuto l’approvazione di Enrica Puggioni, Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cagliari: «È un progetto al quale guardiamo con molto favore, certi del fatto che i musei scientifici costituiscano un momento di grande interesse didattico». Ma nonostante gli sforzi, i successi e i buoni propositi per il futuro, «non sappiamo - aggiunge Romagnino - se ci sarà una quinta edizione del Festival. L’ampiezza dell’iniziativa imporrebbe un’organizzazione strutturata che non possiamo permetterci e noi siamo tutti volontari che fanno un altro mestiere». Rassicuranti le parole pronunciate dall’assessore Puggioni, che ha auspicato l’inizio di una nuova e prolungata collaborazione fra il Comune di Cagliari e gli attori coinvolti nella realizzazione di eventi e prodotti di comunicazione scientifica.
 
 
16 - Sardegna 24.it
CULTURA
Una laurea salverà l’umanità
di Donatella Percivale
La felicità è una cosa maledettamente seria. In America un diritto sancito dalla Costituzione. Ad Arborea una disciplina cui è dedicato un corso di laurea: quello di Teoria e tecniche di Salvezza dell’Umanità. Ad elaborare il piano di studi di una laurea che si prospetta come la più illegale del pianeta, una batteria di trenta docenti voluti da quel creativo di rango (già regista di “Sgarbi quotidiani”) che è Filippo Martinez: da Barbara Alberti a Giulio Giorello, da Michela Murgia a Vittorio Sgarbi. Docenti che nell’università di Aristan, questo il nome scelto per l’istituto che avrà come sede il campus dell’Horse Country di Arborea (ovvero 42 ettari immersi nel verde, un’aula magna da mille posti, un palazzetto per eventi che contiene sino a 7mila persone) insegneranno solo quelle passioni avvertite come assolute, profonde e inesorabilmente travolgenti.
Tra le cattedre già assegnate (impossibile segnalarle tutte) quella di Diablo sul “Divertentismo. Per purificare il senso di colpa”, quella di Benito Urgu sulle “Metamamorfosi. Per capire tutto il resto” o di Gianluca Nicoletti sulle “Protesi emozionali. Per amputazioni affettive”. Ma a contaminare gli studenti con le singolari traitettorie delle loro passioni (tra cui l’Infantologia, l’Adescamento, l’Ars amatoria) ci saranno anche Giorgio Pisano, Francesco Abate, Bachisio Bandinu, Nino Nonnis. «Quando mi hanno chiamato ho pensato si trattasse dell’università di Einstein - ha commentato Gianluigi Gessa - poi ho capito che era quella di Aristan ed è andata bene lo stesso. Insegnare ciò di cui si è innamorati è un grande privilegio».
Preside di facoltà sarà Massimo Deiana (al timone della facoltà di giurisprudenza di Cagliari) per nulla spaventato dal peso del doppio incarico: «Una laurea totalmente illegale ma di grande peso scientifico, perché la felicità è una scienza maledettamente seria, una vaccinazione contro l’idiozia». Il costo dell’iscrizione è di 190 euro (per quella breve bastano due anni, per la specialistica tre) e occorrono almeno 380 iscrizioni entro il 31 dicembre. Se come scriveva Émilie du Châtelet “Si è felici soltanto quandoi piaceri e le passioni sono soddisfatti” adesso non ci sono più scuse per non sorridere.
 
 


METRO
 
17 - MetroNews Cagliari di venerdì 28 novembre 2011 / Pagina 4 - Italia
Mi consenta
LEZIONI GRATUITE Dario Casati, pro-rettore università di Milano
di Tommaso Tafi
Imponete ai ricercatori 41 ore di lezione gratuite. Le sembra corretto?
A dir la verità credo che la media sia 50 ore. Per legge i ricercatori sono tenuti a dedicare parte del tempo alla didattica. Insegnare è imparare.
Ma la legge Gelmini dice che ogni ora di didattica va retribuita.
Quella legge non è operativa, mancano i decreti attuativi. Noi ci rifacciamo alla precedente, dove ci sono spazi di ambiguità in cui si inserisce il regolamento interno.
I ricercatori, così, non finiscono per compromettere il loro percorso di ricerca?
Il rischio c’è, ma sono i primi a voler fare più lezioni, salvo poi lamentarsi.
La nuova legge risolverà il problema?
Vedremo, intanto la Statale con fondi propri ha trasformato 70 ricercatori in associati e entro il prossimo bilancio arriveremo a 100.
 
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
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