UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 4 settembre 2011

Domenica 4 settembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 settembre 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 35 - Edizione CA)
Università, la voce degli studenti
Cento giovani al dibattito convocato senza inviti e manifesti 
Il primo confronto pubblico con i diretti interessati è stato promosso da Radio Barbagia
 
Pluralità di voci. Fuori dal circuito degli inviti formali, la rete di passaparola venerdì sera, ha riempito l'auditorium della biblioteca Satta. Università nuorese al centro del dibattito: un centinaio i giovani, segno incontrovertibile di una sete di spazi di rappresentanza a loro dedicati. A promuovere il confronto Radio Barbagia: «Vogliamo dare voce ai giovani e far scaturire delle proposte», ha detto il direttore dell'emittente don Francesco Mariani rifiutando di sedersi al tavolo della presidenza per stare vicino ai ragazzi.
SENZA RETE Un faccia a faccia aperto, figlio naturale della polemica innescata dal consigliere comunale Marcello Seddone, sul nuovo corso triennale «a mezzadria con Sassari» con la richiesta di conoscere costi e benefici di una convenzione che prevede in 16 anni un investimento di quasi 11 milioni e 600 mila euro. Don Mariani fa rispettare già in apertura la regola del «prima la parola ai ragazzi e ai cittadini e interventi da massimo tre minuti». Veloci quindi gli interventi di Seddone ed Efisio Arbau, consigliere provinciale propugnatore dell'Università unica sarda.
PAESI EMARGINATI Poi il dibattito entra nel vivo. Contrario all'accademia «sotto casa» Salvatore Pinna, Ingegneria a Cagliari che stigmatizza la politica della «pizza a domicilio». Pungente Dionigi Deledda, sindaco di Orgosolo, con gli amministratori nuoresi che «continuano a muoversi senza coinvolgerci: non siamo più disposti a fare gli spettatori» e nel mettere sul piatto strutture pronte o da ristrutturare come Galanoli e Pratobello potenziali sedi di un polo accademico di eccellenza sull'ambiente che, sostiene Deledda, «ci riavvicinerebbe all'Ogliastra». Gli fa eco Bobore Bussa, indipendentista, giovane consigliere provinciale di ProgRes: «C'è un problema di democrazia, si decidono i giochi tra pochi, inutilmente abbiamo chiesto un Consiglio straordinario sul tema già dallo scorso dicembre». Tra i tanti, Paolo Loi di “Dialogo e rinnovamento”, nuorese arrivato appositamente da Cagliari per parlare di «studi che forniscano strumenti spendibili, e questo è possibile solo se li si lega alla vocazione del territorio e appositi centri di ricerca». Duro e concreto Giorgio Devias di “A manca pro s'indipendentzia” nel rifiutare il «ricatto», campus universitario-nuova caserma militare a Pratosardo
LE RISPOSTE Due le istanze principali emerse: Università che risponda alle esigenze del mercato locale e che sia in grado di attirare matricole dal resto della Sardegna e dalla Penisola. Alcune risposte sono arrivate dal commissario del Consorzio Caterina Loi (protagonista di una gaffe su Facebook denunciata da Graziano Siotto): «Siamo qui per far crescere la nostra realtà universitaria, l'anno scorso abbiamo investito 360 mila euro in master unici», ha detto Loi cercando in pochi minuti di soddisfare quesiti che i giovani attendevano da mesi e che, una volta tanto, sono riusciti almeno ad esternare. Il commissario, comunque, incassa il sostegno dell'Asuc con Andrea Soddu che, a nome dell'associazione nata per sostenere l'Università nuorese, considera gli ultimi risultati «un primo passo» e di Carlo Pala, che da docente dell'Ateneo rifiuta l'etichetta di «facoltà di serie B».
GLI ASSENTI Tante ancora in oltre due ore di dibattito le domande e gli spunti di riflessione tutti da soddisfare. Il sindaco Alessandro Bianchi, il presidente della Provincia Roberto Deriu, i massimi dirigenti di Pd e Pdl non hanno però avuto la curiosità di acoltare. Ma, inevitabilmente, le risposte dovranno arrivare in altre sedi: «Vi invito tutti - si appella ai giovani il consigliere comunale Paolo Cottu ad assistere alle sedute del Consiglio comunale e provinciale che prima o poi si dovrà occupare di questo tema».
Francesca Gungui
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
OSPEDALI. Da domani
La clinica chirurgica del San Giovanni trasferita al Policlinico
 
Da domani la Clinica Chirurgia diretta dal professor Alessandro Uccheddu si trasferisce dal presidio ospedaliero del San Giovanni di Dio al Policlinico di Monserrato. Trasferite anche le attività di urgenza chirurgica cittadina.
La decisione è stata presa dalla direzione generale dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, d'intesa con l'assessorato regionale della Sanità, per rendere sempre più efficienti e funzionali i servizi sanitari forniti dall'Aou, e fa parte di un più ampio piano di rafforzamento del Policlinico di Monserrato: la gara per il blocco Q (costo dieci milioni di euro) è partita ed entro il 2012 è previsto anche il trasferimento del presidio Macciotta con il il Puerperio, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. Nello stesso blocco dovrebbero trovare spazio anche il pronto soccorso, Endocrinologia e Ostetricia, le sale travaglio e il day hospital e Ginecologia. Le stanze (tutte con due letti) avranno tutti i comfort e, a richiesta e pagando una tariffa ancora da stabilire, saranno a disposizione delle pazienti camere singole.
“CIVILE” VERSO L'ADDIO Il trasferimento della clinica chirurgica rappresenta un altro passaggio verso l'insediamento graduale a Monserrato di tutti i reparti che hanno sede al vecchio ospedale civile. Così, del resto, ha previsto il Piano sanitario regionale, anche per rendere omogeneo il percorso didattico-assistenziale della Facoltà di medicina.
TRASFERIMENTO DAL 2008 A metà del 2008 era stato quella di Neurologia la prima struttura a passare all'ospedale dell'azienda mista. Non era un caso: Neurologia era la struttura più angusta, al pian terreno dell'edificio progettato nel 1842 dall'architetto Gaetano Cima.
Con l'arrivo del professor Uccheddu e della sua équipe, il Policlinico di Monserrato fa un nuovo importante balzo in avanti. «L'obiettivo», è scritto in una nota dell'azienda, «è una sanità più efficiente e vicina ai cittadini, con strutture all'avanguardia per dare le risposte che i pazienti e i loro familiari chiedono».
Durante il mese di agosto tutto il personale della struttura è stato impegnato per garantire la continuità assistenziale e rispettare i tempi. Obiettivo riuscito grazie anche alla dedizione e all'impegno di tutti.
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Nazionale
La notte bianca dell’università
Folla di giovani al confronto pubblico nella biblioteca Satta
 
 NUORO. Per l’università di Nuoro sta davvero spuntando una nuova alba, oppure avanza inesorabile l’ora del crepuscolo? Nell’attesa che l’amletico dubbio venga sciolto dalle generazioni future, certo è che il 23 settembre andrà in scena la prima «Notte bianca dei ricercatori nuoresi». Ad annunciarlo, avantieri sera, in un auditorium della biblioteca Satta preso d’assalto da cittadini ansiosi di partecipare alle decisioni che li riguardano, è stato Carlo Pala.
 Politologo, ricercatore precario e attivista di Sel (Sinistra ecologia e libertà). «Un evento - ha spiegato - che nasce per far conoscere una realtà finora sempre sottaciuta: quella fatta di tanti ricercatori precari che, in totale silenzio, svolgono la loro attività a Nuoro, e spesso, attraverso convegni e pubblicazioni scientifiche di livello internazionale, contribuiscono a dare lustro alla città». Ma nell’attesa dal dibattito pubblico promosso da Radio Barbagia è emersa un’altra verità: i nuoresi hanno bisogno di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano città e territorio. E al dibattito coordinato da padre Francesco Mariani non è mancato l’apporto fondamentale dei giovani.
 In primis il consigliere comunale Marcello Seddone, che ha rivendicato con orgoglio la paternità del dibattito sull’ateneo e ha respinto l’accusa di essere un disfattista. «No all’università a Nuoro a tutti i costi - ha sintetizzato Seddone -, sì ad un’università che sia attrattiva e di qualità». Da parte sua il consigliere provinciale Efisio Arbau ha ribadito la proposta di rilancio: «È ora di finirla con i due baronati di Cagliari e Sassari che decidono di attivare, “pacande”, dei corsi universitari a mezzadria o in comodato. Meglio un ateneo regionale unico, che attiva i corsi nei vari territori».
 «La nuova offerta formativa del polo nuorese - ha chiesto Antonio Piroddi, studente a Milano - rappresenta una svolta epocale, o è solo una soluzione di emergenza per avere un’università a Nuoro, costi quel che costi?». Giovani desiderosi di capire, che mobilitano dibattiti virtuali nei social network, come Salvatore Pinna e Graziano Siotto, o elaborano proposte nei partiti e nelle associazioni, come Paolo Loi di Dialogo e Rinnovamento, per il quale «al malato non si può dare il ricostituente, ci vuole una medicina forte». O Giorgio Devias, di A Manca Pro S’indipendenzia, che ha sparato a zero contro la realizzazione della nuova caserma di Pratosardo. E ancora Francesco Deledda, Sebastian Cocco, Andrea Soddu. A loro ha cercato di rispondere il commissario Caterina Loi: «La strada scelta è stata quella di far crescere l’offerta universitaria in un contesto normativo dominato dalla riforma Gelmini che, per ora, non favorisce le piccole sedi o le sedi gemmate». E ha ricordato come proprio il predecessore Tore Cocco aveva iniziato il discorso di collaborazione con Giurisprudenza di Sassari, attivando due master. Alla fine ha sintetizzato bene il consigliere provinciale di Progres, Bobore Bussa: «Il successo di questo dibattito dimostra che alla base di tutto c’è una carenza di democrazia: serviva un processo partecipativo lungo».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
La chirurgia trasloca
Da domani il reparto di Uccheddu funziona al policlinico universitario di Monserrato
 
 CAGLIARI. Da domani 5 settembre la Clinica Chirurgica dell’Azienda mista di Cagliari, diretta da Alessandro Uccheddu, si trasferirà dal presidio ospedaliero del San Giovanni di Dio al Policlinico di Monserrato. Traslocheranno anche le attività di urgenza chirurgica cittadina. La decisione è stata assunta dalla direzione generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, d’intesa con l’assessorato regionale della Sanità, per rendere sempre più efficienti e funzionali i servizi sanitari forniti dall’Aou, e rientra in un più ampio piano di rafforzamento del Policlinico di Monserrato: la gara per il blocco Q è partita ed entro il 2012 è previsto anche il trasferimento del presidio Macciotta. In agosto la struttura è stata impegnata per garantire la continuità assistenziale e rispettare i tempi. Il grande tema sanitario, tra gli altri, che adesso il policlinico universitario dovrà affrontare è se diventare un presidio in grado di garantire le emergenze e quindi entrare nel circuito dei pronto soccorso cittadini. Perché questo succeda è necessario che oltre le chirurgie vadano a regime anche Rianimazione e Anestesia. Una volta sparito dalla programmazione sanitaria il nuovo ospedale previsto dalla giunta Soru che doveva essere costruito in sostituzione del Marino e del Santissima Trinità, allargandosi anche a specialità non presenti nei due ospedali, il policlinico doveva acquistare peso ed entrare nel circuito degli ospedali cagliaritani che erogano cure e assistenza. L’ex assessore Liori aveva dichiarato in varie occasioni che il policlinico dovesse diventare il «nuovo» ospedale di Cagliari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
«Gaudì a l’Alguer», ultimo giorno
Stasera dalle 20 alle 21,30 l’ingresso alla mostra sarà gratuito Le opere del grande artista catalano hanno attirato numerosi turisti
 
 ALGHERO. Si conclude oggi la mostra itinerante di Gaudì a l’Alguer, l’evento culturale organizzato dalla Fondazione Meta che ha caratterizzato l’estate 2011 e che ha riscosso larghi consensi tra turisti e residenti. La mostra del grande artista catalano era stata inaugurata l’11 aprile scorso e per circa 5 mesi ha arricchito l’immagine del centro storico.
 La mostra dedicata all’architetto catalano è stata ospitata nel Museo del Corallo, nelle Torri di Sulis, San Giovanni e Porta Terra, trovando spazio anche nel museo diocesano di arte sacra. Un volano di promozione per gli stessi siti dove erano state collocate le grandi opere di Gaudì. Il presidente della Meta, Andrea Delogu, a conclusione del grande evento sottolinea che: «Di non poca importanza è stata la sinergia che si è riusciti a creare tra la pluralità dei soggetti coinvolti, oltre alla Fondazione, l’Amministrazione comunale, consorzi turistici, Smuovi, realtà operative che hanno contribuito alla riuscita dell’evento operando in grande sintonia, con impegno a assoluta disponibilità».
 In occasione della chiusura odierna di Gaudì a l’Alguer, la Fondazione Meta e Comune hanno deciso di consentire l’accesso alla mostra nell’ultima ora e mezzo di apertura, dalle 20 alle 21,30, a titolo completamente gratuito. Va segnalato che la manifestazione itinerante che oggi chiude i battenti, ha rappresentato per la sua dimensione internazionale anche uno straordinario veicolo promozionale per l’intera città suscitando favorevoli commenti e fornendo allo stesso tempo preziose indicazioni per il futuro. (g.o.)
 

Questionario e social

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