Domenica 17 aprile 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 aprile 2011

 

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sclerosi multipla, gruppo sardo identifica la possibile causa
RICERCA. Forse è un micobatterio che genera la paratubercolosi
 
Un gruppo di ricercatori sardi delle università di Sassari e Cagliari ha identificato il micobatterio che potrebbe essere il probabile fattore scatenate della sclerosi multipla. Il Mycobacterium avium subspecies paratuberculosis (Map) , che causa la paratubercolosi nei ruminanti, potrebbe essere una delle cause della sclerosi multipla. I primi risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “PloS One”.
LA PROTEINA Il gruppo di ricercatori ha identificato una proteina del Map altamente omologa a una proteina umana che viene riconosciuta nei pazienti affetti da sclerosi multipla in Sardegna e potrebbe essere l'innesco della malattia.
IL GRUPPO SASSARESE A Sassari il gruppo è coordinato dal professor Leonardo Sechi che da diversi anni si occupa del ruolo del Map in diverse malattie infiammatorie croniche e autoimmuni: dal morbo di Crohn al diabete mellito di tipo 1. Sechi, allievo di Giovanni Fadda (attualmente docente dell'Università Cattolica di Roma), insieme a Stefania Zanetti, da tempo si occupa delle infezioni causate dai micobatteri, in particolare la tubercolosi e la paratubercolosi. Primo autore della ricerca è Davide Cossu, che ha usufruito di una borsa Master & Back della Regione ed ora è titolare di una borsa della Fondazione Italia sclerosi multipla.
IL GRUPPO CAGLIARITANO A Cagliari il gruppo è coordinato da Maria Giovanna Marrosu, neurologa di fama e responsabile del Centro sclerosi multipla di Cagliari che, insieme con la ricercatrice Eleonora Cocco, ha contribuito in maniera determinante a identificare questa associazione con un lavoro avviato circa tre anni fa.
Quello dei ricercatori sardi è uno studio preliminare. Se i dati saranno confermati da studi più vasti, si potrà ipotizzare lo sviluppo di un vaccino che blocchi la reazione autoimmune dell'organismo e di conseguenza la malattia.
LA MALATTIA La sclerosi multipla è una malattia cronica progressiva e autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello, nervi ottici e midollo spinale), caratterizzata dalla distruzione della guaina mielinica che isola le fibre nervose all'interno del sistema nervoso centrale. Colpisce oltre un milione di persone in tutto il mondo, 50.000 in Italia, e si sviluppa solitamente tra i 20 e 40 anni.
LE ALTRE SCOPERTE La causa della sclerosi multipla non è ancora conosciuta, anche se si ipotizzano più teorie. Di recente gli stessi ricercatori hanno identificato una variazione del gene Cblb che aumenta il rischio di sviluppare la malattia. La ricerca, condotta analizzando oltre sei milioni di marcatori genetici, era stata pubblicata sulla rivista “Nature Genetics” e rientra nello studio di associazione dell'intero genoma Gwas-Genome wide association study, condotto su 883 pazienti e 872 volontari sani. Tutti sardi.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Il convegno
Staminali, l'ostacolo delle norme
 
Le cellule staminali del sangue cordonale tra disciplina giuridica e medica. Il tema è stato al centro di un dibattito tra esperti promosso venerdì scorso dalla sezione cagliaritana dell'Elsa, associazione che riunisce studenti e laureati in giurisprudenza. Coordinati dal presidente dell'ordine degli avvocati Ettore Atzori, sono intervenuti tra gli altri il direttore della Banca del Sangue cordonale sarda Mariano Argiolas che ha spiegato il funzionamento della struttura e l'avvocato Carmela Macrì che ha illustrato l'evoluzione della disciplina italiana e europea in materia. Il professor Licinio Contu, presidente della federazione italiana dei donatori di cellule staminali (Adoces), ha evidenziato alcune delle principali problematiche: ad esempio le difficoltà a poter donare il sangue cordonale in tutti i punti nascita perché i requisiti per l'accreditamento sono molto stringenti e in pochi li possiedono. A questo si affiancano ostacoli organizzativi e logistici. (c.e.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
L'Autorità portuale: lo scalo diventerà autosufficiente con il fotovoltaico
Progetto per la mobilità sostenibile con auto e moto elettriche proposto dalla società Ischida “Movirindi” senza inquinare
 
Cinquanta chilometri con un euro. Inquinamento e rumore pari a zero. È l'obiettivo del progetto Movirindi per la mobilità sostenibile con auto e scooter a energia elettrica proposto dalla società privata Ischida. Un'iniziativa realizzata in collaborazione con CentraLabs, società consortile partecipata dalle Università di Cagliari e Sassari. «La nostra scommessa non è basata sulla vendita di due prodotti materiali, bensì nel conseguimento di un obiettivo che guarda alla salvaguardia dell'ambiente, al miglioramento della qualità della vita», spiegano Nicola Pirina e Pierluigi Merlin, soci di Ischida
L'AUTORITÀ PORTUALE Il progetto è stato presentato ieri nella stazione marittima di via Roma. «Stiamo studiando un porto sostenibile, indipendente dall'apporto di energia elettrica esterna», spiega il presidente dell'Autorità portuale Paolo Fadda. «Dalla stazione marittima al punto di ispezione frontaliere al porto canale, faremo uso di impianti fotovoltaici. Nel terminal di piazzale del Porto canale i mezzi elettrici si autoricaricheranno mentre lavorano. Inoltre ci sarà un sistema integrato che sostituisca il forno del porto e produca calore per la produzione di acqua industriale».
DISTRIBUTORI DI ENERGIA Paolo Fadda afferma di essere pronto a installare le colonnine per il rifornimento dei mezzi che vanno ad energia elettrica. «Abbiamo molte richieste, sarà un progetto che deve coinvolgere Comune ed Enel per capire dove localizzarli. Le colonnine dovranno essere realizzate in punti strategici». Per Pirina «le colonnine sono un non problema, vista la facilità di ricarica. In base alle esigenze medie degli automobilisti sardi (12 chilometri al giorno) la ricarica dovrà essere effettuata 2 volte alla settimana».

Questionario e social

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