UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 22 febbraio 2011

Martedì 22 febbraio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 febbraio 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
       
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
1 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Primi test dei passeggeri: la piccola linea del metrò meglio dell’automobile 
CAGLIARI. Possiedono un’auto ma scelgono la metropolitana leggera piazza Repubblica-Monserrato. E’ la scoperta della prima settimana dell’indagine Casteddu Mobility Styles fatta attraverso la raccolta dei questionari compilati dai viaggiatori di Metrocagliari nello studio organizzato dal Crimm, il centro universitario ricerche modelli di mobilità. La raccolta dei test durerà ancora una settimana, poi si tireranno le somme per ricavare un dato importante: se il trenino ha un futuro.
Il questionario si trova a bordo del metro, sul sito www.metrostyles.it e lo scopo della ricerca è efficacemente presentato nella locandina dove l’Uomo Ragno, Hulk, la Cosa, Fiamma viaggiano comodamente seduti sulle poltroncine del tram leggero, altra definizione della metropolitana di superficie. Chi sono i viaggiatori del metrò di Cagliari è la domanda di base a cui il test cerca una risposta. Non sono esseri lontani da noi come i supereroi dei cartoni animati, ma 5 mila cittadini normali che ogni giorno trovano più conveniente spostarsi in metrò. Alla ricerca di una rete di sistemi di trasporto che siano compatibili con la qualità dell’ambiente, il Crimm ha lanciato lo studio per capire com’è che senza pubblicità, senza marketing e su una tratta nella realtà delle cose piuttosto breve, un numero non infimo di cittadini sceglie il trenino che presto potrà arrivare fino al policlinico universitario, ma se vuole raggiungere Sestu o altri paesi della cintura cagliaritana deve ancora trovare sponsor politici e fonti di finanziamento. Dunque, dietro lo sforzo del Crimm diretto dal docente universitario Italo Meloni c’è la domanda di fondo: vale la pena di spendersi per fare una metropolitana leggera? La gente, una volta capito di che cosa si tratta, la vorrebbe o no? Secondo un gruppo di trasportisti dell’università di Cagliari e, ovviamente, secondo gli enti proprietari (prima le Fsd, adesso l’Arst che ha assorbito le Fds), per la metropolitana leggera a Cagliari potrebbe funzionare il motto: se la conosci la prendi. Loro, gli studiosi che negli anni si sono spesi per proporre questo sistema di trasporto pubblico di massa, sostengono che Cagliari e l’area vasta hanno le caratteristiche esatte per ricevere il massimo beneficio dalla presenza di un metrò leggero. Beneficio sia per i passeggeri che vogliono arrivare presto e comodamente, sia per i costi che non sarebbero inavvicinabili. Erika Spissu, ingegnere, una dei giovani professionisti che lavorano alla ricerca invia i primi risultati: «La prima settimana di indagine ha avuto un buon successo... la campagna di comunicazione per promuovere la compilazione del questionario da parte di chi utilizza Metrocagliari ha stimolato l’interesse di circa 700 utenti che hanno visitato la prima pagina del questionario, mentre altri 300 lo hanno compilato in tutte le sue parti, il 60 per cento del campione che si prevede di aver intervistato a fine febbraio. Il 70 per cento del campione è composto da possessori di auto - rileva con interesse l’ingegnere - il 42 per cento degli utenti prima che entrasse in funzione la metro utilizzava l’auto come guidatore per lo stesso spostamento fatto oggi con il trenino, il 6 per cento come passeggero, il 37 per cento invece usava il bus, il 12 per cento non effettuava questo spostamento, il 3 per cento utilizzava altri modi. Se confermato, questo dato rappresenta un grande risultato e un fattore di successo della Metrocagliari». Dal test si ricaveranno quindi anche dati per una campagna promozionale a favore del trenino. Un altro dato che ha attirato l’attenzione dei ricercatori: «Nonostante la metro si sviluppi su una sola linea, gli utilizzatori intercettati finora provengono da quasi tutti i comuni dell’area vasta cagliaritana, con prevalenza degli abitanti di Monserrato - si spiega nella nota -, il 33 per cento, di Cagliari, col 26 per cento, di Pirri col 9 e di Selargius lo stesso col 9». Ancora: anche se le aree di parcheggio vicino alle stazione non sono tutte attrezzate, il 25 per cento «arriva in auto utilizzando il cosiddetto park and ride».
 
 
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Facoltà di Teologia, 150mila volumi in biblioteca 
Ventimila visitatori l’anno per consultare opere preziose e rare ma anche riviste e cd 
MARIO GIRAU 
CAGLIARI. Centocinquantamila volumi classificati e ordinati, due incunaboli (XV secolo) con opere di Virgilio e Seneca, 300 cinquecentine, compresa l’edizione originale del “De Rebus Sardois” di Giovanni Francesco Fara, sono un biglietto di presentazione di assoluto rispetto, che richiama ogni anno nella biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna non meno di 20 mila utenti. «Ovviamente non solo preti, frati e suore, ma anche laici. Soprattutto studenti - dice il direttore Antonio Piras, docente di Letteratura cristiana antica - delle facoltà umanistiche cagliaritane, che qui trovano materiale prezioso, qualche volta unico, per i loro studi. Nei nostri scaffali l’archeologia e l’architettura cristiana occupano un posto ragguardevole non solo in riferimento alla quantità, ma soprattutto alla qualità degli studi. Alla storia della Sardegna abbiamo dedicato un fondo speciale di 7000 titoli». Le opere “a rischio” sono microfilmate, in cd e microfiches. Nessun prestito a domicilio, neppure agli amici degli amici. Facili le ragioni di questa cautela elevata all’ennesima potenza: «I libri formano il nostro patrimonio di maggior valore - dice Piras - nato dagli apporti, nel 1927, anno d’inizio della Pontificia Facoltà in terra sarda, a Cuglieri, dei seminari diocesani di Cagliari, Sassari e Oristano». Una biblioteca, dunque, a carattere universitario, un sapiente mix di antico e moderno - 250 periodici in corso - rende interessante la biblioteca arricchita periodicamente da lasciti e donazioni librarie di notevole valore. Come il “fondo” Costanzo Deliperi, oltre 5000 volumi sulla storia e le chiese della città di Sassari, la discesa dei Candelieri, la basilica di San Gavino a Porto Torres e il culto dei martiri turritani. I “fondi” Pietro Tinu (2500 volumi sull’arte), Giorgio Asproni (carteggio), Giancarlo Movia (3000 opere di Filosofia), Antonino Orrù e Luigi Cherchi (argomenti vari) formano altre interessanti sezioni della biblioteca. Originale nel “Fondo padre Iosto Sanna”, un gesuita che in cinquanta anni di ricerca ha messo insieme 5000 volumi sul marxismo e una collezione tra le più complete della Pravda sovietica.
 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Nuoro
L’associazione torna alla carica e chiede maggiore impegno sull’ateneo 
«UNIVERSITÀ, SERVE PIÙ DIALOGO» 
L’Asusc lancia un appello alle forze politiche del Nuorese 
VALERIA GIANOGLIO 
NUORO. Non vogliono fare «polemiche sterili», né, dicono, «alimentare pericolosi allarmismi», ma ricordano che il loro ruolo è quello di pungolare la politica sul tema università. Per questo chiedono che fine abbiano fatto le promesse di trasformare il consorzio universitario.
Vogliono che una volta per tutta qualcuno spieghi in modo chiaro quali vantaggi ci saranno da un nuovo soggetto giuridico che guidi le sorti dell’ateneo nuorese. E alla fine lanciano un appello a tutte le forze politiche «affinché operino con fermezza e convinzione» per difendere l’università nel centro Sardegna. È uno sfogo e insieme uno scatto d’orgoglio, quello che l’Asusc, l’associazione per il sostegno dell’università nuorese, fa tra le righe di un comunicato. Una pagina e mezza per ricordare innanzitutto che l’associazione è nata con un ruolo preciso, ed è quello di pungolare la politica sul tema università, tenere alto il dibattito, fare da tramite con i cittadini. Poi fa una constatazione. «Senza voler sminuire le trattative che Consorzio, Comune e Provincia hanno in corso con Cagliari e Sassari», l’associazione ritiene che «l’offerta formativa universitaria si è assottigliata». Infine, l’associazione, pone diverse domande. «Che fine ha fatto la proposta Capelli-Dedoni sulla possibilità di accordo tra il Consorzio universitario nuorese ed il Consorzio Uno di Oristano? Perché non se ne parla più? Oppure è anche questa una domanda polemica? Se si ritiene che non vada più bene, lo si deve dire chiaramente e ovviamente darne una spiegazione. Così come si dovrebbe spiegare per quale motivo il Consorzio universitario deve essere sostituito con un nuovo soggetto giuridico, quali vantaggi ci saranno? E’ necessario che comunque se ne discuta in contesti più ampi dei tavoli dell’attuale maggioranza e si informi l’opinione pubblica in modo più adeguato». L’Asusc lancia infine appello «a tutte le forze politiche (destra, centro e sinistra) che sono presenti a Nuoro ed in Sardegna, affinché operino con fermezza e convinzione, unitariamente, per ottenere i riconoscimenti su esposti. Se le nostre forze politiche non dovessero capire e accettare questa richiesta, significherebbe che a Nuoro si sta allargando ancora di più la frattura esistente già da tempo tra il Paese reale e quello politico, e che la palude che sottilmente ci vuole ricoprire continua ad espandersi».
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
Unicef-Università
Si informano gli studenti universitari e i neolaureati che sono aperte le iscrizioni al 18º corso universitario di educazione allo sviluppo “Tutti uguali nei diritti” che verterà sull’uguaglianza, la non discriminazione, l’equità, la cittadinanza attiva e la partecipazione. Info tel. 079/278981 comitato.sassari@unicef.it; Facebook comitato unicef sassari.
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Gallura
Carlo Giua: nel Convisar per investire sulla qualità ed essere competitivi in un mercato sempre più esigente 
VINO, IL VERO FUTURO È NELLA RICERCA 
La cantina sociale tempiese si è consorziata con enti pubblici e produttori 
TONIO BIOSA 
TEMPIO. «La ricerca scientifica come strumento per portare sempre più in alto la qualità di un comparto di eccellenza come la vitivinicoltura gallurese». Carlo Giua sintetizza in questi termini la decisione della cantina “Gallura” di Tempio di consorziarsi per far ricerca.
Della cantina diretta da Dino Addis e da decenni a protagonista del lancio nel mercato interno ed estero dei vini più rappresentativi del territorio quali Vermentino e Nebbiolo, Giua è uno degli amministratori. E da qualche tempo è anche il presidente del Convisar, il Consorzio Vini di Sardegna costituito dalle cantine “Argiolas” di Serdiana, “Trexenda” di Senorbì, “Mandrolisai” di Sorgono, “Vigne di Piero Mancini” di Olbia, “Li Duni” di Badesi e quindi “Gallura” di Tempio. Il consorzio è alla fase conclusiva del progetto Sqvfs, acronimo di salto di qualità della filiera vitivinicola sarda, col quale aveva partecipato, vincendolo, ad un apposito bando a suo tempo lanciato dall’assessorato regionale alla programmazione, l’unico, fra tanti ricorrenti bandi regionali, riguardante il settore vitivinicolo.
«L’attuazione del progetto- spiega Carlo Giua- mette insieme pubblico e privato. Il pubblico sono istituzioni quali le agenzie Laore e Agris, la facoltà di agraria dell’università di Sassari, il dipartimento di tossicologia dell’università di Cagliari, Portoconte ricerche, le università della Tuscia e di Palermo; i soggetti privati sono le suddette cantine, a gestione singola o associata. Responsabile scientifico del progetto è il professor Gianni Nieddu della facoltà di agraria di Sassari mentre il comitato tecnico è costituito dagli enologi delle sei cantine».
La ricerca - spiega Giua - verte sui due campi: la vigna e la cantina, entrambi seguiti con rigore scientifico e verifiche periodiche continue. «Anche la provenienza dei fondi per il progetto è pubblico-privata, a quella regionale prevista dal bando si affiancano le quote delle cantine. E sono tutt’altro che trascurabili. La ricerca è necessaria per migliorare la qualità del prodotto, specie se si è nel frattempo attestato nei gusti degli amatori e del mercato, e non deludere».



       
L’UNIONE SARDA
  
6 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Oristano - Pagina 19
Solidarietà. Iniziativa degli specializzandi in Pediatria: mostre nelle scuole
Universitari in Angola per aiutare i bambini
In Angola i bambini fino a 4 anni non hanno neppure il nome e così vivono finché qualcuno non decide di dargliene uno. Terra dei diamanti e della miseria, dei pochi privilegiati e dei tantissimi disgraziati. Dove morire in fascia è un fatto normale, come normale è l'Aids. La fame, le malattie. I bambini sguazzano nelle favelas di Luanda, mangiano quello che acchiappano nelle strade e la malnutrizione è l'anticamera spesso della morte per chi non ha ancora conosciuto la vita, neppure quella più disgraziata.
Gli specializzandi in pediatria della II clinica pediatrica di Cagliari, diretta da Renzo Galanello, vogliono adesso più che dire, fare la loro parte. A turno per un periodo di due-tre mesi si trasferiscono nell'ospedale di Luanda per collaborare in prima linea nella lotta per sconfiggere questa terribile piaga. L'oristanese Maria Furcas, i colleghi cagliaritani Marco Olla e Sara Pusceddu, lavorano su un progetto avviato da Ilaria Onida di Ghilarza e sponsorizzato da Galanello.
«Prestiamo la nostra opera - dicono - nell'ospedale Divina Provvidenza dove non mancano le attrezzature e anche le professionalità mediche ma dove le emergenze sono tantissime e tutte legate a con condizioni di vita tragiche, frutto della disgregazione sociale che lì raggiunge picchi inimmaginabili. Si vive nella miseria più nera, i bambini vengono svezzati a polenta e l'Aids purtroppo colpisce tanti giovanissimi. C'è bisogno di assistenza e di educazione alimentare prima di tutto». Gli specializzandi oristanesi e cagliaritani hanno aperto un filone che sperano si possa allargare contando non solo sulla scuola sarda di pediatria ma anche collaborando con la divisione pediatrica di Emergency di Gino Strada.
Per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini, i giovani specializzandi porteranno in giro a Cagliari, Oristano e altre città della Sardegna la mostra che hanno chiamato “Sukuiang”, “Mio Dio”. Attraverso le foto racconteranno di abusi e schiavitù, di miseria e dolore. «Porteremmo questo mese e a marzo la mostra nella scuole medie e superiori affinché i nostri giovani possano prendere coscienza di altre realtà e perché la professione sia sempre più vissuta con passione», concludono Maria Furcas, Marco Olla e Sara Pusceddu. ( a. m. )
 
 
7 - L’Unione Sarda /  Carbonia - Pagina 22
Piazza Repubblica. Progetto della Provincia per garantire nuovo lavoro e servizi
Un ostello della gioventù nell'ex scuola
Per vent'anni ha ospitato l'istituto Beccaria, ora si cambia
La Provincia cambierà la destinazione d'uso dell'edificio che ospitava il tecnico Beccaria: sarà un ostello della gioventù.
Un Ostello della gioventù dove, sino a pochi mesi fa, c'era una scuola. È il destino dell'edificio di piazza Repubblica che per quasi venti anni ha ospitato gli studenti dell'istituto tecnico “Beccaria”.
IL PROGETTO Nei piani della Provincia di Carbonia Iglesias, la metamorfosi è già decisa: da scuola ad Ostello della gioventù dopo, ovviamente, una radicale ristrutturazione che verrebbe finanziata in parte utilizzando fondi provinciali, parte grazie a finanziamenti regionali e comunitari cui attingere partecipando ai vari bandi che vengono regolarmente indetti dagli enti erogatori per iniziative di questo tipo.
NUOVO LAVORO La Provincia è partita da un assunto: l'ex sede del “Beccaria” non potrà rimanere a lungo inutilizzata. L'edificio è infatti vuoto dato che tutti gli studenti dell'istituto tecnico sono stati trasferiti un anno fa nella sede ristrutturata di via Umbria e Caresias. «Occorreva pensare - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Marco Simeone - a come ridare nuova veste alla ex scuola, possibilmente creando posti di lavoro e lanciando servizi che in questo momento nel territorio sono assenti: da qui l'intenzione che stiamo portando avanti di trasformarla in Ostello della gioventù».
IL RECUPERO L'assessorato ha già ricevuto mandato di predisporre il progetto preliminare di ristrutturazione e riutilizzo dello stabile e del vasto cortile interno. L'iniziativa viene seguita anche dall'assessorato al Turismo. «Riteniamo - precisa l'assessore ai Lavori pubblici - che dopo un'adeguata sistemazione si potranno ricavare una centinaio di posti letto». Per chi? Per un target di clienti molto preciso: il circuito nazionale e internazionale degli studenti universitari che si muovono molto anche nei periodi lontani dall'alta stagione, cioè l'estate: «Studi di fattibilità - puntualizza l'assessore - dimostrano che il territorio è frequentato da studenti e giovani, potrebbero trovare qui un servizio ricettivo a basso costo e adeguato alle loro possibilità economiche».
LA GESTIONE Dopo la ristrutturazione, per la quale potrebbero servire non meno di un milione di euro, l'intenzione della Provincia non è chiaramente quella di gestire direttamente l'Ostello ma di affidarlo ai privati. Una cosa è certa: dovrà essere messo in grado di reggersi economicamente per evitare che l'iniziativa si trasformi in un fallimento: «Siamo convinti che rappresenti una buona meta per un turismo alternativo».
ANDREA SCANO
 
 
8 - L’Unione Sarda /  Cultura - Pagina 46
mostra-concorso Iniziativa Fasi: grafica e fumetto
Artisti e storici sardi aprono “Fratelli d'Italia”
L'arte festeggia l'Italia nel centocinquantesimo anniversario dell'unità, con una mostra-concorso internazionale di grafica, satira, fumetto e illustrazione dal titolo “Fratelli di Italia”. Sarà Roma, nella sala delle Colonne a Palazzo Marini, a ospitare e premiare, oggi, le creazioni di cinquecento artisti.
L'iniziativa, patrocinata dalla Regione Sardegna, è stata ideata dalla Federazione delle Associazioni sarde in Italia (Fasi) e attesta il coinvolgimento dei sardi, ben 350 mila nei 70 circoli sparsi in tutta Italia. Alla manifestazione di oggi interverranno il ministro Giorgia Meloni; Ugo Cappellacci, presidente della Regione; il professor Francesco Margiotta Broglio, del comitato dei garanti delle celebrazioni per il 150°; Francesco Manca, assessore regionale del Lavoro; Tonino Mulas, presidente Fasi; Gavino Sanna, presidente della giuria; Pino Dessì, Acli Sardegna; Aldo Accardo, presidente Istituto storico “Siotto”. La manifestazione sarà aperta al pubblico, al Teatro dei Dioscuri, da giovedì alle 18 fino al 3 marzo. Alla serata “Bella Italia amate sponde”, in onore alla poesia di Vincenzo Monti sulla liberazione d'Italia, parteciperanno Neria De Giovanni e Pierfrancesco Bruni che si soffermeranno su “Lingua e lingue d'Italia”.
Il tema delle donne del Risorgimento verrà affrontato da Milva Morciano e Antonio Mendoza, quello del “Sud e Risorgimento” da Antonio Maria Masia. A concludere sarà la pronipote di Garibaldi, Annita Garibaldi Jallet, direttrice del museo garibaldino Porta San Pancrazio. Domani sarà la volta della serata “Dal Regno di Sardegna alla Repubblica Italiana”: il professore Francesco Cesare Casula, storico medievista dell'Università di Cagliari, presenterà il suo libro “L'Italia il grande inganno 1861-2011”. Infine, il 3 marzo chiuderà la manifestazione Marco Pinna, che commenterà il suo documentario “Dalla civiltà nuragica ai giorni nostri”.
 
 
9 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari - Pagina 21
CAMPO ROSSI
I cavalli per combattere e curare la sclerosi multipla
Ad un mese dall'incontro di Oristano per il convegno “Sclerosi multipla: aspetti clinici e riabilitativi”, oggi, al Campo Rossi, si riunisce la commissione congiunta formata dai rappresentanti delle università di Cagliari e di Sassari, del dipartimento di riabilitazione equestre della FISE, del comando militare e del ministero della Salute. Lo scopo dell'incontro è definire i lineamenti organizzativi ed esecutivi del progetto pilota finalizzato all'applicazione della riabilitazione equestre per i malati di sclerosi multipla che inizierà ad aprile e avrà sede proprio al Campo Rossi. Questa commissione, oltre alla visita della struttura equestre militare, assisterà alle tradizionali lezioni di riabilitazione equestre che si svolgono regolarmente secondo un accordo dell'Anac (associazione nazionale arma di cavalleria) con il Comune di Cagliari. Sono quattro i cavalli messi a disposizione dal comandante militare della Sardegna Claudio Tozzi per svolgere la specifica attività su pazienti affetti da sclerosi multipla, patologia che in Sardegna ha l'incidenza più alta al mondo con 250 casi ogni 100.000 abitanti. Numeri elevati che giustificano l'attenzione che c'è verso i malati e verso i programmi che si propongono di agire sui suoi diversi e complessi aspetti, a partire proprio dalle attività equestri che hanno dimostrato di poter giocare un ruolo importante.
CARLO MULAS

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie