UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 1 settembre 2011

Giovedì 1 settembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 settembre 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Matricole, via ai test
Prova d’ammissione per 19 mila candidati
UNIVERSITÀ. Medicina e Ingegneria le facoltà preferite dagli studenti
 
La vocazione non basta. Per scegliere la facoltà universitaria l’auto-percezione o le aspettative familiari non sono sufficienti. Se la rotta è quella giusta lo diranno i risultati dei test di ammissione.
Inconcepibile fino a 15 anni fa, scontato per i 19396 studenti che hanno fatto domanda all’Università di Cagliari per sottoporre le proprie conoscenze generali e specifiche alle temute crocette.
LA PRASSI Dall’Ateneo comunque non rinunciano a ricordarlo: «In tutte le facoltà è obbligatoria una prova d’accesso finalizzata a valutare la preparazione dello studente in ingresso, idonea ad attivare gli opportuni processi di recupero e riallineamento attraverso cicli di lezioni specifici nel primo semestre». Ci sono poi i test che abilitano all’accesso o lo precludono: è il caso delle facoltà che prevedono il volgarmente detto “numero chiuso”. Per quanti vogliono candidarsi a diventare medici (186 posti disponibili) oppure odontoiatri (20 posti) le prove inizieranno il 5 settembre. Le domande sono in tutto 2221.
Se si aggiungono le altre professioni sanitarie (fisioterapista, ostetrica, logopedista), i cui test sono fissati per l’8 settembre, il numero dei candidati sfonda la soglia dei 6 mila. Diventa quindi indicativo della preferenza di maturati e diplomati.
LE CIFRE Se il numero complessivo delle candidature (19396), infatti, non riflette quello delle future matricole (le domande possono essere presentate per più di una prova di ammissione) è tuttavia utile per rivelare la risposta alla domanda che ha inquietato l’infanzia di molti: «Cosa vuoi fare da grande?». Il medico, complici forse le previsioni per i massicci pensionamenti nel settore, rispondono i più. Poi l’ingegnere: le domande sono 2232. Resistono anche le professioni legate alla pedagogia: per Scienze della formazione i candidati sono 2194.
LA SITUAZIONE I numeri rispecchiano tendenze già manifestatasi lo scorso anno. «Sono stabili e restano pressoché invariati rispetto allo scorso anno», sottolineano dall’Università. Un tracollo e una conseguente redistribuzione lo si rileva per le facoltà umanistiche tradizionali: Giurisprudenza (255 domande in meno rispetto al 2011) e Lettere e Filosofia. Il futuro è certamente delle Scienze, anche se resta da capire cosa farà l’esercito dei delusi, quelli che non riusciranno a passare le forche caudine dei test di ammissione.
Manuela Arca
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 33 - Edizione CA)
Università, speranze tradite
Studenti in calo nell’Isola, aumentano i fuori sede
Studio Confcommercio: a Nuoro e Ogliastra la percentuale più alta di iscritti
 
Mentre a Nuoro infuria il dibattito su una Università affetta da nanismo, arriva dalla Confcommercio un’analisi destinata a inquadrare sotto una luce nazionale e regionale il cono d’ombra barbaricino. L’associazione imprenditoriale, infatti, mettendo insieme i dati del Ministero e dell’Istat, in un rapporto di 34 pagine con numeri, proiezioni e istogrammi stila un impietoso certificato di crisi: nell’anno accademico 2009-2010 hanno seguito i corsi degli atenei di Cagliari e Sassari 55.143 giovani, 2.963 in meno del 2002-2003, mentre rispetto al 2000-2001 il calo è di ben 5.478 iscritti. Nel giro di dieci anni poi - sempre stando alle proiezioni della Confcommercio Nuoro-Ogliastra - Cagliari ha perso il 15,5 per cento di aspiranti laureati, Sassari l’11,1 e l’unico, rumoroso, segno più (24,5 per cento) riguarda le frequenze oltre Tirreno.
LE MOTIVAZIONI «Lo studio - spiega il presidente della Confcommercio Agostino Cicalò - è la conseguenza di un’indagine condotta un anno fa nelle nostre imprese del terziario dove emergeva una bassa capacità di assorbire nuovi assunti dal mondo universitario». Così la lente d’ingrandimento ha inquadrato la fascia d’età 19-25 anni per scoprire alla fine che «parliamo di tre Atenei perché - spiega ancora Cicalò - oltre a Cagliari e Sassari, emerge la massa degli iscritti in facoltà fuori Sardegna, oltre diecimila, in forte crescita negli ultimi dieci anni. Mettiamo a disposzione questi dati - conclude il presidente della Confcommercio Nuoro-Ogliastra - consapevoli che un tema come questo meriti analisi approfondite di cui, il nostro studio, può essere solo una base di partenza».
CIFRE DA ANALIZZARE Per il resto nessun commento: solo numeri e tabelle da leggere da diverse visuali, con l’avvertenza che tra i dati del Ministero e quelli delle università si possono registrare variazioni che comunque non inficiano l’analisi generale. Per esempio le grandi aspettative dei giovani (e delle famiglie) nuoresi e ogliastrini che ripongono nella laurea se proprio in queste zone si registra, rispettivamente con il 51,98 per cento e il 50,90, il rapporto più alto tra popolazione universitaria e i residenti anagraficamente compresi nella fascia d’età 19-25 anni.
LE ASPETTATIVE Confcommercio presenta le statistiche lasciando agli altri le interpretazioni. E domani sera alle 19 a Nuoro (biblioteca Satta), durante il confronto con i giovani voluto da “Radio Barbagia”, ci sarà molto materiale su cui riflettere perché i giovani nuoresi iscritti a Cagliari nell’anno accademico 2009-2010 erano 2.405, 2.227 frequentavano a Sassari e 2.019 negli atenei fuori Sardegna.
Michele Tatti
 
Nuoro e Provincia (Pagina 33 - Edizione CA)
Dibattito
Capelli (Api): «Incoraggiare il confronto con i giovani»
 
Non etichettiamo i nostri giovani come «portavoce di qualcuno», auguriamoci che siano «liberi e capaci, anche sbagliando, di far sentire la loro voce in un deserto intellettuale e politico ancora dominato dalle gerontocrazie». Roberto Capelli, consigliere regionale dell’Api domani, impegnato a Milano nella direzione nazionale del suo partito, non potrà partecipare al dibattito organizzato da Radio Barbagia per le 19 alla Biblioteca Satta, incoraggia i ragazzi a discutere. Schierandosi a fianco di Marcello Seddone il più giovane consigliere comunale di Nuoro che ha sollevato la polemica sui tempi e i costi della convenzione con l’Università di Sassari (11 milioni di euro in 16 anni) che introdurrà il dibattito insieme al consigliere provinciale Efisio Arbau.
Capelli in una nota, rispetto alle polemiche di queste settimane, esplicita il suo pensiero: un terzo polo universitario alternativo per offerta formativa a Sassari e Cagliari, unitamente ai consorzi di Oristano, Olbia e Tempio; definizione del campus; razionale scelta dei corsi, anche in collaborazione con Università italiane ed europee, che abbiano sicuro sbocco occupazionale; centro di alta formazione post laurea. Per quanto riguarda la polemica su Consorzio e Fondazione il consigliere regionale nuorese è deciso: «Qualsiasi sia la scelta, chi paga guida. Non possono essere più insediati consigli di amministrazione-carrozzoni, utili solo ad accasare i trombati della politica. Spero di confrontarmi con i nostri giovani consiglieri, magari anche sul futuro della scuola forestale regionale tema non distante dalla programmazione universitaria, soprattutto in vista della prossima finanziaria regionale che, per il nostro territorio in particolare e per la Sardegna in generale, non promette niente di buono: come sempre - conclude Roberto Capelli - ci sarà da combattere».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 32 - Edizione CA)
Mogoro
Artigianato e sviluppo, Luigi Crisponi alla Fiera
 
Il rilancio dell’artigianato artistico e le nuove opportunità economiche dell’Isola. Parte da Mogoro e precisamente dal Centro Fiera del Tappeto, la nuova sfida del settore.
Domani alle 16, è in programma la tavola rotonda organizzata dalla Cna: “Artigianato artistico, patrimonio di saperi e risorsa economica per la Sardegna”.
L’iniziativa, realizzata in occasione della cinquantesima Fiera del Tappeto di Mogoro, ha lo scopo di riaprire il dibattito sulle opportunità di lavoro per gli operatori dell’artigianato artistico, ma anche di approfondire problematiche e obiettivi. Alla manifestazione saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni che a livello regionale e locale si occupano di politica e sviluppo del comparto artistico. Dopo i saluti del presidente della CNA di Mogoro, Vincenzo Casu, interverranno l’assessore regionale Luigi Crisponi; il sindaco Sandro Brocci; Francesco Squintu, presidente regionale Cna Artistico e Tradizionale e Michela Floris, esperta di marketing della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Cagliari.
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
Più di 10mila universitari emigrano per studiare
 
NUORO. Sono aumentati del 24,5% in dieci anni e sono ora 10.019 gli studenti sardi iscritti nelle università fuori dall’isola. Sassari e Cagliari intanto hanno perso 7.452 iscritti. Lo afferma la Confcommercio nuorese.
 
Pagina 8 - Sardegna
Via dall’isola diecimila studenti
Iscrizioni in calo a Cagliari e Sassari, cresce l’esodo verso altri atenei
VALERIA GIANOGLIO
 
NUORO. Negli ultimi dieci anni sono aumentati di 1974 unità, superando di poco la quota 10mila. Sono un piccolo e tenace esercito di studenti universitari sardi, che non accenna a diminuire e ingrassa le casse delle facoltà della Penisola, lasciando un vuoto sempre più grosso in quelle della Sardegna. I più propensi alla “fuga”, con una particolare predilezione per il corso di Ingegneria, seguito da Lettere ed Economia, sono quelli del Nuorese. Sono il 15,8 per cento dei residenti nel capoluogo barbaricino tra i 19 e i 25 anni. E nulla di quanto fatto fatto sinora nell’isola, a quanto pare, li ferma: neppure i propositi di rilancio più volte manifestati dalla politica locale e i ripetuti dibattiti organizzati nella città della Deledda (il prossimo si terrà alle 19 di domani alla biblioteca Satta). Nuoro detiene anche un altro primato in Sardegna. Ha la percentuale più alta di universitari rispetto ai giovani residenti: sfiora il 52 per cento.
 È il grido di dolore di un’intera generazione di studenti con la valigia, insomma, quello che emerge da un’analisi in realtà molto asciutta, confezionata dalla Confcommercio nuorese presieduta da Agostino Cicalò. Un’indagine che esplora il mondo universitario sardo e che è nata un paio di mesi fa con obiettivi inizialmente ben diversi. L’associazione di categoria voleva, infatti, capire perché le aziende di Nuoro e dei vecchi confini provinciali, assorbissero così pochi laureati sardi. Di chi le colpe? Dove si interrompeva il rapporto tra aziende e laureati? Nasce così, un po’ per il gusto della sfida, un po’ per la voglia di spezzare un cerchio vizioso con le aziende che inseguono alcuni tipi di professionisti e le università che sfornano, invece, professionisti che nessuno vuole.
 La fuga dei cervelli. Ci vogliono alcuni mesi di lavoro e studio, di carte spulciate e di dati forniti dal ministero dell’Istruzione e dall’Istat, ma alla fine l’ufficio formazione e ricerche della Confcommercio, con il direttore dell’associazione Gianluca Deriu, sforna un’analisi aggiornata come poche. Che non vuole essere un monito, ma uno stimolo per un dibattito che in queste ore sta infiammando Nuoro. Tra fautori dell’ateneo barbaricino, critici dell’operato politico, promotori di dibattiti, favorevoli o meno all’arrivo di nuovi corsi. Vedi Giurisprudenza. È un insieme di numeri e statistiche che rivela, più di mille parole, come l’università sarda, e quella nuorese in particolare, non passi un momento felice. Tant’è che negli ultimi dieci anni ha perso frotte di studenti a favore degli atenei della Penisola. Il trend di crescita degli iscritti sardi nelle università del “Continente” si aggira sul 24 per cento. È la tanto paventata fuga dei cervelli, che ritornano solo in minima parte.
 Tutti pazzi per ingegneria. Nel 2000 gli studenti sardi fuorisede erano 8.045, nel 2010 erano diventati, invece, ben 10.019. Con una predilezione spiccata per lo studio dell’Ingegneria: il corso di laurea preferito dai sardi fuorisede con 1614 iscritti. Ne sanno qualcosa al Politecnico di Torino e di Milano. La predilezione per l’ingegneria si rileva in tutte le province sarde: lo evidenziano i dati della Confcommercio nuorese. Anche Giurisprudenza, nonostante non manchi una “scuola” sarda del settore, è uno dei corsi più gettonati. Quest’ultimo dato farà certo riflettere anche a Nuoro, dove nelle ultime settimane si discute dell’apertura del corso per formare i futuri avvocati. Fanalino di coda, invece, nelle predilezioni dei sardi fuorisede è il corso di Veterinaria: conta appena 63 iscritti sardi nella Penisola. Anche Agraria registra numeri piccoli: la facoltà sarda, insomma, riesce a trattenerli saldi in patria. Le università isolane, comunque, non tengono. Negli ultimi dieci anni Cagliari perde 5735 studenti, mentre Sassari, invece, ne perde 1717. In totale sono 7452 gli universitari “spariti” dalle facoltà sarde mentre crescono quelli che varcano il Tirreno.
 
Pagina 8 - Sardegna
AGOSTINO CICALO’
«È il momento di cambiare»
 
 NUORO. «Con questo studio vorremmo dare un contributo al dibattito. Nessuna polemica, ci auguriamo semplicemente che aiuti a riflettere e magari anche ad aprire un momento di riflessione tra aziende e università, che sinora sono troppo distanti». Il presidente dell’Ascom-Confcommercio nuorese, Agostino Cicalò, lo ripete con convinzione: lo studio sugli universitari sardi è nato proprio per dare linfa a un dibattito spesso privo di dati.
 «Era arrivata l’ora di ragionare sui numeri - dice - ora siamo pronti a sederci attorno a un tavolo, ci piacerebbe tanto che con noi che rappresentiamo le aziende, quelle che potrebbero assorbire i futuri laureati, si sedesse anche il mondo dell’università. Troviamoci insieme per capire quali corsi servano davvero a noi aziende, quali professionalità stiamo cercando, pensiamo ad esempio al settore del turismo. Facciamo autocritica: se questo dialogo, sinora, non c’è stato, è anche per colpa nostra. È arrivata l’ora di cambiare». (v.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Regione e Coimpresa mettono in campo due pool di esperti
Attesa per la nomina dei consulenti d’ufficio Ricorso contro il lodo?
 
CAGLIARI. Riparte la battaglia su Tuvixeddu, con la Coimpresa che chiede alla Regione un risarcimento di 72 milioni per i ritardi nella realizzazione del progetto provocati dai vincoli imposti a suo tempo dall’amministrazione Soru.
 Il primo lodo arbitrale si è chiuso il 22 giugno con la decisione di nominare un consulente tecnico, un esperto che dovrà valutare se ci sia stato danno ed eventualmente l’entità. La nomina non c’è ancora o comunque non è stata notificata, ma le parti in causa si sono già mosse in linea con il contenuto del lodo: la Regione ha nominato la Kpmg Advisory, mentre i legali di Nuova Iniziative Coimpresa si sono affidati a Price Waterhouse Coopers Mlc. Tecnicamente le due società, che operano ad alti livelli, non hanno ancora il ruolo ufficiale di consulenti di parte: l’incarico formale partirà soltanto quando il collegio arbitrale - composto dall’ex magistrato Gianni Olla, dal docente romano Nicolò Lipari dell’università la Sapienza e dal presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Bilé - avrà formalizzato il nome del consulente dell’ufficio. A quel punto si vedrà se le due compagini internazionali saranno chiamate a collaborare con il consulente del collegio o se le scelte finali saranno diverse. Molto dipende anche dal profilo professionale e dall’area di specializzazione dell’esperto che dovrà lavorare sull’affare Tuvixeddu: le parti si regoleranno di conseguenza.
 L’altro aspetto in sospeso riguarda la posizione dell’ex governatore Renato Soru e dell’ex assessore regionale all’urbanistica Gianvalerio Sanna: rappresentati dall’avvocato Giampiero Contu hanno partecipato alle prime udienze dell’arbitrato, poi il collegio li ha estromessi. C’è tempo fino a novembre per ricorrere contro questa parte della decisione ed è molto probabile che un’impugnazione ci sarà perchè i due ex amministratori potrebbero essere chiamati in causa direttamente, quindi pagare di tasca, se il lodo fosse favorevole a Coimpresa e la Regione dovesse sborsare una somma a titolo di risarcimento. Un lodo che comunque dovrebbe trovare conferma anche in secondo grado, davanti ai giudici della Corte d’Appello civile.
 Sullo sfondo di quest’ennesima controversia su Tuvixeddu resta la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il peso del piano paesaggistico regionale sulla realizzabilità del piano Coimpresa e la validità dei vincoli imposti dalla Regione sull’area dei colli punici. I giudici di palazzo Spada sono entrati nel merito della questione e hanno dato ragione all’amministrazione Soru, che però nel frattempo era stata chiamata al giudizio arbitrale dai legali del costruttore. Restano poi aperti i giudizi davanti al Tar che riguardano il vincolo imposto dalla Sovrintendenza sull’area del canyon, interessato da antiche attività minerarie. Mentre sui vari passaggi della vicenda pende un processo penale con sei indagati. (m.l)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Arte tessile, una risorsa preziosa per l’economia
Mogoro. Domani pomeriggio alla Fiera del tappeto artigianale una tavola rotonda organizzata dalla Cna
 
 MOGORO. Domani pomeriggio, a partire dalle 16, nella sala convegni del Centro fiera del tappeto, si terrà una tavola rotonda organizzata dalla Cna di Oristano in collaborazione con la Cna di Mogoro e la CNA Artistico e tradizionale della Sardegna e il Comune di Mogoro. Tema dell’incontro: “Artigianato artistico, patrimonio di saperi e risorsa economica per la Sardegna”.
 L’iniziativa, realizzata in occasione della cinquantesima Fiera del Tappeto di Mogoro, punta a riaprire il dibattito sulle opportunità di lavoro per gli operatori dell’artigianato artistico, ma anche di approfondire le problematiche del settore.
 Alla manifestazione parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni che a livello regionale e locale si occupano di politica e sviluppo del comparto artistico.
 Dopo i saluti del presidente della Cna di Mogoro, Vicenzo Casu, discuteranno dell’argomento Luigi Crisponi, assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio; Sandro Broccia, sindaco di Mogoro; Francesco Squintu, presidente regionale Cna Artistico e tradizionale e Michela Floris, esperta di marketing della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Cagliari.
 Il dibattito, che sarà coordinato dal responsabile della Cna di Mogoro, Emilio Porcu, sarà preceduto dalla presentazione di una ricerca condotta dalla Cna Artistico e tradizionale e dalla Cna di Oristano sull’andamento e sulle prospettive future delle imprese del settore artistico, tipico e tradizionale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Nuoro
DOMANI ALLA SATTA
Il dibattito aperto sull’università
 
 NUORO. Si terrà domani, alle 19, nell’auditorium della biblioteca Satta, il dibattito sull’università nuorese organizzato da Radio Barbagia. Si discuterà anche del nuovo corso triennale della facoltà di giurisprudenza e di tutte le polemiche sollevate in questi mesi sul destino dell’ateneo barbaricino. Tra favorevoli all’operato in materia dei politici locali e detrattori, tra critiche feroci e consensi. Insomma: domani, alla Satta, non mancheranno gli spunti di riflessione. La discussione, da giorni, infiamma anche su internet e campeggia in particolare nel social network Facebook.

 
8 – Sardegna24
Cagliari – pagina 20
All’Università scatta la rivoluzione, le facoltà da undici diventeranno sei
Il rettore Giovanni Melis: il nuovo statuto all’esame del senato accademico. Nascerà Scienze economiche, giuridiche e politiche
Tre anni di tagli e accorpamenti ma le tasse non si toccano
di Paolo Rapeanu
 
Gli ultimi anni sono stati pesanti. Tagli dei finanziamenti ministeriali, diminuzione dei docenti e del personale amministrativo, riorganizzazione dei corsi. Effetti della legge Gelmini. L’Università di Cagliari fa i conti con la “razionalizzazione”.Eil prossimo passo - contenuto nel nuovo statuto che sarà discusso dal senato accademico a partire dal 14 settembre - saranno le facoltà dimezzate. Dalle attuali undici diventeranno sei. Ad esempio: quelle storiche di viale fra’ Ignazio si trasformeranno in un unico grande polo, che presumibilmente sarà battezzato “Scienze economiche, giuridiche e politiche”. Il rettore Giovanni Melis rassicura: non ci saranno ripercussioni gravi. Certo, bisogna capire come mantenere alta la qualità dell’offerta e dei servizi. Dopo che già dal 2009 al 2011 le risorse da Roma sono scese di circa 15 milioni di euro e dopo la perdita di una media di un centinaio di professori l’anno (per pensionamenti). Perdita che non può essere compensata coni soldi che arrivano dalla Regione, da destinare quasi esclusivamente a ricerca e orientamento.
Nuovo Statuto, tra i cambiamenti previsti spicca il drastico taglio del numero delle facoltà. Quali saranno le conseguenze?
L’Università di Cagliari cambierà parecchio. La diminuzione delle risorse a disposizione ha reso necessaria la riduzione del numero delle facoltà, da 11 a 6.Èprevista anche una riduzione dei dipartimenti. Tutto ciò non avrà ripercussioni né sul servizio didattico né sull’attività di ricerca: è mia intenzione creare dei presupposti per una gestione delle facoltà superstiti, dunque di tutto l’Ateneo, più efficace ed efficiente.
Un mese fa lei ha lanciato l’allarme sul basso livello di istruzione degli studenti che si affacciano al mondo universitario, prevede di fare qualcosa?
Abbiamo preso atto di questo problema. Chi entra all’Università incontra delle difficoltà, tanto più durante il primo anno. Per questo motivo ho attivato un progetto d’orientamento e di riallineamento, attraverso tutta una serie d’iniziative mirate, come maggiori informazioni per la scelta del corso universitario e corsi online finalizzati a preparare meglio l’impatto di chi si appresta a cominciare la carriera universitaria. Se a questo si aggiunge la generalizzazione dei test d’ammissione, posso affermare che la nostra è tra le università italiane con il minor tasso di dispersione, solo il 9%, come certificato anche da un’indagine del Miur.
Per questo prossimo anno accademico è previsto un aumento delle tasse universitarie?
No,non ci sarà nessuna variazione. Tenendo conto della situazione economica e sociale regionale e del sostegno da parte della Regione, il consiglio d’amministrazione non ha applicato maggiorazioni. Anzi, è stato deciso di ridurre la tassa per tutti i soggetti interessati dalla decadenza dagli studi.
Una questione spinosa quella della decadenza dagli studi. Colpisce più di 5000 studenti. Qual è la situazione attuale e quali saranno gli sviluppi?
È utile premettere che la decadenza non significa l’allontanamento degli studenti dagli studi, bensì portarli a porre su basi realistiche il proprio percorso formativo. Siamo in presenza di situazioni annose di studenti iscritti a corsi non più attivi; il mio suggerimento è quello di attivarsi trasferendosi su percorsi formativi più reali e corretti. L’Università sta inoltre attivando una serie d’iniziative per facilitare il tutto. L’obiettivo primario resta sicuramente la possibilità di far conseguire a tutti il titolo di laurea.
Quali sono le problematiche che influiranno di più sull’anno accademico alle porte? 
L’Ateneo sta cercando di organizzarsi per migliorare il servizio sulla didattica. Ci sono però due grossi problemi: mi riferisco a quel necessario e dovuto sostegno, attualmente mancante, per la questione-mense e la questione-alloggi. I servizi per il diritto allo studio continuano a non essere adeguati alle esigenze. I soggetti che dovrebbero interessarsi di queste problematiche sono l’Ersu, il Comune di Cagliari e la Regione.
 
9 – Sardegna24
Cagliari – pagina 21
Test di ammissione, si parte
Si inizia lunedì con Medicina e Odontoiatria
Quasi 20mila domande per le prove di ingresso
di Edoardo Pisano
 
Inizieranno lunedì prossimo i test di ammissione ai corsi di laurea dell’Ateneo cagliaritano. Si parte lunedì con le prove relative ai corsi a numero chiuso, Medicina e Chirurgia (con 187 posti disponibili) e Odontoiatria (riservata a 20 studenti): saranno 2.221 i giovani che si contenderanno un posto nei test che si terranno alla cittadella universitaria di Monserrato. In pratica ce la farà uno su dieci. Per le altre facoltà con numero di posti aperto la prova d’accesso (obbligatoria da un paio d’anni) servirà a valutare la preparazione degli studenti in entrata in modo da intervenire nel primo semestre con processi di recupero e cicli di lezioni specifici in casi di lacune. Il numero complessivo di domande pervenute per sostenere le prove di ingresso è stato in sostanza identico a quello dello scorso anno accademico: 19.396, 34 in più del 2010. Ma spulciando i dati relativi alle richieste per singole facoltà si scoprono alcune situazioni particolari. Giurisprudenza, ad esempio, è quella che fra tutte ha avuto il maggior calo di domande per la partecipazione ai test di ingresso rispetto all’anno passato: 1.006 nel 2010 contro le 751 del 2011, ovvero il 25%in meno. Ma in viale Fra’ Ignazio non sorride nemmeno Scienze Politiche che fa registrare 107 richieste in meno pari a una flessione di poco inferiore al 15%nel confronto con lo scorso anno accademico. Meno snobbata dai futuri universitari la terza realtà del polo economico-giuridico di Cagliari: Economia rimane stabile rispetto all’anno prima con 1.507 richieste per il sostenimento della prova d’accesso obbligatoria.A Ingegneria in linea di massima la situazione è rimasta stabile: soltanto il corso di laurea di Ingegneria biomedica con 66 richieste in meno pari a un -20 % rispetto al 2010, sembra aver riscosso poco interesse nel popolo studentesco. In rialzo Farmacia che coi tre corsi di laurea di Tossicologia, Chimica e tecnologia farmaceutiche e Farmacia ottiene 155 richieste in più pari a un aumento degli aspiranti studenti del 20 %. I progressi più lusinghieri nel confronto con l’anno accademico passato, in proporzione, li fa segnare Architettura con un boom del 30 %in più. Inaspettata la ripresa della facoltà di Lettere:330domande nel 2010 contro 399 di quest’anno con un’incremento del20%. Maluccio invece Filosofia e il corso di Archeologia e storia dell’arte: quest’ultimo in particolare da 76domande per i test di ammissione dell’anno scorso passa a55 con una discesa del 30 %. Dopo Medicina e Odontoiatria, giovedì 8 settembre, sempre alla cittadella universitaria di Monserrato, è il turno dei test di ingresso per le cosiddette professioni sanitarie (Infermeria, Ostetricia, Fisioterapia, Ortopedia, Igiene dentale, Tecniche di radiologia), tutte quante in aumento rispetto al 2010: saranno circa 4mila gli studenti che si cimenteranno con la prova. Il 7 settembre è la volta di Economia mentre il 13 tocca agli studenti di Giurisprudenza e Lingue e letterature straniere. Il 15 settembre si svolgeranno i test per Ingegneria e Scienze Matematiche. Per tutte le ulteriori informazioni riguardanti i test di ammissione all’università è possibile consultare il portale www. unica.it.
 
10 – Sardegna24
Cagliari – pagina 21
L’Ateneo è terzo in Italia per “nepotismo”
La curiosità. Docenti dai cognomi identici: dopo Bari e Sassari il capoluogo sardo è quello che ne ha di più
 
I luoghi comuni secondo i quali le università italiane sarebbero dei centri che favoriscono il baronato e il nepotismo sembrerebbero trovare conferma nella speciale classifica che vede l’ateneo di Cagliari al terzo posto dopo Bari e Sassari per la ricorrenza di cognomi uguali. Sono 1111 i docenti attivi in tutte le Facoltà dell’Università di Cagliari. Questo l’ultimo dato disponibile, consultando la banca dati del Ministero dell’Istruzione. Un particolare alquanto curioso, andando a scorrere i vari nominativi dei professori è appunto la presenza di cognomi identici. Impossibile verificare se vi siano o meno legami di parentela, dal momento in cui non esiste una banca dati pubblica per poter effettuare delle ricerche in merito. Resta tuttavia il dato curioso: sono infatti circa il settanta per cento del totale i cognomi uguali tra i docenti: una percentuale sopra la media di quasi tutte le altre Facoltà italiane. Marongiu, Cocco, Serra, Meloni, Fadda, Mura: solo alcuni tra i più diffusi cognomi dei docenti universitari di Cagliari. Svariate le Facoltà presso le quali è possibile trovare cognomi uguali. Per esempio, sono ben tre i docenti con cognome Carta presso il Dipartimento di Sanità Pubblica, mentre sono due i docenti con cognome Floris che insegnano nel Dipartimento di Biologia Sperimentale. Sono ancora tre i professori con lo stesso cognome, Usai, dei quali due nel polo di Ingegneria Elettrica ed Elettronica ed uno sempre nel settore di Ingegneria, area Chimica. Sempre presso il polo di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, si trovano due docenti con il cognome Montisci. Sorprende il fatto che non esistano docenti con lo stesso cognome presso la Facoltà di Giurisprudenza, da sempre una delle più gettonate da chi intende cominciare il percorso universitario. Altri casi di Dipartimenti presso i quali non si ripete nessun cognome sono, per esempio, quelle di Lingue e Letterature Straniere e di Studi Storici, Geografici ed Artistici. Dati numerici, nulla di più. Ecco quanto emerge da questa ricerca. Impossibile stabilire eventuali legami di parentela, resta il dato statistico, che vede l’Università di Cagliari piazzarsi al terzo posto di questa curiosa graduatoria, preceduta solo da Bari e dall’altro complesso universitario regionale, quello di Sassari. (pa.ra.)
 
11 – SardegnaQuotidiano
CagliariCronaca - pagina 12
Ateneo. L'assalto delle matricole
20mila iscrizioni per pochi posti
 
 
 
 

Questionario e social

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