Martedì 19 luglio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 luglio 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Tra maxi stipendi e auto blu
Ma la classe politica non paga mai dazio
Beniamino Moro
 
La manovra economica - scrive il direttore Paolo Figus nel suo editoriale di domenica - "è dura per la maggior parte degli italiani, ma addirittura devastante per i più deboli". Orbene, c'è una categoria di italiani benestanti che la manovra sfiora alla lontana, ma non tocca. La categoria degli intoccabili è costituita dalla "casta" dei politici, la versione moderna del principe, del monarca assoluto che in passato le tasse le imponeva al popolo. Nonostante si tratti della classe politica meglio pagata al mondo (un semplice consigliere regionale della Sardegna guadagna al netto 11.400 euro al mese, contro 10.600 lordi del Governatore dello stato di New York, quello meglio pagato in America), i sacrifici non li vuole fare perché è lei a decidere e impone che a pagare siano sempre solo gli altri, il popolo appunto.
Le giustificazioni? Vanno dall'autoironia della stessa classe politica (Walter Veltroni e Stefania Craxi trovano scandalosa una manovra da 79 miliardi che non tocchi, o finge solo di toccare, la spesa politica), all'argomentazione pseudo seria che non è tagliando i costi della politica che si risolvono i problemi del Paese, alla presa in giro della vulgata di quanto lavorino i politici e, quindi, dell'esigenza di avere la loro giusta remunerazione, come se le altre categorie di cittadini colpite dalla manovra non lavorassero almeno quanto i politici, senza per questo essere esentati dal partecipare coattivamente ai sacrifici.
Oltre alla fiducia dei mercati (il crollo di Borsa di ieri rappresenta un preoccupante giudizio negativo), come sostiene il direttore, "è venuta meno anche la fiducia degli italiani nella serietà della classe politica, di centrodestra o di centrosinistra che sia". E' di qualche settimana fa che l'astensione del Pd sulla mozione dell'Idv che chiedeva l'abolizione delle province, promessa da entrambi gli schieramenti in campagna elettorale, ha salvato per l'ennesima volta questi enti inutili, che costano alla collettività 15 miliardi di euro all'anno.
Da un'indagine della Uil, i costi della politica ammontano a 27,4 miliardi all'anno, di cui almeno una decina potrebbero essere risparmiati senza ridurre i servizi pubblici. I potenziali risparmi riguardano i finanziamenti ai partiti (a fronte di una spesa di 136 milioni per le elezioni del 2008, i partiti hanno avuto 503 milioni di rimborsi), le auto blu, i voli di Stato, gli stipendi ai deputati, senatori e consiglieri regionali, le indennità di manager, presidenti, assessori, consiglieri di amministrazione, segretari, portaborse e di tutto il sottobosco di persone che gravitano intorno alla politica (un milione e 300 mila secondo la stessa indagine Uil), negli enti locali, nelle Asl, nei consorzi e nelle società (7.000) partecipate o controllate dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni.
Ma vi è un altro messaggio devastante mandato dalla politica quando si autoesclude dai sacrifici della manovra economica: ovvero che l'unica competizione in cui valga la pena di misurarsi in Italia sia solo quella politica, che paga con privilegi esorbitanti chi vince. Perché impegnarsi negli studi, laurearsi e faticare a scalare la carriera professionale per avere stipendi dignitosi? Meglio buttarsi in politica invece che faticare a studiare, perché se va bene è come fare bingo: si porta a casa uno stipendio da decine di migliaia di euro e un vitalizio a prova di manovra economica.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Sport (Pagina 51 - Edizione CA)
BASKET A2 femminile
Noè passa dal Cus alla Virtus Cagliari
 
Dopo tanto tempo passato al Cus Cagliari e una maternità, l'ex capitano universitario Giovanna Noè è passata alla storica rivale, la Virtus. La trattativa tra Riccardo Fava (nuovo direttore sportivo virtussino) e il play cagliaritano, si è chiusa domenica sera con grande soddisfazione tra le parti.
Per quel che riguarda Sabrina Pacilio lei stessa dopo la maternità ha preferito un campionato meno impegnativo come quello di serie B. Si è accordata con l'Astro, che le permette pochi allenamenti e nessuna trasferta.
Il mercato della Virtus (inserita assieme ad Alghero nel girone Nord della serie A2 femminile) è ancora aperto. Dopo la partenza di Chiara Mini, Liliana Miccio e Mitongu Ntumba al team del confermato coach Roberto Fioretto non resta ora che trovare una pivot e un'altra playmaker.
Massimo Musanti
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
In Breve
Fusione nucleare, seminario
 
Domani alle 10, nell'aula “Mocci” del Dipartimento di Ingegneria elettrica e elettronica (primo piano, padiglione A, in piazza D'Armi nella facoltà di Ingegneria), si terrà il seminario sui “Limiti operativi di un reattore tokamak”. La relatrice sarà Gabriella Pautasso (Phd nell'università di Garching in Germani). Il tema riguarda uno degli obiettivi principali della ricerca sulla fusione termonucleare, ovvero, lo sviluppo e le esigenze tecnologiche e fisiche per la valorizzazione della produzione di energia da fusione di isotopi di idrogeno.
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Tanti disoccupati e poca ricerca
Gli atenei dell’isola indietro rispetto a quelli del Nord per sbocchi lavorativi e disponibilità di fondi
L’INDAGINE Classifica delle università, Sassari e Cagliari nella parte bassa
 
 SASSARI. Entrambi galleggiano nella parte poco gloriosa della classifica. Destino comune a quasi tutti gli atenei del Sud Italia, indietro rispetto alle università del Nord in questioni fondamentali quali il tasso di occupazione dei laureati e fondi per la ricerca. Sassari e Cagliari non fanno eccezione. Con l’ateneo del capoluogo leggermente in vantaggio.
 La classifica è stata stilata dal Sole 24 Ore, che ha elaborato i dati Istat, Miur, Stella e quelli forniti dal centro studi Almalaurea. Sotto esame 58 università statali, con l’esclusione di quelle con una sola area di studi.
 In testa alla graduatoria, il Politecnico di Torino, che ha superato di 35 punti quello di Milano (detentore del titolo). Molto lontane le università di Cagliari e di Sassari: la prima in 42ª posizione, la seconda tre gradini più sotto. Il punteggio finale è la somma di una serie di indicatori: l’indagine ha preso in esame diversi fattori, puntando principalmente sulla capacità, da parte dei singoli atenei, di garantire uno sbocco occupazionale in tempi ragionevoli ai propri laureati. E questa è una nota dolente per gli atenei dell’isola, dove è alta la percentuale di dottori ancora a spasso a distanza di anni dal conseguimento del titolo. A tre anni dalla laurea, il numero degli occupati è pari al 54,9 per Sassari, 59 per Cagliari: per capire quanto siamo indietro basta dire che al Politecnico di Milano la percentuale è del 95,1.
 La ricerca è un altro tallone d’Achille. Secondo l’indagine (che prende in esame dati del 2009), sia Cagliari sia Sassari patiscono l’esiguità di fondi: bassa la disponibilità rapportata al numero dei docenti, con Sassari piazzata al 47º posto della classifica, 11 posizioni indietro rispetto a Cagliari. mediamente scarso anche l’apporto di fondi derivanti da enti esterni, con Cagliari che ancora una volta se la cava meglio di Sassari. Peggio ancora vanno le cose per quanto riguarda la ricerca personale, cioè la quota di docenti che hanno partecipato con successo ai bandi Prin (anni 2007-2008): i due atenei isolano stanno quasi in coda, Sassari alla 53ª posizione, Cagliari due posti più giù. Consola pochissimo constatare che c’è chi se la passa addirittura peggio. Nei bassifondi della graduatoria ci sono gli atenei campani, con Napoli Parthenope ancora una volta cenerentola, due università siciliane (Palermo e Messina), due pugliesi (Foggia e e Lecce). Ma navigano in brutte acque anche molte grandi sedi, come Roma La Sapienza: troppo affollate e troppo poco dedite alla ricerca.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Gallura
All’aeroporto Costa smeralda appuntamento oggi e giovedì
Facoltà di economia del turismo, discussione delle tesi di laurea
 
 OLBIA. E’ tempo di lauree al polo universitario di Olbia. Questa settimana, oggi e giovedì, nell’aula Robert Engle, in aeroporto, si terranno le lauree della sessione estiva dell’anno accademico 2010-2011 del corso di laurea in Economia e imprese del Turismo e del corso di laurea di Economia e management del turismo della Facoltà di Economia dell’Università di Sassari. Oggi alle 9.30 a discutere la tesi saranno Giovanni Cossa, Gian Nicola Deiana, Manuel A. Orecchioni, Samuele Leggeri, Patrizia Manconi, Alessandro Pinna, Daniela Palmas. I laureandi della sessione di giovedì 21 luglio alle 10.30, sono Dario Canu, Annalisa Sanna, Chiara Catgiu, Fabiola Anna Murrighili, Patrizia Bacciu, Giovanna D’Amato, Andrea Uttinacci, Agostino Pusceddu, Anita Lai. Per qualsiasi informazione la segreteria didattica invita a consultare il sito www.uniolbia.it alla pagina «Lauree» o a contattare la stessa segreteria allo 0789.642184. L’aula in cui si svolgono le lauree, la Robert F. Engle si trova al primo piano del «Costa Smeralda». (al.pi.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
Un giorno da capitale dell’architettura
Venerdì a Casa Buscarini un simposio nazionale puntato sui giovani promosso dagli ordini di Nuoro e Ogliastra con l’Istituto di urbanistica
ANTONIO BASSU
 
 NUORO. Organizzato dall’Ordine degli architetti delle province di Nuoro e dell’Ogliastra, venerdì prossimo si terrà in città il simposio “Conoscere l’architettura”, in collaborazione con l’Istituto regionale di urbanistica. Dunque, per un giorno Nuoro sarà la capitale dell’architettura italiana.
 La manifestazione si terrà, dalle 10 alle 24, nel giardino di Casa Buscarini di piazza Asproni. Sono in programma alcune mostre dedicate alla valorizzazione dei progetti di giovani professionisti. Tra le altre una rassegna delle tesi di laurea discusse nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2008 e il 31 maggio 2011. Insieme a proiezioni digitali di progetti e opere di architetti “under 45”, e architetture di giovani professionisti italiani e stranieri.
 In concomitanza è previsto l’avvio dell’indagine “Professione architetto 2011”, realizzata dal consiglio nazionale degli architetti e dal Cresme, con il coinvolgimento di diversi Ordini, tra i quali quello di Nuoro e Ogliastra.
 «Lo scopo dell’indagine - ha detto la presidente dell’Ordine barbaricino Enrica Caire - è quello di conoscere meglio la professione, acquisendo gli strumenti per fronteggiare l’attuale difficile momento di crisi, ma soprattutto la consapevolezza di saper evolvere il proprio modello di offerta, nel rispetto dell’ambiente e nella risposta ai nuovi bisogni dei cittadini. La convinzione è che bisogna superare e guidare la categoria e i singoli professionisti nel difficile percorso che li attende. Oltre alla conoscenza tecnica e tecnologica, di quella del mercato, della sua evoluzione e dei nuovi scenari».
 Sempre venerdì, alle 17,30, dopo gli interventi dei presidenti dell’Ordine Caire e dell’Inu Enrico Corti, saranno consegnati gli attestati per le tesi di laurea esposte, e dei riconoscimenti ai “40 anni di architettura”. Alle 21,30 la proiezione di “My Architect”, di Nathaniel Khan e «Il ventre dell’architetto” di Peter Greenaway. Nei prossimi mesi, in collaborazion con i comuni delle province di Nuoro e dell’Ogliastra, la mostra sarà portata nel territorio.
 

7 – Sardegna24
REGIONE
Università sarde agli ultimi posti
 
La classifica stilata dal “Sole 24 Ore” manda dietro la lavagna gli Atenei di Cagliari e Sassari. La difesa dei rettori: «Le eccellenze ci sono». L'analisi è stata realizzata dal quotidiano economico sulla base di 10 indicatori: talenti, attrattività, dispersione, inattività, laurea nei tempi, affollamento, occupati, ricerca/fondi, ricerca / fondi esterni, ricerca del personale.
Rispettivamente Cagliari e Sassari si sono classificate al 42esimo e 45esimo posto, in una graduatoria che vede in testa il Politecnico di Torino seguito da quello di Milano e dalle Università di Trento, Udine e Ferrara.

Questionario e social

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