UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 11 settembre 2011

Domenica 11 settembre 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 settembre 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA 

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 40 - Edizione CA)
Università di Nuoro
Il rettore difende Scienze forestali
 
Le frasi sul «fallimento» dell'Università pronunciate nei giorni scorsi a Nuoro dal rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino non erano riferite a Scienze forestali e in ogni caso resta «il giudizio positivo formulato sull'esperienza decennale dei diversi corsi di laurea attivi». «Scienze forestali - precisa Mastino - è attivo a Nuoro da circa 20 anni, rappresenta un esempio più che positivo del costante impegno per creare un centro di alta formazione e di ricerca nel settore. Il corso di Nuoro, unico in Sardegna, assicura l'intera “filiera” formativa agli studenti che vi si iscrivono per conseguire la laurea triennale in Scienze forestali e ambientali, la laurea magistrale e il titolo di dottore di ricerca con la frequenza del triennale di Monitoraggio e controllo degli ecosistemi forestali in ambiente mediterraneo». ( fr. gu. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia Gallura (Pagina 45 - Edizione CA)
Nuovo studio sui cetacei
Biologi al lavoro nelle acque delle Bocche di Bonifacio
LA MADDALENA. Parte una campagna per conoscere la vita delle specie
 
Il Dipartimento di Zoologia dell'Università di Sassari, con il contributo del Parco nazionale dell'Arcipelago de La Maddalena, della Fondazione Banco di Sardegna e del Centro di attività regionali per le aree specialmente protette, stanno avviando lo studio delle popolazioni di cetacei nelle acque della Sardegna nord-orientale.
Gli studiosi di biologia marina sono convinti che queste nuove ricerche potranno dare un contributo notevole alle conoscenze dell'ecologia di questi animali e potranno fornire importanti informazioni sulle conseguenze dell'impatto del traffico nautico e delle altre minacce a cui sono soggette le varie specie, la cui tutela è regolata da diverse leggi e accordi nazionali e internazionali ed è ritenuta prioritaria per una corretta conservazione della biodiversità in mare. Le attività sono coordinate da Renata Manconi e realizzate nell'ambito del dottorato di ricerca in biologia ambientale di Luca Bittau e hanno lo scopo di incrementare le conoscenze sui cetacei pelagici e sull'uso dell'habitat per le diverse specie presenti.
Due le aree prese in considerazione: una zona al largo nel Mar Tirreno centrale, costa nord-orientale della Sardegna, adiacente al Santuario “Pelagos” per la protezione dei mammiferi marini, l'altra invece è la zona più prospiciente la costa delle Bocche di Bonifacio, dove sono presenti due importanti aree marine protette, come il Parco Nazionale dell'Arcipelago de La Maddalena e la Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio in Corsica. Nei primi mesi del prossimo anno si potranno conoscere i risultati delle ricerche.
Francesco Nardini
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 14 - Edizione CA)
Punti di vista
Voglio fare l'infermiere: in 3 mila per 300 posti
 
Ho appena terminato il test per le Scienze infermieristiche. Ogni anno è come assistere ad un massacro. Domande improponibili, addirittura più complicate di quelle del test d'accesso a Medicina. E meno male che «tutti hanno il diritto di studiare». Solo belle parole! In bocca al lupo a tutti coloro che davvero hanno la vocazione del servizio agli altri.
Un'aspirante infermiera
 
Tremilaseicento iscritti per 310 posti, più 31 riservati agli extracomunitari. Tremilaottantacinque persone che si presentano al test, saturando i parcheggi della Cittadella universitaria, bloccando la 554 e il ponte strallato di Sestu. Questo ci raccontano le cronache dell'esame d'accesso ai corsi di laurea triennale in materie sanitarie banditi dall'Università di Cagliari. Bastano questi numeri, gentile lettrice, a capire perché una selezione sia indispensabile. Immagini che cosa succederebbe se anche solo la metà degli aspiranti studenti dovesse presentarsi in aula. Sarebbe il caos, pochissimi riuscirebbero davvero a seguire le lezioni. Vorrebbe finire tra le mani di un'infermiera o di un'ostetrica che si fossero laureate in quelle condizioni? Credo di no. La vocazione al servizio può essere un punto di partenza, in certe professioni. Ma non basta. Occorrono competenze da acquisire con anni di studio serio, responsabile, sotto la guida di docenti che possano conoscere a fondo gli allievi. Perciò i test d'accesso sono ormai la norma, nelle facoltà a indirizzo sanitario. E non solo. Purtroppo, manca una riforma organica della scuola superiore. Spesso non c'è collegamento tra quel che si studia sui banchi e quel che viene richiesto per entrare all'Università. In molti affrontano la preselezione alla cieca, senza adeguata preparazione. E così il test diventa un gioco al massacro.
Daniela Pinna
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Esclusi dalla graduatoria solo perchè immatricolati all’Università dopo il 2007
Un centinaio di docenti rischia di non avere incarichi
Sit-in di protesta in piazza d’Italia per il 23 e 24 settembre
«Chiediamo pari diritti e le stesse opportunità dei nostri colleghi»
 
 SASSARI. Non possono essere ammessi in graduatoria perchè immatricolati dopo il 2007. È ciò che è accaduto a un centinaio di insegnanti e neolaureati sassaresi dopo l’applicazione di un contestatissimo decreto ministeriale che risale al 2008. Così, d’intesa con i colleghi delle altre città sarde, hanno aderito a un coordinamento nazionale (quello dei docenti abilitati e abilitandi) e annunciato che il 23 e 24 settembre, in piazza d’Italia, organizzeranno un sit-in di protesta.
 Laurea abilitante sotto braccio, titoli alle spalle, dopo l’università hanno avuto l’amara sorpresa di non potersi iscrivere nelle graduatorie, le liste che consentono di avere le cattedre e gli incarichi, insomma di lavorare nella scuola. «Tutto risale alla Finanziaria 2007 - racconta Maria Grazia Casu, laureanda in Scienze della Formazione primaria nonchè componente del coordinamento nazionale - quando le graduatorie permanenti vennero trasformate in graduatorie a esaurimento, precludendo di fatto la possibilità d’accesso ai dottori in possesso della laurea abilitante». L’assurdo è che nel frattempo, le Università hanno continuato a istituire e far funzionare i corsi, compresi quelli che danno accesso alle altre classi di concorso. Oltre a Scienze della formazione primaria, anche Strumenti musicali e Cobaslid, acronimo che indica i corsi abilitanti alle classi di disegno. Intanto c’è chi si laurea o si iscrive per la prima volta, senza sapere cosa li attende. Poi la cosa salta fuori in tutta la sua assurdità e qualcuno comincia a protestare. Nasce il Coordinamento nazionale che in Italia conta almeno ventimila iscritti, cinquecento in Sardegna, un centinaio a Sassari.
 Lo Stato nel 2008 torna indietro e con un decreto analogo (il 137) riapre la graduatoria «Ma - prosegue Maria Grazia - preclude l’accesso a tutti quelli che si sono immatricolati dopo il 2007, nessuno ha mai capito il perchè». Qualcuno ipotizza che lo Stato non voglia ingrossare le schiere già folte di precari, ma è chiaro che in questo modo lascia parecchi scontenti che intanto hanno investito, studiato e riposto speranze. Ci sono i laureati già alle prese con il problema e i laureandi che presto dovranno affrontarlo. In tanti hanno così deciso di mettere le mani avanti e cominciare a sollevare la questione in diverse sedi.
 Da qui la decisione di scendere in piazza per protestare contro ciò che a tanti appare come «Una discriminazione, se non proprio un diritto negato». Loro chiedono parità di diritti con i colleghi immatricolati entro il 2007: «Per quale motivo - rimarca infatti Maria Grazia Casu - non dovremmo avere diritto all’immissione in graduatoria se abbiamo fatto lo stesso percorso di studi?».
 Nel frattempo il Coordinamento si sta muovendo anche sul terreno politico contattando gli esponenti del territorio per avere un sostegno in questa battaglia che non sarà facile affrontare.
 

Questionario e social

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