UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 29 giugno 2011

Mercoledì 29 giugno 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 giugno 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
Domani a sassari
L'economia sarda in un convegno
 
Lo stato di salute dell'economia in Sardegna e le strategie che possono aiutare l'isola ad allinearsi con il resto d'Italia sono i temi che saranno affrontati domani, alle 10.30, nell'Aula magna dell'Università di Sassari, nel corso della quarta edizione del seminario «L'economia della Sardegna - Analisi, confronti e prospettive». L'appuntamento è stato presentato ieri da Stefano Lubrano (Confindustria), Gavino Sini (Istituto Tagliacarne), Gianfranco Atzeni (Crenos) e Gennaro Gigante (direttore filiale di Sassari della Banca d'Italia). Domani mattina si alterneranno gli interventi di grandi esperti del settore, economisti e rappresentanti degli istituti di credito. Roberto Rassu presenterà il rapporto 2011 della Banca d'Italia e Rinaldo Brau, da parte sua, illustrerà il rapporto Crenos sull'economia sarda.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Pirri
Com.unica ora si fa in due
 
Arriva alla terza edizione l'iniziativa “Com.unica senza frontiere”, l'appuntamento annuale organizzato nella Ex distilleria-Città dell'impresa di Pirri, dal corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'università per offrire un'occasione di discussione attorno ai temi della comunicazione. Quest'anno saranno proposte due giornate, una dedicata al tema “Sardegna, l'isola del cinema”, la seconda a due dibattiti su temi caldi della comunicazione: il ruolo della comunicazione nella scuola e nell'università per la valorizzazione dei beni culturali e del turismo. Giovedì alle 9,30 si apre il MovieCamp , una non-conference dedicata al cinema e agli audiovisivi nel territorio regionale. Venerdì alle 9,30, dibattiti dedicati ai temi “Comunicazione, università, scuola”, la mattina, e “Comunicazione, beni culturali e turismo”.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Ginocchio, esperti a confronto
Nell'Isola soffrono di osteoartrosi alle articolazioni inferiori 1500 persone
MEDICINA. Iniziativa del consulente del Cagliari calcio e docente universitario Massimiliano Salvi
 
Il secondo “Current concept” sull'osteoartrosi del ginocchio, congresso promosso della Società italiana ginocchio, artroscopia, sport, cartilagine, tecnologie ortopediche e ospitato ieri e lunedì al T Hotel, ha avuto il pregio di radunare in Sardegna i migliori esperti a livello mondiale che si sono confrontati su stato dell'arte e prospettive future in tema di terapia medica e chirurgica. Questa patologia provoca dolore e invalidità ed è particolarmente diffusa tra la popolazione anziana: in Italia ci sono 200 mila persone portatrici di protesi di sostituzione dell'articolazione malata, 1500 in Sardegna.
L'iniziativa è stata voluta (e presieduta) da Massimiliano Salvi, consulente del Cagliari calcio, professore associato di Ortopedia e Traumatologia all'università cittadina e direttore dell'omonima scuola di specializzazione, oltre che responsabile dell'Unità operativa di Chirurgia protesica dello sport della Clinica Lay. «L'osteoartrosi del ginocchio riguarda sempre di più pazienti giovani, per questo occorre lavorare a impianti protesici di più lunga durata (oggi la durata media è di 10 -15 anni, dopo i quali è necessario intervenire per con una protesi di revisione). Servono quindi studi sui materiali: oltre che sul titanio e le leghe in cromo cobalto, si lavora sul polietilene ad altissima densità che integrato con la vitamina E protegge l'impianto dai processi di ossidazione, discorso analogo per il tantalio che si applica all'osso senza l'impiego di cemento».
Il problema è che spesso le case produttrici, complici professionisti compiacenti, premono per immettere sul mercato prodotti non adeguatamente testati: «Servono invece studi seri realizzati in centri specializzati (i trial centre) che abbiano il consenso informato dei pazienti e la giusta durata», precisa Salvi, «altrimenti si corre il rischio di creare danni economici e alla salute». Gli esempi negativi non mancano, l'esperto cita le miniprotesi nate per riparare le piccole parti alterate dal processo artrosico lasciando integro il resto del ginocchio: «Non sono state in grado di incidere sulla scomparsa del dolore, se non in minima parte, costringendo i pazienti a interventi di revisione con protesi standard». Gli esperti si sono confrontati sulle terapie mediche. «Anche in questo caso occorre fare attenzione: per alcuni si tratta solo di un blando effetto placebo».
Carla Etzo
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Villasor
Premi in denaro per i laureati nel 2009-2010
 
Otto premi in denaro, da 600 euro ciascuno, ai neo laureati. Varato l'intervento che va nella direzione promuovere e incentivare la formazione dei laureati. Possono partecipare alla selezione per l'assegnazione dei premi i laureati residenti a Villasor che hanno conseguito nell'anno accademico 2009-2010 la laurea di secondo livello in qualsiasi disciplina. Unico limite i 28 anni di età, al momento del conseguimento del titolo. Le domande vanno presentate entro entro il 22 luglio. (ig.pil.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 38 - Edizione CA)
Turismo, la città rifiorisce
SASSARI. Il rapporto Crenos sulle presenze negli alberghi
 
Il turismo vola in provincia di Sassari. Sia chiaro, non si viaggia in alta quota, ma i dati del Crenos, il Centro ricerche economiche Nord e Sud, lo confermano: nel 2010 le presenze nelle strutture ricettive del territorio sono aumentate.
La somma di stranieri e italiani che hanno scelto uno degli angoli di paradiso della provincia, senza considerare il sommerso, incide positivamente per lo 0,4 per cento, cioè sei mila persone in più. Sembra poco, eppure in confronto alle locomotive del settore, vedi Olbia-Tempio, è tantissimo. In Gallura c'è stato un crollo del 2,5 per cento, niente in confronto al meno 15 del Medio Campidano, peggior perfomance del 2010.
In sintesi, Sassari va a braccetto con le province Ogliastra e Oristano, tutte le altre sono in negativo. I dati emergono dal diciottesimo rapporto Crenos. Il Centro ricerche, nato nel 1993 e formato da studiosi delle due università dell'Isola, come ogni anno ha fatto la radiografia del sistema economico della Sardegna. La provincia di Sassari è uscita con l'occhio pesto, attanagliata dalla crisi di quasi tutti i comparti, ma il turismo è stato uno dei pochi a risalire la china. Rispetto al 2009, l'anno scorso ha fatto registrare un più 2,6 per cento di presenze turistiche italiane. La “presenza” è il numero di notti trascorse nelle strutture: la provincia di Sassari quindi, torna appetibile per i vacanzieri della Penisola, che alloggiano probabilmente più a lungo negli alberghi, e non nei bed and breakfast o nei campeggi.
Antonio Muglia
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
I pro e i contro dell'abrogazione
Acqua, cosa resta dopo il referendum
Ivan Demuro *
 
La concentrazione della campagna referendaria sulla privatizzazione dell'acqua ha determinato un'insufficiente attenzione sulle conseguenze dell'abrogazione della disposizione normativa. Il referendum ha, infatti, determinato anche l'interruzione del processo di privatizzazione, faticosamente avviato cercando un adeguamento al sistema europeo, relativo alla gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica (gestione dei rifiuti, dell'illuminazione, trasporti pubblici locali).
Mancando l'abrogata norma positiva, la materia ora deve ispirarsi ai principi generali derivanti dal Trattato Ue e dalla giurisprudenza che a questi fa riferimento. È prevedibile però un tentativo di un “ritorno al passato”: un utilizzo non ponderato delle società pubbliche e degli affidamenti cosiddetti in house. Occorre fare una distinzione tra gli affidamenti già in essere e i nuovi affidamenti. In merito ai primi, essendo venuto meno l'obbligo di dismissione delle partecipazioni sociali possedute dagli enti pubblici, gli affidamenti in essere continueranno a sussistere in capo agli attuali affidatari fino a naturale scadenza.
Il risultato referendario ha fatto venir meno i rigidi e vincolanti criteri attraverso i quali la scelta del modello gestorio doveva essere effettuata, lasciando all'ente affidante la libertà di scelta. I nuovi affidamenti quindi potranno essere effettuati secondo le diverse opzioni gestionali che consentono all'ente pubblico locale una scelta tra l'autoproduzione, anche mediante società pubbliche, e il coinvolgimento del privato attraverso una esternalizzazione totale o mediante una società a capitale pubblico-privato. Il privato in entrambi i casi dovrà essere sempre selezionato mediante procedure competitive ad evidenza pubblica e allo stesso non è riservata alcuna quota minima di partecipazione a capitale sociale. È ragionevole ritenere che a breve ci sarà un nuovo intervento normativo volto a recepire in modo meno rigido, rispetto alla disciplina abrogata, gli orientamenti della giurisprudenza nazionale ed europea basati su principi concorrenziali e su esigenze di contenimento della spesa pubblica, che non vengono meno per via del risultato referendario.
* Docente universitario di Diritto commerciale
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
L’economia dell’isola sotto la lente di Confindustria e Banca d’Italia
DANIELE GIOLA
 
 SASSARI. Lo stato di salute della Sardegna descritto da quattro distinti studi economici. Ma anche un dibattito che consenta di individuare strategie comuni per superare la crisi. Domani, nell’aula magna dell’Università, esperti, bancari ed economisti si ritroveranno a discutere di presente e futuro dell’isola nel corso della quarta edizione del seminario “L’economia della Sardegna - Analisi, confronti e prospettive”. A partire dalle 10.30 verranno messi in relazione - ognuno con le proprie peculiarità - i diversi rapporti realizzati di recente dai più autorevoli centri studi di istituti economici come la Banca d’Italia, il Crenos, la Confindustria e l’Istituto Tagliacarne. E si cercherà di indicare quelle vie d’uscita che, quanto meno, permettano alla Sardegna di allinearsi con la lenta ripresa dell’Italia. Gli obiettivi del seminario, unico nel suo genere, sono stati illustrati ieri mattina durante una conferenza stampa a Villa Mimosa. «La vera sfida - ha detto Gennaro Gigante, direttore filiale di Sassari della Banca d’Italia - non è tanto quella di analizzare gli effetti della crisi economica, ma comprendere come ci si può risollevare». Anche perché, come ha precisato il presidente degli industriali del Nord Sardegna, Stefano Lubrano, la Sardegna non è certo tra le regioni che stanno reagendo meglio, ed è lungo l’elenco delle cause che rallentano la ripresa: la cronica mancanza di infrastrutture, i problemi delle piccole e medie imprese e, da ultimo, il fenomeno del caro traghetti. «Bisogna fare in modo che le eventuali misure correttive individuate, vengano poi trasformate in azioni concrete - ha aggiunto Gavino Sini, presidente dell’Istituto Tagliacarne - Altrimenti si rischia che queste analisi rimangano, senza opportuni interventi politici, solo su un piano strettamente teorico».
Nel corso del seminario, si alterneranno gli interventi di grandi economisti e rappresentanti degli istituti di credito. Aprirà i lavori Gennaro Gigante della Banca d’Italia.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Domani un convegno nella sala Angioy
Come cercare e formare i futuri imprenditori
 
SASSARI. “Attrarre nuove imprese, creare nuovi imprenditori. Dai progetti di alta formazione (master&back) alla formazione di nuovi imprenditori (entrepreneur&back)” è il titolo dell’incontro-dibattito organizzato dalle associazioni «La rosa rossa», «Linee di confine», «Sarditalianieuropei», dal gruppo del Partito democratico in Regione e dai circoli Pd di Sassari. Appuntamento domani alle 17.30 nella sala Angioj del Palazzo della Provincia. Interverranno Luigi Guiso, economista dell’Università europea di Firenze, Francesco Pigliaru, economista dell’Università di Cagliari, Mario Bruno, capogruppo del Pd in Consiglio regionale e l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa. A coordinare i lavori sarà Giacomo Spissu, già presidente del Consiglio regionale che farà così il suo ritorno alla politica attiva. Al dibattito parteciperanno il sindaco Gianfranco Ganau e la presidente della Provincia Alessandra Giudici.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Riforme o clientele? Scontro in Consiglio
L’assessore Floris: «In gioco la credibilità del centrodestra». Tensioni con gli alleati
Ecco solo alcuni emendamenti: in pensione a 52 anni, laureati tutti promossi in modo automatico
 
 CAGLIARI. Arriva un disegno di legge sul personale e l’organizzazione della Regione presentato dalla non più assessora Ketty Corona e in Consiglio regionale scoppia la bagarre: l’attuale assessore, Mario Floris, chiede il ritiro ma la maggioranza di centrodestra si spacca e anche le opposizioni si dividono. La verità è che molti consiglieri puntano su emendamenti «ad personam» sinora rinviati.
 Per capire il clima sono sufficienti le prime indiscrezioni sugli emendamenti con i quali si tenterà l’«assalto» in Consiglio. Uno prevede che un dipendente della Regione con trent’anni di contributi possa andare in pensione a 52 anni: se approvato, non è detto che superi il vaglio nazionale. Un altro emendamento prevede che i laureati siano automaticamente promossi nella fascia più alta, la D, quella dirigenziale: senza concorsi o selezioni: anche in questo caso la legittimità è dubbia.
 Gli emendamenti sono già pronti - e sono centinaia - perché erano stati presentati prima nella Finanziaria 2011 (e non accolti perché considerate norme «intruse») e poi riproposti nel recente «collegato»: visto il timore della giunta per la comparsa dei franchi tiratori, la maggioranza e settori dell’opposizioni avevano deciso di agganciarli proprio al ddl Corona.
 Una delle più forti denunce contro queste norme «intruse» era venuta da Renato Soru per il Pd. Un richiamo accolto dall’assessore Floris (Uds), il quale aveva espresso contrarietà sia agli emendamenti sia al ddl Corona. Floris ieri ha confermato questa posizione. Ma la maggioranza è divisa: con lui ci sono i Riformatori e Franco Cuccureddu (Mpa), mentre buona parte del Pdl, Udc e Psd’Az vogliono andare avanti.
 La posizione di Floris, due volte presidente della giunta e una del Consiglio, è chiara: «Questa doveva essere una legislatura costituente e sinora non abbiamo fatto neanche una riforma. Stavoltail centrodestra si gioca tutta la residua credibilità. E poi le riforme si fanno tutti insieme».
 Il ddl Corona non è una vera e propria riforma ma punta a mettere un po’ d’ordine nel funzionamento della Regione. Floris ha appena concluso le consultazioni con i sindacati sulla riforma della legge 31 (norme generali su personale e organizzazione), sta aspettando i pareri, dopo presenterà la proposta alla giunta e poi al Consiglio. «Se andiamo avanti con ritocchi o emendamenti che rischiano di introdurre modifiche non coerenti al sistema - ha detto Floris - si compromette il disegno di riforma. Non possiamo farci travolgere dagli interessi particolari, senza escludere, che norme transitorie possano essere introdotte anche nella più generale e ambiziosa legge di riforma».
 Nell’opposizione, il Pd attende gli sviluppi del dibattito nel centrodestra e comunque chiederà che gli emendamenti vadano in commissione. Sel, con il capogruppo Luciano Uras, chiede di andare avanti e difende le norme per superare il precariato.
 

Questionario e social

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