UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 15 febbraio 2011

Martedì 15 febbraio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 febbraio 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
01 – Università. Eletti gli studenti per la riforma dello statuto
02 – Convegno della Sied sarda. Quando Cagliari diventò una capitale della medicina
03 – Se il diploma vale in Francia. Pacinotti, un corso valido per iscriversi in un’università transalpina
04 – Nuoro. Il Consorzio ha chiesto ai rettori di ampliare l’offerta formativa in città
05 – Sassari. Incontro del rettore con gli universitari turchi
06 – Oristano. La sezione sarda dell’Assoenologi si trasferisce al Consorzio uno
07 – Ciclo di conferenze. Gli antichi porti dell’Isola: scambi di merci e culture
  
LA NUOVA SARDEGNA
08 – Nuovo statuto: Meloni e Quarantiello gli studenti nel gruppo per la riorganizzazione dell’ateneo
09 – Sassari, la grinta delle adolescenti: «Vogliamo laurearci, non fare le veline»
10 – Sassari. Al via un progetto di pet-therapy avviato dalla facoltà di Veterinaria
11 – Nuoro. Corso dell’associazione Histudentes

 



L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari - Pagina 17
Università
Eletti gli studenti per la riforma dello statuto
Il Consiglio degli studenti, nella seduta di venerdì scorso, ha eletto i due studenti che faranno parte della commissione dei 15 incaricati della riscrittura dello statuto dell'Università di Cagliari. La legge Gelmini, che ha trovato anche a Cagliari la dura opposizione di molti studenti, stabilisce che un'apposita commissione renda gli statuti delle università italiane conformi a quanto previsto dalla nuova riforma entro i prossimi sei mesi.
Il gruppo Unica 2.0 parteciperà ai lavori della commissione con Marco Meloni (presidente del CdS e rappresentante degli studenti in senato accademico) e con Matteo Quarantiello (rappresentante degli studenti nel cda dell'Università).
«Anche a Cagliari come in altre parti d'Italia», scrivono in un documento gli studenti di Unica 2.0, «è in atto il tentativo di minimizzare l'evento o di farlo avvenire in silenzio, con l'obiettivo di ridurre la modifica dello statuto a mero passaggio formale di applicazione dei nuovi provvedimenti».
 
 
2 - L’Unione Sarda /  Cultura - Pagina 39
scienza Convegno della Sied sarda
Quando Cagliari diventò una capitale della medicina
Una figura dimenticata, quella del professor Luciano Provenzale. Eppure fu lui, nel 1966, ad effettuare la prima colonscopia al mondo. L'esame avvenne a Cagliari, all'Ospedale civile: prestigiose pubblicazioni americane e inglesi definirono quel momento “la nascita della colonscopia, una delle pietre miliari nella storia dell'endoscopia digestiva”. E fu sempre lui, in quegli anni, ad eseguire i primi interventi a cuore aperto e la prima applicazione di pace maker in Sardegna.
A ricordare il chirurgo con una sua lezione è stato Alessandro Riva, ordinario di Anatomia alla facoltà di Medicina di Cagliari, in occasione di un corso d'aggiornamento organizzato venerdì e sabato scorso a Fordongianus da Giuseppe D'Alia, presidente del Sied Sardegna, la società italiana di endoscopia digestiva.
Nato a Penne, in provincia di Pescara, il 2 giugno 1912, Provenzale si laureò in Medicina alla Sapienza di Roma nel 1935. Docente di Patologia chirurgica nel 1941, nel '48 arrivò nella capitale Pietro Valdoni, il caposcuola della chirurgia italiana che quell'anno, con un intervento d'urgenza, salvò la vita di Palmiro Togliatti, ferito in un attentato. Provenzale divenne suo allievo e iniziò a dedicarsi alla cardiochirurgia. Dal 1957 si trasferì a Cagliari per dirigere, ad anni alterni, gli istituti di Patologia e di Clinica chirurgica, finché, nel 1964, fu chiamato alla cattedra di Clinica chirurgica. Sempre a Cagliari, diresse le scuole di specializzazione in chirurgia generale, anestesiologia e urologia.
Dal 1963, con i suoi allievi Antonio Revignas, Mario Pisano e Luciano Di Martino, si occupa di colonscopia e tre anni dopo, sulla rivista della facoltà di Medicina di Cagliari “Rassegna medica sarda”, pubblica tre lavori in cui descrive la nuova metodica della “pancolonscopia end to end”. Una pratica che consiste nel far inghiottire al paziente un sottile sondino di polivinile lungo cinque metri, al termine del quale si trova un'asola nella quale viene inserito un secondo tubicino lungo tre metri, in modo tale che le due estremità del secondo sondino escano dall'ano. Ad uno dei fili viene collegato un gastroscopio a fibre ottiche che, trascinato lungo il tubo del colon grazie ad una lenta trazione sull'altro filo, permette la visione della mucosa.
Provenzale, dopo aver pubblicato oltre duecento lavori e diverse monografie, morì d'infarto a Cagliari l'8 aprile 1987, lasciando alla Sardegna un'importante eredità. Fra i suoi ventidue allievi, diventati famosi primari o docenti universitari, ben quindici sono sardi: Francesco Sforza, Giuseppe Binaghi, Luigi Mossa, Mariano Ciccu, Mario Pisano, Achille Sandoli, Romeo Milani, Luciano Di Martino (che dedicò al maestro, nel 1987, il primo congresso internazionale di chirurgia oncologica), Marco Polo, Valentino Martelli e Mario Saldì. Fra gli universitari, Giuseppe Saba, Giovanni Brotzu, Enzo Usai e Carlo Perria.
«Nel 2012 sarà il centenario dalla sua nascita: sarebbe opportuno ricordarlo, magari con una targa all'Ospedale civile», propone Riva, che da pochi giorni può fregiarsi del titolo di Professore Emerito. Milanese di nascita, 71 anni, l'anatomista è sardo d'adozione. Solo altre quattro persone possono vantare questo prestigioso riconoscimento: il neuroscienziato Gianluigi Gessa, la psichiatra Nereide Rudas, il genetista e pediatra Antonio Cao e l'immunologo Sergio Del Giacco.
FRANCESCO FUGGETTA
 
 
3 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Pacinotti. Un corso valido per iscriversi in un'università transalpina
Se il diploma vale in Francia
Un solo esame di Stato, due diplomi. È la nuova opportunità offerta dal liceo scientifico Pacinotti ai propri studenti interessati, dopo il diploma, a continuare il proprio percorso di studi in un'università francese. A partire dal prossimo anno scolastico, 2011-2012, le classi dell'ultimo triennio della scuola di via Liguria potranno aderire al progetto internazionale “Esabac” (Esame di stato italiano e Baccalauréat francese) che offrirà loro la possibilità di acquisire un diploma binazionale, valido a tutti gli effetti nei due paesi, a seguito di un esame finale integrato da specifiche prove di competenza. «L'iniziativa», spiega il preside del Pacinotti, Silvano Deplano, «è il risultato di un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Istruzione italiano e quello francese. A livello nazionale sono una cinquantina le scuole che hanno aderito e in Sardegna credo che il Pacinotti sia l'unica». Alla fine del percorso, gli studenti potranno accedere alle università transalpine senza ulteriori prove linguistiche. «Durante il triennio faranno quattro ore alla settimana di francese», riprende Deplano, «e studieranno alcune materie, come ad esempio la storia, nella lingua d'oltralpe per almeno due ore settimanali».
Si tratta di un progetto di eccellenza riservato alle lingue straniere che si inserisce pienamente nel nuovo quadro di riordino del sistema di istruzione superiore. Un percorso formativo triennale che si prefigge di rispondere alle esigenze sempre più innovative della scuola italiana. Il collegio dei docenti del Pacinotti ha espresso parere favorevole anche per l'opzione relativa allo studio di una seconda lingua straniera (tre ore settimanali di inglese) nella stessa classe dove gli studenti sceglieranno di intraprendere il percorso dell'Esabac. (p.l.)
 
 
4 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Nuoro - Pagina 16
Nuoro. Il Consorzio ha chiesto ai rettori di ampliare l'offerta formativa in città
Università, il futuro si decide ora
Il commissario Caterina Loi: «La situazione non è facile»
Fra marzo e maggio gli Atenei di Cagliari e Sassari si pronunceranno sulla proposta di aprire facoltà a indirizzo sanitario e umanistico.
Quale futuro aspetti l'Università nuorese lo si saprà fra marzo e maggio, quando gli atenei di Cagliari e Sassari si pronunceranno in merito alle richieste di ampliamento dell'offerta formativa avanzate dal Consorzio che gestisce i corsi di studio in città.
NUOVI CORSI Negli ultimi mesi i contatti con i rettori delle Università sono stati tanti. Fatti salvi gli esistenti corsi in Scienze infermieristiche e in Scienze forestali e ambientali (sulla cui conferma esistono garanzie), il Consorzio ha chiesto uno sforzo ai rettori delle Università sarde, perché vengano attivati anche altri indirizzi di studio a partire dal prossimo anno accademico. In particolare alla facoltà di Medicina di Cagliari (da cui dipende Scienze infermieristiche) è stata prospettata l'ipotesi di aprire altri corsi in materia sanitaria. Inoltre è stato chiesto se esistano le condizioni per dare seguito all'intesa (sottoscritta ormai di vent'anni fa) che prevedeva l'attivazione di percorsi di laurea anche da parte delle facoltà di Ingegneria e Biologia. L'Università di Sassari invece, presente con Scienze ambientali, dovrà valutare la proposta di aprire a Nuoro una facoltà a indirizzo umanistico.
DIFFICOLTÀ «Il momento non è dei più facili - spiega il commissario del Consorzio Caterina Loi -. Le Università si trovavno a dover fare i conti con la Riforma Gelmini, che di certo non facilita l'ampliamento dell'offerta formativa. Aspettiamo fiduciosi». In questi giorni il Consorzio sta attraversando una fase di transizione che dovrebbe portare alla creazione di un nuovo soggetto giuridico che si occupi dell'attività didattica e amministrativa dell'Università a Nuoro. «Ma questa trasformazione - precisa Caterina Loi - non ha minimamente influito sull'impegno pressante per la crescita didattica della sede di Nuoro».
LA POLEMICA Il riferimento del commissario è alla recente polemica con l'Asusc, l'associazione per il sostegno dell'università nella Sardegna centrale, che ha accusato il Consorzio di inerzia. «Sorprende il tono di accusa usato dall'associazione in un momento delicatissimo in cui Comune, Provincia e Consorzio universitario, sono impegnati in varie interlocuzioni con i presidi delle facoltà e con i rettori delle Università di Cagliari e Sassari», dichiara Caterina Loi, insieme a Paola Demuro e Franca Carroni, assessori comunale e provinciale con delega all'Università. «Il momento è delicatissimo - affermano - occorre far convergere tutte le energie verso il comune obiettivo, piuttosto che alimentare pericolosi allarmismi e perdersi in polemiche sterili». (f. c.)
 
 
5 - L’Unione Sarda /  Provincia di Sassari - Pagina 22
Sassari. Una visita per avviare un rapporto di collaborazione tra i due atenei
Incontro del rettore con gli universitari turchi
Il rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, ha incontrato ieri una delegazione dell'università turca di Adiyaman, città dell'Anatolia sud orientale, guidata dal rettore Mustafa Gunduz e composta da altri cinque docenti.
La visita fa seguito a un precedente viaggio di alcuni docenti della facoltà di Agraria dell'Ateneo sassarese ed è finalizzata ad avviare un rapporto di collaborazione tra le due università nel campo della ricerca scientifica e della didattica. «È per noi molto allettante - ha detto il rettore Mastino - la prospettiva di collaborare con l'Università di Adimayan, non soltanto per l'importante dimensione storica della Turchia, ma anche per poter avviare uno scambio di conoscenze nei campi di studio di comune interesse come l'agricoltura».
Erano presenti all'incontro anche il preside della facoltà di Agraria, Pietro Luciano, il vicepreside Michele Gutierrez, il direttore del Dipartimento di scienze zootecniche, Giuseppe Pulina e Pier Paolo Roggero, direttore del Centro di ricerca sulla desertificazione dell'Ateneo sassarese.
«Con l'Università di Adimayan avvieremo una stretta collaborazione - ha detto il preside Luciano - legata ai settori dell'irrigazione, dell'agricoltura sostenibile e della desertificazione».
La delegazione dell'Ateneo turco ha già visitato le strutture della facoltà di Agraria di Sassari e nei prossimi giorni visiterà anche la sede gemmata di Nuoro, sede del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali, presieduto da Antonio Franceschini.
 
 
6 - L’Unione Sarda /  Provincia di Sassari - Pagina 22
Gli enologi sardi traslocano
Sassari
La sezione sarda dell'Associazione italiana enologi ed enotecnici ha formalizzato in questi giorni il trasferimento della propria sede istituzionale dalla Camera di Commercio di Cagliari agli uffici del Consorzio Uno di Oristano.
Secondo il presidente dell'associazione Andreino Addis il trasferimento «riconosce la vocazione naturale del territorio e premia l'impegno alla formazione di settore grazie alla presenza del corso di laurea in Viticoltura e enologia che la facoltà di Agraria dell'Università di Sassari tiene a Oristano ormai da dieci anni».
Tra i prossimi impegni dell'associazione l'organizzazione a giugno di un convegno sulla produzione di vino senz'alcol.

Oristano e Provincia - Pagina 15
chiostro del carmine
La sezione sarda dell'Assoenologi si trasferisce al Consorzio uno
La sezione sarda dell'Associazione italiana enologi ed enotecnici ha deciso di trasferire la propria sede istituzionale dalla Camera di commercio di Cagliari agli uffici del Consorzio Uno nel chiostro del Carmine.
«Una decisione - ha sottolineato il presidente regionale, Andreino Addis - che riconosce la vocazione naturale del territorio e premia l'impegno alla formazione di competenze di settore, grazie alla presenza del corso di laurea in Viticoltura ed enologia che ormai da dieci anni la Facoltà di agraria dell'Università di Sassari tiene proprio ad Oristano».
La collaborazione tra il corso di studi e l'associazione (che raggruppa gli enologi e gli enotecnici della Sardegna) va avanti ormai da sei anni, periodo in cui sono stati organizzati numerosi convegni e seminari sulle tematiche vitivinicole, oltre a varie degustazioni.
Il cambio di sede, deciso alcune settimane fa dal presidente e dal consiglio direttivo regionale dell'Aeei testimonia «la volontà di rafforzare ulteriormente lo stretto legame con i docenti e gli studenti del corso, che potranno così fruire, all'interno della sede del Consorzio, delle numerose iniziative extra didattiche e degli eventi, di livello regionale e nazionale, periodicamente promossi dall'Assoenologi Sardegna», puntualizza ancora Andreino Addis.
Il calendario, che è ancora in corso di elaborazione, prevede già a giugno un convegno sulla produzione di vino senz'alcol, sulle sue prospettive di diffusione e sulle tecnologie in grado di mantenerne inalterate le proprietà organolettiche.
 
 
7 - L’Unione Sarda /  Cultura - Pagina 39
Gli antichi porti dell'Isola: scambi di merci e culture
Come erano distribuiti gli antichi porti dell'Isola? Quali i più importanti? Come erano organizzati? Sono questi i temi del settimo ciclo di conferenze sulle recenti acquisizioni della ricerca archeologica in Sardegna, organizzato dalla sezione cagliaritana di Italia Nostra con il patrocinio dell'Associazione Geoarcheologica italiana e del Comune di Cagliari. Agli incontri - che prendono il via dopodomani - sono stati chiamati a partecipare alcuni tra i più noti esperti delle scienze archeologiche, docenti e collaboratori delle Università isolane e delle Soprintendenze archeologiche di Cagliari e Sassari. Il tema specifico del nuovo ciclo di conferenze è “Antichi porti e approdi costieri come interfaccia di scambio di merci e culture” (coordinatori dell'iniziativa Felice Di Gregorio e Luisa Drò Marini, presidente della sezione cagliaritana dell'associazione). Si parlerà quindi di queste infrastrutture che hanno consentito il contatto tra le diverse popolazioni del Mediterraneo, lo scambio di manufatti, merci e culture, e che hanno influenzato stili, modi di vivere e divenire delle diverse culture.
Il primo appuntamento è per dopodomani. Carlo Tronchetti, già direttore del Museo archeologico di Cagliari, parlerà di “Porti e approdi della costa tra Nora e Bhithia”. Le altre conferenze: Alfonso Stigliz (23 febbraio, Porti e approdi del golgo di Cagliari), Rubens D'Oriano (3 marzo, Porti e approdi della costa nord-occidentale), Marco Rendeli (10 marzo, Porti e approdi della costa nord-occidentale), Raimondo Zucca (17 marzo, Porti e approdi del golfo di Oristano: Tharros, Othoca, Neapolis e altri minori), Piero Bartoloni (24 marzo, Porti fenici e punici nel Sulcis: Sulky, Inosim e imbarchi minori). Gli incontri si svolgeranno in città nella sala conferenze del Search (palazzo municipale, largo Carlo Felice 2, ore 17,30).
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Nuovo statuto: ecco gli studenti della commissione 
Meloni e Quarantiello i nomi dei rappresentanti nel gruppo per la riorganizzazione dell’ateneo 
CAGLIARI. Il consiglio degli studenti (CdS) nella seduta di venerdì 11 febbraio ha eletto i due colleghi che faranno parte della commissione dei 15 incaricati della riscrittura dello statuto dell’università di Cagliari. La legGelmini incarica, infatti, un’apposita commissione di conformare gli statuti delle università italiane secondo quando previsto dalla nuova contro riforma entro i prossimi sei mesi. Il gruppo Unica 2.0 parteciperà ai lavori della commissione con Marco Meloni (presidente del CdS e rappresentante degli studenti in senato accademico) e con Matteo Quarantiello (rappresentante degli studenti nel Cda dell’università).
Gli studenti ribadiscono che «la ferrea opposizione ai disastrosi effetti che la Gelmini introdurrà non si deve fermare proprio ora». Anche a Cagliari come in altre parti d’Italia, è in atto il tentativo di minimizzare l’evento o di farlo avvenire in silenzio, con l’obbiettivo di ridurre la modifica dello statuto a mero passaggio formale di applicazione dei nuovi provvedimenti. L’autonomia universitaria e l’ambiguità della legge su taluni passaggi, lasciano invece spazi di intervento concreto, attraverso i quali la riforma Gelmini può e deve essere depotenziata nel corso della riscrittura dello statuto.
«Ci rammarica constatare il tentativo, da parte delle altre componenti studentesche, di delegittimare il ruolo del CdS o la commissione stessa, spesso con motivazioni del tutto strumentali o che hanno individuato nella designazione dei due studenti delle logiche meramente spartitorie. Riteniamo indispensabile - continua il gruppo - la presenza della componente studentesca in questo processo. La riscrittura del nostro statuto apre una “fase costituente” alla quale non possiamo sottrarci e all’interno della quale occorrerà individuare meccanismi di partecipazione di tutti gli studenti. Nelle prossime settimane servirà dunque riempire le nostre aule magne con assemblee, sarà indispensabile riattivare i gruppi studio della legge che in questi mesi di opposizione ai provvedimenti Gelmini si sono costituiti, con l’obbiettivo fondamentale di preservare il carattere pubblico della nostra università, la democrazia interna e il diritto allo studio per tutti gli studenti».
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Attualità
«Vogliamo laurearci, non fare le veline» 
Sassari, la grinta delle adolescenti: pensiamo già ad altre iniziative 
Constatiamo ogni giorno l’esistenza di pregiudizi nei nostri confronti ma siamo assolutamente decise a non arrenderci 
NADIA COSSU 
SASSARI. Il «giorno dopo» è sempre tempo di bilanci. Le donne sassaresi che domenica mattina sono scese a migliaia in piazza non pensano di aver concluso la missione. Tutt’altro. Il successo della mobilitazione del popolo rosa non lascia spazio a riflessioni. Le donne del comitato “Se non ora quando?” si sono già rimboccate le maniche e organizzano la prossima iniziativa. Top secret al momento.
Non sono soltanto le cinquantenni a muoversi. C’è un folto e agguerrito gruppo di adolescenti che di fronte alle ultime vicende italiane di sesso e politica prova rabbia. Sono loro la vera promessa del futuro. Loro capaci di «provare ribrezzo», loro in grado di prendere un microfono e gridare senza esitazioni che da grandi vogliono fare «il medico o l’architetto e non la soubrette televisiva accozzata dai politici». Ci sono donne giovani che prendono le distanze da «chi esalta l’immagine e snobba valori come il rispetto e la dignità».
Nora Sanna è una ragazza di 18 anni, frequenta la terza liceo al Classico Azuni di Sassari. Racconta con grande maturità e consapevolezza che la scelta di andare a manifestare è nata da un’indignazione profonda rispetto a quello che accade oggi in Italia. «Con gli amici e le amiche - dice - ne abbiamo parlato e ne parliamo spesso. Siamo un po’ colpiti e un po’ schifati». Il pensiero va allo scandalo Ruby e alle ragazze delle feste a Villa Certosa. Nora non ha parole dure per queste coetanee: «Credo siano per metà vittime e per metà carnefici di se stesse». Spiega subito cosa intende dire: «Da quando sono nata, in tv ho visto solo roba di bassa lega. Io però ho la fortuna di avere una famiglia e degli insegnanti che mi seguono e mi trasmettono determinati valori. Chi però non ha questo privilegio può anche finire in mezzo a storie poco belle come quelle di cui sentiamo parlare ultimamente». Nessuna condanna, a tratti comprensione, a tratti, semmai, un pizzico di delusione. «La manifestazione di domenica - continua Nora - era in difesa della donna ma il problema non è solo la politica. È più generale, è un problema che riguarda l’intera società». Come a dire che ciò che accade oggi nelle stanze del potere non è molto diverso da quello che succede nei piccoli ambienti di lavoro, negli ospedali, nelle discriminazioni quotidiane.
Quali sono i sogni di una giovane di 18 anni? «Io vorrei laurearmi e studiare Architettura - risponde fiera, decisa - Non è vero che tutte le ragazze della mia età vogliono fare le veline. Credo sia molto più alta la percentuale di giovani che hanno desideri ben diversi». Purtroppo, però, a volte i sogni non si “sporcano” ma possono cambiare direzione. «La scelta della facoltà universitaria ad esempio - spiega la ragazza - deve tener conto delle prospettive di lavoro che si avranno in seguito. Non è una decisione libera». E poi ci si trova a fare i conti con i pregiudizi. Dal palco allestito domenica in piazza d’Italia quattro giovanissime, Chiara, Federica, Michela, Maria Chiara, lo hanno spiegato: «Constatiamo ogni giorno l’esistenza di pregiudizi nei confronti delle donne ma non vogliamo arrenderci», «non vogliamo diventare una merce - aggiunge Nora Sanna - nella casa di qualche pezzo grosso. Siamo donne, individui pensanti, dotati di anima e cervello, forti e intelligenti come può essere un ragazzo della nostra età». Grinta da vendere, sogni, ambizioni. Giovani e adulte sanno bene che «Se non ora quando?» non è che un punto di partenza. «Non ho mai visto una manifestazione così partecipata - conclude la studentessa di Sassari - È servita a far riflettere e credo che già questo sia un grande risultato».
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
Dal canile a Casa Serena per aiutare gli anziani ospiti a ritrovare un nuovo equilibrio 
Al via un progetto di pet-therapy avviato dalla facoltà di Veterinaria I trovatelli saranno adottati e addestrati per la riabilitazione 
Saranno coinvolti alcuni studenti mentre ai primi di giugno si terrà una giornata per l’adozione di animali 
MARCO DELIGIA 
SASSARI. L’anno scorso è stato amore a prima vista tra tre cucciole trovatelle e gli ospiti di Casa Serena. E una di loro, Emma, dopo l’adozione e un percorso di formazione è stata promossa coterapeuta. È su queste premesse che si basa il progetto di pet therapy in collaborazione tra la facoltà universitaria di Veterinaria e l’istituto per anziani Casa Serena.
Via libera alla seconda tornata di un programma incentrato sulla zooterapia, che fa leva sui positivi effetti che scaturiscono dalla compagnia degli animali, in particolare dei cani. Un «bis» annunciato ufficialmente ieri mattina, in un incontro nella casa di riposo di via Pasubio. La pet therapy sta prendendo sempre più piede soprattutto in campo socio-assistenziale, accreditandosi presso l’Istituto superiore di Sanità, nonostante non sia ancora riconosciuta dal servizio sanitario nazionale. Notevole gradimento ed entusiastica volontà di consolidare il progetto sostengono l’impegno avviato, nel 2009, su proposta rivolta al Comune, da Raffaella Cocco, della sezione clinica della facoltà di Veterinaria. Si è partiti con la disponibilità di quattordici anziani autosufficienti, ospiti a Casa Serena, a collaborare con i veterinari e gli educatori cinofili nell’addestramento di alcuni cani da destinare all’assistenza di persone in età avanzata e con difficoltà motorie e deficit cognitivi. C’è stata inoltre l’assistenza a undici anziani non autosufficienti tramite terapia con gli animali, condotta da una psicologa clinica. Reso esecutivo dal gennaio 2010, l’intervento di pet therapy è stato portato avanti con la collaborazione della direzione di Casa Serena, di due assistenti sociali, di una pedagogista e della cooperativa di assistenza sociale Coopas. Recupero dell’autostima e della socializzazione sono stati alcuni lusinghieri risultati accertati tra gli anziani coinvolti nel progetto che, nella seconda edizione, riguarderà trentasei persone autosufficienti e tredici non autosufficienti. Ieri, alla presentazione dei nuovi programmi, introdotta dalla direttrice di Casa Serena, Barbara Fozza, sono intervenuti Michele Poddighe e Monica Spanedda, assessore comunale alle Politiche sociali e all’Ambiente. Spettatori interessati il pitbull Boris e la labrador Kia, due dei cani impiegati dalla facoltà di Veterinaria «come specialisti» nel sostenere bambini che soffrono di autismo e persone disabili. Raffaella Cocco ha illustrato il secondo progetto di pet-therapy. «Ci sarà un lavoro congiunto degli studenti universitari in Veterinaria con esperti in comportamento su venti tra cuccioli e cuccioloni del canile comunale, per educarli all’attività di pet therapy, che avrà come riferimento ancora Casa Serena, - ha sottolineato Raffaella Cocco -. Il prossimo giugno è prevista una giornata per promuovere l’adozione di cani. Un’altra parte del progetto, a livello sperimentale, sarà attuata dalla facoltà di Veterinaria con specialisti in neuropsichiatria infantile e neurologi, in raccordo con il centro di referenza nazionale per la terapia con gli animali».
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Nuoro
NUORO. Associazione Histudentes
L’associazione “Histudentes” comunica che a partire dal 1º febbraio 2011, sono iniziati i corsi di preparazione per i test d’ammissione alle facoltà scientifiche a numero programmato di studenti. L’iniziativa dell’associazione culturale Histudentes è patrocinata dalla Provincia di Nuoro e dall’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Nuoro e dell’Ogliastra. Il corso sarà articolato in 148 ore (8 la settimana) in cui verranno affrontate le materie di indirizzo. Per maggiori informazioni e/o iscrizioni, si consiglia di consultare il sito internet www.histudentes.com. Gli interessati possono anche inviare una email all’indirizzo: info@histudentes.com oppure chiamare al numero 338 8540630 (Francesco Deledda). L’associazione Histudentes è disponibile nella sede di via Ugo Foscolo 20 (previo appuntamento da concordare via mail e/o telefono).
 
    
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

 

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