Sabato 2 luglio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 luglio 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Assieme a “Orizzonti di speranza”
Dall'Ersu una mano alle persone con problemi di droga
 
Universitari, neolaureati e giovani lavoratori uniti in un progetto di solidarietà, al fianco di senzatetto, ragazzi con problemi di alcol e droga, emarginati e donne schiave della prostituzione.
Gli studenti chiamano, l'Ersu risponde positivamente: l'intento sarà quello di coinvolgere e avvicinare tantissimi altri studenti all'associazione studentesca "Orizzonti di speranza", fondata alcuni anni fa dall'ormai ingegnere Patrizio Lai per aiutare i più deboli.
LA NOVITÀ La proposta di collaborazione è stata avanzata durante l'ultimo incontro fra il presidente dell'Ersu Daniela Noli e le associazioni studentesche, al quale ha partecipato anche il consigliere di amministrazione (eletto dalla componente degli universitari) Alice Marras, che ha accolto con entusiasmo l'iniziativa: «Credo possa portare noi giovani a incontrarci in modo diverso, a dialogare di problematiche difficili e ad affrontarle prestando solidarietà e comprensione alle persone che troppo spesso la nostra società non considera debitamente. Questa iniziativa rappresenta per noi un momento di formazione e sensibilizzazione importantissimo, che non può che arricchire umanamente tutti».
IL SOGNO L'obiettivo è quello di avvicinare altri ragazzi all'unità di strada che fa già servizio il martedì e il giovedì dalle 20 alle 23 nelle strade di Cagliari. «Prepariamo pasti caldi, ascoltiamo i loro problemi e cerchiamo di dare buoni consigli per le necessità urgenti», spiega il fondatore Patrizio Lai: «Il nostro intento è quello di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale proponendo specifici interventi di sostegno e orientamento nella totale gratuità. Molti studenti sono alla ricerca di proposte alternative coinvolgenti e interessanti. A tale fine sarebbe bello avere un riconoscimento in crediti formativi e un attestato di partecipazione alle attività svolte».
GLI ALTRI PROGETTI L'associazione degli studenti è inoltre impegnata nel progetto di apertura di due Centri di accoglienza a Cagliari e Ozieri. Dopo la pausa estiva l'organismo presieduto da Daniela Noli ha in agenda un'altra serie di importanti iniziative, finalizzate a migliorare l'offerta di servizi agli studenti universitari fuori sede.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Il sit in «Dove porteremo il bestiame?»
 
Vincenzo Scudu, di Villagrande, è allevatore per tradizione familiare. Prima di lui suo padre allevava bestiame a Su Pranu. Di conti non pagati non vuole nemmeno sentire parlare. «Nessuno può dire che siamo abusivi, è quarant'anni anni che la nostra famiglia paga regolarmente». Le voci della protesta hanno tutte lo stesso tono pacato ma irremovibile: «Non sappiamo come fare, non sappiamo dove portare il bestiame». A Tertenia il sindaco Luciano Loddo studia una soluzione per la peggiore delle ipotesi, quella dello sgombero forzato. «Stiamo cercando una soluzione alternativa per mille capi, purtroppo non è semplice, perché si vengono a creare situazioni difficili».
ALLUMINIO Intanto Quirra fa la sua comparsa anche su una prestigiosa rivista di chimica, la Coordination Chemical Review. L'articolo, frutto del lavoro di esperti dell'Università di Cagliari e Ferrara (Guido Crisponi, Maurizio Remelli, Valeria Nurchi, Gavino Faa) evidenzia un arricchimento in alluminio nelle terre del Poligono. L'alluminio è contenuto in molte munizioni e nel propellente del motore Zefiro utilizzato a Capo San Lorenzo. Lo studio analizza il possibile legame tra attività militari, dispersione di alluminio ed eventuali patologie, sostiene come questo legame andrebbe subito approfondito con analisi più puntuali, come un monitoraggio dei livelli di alluminio negli abitanti delle zone limitrofe. ( si. l. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Sassari – pagina 38
Presentazione a Molineddu
 
Si chiude stasera, nello spazio espositivo di Molineddu, vicino a Ossi, la XV edizione di “Arte Evento Creazione”. In programma, la presentazione del libro “Le pietre di Nur”, con interventi del giornalista Vindice Lecis, del professor Marco Milanese, dell'università di Sassari, e di Pasquale Lubinu, sindaco di Ossi. A seguire, nell'anfiteatro, Giullarata in dialetto portotorrese e italiano con Maurizio Giordo.
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Cagliari
Casa dello studente, Regione contro Comune
Per l’assessore alla pubblica istruzione Milia l’unico progetto valido è quello di Edilia
Confermata la disponibilità di 30 milioni di euro: «Va fatta in viale La Plaia»
 
CAGLIARI. Trenta milioni di euro sono pronti da spendere per costruire 500 posti letto nell’ex Semoleria di viale La Plaia secondo il progetto della società Edilia che nel 2008 vendette all’Ersu i terreni davanti al porto. Lo assicura l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Sergio Milia. I 30 milioni fanno parte di un pacchetto dell’Apq, l’accordo di programma quadro firmato da Stato e Regione, approvato a suo tempo e ha tutte le concessioni e le autorizzazioni di legge. Il progetto proposto dalla giunta Soru e cassato dall’ammiinstrazione Floris, secondo Milia, non può andare avanti.
 
Pagina 1 - Cagliari
L’assessore regionale: «Facciamo subito la Casa dello studente in viale La Plaia»
Milia ribadisce la disponibilità di 30 milioni di euro per l’Ersu sul vecchio progetto Edilia
ALESSANDRA SALLEMI
 
 CAGLIARI. Trenta milioni di euro sono pronti da spendere per costruire 500 posti letto nell’ex Semoleria di viale La Plaia secondo il progetto della società Edilia che nel 2008 vendette all’Ersu i terreni davanti al porto. Riparte da qui l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Sergio Milia, per affrontare il tema dell’edilizia studentesca non rinviabile sia per la giusta insistenza dell’Ente regionale per il diritto allo studio (molto spalleggiato dall’università di Cagliari che ha due terzi dei frequentanti fuori sede), sia perché i 30 milioni di euro devono essere spesi entro il 31 dicembre 2011, altrimenti si perdono. I 30 milioni fanno parte di un pacchetto dell’Apq, l’accordo di programma quadro firmato da Stato e Regione, non eterno nella disponibilità di spesa. Milia non dubita che questa sia una strada da imboccare subito: i posti letto servono, i soldi ci sono, il progetto anche. L’assessore spiega che il progetto presentato a suo tempo dalla società privata Edilia e poi acquisito dall’Ersu è stato approvato dal Comune, rientra in una convenzione e, fondamentale, ha tutte le concessioni e le autorizzazioni di legge. Queste durano cinque anni, nel 2009 il consiglio comunale del capoluogo le aveva rinnovate per altri cinque anni, ma non ci potrà essere un’ulteriore proroga. Milia non vede un ostacolo nel possibile problema che l’Ersu aveva affacciato il 2 marzo scorso durante la conferenza di servizi convocata dallo stesso assessore per rimettere in moto la questione alloggi degli studenti a Cagliari. L’Ersu, per voce del direttore generale, sostenne infatti che non si sarebbe potuto dar corso neppure al progetto Edilia perché negli anni del governo Soru l’allora giunta regionale aveva modificato il progetto Edilia attraverso lo studio presentato dall’architetto brasiliano da Rocha e quindi deliberato (il 24 aprile 2007) che si andasse avanti per dare vita al campus immaginato dall’archistar sudamericano. Spiega l’assessore regionale: «Il comune di Cagliari ha rigettato il progetto da Rocha, nessuno può realizzare un’opera che non sia stata approvata dal Comune, l’unico progetto in essere resta quello fatto proprio dall’Ersu dopo l’acquisto dell’area dalla società Edilia che ha tutte le concessioni necessarie. Nella conferenza di servizi abbiamo constatato che non si poteva andare avanti sul progetto da Rocha, la situazione giuridica è cristallizzata sulla mancata concessione da parte del Comune. Il progetto da Rocha richiedeva un aumento di volumetrie e quindi una variante al piano urbanistico comunale che non comporta tempi brevi». Quello proposto dall’architetto brasiliano era un campus sul mare con gli accessi per gli sport d’acqua: «Nella conferenza di servizi è emerso che - spiega ancora l’assessore -, per realizzarlo nella sua completezza, si prevedeva che la Regione acquisisse alcune aree dismesse delle ferrovie e quindi anche una fetta di terreni portuali». La Regione di Soru puntava molto su questo progetto da mille posti letto: l’allora governatore, ricorda Milia, con l’articolo 10 della legge 3 del 2009 aveva chiesto all’Ersu di Cagliari (e non anche a quello di Sassari) di presentare alla presidenza della giunta il piano per la residenzialità universitaria e, siccome quella norma è tuttora in vigore, anche l’attuale assessore agisce su questo preciso tema con una delega del presidente Cappellacci.
 Dunque le prossime tappe secondo l’assessore sono due: una nuova conferenza di servizi come richiesto dall’Ersu e poi delibera della giunta regionale che promuoverà la spesa dei fondi disponibili per una casa dello studente in viale La Plaia.
 
Pagina 1 - Cagliari
Soldi e concessioni per 52mila metri cubi
La conferenza di servizi del 2 marzo scorso e le nuove aspettative
 
CAGLIARI. Servivano per costruire alloggi studenteschi, non vennero spesi, secondo l’opposizione in consiglio regionale il «definanziamento» di 15 milioni di euro per l’Ersu si trasformò in un piano di ristrutturazione a favore di una decina di chiese della diocesi di Cagliari dove, tra le altre cose, stava sorgendo una residenza universitaria della Curia, con rette piuttosto salate. Una scelta che fece sollevare fiere proteste. Ma oggi il nuovo assessore alla Pubblica istruzione, Milia, a domanda su quello storno clamoroso, contenuta anche in una mozione in consiglio del 19 aprile 2011, risponde: «I 15 milioni di euro della delibera Cipe 2006 vennero definanziati perché non utilizzati. Il definanziamento venne fatto non per dar luogo al restauro di edifici di culto, bensì in ottemperanza». Si dice così per dire che, se non utilizzati, i soldi pubblici vengono ripresi e destinati ad altro. Ecco perché stavolta Milia vuole che si proceda e basta: anche i 30 milioni di euro dell’accordo Stato-Regione per la residenzialità universitaria sono in scadenza. La conferenza di servizi del 2 marzo è stata l’occasione per ripercorrere la storia tormentata del «potenziamento delle strutture universitarie». Nel 2007 la giunta Soru disse chiaramente all’Ersu di andare avanti con l’intero progetto del campus elaborato dall’architetto da Rocha. Soru e il sindaco Floris firmarono un accordo, la maggioranza di centrodestra bocciò clamorosamente il suo sindaco. Floris, presente alla conferenza di marzo, ha chiesto espressamente di andare avanti col progetto Edilia sul quale c’era un accordo firmato dal Comune ancora valido «perché prorogato nel 2009 per 5 anni». Le volumetrie possibili con questo accordo sono 52 mila, «il motivo per cui tutta la procedura si è bloccata è originato dalla proposta della Regione di un aumento di edificazione per 136 mila metri cubi... il progetto da Rocha nasceva dal presupposto che la Regione acquisisse l’area delle ex ferrovie, 23 ettari per le attività di corredo del vivere studentesco in quanto nell’area disponibile non si poteva rispettare gli standard urbanistici». In conclusione una domanda: c’è un progetto finanziato e con le concessioni necessarie, la nuova amministrazione e la nuova maggioranza accettano o sorprendono tutti, correggono il piano urbanistico a tempo record, e marciano verso il progetto «brasiliano»? (a.s)
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
CONTRO ALCOL E DROGA
In aiuto dei ragazzi in difficoltà
 
 CAGLIARI. «Universitari, neolaureati e giovani lavoratori uniti in un progetto di solidarietà al fianco di senzatetto, ragazzi con problemi di alcol e droga, emarginati e donne schiave della prostituzione. Gli studenti chiamano, l’Ersu risponde positivamente: l’intento - si spiega in una nota dell’Ente regionale - sarà quello di coinvolgere e avvicinare tantissimi altri studenti dell’associazione studentesca Orizzonti di speranza, fondata dall’ormai ingegnere Patrizio Lai per aiutare i più deboli. La proposta di collaborazione è stata avanzata durante l’ultimo incontro fra il presidente dell’Ersu, Daniela Noli e le associazioni studentesche, l’obbiettivo è quello di avvicinare altri ragazzi all’unità di strada che fa già servizio il martedì e il giovedì dalle 20 alle 23 nelle strade di Cagliari».
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Se la tecnologia allarga lo sguardo
L’Università si dota di speciali e-book per i non vedenti
LARA GARGANO
 
 SASSARI. «Per laurearsi non serve la vista ci vuole la testa». Per questo l’ateneo di Sassari ha messo a disposizione degli studenti non vedenti e ipovedenti postazioni informatiche all’avanguardia che schiudono il mondo del libri oltre l’orizzonte visivo.
 Il risultato è una sorta di “e-book” da ascoltare, che aiuterà questa categoria svantaggiata così come i dislettici a proseguire il loro cammino formativo.
 La nuova dotazione tecnologica arricchisce la gamma di servizi per gli studenti disabili attivata nel sistema bibliotecario di ateneo, nell’ambito del progetto «Libero accesso: superiamo le barriere in biblioteca», promosso nel 2001 dalla Fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane) e del Servizio civile nazionale.
 A metterlo in pratica un pool di bibliotecarie, volontarie del Servizio civile e un esperto informatico, sotto l’egida del Coordinamento dei servizi bibliotecari.
 Il loro impegno ha prodotto un ventaglio di iniziative digitali. Si parte dal restyling del sito, integrato di apposite pagine web con guida ai servizi per i disabili in formato audio e testo e con mappe sulla rete bibliotecaria.
 Di grande utilità il servizio per consultare banche dati elettroniche da casa, potenziato per gli studenti con disabilità motorie, che potranno richiedere le credenziali di accesso alla rete attraverso un delegato, senza l’incombenza di farlo di persona. Una procedura agevolata, estesa anche al servizio per i prestiti da casa.
 Ma il pezzo forte del pacchetto è rappresentato dalle postazioni multimediali per studenti con disabilità visive, donate dall’associazione di volontariato Leo, Distretto 108L, nell’ambito del progetto nazionale «Uni leo 4 light». I nuovi dispositivi, distribuiti in dieci sedi bibliotecarie, sono provvisti di software di riconoscimento caratteri e sintetizzatore vocale: in pratica, programmi che trasformano il testo in formato audio. In altri casi, di programmi che consentono di ingrandire la schermata e di visualizzarla in diverse modalità di colore, in positivo e in negativo, adatti anche ai daltonici.
 Un valore aggiunto è dato dall servizio predisposto col «Centro del libro parlato per la Sardegna» (onlus «Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti»), che consente il prestito gratuito di audiolibri registrati e la registrazione vocale di manuali e testi per lo studio presi in prestito dalla biblioteca.
 «Questa iniziativa mette in evidenza la cura dei rapporti con la società civile perseguita dall’ateneo - ha detto il rettore Attilio Mastino -, e in particolare l’attenzione per i disabili perché ne siano valorizzate le vocazioni».
 Dello stesso avviso il presidente della Commissione di ateneo per le biblioteche, Pietro Pulina, che vede nel progetto un’occasione «per coinvolgere risorse della società civile che altrimenti non potrebbero esprimersi».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Spunti «clamorosi» nel convegno sull’economia in Provincia
Giovani laureati da reclutare per fare impresa di qualità
ANTONIO MELONI
 
 SASSARI. L’idea è quella di rilanciare il master&back recuperando quanto di positivo è scaturito negli anni dalla precedente esperienza promossa dalla giunta Soru. Con una correzione di rotta legata alla diversa modalità di reclutamento dei manager in erba e a una maggiore consapevolezza degli imprenditori sardi. Dal convegno promosso dal Pd nella sala Angioy della Provincia arriva la ricetta per affrontare le nuove sfide in un mercato che cambia. Un tavolo di economisti, coordinato dall’ex presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, ha fatto il punto sulla delicata questione della creazione d’impresa. Il sasso nello stagno lo ha lanciato l’economista Luigi Guiso con una proposta che ha messo tutti d’accordo, perfino l’assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa, che ha detto di essere disponibile a ragionare su un progetto condivisibile. Il nodo del ragionamento proposto dall’economista dell’università di Firenze ha il sapore della provocazione. «Non imprenditori arrivati da fuori che dopo avere recuperato i sussidi abbandonano il campo ma il contrario - ha spiegato Guiso - giovani sardi, capaci e talentuosi, da allevare in loco e mandar fuori per farli tornare già formati». Fin qui niente di diverso dal master&back che però, a giudizio stesso dei promotori, ha dato risultati diversi dalle aspettative. Ma allora cosa non ha funzionato? Secondo Luigi Guiso andrebbe rivisto il sistema di reclutamento, individuando, già a monte, le qualità che gli specialisti chiamano prerequisiti. L’economista ha così tracciato l’identikit di quello che dovrebbe essere il candidato ideale elencando una serie di caratteristiche: «Tolleranza individuale al rischio, vocazione allo studio e alla elaborazione di un piano d’impresa, ottimismo, capacità di sostenere la pressione competitiva». Il punto debole della filiera sembra però proprio il ritorno se è vero che solo un 37 per cento dei giovani inseriti nel programma è tornato in Sardegna per finire nel pubblico impiego. L’idea lanciata da Francesco Pigliaru, economista nell’università di Cagliari, assessore nella giunta Soru nonché principale fautore del master&back, è rivoluzionaria almeno quanto quella proposta dal collega dell’università di Firenze. La difficoltà di chi torna con i galloni e tanta voglia di fare, infatti, cozza con un una realtà economica caratterizzata dalla piccola impresa che da sola non è in grado di sostenere i costi per il reclutamento di super professionisti specializzati. «Allora - ha proseguito Pigliaru - occorre che le imprese puntino sulla cooperazione attraverso la creazione di consorzi che unendo le forze possano superare il gap rappresentato dalla difficoltà di pensare in grande».
 Proposte accolte in pieno dal presidente della Provincia Alessandra Giudici e dal direttore di Confindustria Marco Tarantola durante il dibattito che ha chiuso i lavori del convegno.

Questionario e social

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