Domenica 16 ottobre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 ottobre 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 68 - Edizione CA)
SAGGI
Giampaolo Salice Quei “pirati” che fondarono una nazione
Quando gli archivi confermano ciò a cui tende l’immaginazione, un’opera di storiografia prende ad emanare radiazioni letterarie. È quanto avviene con “Dal villaggio alla nazione” di Giampaolo Salice, giovane ricercatore di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche di Cagliari. Il volume si apre con le lande desolate di un’isola flagellata da carestia e peste, nel 1348. Si chiude con le politiche del ministro dell’Agricoltura dello stato italiano Francesco Cocco Ortu: concrezione umana e sociale di oltre 500 anni di storia sarda.
La “Fusione perfetta” del 1847, con cui la Sardegna viene integrata nell’entità statuale del Regno piemontese, è accolta nel tessuto sociale isolano da un piccolo esercito di dinamici, ribollenti sudditi, quelli che Salice definisce “protoborghesi”. “Dal villaggio alla nazione” è la meticolosa ricostruzione di un microcosmo che sfidando l’immobilismo feudale riuscirà a farsi protagonista di una classe dirigente prima nazionale e poi europea.
L’approccio storiografico utilizzato è induttivo. Salice ha studiato biografie, genealogie, contratti, le minuzie delle burocrazie municipali di Benetutti, Villasor, Nuraminis, Sestu e con essi di tutti i piccoli centri in cui l’instancabile fecondazione di questi irrequieti proletari porterà alla nascita di Cocco Ortu. Il risultato, in linea con una scuola inaugurata negli anni ’90 da storici come Paolo Macry e Michelangelo Morano, è la rottura delle certezze offerte per mezzo secolo dalle storiografie marxiste e cattoliche: la borghesia non nasce con gli editti (le Chiudende del 1820, per esempio), ma è una forza istintiva, prima individuale e poi sociale, che a suon di contratti, debiti, matrimoni, violenze, inganni, genio, costruisce un canale fuori dalle costrizioni secolari della storia. Da contadini e pastori a ministri del Regno, in una promiscuità professionale e progettuale che le scuole storiografiche classiche hanno soffocato entro categorie monolitiche: nobiltà, borghesia, proletariato. Il reale è molto più fluido e richiede passione da entomologo. Dallo studio di questo denso alveare un altro regalo: i costumi della psicologia sarda visti attraverso i gesti quotidiani e secolari di questi pirati sociali protoborghesi.
Spesso, lungo il dedalo di questo robusto lavoro documentario, si ha la sensazione di assistere ai barocchi intrecci genealogici dei Buendia di Marquez. Le scartoffie d’archivio sono state sublimate, il muto documento comincia a parlare di uomini, di tempo. I fatti si fanno sentimento storico, epopea, e gli eserciti d’ombre guidati dal ministro Cocco Ortu raggiungono forse il loro scopo ultimo: ammaliare perfino gli storici ed evitare che, come nelle ultime pagine di Cent’anni di solitudine , una tempesta cancelli i segni delle tumultuose vicende umane.
Luca Foschi
 
 
2 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 17 - Edizione CA)
COMMENTI
L’alba (chiara) della Rete
Riccardo Delussu (Università di Cagliari)
Il Blasco litiga con Nonciclopedia Da quando veste i panni del social-rocker, Vasco Rossi è tornato al centro dell’attenzione mediatica. L’ultima battaglia lo vede contrapposto al sito-web Nonciclopedia, una sorta di enciclopedia satirica, contraltare della più famosa Wikipedia che pubblica contenuti rigorosamente falsi e dissacranti. Qualcuno può aver sorriso quando si è scritto di Vasco Rossi che spaccia cocaina all’uscita delle scuole, ma ad aver riso di più sono stati gli avvocati del Blasco nazionale, quando hanno avanzato una causa per risarcimento danni. Per protesta, gli anonimi gestori di Nonciclopedia hanno dichiarato uno sciopero virtuale, impedendo la visione delle pagine e chiamando alla mobilitazione (rigorosamente virtuale) in favore della libertà d’espressione. La risposta del cantante non si è fatta attendere: “Scrivere in forma anonima sul muro di un cesso o su un sito internet può essere una attività divertente ma non si tratta di libertà di espressione o di parola. Questo sacrosanto diritto conquistato dalla civiltà occidentale al prezzo della vita di milioni di persone lo si esprime solamente quando ci si prende la responsabilità di quello che si dice mettendo il proprio nome e cognome”.
In queste poche righe si condensa la contrapposizione fra chi ritiene che la Rete debba restare uno spazio libero, dove tutto quello che viene pubblicato rientra nel diritto di manifestare liberamente la propria opinione, e quelli che pensano che anche su internet debbano valere le leggi ordinarie: chi ha qualcosa da dire deve assumersene la responsabilità. È triste constatare come questi importanti temi vengano affrontati su Facebook e non in Parlamento, dove invece si discute di come limitare la libertà d’espressione anche a chi non ha paura di firmare i propri articoli con nome e cognome.
 
  

   
LA NUOVA SARDEGNA 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 13 - Attualità
Dopo l’ondata di proteste il provvedimento sparisce dalla legge di stabilità 
DIETROFRONT SUI BUONI PASTO 
Il governo ci ripensa: niente taglio al ticket per gli statali 
VINDICE LECIS 
Roma. Dietrofront del governo sul taglio dei buoni pasto agli statali. Dopo l’alzata di scudi dei sindacati, a metà mattinata di ieri il governo è corso ai ripari con una nota diffusa da Palazzo Chigi nella quale si spiega che il taglio «non figura nella versione definitiva della legge di stabilità». Pertanto, ha aggiunto il comunicato del governo, «ogni polemica sull’argomento è fuori luogo e strumentale». In realtà le norme sulla cancellazione dei tickets (previsti da accordi tra sindacati e amministrazione) erano presenti nella bozza iniziale. Ma ha affermato il ministro Brunetta, ora «non saranno inserite nel testo definitivo del disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri».
Dunque una retromarcia su un provvedimento che aveva messo in allarme centinaia di migliaia di lavoratori pubblici. Il governo aveva deciso infatti il taglio dei buoni pasto ai dipendenti statali che avessero lavorato meno di 8 ore al giorno. L’orario contrattuale è, invece, di 7 ore e 12 minuti. Questo avrebbe determinato un danno mensile di oltre 150 euro a lavoratore.
Soddisfatta la Fp-Cisl secondo la quale la norma è regolata «da patti contrattuali che vanno rispettati». La Cisl afferma di essere pronta a partecipare al dialogo «se il governo vuole aprire un tavolo per individuare gli sprechi e migliorare la produttività». Ma la riorganizzazione «non si può fare sulla pelle dei lavoratori».
La legge di stabilità prevede, in ogni caso, ben altri tagli dolorosi: a partire dai 60 milioni in meno alla sicurezza, del miliardo tolto all’edilizia sanitaria, e dei 6 miliardi cancellati ai ministeri. Alcuni ministri esultano per aver avuto meno tagli del previsto. Stefania Prestigiacomo ha ammesso che «abbiamo evitato la liquidazione del ministero» perchè è stato garantito un finanziamento di 300 milioni.
Nella Finanziaria un capitolo è dedicato alla scuola. Il governo ha inserito un finanziamento di 242 milioni, ma solo per la paritaria e 400 milioni per l’Università. Nel prossimo anno perderanno il posto mille lavoratori amministrativi tra bidelli e segretari. Gli Esteri invece dimezzeranno le spese di rappresentanza. Il Ministero dello Sviluppo perderà 800 milioni della banda larga, dirottati altrove.
La scelta di ridurre spazi e competenze del pubblico comincia dal personale. Il ministro Brunetta ha comunicato che tra il 2008 e il 2013 saranno 300 mila in meno i lavoratori statali. Una forte riduzione di valutata attorno all’8,4% grazie al blocco del turn-over (vale a dire mancate sostituzioni) e dalla possibilità per le amministrazioni di assumere nel limite del 20% rispetto alle uscite.
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
«Pecha Kucha», sei minuti per un’idea 
Al chiostro di Architettura, confronto tra architetti, designer e registi 
PIERLUIGI CARTA 
Cagliari. Il Pecha Kucha Night è arrivato anche in Sardegna, sbarcando a Cagliari la sera di venerdì tra le mura del chiostro della facoltà di Architettura. Dopo aver già occupato i palchi di tutto il mondo, la serata creativa del Pecha Kucha, nata in Giappone nel 2003, è stata traghettata anche a Cagliari all’interno della settimana artistica di Alig’art. Si tratta di un momento di incontro per designer, architetti, registi e fotografi; principalmente però chiunque abbia in cantiere un’idea o un progetto in fase di realizzazione può partecipare. La selezione è rigorosa e bisogna attenersi aderenti al formato: l’idea deve essere presentata in sei minuti e 40, ovvero 20 secondi di descrizione per un totale di venti diapositive. Il merito della realizzazione di questo evento va a sette ragazzi cagliaritani, rincontratisi nella loro città di origine dopo varie esperienze di lavoro e di formazione all’estero. La serata del Volume Uno in Cagliari è iniziata alle 20 e 20, ed ha ospitato un totale di 16 progetti. Tale formula di presentazione è stata ideata da Astrid Klein e Mark Dytham nel febbraio 2003, due architetti di Tokyo; ed il nome cerca di rappresentarne l’informalità: in giapponese, pechakucha significa appunto “chiacchiere”. Non solo in semplici chiacchiere si è risolta però la serata: 16 idee sono state presentate venerdì sera da professionisti e non, provenienti dalla Sardegna, Roma, Bologna, Genova e Madrid, scelti tra quasi il doppio delle idee proposte. Molti dei quali consistevano in progetti architettonici, in recupero di spazi urbani e periferici; alcuni hanno esposto nuovi metodi di riciclo come l’E-chor, un modello della ruota della preghiera buddista già installata a Bologna, presentato da Alice Zannoni e Davide Pretto, per la valorizzazione del materiale di scarto come materia sacra. Altri hanno mostrato degli esperimenti teatrali o cinematografici, come il documentario Barcelona en dos colors, realizzato in lingua catalana da Alberto Diana, riguardo il nazionalismo catalano. Dopo tre mesi di lavoro per la realizzazione del Volume Uno, la seconda serata cagliaritana del Pecha Kucha dovrà aspettare gennaio.
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
Martedì convegno a Veterinaria 
Febbre del Nilo esperti a confronto 
SASSARI. Un convegno sulle emergenze sanitarie, in particolar modo su quella che oggi preoccupa di più l’intera Sardegna, la West Nile Disease. È l’iniziativa organizzata dalla Scuola di specializzazione in Sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche dell’Università degli Studi di Sassari e del Dipartimento di prevenzione della Azienda sanitaria numero 1. Il convengo è fissato per martedì 18 ottobre, alle 9, nell’aula “Manunta” della facoltà di Veterinaria, in via Vienna numero 2.
Dopo i saluti di varie autorità, tra le quali l’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci, il convegno presegue con gli interventi di: Manlio Fadda, Eraldo Sanna Passino, Rossella Lelli, Federica Monaco, Angelo Ruiu, Antonello Montisci, Paolo Briguglio. Dopo la pausa riprendono i lavori Antonina Dolei, Maristella Mura, Fiorenzo Delogu. Al termine, previsto per le 16,30, sarà avviata una discussione con i partecipanti.
 
 
6 - Pagina 9 - Cagliari
La Regione decide di cambiare le regole di selezione e vanifica la graduatoria già acquisita 
Formazione e lavoro col trucco 
Diciotto giovani scelti per l’inserimento in azienda restano a casa 
CARBONIA.Sogni infranti per i giovani di Carbonia che aspiravano a un inserimento dei progetti di formazione lavoro. Sono cambiate le regole del gioco. E quasi tutti quelli che erano stati scelti, dopo una selezione apposita, rimarranno fuori. Cento le domande presentate, una rincorsa a quello che sotto molti aspetti appariva un sogno: conquistare un posto di lavoro per alcuni mesi, per acquisire una professinalità, e, se fortunati, proseguire l’esperienza lavorativa con un impiego fisso.
Al traguardo sono arrivati in 18. Tutti pronti, ormai, ad assumere servizio nelle varie aziende che avevano collaborato al progetto finanziato con fondi comunali. Il progetto, denominato «CAR.O.LA», Carbonia Al LAvoro è nato con lo scopo di agevolare le scelte professionali attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro.
I tirocini formativi e di orientamento sono previsti per durata di 6 mesi. Ai giovani inseriti il Comune di Carbonia assicurerà una borsa lavoro pari a 400 euro mensili.
Un bonus, destinato alle aziende, ha avuto effetto incentivante per favorire le possibili assunzioni. Invece, le speranze sono andate deluse. Una direttiva regionale, emanata quando ormai tutto l’iter previsto per la graduatoria era completato, ha cambiato le regole del gioco, stabilendo che la laurea o il diploma di scuola media superiore previsti per l’accesso avrebbero dovuto essere conseguita nell’ultimo anno.
«Un requisito che quasi nessuno degli aspiranti poteva vantare e che, comunque, ha volutamente cancellato le speranza di una intera generazione, quella tra i 25 e i trenta anni, che non riesce, per le difficoltà attuali, ad inserirsi del mondo del lavoro - ha spiegato Matteo Fenu, consigliere comunale -. Chiederemo all’amministrazione comunale di ribellarsi ad una direttiva così restrittiva, e alla Regione di riconfermare le norme precedenti. Che, e non è un fatto di poco conto, sono state alla base di un lungo processo di selezione che ormai è arrivato al termine.
E’ impensabile che a iter della selezione ormai concluso, e dopo che i 18 «fortunati» erano già identificati, pronti ad iniziare una esperienza nuova, tutto viene azzerato.
Sono annunciate interrogazioni e ordini del giorno. Ma già da ora da più parti è stato chiesto al sindaco e all’amministrazione comunale un intervento nei confronti della Regione per eliminare la norma che appare non avere una motivazione valida.
«La Regione deve ripensarci - spiegato Fenu -. Cambiare i criteri alla fine dei lavori di selezione è a tutti gli effetti ingiusto. In questo caso poi, la cancellazione dei laureati e diplomati di anni accademici precedenti l’ultimo appare assolutamente assurda.(g.f.n.)
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
Sviluppo con la cultura, si può 
Economisti a confronto in città, scontro Murgia-Vannini 
MARCO SEDDA 
Nuoro. Il Nuorese potrebbe diventare un distretto culturale a livello europeo. E farci i soldi. Parola dell’economista Pier Luigi Sacco, autore del libro “Italia Reloaded. Ripartire con la cultura”, tra gli organizzatori della due giorni che si è tenuta al centro polifunzionale di via Roma.
Due giorni di dibattiti tra economisti, operatori culturali, architetti e giuristi, organizzato dal consorzio universitario e dalla facoltà di giurisprudenza di Sassari, pensati per gli studenti del master in Diritto ed economia per la cultura e l’arte ma aperti a tutti. Ieri si è parlato proprio di distretti culturali: «Un’esperienza a cui l’Europa guarda con molta attenzione - spiega Sacco - sperimentata in Svezia e in Spagna con caratteristiche simili a quelle sarde: Andalusia e Asturie. La Sardegna potrebbe candidarsi a ricoprire un ruolo sperimentale a livello europeo. I fondi ci sono e il momento è giusto perché siamo alla fine di una fase di sviluppo. Il Nuorese ha le giuste caratteristiche: vivacità culturale, solidità del tessuto sociale ed eccellenza dei musei».
Al dibattito era presente Bruno Murgia, deputato Pdl, che sui distretti culturali ha presentato una proposta di legge: «Pensata per Nuoro, che può rilanciarsi tramite la cultura. Ne parlerò con la Regione: a Nuoro può nascere una scuola di creatività, per il primo anno basterebbe un milione di euro». Ma un distretto culturale disciplinato dalla legge non piace all’economista Marco Vannini: «È sbagliato decidere per legge quale territorio deve diventare un distretto culturale e su quali regole deve poggiare. Il distretto può riuscire solo se c’è una comunità che decide di organizzarsi». Il master mira a formare le figure professionali necessarie, ha spiegato il giurista Domenico D’Orsogna. «L’università - ho concluso il rettore Attilio Mastino - tiene molto a questo territorio, come dimostra il master e le due scuole di specializzazione che abbiamo deciso di fare a Nuoro. La Sardegna centrale può essere al centro di un progetto di sviluppo».
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Gallura
ANNO ACCADEMICO
Crisponi all’inaugurazione
L’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi sarà presente domani alle 10 nell’aula magna della Facoltà di Economia, all’inaugurazione dell’anno accdademico. «Scenari di sviluppo turistico in Sardegna» è il tema su cui interverrà. (al.pi.)
 
 
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
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