Giovedì 13 gennaio 2011

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 gennaio 2011

 

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 23
«Senza la Regione saremmo in apnea»
Il rettore Melis e i tagli del governo: «Ecco le difficoltà»
Università. All'inaugurazione dell'anno accademico il punto su corsi e specializzazioni
«Gli aumenti solo a una parte dei funzionari? Scelti criteri meritocratici».
 
Troppi tagli nei trasferimenti statali e pochi fondi per la ricerca, tanto che negli ultimi anni l'Ateneo cagliaritano è scivolato giù dalle classifiche internazionale che tracciano il ranking scientifico. Restano punte d'eccellenza, come le Neuroscienze e altri istituti, ma per arginare gli effetti negativi del taglio dei finanziamenti nazionali, la Regione ha dovuto mettere mano al portafogli, girando all'Università circa 15 milioni di euro in tre anni. «Senza questi fondi», ha detto il rettore Giovanni Melis, «la situazione sarebbe stata ancora più complicata. Si è passati da 139 milioni del 2008 agli attuali 127 milioni, con le previsioni che indicano ulteriori cali sino a 115 milioni del 2012».
I PROGRAMMI Quest'anno il rettore ha scelto l'Aula magna della facoltà di Ingegneria per inaugurare ufficialmente l'Anno accademico, in quello che cade come il 390° anno dalla fondazione dell'Università cagliaritana. Una scelta non casuale, rispetto alla sede istituzionale del Rettorato, in linea con le critiche lanciate dal Senato accademico contro la riforma Gelmini e fatta «per segnalare il disagio per i tagli della legge 133», ha spiegato Melis. Incontrando la stampa prima di illustrare la sua relazione, il rettore ha indicato le strategie: «L'attenzione della Giunta e del Consiglio regionale per il ruolo dell'Ateneo è stata fondamentale», ha confermato, ma i tagli hanno avuto ripercussioni anche sul personale: «Nel biennio 2009-2010 hanno cessato il servizio 177 docenti e ricercatori e 105 tecnici-amministrativi, i nuovi ingressi hanno riguardato soltanto 2 ricercatori e 34 tecnici e amministrativi. A fine dicembre si è invertita la tendenza alla contrazione degli organici. Quest'anno prenderanno servizio 30 ricercatori, vincitori dei concorsi banditi nel 2008, e 17 docenti vincitori di concorsi nazionali».
GLI AUMENTI Sulle recenti polemiche sollevate dai sindacati dopo l'aumento dell'indennità di funzione a 24 funzionari, il rettore ha poi spiegato: «In passato c'erano promozione indistinte, come se fosse un obbligo», ha rimarcato, «ora stiamo puntando a utilizzare dei criteri di selezione e premialità dell'efficienza». E fotografando l'Università è emerso che nell'anno Accademico in corso sono attivi 44 corsi di laurea triennali, 34 corsi di laurea magistrale e 7 corsi a ciclo unico. Chiusi invece 2 corsi triennali e 4 magistrali.
«Nonostante i tagli», ha rimarcato Melis, «continuiamo ad avere le tasse tra le più basse d'Italia. A fine anno risultavano iscritti 32.810 studenti, di cui il 56 per cento residenti fuori dall'area metropolitana. Gli iscritti fuori corso erano il 44 per cento del totale, con le tendenze che evidenziano una flessione nel numero degli iscritti totali e dei nuovi immatricolati, in linea con il calo demografico e la riduzione dei fuori corso storici». Quest'ultima voce è legata anche all'introduzione della norma della decadenza, contestata con un ricorso al Tar da decine di studenti, che cancella gli esami di chi rimane fermo per anni o tarda troppo a laurearsi.
LE STATISTICHE Evidenziano un minore tasso di abbandono e l'aumento, leggero, del numero dei laureati. Sulla ricerca scientifica, il rettore ha annunciato che sono state «raddoppiate le dotazioni dei dipartimenti e per i ricercatori, rispetto al dato del 2009», mentre l'anno passato sono stati ottenuti 26 brevetti e altri 16 sono stati depositati. Un forte scambio culturale, poi, arriva dagli studenti che fanno l'Erasmus (524 studenti in uscita e 216 in entrata), con un costante incremento negli anni dei viaggi-studio: «L'Ateneo intende destinare gli ex-locali della Medicina del lavoro nella fossa di S. Giorgio», ha sottolineato Melis, «per creare una foresteria con circa 40 posti destinati agli scambi internazionali».
FRANCESCO PINNA.
 
La prossima sfida? Il polo sanitario a Monserrato
Il sogno è quello di riuscire ad accorpare finalmente tutte le attività cliniche
 
L'azienda ospedaliera mista e il Policlinico di Monserrato stentando a decollare, tanto da non riuscire nemmeno a prevedere quando sarà possibile attivare il pronto soccorso nel nuovo moderno ospedale della Cittadella. «Pochi giorni fa», ha chiarito il rettore Giovanni Melis, «l'assessorato alla Sanità ha individuato le risorse per completare il blocco Q e avviare così la riunificazione delle attività sanitarie universitarie. Il protrarsi del regime commissariale non consente la necessaria visione, nonostante il vantaggio della presenza di 157 docenti e 312 personale Ata, il cui stipendio è a carico dell'Ateneo». Con la ripresa dei lavori il rettore ha chiarito che riprenderà corpo il progetto del completamento del Policlinico: «Con l'accorpamento a Monserrato delle strutture cliniche», ha poi affermato, «si potrà attivare la riunificazione dei dipartimenti delle facoltà scientifiche, liberando spazi nel centro storico per le facoltà umanistiche ed economico-giuridiche». E proprio sul centro storico e col rapporto con la città, il rettore ha teso la mano al Comune: «A Cagliari è in atto un processo di ristrutturazione del centro storico. Si tratta di capire come utilizzare i beni demaniali dismessi: l'Ateneo deve dare il suo contributo e siamo disponibili a collaborare proponendo una serie di soluzioni». ( f. p.)
 
2 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 21
Non decolla il tandem con Oristano
Altri 12 mesi per la fusione dei consorzi universitari
Il Consiglio regionale proroga con un emendamento alla nuova Finanziaria la scadenza fissata a fine gennaio
 
La norma, riproposta da Capelli e Dedoni e accolta dall'aula, consente a Nuoro e Oristano di presentare un progetto che finora non c'è.
Dodici mesi non sono bastati per presentare un progetto che unifichi i consorzi universitari di Nuoro e Oristano, come auspicava la Finanziaria regionale del 2010. Scaduto il termine, arriva ora la proroga che concede altro tempo per fare i passi che finora sono mancati. Un emendamento alla nuova Finanziaria, presentato dai consiglieri regionali Roberto Capelli (Api) e Attilio Dedoni (Riformatori) - gli stessi firmatari dell'emendamento dello scorso anno - e sostenuto da entrambi gli schieramenti, dà tempo fino al primo gennaio 2012.
PROROGA La proroga è arrivata lunedì, a notte fonda. Il Consiglio ha dato il via libera allo slittamento a gennaio del prossimo anno della fusione nel polo universitario della Sardegna centrale dei consorzi di Nuoro e Oristano annullando così la scadenza perentoria fissata per il 31 gennaio. Rinvio dovuto alla mancata presentazione entro il termine previsto di un progetto di unificazione in cui il consigliere nuorese Capelli crede molto per dare sostegno alla crescita dei due territori. Già un anno fa lui è stato il primo firmatario dell'emendamento accolto dall'aula benché non abbia avuto alcun seguito fuori.
I CONSORZI Si tratta di una norma di indirizzo che impegna la Regione a sostenere nel fondo unico l'unificazione dei due consorzi. Nessuna somma viene definita prima di un progetto di fusione che va portato avanti dagli enti e dai territori interessati, finora piuttosto freddi rispetto a una prospettiva di fusione.
REAZIONI «Questo anno di proroga darà modo di trovare i punti in comune con Oristano», commenta Caterina Loi, esponente del Pd, neo commissario del consorzio universitario nuorese. A lei Comune e Provincia - enti proprietari del consorzio - hanno affidato il compito di potenziare l'offerta formativa per rilanciare la sede nuorese. Obiettivo concepito di fatto in modo sganciato rispetto alla prospettiva posta nella Finanziaria regionale.
IL COMMISSARIO «Da parte nostra c'è la volontà di interloquire con Oristano, fermo restando che non vogliamo rinunciare alla crescita dell'università a Nuoro e nel territorio», sottolinea Caterina Loi. E aggiunge: «L'università a Nuoro è nata per dare risposte ai problemi sociali e allo spopolamento in atto. Vogliamo radicarla e farla crescere non solo da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo».
OBIETTIVI Il neo commissario, nominato un mese fa, ha avviato nelle scorse settimane un'interlocuzione con l'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. «È disponibile a sostenere i nostri progetti di crescita che stiamo valutando con le università-madri del nostro ateneo, cioè quelle di Cagliari e di Sassari. Puntiamo a nuove attività», spiega Caterina Loi pensando al futuro. Ma per ora l'unica certezza è l'arrivo di 2 milioni 900 mila euro del fondo unico regionale del 2010, ripartito a fine anno. «Sia Nuoro che Oristano hanno gli stessi obiettivi, cioè far crescere i propri territori - conclude il neo commissario - dando un'offerta culturale e formativa e risposte ai problemi. Qualsiasi iniziativa deve andare in questo senso. Perciò noi difenderemo l'università per farla crescere qui».
MARILENA ORUNESU
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 47
In memoria di un genocidio
 
«Mio marito Hrant Dink non usava un linguaggio offensivo ma voleva che la verità fosse conosciuta dal popolo e soprattutto nelle scuole. La fondazione a lui intitolata lavora per proseguire la sua azione». Rakel è una donna di sobria eleganza, affetta da una delicata ritrosia a farsi riprendere dalle televisioni. Non manca di coraggio, ma certo ha sempre dietro il bagaglio a mano del timore di ritorsioni. Ormai quattro anni fa, il 19 gennaio 2007, un estremista della destra nazionalista turca uccise a Instabul il marito: il giornalista e intellettuale antifascista Hrant Dink, turco di etnia armena e fondatore del giornale “Agos”. Venne freddato proprio davanti alla redazione che pubblicava in armeno e turco.
La vedova, accompagnata dallo studioso di etnomusicologia Altug Yilmaz e membro della Fondazione Hrant Dink, lunedì era a Cagliari. L'occasione, la giornata di studi in memoria dell'attivista scomparso organizzata, grazie al ricercatore Nicola Melis del Dipartimento storico politico internazionale dell'età moderna e contemporanea della facoltà di Scienze politiche, dall'Università di Cagliari in collaborazione con la Provincia. Un'iniziativa che raccoglieva interventi, oltre che della vedova e di Yilmaz, di Melis, Aide Esu, Laura Tocco e un recital finale su testi di Dink (toccante ed egregiamente cucito tra note e brani) dell'attrice Monica Serra e dalla pianista armena residente in Sardegna Irma Toudjian. Non l'ennesimo evento accademico paludato, precisano gli organizzatori, ma un momento di riflessione sui temi dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea, dei diritti delle minoranze.
Tutto cominciò con la parola genocidio? «Sì, fu l'inizio di tutto», conferma Rakel Dink mentre racconta di come, due anni prima, il marito fosse stato condannato a sei mesi di reclusione a causa dei suoi articoli sui fatti accaduti tra l'ultimo decennio dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento, appunto il genocidio armeno. Per il tribunale, in base al vigente articolo 301 del codice penale, le sue parole insultavano l'identità turca. E poi arrivarono le minacce di morte per la presa di posizione su quanto subito dagli armeni negli ultimi anni dell'Impero Ottomano.
«Sapeva che la sua azione provocava risentimento in molti suoi concittadini. Diceva che avrebbe desiderato fuggire da questa realtà ma non poteva: sarebbe stato un tradimento rispetto alla strada percorsa sino ad allora. Era un uomo mite e alla mano che cercava di dare voce al popolo armeno», il ricordo di Ylmaz fuori da un'affollata Sala Giunta del Palazzo Viceregio. «Hrant Dink inseguiva il bisogno di democrazia per la sua nazione. Si occupava di diritti civili, specie di quelli delle minoranze con particolare riguardo della minoranza armena». Ora il compito tocca alla Fondazione Hrant Dink, come spiega la vedova: «Ogni giorno trovando l'aiuto di tutti coloro che vogliono una Turchia democratica».
E l'Europa cosa deve fare? «Evitare di guardare solo il visibile, ponendo attenzione alle leggi che cambiano e alla maniera in cui vengono utilizzate». Secondo Nicola Melis la Turchia rimane un paese pressoché sconosciuto: «Quasi un'unica cosa inserita in un discorso islamico. Dink ha combattuto per superare la conflittualità tra le diverse componenti e per questo era scomodo a molti, persino a quella minoranza che non ama venire alla ribalta». Ora è un simbolo di pace nel Paese e Rakel ripercorre con commozione i fotogrammi delle quasi centomila persone di etnie diverse presenti al funerale con la scritta “Siamo tutti armeni”.
«A Dink il merito di aver sollevato la causa armena per inserirla nella più ampia battaglia per i diritti civili», afferma Laura Tocco nel suo intervento incentrato sulla libertà di informazione. E Dink era una voce scomoda. «Ora conta ridare la memoria al popolo turco, affinché tutti conoscano la storia e la verità e possano capire il reciproco dolore», la conclusione di Rakel Dink.
MANUELA VACCA
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano - Pagina 22
camera di commercio
Tesi di laurea sull'Oristanese, al via il concorso
 
Anche quest'anno la Camera di commercio ha aperto il concorso per premiare due tesi di laurea. Scadono infatti il 14 febbraio i termini per presentare le domande.
Il concorso è riservato ai lavori dei neolaureati che approfondiscono le dinamiche e le prospettive di sviluppo del territorio della provincia, a partire dall'analisi del sistema economico locale, delle infrastrutture, dei protagonisti, delle risorse, dei sistemi di governo.
«Il primo premio assegnerà 1.600 euro al vincitore, mentre al secondo classificato andranno 1.200 euro - si legge in una nota - Il bando del concorso consente la partecipazione dei laureati nelle università ubicate negli Stati dell'Unione europea che abbiano discusso nell'anno solare 2009 la tesi, inedita ed originale, i cui contenuti valorizzino o approfondiscano la conoscenza del sistema delle imprese e dell'economia dell'Oristanese».
Le domande di partecipazione vanno presentate appunto entro il 14 febbraio alla segreteria della Camera di commercio, Via Carducci 23 - II Palazzo Saia.
Maggiori informazioni si possono avere anche consultando il sito internet dell'ente camerale www.or.camcom.it. ( m. f. )
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 29
Azienda mista ospedaliera, nominati i direttori
Sassari. Una delle cariche era vacante dal marzo dello scorso anno
 
Il commissario Giovanni Cavalieri ha nominato i direttori amministrativo e sanitario dell'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
A ricoprire il ruolo di direttore sanitario, carica vacante dal mese di marzo 2010, è stato chiamato Stefano Severo Rovasio, medico radiologo, sassarese classe '47, già direttore della Struttura complessa di radiologia dell'ospedale civile e del nosocomio Marino di Alghero dal 1999 fino al giugno del 2010.
Nel corso della sua carriera è stato assistente ospedaliero presso l'Istituto di Scienze radiologiche dell'Università di Sassari dal 1972 e fino al 1999 è stato primario di Radiodiagnostica presso la Asl n.2 di Olbia.
Rovasio ha insegnato, inoltre, nei corsi inseriti nelle scuole di specializzazione di Pediatria, Chirurgia digestiva ed endoscopica, di Radiologia e dal 1988 al 1990 è stato professore a contratto di Neuroradiologia, oltre ad essere docente alla Scuola di tecnici di radiologia medica presso l'Azienda sanitaria sassarese dal 1976 al 1987.
Il direttore amministrativo dell'Azienda mista è invece Piero Tamponi, già chiamato a ricoprire questo ruolo nel marzo del 2010 e fino a scadenza contrattuale (31 dicembre 2010).
Nella mattinata di ieri davanti al commissario dell'azienda ospedaliero universitaria, Giovanni Cavalieri, i due professionisti hanno firmato i contratti, con scadenza fissata al 31 marzo prossimo, e prenderanno ufficialmente servizio a decorrere da domani. (a. m.)
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 27
Fuedhai e iscriri, già cento iscritti
 
Dopo una settimana sono già un centinaio gli iscritti al corso online gratuito di lingua sarda “Fuedhai e iscriri”, organizzato dallo Sportello lingua sarda dell'Università. Ci si può collegare da qualsiasi pc in rete e non ci sono vincoli di orario: questo permette a chi ha poco tempo di seguire il corso nei giorni e nelle ore che preferisce, e a chi risiede all'estero (questo spiega le numerose iscrizioni di sardi emigrati) di poterne usufruire. Il corso si concluderà dopo alcuni mesi con un esame in presenza (facoltativo) e un attestato di merito. Per iscriversi bisogna inviare una mail a: sportlimbasarda@unica.it entro il 20 gennaio. Per informazioni si può contattare lo Sportello ai numeri 070/6757455 e 329/3998608, inviare una mail all'indirizzo sarachessa@amm.unica.it o visitare il sito internet www.formaparis.com. (fr. fu.)

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Alta formazione, antidoto alla crisi
Melis: «Con la Regione progetti e finanziamenti per rilanciare gli atenei»
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO Il rettore Giovanni Melis traccia le linee per ripensare il futuro dell’università
ALESSANDRA SALLEMI
 
 CAGLIARI. L’anno accademico non è stato inaugurato nel salotto buono dell’università (quello in rettorato) perché c’è poco da festeggiare: i tagli della legge 133 già operati sul bilancio dell’ateneo e la riforma Gelmini appena varata restano ostacoli molto difficili da superare.
 Non è un piagnisteo, ma una condizione oggettiva. Come per le persone, non tutte le istituzioni operano in contesti favorevoli e quindi raggiungere risultati valutabili positivamente richiede sforzi ben superiori ad altri. Ce la farà l’università di Cagliari insulare, periferica, inserita in un semideserto imprenditoriale, storicamente non troppo abituata al dialogo con entità diverse da sé? Ieri il rettore Giovanni Melis, presente il prorettore vicario Giovanna Maria Ledda, prima della cerimonia di inaugurazione ha tenuto una conferenza stampa per spiegare strategie, programmi di rilancio e cambiamenti di mentalità. La prima buona notizia è che la Regione ha deciso di sostenere le università sarde. E’ una novità: gli studenti non hanno ancora dimenticato lo scippo dei 15 milioni di euro che erano stati assegnati all’Ersu per aumentare i posti letto e quindi dare sostanza al diritto allo studio dei 18 mila pendolari (oltre il 15 per cento degli studenti cagliaritani è esonerato dalle tasse per il basso reddito familiare): la giunta regionale decise di spargere quei denari su altre opere, lavori in varie chiese della Sardegna meridionale soprattutto. Una cifra del genere continua a non esserci per l’Ersu (ente regionale diritto allo studio), ma la giunta Cappellacci ha avviato vari programmi in accordo con le università e alcuni, in particolare, secondo il rettore produrranno l’importante risultato di finire il policlinico di Monserrato, realizzare la cittadella delle Scienze sempre a Monserrato, liberare prestigiosi edifici nel centro storico nei quali accorpare gli insegnamenti umanistici, giuridici ed economici. Tutto questo è credibile perché è voce di bilancio, inserita nel dicembre scorso dall’assessore regionale alla sanità Antonello Liori. Spiegava il rettore che occuparsi di edilizia universitaria è servito all’ateneo anche per sostenere di fatto l’attività dell’azienda mista Regione-Università, tutt’ora un carrozzone che non riesce a staccarsi dal vecchio San Giovanni di Dio e dalla clinica Macciotta e che non può ancora diventare quel che Liori aveva promesso agli universitari in campagna elettorale e ribadito, poi, a nomina avvenuta, vale a dire l’ospedale polispecialistico per l’intera area vasta cagliaritana. Un altro aspetto: l’impulso all’azienda mista serve anche perché funzionando sempre a metà non riesce a tenere a bada i conti.
 Sui tagli. Melis coi prorettori e il personale amministrativo ha lavorato sulla riorganizzazione delle attività universitarie e Cagliari nel 2010 è entrata nell’elenco degli atenei virtuosi. Questo ha permesso di riaprire i concorsi del personale amministrativo e per i docenti universitari: non tutti quelli che servono, ma è l’unica «risposta al problema del precariato», commentava ieri Melis. Il punto, però, resta sempre lo stesso che, tra gli altri, ha fatto sollevare il Senato accademico e l’intera università: coi nuovi parametri, i quasi 200 docenti andati in pensione non verranno sostituiti. Se andrà bene, al massimo se ne assumerà la metà.
 Centro storico. Melis ha candidato l’università di Cagliari quale interlocutore del Comune nel «processo di ristrutturazione del centro storico», «abbiamo un pacchetto di proposte».
 Gelmini. La riforma entrerà in vigore fra un anno, sempre che siano varati i decreti attuativi. In caso contrario ne faranno le spese l’offerta formativa e i concorsi.
 
Pagina 2 - Cagliari
L’ateneo cagliaritano fra quelli «virtuosi»
Meno disoccupazione fra i laureati: la cultura «serve»
Criteri trasparenti per erogare i fondi e valutare i risultati
 
CAGLIARI. La Sardegna ha un tasso di disoccupazione giovanile molto elevato: fra i laureati questo tasso è inferiore. E i paesi europei con un maggior numero di laureati hanno tassi di crescita superiori. Questo ieri spiegava il rettore Giovanni Melis sulle ragioni delle critiche alla riforma Gelmini: con la crisi, formazione e ricerca vanno potenziate. Ieri Melis ha spiegato che l’ateneo ha deciso di affrontare la crisi accreditandosi come struttura di alta formazione e ricerca al servizio del territorio. Consiglio regionale e giunta, in particolare gli assessorati alla Programmazione, alla Sanità e alla Pubblica istruzione si sono schierati con le università per favorire progetti e ricerca dei finanziamenti. Ricerca scientifica e risorse per i ricercatori cominciano a godere anche a Cagliari di regole ufficiali e trasparenti per l’assegnazione dei fondi e per la valutazione dei risultati.
 Poi: gli studenti fuoricorso sono diminuiti, così come gli abbandoni al 2° anno di corso, mentre è aumentato il numero dei laureati. (a. s.)
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
Sorgerà un nuovo Istituto alberghiero
Precisi impegni della Regione anche per Architettura e Fertilia
È stato accolto un emendamento alla Finanziaria presentato da Mario Bruno e Carlo Sechi
 
ALGHERO. Il progetto pilota finalizzato al riutilizzo turistico della borgata di Fertilia non si fermerà. Sarà rifinanziato con 1,9 milioni di euro di residui che verranno riprogrammati. Centomila euro sono stati già utilizzati per la progettazione. Lo ha annunciato in aula, durante la discussione della Finanziaria, l’assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, rispondendo ai consiglieri regionali Mario Bruno, Gian Valerio Sanna, Carlo Sechi e Luciano Uras che avevano chiesto con un emendamento il ripristino dei fondi già stanziati dalla giunta Soru per le borgate marine di Fertilia e San Giovanni di Sinis, per 4 milioni complessivi, cancellati nella finanziaria dello scorso anno e ora ripristinati.
 Anche la facoltà di Architettura con sede nell’ex asilo Sella in via Garibaldi avrà un finanziamento specifico pari al 10% del fondo per l’università per il triennio 2011-2013. Lo ha assicurato l’assessore alla Pubblica istruzione Sergio Milia, sollecitato dai consiglieri regionali algheresi Mario Bruno e Carlo Sechi. «Sul protocollo d’intesa che è prossimo alla firma - ha riferito Sergio Milia - la Regione si è riservata un 10 per cento come premialità per i poli d’eccellenza, d’accordo con i rettori di Sassari e Cagliari. Tra questi la facoltà di Architettura di Alghero - ha detto testualmente l’assessore della Pubblica Istruzione - che è forse l’unica facoltà universitaria della Regione classificata fra le eccellenze e quindi meritevole della dovuta attenzione». Alla richiesta da parte del capogruppo del Partito Democratico Mario Bruno di un sostegno per il 2010, finora insufficiente per le spese di funzionamento della facoltà algherese, l’assessore Milia ha risposto che c’è l’impegno della giunta affinchè «il Senato accademico e il rettore dell’Università di Sassari facciano fronte con il 35% di spettanza del fondo unico e con altri finanziamenti alla facoltà di Alghero».
 Condivisione da parte della giunta anche per il finanziamento del nuovo Istituto alberghiero con annesso convitto da realizzarsi nel centro abitato di Alghero: la procedura sarà avviata con atto amministrativo e non con legge, non necessaria secondo l’assessore La Spisa che ha chiesto ai presentatori, Bruno e Sechi, di ritirare l’emendamento. «Apprezziamo la proposta e avviamo l’iter che dovrà portare all’alienazione dell’ex Esit di Alghero e al finanziamento per la costruzione della nuova scuola» è l’impegno della giunta regionale con l’assessore Giorgio La Spisa che aveva al suo fianco l’assessore agli Enti locali e demanio Nicola Rassu e quello alla Pubblica istruzione, Sergio Milia.
«Continueremo a vigilare perché gli impegni siano mantenuti - hanno detto Mario Bruno e Carlo Sechi - certi di aver fatto, anche con questa finanziaria, un buon lavoro nell’interesse dei cittadini algheresi, nell’ambito dell’impegno complessivo e quotidiano per la Sardegna». La realizzazione di un nuovo Istituto alberghiero, viste le condizioni attuali della scuola che è perfino priva di una palestra, costituisce certamente una delle priorità della scuola superiore algherese.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
AILUN
Mediatori professionisti
 
 L’Ailun in collaborazione con la Scuola Sant’Anna (Laboratorio Lider-Lab) di Pisa, organizza il corso di formazione per mediatori professionisti. Possono presentar domanda d’iscrizione laureati in qualsiasi indirizzo e gli iscritti a un ordine o collegio professionale. Il programma, modalità di ammissione e quota d’iscrizione si trovano sul sito www.ailun.it.
 
UNIVERSITÀ
Corso di tedesco
 
 Il Centro linguistico dell’università di Sassari organizza un corso di lingua tedesca A2 (livello elementare) gratuito a Nuoro. Il corso si rivolge a tutta la popolazione residente in Sardegna tra i 18 e i 65 anni. L’inizio è previsto per marzo; scadenza iscrizioni: 15 gennaio, ore 12. Informazioni: www.cla.uniss.it/por/por.htm oppure chiamare allo 079/229642 oppure allo 079/229871.
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Gallura
La maggioranza ha deciso l’università sarà trasferita dall’aeroporto all’Expo
Vanni Sanna: Tutto pronto per acquisire il cinema nel cuore della città e trasformarlo in teatro
 
OLBIA. Il ritorno dei cervelli. L’università trasloca nel cuore della città. Dal prossimo anno la fucina del sapere troverà casa nel palazzo dell’Expo. La maggioranza ha già deciso e porta avanti la sua rivoluzione in corso Umberto e dintorni. L’idea ha tanti padri, ma dopo i proclami l’amministrazione ha trovato il coraggio. Ora è pronta a far planare via dall’aeroporto il corso di laurea di Economia del turismo che in questi anni è cresciuto sotto l’ala del Costa Smeralda. C’è anche il via libera del rettore dell’università Attilio Mastino.
 L’ok è arrivato in un incontro top secret tra il sindaco Gianni Giovannelli, l’assessore alla Cultura, Vanni Sanna e i vertici dell’università. Il rettore Attilio Mastino e il responsabile del corso Francesco Morandi. La maggioranza, assessori compresi, ha votato in modo unanime a favore dell’idea. «Mi sembra un passaggio fondamentale per rivitalizzare il centro e per far crescere il corso - spiega Vanni Sanna -. Abbiamo accolto con entusiasmo questa scelta. Sono convinto sia la strada giusta. Abbiamo l’edificio dell’Expo che verrà utilizzato. Ma pensiamo anche ad altre strutture come l’ex caserma della guardia di finanza in corso Umberto. Pensiamo a una permuta con alcuni appartamenti da cedere alla finanza. Con Gianni abbiamo incontrato il rettore. Anche a lui è piaciuta la proposta. In questo modo utilizzeremo a pieno l’Expo. Presto i 150 parcheggi di via Porto Romano saranno ultimati. Il nuovo cuore della città comincerà a battere». Uno dei padri dell’idea di spostare l’università al centro è Tonino Pizzadili. «La maggioranza ha approvato la proposta - spiega il presidente del consiglio comunale -. Avrà un doppio effetto. Da una parte ci sarà la possibilità di far rinascere il centro storico con la presenza di tanti studenti nel cuore della città. Dall’altra ci sarà per le attività commerciali e per i locali del centro la possibilità di avere nuova linfa. Un progetto che consentirà anche alla città di percepire l’università fino a oggi sentita quasi come un corpo estraneo. Tutto è già deciso. Il prossimo anno accademico si svolgerà al centro. Sarà un evento epocale. Come nelle grandi città anche Olbia vivrà in modo concreto la sua università. Gli studenti faranno parte del tessuto sociale ed economico di Olbia». La maggioranza ha già capito che l’Expo non basterà. «Per questo abbiamo preso in esame anche altre soluzioni. Per esempio le casermette di via Mameli - continua Pizzadili -. Altri edifici verranno trovati a breve. Serve solo un po’ di pazienza e la rivoluzione partirà». L’assessore alla Cultura Vanni Sanna non si accontenta. Lui punta a portare a casa tutta la rivoluzione del sapere in città. «Abbiamo un altro grande progetto a cui lavoro da tempo - dice Sanna -. Vogliamo acquisire il cinema Olbia e farne il teatro della città. Abbiamo presentato il progetto che comprende anche la ristrutturazione dell’opera. Il costo totale è di 3 milioni e mezzo di euro. La Regione ci aveva anche già dato i finanziamenti. Ma all’ultimo ha dovuto tagliare i fondi. Tutta colpa di una sforbiciata ai trasferimenti imposti dalla finanziaria nazionale che a cascata è arrivata fino a noi. L’assessore Giorgio La Spisa mi aveva messo davanti a un bivio. O mi dava i 15 milioni di euro per il polo della nautica in zona industriale o i 3 e mezzo per il teatro. Ho preferito la torta più ricca. Ma spero che con la finanziaria del 2011 arrivino le risorse per completare l’acquisizione».
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Tesi di laurea da premiare
Concorso bandito dalla Camera di commercio
 
ORISTANO. Scadono il 14 febbraio i termini per la presentazione delle delle domande di partecipazione alla settima edizione del concorso che premierà due tesi di laurea specialistica o magistrale, laurea breve e/o di dottorato di ricerca o master universitario. Il concorso è stato bandito dalla Camera di commercio ed è riservato alle tesi dei neolaureati che approfondiscono le dinamiche e le prospettive di sviluppo del territorio provinciale.
 Il primo premio assegnerà 1.600 euro al vincitore, mentre al secondo classificato andrà un premio dell’ammontare di 1.200 euro.
 La domanda di partecipazione al concorso va presentata entro le ore 13 del prossimo 14 febbraio alla Segreteria generale della Camera di commercio, Via Carducci 23 - II Palazzo Saia, 09170 Oristano, dove si può anche prendere visione del bando.
 La domanda potrà essere inviata allo stesso indirizzo per posta e nel caso farà fede il timbro postale relativo alla data di spedizione.
 Maggiori informazioni si possono avere consultando il sito internet www.or.camcom.it, o rivolgendosi agli uffici della Camera di commercio di Oristano, al numero di telefono 0783.21431.
 
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
AZIENDA UNIVERSITARIA
I nuovi direttori in servizio
 
 SASSARI. Prendono servizio da oggi i direttori amministrativo e sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria. Ieri pomeriggio il commissario Gianni Cavalieri (foto) ha ufficializzato le nomine in altrettante delibere. Direttore sanitario, carica vacante dal marzo scorso, è Stefano Severo Rovasio, medico radiologo, 63 anni, sassarese, già direttore della struttura complessa di Radiologia dell’Ospedale Civile e del “Marino” di Alghero dal 1999 fino al giugno del 2010. Nel corso della carriera Rovasio è stato assistente ospedaliero nell’Istituto di Scienze Radiologiche dell’Università, primario di Radiodiagnostica nella Asl n. 2 di Olbia e ha insegnato, inoltre, nelle scuole di specializzazione. Dal 1988 al 1990 è stato professore a contratto di Neuroradiologia. Confermato direttore amministrativo Piero Tamponi, in carica dal marzo del 2010. Ieri i due professionisti hanno firmato i contratti, con scadenza fissata al 31 marzo prossimo.
 
 

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