Martedì 10 maggio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 maggio 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda di martedì 10 maggio 2011 / Commenti (Pagina 11 - Edizione CA)
Un sì ora è un no per sempre
Referendum sul nucleare: partecipare non basta
Tutto è pronto per il referendum regionale sul nucleare. Domenica e lunedì ai sardi verrà chiesto se sono favorevoli o contrari alla costruzione di centrali nell'Isola e, cosa più importante, allo stoccaggio in Sardegna delle scorie radioattive - vecchie o nuove che siano - provenienti dagli impianti della penisola. La recente retromarcia del governo sul ritorno al nucleare ha reso incerto lo svolgimento della consultazione nazionale sullo stesso tema (prevista per il 12 giugno insieme a privatizzazione del servizio idrico e legittimo impedimento), e qualcuno potrebbe pensare che per lo stesso motivo anche quella promossa dalla nostra Regione sia ormai inutile. A tale opinione si può rispondere ponendo in evidenza la già ricordata questione delle scorie, la quale è sufficiente a rendere comunque efficace il voto, a prescindere dalle vicende nazionali.
Resta però da chiedersi quanta forza potrà avere l'esito regionale di fronte all'eventuale decisione di un governo di trasferire in Sardegna i rifiuti radioattivi. Bisogna distinguere fra profilo prettamente giuridico e profilo politico: nel primo caso bisogna ricordare come la sovranità appartenga allo Stato, il quale potrebbe del tutto legittimamente far valere le proprie decisioni anche in contrasto con la volontà regionale (probabilmente nessuna regione italiana sarebbe disposta ad ospitare le scorie, rendendo di conseguenza necessaria una decisione d'imperio). Quello del 15 e 16 maggio è dunque un voto la cui efficacia andrà valutata esclusivamente sotto il profilo politico, il cui valore, pertanto, non dipenderà dalla vittoria del “Sì” o del “No” ma dalle dimensioni della partecipazione. Al popolo sardo viene data l'occasione di esprimersi, solo se lo farà in maniera massiccia questo referendum potrà rappresentare un avvertimento verso questo e i prossimi governi italiani, che avranno sempre il potere legale di portare il nucleare in Sardegna. Solo di fronte al rifiuto netto e deciso di tutto un popolo si guarderanno bene dall'usarlo.
Riccardo Delussu
(Università di Cagliari)
 
 
2 - L’Unione Sarda di martedì 10 maggio 2011 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Figc
Scienze motorie,oggi un premio per 45 bambini
Nell'ambito della programmazione della facoltà Scienze motorie e sportive e scienza e tecnologia si è svolto il progetto “Una macchina meravigliosa - Il corpo Umano” che ha visto protagonisti circa 45 bambini delle classi quinte dell'Infanzia lieta. Oggi alle 9 nella nuova sede della Figc (via Bacaredda 47), alla presenza del presidente della federcalcio Andrea Delpin, del coordinatore regionale del settore giovanile scolastico Mauro Marras e del presidente del Panathlon Club Golfo degli Angeli, Carlo Lai, consegna dei diplomi e premiazione dei bambini partecipanti. (ant. ser.)
 
 
3 - L’Unione Sarda di martedì 10 maggio 2011 / Provincia di Oristano (Pagina 15 - Edizione OR)
RISPOSTA AL NUCLEARE
Tecnologie e comfort nel pieno rispetto dei paesaggi
Allai, la casa sugli alberi Architetti da tutto il mondo sul rio Flumineddu
Una pietra per connettersi, entrare in rete. Allai come Aachen in Germania. L'idea richiama molto il monolite nero di 2001 Odissea nello spazio. Ma prima che avvenga un qualsiasi scenario post-nucleare il piccolo paese del Barigadu diventa il simbolo di una lotta sarda per l'ambiente.
LA NOVITÀ La Casa sugli alberi, una vera e propria abitazione in legno dotata di ogni comfort e costruita tra il 2009 e il 2010 nel bosco di Allai, è diventata il luogo della nuova frontiera. Dal sogno di tutti i bambini alla realtà. E chi pensa a sciocchezze stile Tarzan nella giungla, sbaglia. Realizzata da un progetto innovativo (Ecorurality) voluto dal Comune in collaborazione con il Politecnico di Milano, la Nuova accademia di Belle Arti di Milano e l'associazione Paesaggi Connessi di Sestu, la Casa a giugno (dal 16 al 26 accoglierà) circa 40 giovani laureati architetti paesaggisti da tutto il mondo per il master di specializzazione di Architettura e paesaggio.
IL MASTER Terzo appuntamento e una grande novità. «Sarà attivato un collegamento internet con un'altra casa realizzata in Germania ad Aachen. Due sculture in pietra avranno al loro interno un vero e proprio impianto web», spiega Antonio Pili, vicesindaco di Allai e presidente del Consorzio Sa Perda Iddocca, coinvolto nel progetto. «Con la Casa sugli alberi si chiude il cerchio. Due estremi: nucleare o natura». L'obiettivo è chiaro: dare risposte concrete a problematiche contingenti come quelle legate all'acqua, con la riqualificazione e la messa a sistema del Flumineddu, e il vento, con un approfondimento delle possibilità connesse allo sfruttamento dell'energia eolica sul monte Grighine.
RINNOVABILI Realizzare un modulo abitativo autonomo, in legno «a partire dall'analisi delle tipologie rurali presenti sul territorio, nell'esperienza diretta della foresta, in un confronto continuo e diretto con gli abitanti del luogo». Dunque qualcosa di più al semplice uscire dalle aule universitario per immergersi nel paesaggio. «Per il nuovo master che partirà a giugno si prevede la realizzazione di altri manufatti e vedrà coinvolti tra gli altri anche l'importante studio Rintala Eggertsson Architects, professionisti norvegesi e finlandesi tra i più importanti al mondo in fatto di architetture ecocompatibili». Tra le visioni della nuova architettura è prevista anche l'esibizione del musicista Paolo Fresu, all'interno del tour organizzato quest'anno per i suoi cinquant'anni. Il trombettista festeggerà, infatti, il suo mezzo secolo di vita nel primo scorcio dell'estate con uno straordinario evento itinerante: cinquanta concerti in cinquanta giorni di fila, con cinquanta progetti musicali differenti che porterà in scena, uno per ogni serata, in cinquanta località dell'isola. Una di queste è, appunto, Allai.
Insomma un fronte di resistenza, quanto mai attuale, da contrapporre alla brutta favola del reattore radioattivo. ( r. r. )
 
 
4 - L’Unione Sarda di martedì 10 maggio 2011 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Cagliari, seminario del CRS4
Domani alle 11, Auditorium dell'assessorato regionale della Pubblica istruzione di via Roma 253, a Cagliari, il CRS4 presenta il seminario “Sequenziamento e analisi bioinformatica del genoma umano”, a cura di Frederic Reinier.
 
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna di martedì 10 maggio 2011 / Pagina 5 - Sardegna
«Provoca leucemie ed è antieconomica» 
Il radiologo Migaleddu illustra i rischi dell’energia atomica 
L’ESPERTO Il nodo delle scorie, come smaltirle? 
SASSARI. Non si può stare tranquilli neanche quando una centrale nucleare viaggia con la perfezione di un orologio svizzero. Perché l’energia atomica è un dispensatore costante e silenzioso di veleni. Lo dimostrano gli studi condotti da un team di ricercatori tedeschi del 2008, secondo i quali c’è un incremento di leucemie e tumori solidi tra i bambini di età inferiore ai 5 anni che vivono entro il raggio di 5 chilometri da una centrale. «Quegli studi erano stati commissionati dal governo, che ha preso atto dei risultati e deciso di concentrarsi sulle energie rinnovabili. In Italia, purtroppo, siamo ancora molto indietro e condizionati da vecchie logiche di potere».
Chi parla è Vincenzo Migaleddu, radiologo sassarese, coordinatore nazionale dell’Isde, Associazione medici per l’ambiente, da anni in prima linea nelle battaglie anti inquinamento e a tutela della salute. Migaleddu sul nucleare ha le idee chiarissime: in vista del referendum di domenica e lunedì prossimi è impegnato in una serie di incontri (ieri all’Università di Sassari, organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza), in cui spiega perché è giusto votare Sì. I rischi per la salute sono in primo piano, perché Chernobyl e Fukushima insegnano, ma i pericoli non sono legati esclusivamente all’eventualità di un incidente, dunque le rassicurazioni dei favorevoli al nucleare, «le centrali in Italia saranno a prova di bomba», non possono bastare. Ci sono i dati sull’incidenza delle patologie tumorali nei bambini, e c’è la grande incognita scorie. «In bolletta, 24 anni dopo la chiusura delle centrali in Italia, paghiamo ancora una cifra corrispondente alle scorie da smaltire. È la dimostrazione che la gestione è una grande incognita». Problema gravissimo, considerato che le scorie hanno tempi biblici di riduzione della radiotossicità. «Dunque - aggiunge Migaleddu - si vogliono fare scelte che riguardano il tempo che non ci appartiene e che lasciamo in eredità alle future generazioni».
C’è poi una questione più pratica, ma sicuramente altrettanto importante. È quella della convenienza economica. I favorevoli al nucleare dicono che l’energia atomica costa meno. «Non è così - spiega Migaleddu - perché in realtà i costi sono impossibili da calcolare. La prima incertezza è legata ai tempi di costruzione delle centrali: quella di Okiluto doveva essere pronta in 3 anni, in realtà il cantiere è aperto da 7, e si tratta dello stesso tipo di centrale che secondo l’accordo Italia-Francia dovrebbe essere realizzata nel nostro Paese. I tempi che si allungano hanno come conseguenza immediata la fuga dei capitali privati e l’intervento delle sovvenzioni statali: la convenienza economica dunque non c’è, perché per mantenere le centrali lo Stato si rifà sulle tasche sui cittadini». Meglio puntare sull’energia solare, «come fanno quasi dappertutto e come indica la Comunità europea», spiega l’esperto che cita come esempio il progetto nel deserto africano, un mega impianto solare termico capace di fornire energia a tutta l’Europa. «È questo il futuro - dice Migaleddu - una sfida da affrontare e da vincere, per dire addio a petrolio e carbone, e respirare un’aria pulita, anche nella nostra isola». (si. sa.)
 
     
QUOTIDIANI NAZIONALI
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