Sabato 26 marzo 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 marzo 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 29
Sanità San Giovanni di Dio e Policlinico:ora gli esami li consegna il “totem”
Basta file e attese snervanti. Per ritirare i referti degli esami di laboratorio, eseguiti al San Giovanni di Dio e al Policlinico di Monserrato, basterà utilizzare i “totem” che l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari ha installato nell’atrio dei due ospedali.
Chiunque potrà stampare per conto proprio il referto. Sarà sufficiente avere con sé il foglio rilasciato a ogni paziente al momento dell’effettuazione del prelievo e appoggiare il codice a barre nel lettore del totem. A garanzia della privacy sul display del dispositivo non comparirà alcuna informazione relativa all’utente o al referto. Un sistema che conferma l’attenzione dell’Azienda mista alle esigenze dei propri pazienti.
Novità anche per i dipendenti che riceveranno il cedolino dei pagamenti via e-mail. Un’innovazione che permetterà di risparmiare circa 20 mila euro all’anno che venivano spesi per le spedizioni postali. Inoltre è stato attivato il portale dell’Aou dove i dipendenti potranno consultare i pagamenti telematici, il proprio Cud, le presenze mensili e tutti i propri documenti aziendali. Un aggiornamento in tempo reale della propria situazione lavorativa (retribuzione, presenze, ferie e permessi). Il dipendente potrà utilizzare il portale anche per la richiesta di ferie e missioni. Un passo avanti voluto dalla direzione aziendale in sinergia con l’assessorato regionale alla Sanità. (m. v.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 30
Facoltà di economia
Lunedì lezione di Pinuccio Sciola
Lunedì alle 10 nell’Aula magna della facoltà di Economia in viale Fra’ Ignazio 74, lo scultore Pinuccio Sciola terrà una lezione dal titolo “Forme e suoni della pietra”.
Complesso, articolato, forte di una sua intima coerenza, l’itinerario artistico di Pinuccio Sciola (nato San Sperate nel 1942) ha portato lo scultore a misurarsi con le pietre dell’Isola, le morbide trachiti, gli imponenti basalti colonnari, i candidi marmi di Orosei.
Un video di Giorgio Dettori documenterà le diverse fasi dell’attività del maestro di San Sperate. L’iniziativa, rivolta agli studenti dell’Università e agli studenti Erasmus che compiono i loro studi nelle diverse facoltà dell’ateneo, è aperta all’intera cittadinanza.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 30
«Nessun fondo per il college»
In relazione al comunicato del gruppo studentesco Unica 2.0 sul College Sant’Efisio, riportato nell’edizione di ieri, l’Università degli studi di Cagliari precisa che - contrariamente a quanto affermato - l’ateneo non ha mai erogato alcun finanziamento per la struttura diocesana.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 31
Piazza Dettori
Mostra sulle Fiamme gialle
Una mostra e un convegno. Anche così la Guardia di Finanza celebra l’Unità d’Italia. Il programma, presentato ieri mattina nell’aula consiliare del Comune, prevede oggi, nell’ex liceo artistico di piazza Dettori, il convegno “I finanzieri sardi nella seconda guerra mondiale”. A seguire, alle 11,30, verrà inaugurata dal capitano Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di finanza di Roma, la mostra “La Guardia di Finanza racconta l’Italia unita: uniformi, documenti storici, monete”.
L’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Edoardo Usai, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «È l’occasione per ripercorrere uno spaccato dell’attività della Guardia di finanza nel corso dei secoli. Ma sarà anche un buon momento di formazione e conoscenza per i cittadini, dell’attività che viene svolta dai finanzieri».
L’educazione alla legalità diventa, così, uno degli aspetti fondamentali di questo duplice appuntamento che ha tra i promotori il Comune e il Comando regionale della Guardia di Finanza, l’associazione Caravella, il dipartimento di Studi storici dell’Università, e il patrocinio del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, della Regione e della Provincia di Cagliari.
La mostra rimarrà aperta fino al 7 aprile tutti i giorni, compresa la domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 31
Sostenere gli esami in estate? «Impossibile, lavoro proprio per pagarmi gli studi»
Psicologia, vacanze forzate (e costose)
Case pagate per niente e borse di studio dell’Ersu a rischio
«Pago tutti i mesi l’affitto per la mia stanza, ogni giorno devo mangiare. Inutilmente. Perché non sto riuscendo a studiare». A parlare è un iscritto (ovviamente fuorisede) al secondo anno del corso di laurea magistrale in Psicologia dei processi organizzativi e del lavoro. Le rassicurazioni arrivate ieri dal preside della facoltà Antonio Cadeddu non lo hanno minimamente convinto. «Già ai primi di marzo ci aveva promesso di pubblicare il calendario degli esami nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo. Ora parla di aprile».
BORSE DI STUDIO Lo studente fuorisede vive una sorta di vacanza forzata anche se pagata a caro prezzo. Non è l’unico a lamentarsi. Protestano tutti. «Perché noi abbiamo pagate le tasse per un servizio che non riceviamo». Denaro che esce dalle tasche. E denaro che non entra. «Per ottenere la borsa di studio dell’Ersu occorre laurearsi in corso, cioè entro marzo. Lo slittamento impedisce a molti di noi di centrare l’obiettivo». Niente laurea, niente borsa di studio. «Le cifre variano da studente a studente, dal fatto, per esempio, che sia o meno fuorisede». Comunque, non si parla di briciole. «Siamo intorno ai mille euro».
ERASMUS E saltano passaggi importanti nella formazione universitarie. Vista l’incertezza, in pochi prendono parte al “progetto Erasmus”: quei mesi da trascorrere all’estero per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze diventa un’utopia. «Chi rischia di partire senza sapere quello che lo attende al ritorno?».
GLI ESAMI Secondo la promessa di Cadeddu, la situazione si dovrebbe risolvere nei prossimi giorni. Il 15 marzo è stato fatto un bando per la copertura degli insegnamenti scoperti. Il 22 è scaduto il termine: alcune domande sono arrivate. Ma non tutti i candidati hanno i requisiti per insegnare. E, comunque, i buchi restano anche perché si tratta di “insegnamenti a un euro”. Per intendersi, i ricercatori fanno volontariato solo per arricchire il proprio curriculum ma la prospettiva di lavorare gratis non stimola nessuno.
I CALENDARI Il tentativo è di colmare i buchi. Ma, intanto, i tempi slittano: questo significa che per alcune materie non si conoscono ancora i programmi e, dunque, gli studenti non sanno che cosa studiare. La facoltà è aperta anche ad agosto, dicono dagli uffici. «Solo che», interviene un altro studente, «io d’estate faccio la stagione per potermi pagare gli studi. Certo, potrei dare gli esami ma non potrei lavorare. E, dunque, l’anno prossimo non potrei neanche iscrivermi».
MARCELLO COCCO


6 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia - Pagina 25
Consorzio Uno
Gian Pietro Pili lascia la presidenza

Gian Pietro Pili lascia il Consorzio Uno. Ieri ha ufficializzato le sue «dimissioni irrevocabili dalla carica di presidente del Consorzio Uno di Oristano». In una nota Pili ringrazia lo staff del Consorzio «mi onoro di aver ricoperto l’alto incarico di rappresentanza per oltre due anni e mezzo» ha voluto precisare. Nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea per la nomina del suo successore alla carica di presidente dell’ente che da oltre dieci anni gestisce l’università di Oristano.
 
  

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
L’ATENEO PRECISA
Mai finanziato il college
CAGLIARI. Un comunicato dell’Università sul college Sant’Efisio: «L’Università di Cagliari precisa che, contrariamente a quanto affermato dal gruppo studentesco Unica 2.0 sul college Sant’Efisio, l’ateneo non ha mai erogato alcun finanziamento per la struttura  diocesana». L’organizzazione è della Sei.
 
  
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
A Barcellona si parlerà il sardo 
Iniziativa di una giovane laurenda e della facoltà di Scienze politiche 
ANTONIO MELONI 
SASSARI. A Barcellona si parlerà sardo grazie all’iniziativa promossa dall’associazione dei sardi «San Salvatore da Horta» e al sostegno dalla facoltà di Scienze politiche. Il progetto si deve all’iniziativa di Silvia Russu, olbiese laureanda in Scienza della comunicazione.
L’idea è maturata nei mesi scorsi durante un tirocinio Erasmus in terra spagnola. Silvia, ventidue anni, ha partecipato a un bando pubblicato dalla Regione per la realizzazione di un progetto legato alla diffusione della cultura e della lingua sarda. Dopo le consuete trafile ha ricevuto la bella notizia che le consentirà di tornare a Barcellona come referente di un corso di sardo.
Impegno e passione sono gli ingredienti principali del programma che, i promotori non hanno dubbi, riscuoterà ampi consensi.
Tra aprile e maggio prossimi, l’attivo sodalizio barcellonese, targato Quattro mori, organizzerà un corso di lingua sarda aperto a tutti, tenuto da due appassionati studiosi: Giacomo Ledda, di Uri, che lavora come anestesista all’ospedale di Barcellona e Michele Ladu, un funzionario della Regione che da anni coltiva la passione per la lingua sarda.
I dettagli del progetto sono stati illustrati durante la presentazione alla stampa (nell’aula verde del Quadrilatero di viale Mancini) attraverso un collegamento Skype, in teleconferenza, da Barcellona e Roma, grazie al quale l’avvocato Raffaele Melis, presidente dell’associazione dei sardi «Salvatore da Horta» e il medico Giacomo Ledda, hanno evidenziato gli aspetti essenziali di questa singolare iniziativa.
Si tratta di un percorso di venti ore, due settimane full immersion di sicuro interesse, durante le quali gli allievi impareranno i rudimenti di una lingua che, per certi aspetti, somiglia molto a quella spagnola. Per ovviare al problema della variante (il sardo come è risaputo ne ha almeno tre: gallurese, logudorese e campidanese) la lingua veicolare sarà la «limba sarda comuna» la cui adozione ha animato il dibattito culturale negli anni scorsi e ha messo in evidenza un livello di indiscussa qualità.
La comunità sarda barcellonese è particolarmente nutrita.
«Difficile quantificare quanti sardi vivano e lavorino a Barcellona - ha spiegato Silvia Russu - di certo parliamo di diverse centinaia di persone fra studenti, professionisti e appassionati che per motivi diversi hanno deciso di trasferirsi in Spagna e dove lavorano».
Grande soddisfazione è stata manifestata dalla facoltà di Scienze politiche, dove Silvia frequenta. Alla presentazione del progetto è intervenuta anche Silvia Sanna, docente di diritto dell’Unione europea, referente per la facoltà dei progetti Erasmus. «L’iniziativa - ha detto la professoressa a margine della conferenza - è stata resa possibile grazie ad una apposita convenzione stipulata tra la facoltà e l’associazione barcellonese durante il tirocinio della nostra studentessa».
  
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Gli ambienti della vita 
La convivenza tra luoghi e città 
PIERLUIGI CARTA 
CAGLIARI. La città, i suoi spazi, e il suo territorio circostante, possono trovare altre combinazioni per convivere, è quello che sostiene Gian Giacomo Ortu, docente di storia moderna alla facoltà di Architettura di Cagliari, parlando del compendio lagunare di Quartu, un tempo zona lavorata intensamente dall’uomo, dalla quale si potrebbero ritagliare degli spazi da utilizzare a fini agrari e, attraverso una “ricucitura intelligente degli spazi pieni e vuoti”, rivalutare tale zona urbana. «Così come Cagliari - afferma lo storico - sappiamo che sia mal costruita, ma con un gioiello architettonico quale è il quartiere storico, e con la valenza ambientale racchiusa nei 2800 ettari di saline di Santa Gilla, si può ancora cambiare e migliorare il rapporto uomo-paesaggio». È il paesaggio infatti, il tema nodale del convegno “I luoghi della vita. Paesaggi, territori, culture”, tenutosi ieri mattina al T Hotel, promosso dall’associazione Amici del Giardino di Sardegna. L’obbiettivo del convegno era quello di discutere di territorio, identità culturale e di memoria, inseriti nel contesto paesaggistico, in compagnia di studiosi e docenti come Paolo d’Angelo, professore di Estetica presso l’Università di Roma Tre, e il docente di botanica di Sassari Ignazio Camarda, e Silvano Tagliagambe, docente di epistemolgia alla Facoltà di Architettura di Alghero.
Il paesaggio è determinante, anche nel contesto urbano, per la buona convivenza delle comunità umane che lo creano.
A tale proposito Tagliagambe ha descritto come, secondo lui, la tradizionale interconnessione tra urbs (città costruita) e la civitas (città vissuta), manchi nelle città contemporanee, e come ciò cambi radicalmente il rapporto dell’uomo-cittadino con il suo contesto vitale e la sua percezione del suo tempo vissuto.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Anfiteatro, il sopralluogo degli 007 
Gli ispettori dell’Istituto per il restauro preparano la relazione sui danni 
CAGLIARI. Gli ispettori dell’Istituto centrale per il restauro e per la conservazione dei monumenti hanno fatto il sopralluogo nell’anfiteatro romano coperto dalle tribune di legno e si preparano a scrivere la relazione sui danni subìti dal monumento. Questi sono di due tipi: le lesioni alle gradinate in qualche punto utilizzate come base per le tubature che reggono le tribune di legno; la rovina di tutto ciò che si trova sotto gli spalti a causa proprio della loro lunga permanenza. I periti daranno indicazioni esatte sulle quantità dei danni e anche su come rimediare. Il primo passo, già indicato dal soprintendente ai beni archeologici, Marco Minoja, sarà quello di smontare l’intera struttura calata all’inizio della primavera del 2000 per volontà del Comune e con l’autorizzazione delle due soprintendenze (ai beni archeologici e ai beni monumentali) che poi, aspramente criticate per l’avallo offerto all’operazione, spiegarono di aver rilasciato le autorizzazioni perché si trattava di impianti amovibili. Finita la prima stagione estiva degli spettacoli (organizzata dall’Ente lirico con un enorme battage pubblicitario) successe tutto quello che archeologi, dirigenti del ministero dei Beni culturali, docenti universitari di Cagliari e di altri atenei italiani, artisti, critici d’arte, ingegneri e architetti avevano ampiamente annunciato: era impossibile che una struttura del genere dovesse essere smontata ogni anno. E infatti non successe, addirittura in questi ultimi anni il Comune non si è dato la pena neppure di togliere il palcoscenico. Soprintendenza archeologica e Comune presero a litigare attraverso ricorsi e controricorsi al Tar, dichiarando l’una che per amovibile si doveva intendere che bisogna rimuoverla ogni anno; l’altro invece che amovibile era la definizione per quel tipo di strutture, le si poteva togliere infatti senza distruggere (troppo) il monumento.
Adesso il Comune ha deciso di assecondare la soprintendenza e ha pronto il progetto per smontare le tribune (deve essere portato in giunta), la soprintendenza ha dichiarato il monumento indisponibile per gli spettacoli estivi, ma ancora parte del mondo degli spettacoli non ci crede e continua a circolare un dépliant, entrato nei circuiti prima della notizia data dal soprintendente e confermata dall’assessore alla Cultura del comune, Giorgio Pellegrini, secondo il quale il 2, 3, 4 agosto 2011 si terrà lo spettacolo «Notre Dame» all’anfiteatro romano di Cagliari. E’ vero il dépliant è stato stampato prima, ma è altrettanto vero che non è stato ritirato e soprattutto che, nei circuiti di vendita, nessuno se la sente di affermare che lo spettacolo non si terrà nel monumento. Il punto probabilmente è che il Comune, dopo le dichiarazioni dell’assessore Pellegrini e la conferma data dal collega ai Lavori Pubblici, Raffaele Lorrai, che si sta preparando il progetto per smontare le tribune, dovrebbe fare una dichiarazione ufficiale dove si annunciano tutte le cose dette in successione dai diversi assessori. In particolare una: gli uffici dell’assessorato alla Cultura avrebbero già invitato formalmente gli organizzatori delle vendite dei biglietti che l’anfiteatro quest’estate non sarà disponibile. (a.s.)
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
Quirra, sentito il medico della base 
Cocco: «Nella norma i valori dei dipendenti» 
VALERIA GIANOGLIO 
PERDASDEFOGU. Gomme di camion, lamiere di vario genere, qualcuna anche in eternit, fusti metallici avvolti da fili di rame, pezzi di apparati elettronici: stavolta, la discarica di rottami scoperta dalla Forestale di Lanusei nel territorio del poligono di Quirra, è più grande del solito: si estende per circa un ettaro nella zona chiamata Is Pibiris.
E si trova vicino a un’altra discarica di dimensioni meno consistenti, scoperta alcune settimane fa dalla Forestale e dalla polizia nella piana del Cardiga. La nuova tappa dell’inchiesta su Quirra, ieri mattina, torna al poligono per fare una nuova giornata di prelievi dal terreno della base disposti dal procuratore Domenico Fiordalisi. Con gli uomini della Forestale, ancora una volta, c’è uno dei consulenti tecnici della Procura, il tossicologo dell’università di Cagliari, Pierluigi Caboni.
Il medico del lavoro. Ma quella di ieri, nell’inchiesta su Quirra, resta una giornata importante soprattutto perché viene sentito per la prima volta dalla squadra mobile nuorese, Pierluigi Cocco, medico del lavoro del poligono e autore dell’unica indagine epidemiologica esistente che riguarda anche i militari della base.
Sinora, il professionista, direttore della scuola di specializzazione di medicina del lavoro all’università di Cagliari, aveva parlato solo in un’occasione pubblica, una decina di giorni fa, a Perdasdefogu. Affermando, in sostanza, dati e tabelle alla mano, che i suoi studi non avevano rilevato dati preoccupanti circa l’incidenza dei tumori nel territorio e nei comuni del poligono.
Ieri mattina, l’esperto lo ribadisce alla squadra mobile nuorese, con il dirigente Fabrizio Mustaro, che lo interroga per circa tre ore e mezza come “persona informata sui fatti”. E gli chiede conto, in particolare, delle attività che ha messo in atto, in quanto medico del lavoro della base, per preservare la salute dei militari e dei civili al poligono.
Una parte degli studi sulla zona, spiega, era nata nel luglio del 2002, quando il comando regionale dell’aeronautica aveva chiesto all’università di Cagliari di effettuare la sorveglianza sanitaria dei suoi dipendenti.
Il medico acquisisce un nutrito numero di dati sui test che si svolgono al Cardiga e a Capo San Lorenzo, individua i principali fattori di rischio professionale, e studia anche i “livelli di isotopi radioattivi” contenuti nelle urine di alcuni dipendenti del poligono.
Ma i valori che rileva, ad esempio l’uranio 238, rientrano nell’assoluta normalità.
 
      
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie