Martedì 1 marzo 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 marzo 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
     
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia - Pagina 15
Università
Unica 2.0: favorire il dibattito sullo statuto
È il momento che l’università si apra all’esterno. Almeno secondo la lista Unica 2.0. «Rivendichiamo l’esigenza», affermano Marco Meloni e Matteo Quarantiello, «di aprire una riflessione politica complessiva su questa fase di cambiamento, che si apra anche all’esterno e chiami a raccolta tutto il mondo accademico e non solo». Evitando quello che è successo quando si doveva nominare la commissione che ha il compito di riscrivere lo statuto secondo i dettami della riforma Gelmini. «Non si è infatti avviato un processo di partecipazione di tutta la popolazione universitaria e non sembra che ve ne sia ora l’intenzione», accusano gli studenti, ricordando come «in altre città il processo di cambiamento non avviene nel silenzio come sta accadendo a Cagliari». Per Unica 2.0 «questa fase dev’essere un’occasione per depotenziare i provvedimenti distruttivi che la legge Gelmini introduce».
«Non vogliamo una commissione debole perché lontana dall’università stessa, né un rettore con poteri troppo forti all’interno di essa. Non vogliamo che tutto questo avvenga nel silenzio generale» concludono Meloni e Quarantiello.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Commenti - Pagina 11
Lo sviluppo economico passa dalla conquista dell’empatia tra uomini
di GIANFRANCO SABATTINI
(Università di Cagliari)
In tutti i Paesi integrati nell’economia mondiale, l’interesse nazionale impone un’economia forte e una “cultura mercatistica”, ovvero un’accettazione acritica della logica del libero mercato, mai sperimentata nel passato.
Questi sistemi sociali promuovono e supportano il loro sviluppo nazionale sotto forma di crescita economica, che diventa l’imperativo per riorientare o connotare i sistemi di insegnamento e di ricerca secondo l’ottica della crescita, a vantaggio delle discipline tecnico-sperimentali e a detrimento di quelle umanistico-sociali. Accade così che i Paesi arretrati abbiano reso tutte le discipline tecnico-sperimentali e l’economia, unica tra quelle umanistico-sociali, i pilastri del loro futuro, mentre quelli di antica industrializzazione, per conservare i livelli occupazionali, abbiano apportato profondi tagli alla spesa per l’insegnamento delle restanti discipline umanistico-sociali perché considerate prive di ricadute produttive.
Sennonché, per essere cittadini del mondo in grado di valutare criticamente gli esiti della crescita e di confrontare soprattutto le varie opinioni sulla giustizia sociale realizzabile a livello internazionale e nazionale, sono necessari quegli studi umanistico-sociali che vengono costantemente penalizzati. Infatti, per valutare in tutte le loro implicazioni gli esiti sociali della sola crescita economica non è sufficiente disporre soltanto della conoscenza della logica formale e delle leggi che governano i fatti naturali. I soggetti che vivono all’interno delle singole comunità nazionali necessitano anche dell’empatia, ovvero della sensibilità che permetta loro di pensarsi nelle veci degli altri, al fine di comprenderne le emozioni e i desideri per essere effettivi lettori della loro storia. Se non si è educati a vedere noi stessi nello stato esistenziale degli altri, la democrazia intesa come partecipazione al governo del bene comune è destinata ad entrare in una crisi irreversibile, a causa del venir meno dell’attenzione per gli altri. L’imperativo della sola crescita economica svilisce il principio su cui si basa una democrazia compiuta, in quanto nega l’importanza della parità di accesso all’istruzione.
Il sistema sociale potrebbe crescere anche se molti dei suoi cittadini rimanessero analfabeti, come succede in tutti quei casi (India, Cina, ecc.) in cui la considerazione esclusiva degli incrementi del Pil porta a valutare positivamente le politiche pubbliche realizzate in funzione della crescita, malgrado il permanere di profondi e ingiustificati squilibri sociali; sebbene una crescita materiale stabile e certa richieda l’apertura dei sistemi di insegnamento e di ricerca anche alla conoscenza delle discipline umanistico-sociali, in luogo di una conoscenza chiusa a tutto ciò che sarebbe necessario per la sua massimizzazione. Gli studi umanistico-sociali sono la base delle capacità creative e innovative dell’uomo; senza tali capacità anche la crescita, come la teoria economica dell’innovazione creativa insegna, è destinata ad avvizzire.
Non è casuale che, a livello delle singole attività produttive, al momento dell’assunzione i laureati nelle discipline umanistiche siano preferiti ai laureati nelle discipline tecnico-sperimentali, proprio perché si valuta che abbiano una mente più flessibile, più innovativa e creativa. Ugualmente non casuale è il fatto che quando, dopo la rivoluzione industriale - la crescita nei sistemi sociali di prima industrializzazione - coloro che ne hanno subito gli effetti hanno preteso un suo controllo democratico, i sistemi di insegnamento e di ricerca siano stati rimodellati per formare i cittadini come membri di una comunità di uguali, ispirata ai valori della critica, della riflessività e dell’empatia. Come osserva Martha Nussbaum, filosofo all’Università di Chicago in Non per profitto , tutti si dicono formalmente disposti a voler rispettare questi valori, senza mai indicare però ciò che sarebbe necessario fare per garantirne la trasmissione alle attuali e alle future generazioni.


3 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale - Pagina 8
L’esperto
«All’uranio la bomba di Hiroshima»
«L’uranio 238 è l’uranio naturale. Fu quello utilizzato per preparare la bomba atomica di Hiroshima». Piero Brovetto, docente di Fisica dell’Università di Cagliari, spiega che contiene «lo 0,7 per cento di uranio impoverito, che se utilizzato per costruire proiettili può risultare molto pericoloso per la salute. Non tanto per la sua radioattività, ma perché si tratta di un potentissimo veleno che al contatto con il bersaglio si sbriciola e si diffonde nell’ambiente dove è difficilissimo da rilevare». Il trizio invece «deriva dall’idrogeno». Uranio e trizio devono essere conservati secondo legge, perché, trattati in un certo modo, possono dare vita a micidiali ordigni esplosivi, ma sino a qualche tempo fa erano conservati con poche precauzioni nei laboratori perché non se ne conosceva la pericolosità».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
“Master and back” libro-inchiesta
Il libro “Master and Back. Un’inchiesta 2006/2009” del giornalista Pablo Sole sarà presentato domani alle 17,30 al cineteatro Nanni Loy, in via Trentino.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia - Pagina 15
Università. Quattro percorsi di alta formazione per 150 studenti
Scuole e master da Sassari
Assente il sindaco Sandro Bianchi impegnato nella concomitante seduta del Consiglio comunale, l’assemblea del Consorzio universitario ha esaminato ieri le proposte di nuove offerte formative formulate dall’Università di Sassari e concordate con il rettore Attilio Mastino. Il piano è stato illustrato dai docenti dell’ateneo Gavino Mariotti e Aldo Maria Morace al presidente della Provincia Roberto Deriu, al commissario del consorzio Caterina Loi, alla delegata della Provincia all’Università, Franca Carroni, e all’assessore comunale competente Paola Demuro.
Le proposte riguardano l’aavvio già dal prossimo ottobre di due scuole di specializzazione e due master che interesseranno circa 150 studenti. Si tratta della scuola in Beni archivistici e librari, unica in Sardegna e terza in Italia per 25 studenti in possesso di laurea magistrale da attivare in collaborazione dell’Università di Barcellona e si propone di formare specialisti nel settore dei bene archivistici e librari e della specialistica in Beni demo-etno-antropologici, unica in Sardegna e seconda in Italia, riservata a 25 studenti. I due master della durata di un anno per un massimo di 50 partecipanti (il bando è già online, inizio previsto per maggio), riguarderanno la formazione di guide ed operatori turistici e la gestione, tutela e valorizzazione dei beni storico-artistici.
Una nota della Provincia riassume la soddisfazione degli amministratori per «i risultati di un lavoro», secondo Caterina Loi, iniziato qualche tempo fa: stiamo aumentando l’offerta formativa e Nuoro diventa un vero centro di eccellenza con le scuole di specializzazione e i master, grazie ad un’offerta unica in Sardegna e di grandissima rilevanza nella formazione. Di «grandissimo interesse», parla invece Franca Carroni, perché «si coniuga perfettamente con quelle che sono le vocazioni e le ambizioni del territorio su turismo e cultura, ovvero le leve più importanti che permettono lo sviluppo sociale ed economico». Infine Paola Demuro sottolinea «il valore del titolo offerto che sicuramente attirerà adesione in campo nazionale ed internazionale».
Per le prossime settimane si attendono le proposte dell’università di Cagliari che interessano le facoltà di Medicina, Ingegneria e Scienze politiche. ( l. u. )
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 22
I bimbi possono vincere la dislessia
Campagna dei Lions: «Non è una malattia ma una disfunzione»
 Il programma, in collaborazione con la Neuropsichiatria infantile dell’Università, è rivolto a docenti e genitori.
Mario, seconda elementare, legge, si impappina, sbaglia, si interrompe. I compagnetti ridono. Mario si mette a piangere. Mario non vuole più andare a scuola. Perché tutti gli altri scolari scrivono e leggono, lui no. I genitori sono delusi, preoccupati. Ne parlano con la maestra, anche lei non sa spiegarsi il problema di Mario, un bambino intelligente, vivace, che entra in crisi quando legge a voce alta. In effetti, non è diverso dagli altri. È dislessico. La dislessia non è una malattia. Il professor Carlo Cianchetti, neuropsichiatra infantile all’università di Cagliari, non accetta neppure la definizione più diffusa, “disturbo dell’apprendimento”: «È una disfunzione dei circuiti cerebrali su base genetica. Eliminabile con un programma di recupero. Non sono necessari farmaci. L’importante è non nascondere la testa sotto la sabbia quando si manifesta. Se la si trascura, il bambino ne subirà gravi conseguenze che condizioneranno il suo comportamento durante la crescita».
LA DIFFICOLTÀ La dislessia (difficoltà nel leggere) è piuttosto diffusa anche in Sardegna. Si stima che coinvolga una media del 5 per cento dei bambini in età scolare: 350 mila in Italia. Può assumere diverse forme, riguardare la difficoltà a scrivere (disgrafia), osservare le regole (disortografia), fare di conto (discalculia). Per poterla affrontare, bisogna individuarla per tempo. Ma non è sempre possibile, perché a volte insegnanti e genitori la confondono con altri disturbi, come iperattività e autismo. Da qui la necessità di avviare campagne di sensibilizzazione e prevenzione. Un compito che, di recente, si è assunto il Lions club International, con una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale. Anche nell’Isola. In particolare, il Club Cagliari Host (presidente Giuliano Cois) ha nominato un Comitato per la dislessia coordinato da Sergio Del Giacco, professore emerito dell’università di Cagliari. Primo obiettivo, divulgare i termini del problema: «Con un gruppo di soci e in collaborazione con Club Leo e Club Lioness - dice Del Giacco - vorremmo spiegare cos’è la dislessia attraverso l’intervento di esperti, in Tv, e sui giornali».
L’OBIETTIVO Traguardo ambizioso, perché oggi è importante, prima di tutto, insegnare a riconoscere questa disfunzione tanto diffusa quanto ignorata. Situazione all’origine di un atteggiamento sbagliato nei confronti dei bambini che presentano certi sintomi. «È nel loro interesse - precisa Cianchetti - fare in modo che si accerti la natura dei problemi che manifestano. Altrimenti rischiano di andare incontro a una serie di bocciature consecutive, senza riuscire a completare un ciclo scolastico regolare». Ed è proprio su questo aspetto che intendono incidere i Lions: «Vorremmo poter effettuare degli screening in alcuni distretti scolastici della città - spiega Del Giacco - per poter identificare precocemente i bambini portatori del disturbo. Naturalmente con l’autorizzazione dei dirigenti scolastici e il permesso di genitori e docenti».
LA CONSAPEVOLEZZA Ma come scoprire se un bambino è dislessico? «È facile - interviene Cianchetti -: basta farlo leggere ad alta voce. Sembrerà banale, eppure non sempre si fa. E i bambini vanno avanti portandosi appresso una disfunzione che li condizionerà. Potranno scoraggiarsi, sentirsi diversi, essere aggressivi, oppure isolarsi». Su un punto il professore vuole essere molto chiaro: «Una volta accertato il problema, i genitori non devono drammatizzarlo, perché può essere affrontato e risolto». Come? «Attraverso l’intervento dello neuropsichiatra infantile che, dopo la segnalazione di un caso, eseguirà i test per capire se si tratta di dislessia (e di che tipo) o di un altro disturbo dell’apprendimento. A questo punto si procede col programma di recupero, che consiste nel far eseguire al bambino una serie di esercizi».
LE SOLUZIONI Primo problema quindi, individuare i casi. Come si prefigge il Lions Club di Cagliari: «Avvalendoci dell’elevata competenza del professor Cianchetti - precisa Del Giacco - e dei suoi collaboratori, i quali dovranno informare i docenti sul problema, somministrare i test specifici ai bambini delle seconde e terze elementari, valutarne i risultati, parlare con i genitori ed eventualmente farsi carico dei trattamenti correttivi». Come campo dell’indagine è stato individuato il distretto scolastico di Is Mirrionis. L’iniziativa sarà al centro di un progetto, elaborato dalla Neuropsichiatria infantile dell’Università, mentre i Lions si daranno da fare (coinvolgendo anche i club della circoscrizione centro-meridionale) per divulgare il tema sui media e sollecitare il sostegno finanziario delle istituzioni.
LUCIO SALIS
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia - Pagina 16
Economia
Questo pomeriggio sessione di laurea all’Università
Lauree al corso di Economia e imprese del turismo: l’appuntamento della sessione straordinaria è fissato per oggi alle 15,30 e domani alle 10,30 nell’aula "Robert Engle" del Polo universitario all’aeroporto Costa Smeralda. I laureandi di oggi sono Alessandra Grazia Bronzini, Sabrina Ladu, Maddalena Lai, Serena Ghiani, Tiziana Dalu, Ilaria Fancello, Piera Piras, Fabiola Saiu e Andrea Pandolfi. Domani toccherà a Alessandra Maccarrone, Filomena Avellino, Serena Di Mambro, Vanessa Donden, Alessia Matzuzzi, Roberta Fadda e Riccardo Corongiu. Per qualsiasi informazione sulle lauree e i laureandi si può consultare il sito istituzionale della facoltà www.uniolbia.it alla pagina lauree o contattare la segreteria didattica al numero 0789642184.
 
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 32 - Nazionale
Università, Lettere e Lingue per ripartire 
L’ateneo di Sassari attiva in città due nuovi master e due scuole di specializzazione 
I corsi partiranno dal primo ottobre e avranno posto per 150 studenti Ora si attende l’offerta del rettore di Cagliari 
GIOVANNI BUA 
NUORO. Due scuole di specializzazione e due master. Al via dal primo ottobre, con l’inizio dell’anno accademico 2011 -2012. Queste le offerte formative presentate ieri dall’Ateneo sassarese all’assemblea del Consorzio universitario.
Primizie assolute, visto che i quattro «nuovi arrivi» (fortemente voluti dal sindaco Bianchi e dal presidente Deriu, e concordati con il rettore di Sassari Mastino) sono figli di due facoltà mai sbarcate a Nuoro: Lingue e letterature straniere e Lettere e filosofia.
La prima scuola in Beni archivistici e librari, unica in Sardegna e terza in Italia, sarà aperta a 25 studenti con laurea magistrale, e sarà organizzata con la collaborazione dell’Università di Barcellona. Si propone di formare specialisti nel settore dei bene archivistici e librari.
La seconda, unica in Sardegna e seconda in Italia, sarà la specialistica in Beni demo-etnoantropologici. Anche questa sarà riservata a 25 studenti, e formerà specialisti nella tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio demoetnoantropologico.
I due master, aperti ad un massimo di 50 partecipanti, riguarderanno la formazione di guide ed operatori turistici e la gestione, tutela e valorizzazione dei beni storico-artistici. Entrambi avranno la durata di un anno.
Il tutto presentato ieri mattina nell’assemblea del consorzio, presieduta da Roberto Deriu, (Bianchi era impegnato in consiglio Comunale), alla presenza del commissario del consorzio Caterina Loi, della delegata della Provincia all’Università, Franca Carroni, e dell’assessore del comune dell’Università Paola Demuro. A formulare le offerte formative per Sassari Gavino Mariotti, della facoltà di Lingue e letterature straniere e e Aldo Maria Morace di Lettere e filosofia.
«Sono i risultati di un lavoro iniziato qualche tempo fa - ha commentato Caterina Loi - stiamo aumentando considerevolmente l’offerta formativa e Nuoro diventa un vero centro di eccellenza con le scuole di specializzazione e i master, grazie ad un’offerta unica in Sardegna e di grandissima rilevanza nella formazione e permettono già da quest’anno di arrivare a più di 150 iscritti».
«È un’offerta di grandissimo interesse - ha detto Franca Carroni - coniuga perfettamente con quelle che sono le vocazioni e le ambizioni del territorio, riguardando turismo e cultura, ovvero le leve più importanti che permettono lo sviluppo sociale ed economico del territorio».
«Due scuole di specializzazione e due master - ha sottolineato Paola Demuru - che grazie alla pesantezza del titolo offerto sicuramente attireranno adesione in campo nazionale ed internazionale». Per le prossime settimane si attendono le proposte dell’università di Cagliari che interessano Medicina, Ingegneria e Scienze Politiche. Intanto è online il bando per la partecipazione ai due master attivati e che inizieranno a maggio, in discipline economiche, culturali ed artistiche ed in discipline ambientali.
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Gallura
ECONOMIA DEL TURISMO
Nuova sessione di laurea
Oggi e domani si terranno le lauree della sessione straordinaria dell’anno accademico 2009/2010 del corso in Economia e imprese del turismo della facoltà di Economia dell’università di Sassari. I laureandi di oggi alle 15.30 sono Grazia Alessandra Bronzini, Sabrina Ladu, Maddalena Lai, Serena Ghiani, Tiziana Dalu, Ilaria Fancello, Piera Piras, Fabiola Saiu, Andrea Pandolfi. I laureandi di domani, ore 10.30, Alessandra Maccarrone, Filomena Avellino, Serena Di Mambro, Vanessa Dondon, Alessia Matzuzzi, Roberta Fadda, Riccardo Corongiu. (al.pi.)
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Giovedì un incontro nell’aula magna dell’università promosso dal sodalizio, relatore sarà lo storico Mario Tola 
Sassari e l’Unità d’Italia con la «Dante Alighieri» 
MARCO DELIGIA 
SASSARI È decollata lo scorso gennaio la nutrita serie di appuntamenti fissati in calendario per la stagione 2011 dal comitato provinciale della società Dante Alighieri; incontri ispirati dal centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia. Un evento al quale il sodalizio, intitolato al «sommo poeta» e fondato nel 1889 con la prioritaria finalità di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, sta dedicando iniziative in campo nazionale e internazionale. Giovedì prossimo, 3 marzo, all’aula «Eleonora d’Arborea» dell’ateneo centrale, in piazza Università, il comitato provinciale della «Dante Alighieri», presieduto da Franco Milia, organizzerà un incontro sul tema «Sassari e l’unità d’Italia-Racconti del nostro Risorgimento». Il relatore della conferenza fissata nel pomeriggio, alle 17, sarà il professore Mario Tola. «Critico d’arte e storico dedito a studi e pubblicazioni sulla nostra città, oltre che socio della «Dante Alighieri», Mario Tola ci parlerà di un argomento che ci coinvolge direttamente come cittadini sassaresi, sardi e italiani», sottolinea Franco Milia -. Il primo incontro, tenuto dal professor Giovanni Varsi, si è concentrato sulla figura di Dante Alighieri come simbolo dell’unità della nazione. «I nostri incontri sono aperti a tutti, soprattutto a chi vuole coltivare l’interesse per la lingua e la cultura del nostro Paese - tiene a rimarcare Franco Milia-. In generale, portiamo avanti un impegno divulgativo e culturale che in ambito provinciale ha avuto inizio oltre sessanta stagioni fa, nella seconda metà degli anni Quaranta, con l’istituzione del locale comitato della «Dante Alighieri», presieduto da Diodato Pigliaru. Alla sua opera di coordinamento hanno fatto seguito quella del professor Enzo Espa, poi nominato presidente onorario, e da Giovanni Varsi, che mi ha preceduto alla guida del comitato, da me presieduto da 12 anni».
La «Dante Alighieri» guarda anche ai giovani e alle scuole. «C’è un rapporto consolidato con il liceo scientifico «Europa Unita» di Porto Torres. Diversi studenti di questo istituto hanno ricevuto importanti riconoscimenti in iniziative a livello nazionale - ricorda il professor Milia -. Non va dimenticato il sostegno garantito attraverso il «Plida», un progetto che dal 1993, su convenzione e riconoscimento ministeriali, rilascia la certificazione della lingua italiana di qualità e attesta la competenza in italiano come lingua straniera. A questo proposito, abbiamo fornito apporto e consulenza in prospettiva della realizzazione, ad Alghero, di una scuola per studenti stranieri, su proposta della facoltà di Lettere e Filosofia».
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
PRESENTAZIONE DI UN LIBRO
Emozioni dal mare
SASSARI. Oggi, alle ore 17.30, nell’aula umanistica della Facoltà di Lettere e Filosofia, Gabriella Mondardini presenta il libro che ha curato «Emozioni dal mondo del mare». Intervengono nel dibattito il rettore dell’università Attilio Mastino, Aldo Maria Morace, Antonio Fadda, Gianfranco Nuvoli, Giulio Angioni. Coordina Alberto Merler.
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
FACOLTÀ DI LETTERE  
Centralità del lavoro se ne parla venerdì 
SASSARI. «La figura di Livio Labor e la centralità del lavoro». Venerdì prossimo (4 marzo) alle ore 16, nell’aula magna della facoltà di Lettere e Filosofia di via Zanfarino 62, si terrà un incontro al quale parteciperanno con alcuni interessanti interventi Domenico Rosati, già presidente nazionale Acli, Piero Roggi, professore ordinario di Storia del pensiero economico, Savino Pezzotta, deputato al Parlamento ed ex segretario nazionale Cisl, Peppino Carboni, avvocato, docente universitario e anche ex presidente provinciale Acli Sassari.
 
     
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionario e social

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