UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 13 aprile 2011

Mercoledì 13 aprile 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 aprile 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
A carico della Regione i voucher formativi per la partecipazione degli studenti laureati
Manager del turismo, ecco i master

Preparare nell’Isola le migliori eccellenze in grado di operare nel campo dello sviluppo del turismo locale e nella gestione di imprese e organizzazioni attive nel settore. Sono gli obiettivi del master di primo livello per manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione delle imprese turistiche promosso dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con la sede piacentina della facoltà di Economia dell’università Cattolica del Sacro cuore e presentato ieri a Cagliari.
REQUISITI Il bando scade il 18 aprile ed è scaricabile dal sito www.regione.sardegna.it. Riservato a giovani laureati, il percorso formativo prenderà il via a maggio nelle università di Cagliari e Sassari. In seguito sarà attivato anche nell’ateneo nuorese. Per ciascuna sede sono disponibili 30 posti, di cui 24 riservati a studenti con voucher formativo che viene erogato dalla Regione. Per questi ultimi, la quota di partecipazione corrisponde al valore massimo del voucher, pari a 3mila euro. I restanti posti potranno essere destinati anche a iscritti di altre regioni. L’assessore al Lavoro Franco Manca evidenzia che il master, progettato in accordo con le associazioni di categoria e l’assessorato al Turismo, è la seconda di una serie di iniziative (la prima è il master in Finanza etica avviato nei mesi scorsi) che puntano a garantire percorsi di alta formazione capovolgendo in qualche modo quella che era stata la logica (spesso onerosa) del Master & back. L’obiettivo è far restare le professionalità formate nell’Isola, creare eccellenze in grado di fronteggiare il difficile momento di crisi e, nello stesso tempo, promuovere scambi proficui con docenti e studenti delle migliori università italiane e estere.
LEZIONI Il direttore del master, Francesco Timpano, (docente di Economia presso l’ateneo piacentino) spiega che il percorso prevede 240 ore di lezioni frontali, 60 di seminari attività di laboratorio e stage. Questi ultimi si svolgeranno in aziende turistiche (durante l’estate) e in organizzazioni o imprese attive nella programmazione turistica nella penisola o all’estero. Timpano rileva l’importanza di avviare un percorso del genere in Sardegna, isola con forte vocazione turistica. «Dal canto suo la Cattolica metterà a disposizione la sua esperienza decennale in marketing territoriale e nella formazione in questo settore».
CARLA ETZO
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia (Pagina 15 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. I precari mobilitati contro il regolamento: contrasta con la Costituzione
Nuove assunzioni: i ricercatori contestano il bando
I giovani ricercatori precari si mobilitano contro l’Università. Nel mirino il Regolamento per le assunzioni a tempo determinato dei ricercatori “a contratto”, approvato venerdì scorso. Secondo gli studiosi, andrebbe contro «l’articolo 3 della Costituzione, la legge Bassanini bis, la Direttiva europea per la parità di trattamento in materia di occupazione e la Carta europea dei diritti dei ricercatori» perché prevede limiti temporali.
Ad essere contestato è l’articolo 12, che consente la partecipazione alla selezione per la stipula di contratti triennali, prorogabili una sola volta di due anni, solo a chi ha «concluso da non più di 6 anni» il dottorato di ricerca. Mentre la selezione “Ricercatore triennale con contratto non rinnovabile a tempo pieno” è riservata a chi è dottore di ricerca «da non più di 9 anni».
All’indomani dell’approvazione del regolamento, i ricercatori hanno inviato una lettera agli organi universitari in cui evidenziano come «a livello internazionale il metro di giudizio per valutare un candidato è basato esclusivamente su criteri meritocratici e non su criteri temporali». Per queste ragioni, il regolamento contestato «chiude la porta in faccia a un’intera generazione di studiosi». Anche a quelli «provenienti da altre università, italiane e internazionali, in possesso di un curriculum di elevato profilo». I ricercatori ricordano a rettore, senato e cda, che «in Italia non sono previste scadenze temporali per la validità dei titoli di studio» e quindi «l’introduzione di queste regole esporrà l’ateneo a una serie di ricorsi».
Per risolvere il problema gli studiosi hanno chiesto un incontro al magnifico Giovanni Melis, che ha risposto a stretto giro di posta: «Incontrerò i ricercatori il 4 maggio, ma dovrebbero capire che con questo regolamento si vuole promuovere l’opportunità per i giovani studiosi di entrare all’Università». Melis sottolinea che «le disposizioni transitorie contenute nell’articolo 19, consentono la partecipazione, fino al 2015, anche a chi ha solo la laurea». Che però non deve esser conseguita «da non più di 14 anni per il ricercatore a contratto triennale rinnovabile» e «non più di 16 anni per il ricercatore con contratto non rinnovabile». Quindi altri limiti temporali.
I ricercatori lunedì hanno iniziato una raccolta di firme online e si sono organizzati su Facebook, dove nel loro gruppo si legge: «Alla Statale di Milano è stata respinta la proposta di introdurre limiti temporali per i concorsi da ricercatore». Ma lì il regolamento era in fase di approvazione, mentre a Cagliari è già in vigore.
MARIO GOTTARDI

 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
MONSERRATO. In ritardo i binari per Settimo
Via ai lavori per il metrò verso il polo universitario
Sono iniziati i lavori per la costruzione del tratto di metropolitana di superficie che va da Gottardo (Monserrato) alla Cittadella universitaria, mentre è ancora da appaltare la tratta da San Gottardo alla stazione di Settimo, ora in fase di ristrutturazione. I lavori per quest’ultima parte sono in ritardo rispetto alle previsioni, nonostante siano disponibili oltre tre milioni di euro: potrebbero essere realizzati in otto mesi, al massimo in un anno, mentre per il tratto Gottardo-Cittadella saranno necessari tre anni.
«Purtroppo», si rammarica il sindaco di Settimo, Costantino Palmas, «il bando d’appalto è ancora impigliato nella burocrazia. Nel frattempo si stanno eseguendo i lavori per il miglioramento dei binari, che rientra in un progetto più ampio, destinato a mettere in sicurezza l’intera strada ferrata da Cagliari a Mandas. Gli operai sono ora impegnati all’altezza della stazione di Settimo, che sarà abbellita e dotata di servizi collegati alla rete fognaria di Settimo attraverso un impianto di sollevamento».
La vera attesa, ovviamente, riguarda però il bando per la trasformazione del tratto tra Monserrato e Settimo, in modo che possa essere percorso dalla metropolitana di superficie. La strada ferrata esiste già, ciò che manca è l’elettrificazione della tratta.
Chi vorrà raggiungere la Cittadella universitaria, dovrà fare tappa a Gottardo per poi salire sul convoglio che percorrerà il tratto attualmente in costruzione. L’attesa sarà lunga.
Quando il progetto sarà completato, i pendolari avranno l’opportunità di scegliere se spostarsi in auto o in metropolitana, decongestionando così il traffico lungo la strada per Cagliari.
ANTONIO SERRELI


4 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Dolianova Iscrizioni ai corsi di lingue
Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti di lingue straniere organizzati dal Comune, in collaborazione con il Centro linguistico di Ateneo dell’Università di Cagliari. Sono previste lezioni di arabo, francese e spagnolo. Possono partecipare ai corsi tutti gli studenti in possesso di un attestato di livello, conseguito negli ultimi tre anni, o che comunque conoscano le lingue. Per questo motivo, è necessario sostenere un test d’ingresso. Maggiori informazioni all’indirizzo http://cla.unica.it oppure sul sito del Comune. (al. pi.)

 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
COMUNALI. Sul tavolo i problemi della casa, del lavoro, delle opere da appaltare
«Problemi irrisolti, ora concertazione»
Da Cgil, Cisl e Uil lettera aperta ai dieci candidati a sindaco   
I problemi da risolvere sono gli stessi del 2006. Aggravati, se possibile, da una congiuntura economica che rischia di mettere in ginocchio la Sardegna e la sua capitale. Per questo i segretari di Cgil (Nicola Marongiu), Cisl (Fabrizio Carta) e Uil (Gianni Olla) hanno ritenuto opportuno scrivere una lettera aperta ai dieci candidati a sindaco che sono fin qui scesi in campo, auspicando l’accoglimento della loro piattaforma e una discussione aperta in campagna elettorale: «Pur senza voler esprimere un giudizio sulla Giunta uscente - scrivono nell’incipit del documento - l’augurio è anzitutto che in futuro possa registrarsi una maggiore concertazione e un coinvolgimento delle parti sociali nelle grandi scelte che l’amministrazione dovrà adottare».
I DATI Prima di passare alle proposte, le sigle sindacali si producono in un’analisi legata a criticità ed eccellenze rilevate nel tessuto sociale cittadino. A dispetto del buon piazzamento nella classifica nazionale (13° posto assoluto) i problemi non mancano e sono legati soprattutto allo spopolamento («si è passati in pochi anni da 200 a 157 mila residenti»), all’invecchiamento della popolazione («siamo al 225 per cento, contro il 137 della provincia»), alla disoccupazione, alla dispersione scolastica e all’aumento del fenomeno dell’immigrazione.
Tra le eccellenze l’indice di cure e assistenze domiciliari («il più alto in Sardegna»), mentre l’indice di povertà relativa è allarmante (21 per cento), ma comunque più basso rispetto al resto della provincia (25,9).
IL CONTINGENTE Se è vero che la popolazione residente è scesa a 157 mila unità, Cagliari deve ogni giorno reggere la pressione di altre 200 mila persone, che vi si recano per lavorare o studiare. «E il sistema dei trasporti è in affanno, soffocato dall’inadeguatezza dei mezzi pubblici e dall’illusione di opere mai realizzate (metropolitana e parcheggi interrati in via Roma), che non basterebbero comunque a risolvere i problemi», sostengono i tre segretari. «Dal punto di vista sociale non possono essere negati i problemi con i quali si devono confrontare le 1500 famiglie dove c’è un lavoratore in cassa integrazione: fenomeno facilmente spiegabile con la vocazione delle imprese cittadine, sempre di più legate al terziario».
LE PRIORITÀ Per far fronte alle emergenze fin qui elencate, ma anche al taglio dei trasferimenti statali, i sindacati propongono una riorganizzazione della macchina amministrativa: «Anzitutto con l’adozione di un accordo sugli appalti (che garantisca la continuità del lavoro in caso di cambio del gestore del servizio aggiudicato) e poi con la valorizzazione di società "in house" come la Multiservizi».
Un altro problema urgente è quello residenziale-abitativo: «Manca una politica della casa attenta alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati, mentre ci sono alti tassi di evasione nel mercato degli affitti (studenti e immigrati) - aggiungono - si pensi che, pur in una città dove risiedono migliaia di studenti pendolari, il Comune non riconosce la riduzione dell’Ici ai proprietari che affittano la casa a studenti con il contratto a canone concordato, disincentivandone di fatto l’utilizzo».
SERVIZI E CULTURA Tra le ricette proposte dai rappresentanti dei lavoratori c’è anche quella di un’integrazione degli esercizi commerciali cittadini con quelli dell’hinterland: «Così potremmo costruire un modello di società che preveda la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro (orari degli esercizi commerciali compresi), con una rete di servizi pubblici efficienti (dai trasporti, agli asili nido, ai centri di aggregazione)».
Ma questo si può fare se l’amministrazione riesce a coordinare l’intervento pubblico e privato. Anche l’utilizzo dei beni culturali potrebbe diventare motore di sviluppo e di occupazione: «Anche stabile, se si riuscisse a mettere insieme enti pubblici e privati, piccole cooperative e la Chiesa, in modo non più solo sporadico in pur interessanti iniziative (come Monumenti aperti), ma continue nel corso dell’anno».
AMBIENTE E UNIVERSITÀ Nel lungo elenco di richieste finisce anche quella di un miglior utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione per alcuni progetti (circa 30 milioni di euro) per il compendio naturalistico e turistico Molentargius, Saline, Poetto, il Parco della Musica e la residenzialità e l’integrazione degli studenti nella città: «Ma la stessa concreta integrazione nel tessuto della città della popolazione studentesca universitaria può costituire una opportunità anche in termini di prospettiva - fanno rilevare i rappresentanti sindacali - occorrerebbe operare per garantire il diritto alla residenzialità universitaria, per un migliore accesso ai servizi, per come questi aspetti influenzano e condizionano l’esigibilità del diritto allo studio: con le dinamiche demografiche attuali la popolazione studentesca è il polmone della giovane generazione sulla quale investire».
PORTO E INDUSTRIE Ma vi sono anche altre attività che possono portare sviluppo e occupazione di qualità: il rilancio del porto storico («oggi ridotto ai minimi termini»), l’attività croceristica («che andrebbe però appoggiata da un’accoglienza commerciale più efficiente», il transhipment nel porto industriale e la valorizzazione delle aree vicino allo scalo marittimo («per le quali occorre mettere la sordina alle diatribe tra enti») e l’aeroporto, decisivo per incrementare in maniera significativa i flussi turistici.
«Ma non si può dimenticare l’importanza delle aree industriali alle porte di Cagliari, Sarroch e Macchiareddu, alle quali va dedicata la massima attenzione per una maggiore qualificazione in termini di qualità puntando, tra l’altro, all’ampliamento dell’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei lavoratori».
Un lungo elenco di problemi, al quale i candidati sono chiamati a rispondere in tempi brevi. ( a. mur. )
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 18 - Edizione PC)
CARBONIA. Il programma “Landscape machine“ ottiene il Premio del paesaggio e vola a Strasburgo
Dall’Italia riconoscimento alla città ritrovata
L’Italia ha premiato il “modello Carbonia”, ovvero il programma di riqualificazione urbana che è stato candidato a rappresentare il Belpaese alla seconda edizione del “Premio del Paesaggio” indetto dal Consiglio d’Europa.
L’investitura ufficiale è avvenuta ieri, a Roma, nella sala Malajoli del complesso di San Michele che ha ospitato una delle giornate della Settimana della Cultura. Dalle mani del direttore generale del ministero del Paesaggio, architettura e arte contemporanea, il vice sindaco Maria Marongiu ha ricevuto a nome della città il premio che riconosce il progetto messo in atto nel capoluogo del Sulcis come il migliore in ambito nazionale. La consegna del riconoscimento è avvenuta di fronte alla commissione di architetti e urbanisti che, dopo aver esaminato le 95 proposte pervenute ed averne selezionate come finaliste soltanto dieci, alla fine si è espressa senza indugio a favore di Carbonia. La concorrenza era davvero agguerrita: c’erano i progetti di riqualificazione urbana e paesaggistica di località ed enti come, giusto per citarne alcuni, il Parco regionale del delta del Po, il Parco del Gran Paradiso, i Comuni di Salerno, di Trapani, di Taranto e di Gorizia.
Ma evidentemente Carbonia e il suo programma intitolato “Landscape machine” (Macchina del paesaggio) non ha vinto a caso. La commissione e il Ministero le hanno consegnato il primo premio (con una decisione peraltro giunta all’unanimità) per le seguenti motivazioni: innanzitutto l’attività di riconversione delle aree abbandonate (soprattutto quelle minerarie) e di tutela del patrimonio «ha costituito - si legge - un riferimento importante per l’avvio di una nuova politica per le città di Fondazione dato che il modello Carbonia ha determinato la costituzione di una nuova rete fra realtà analoghe». Significa che Carbonia ha davvero fatto scuola. Ma il progetto, e siamo alla seconda motivazione principale, ha saputo rispettare anche lo sviluppo territoriale sostenibile: «Il programma - scrivono i commissari - ha perseguito la riconversione delle attività estrattive ormai abbandonate con il rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura del territorio». Inoltre, alla commissione è piaciuta la partecipazione pubblica e la coesione con altre istituzioni: la Provincia (ieri era presente alla consegna del premio il presidente dell’ente ed ex sindaco di Carbonia Salvatore Cherchi), l’Università di Cagliari, la Regione, il Parco geominerario. Infine, agli esperti che hanno promosso a pieni voti Carbonia e l’hanno candidata a rappresentare l’Italia non sono sfuggite «le attività di sensibilizzazione che si sono concretizzate nella costituzione di laboratori e master sul progetto qualità Carbonia». Fra circa un mese “Landscape machine” sarà a Strasburgo dove concorrerà con gli altri progetti europei. Ma il capoluogo del Sulcis è già campione d’Italia.
ANDREA SCANO


7 - L’Unione Sarda / Provincia Medio Camp (Pagina 24 - Edizione PC)
Relazione
San Gavino. Venerdì con inizio alle 17 nella mediateca di viale Rinascita a San Gavino il professor Claudio d’Alessandro dell’Università di Cagliari terrà una relazione sul tema: «Pedagogia e amore per la sapienza: la riflessione e la vita filosofica (seconda parte)». (g.pit.)


8 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 39 - Edizione CA)
AGENDA. venerdì a Cagliari
APPUNTAMENTI
Libro su Cominotti. Un libro su “Giuseppe Cominotti, architetto e pittore”. Lo ha scritto Giuseppe Pazzona, lo ha pubblicato Delfino. Ora il volume dell’architetto sassarese, che si occupa di Storia dell’architettura e urbanistica dell’Ottocento, sarà presentato a Cagliari, facoltà di Architettura in via Corte d’Appello. L’appuntamento è per venerdì alle 17,30. A presentare l’opera (180 pagine, prefazione di Giorgio Cavallo) Marco Cadinu, docente di Storia dell’Architettura, e Marcello Schirru, dottore di ricerca. Saranno presenti autore ed editore. Piemontese, Cominotti si trasferì in Sardegna nel 1823 con l’incarico di disegnatore per l’azienda Ponti e Strade del regno di Sardegna. La sua attività si estese a tutta la Sardegna.
Spano. Si presenta venerdì alle 17,30, Sala Settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari, il primo volume del lavoro di Luciano Carta “I Corrispondenti di Giovanni Spano - 1832-1842”, Ilisso. Il libro è dedicato al primo periodo dell’attività del grande archeologo ed erudito. Col rettore Giovanni Melis, interverranno Giulio Paulis, Giuseppe Marci, Luciano Carta. Coordina Ester Gessa.


 
9 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 11 - Edizione CA)
Radici medievali
Dove nascono i mali della Sardegna
di Gianfranco Sabattini, Università di Cagliari
Vedi la foto Per i tipi della CUEC è uscito di recente La Storia della Sardegna. Dal medioevo all’età contemporanea di Leopoldo Ortu. Il libro è di facile e scorrevole lettura, ma rigoroso nell’esposizione dei fatti. E soprattutto utile per chiunque voglia avere le idee chiare sull’origine dei mali attuali della Sardegna. Risulta in questo senso particolarmente stimolante la ricostruzione della storia sarda del periodo contemporaneo.
Con l’autore si può convenire sul fatto che l’inizio dell’effettiva acquisizione al Piemonte sabaudo della Sardegna avviene con il “Regio Editto sopra le chiudende” del 1820, la cui attuazione non tiene in nessun conto le caratteristiche essenziali del sistema sociale e produttivo della Sardegna. All’Editto seguono, da un lato, l’abolizione tra il 1836 e il 1840 dell’ordinamento feudale, mirata a favorire la proprietà perfetta; dall’altro, la cancellazione nel 1848 dell’autonomia del Regnum Sardiniae con la cosiddetta e tanto criticata da molti storici contemporanei fusione perfetta. Da questi atti traggono origine profondi squilibri che allontaneranno irreversibilmente la Sardegna dai territori di terraferma di parte sabauda. L’insieme degli atti legislativi dai quali dovrebbe trarre origine la “rinascenza della Sardegna”, in realtà, provoca una profonda crisi sociale ed economica che causerà quella che viene tradizionalmente indicata come “questione sarda”. Una questione cui si legherà la piaga del banditismo che affliggerà, con forti connotazioni sociali, l’Isola per gran parte della fine del secolo XIX e per molti decenni successivi. Alla crisi sociale ed economica e alla piaga del banditismo si tenterà di porre rimedio attraverso leggi straordinarie. Queste non riusciranno, tuttavia, ad attivare un processo riequilibratore di accumulazione e di sviluppo endogeni.
Per valutare realisticamente quanto occorso dall’Editto sopra le chiudende sino all’abolizione degli ademprivi è da ritenersi forzato qualsiasi ricorso ad argomenti terzomondisti, come spesso viene invece fatto. Tali argomenti non colgono la natura particolare della relazione che legava il contesto sociale arretrato della Sardegna della prima metà del secolo XIX al contesto sociale più evoluto della parte continentale dello Stato piemontese. La relazione non è stata di dominio, ma egemonica, la quale non implicava la costrizione dei soggetti del contesto sociale arretrato a comportarsi in modo funzionale alla soddisfazione degli interessi dei soggetti del contesto sociale più evoluto. Perciò, i mali di allora, come quelli di oggi, sono in parte imputabili a cause endogene. In particolare, alla carente azione delle élite politiche e culturali regionali che nulla hanno fatto perché fosse evitato che la distruzione del sistema sociale ed economico preesistente avvenisse solo dopo che fossero state create le condizioni per una reale sopravvivenza delle comunità locali.
È accaduto invece che, nel corso del XIX secolo, si è verificato ciò che si verificherà, sia pure in presenza di condizioni meno estreme, un secolo dopo, con l’avvio della politica di crescita e di sviluppo che la Sardegna sperimenterà dall’inizio degli anni Sessanta del secolo passato. Nel XIX secolo, le élite regionali, egemonizzate dalle élite piemontesi e italiane, hanno legittimato l’eliminazione del sistema feudale senza creare una via di fuga compatibile con il livello di sviluppo storico di quanti erano costretti all’interno dell’equilibrio di povertà proprio di molte subaree regionali. Nello stesso modo, le élite regionali del XX secolo hanno legittimato l’inaugurazione di una politica di crescita e di sviluppo decisa all’esterno dell’Isola volta a determinare la modernizzazione del contesto sociale regionale. Tra il XIX secolo e il XX, quindi, la Sardegna ha subito gli esiti di comportamenti di élite dirigenti, le quali, sebbene dotate di capacità decisionali autonome, non hanno saputo porsi al servizio della società regionale, senza mancare tuttavia di “approfittare” sempre delle occasioni per una loro continua affermazione.
 
 
10 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 17 - Edizione OL)
IL COMMENTO. Accordo stipulato con l’Aleo
La Cna Gallura decide di investire sui giovani laureati

La Cna Gallura ha deciso di investire sui giovani laureati dell’università di Olbia: l’associazione di categoria guidata da Massimo Bonacossa ha stipulato un accordo con la Aleo (Associazione laureati in Economia di Olbia) «perché le nostre aziende troppo spesso vanno a cercarsi i cervelli e le risorse umane da altre parti, mentre invece abbiamo già qua tutta la professionalità che ci serve - ha spiegato Bonacossa - per cui quando dovremo attuare dei progetti e delle attività che necessitano delle specifiche qualità andremo a cercarle tra i soci della Aleo. Funzionerà in questo modo: chiederemo ai ragazzi di individuare professionalità e attitudini giuste per un determinato impegno lavorativo, e la Aleo frugherà tra il suo database e tirerà fuori il nome. Tutto è nato dopo l’intervento di un socio della Aleo durante il Forum sull’economia gallurese che abbiamo organizzato noi della Cna alcune settimane fa: intervenne il giovane Andrea Corda, laureato nel polo universitario cittadino, che sostanzialmente ci disse «Ci siamo anche noi, tenetene conto». E La Cna intende farlo. Abbiamo ritenuto che quell’appello fosse giusto e corretto e quindi abbiamo deciso di intraprendere un percorso insieme, in cui noi affiancheremo i ragazzi per farli crescere professionalmente. E allo stesso tempo noi imprenditori potremo, da parte nostra, migliorare nella formazione, nella visione moderna del lavoro. Quel forum era dedicato in particolar modo allo sviluppo imprenditoriale femminile e giovanile. Adesso dalle parole vogliamo passare ai fatti». La Aleo conta 71 soci. La presidente Tiziana Gusinu ha commentato: «Finalmente ci viene riconosciuto il nostro ruolo e le nostre capacità. Per noi si tratta di un passo fondamentale, spero che sia una occasione di arricchimento professionale per gli associati e di miglioramento del prestigio della Aleo». A causa della crisi e dei problemi lavorativi strutturali della società italiana, la situazione non è molto rosea per i trentenni laureati: anche per i rappresentanti della Aleo la realtà non è differente da quella nazionale. Quasi tutti i settantuno soci lavorano saltuariamente, sono precari, stagionali, e pochissimi riescono a ricoprire l’incarico che il possesso della laurea dovrebbe (teoricamente) garantire. Una buona parte è impiegato nel settore ricettivo, ma al livello più basso: camerieri. E per di più stagionali. Ora si tratta di cercare nuovi spazi « che peraltro ci sarebbero anche - ha detto la Gusinu - nella nautica, nel marketing, nei sistemi bancari; anche nel settore ricettivo, ma magari a un livello di competenza se non più elevato, quantomeno più stabile. Spero che questo accordo con la Cna ci dia la possibilità di inserirci con più efficacia nel tessuto economico del territorio».
C. C.
 


 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 27 - Sassari
L’assalto dei cinquemila che arrivano a Piandanna sognando un grande futuro 
Giornate dell’orientamento organizzate dall’Università con tutta l’offerta formativa promossa in città 
ANTONIO MELONI 
SASSARI. In gioco c’è l’importanza di una scelta capace di condizionare il futuro, la possibilità di fare breccia nel muro sempre più spesso che divide lo studio dal mondo del lavoro. È questo il senso delle Giornate dell’orientamento, aperte ieri nel polo bionaturalistico di Piandanna.
Vaste le proporzioni della manifestazione, promossa dall’Università che l’ha ideata per la prima volta diversi anni fa. Cinque giornate di incontri, trentacinque stand, cinquemila studenti da oltre cento istituti dell’isola. Tanti numeri e un obiettivo: fornire informazioni dettagliate sull’offerta formativa dell’ateneo in modo che la scelta della facoltà, dopo la scuola, sia consapevole e centrata.
«Non è la solita gigantesca operazione di marketing - spiega Patrizia Patrizi, delegata rettorale per l’orientamento - dietro questa iniziativa c’è un ragionamento che tiene conto della delicatezza di una scelta che condizionerà la vita di migliaia di giovani, la possibilità di realizzare progetti importanti, di realizzarsi come persone e futuri professionisti». Lungo i corridoi, forse un tantino angusti, del nuovo istituto di via Piandanna c’è la sintesi dell’offerta formativa proposta dalla città di Sassari. Non solo dell’università, presente con le sue undici facoltà, ma anche l’alta formazione, con il Conservatorio e l’Accademia di belle arti assieme agli stand istituzionali, la questura, l’esercito e tutte quelle realtà che, a vario titolo, rappresentano un indirizzo possibile dopo il traguardo del diploma.
L’obiettivo di chi siede dietro lo sportello è informare, quello di chi si accosta è maturare la consapevolezza utile per capire dove e come proseguire gli studi. Più consapevole sarà la scelta, maggiore sarà la possibilità di inserirsi in un mercato in continua trasformazione che richiede sì competenze specifiche, ma anche una buona dose di spirito d’adattamento.
Il contatto scuola università viene stabilito per tempo grazie anche al progetto «Almaorientati», in collaborazione con la Provincia e l’ufficio scolastico di via Coppino. A riprova della sinergia università e territorio, è presente anche l’ateneo cagliaritano con uno stand. Cortesia ricambiata dall’impegno dei sassaresi di partecipare all’iniziativa analoga a Cagliari.
In queste cinque giornate ci sarà spazio anche per tavole rotonde, dibattiti e performance «in modo che gli studenti - prosegue Patrizia Patrizi - possano sperimentare dal vero i diversi aspetti della vita universitaria». Giovedì mattina è attesa la conferenza stampa del rettore Attilio Mastino che ha già rivolto un saluto agli studenti attraverso una bella lettera, consegnata in copia a tutti i visitatori: «Vi invito a considerare la manifestazione come un contributo che la nostra comunità universitaria, di cui presto entrerete a far parte, intende dare a tutti voi, affinché possiate davvero orientarvi nelle vostre scelte. Sono sicuro che dall’impegno congiunto, nostro e di ciascuno di voi, questo primo incontro potrà costituire l’inizio di un percorso fatto di saperi e di emozioni da costruire insieme».


12 - La Nuova Sardegna / Pagina 27 - Sassari
L’accoglienza affidata a tutor tecnologiche 
Pullman stracarichi di studenti entusiasti 
SASSARI. La pacifica invasione comincia alle prime ore del mattino, quando al capolinea di via Padre Zirano arrivano i primi pullman stracarichi di studenti. La fiumana si riversa in strada e imbocca la direzione del nuovo edificio di via Piandanna, che spicca con la sua linea avveniristica. Dalla rotatoria di via dei Gremi alla parte bassa di via Amendola il passo è breve, una sosta tecnica tra lo spiazzo di via Angioy e la fontana delle Conce per aspettare i compagni e concedersi una merendina. L’accoglienza è affidata a una ragazza a bordo di un veicolo elettrico a due ruote, un segway, che fa la spola fra le aree di sosta e l’ingresso dell’università. Traffico ordinato anche grazie alla presenza di una pattuglia della polizia municipale arrivata per tempo proprio per scongiurare eventuali problemi di intasamento.
All’ingresso si fa un po’ di fila e anche se qualcuno rimpiange gli spazi ampi del polo scientifico di via Vienna (fino all’anno scorso la manifestazione veniva organizzata lì) tutto si svolge regolarmente. Lungo i corridoi e a ridosso degli stand lo «struscio» è notevole, il via vai di studenti è continuo perché oltre a quelli che già circolano all’interno dell’istituto, ci sono gli altri in attesa di entrare e altrettanti che ne arrivano dal parcheggio di via Zirano. Tutor con magliette colorate si muovono freneticamente per evitare intoppi e regolare il traffico interno, mentre agli sportelli è tutto uno scambio di informazioni accompagnato dalla consegna di brochure e depliant. Fino a venerdì, in questa parte di città ci sarà una specie di «movida» fuori stagione: a chi passa in macchina da quelle parti, il suggerimento è di essere particolarmente prudente.
Le «Giornate dell’orientamento», iniziativa nata diversi anni fa con l’intento di creare un momento dedicato alla comunicazione è diventata, negli anni, una manifestazione dalle proporzioni sempre più importanti non solo nei contenuti, ma anche nei numeri e la scelta del polo di via Piandanna risponde forse anche a un’esigenza legata alla praticità, tenuto conto del fatto che la stazione ferroviaria e quella dei pullman sono a due passi. (a.me.)
 
 
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Gallura
La scommessa dei neolaureati 
Siglato ieri l’accordo di collaborazione tra la Cna e l’Aleo
Un altro passo avanti dopo l’esperienza del Forum Gallura 
L’INIZIATIVA I giovani avanzano nel mondo del lavoro 
OLBIA. La Cna si fa promoter dei giovani laureati. Ieri l’associazione degli artigiani ha siglato un accordo di collaborazione con la Aleo, l’associazione che raccoglie gran parte dei dottori sfornati dalla facoltà di Economia di Olbia. Un’intesa che trova origine in una richiesta esplicita degli stessi ragazzi, che, un mese fa nel Forum Gallura della Cna, avevano preso la parola per lamentare come i giovani del territorio siano spesso snobbati dalle aziende locali. «Fu un intervento che ci colpì parecchio - ha ricordato Massimo Bonacossa, il segretario della Cna -, perché si trattava di un discorso più che condivisibile. I giovani laureati ci chiedevano maggiore considerazione. D’altro canto, in questo territorio le intelligenze non mancano, ma spesso si preferisce puntare su professionalità esterne. Ebbene, noi vogliamo provare a invertire la rotta. Con l’accordo di collaborazione puntiamo a coinvolgere maggiormente gli iscritti all’Aleo. Ci impegneremo a fare riferimento ai giovani dell’associazione ogni qualvolta ci troveremo di fronte a iniziative che necessiteranno di competenze possedute dai suoi associati. Penso in primis alla nautica, ma anche ad altri settori in cui questi giovani laureato possono fare valere le loro qualità». Dal canto suo, l’Aleo, tramite la sua presidente Tiziana Gusinu, dà la sua disponibilità a collaborazioni professionali, sia dei singoli che di gruppi al suo interno, facendo di volta in volta riferimento a precisi progetti e proposte di servizi da erogare direttamente alla Cna o alle imprese che sono a essa associate. «La nostra non è una proclamazione di intenti, ma vuole essere un progetto serio - ha spiegato Bonacossa -. Marina Deledda, numero uno del Consorzio Cna Services, si occuperà di questo accordo, che ci auguriamo possa far emergere le nostre professionalità». «L’accordo tra Aleo e Cna - ha tenuto a precisare la presidente, affiancata da Marina Soddu e Andrea Corda e a nome dei 71 iscritti - è per noi di grande importanza perché finalmente ai giovani viene dato il riconoscimento che meritano. Ma soprattutto finalmente siamo di fronte a uno scambio reciproco con la Cna, che - questo è il nostro auspicio - da associazione di giovani laureati ci aiuti, in futuro, a diventare una community di importanti figure professionali».


14 - La Nuova Sardegna / Pagina 27 - Sassari
In due volumi il fondo gesuitico della biblioteca universitaria 
SASSARI. «Il fondo gesuitico della biblioteca universitaria di Sassari». È il titolo dei due volumi di Rosa Maria Pinna (Editrice Edes) che saranno presentati domani nella sala di consultazione della Biblioteca universitaria, in piazza Università, con una conferenza promossa dalla Biblioteca universitaria e dal Creds. Dalle 18 si alterneranno al microfono i professori Giovanna Granata, (docente Biblioteconomia); Francesco Manconi (Storia moderna) e padre Raimondo Turtas (Storia della Chiesa).
Il lavoro spazia nel «catalogo librario gesuitico, nucleo originario della Biblioteca - spiega una nota -. Ebbe inizio nel sedicesimo secolo con la fondazione del collegio e si sviluppò sino alla soppressione della Compagnia, nel 1773. Comprende la libreria del collegio di San Giuseppe, dell’antica Domus Professa ed esemplari provenienti dal collegio di San Michele di Alghero, da Bonorva e Ozieri».
«Nel 1782 tali librerie - proseguono gli organizzatori - vennero applicate, quale fondo originario, alla biblioteca di diritto regio della rinnovata università e fuse in solo corpo da Raimondo De Candia nel 1804».
 

15 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
CONVEGNO A LETTERE. Il pensiero di Del Noce
SASSARI. La facoltà di Lettere e Filosofia dedica due giorni di studio alla figura di Augusto Del Noce, politologo, filosofo e politico scomparso nel 1989. Il convegno: «L’attualità del pensiero di Augusto Del Noce, filosofo e maestro», organizzato da Antonio Delogu, ordinario di Filosofia morale e Antropologia filosofica, si terrà giovedì nell’aula umanistica della facoltà in via Zanfarino.
INCONTRO A VETERINARIA. I comportamenti del cane
SASSARI. «Il cane: comportamento, evoluzione e cognizione» è il tema dell’incontro che si svolgerà giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 17 nella facoltà di Veterinaria organizzato dalla ricercatrice universitaria esperta etologa Raffaella Cocco. Relatore sarà Adam Miklosi. Nel convegno saranno affrontati argomenti riguardo all’evoluzione del cane e alla relazione cn l’uomo.
 
 
16 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Gallura
UNIVERSITÀ
Diplomi Sea master
Oggi, alle 11 nella sede del polo universitario, si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi degli allievi del Sea master. Coordinati dal direttore del master Francesco Morandi, interverranno, tra gli altri, il rettore Attilio Mastino e il preside di Economia, Enrico Grosso, il presidente dell’Autorità portuale Paolo Piro.(al.pi.)
 
 
17 - La Nuova Sardegna / Pagina 44 - Cultura e Spettacoli
Premio del Paesaggio, Carbonia rappresenterà l’Italia 
Ieri a Roma la cerimonia ufficiale con l’investitura del comune sardo 
PASQUALE PORCU 
CARBONIA. Oltre alle bellezze naturalistiche e all’immenso tesoro enogastronomico, il Sulcis e Carbonia, hanno una carta in più da giocare sul piano delle attrazioni da far valere: quella architettonica.
Il progetto è stato illustrato ieri a Roma durante la cerimonia di premiazione, nella sala “Molajoli” del complesso del San Michele nell’ambito della tredicesima edizione della Settimana della Cultura. La giornata è stata organizzata dalla Direzione generale del ministero del Paesaggio, architettura e arte contemporanea. Alla cerimonia erano presenti anche il vice sindaco Maria Marongiu, il presidente della Provincia Tore Cherchi, il direttore generale del Ministero e i componenti della commissione nazionale che hanno giudicato le 95 proposte italiane, tutte di altissimo livello. Importanti le motivazioni del primo premio assegnato a Carbonia: «Attraverso azioni coordinate di salvaguardia, gestione e pianificazione, promosse dall’amministrazione comunale, sono stati realizzati interventi ed innescati processi che stanno determinando la riqualificazione ed il rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura di questo territorio. Partendo infatti dalla tutela del patrimonio del moderno, rappresentato sia dall’impianto urbano che dall’impianto minerario, il programma persegue la riconversione delle attività estrattive, oramai abbandonate, e la rigenerazione dell’intero sistema socio-economico». Un progetto che secondo la giuria «ha costituito un riferimento importante per l’avvio di una nuova politica per le città di fondazione dell’intera Isola. Il modello Carbonia ha determinato la costituzione di una rete tra realtà analoghe che si è estesa anche all’estero concretizzandosi in protocolli d’intesa per programmi da attivare congiuntamente».
Il progetto, che ha coinvolto istituzioni e università, inoltre «ha fatto della matrice storica della fondazione l’elemento di forza per realizzare le azioni contemporanee. La coesione sociale dovuta all’insediamento originario ed alla relativa comune attività lavorativa degli abitanti è stata organizzata in prassi partecipative sistematicamente utilizzate sia nelle scelte iniziali che nella realizzazione dei singoli interventi».
«E’ un risultato assolutamente straordinario- ha detto il presidente Cherchi - che premia il lavoro di un decennio».
 
 
18 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Attualità
CURIOSITA’
I «tagli» della Gelmini
ROMA. «Ai funzionari io non taglio nulla, se ne facciano una ragione. Piuttosto tagliate i bidelli... ». Lo «sfogo» del ministro dell’Istruzione Gelmini è stato intercettato in Translatantico da parlamentari e giornalisti. Presenti funzionari del ministero e Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura. Si parla di tagli alla scuola e il ministro Gelmini botta: «Domani io non ci sono, dite voi a Tremonti che annullo le immissioni in ruolo, su questo non ci vedo...».
  
     

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa CRUI
Link:
rassegna stampa MIUR
 

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie