Martedì 19 aprile 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 aprile 2011

 

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa
 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Premiata ex non udente
Borsa di studio a studentessa cagliaritana
 
È andato a una ventenne cagliaritana, Michela Nuscis, la borsa di studio “Cochlear Greame Clark scolarship”, consistente in 3000 euro, che ogni anno viene data allo studente più meritevole nato sordo e impiantato con “orecchio bionico”. Il profilo della ragazza isolana è stato scelto perché Michela Nuscis si è distinta nella vita e negli studi. L'eccellenza della ragazza sarda sta nell'aver sempre voluto impegnarsi nella vita, nonostante la sua sordità totale ed il fatto di essere stata impiantata con l'orecchio bionico solo a 12 anni, dunque dopo un lungo periodo di sordità totale.
Michela oggi sente e parla correttamente, tanto che frequenta con profitto la facoltà di Matematica di Cagliari e in futuro ha l'ambizione di iscriversi alla prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa. «Amo studiare perché questo mi permette di avere tante risposte alla mia curiosità e amo tanto nuotare perché l'acqua è il mio ambiente ideale», afferma la ragazza, che è anche campionessa nazionale di nuoto con ben 7 medaglie conquistate negli ultimi campionati per non udenti. Oggi si allena per affrontare i prossimi mondiali.
Ama ascoltare la musica, specie quella di Giovanni Allevi nel suo iPod, ma il suo sogno «è fare qualcosa di concreto nel campo della ricerca scientifica per aiutare i sordi ad affrontare la vita con minori difficoltà». La borsa di studio che ha vinto le darà un aiuto concreto.
 
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 38 - Edizione CA)
Le norme sul credito al consumo
Più garanzie per i consumatori
di Vincenzo Ricciuto*
 
I dati diffusi nei giorni scorsi nell'ambito di un Convegno promosso dall'Università di Sassari ben esprimono la dimensione del fenomeno del credito al consumo, la cui disciplina è stata normata di recente sulla base di una direttiva europea. Ora, ove si consideri che dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici, il 62,8% dei prestiti è costituito da mutui-casa (pari a euro 239,9 miliardi di euro) e che tale operazione non rientra, per legge, nel credito al consumo, tutto il resto dell'indebitamento dei consumatori italiani, è riconducibile sostanzialmente a spese per l'acquisto di beni e servizi, per oltre 110 miliardi per lo scorso anno con un incremento nell'anno in corso. È aumentata la percentuale delle famiglie che fa ricorso al credito al consumo, così come quella delle famiglie con basso reddito e bassa istruzione. E ancora: è aumentato il numero dei pensionati che fa ricorso a questo tipo di finanziamento. E sorprende che il pensionato si esponga a un indebitamento gravoso e non legato all'acquisto di beni voluttuari. Tanto più che i beni o i servizi acquistati sono, in realtà quelli fondamentali (l'assistenza medico-sanitaria), non più erogati compiutamente dal settore pubblico ovvero non più sostenibili.
E certo non può sfuggire il dato del livello di insolvenza sul rimborso del credito al consumo. I prestiti incagliati delle famiglie sono passati in poco più di un anno dall'1,5 al 2,2%, così come è aumentata la percentuale delle famiglie che hanno prestiti scaduti da almeno 90 giorni (salita al 4,3%). La normativa appena varata offrirà sicuramente maggiore tutela giuridica al consumatore. Ma occorre predisporre strumenti e politiche finanziarie di microcredito, fuori dai tradizionali canali di finanziamento, rivolte ai consumatori in costante e forte difficoltà. E soprattutto si intervenga con una disciplina speciale, e magari con un fondo garantito dallo Stato, basata su procedure semplificate per la concedere finanziamenti di ridotte dimensioni, senza garanzie personali.
* Docente di Diritto privato
 
3 – L’Unione Sarda
Sulcis Iglesiente (Pagina 19 - Edizione PC)
Una filiera per il riccio di mare
Quando la ricerca scientifica collabora con l'economia
BUGGERRU. Progetto sperimentale sulle coste con pescatori, biologi e ambientalisti
 
È una scommessa sul mare. O meglio, sui suoi prodotti naturali: i ricci e le aragoste. Una sfida dove studio e ricerca scientifica si uniscono con economia e gastronomia.
IL PROGRAMMA A portarla avanti puntando su questi elementi è il Comune di Buggerru che ha siglato e avviato, assieme all'Università di Cagliari, all'agenzia regionale Laore e all'assessorato regionale all'Agricoltura un programma di studio e ricerca scientifica sulla presenza e ripopolamento del riccio di mare. Iniziativa che avviene nello specchio d'acqua antistante Capo Pecora e situato al confine con la marineria di Arbus. «Il progetto prevede - spiega il sindaco di Buggerru Silvano Farris - che nell'area individuata e indicata dall'Agenzia regionale Laore, perché sul mare i Comuni non hanno competenza, venga effettuato questo lavoro di studio, monitoraggio e ripopolamento del riccio di mare».
I DETTAGLI Come questo lavoro, che vede operare fianco a fianco pescatori patentati assieme a biologi ed esperti dell'ambiente, si svolgerà è presto spiegato. Nello tratto di costa “sperimentale" un numero ridotto di pescatori di Buggerru (« ma tutti - precisa il primo cittadino - muniti di regolare permesso») può pescare una quantità definita di ricci di mare. Una volta prelevati dal fondale marino, i ricci passeranno al vaglio degli studiosi che dovranno fare analisi a campione, esaminare peso e dimensioni. «Quelli troppo piccoli saranno rimessi in mare gli altri invece - prosegue ancora Farris - seguiranno il percorso che porta alla seconda fase dell'esperimento". O meglio, la parte pratica che segue quindi quella scientifica. Quella che, come spiegano gli addetti ai lavori, apre le porte alla realizzazione della cosiddetta “filiera breve”. «I ricci che avranno il benestare degli studiosi - spiega ancora Silvano Farris - finiranno in un numero determinato di ristoranti che nei loro menù indicheranno e certificheranno l'utilizzo dei prodotti pescati nell'area di studio e ricerca». Primo esperimento che, come aggiunge Farris «apre la strada per la valorizzazione dei prodotti locali attraverso l'impiego di prodotti locali certificati e garantiti. Un modo che vuole puntare a valorizzare anche gli aspetti imprenditoriali legati alla pesca e alla ristorazione». Punti su cui il Comune cerca di puntare per sostenere l'economia dopo la chiusura delle miniere «Naturalmente non si tratta di un progetto isolato: l'iniziativa, infatti, fa parte di un programma più ampio che il Comune ha avviato lo scorso anno con gli stessi soggetti, finalizzato allo studio e ripopolamento dell'aragosta».
LE ARAGOSTE Un'iniziativa che si svolge da dodici mesi nello specchio d'acqua individuato al largo di Buggerru e nella costa sud occidentale della Sardegna. «Il programma che si segue è praticamente lo stesso - prosegue ancora - in quel caso però il prodotto è differente così come le procedure che si seguono». La differenza riguarda, infatti il modo con cui si pescano le aragoste e l'attività di ripopolamento. «Quelle pescate che non raggiungono le dimensioni necessarie per poter finire in tavola - spiega ancora - vengono dotate di una sorta di microchip». Un segnalatore che servirà per monitorare sia gli spostamenti sia la crescita dei crostacei. «In questo caso si riescono a studiare i cambiamenti dell'ambiente». Le altre aragoste che raggiungono le dimensioni previste dagli standard finiranno sulle tavole dei ristoranti.
Davide Madeddu
 
4 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine (Pagina 17 - Edizione NU)
Macomer
Lions, dibattito sull'Unità d'Italia
 
“La cultura della Costituzione. La svolta federalista in una prospettiva di Unità d'Italia” è il titolo dell'incontro che questa mattina il Lions club, col patrocinio dell'amministrazione comunale, propongono a partire dalle ore 10 presso le ex Caserme Mura. Il convegno sarà introdotto dal giornalista e presidente del Lions Club Anthony Muroni. Interverranno il sindaco di Macomer Riccardo Uda, il preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Cagliari Massimo Deiana, il consigliere regionale Paolo Maninchedda e il professor Giovanni Lobrano, già preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Sassari. All'iniziativa è abbinata la concessione di cinque borse di studio per altrettanti lavori sul tema del convegno o su quello della dislessia di studenti degli istituti superiori della città che il prossimo anno si iscriveranno all'Università. ( l. c. )
 
5 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine (Pagina 17 - Edizione NU)
MACOMER. Un corso
Istituto Amaldi, strumenti per i meccanici
 
Ha aperto ufficialmente le sue attività, nei giorni scorsi, la struttura nata dall'accordo di programma fra l'Istituto professionale Amaldi e la Texa-Edu, azienda leader nel settore della diagnostica multimarca per auto, moto, camion, veicoli agricoli e imbarcazioni.
FORMAZIONE L'iniziativa, la prima in Sardegna, si propone come punto di riferimento nella formazione degli allievi della scuola e degli operatori privati del comparto meccanico ed elettronico del territorio, nell'importante settore della meccatronica in continua espansione.
«Mediante il protocollo d'intesa siglato nel 2004 con il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca - sostengono i promotori del progetto - la Texa-Edu si propone di collaborare con gli istituti professionali e tecnici del settore industriale trasferendo conoscenze, competenze ed esperienze ai docenti per la messa a punto di specifici percorsi formativi. L'ulteriore obiettivo è quello di aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro fornendo loro un'adeguata specializzazione attraverso nuovi contenuti e metodi didattici».
IL FUTURO Proprio sulle prospettive occupazionali punta l'Istituto Amaldi che da anni ormai promuove iniziative e progetti in collaborazione con partner del settore privato. «E' un'ulteriore prospettiva che garantiamo ai nostri studenti - sottolinea la preside Rosella Uda - per avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso una preparazione che li metta in condizione di rispondere in maniera adeguata alle richieste di un mercato del lavoro sempre più esigente e complesso. L'Istituto ha formato i suoi insegnanti grazie agli esperti di Texa-Edu che ha anche messo a disposizione la strumentazione necessaria per l'allestimento di una specifica aula che sarà a disposizione non solo degli allievi, ma anche dei professionisti del territorio per specifici corsi di formazione a loro appositamente dedicati».
L. C.
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia (Pagina 15 - Edizione OL)
Verso il referendum
Energia nucleare: convegno il 29
 
Informare i cittadini sulle centrali nucleari e chiedere lo stop ad ogni iniziativa di tal genere Italia. È lo scopo del convegno dibattito "Energia nucleare? No, grazie", che si terrà venerdì 29 aprile all'Hotel President, via Principe Umberto 9. In vista del referendum del 15 maggio, e sull'onda della situazione in Giappone, è stato allestito un team di relatori di tutto rispetto per offrire un quadro a trecentosessanta gradi sulla questione nucleare. Prenderanno la parola Grazia Francescato, ex portavoce nazionale dei Verdi, Luciano Burderi, del dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari, Romano Giulianetti e Giovanni Lopes, ingegneri. «Vogliamo fare in modo che venga chiusa per sempre la strada che mette in pericolo la sicurezza dei cittadini e l'esistenza del pianeta» spiega il responsabile dell'organizzazione. ( c.i. )

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
Etnologia e storia, viaggio nell’isola
Pubblicato il nuovo numero di «Sardegna mediterranea»
 
 NUORO. «Labirinti e spirali». È con questo articolo che Dolores Turchi apre il nuovo numero del semestrale da lei fondato e diretto, «Sardegna mediterranea», giunto alla 30ª uscita. Ottanta pagine appena giunte in edicola e in libreria per parlare, come sempre, di etnologia, storia, archeologia, tradizioni popolari, cinema, arte e ambiente. Stavolta la rivista affida all’antropologo romano Antonio Rossi il compito di presentare «Santorini, reminescenze di Atlantide», mentre il linguista dell’università di Cagliari Eduardo Blasco Ferrer fa il punto sul «Consuntivo della ricerca sul Paleosardo». Mariano Lutzu, insegnante e ricercatore, invece, sviscera «Una vicenda dimenticata: l’altare di Francesco Ciusa nella cattedrale di Nuoro». Il saggista Alberto Caocci punta i riflettori sui sardismi nella Divina Commedia, «Quando Dante “alla sardesca parla”».
 «Sardegna mediterranea» va avanti con «La congiura del vescovo di Ajaccio», la storia di Jacopo Mancoso nella Corsia del XV secolo, a firma del pubblicista Nino Pinna. L’ingegnere nuorese Antonio Farina, invece, passa in rassegna «Il lentischio. Pianta tipica del paesaggio sardo. Chessa, moddizza, lustinchinu».
 È Fabio Milani, documentarista di Massa, a portare il lettore nell’Alto Adige del 1540, teatro della storia che ha visto protagonista «La strega scarmigliata». Marco Puddu, medico e cultore di archeoastronomia, di Thiesi, riporta lo sguardo nell’isola con le «Tracce di arte erotica nel megalitismo sardo». Vincenzo Piras, San Vito, scrive «1861-2011. Per inventare l’Italia “una” furono necessari anche i fatti “minori”» mentre Omar Onnis racconta, da Trento, «La Sardegna e l’unificazione italiana: un problema storico». Chiude Marcello Castangia, dottorando in Storia all’università di Düsseldorf, con l’articolo «Le clausole sulla sicurezza del trasporto marittimo». Arricchiscono la rivista semestrale, come di consueto, diverse recensioni, l’angolo dell’indovinello e la rubrica “C’era una volta” a cura di Salvatore Satta, che stavolta parla di “Amoratores”. (l.p.)
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Oristano
Incontro del Lions sulla Costituzione
Macomer. Partecipano giuristi ed esperti
 
MACOMER. La Costituzione italiana è un tema di grande attualità. È per questo che il Lions Club di Macomer lo ha scelto come argomento dell’incontro-dibattito che ha organizzato per oggi, alle ore 10 nelle caserme Mura. Tema dell’incontro è “La cultura della Costituzione, la svolta federalista in una prospettiva di Unità d’Italia”. Interverranno nell’ordine in qualità di relatori il professor Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, il consigliere regionale Paolo Maninchedda e il professor Giovanni Lobrano, preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari. Il professor Massimo Deiana è uno dei più importanti studiosi di diritto costituzionale. L’onorevole Maninchedda è un profondo conoscitore dei temi dell’autonomia regionale e del federalismo, dei quali si è occupato anche nei recenti dibattiti sulla riforma della Regione. Il professor Giovanni Lobrano è stato assessore regionale agli affari generali e alla riforma della Regione per cui ben conosce gli argomenti sui quali si svilupperà il dibattito.
 All’incontro, aperto a tutti, ci saranno le classi quinte degli istituti superiori, alle quali è rivolto un concorso collegato al tema bandito dai Lions che prevede l’assegnazione di cinque borse di studio da 1.000 euro ciascuna ai vincitori. (t.g.t.)
 
9 – L’Unione Sarda
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Il Risorgimento visto da Banti
Lo storico ospite oggi a Sassari insieme con Manlio Brigaglia
 
 SASSARI. Prosegue il ciclo di incontri «150 anni di storia: l’Italia di ieri e di oggi», organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità d’Italia dal Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, dall’associazione Sardi italiani europei e dall’associazione Intregu, insieme con con la Libreria Koinè e l’associazione Coilibrì, col patrocinio dell’assessorato alla Cultura del comune.
 Questa settimana in programma c’è l’incontro con il professor Mario Alberto Banti, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Pisa. L’appuntamento è per oggi alle ore 18,00 nella sede dell’associazione Intregu, in via Maddalena vicolo chiuso B. Si parlerà, con gli interventi di Manlio Brigaglia e di Gabriele Satta, del tema «Risorgimento e identità nazionale». Il dibattito sarà anche l’occasione per una riflessione su quanto dello spirito unitario resta ancora oggi nella società italiana e su quanto le idee del Risorgimento influiscono sulla cultura politica nazionale.
 Banti è ordinario dal 2001. Dal 2004 è membro dell’advisory board di «European History Quarterly». Nel settembre del 2006 al suo libro «L’onore della nazione. Identità sessuali e violenza nel nazionalismo europeo dal XVIII secolo alla Grande Guerra» (Einaudi, Torino 2005) è stato attribuito il «Premio Società italiana per lo studio della storia contemporanea» per il miglior libro di argomento storico contemporaneistico pubblicato nel 2005.
 Banti si occupa di storia culturale dell’Europa ottocentesca. Recentemente si è occupato dei culti della morte e dell’eroico nell’Italia di metà Ottocento.
 
 

Questionario e social

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