Domenica 13 marzo 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 marzo 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Pagina 51 – Cultura
NOTIZIE IN BREVE
“Tharros Felix”. Popoli navigatori, comunità prenuragiche, eroi mitici e fondatori di antiche dinastie si mischiano nella raccolta di ricerche “Tharros Felix 4” realizzata dal dipartimento di Storia dell’Università di Sassari col Consorzio Uno e pubblicata da Carocci. Il volume riscopre le tracce di vita materiale di popoli prenuragici dediti ad una viticoltura di tipo avanzato (i rinvenimenti sono fra i più completi nell’intera area mediterranea), ripercorre le rotte degli antichi fenici, ricalca le orme dei guerrieri Tespiadi, seguaci di Iolao, forse antenati dei Giganti di Monte Prama, una delle più sensazionali scoperte archeologiche in Sardegna.
Ghetto, conferenze. “Monumenti Aperti ” propone, al Ghetto di Cagliari, il ciclo di conferenze “Cagliari dall’Unità d’Italia a oggi - luoghi e monumenti fra passato e presente”, seconda edizione del progetto “Le identità locali, città e paesi si raccontano”. Un confronto di idee e studi per aiutare a capire i cambiamenti profondi della città. Si inizia martedì 15 (ore 16) con Franco Masala e l’incontro “L’architettura funzionale: i bastioni, le piazze, le strade”.
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
2 – La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Fatto del giorno
L’isola si mobilita, le vere protagoniste sono state le donne 
CAGLIARI. Massiccia partecipazione anche in Sardegna alle piazze del C-Day. La parola d’ordine della straordinaria giornata delle donne del 13 febbraio («Se non ora quando?») è stata presa in prestito per difendere la Costituzione dagli attacchi di Silvio Berlusconi. E’ stato un successo, dappertutto tricolori e inno di Mameli.
La manifestazione più affollata è stata quella di Cagliari. In piazza Repubblica (sede scelta sia per il nome sia perché ospita il palazzo di giustizia) secondo gli organizzatori di Articolo 21 c’erano tremila persone.
Il primo applauso è stato per gli operai che hanno issato la bandiera italiana su una gru di trenta metri, come a ricordare a chi ha memoria corta che la Repubblica è «fondata sul lavoro».
Articolo 21, l’associazione che si richiama al punto della Carta che sancisce la libertà di pensiero, di parole e di stampa, concentra buona parte delle sue iniziative sui temi dell’informazione (lo ha fatto ieri il giornalista Ottavio Olita). E anche i costituzionalisti che hanno aperto e chiuso la manifestazione, Pietro Ciarlo e Giammario Demuro, si sono soffermati sul caso italiano del conflitto di interessi del premier che condiziona così tanto la politica con l’uso dei media. Non a caso, in prima fila c’erano i rappresentanti delle organizzazioni dei giornalisti, Assostampa e Ordine, che hanno aderito all’iniziativa. Assieme a numerose associazioni politiche e culturali. Ma tutti, in questa occasione hanno rinunciato a mettere in evidenza i propri vessili: un modo, questo, per dire che la difesa della Costituzione è una battaglia assolutamente unitaria.
Anche a Cagliari la giornata per la Costituzione ha garantito ampio spazio alle voci che rappresentano la difesa di tutti i diritti e di tutte le libertà. Del problema dell’istruzione hanno parlato l’insegnante Rita Sanna, del Forum dell’università e della scuola, con le studentesse Federica e Francesca del Movimento studenti e di Resistenza nella scuola. Per il diritto al lavoro sono intervenuti Nicola Marongiu, della Cgil, e la precaria Manuela Bornia. In difesa della libertà religiosa c’è stata la testimonianza di Cristina Arcidiacono, pastore della Chiesa Battista Evangelica. Per il movimento gay e lesbiche è intervenuto Carlo Cotza.
Più numerosa la delegazione del mondo della cultura. I lavoratori del Teatro Lirico, da mesi in difesa della loro occupazione e dello stesso teatro, hanno annunciato che per sottolineare l’importanza della vertenza contro i tagli del governo, il 17 mattina, festa dell’Unità d’Italia, al bastione di Cagliari offriranno un concerto alla popolazione. Dopo le testimonianze di Gianluca Scroccu, della Fondazione Luca Raggio, ha parlato lo scrittore Flavio Soriga, che si è scusato per un intervento dal tono grave: «Ma sull’attacco alla cultura non riesco a scherzare».
Sui temi della giustizia, sono salite sul palco due rappresentanti di Agende Rosse, l’associazione che si rifà a Paolo Borsellino.
Infine don Ettore Cannavera, cappellano del carcere minorile e responsabile della comunità La Collina, che avrebbe voluto partecipare, ha inviato un significativo messaggio di adesione.
I tempi dicono che la battaglia continua.
 
 
3 - Pagina 6 - Fatto del giorno
IL CASO 
Studenti contro «Qui nessuno ci rappresenta» 
ROMA. «Non ci rappresenta nessuno» urlano gli studenti che con il loro corteo irrompono all’improvviso nella piazza romana del C-Day. Partiti dall’Università La Sapienza per unirsi alla manifestazione pro-Costituzione, il gruppo resta però bloccato a pochi metri dall’arrivo. Piazza del Popolo è piena e gli organizzatori li bloccano, chiedono l’intervento delle forze dell’ordine che invece non si muovono. Mentre sul palco si stanno leggendo gli articoli della Carta Costituzionale, il corteo di studenti passa con il furgone del Sound system.
Partono gli slogan polemici contro gli organizzatori della manifestazione definiti “ipocriti” e “collusi con il potere”. I ragazzi sfilano via lateralmente fischiando la piazza: prossima meta il Lungotevere. Il traffico della capitale va in tilt. Missione compiuta. (a.d’a.)


4 - Pagina 4 - Fatto del giorno
«Abituati a convivere con i sismi» 
Il professor Puddinu sulla mentalità nipponica 
MICHELE SPANU 
SASSARI. Sono davvero pochi i sardi che possono dire di conoscere alla perfezione il Giappone. Uno di questi è certamente Paolo Puddinu: docente dell’ateneo di Sassari nella facoltà di Scienze Politiche, ha svolto per anni attività di ricerca all’Università di Tokyo e dal 1971, almeno una volta all’anno, ritorna nel Paese del Sol Levante, che lui considera la sua seconda casa e che lo ha premiato per la sua attività accademica con i massimi riconoscimenti. Non appena ha avuto notizia del terribile sisma, Puddinu si è messo immediatamente in contatto con le tante persone con cui ha trascorso questi anni di studio e lavoro.
«In un primo momento non ho avuto risposte perché la linea telefonica si è interrotta per parecchie ore dopo il terremoto. Col passare del tempo ho ripreso i contatti abituali con i miei più cari amici e colleghi di Tokyo. Per fortuna stanno tutti bene».
Puddinu in queste ore ha fatto da “ponte” tra le due isole, Sardegna e Giappone, per scoprire se ci siano alcuni sardi tra le migliaia di persone colpite dall’incredibile ondata di distruzione. «Non ho avuto notizia di alcun sardo ferito né disperso» dice con trepidazione. Ma i suoi conterranei che in queste ore si trovano in Giappone sono tanti: tra di loro, racconta il docente dell’Università di Sassari, c’è anche un nome eccellente, il vescovo Giuseppe Pittau. Originario di Villacidro, Pittau è un sacerdote gesuita che ha avuto incarichi di prestigio nella Compagnia di Gesù e dopo anni di apostolato si è trasferito definitivamente in Giappone. Memorabile il suo ruolo durante la visita dell’Imperatore giapponese al Papa nel 1993, quando padre Pittau fece da interprete. Ora, stando a quanto riportato da Puddinu, l’anziano presule si trova al sicuro.
L’esperienza del docente permette anche di capire la reazione dei giapponesi dopo la tragedia. «La popolazione è abituata al terremoto. In Giappone - racconta - fuori da ogni appartamento c’è un sacchetto con i generi di prima necessità da usare nel caso di terremoto e questo dimostra che c’è una vigilanza quotidiana nei confronti del sisma».
Durante gli anni trascorsi nel Paese nipponico, Puddinu ha vissuto sulla propria pelle le piccole scosse che regolano la vita dei giapponesi, ma l’esperienza più forte è stata quella dell’incontro con un tifone. «Ero in un campeggio sulla costa e mi ricordo la terribile forza del vento e dell’acqua. Da un momento all’altro la collina che sorgeva davanti al mio campeggio era stata spazzata via. Uno shock».
Eppure, nonostante tanta violenza della natura, gli italiani si stupiscono della tranquillità dei giapponesi. «Per la religione scintoista la natura è una sorella, non va combattuta, ma non deve essere nemmeno violentata con costruzioni pericolose. L’unico terremoto che mi ha davvero spaventato non è stato in Giappone, ma in Italia: quello dell’Irpinia del 1980. Quel sisma cambiò la mia vita e, dopo aver visto la reazione della gente e della politica, decisi di non vivere più in Campania e di ritornare in Sardegna. Al contrario il Giappone mi ha offerto una lezione positiva di coesione nazionale: in queste ore nessun atto di sciacallaggio, nessuna polemica politica».


5 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 – Cagliari
GIORNALISTI
Dibattito con Franco Siddi
Lunedì 28 marzo, alle ore 10.00, presso la Facoltà di Lingue di Cagliari in via San Giorgio Auditorium A, il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, terrà una conferenza-dibattito sul tema:”Il giornalismo: è ancora un mito”. Partecipano, col Preside Giuseppe Marci, Laura Pisano e Giacomo Mameli. Ingresso libero. (b.c.)

    
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionario e social

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