Martedì 31 maggio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 maggio 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
ELEMENTARI. Matematica
Riconoscimento per i bambini di via Stoccolma
 
Piccoli matematici crescono a Genneruxi. Gli alunni delle classi 4ª E e 5ª C della scuola elementare di via Stoccolma si sono aggiudicati il primo premio di categoria nella 19ª edizione del “Rally matematico transalpino”, organizzato dal Crsem (Centro di ricerca e sperimentazione dell'educazione matematica) dell'Università di Cagliari. Le selezioni si sono tenute il 15 febbraio e il 23 marzo scorsi (protagonisti gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta la provincia). La finalissima il 23 maggio nelle aule dell'istituto agrario “Duca degli Abruzzi” di Elmas.
LA CERIMONIA Alla premiazione hanno assistito i genitori, orgogliosi dei loro mini campioni, e le insegnanti Rossana Lampis, Franca Matta, Lia Piras e Ivana Sanna. «L'istituto comprensivo di via Stoccolma», riferisce la preside, Marcella Vacca, «partecipa da anni a questo percorso che prevede un allenamento vero e proprio degli allievi durante l'intero anno scolastico. I bambini apprendono la matematica e imparano a risolvere problemi lavorando in gruppo con la metodologia del cooperative learning». Al rientro a scuola i piccoli sono stati festeggiati dai compagni.
LA GARA Il “Rally transalpino” è una gara di matematica alla quale partecipano intere classi che si devono impegnare nella risoluzione di una serie di problemi. I quesiti proposti, molto motivanti per gli alunni, propongono situazioni per le quali non si dispone di una soluzione immediata e che conducono a inventare una strategia, a fare tentativi, a verificare, a giustificare la soluzione. Gli alunni hanno l'occasione di imparare a organizzarsi, dividersi il lavoro, gestire il tempo, apportare il proprio contributo, accettare quello degli altri e comprendere i loro punti di vista, lavorando insieme per un fine comune. Nato nel '92 in Svizzera, è stato successivamente esteso ad altri paesi (Francia, Belgio, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Israele). In Italia esistono varie sezioni dell'Associazione Rally matematico transalpino (Artm). I responsabili internazionali sono Lucia Grugnetti (Parma) e Philippe Skilbecq (Belgio). ( p. l. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
Cagliari, Santa Caterina va a “A tutto Rodari”
Oggi convegno all'Università promosso dalla scuola
 
“A tutto Rodari”, dal 23 ottobre scorso a oggi. A tutto Rodari, con una serie di iniziative importanti: laboratori di scrittura creativa, percorsi di musica, teatro, pittura, cinema. E una mostra itinerante organizzata col Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto. Tutto questo nel nome del pedagogista e scrittore per ragazzi scomparso trent'anni fa e sempre presente nella mente e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di apprezzare la sua opera.
A promuovere un intenso anno rodariano è stata la scuola Santa Caterina di Castello con un progetto coordinato da Maria Carmen Sulis e Agnese Onnis. Oggi il ciclo si chiude con un convegno: lo ospiterà dalle 16.30, nell'aula magna del corpo aggiunto della Facoltà di Scienze della Formazione, l'Università di Cagliari. Ospite d'onore Maria Teresa Ferretti, moglie di Rodari. Introdurrà i lavori Maria Carmen Sulis, darà i saluti della scuola la dirigente Rosa Maria Manca. E di seguito, Antonello Arru (Fondazione Banco Sardegna), Edoardo Usai (assessore comunale Politiche Scolastiche), Antonio Cadeddu, preside Scienze della Formazione, Francesco Paoli presidente corso di laurea Scienze Formazione Primaria. A parlare del pedagogista saranno Mario Di Rienzo, (presidente Centro studi Rodari di Orvieto), Susanna Barsotti, Maria Giulia Serpi, Cristina Lavinio, Claudio D'Alessandro, Mauro Sarzi, Clara Ligas e Gilberta Fosci. Coordinerà Mariella Marras, a Monica Zuncheddu il compito di leggere alcuni brani di Rodari. Che educava i bambini “ad avere la passione della verità”.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 22 - Edizione NU)
Onore ai nonni da guinness
Celebrato il record mondiale di longevità maschile
VILLAGRANDE. Studiosi di fama internazionale certificano il grande primato
 
Sono stati due giorni di festa in onore dei longevi del paese, record mondiale nel genere maschile con trentadue centenari censiti dal dopoguerra ad oggi. Zio Peppino di 104 anni, zio Giovanni di 103 e zio Mario di 100, tutti abitanti nella frazione di Villanova con vista sul Gennargentu,sono stati i testimonial viventi della manifestazione, mentre le foto dei loro compagni di strada campeggiavano sulla via principale del paese, chiusa al traffico per consentire agli ospiti di visitare gli stand espositivi, riguardanti in gran parte il settore dell'agroalimentare.
GLI STUDIOSI L'alimentazione sana è un fattore importante nel mix della longevità, come hanno documentato gli studi condotti da Gianni Pes dell'Università di Sassari e da Mariette Gerber del Centro di ricerca sul cancro di Monpellier. Nel pomeriggio di sabato i due hanno animato il dibattito scientifico insieme ad altri studiosi di fama mondiale: Jon Anson dell'università israeliana di Negev, Robert Young di Boston, Michel Poulain di Lovanio. Hanno tenuto una relazione anche Paride Gullini presidente dell'associazione nazionale ufficiali dell'anagrafe e Antonello Cannas, il maestro elementare precursore degli studi sulla longevità nel suo paese. Poulin e Pes hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Villagrande. Gli anziani del paese sono stati protagonisti di un bel confronto con i ragazzi delle scuole. L'amministrazione comunale ha organizzato al meglio l'intera manifestazione dal titolo benaugurante, “A kentu e prusu...e paris a dos contae” con il contributo operativo della Pro loco e delle numerose associazioni culturali e di volontariato. «Sono soddisfatto - spiega il sindaco, Giuseppe Loi - per la partecipazione dei cittadini a un evento che ci colloca sulla vetrina mondiale della longevità. Ora bisogna lavorare per dare seguito a tutto questo sia sul terreno del turismo che delle produzioni di alta qualità».
Nino Melis
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione NU)
L'Ateneo nuorese punta sull'Ortobene per la ricerca
Il settore forestale-ambientale al centro del Maggio universitario
 
Sul futuro dell'Università nuorese l'unica certezza è che si sta lavorando alla predisposizione di uno statuto di supporto alla nuova forma giuridica di Fondazione. Ha dunque un sapore di rivalsa la manifestazione Maggio Universitario Nuorese, organizzata dall'Associazione Universitaria Studenti Forestali con il coinvolgimento di decine di partner istituzionali e associazioni. Il Mun è andato in archivio sabato dopo quattro week end incentrati su conferenze di studio, incontri scientifici, dibattiti, manifestazioni rivolte ai cittadini di tutte le età ed escursioni nelle foreste più suggestive del nuorese.
IL DIBATTITO Venerdì mattina Roberto Scotti, docente dell'università di Sassari ha proposto l'idea della foresta didattica sull'Ortobene legata al ruolo della facoltà di scienze forestali barbaricina. Un evento ricco di stimoli rivolti non solo al mondo forestale, ma anche a quella porzione della società civile locale, regionale e sovra-regionale che percepisce la fondamentale importanza delle relazioni tra cultura, università e sostenibilità e che quindi, anche se non direttamente coinvolta in questioni boschive, sente come propria la necessità di promuovere altri settori, tra cui quello forestale-ambientale. Al tema è stata dedicata una giornata di studio durante la quale si è parlato di pianificazione forestale nella prospettiva della scuola territorialità italiana (Massimo Carta, dell'università di Firenze), di gestione forestale e strumenti semplici per una realtà complessa, di tipologia forestale come momento essenziale per la conoscenza della risorsa forestale (Giuseppe Pignatti, del Cra di Roma).
LE SCELTE Il contributo che può dare il mondo accademico potrebbe essere decisivo per le scelte future del territorio, sensibilizzando gli enti e le istituzioni sull'importanza dell'interazione tra conoscenze e discipline diverse, e quindi, pur non direttamente coinvolti in questo ambito, vogliano sostenere anche le scienze forestali ed ambientali riconoscendone il ruolo insostituibile nella ricerca.
IL MONTE Il monte Ortobene con la nascita della scuola forestale nell'ex albergo Esit potrebbe diventare un laboratorio a cielo aperto per professionisti, studenti e ricercatori non solo sardi ma anche di altre realtà territoriali.
M. Bonaria Di Gaetano
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
“Dighe della Sardegna”: architetture d'acqua
Domattina a Cagliari la presentazione del volume
 
Dalla diga sul fiume Tirso ai due sbarramenti del Mulargia e del Flumendosa. Passando per la diga del Liscia, quella di Is Barroccus, quella dell'Alto Temo, sino a quella più piccola, di Santa Vittoria. Sono solo alcuni degli sbarramenti gestiti dall'Enas ripercorsi ora in “Dighe della Sardegna”, che sarà presentato domattina alle 11.30 nell'aula magna della facoltà di Architettura di Cagliari, in via Corte d'Appello 87.
Il libro, edito dalla Ilisso di Nuoro, propone 121 scatti di Roberto Salgo che ripercorrono 28 delle 32 dighe gestite dall'Enas. Ad anticipare le fotografie -25 delle quali appartengono alla mostra “Dighe della Sardegna”, realizzata dall'Enas nel 2009 e ora esposta nella Facoltà, è il saggio di Maria Luisa Di Felice, docente di Storia contemporanea all'Università, dal titolo “Architetture d'acqua- Angelo Omodeo e il problema idraulico della Sardegna”. Il progetto grafico del volume è di Stefano Asili.
Le schede tecniche sono del Servizio dighe dell'Enas e dell'ufficio di Cagliari del Registro italiano dighe, in collaborazione con Sabrina Zedda. Alla presentazione interverranno l'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Sebastiano Sannitu, il preside della facoltà di Architettura, Antonello Sanna, il presidente dell'Enas, Sergio Vacca, Maria Luisa Di Felice, e Giuseppe Pecorini, già docente di Geologia applicata e geotecnica delle grandi opere idrauliche. Moderatore Romano Cannas, direttore della sede regionale della Rai. Il libro è stato realizzato con Regione e Fondazione Banco di Sardegna.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 41 - Edizione CA)
Vitigni autoctoni a confronto: sfida tra “rossi”
ORISTANO. Cannonau e Grenache
 
Il mercato vitivinicolo della Sardegna deve puntare sul Cannonau. È questo il vitigno a bacca rossa in crescita sia come produzione che per superficie coltivata. È il messaggio emerso durante il convegno “Cannonau e Grenache, il rosso del Mediterraneo”, organizzato ieri a Oristano dal Consorzio Uno (il consorzio promozione studi universitari di Oristano), dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Sassari e anche da Assoenologi Sardegna e dal consorzio Chateauneuf du Pape di Avignone. Un incontro che ha messo a confronto i due vitigni e i due grandi vini rossi di tradizione mediterranea, sarda e francese, le cui analogie sono spesso sottolineate anche dagli esperti internazionali.
I VITIGNI Il Cannonau di Sardegna è considerato il vitigno autoctono più antico del Mediterraneo, le cui tracce risalgono fino a 3000 anni prima di Cristo, e che oggi assume caratteristiche molto diverse a seconda del luogo in cui viene coltivato, pur mantenendo la sua caratterizzazione forte. Da molti viene infatti descritto come un vino che rispecchia l'identità della Sardegna: caldo morbido e deciso allo stesso tempo.
I DATI «Nel 2008 abbiamo raggiunto una produzione di 91 mila ettolitri di vino Cannonau, in crescita rispetto agli anni precedenti e rispetto agli altri vitigni a bacca rossa», ha spiegato Mariano Murru, vice presidente dell'Assoenologi. Il Cannonau, inoltre, è propriamente della Sardegna, a differenza dell'altro vino di punta dell'Isola, il Vermentino, che si sta diffondendo sempre più nel resto d'Italia (sebbene la Sardegna abbia il 70% della coltivazione nazionale). Un radicamento nell'Isola reso ancora più forte dall'obbligo, entrato in vigore la scorsa settimana, di imbottigliamento del Cannonau solo nel territorio di produzione. ( an. ber. )

 LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
I pericoli imprevedibili delle nuove droghe
Analizzato dagli esperti un fenomeno in preoccupante espansione
In vendita su internet con nomi accattivanti hanno effetti devastanti
MICHELE SPANU
 
 SASSARI. Non soltanto eroina, cocaina ed ecstasy. Negli ultimi anni il traffico internazionale di droga si è arricchito di nuove sostanze, a basso prezzo, quasi tutte prodotte in laboratorio e capaci di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Gli esperti le chiamano “smart drugs”: sono facili da trovare e alla portata di tutti.
 Viaggiano su internet, vendute sotto falso nome, e i loro effetti sulla salute sono dannosi e, quel che è peggio, imprevedibili.
 Un fenomeno poco conosciuto, quello delle nuove droghe, affrontato in un convegno organizzato dal Dipartimento universitario di Scienze del farmaco e coordinato da Franco Pilo, presidente emerito della sezione penale del Tribunale di Sassari. All’evento hanno partecipato forze dell’ordine, magistrati, medici e studenti, invitati dall’università per ascoltare i massimi esperti nazionali che, su vari fronti, in particolare quello medico e giuridico, lottano da anni per tentare di arginare l’invasione di queste sostanze.
 INTERNET. Uno di questi è Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento politiche antidroga istituito a Roma presso la presidenza del Consiglio dei ministri, che ha messo in evidenza il drammatico aumento del fenomeno sulla Rete. «I siti internet dedicati alla vendita di droga - ha spiegato - sono aumentati del 46 per cento in poco tempo e questo ci fa pensare che la droga sul web sarà il fenomeno criminale del futuro». Eppure, nonostante la gravità del traffico, le forze dell’ordine possono fare poco. «E’ molto difficile riuscire a risalire ai trafficanti perché spesso i server di questi siti si trovano in Paesi stranieri che non sono disposti a collaborare».
 GLI EFFETTI. C’è anche il fatto che le sostanze vengono vendute negli “smart shop” con nomi falsi, come “fertilizzanti” e “profumatori per forno”, che le fanno sembrare come un divertente svago. In realtà non è così. Davide Lonati, medico del Centro antiveleni di Pavia, ha spiegato che il consumatore, una volta ricoverato, può manifestare episodi di tachicardia, sintomi gastrointestinali anche gravi mentre in altri casi si presenta in stato di coma: «Gli effetti sono imprevedibili e i rischi di terapie sbagliate e dannose sono molto più alti rispetto alle droghe tradizionali».
 TRASFORMISMO. I principi attivi che compongono questi stupefacenti, come i cannabinoidi sintetici, sono frutto di sintesi molecolari estremamente variabili. Con la conseguenza che, quando si riesce ad arrestare uno spacciatore di “smart drugs”, a volte non si può arrivare a una condanna penale. «Siccome queste nuove droghe cambiano di giorno in giorno - ha aggiunto Luigi D’Onofrio dell’Antidroga - spesso un giudice si vede costretto all’assoluzione perché la sostanza non è ancora stata inclusa nelle tabelle che racchiudono i nomi di tutte le sostanze stupefacenti il cui traffico è perseguibile per legge».
 LA LOTTA. Sembrerebbe una lotta impari, ma qualcosa si muove, come ha ricordato il sostituto procuratore Gianni Caria che ha parlato dei nuovi metodi di indagine, sempre più telematici. Anche il diritto è sceso in campo. Con l’ultimo decreto ministeriale, la pericolosità di una sostanza inclusa nelle tabelle è stata estesa anche agli “analoghi di struttura”. Una definizione che può essere molto utile in sede penale, per evitare che il trasformismo di queste sostanze corrisponda a un’impunità per i nuovi smart-pusher.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 51 - Sport
Il tricolore resta in Sardegna
Nel calcio il Cus Cagliari succede al Cus Sassari
MARIO FRONGIA
 
 CAGLIARI. Una buona notizia da Torino: il tricolore del calcio universitario rimane in Sardegna.
 Da Sassari a Cagliari, senza intermediari.
 E’ questo il verdetto dei campionati primaverili per atenei tenutisi in Piemonte.
 Il Cus cagliaritano ha schiacciato il Cus Chieti. A ben guardare, un successo che premia il pallone isolano. Dalla Prima categoria all’Eccellenza: è questo il bacino da cui Cus Cagliari e Cus Sassari attingono per le olimpiadi delle università. L’anno scorso è stata la volta dei sassaresi guidati da Andrea Marras.
 “Un gruppo solido, capace di un buon gioco, ora ci prepariamo per i prossimi campionati” segnala Gianni Ippolito. Il presidente del Cus Sassari - sconfitto a febbraio dal Cus Bergamo nelle eliminatorie - è stato buon profeta: “Vorrà dire che a Torino passeremo il testimone ai cugini cagliaritani”. E così è andata.
 Uno scudetto figlio dell’applicazione e della continuità: nel 2010 il tricolore a Sassari, mentre a Cagliari mancava da dieci anni. Tra semifinale e finali, come quella del 2009 a Lignano Sabbiadoro, persa nel recupero proprio con il Cus Chieti.
 Il sodalizio di Sa Duchessa ora ha in bacheca nove titoli nazionali. “Il calcio ci rende meno amara una gestione complessiva resa difficile dai tagli e dalla crisi” dice Adriano Rossi, presidente del Cus Cagliari.
 Intanto, Leonardo Coiana, medico cagliaritano fresco di rielezione in sella al Cusi, fa i complimenti ai Cus isolani: “La qualità dei team rende sempre più difficile il confronto in ambito nazionale: il pallone, la canoa e le arti marziali tengono alto il vessillo dei centri sportivi universitari di Cagliari e Sassari”. E si sa che, quando si vince, le risorse e i fondi che scarseggiano, pesano un po’ meno.
 Intanto, per i ragazzi guidati da Gianni Maricca, la festa è ancora in corso. Dopo la vittoria, con i coretti che hanno scomodato anche i Berrittas e Benito Urgu, tutti a brindare in piazza Statuto, a pochi passi dalla sede della Juve.
 Alla finale hanno assistito anche gli oltre 200 allievi della scuola calcio del Torino. Una finale combattuta, quella di venerdì al campo Millefonti, mezzo chilometro dalla Fiat-Mirafiori. Sudata e meritata. Centrata grazie all’esperienza di capitan Ibba, del portiere Rota, degli esterni Boi e Floris, del centrale Damiano, degli attaccanti Aresu e Lussu. Un gruppo forte e compatto, quello forgiato da Paolo Busanca: il tecnico, impegnato nei playout col Sanluri ha lasciato la squadra nelle mani del suo secondo. E Maricca ha fatto centro.
 “Un titolo che ci ripaga di tanti sacrifici. E - aggiunge Angelo Zucca, dirigente del Cus Cagliari - rende meno amara l’eliminazione del calcetto, campione universitario l’anno scorso”.
 Un’edizione col segno più. Cagliari e Sassari hanno lasciato Torino col sorriso. Mica male, in temi di vacche magre.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Daniela Noli nell’esecutivo dell’Andisu
 
CAGLIARI. Daniela Noli, presidente dell’ente regionale per il diritto allo studio universitario (Ersu) di Cagliari è stata eletta nel comitato esecutivo dell’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario. L’Andisu, con sede a Milano, ha il compito di promuovere e sviluppare contatti e scambi di informazioni tra gli organismi per il diritto allo studio, le università, le istituzioni, le rappresentanze nazionali degli studenti e gli enti italiani e stranieri che operano nella formazione universitaria. Fra i compiti anche elaborare indirizzi e linee strategiche di sviluppo per favorire gli interventi.
 

Questionario e social

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