Sabato 30 aprile 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 aprile 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Primo round all'allievo
I giudici: reintegratelo nell'attività operatoria
UROLOGIA. Medico denuncia per mobbing il direttore della clinica
 
Ha accusato il direttore della clinica universitaria di urologia Antonello De Lisa di avergli impedito, negli ultimi tre anni, di mettere piede in sala operatoria se non per interventi di poco conto. Poi d'improvviso, nel luglio scorso, il professore lo avrebbe incaricato di operare da solo un paziente in condizioni critiche, tanto che lui ebbe un crollo emotivo e dovette addirittura ricorrere alle cure dei colleghi del pronto soccorso.
L'ORDINANZA Un episodio che - a sentire l'urologo Paolo Usai, ricercatore universitario in servizio al Santissima Trinità - ha rappresentato l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendolo a denunciare per mobbing il direttore De Lisa. L'inchiesta penale è ancora in corso, ma intanto Usai ha ottenuto un primo risultato: l'11 aprile, ribaltando parzialmente il verdetto emesso il 20 dicembre dal giudice del lavoro, il Tribunale ha accolto il suo ricorso d'urgenza ordinando all'Asl 8 di reintegrarlo «nelle mansioni proprie della qualifica rivestita e segnatamente nell'attività chirurgica ivi compresi gli interventi di alta chirurgia».
LA VICENDA Dal 2004 - secondo la versione di Usai - De Lisa avrebbe cominciato ad apostrofarlo in malo modo, arrivando addirittura a colpirlo con testate e pugni. Presunte vessazioni che - per ammissione dello stesso Usai - cessarono nel 2008. A partire da quell'anno però il professore lo avrebbe «emarginato, escludendolo dall'attività operatoria di rilievo». Una ricostruzione sdegnosamente respinta da De Lisa che, davanti al giudice, ha negato qualunque aggressione sostenendo anzi di aver sempre incoraggiato l'allievo, il quale però «da qualche tempo si mostrava scarsamente disponibile assentandosi spesso senza avvertire i colleghi».
LE ORDINANZE Il primo giudice aveva respinto il ricorso di Usai, mettendo in rilievo la mancanza di legittimazione passiva di De Lisa e il fatto che, essendo la presunta condotta vessatoria iniziata anni prima, non c'era più l'imminente pericolo di un danno irreparabile. Decisione che i legali di Usai, gli avvocati Andrea Pogliani e Mariella Salis, hanno impugnato ottenendo il reintegro del loro assistito nell'attività di «alta chirurgia». «L'ordine del giudice - precisa l'avvocato Stefanino Casti, legale di De Lisa - è rivolto alla Asl e non al professor De Lisa. Inoltre il giudice non ha rilevato alcuna condotta mobbizzante da parte del mio assistito, mentre il criterio della turnazione in sala operatoria stabilito nell'ordinanza è esattamente quello in vigore dal 2008 che ha determinato un calo nel numero di interventi del dottor Usai». ( m. le. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università, protesta dei ricercatori precari
Fissato un incontro con il rettore Giovanni Melis: petizione con quattrocento firme
PIERLUIGI CARTA
 
CAGLIARI. I precari della ricerca dell’Università di Cagliari si mobilitano contro l’ultimo colpo sferrato alle loro carriere universitarie. Giudicano infatti discriminatorie le norme del regolamento d’ateneo che disciplina le assunzioni a tempo determinato di ricercatori a contratto, in quanto è stato inserito un criterio pre-selettivo su basi anagrafiche. A causa dell’ultimo Ddl Gelmini, la figura dei ricercatori a tempo indeterminato andrà ad esaurirsi, e quelli a tempo determinato, dovranno fare attenzione all’età se vogliono partecipare ai bandi e ai concorsi dell’ateneo. Il regolamento che disciplina il reclutamento dei ricercatori è stato approvato dal Senato accademico e dal Cda nonostante le precedenti proteste dei precari (assegnisti, borsisti e contrattisti vari), senza consultare i diretti interessati, i quali non godono di alcuna rappresentanza tra gli organi d’ateneo. Solo per vie informali sono riusciti ad apprendere che il regolamento approvato prevede limitazioni alla partecipazione alle selezioni concorsuali, basate sugli anni trascorsi dal conseguimento della laurea fino al 2015 e del dottorato a regime ordinario. Le ragioni della protesta: l’introduzione di limiti temporalisarebbe contraria alle consuetudini della comunità scientifica internazionale; sarebbe in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, con la legge Bassanini bis e con la Direttiva Europea per la parità di trattamento in materia di occupazione, oltreché con la Carta Europea dei Diritti dei Ricercatori. I precari si domandano come, tali criteri apporteranno miglioramenti.Senza contare che proprio quelli con più esperienza saranno forzati a spostarsi in Italia o all’estero, mentre i ricercatori esterni non vedranno certo di buon occhio uno sbarramento simile, e si terranno lontani dall’isola. Questo metodo inoltre, penalizzerebbe i più bravi, poiché i più svantaggiati sarebbero quelli che hanno conseguito la laurea e il dottorato in tempi più brevi. I ricercatori precari incontreranno il rettore il 4 maggio. C’è già la petizione con 400 firme.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
Violenze e insulti in sala operatoria: «L’Asl deve vigilare»
La battaglia in clinica urologica: il tribunale del lavoro ordina il reintegro di Paolo Usai
Il direttore ‘nemico’ Antonello De Lisa dovrà affidargli una parte degli interventi. Ma c’è anche un fronte penale
 
CAGLIARI. Pestato in sala operatoria, insultato, diffamato e tagliato fuori dagli interventi di maggior impegno, il chirurgo Paolo Usai ha vinto la prima battaglia legale col direttore della clinica urologica del Santissima Trinità, Antonello De Lisa: i giudici della sezione lavoro del tribunale - Simonetta Lai, Emanuela Muscas e Daniele Coinu - hanno ordinato il reintegro del chirurgo disponendo che svolga le «mansioni proprie della qualifica rivestita». Usai potrà quindi riprendere in mano il bisturi ed eseguire almeno il sessanta per cento degli interventi che spettano agli altri dirigenti medici del reparto, compresi quelli di alta chirurgia.
 L’ordinanza è esecutiva, come dire che per Usai - difeso dagli avvocati Andrea Pogliani e Mariella Salis - è arrivata la fine di un incubo professionale che durava da anni. Amche se il confronto-scontro con De Lisa non finisce qui: se i giudici del lavoro hanno accertato, in base alle informazioni fornite dallo stesso Usai, che le violenze e gli insulti si sono interrotti nel 2008, il pubblico ministero Marco Cocco indaga sul fronte penale per verificare se nelle intemperanze del direttore della clinica - pugni, testate e spintoni in sala operatoria anche nel corso di interventi delicatissimi, così riferiscono i testimoni e De Lisa ammette - si possano ravvisare reati.
 Intanto però il tribunale ha chiarito con l’ordinanza depositata il 20 aprile scorso che i compiti di controllo e di tutela dell’incolumità dei dirigenti medici in servizio spetta anche all’Asl 8, che nel corso del procedimento ex articolo 700 - una procedura d’urgenza, il cui reclamo si è chiuso con la decisione del collegio - aveva cercato di chiamarsi fuori dalla vicenda. De Lisa e Usai infatti lavorano in un ospedale pubblico interno all’Asl 8 ma sono anche dipendenti dell’Università: l’avvocato Pogliani ha sostenuto con forza che il doppio rapporto non esenta l’amministrazione sanitaria, rappresentata dall’avvocato Paola Trudu, da responsabilità e competenze su quanto accade nei reparti. Qui poi si tratta di situazioni ai confini dell’assurdo, con un direttore - difeso nel giudizio davanti al tribunale del lavoro da Stefanino Casti - che viene accusato di maltrattamenti sul chirurgo più anziano e qualificato, che umilia gli specializzandi e che gestisce la sala operatoria con criteri a dir poco arbitrari: «Questa è la mia sala operatoria, faccio quello che mi pare...» è la frase che viene attribuita a De Lisa dalle testimonianze.
 In realtà la sala operatoria - come i giudici hanno stabilito - non è casa sua. De Lisa è infatti obbligato ad assicurare al secondo operatore Paolo Usai il «diritto alla carriera» che per un chirurgo è legato alla possibilità di operare costantemente e ai livelli che la qualifica professionale gli consente. L’alternativa, che l’ordinanza ha sottolineato, è la perdita della manualità indispensabile a operare. Come dire la perdita di una professionalità in un campo di grande importanza come l’urologia, quindi un danno per i pazienti e per il servizio sanitario. Danno che l’ordinanza del tribunale ha scongiurato. (m.l)
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
L’APPUNTAMENTO
La città che legge esplora il Marocco
ENRICO CAMBEDDA
 
CARBONIA. E’ dolce il navigare fra le letterature. La «Città che legge» esplora il Mediterraneo, i suoi scrittori, i poeti. Il vento è propizio e le vele si dirigono idealmente verso il Marocco per riflettere su letteratura e società. Riprendono dal 3 al 6 maggio gli incontri letterari organizzati dall’associazione culturale Libriamoci-Presidio del Libro; Libreria Lilith; Centro Servizi Culturali dell’Umanitaria; Provincia; Regione, Comune di Carbonia; Fondazione Banco di Sardegna; Confederazione della Comunità Marocchina in Italia; Arganà Sardegna. Ospiti della città, l’associazione Feminin Pluriel di Rabat e gli intellettuali Hayat Dinia, Latifa Hafid, Hafida Mdrerssi, Mohamed Hanafi dell’Università di Rabat «Mohamed V». Il calendario degli incontri, che dureranno tre giorni, prevede il primo appuntamento per martedì 3 maggio, dalle 9 alle 13 nell’aula magna del Liceo Scientifico con gli studenti della scuola e quelli del Liceo Classico: più tardi incontro nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Angioy. Si parlerà di «Letteratura e società in Marocco-Il ruolo delle donne e dei giovani». Alle 17,30, presso la Biblioteca Comunale, si discuterà di «Aspetti della modernizzazione in Marocco. Giovani e donne». Coordina, Anna Oppo e interverrà Francesco Bachis. Mercoledì 4 maggio, nell’aula magna dell’istituto Gramsci, sarà proiettato il film di Mohamed Asli «A Casablanca gli angeli non volano», a cura della Società Umanitaria. Giovedì 5 maggio saranno coinvolte le terze classi delle scuole Don Milani e Satta- Pascoli che assisteranno alla proiezione di filmati proposti dalla delegazione marocchina. Alle 20,30 sarà proiettato il film «L’enfant endormi» di Jasmine Kassari, presso il Salone Velio Spano, in Via della Vittoria. Venerdì 6 maggio, l’iniziativa si trasferirà a Cagliari per un incontro con gli studenti della facoltà di Scienze Politiche. Nell’ambito della cooperazione Sardegna-Marocco, la delegazione nord africana, avrà degli incontri (il 4 maggio) con il preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Cagliari; Forgea e Consorzio per la gestione del Parco Geominerario; Presidente e direttrice dell’Ifold. Infine, il 5 maggio, contatti ed incontri con il Crenos e con Open Med. «La città che legge» è un’iniziativa voluta dal Presidio del Libro per la promozione della lettura soprattutto fra i giovani.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Università e sviluppo, convegno e seminario
 
SASSARI. «L’Università per il territorio e lo sviluppo. Aspetti di valutazione e internazionalizzazione. Offerta formativa e sbocchi professionali». È il titolo del convegno in programma martedì e mercoledì nell’aula magna dell’Università. I lavori sono stati organizzati dal Foist: il laboratorio per le politiche sociali e i processi formativi del Dipartimento di economia, istituzioni e società. Durante i lavori, che cominceranno alle 9,30, si affronterà la questione del ruolo dell’ateneo nel rapporto con il territorio, le sue istituzioni e le comunità di riferimento, anche alla luce della nuova riforma. Parteciperanno ai lavori il sindaco Gianfranco Ganau e il rettore Attilio Mastino. «Attualmente - spiega Alberto Merler, coordinatore del Foist e del convegno - c’è convergenza tra istituzioni pubbliche, soggetti economici e agenzie educative per creare conoscenze capaci di trovare soluzioni praticabili alle sfide socioeconomiche, culturali e ambientali». I lavori si articoleranno in quattro momenti con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle realtà economiche e di esponenti del mondo universitario. Mercoledì pomeriggio il convegno sarà integrato da un seminario per gli operatori sociali.
 
 
 
 

Questionario e social

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